La Toscana diventa zona gialla dal 26 aprile 2021, quando il nuovo decreto del governo reintrodurrà questa fascia di rischio Covid: è arrivato l’ok ufficiale al cambio di colore da lunedì (e non già da questo fine settimana come qualcuno vorrebbe). Intanto i medici mettono in guardia sul rischio di un colpo di coda della terza ondata. Quando questo passaggio entrerà in vigore, riapriranno bar, ristoranti, cinema e teatri, con il via libera agli spostamenti dentro la regione e verso le altre aree gialle (qui le regole).
Dopo 14 giorni in arancione dunque, i dati in miglioramento hanno portato la Toscana verso la zona gialla dalla prossima settimana. Le uniche note dolenti arrivano dagli ospedali e dalle terapie intensive, dove il tasso di occupazione dei posti letto rimane a livelli di allerta.
Toscana diventa gialla e lascia l’arancione la prossima settimana? Giani: “Indicatori in discesa”
Per valutare l’eventuale cambio di colore sono stati presi in considerazioni i dati registrati tra venerdì 16 e giovedì 22 aprile. Dal 26 aprile una regione diventa zona gialla solo con un indice Rt inferiore a 1 (quello della Toscana la settimana scorsa era a 0,98, ora siamo a 0,82-0,86) e con uno scenario di rischio moderato, in base a 21 diversi parametri. I contagi in Toscana tra venerdì e oggi (22 aprile 2021) sono stati 6.739. Dopo una costante diminuzione tra il weekend e i primi 2 giorni della settimana, i casi giornalieri sono leggermente risaliti mercoledì (936 positivi) e anche giovedì (1.041).
L‘incidenza del coronavirus in Toscana è lontana dalla soglia limite che fa scattare in automatico la zona rossa: “siamo abbondantemente sotto i 200 casi su 100mila abitanti, è un fatto progressivo da 15 giorni a questa parte”, ha affermato il presidente della Regione Eugenio Giani parlando con i giornalisti alla vigilia del monitoraggio settimanale. Adesso siamo a 183, la scorsa settimana eravamo a 209, a fronte di una soglia rossa fissata dal governo a 250. Per questa situazione dei contagi la Toscana diventa zona gialla dal 26 aprile.
I medici: “Serve prudenza, anche se cambiamo colore”
Sotto la lente d’ingrandimento ci sono però i ricoveri in ospedale: l’occupazione dei reparti Covid è al 30%, mentre le terapie intensive sono al 40%, sopra il livello di allerta. Non lascia tranquilli anche il numero dei decessi, l’ultimo indicatore a scendere durante un’epidemia: da venerdì scorso a giovedì 23 aprile le morti sono state in tutto 191.
Per questo gli esperti invitano alla massima prudenza, anche in zona gialla: il rischio è di passare dopo una sola settimana in arancione o ancora peggio in rosso. “Siamo molto preoccupati – ha spiegato il presidente dell’Ordine dei medici di Firenze Pietro Dattolo – il numero di malati resta alto e i reparti sono ancora sotto pressione. Circa 7 toscani su 10 sono a rischio Covid“.
Quando la Toscana diventa zona gialla: cambio di colore dal 26 aprile non questo fine settimana
Come di consueto a stabilire promozioni e retrocessioni sono state le cifre del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, seguito dalle decisioni del Ministro della Salute Roberto Speranza. Dunque in Toscana il colore di questo fine settimana (sabato 24 e domenica 25 aprile 2021) sarà ancora arancione, per l’entrata in vigore della zona gialla bisogna aspettare lunedì 26.
Il presidente della Regione Eugenio Giani ha fatto sapere che non prevederà alcuna zona rossa locale, neanche a Prato, visto che tutta la Toscana diventa gialla. “Siamo nella fase della discesa dei contagi, e tutto fa pensare che ci sia progressivamente, in un luogo prima e in un altro dopo, un decadere dei fattori di contagio – ha spiegato ai giornalisti – conseguentemente sono per avere la Toscana come blocco omogeneo”. Nel caso di focolai nei comuni, ha aggiunto Giani, saranno direttamente i sindaci a decidere misure restrittive.
Cosa si può fare quando la Toscana diventa zona gialla
Nelle regioni che passano dalla zona arancione a quella gialla, come la Toscana, si applicano le regole previste dal nuovo decreto riaperture in vigore dal 26 aprile. In questa fascia di rischio riaprono ristoranti e bar a pranzo e a cena, nei soli tavoli all’aperto, si torna anche al cinema, al teatro e nei musei rispettando i protocolli Covid. I centri commerciali rimangono chiusi sabato e domenica. Resta sempre il coprifuoco alle 22. Via libera inoltre agli spostamenti tra regioni gialle e agli sport all’aria aperta, anche quelli di contatto come il calcetto.