Il Giardino dell’iris di Firenze torna a dare spettacolo con la fioritura di 10mila varietà: l’apertura 2025, nei consueti orari, permetterà di ammirare uno dei “parchi nascosti” della città che quest’anno cresce. L’area verde vicino al piazzale Michelangelo si arricchisce infatti di altri 3.500 metri quadrati messi a disposizione dal Comune, grazie anche al finanziamento della Fondazione CR Firenze. Questo piccolo gioiello, attivo da più di 70 anni, viene aperto al pubblico solo per una ventina di giorni durante la primavera in occasione dello sbocciare delle piante.
L’apertura del giardino dell’Iris di Firenze: gli orari 2025
L’apertura del Giardino dell’iris di Firenze, come di consueto, è in programma da giovedì 25 aprile a lunedì 20 maggio 2025 con questi orari: ogni giorno, compresi i festivi, dalle ore 10 alle 18. L’ultimo ingresso è consentito alle 17.30, con una mezz’ora di tempo per gironzolare tra i sentieri, ammirare i fiori e scattarsi colorati selfie. Negli altri periodi dell’anno invece le visite sono solo su richiesta. L’entrata al parco è da viale Michelangelo 82, sul versante che dal piazzale scende verso piazza Ferrucci.
Non esistono dei prezzi di accesso al Giardino dell’Iris di Firenze, perché l’ingresso è gratuito, anche se è possibile lasciare un’offerta libera alla Società Italiana dell’Iris, che cura questo parco. Non sono ammessi i cani, ad eccezione di quelli guida per persone non vedenti. I gruppi superiori alle 10 persone devono concordare la visita, scrivendo una mail all’indirizzo [email protected] almeno tre giorni prima della data desiderata, e comunque non possono superare i 25 componenti. In caso di maltempo gli orari di apertura possono variare.
Com’è nato il giardino degli iris a Firenze e la novità 2025
Il Giardino dell’Iris è nato ufficialmente nel 1954, in un terreno concesso dal Comune di Firenze, per ospitare il primo Concorso Internazionale per le migliori varietà di Iris su forte richiesta di Flaminia Specht e Nita Stross Radicati. L’apertura vera e propria di questo parco di 2 ettari e mezzo risale invece al maggio 1957, quando spalancò le porte nella nuova veste ideata dall’architetto Giuliano Zetti.
Da allora è diventato un punto di riferimento per la grande varietà di iris custodite al suo interno, cresciute nel corso del tempo fino a raggiungere 10.000 tipologie diverse, grazie alla competizione che richiama ogni anno i migliori ibridatori da tutto il mondo.
Un ecosistema unico nel suo genere le cui fioriture possono essere ammirate grazie a vialetti lungo tutto l’oliveto, itinerari che regalano un panorama inconsueto sulla città di Firenze, in particolare sul quadrante di Campo di Marte. Dal 1967 il giardino si è anche arricchito di un laghetto per ospitare particolari tipi di iris giapponesi e della Louisiana, che crescono in terreni acquitrinosi.

In questo 2025 il Giardino dell’Iris è cresciuto con 3.500 metri quadrati in più di verde, dedicati a prati, aiuole e a un’area didattica. L’ampliamento si è reso necessario per trovare nuovi spazi per dare una “casa” alle nuove varietà del fiore, che arrivano ogni anno a Firenze in occasione del concorso internazionale.
Il concorso per l’iris più bello
Quest’anno la competizione è giunta alla 67esima edizione e si svolgerà dal 5 maggio, in base a regole ben precise pubblicate sul sito web della Società Italiana dell’Iris. Ogni varietà, inviata a Firenze da ibridatori di tutto il mondo per partecipare al contest floreale, viene coltivata all’interno del Giardino dell’iris per tre anni, prima di essere giudicata. La cerimonia di premiazione è prevista nella sala di Firenze capitale di Palazzo Vecchio sabato 10 maggio alle ore 11.
E se non fosse sufficiente questo spettacolo naturale, sull’altro versante di piazzale Michelangelo è possibile visitare il giardino delle rose di Firenze, mentre sulla collina a fianco si trova Villa Bardini con la fioritura del glicine.
Infine una curiosità. Anche se i fiorentini sono soliti chiamare “giglio” il simbolo della città, il fiore riportato sullo stemma e sul gonfalone non è un lilium (specie che comunemente viene chiamata giglio o giaggiolo). Si tratta invece proprio di un iris rosso su sfondo bianco.