domenica, 10 Novembre 2024
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Il Punto Credito riparte dopo lo stop

Il Punto Credito Firenze riscatta prontamente lo stop interno patito la scorsa settimana ad opera di Montecatini ed espugna il PalaGalli al termine di una gara interpretata con un tangibile piglio autoritario che ha visto i gigliati quasi sempre avanti nel punteggio, escludendo solo i primissimi minuti.

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Il Punto Credito Firenze riscatta prontamente lo stop interno patito la scorsa settimana ad opera di Montecatini ed espugna il PalaGalli al termine di una gara interpretata con un tangibile piglio autoritario che ha visto i gigliati quasi sempre avanti nel punteggio, escludendo solo i primissimi minuti. La superba prestazione fornita dai ragazzi di Cacciatore è figlia anzitutto di un atteggiamento mentale decisamente diverso rispetto all’ultima apparizione casalinga, aspetto psicologico sapientemente integrato anche da un efficace piano tattico fondato su una circolazione di palla incisiva e rapida, che ha permesso di restituire alla manovra il necessario smalto e qualità. L’imprevedibilità nello sviluppo ed esecuzione dei giochi offensivi si è rivelata come una delle chiavi principali per il successo dei biancoblu, proficui interpreti di una gara “ruvida” e spigolosa, fatta di tanto cuore e carattere, evidenziando un’incoraggiante ed esponenziale crescita a livello di personalità, attributo completamente smarrito la settimana prima. L’altro particolare da sottolineare riguarda il totale bilanciamento e multidimensionalità espresse dai gigliati, camaleontici nel presentare ogni volta situazioni diverse per la difesa locale, alternando con puntuale efficacia chirurgiche soluzioni dal perimetro ad incisive iniziative vicino a canestro. Il blitz dei fiorentini assume un significato ancor più rilevante se consideriamo l’effettivo valore tecnico ed il felice momento attraversato dai padroni di casa, reduci da un poker consecutivo di vittorie che li aveva issati al quarto posto in solitario in classifica, eloquente ruolino di marcia che alla vigilia poteva incutere un certo rispetto e timore.

 

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LA CRONOCA. Si apre l’incontro con le triple in rapida successione realizzate da Dolfi e Passa, immediato botta e risposta che fa da prologo ad un match interpretato su alti ritmi e da subito molto avvincente. I valdarnesi sembrano sfruttare positivamente l’onda di ritorno del recente successo esterno di Foligno e colpiscono ancora dalla grande distanza con Martina, adeguatamente supportato dalle incursioni di Dolfi, autore dell’appoggio al vetro successivo ad un pregevole taglio backdoor (9-4 al 3’). Firenze da par suo reagisce e non si lascia scoraggiare dalla fiammata iniziale dei biancoazzurri, attaccando con razionalità ed intelligenza, portandosi addirittura avanti grazie alle triple di Tenerini e capitan Calamai, intervallate dalla sospensione dall’angolo di Passa (13-14 al 5’). L’equilibrio appena instaurato avrà comunque una breve durata, gli affricani serrano le maglie nelle retrovie e anticipano sistematicamente, “sporcando” più di una volta le ideali linee di passaggio. L’eccellente tenuta nei 14 metri difensivi porta in dote transizioni orchestrate con il contagiri che consentono a Passa di sfruttare tutto il suo talento balistico e nel contempo scavano un piccolo break per merito del canestro dalla lunga firmato ancora Calamai, seguito dalla percussione di un volitivo Coccia, protagonista di una prova tutta sostanza e concentrazione (17-23 al 8’). Il tesoretto gigliato viene custodito con oculata parsimonia fino al termine del primo tempino, mentre gli aretini accusano evidenti difficoltà nell’impostazione suffragate negli ultimi tre giri di lancette dallo scarno bottino ottenuto solo a cronometro fermo. La seconda frazione ricalca le orme di quella precedente, Firenze affonda in maniera perentoria e implacabile, Nezosi sgancia l’ennesimo siluro taglia gambe ben coadiuvato da un Rossi inarrestabile nel pitturato, abile nel convertire a proprio favore la superiore velocità nel primo passo contro i pari ruolo avversari che determina lo sviluppo di deliziosi movimenti spalle a canestro derivati in scivolamento sulla linea di fondo. L’OTI  si aggrappa nuovamente alla classe di Dolfi ma si iscrive a referto nuovamente e solo dalla lunetta, senza riuscire nell’intento di ridurre la doppia cifra di svantaggio ed anzi è costretta a subire le ficcanti accelerazioni di Zita, letale in penetrazione e al tiro da oltre l’arco, prontamente imitato da Pulvirenti, autore della bomba scoccata pressoché a fil di sirena che certifica il confortante + 12 sul quale si arriva all’intervallo. 

PUNTO CREDIRO PIU’ DETERMINATO. Al ritorno in campo il Punto Credito riparte da dove aveva cominciato, determinato a chiudere prima possibile la pratica, la fluidità espressa in attacco tocca picchi elevatissimi e “muove” a totale piacimento la difesa ospite, sottoposta all’incessante fuoco incrociato da oltre l’arco promosso da Passa e concluso dalla coppia di triple griffate Pulvirenti. La mano del mancino bolognese è una sentenza per gli uomini di coach Vadi, travolti loro malgrado dalla precisione pressoché inesorabile mostrata da Firenze alla conclusione “pesante” (7/10 alla pausa lunga) e incapaci di arginare la vena realizzativa dei gigliati che decreta il massimo vantaggio (43-57 al 23’). Nel momento di chiudere definitivamente i conti i gigliati accusano il primo e unico calo, San Giovanni tenta la carta della press a metà campo per sparigliare le carte e dare una energica spallata all’incontro, restituendo il favore dai 6 metri e 75 con Rapaccini ma soprattutto innescando con maggiore continuità la fisicità del suo totem d’area Sestucci, implacabile nel confezionare sei punti consecutivi che riavvicinano pericolosamente i locali (56-60 al 27’). I biancoblu non perdono la calma, senza tradire il minimo nervosismo, nell’attimo cruciale esce tutta l’esperienza e lucidità di Scarselli, essenziale artefice della tripla frontale e dei liberi scaccia pensieri, fondamentali nel ricacciare ancora indietro le belligeranti velleità della compagine sangiovannese. Nell’ultimo quarto la gestione gara è pressochè perfetta, gli aretini non riescono mai ad avvicinarsi più di tanto ai gigliati, sempre padroni dell’inerzia, precisi ed estremamente chirurgici nella selezione dei tiri (65-72 al 34′).

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VITTORIA DEI FIORENTINI. Le successive uscite per falli di Dolfi e Barbarossa, unite al tecnico fischiato a Giachi direttamente dalla panchina, annunciano i titoli di coda di un match praticamente mai in discussione (66-78 al 37′), vinto dai fiorentini con pieno merito, sfoggiando un piglio che fa ben sperare alla luce dell’evidente crescita a livello di maturazione del gruppo.

OTI S. Giovanni Valdarno – Punto Credito Firenze  74-85

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Parziali: 18-26, 17-21 (35-47), 25-21 (60-68), 14-17 (74-85).

OTI S. Giovanni Valdarno: Martina 16, Dolfi 19, Tello 8, Barbarossa 4, Rapaccini 3, Giachi 1, Sestucci 14, Boussemah n.e, Puliero 2, Donato 7. All. Vadi.

Punto Credito Firenze: Zita 7, Nezosi 7, Scarselli 12, Calamai 8, Pulvirenti 13, Rossi 12, Tenerini 8, Passa 16, Paradisi n.e, Coccia 2. All. Cacciatore.

Arbitri: Bernardini Cesare e Giansante Alberto di Siena.

Note – Usciti per cinque falli: Donato, Dolfi e Barbarossa.

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