Chi è Campione del Mondo nella pallanuoto si vede e contro una squadra giovane ma volenterosa come la Rari, l’oro di Shanghai di Cristian Presciutti ha fatto la differenza. Il Brescia si è imposto (12-10) sulla Florentia con sei reti del goleador lombardo.
Prova generosa quella dei fiorentini che però perdono già nel secondo tempo Giacomo Bini, un punto di riferimento importante di fase d’attacco e così non è bastata la bella prova di Espanol, autore di cinque reti, a ribaltare un rapporto di forze che ha permesso ai giocatori del Brescia di conseguire la posta piena. Appare riduttivo consegnare la vittoria del Brescia alla sola prestazione di Presciutti. In realtà la squadra di Bovo ha sbagliato pochissimo in difesa ed ha sfruttato molto bene tutte le occasioni in fase offensiva proponendosi sovente anche con Giorgi ed Elez.
“L’aver giocato gran parte della gara senza Bini ci ha penalizzato. Soprattutto quando abbiamo avuto l’opportunità di giocare in superiorità numerica. La cosa che non mi è piaciuta è stato l’aver lasciato troppo libero Presciutti. Mi ero raccomandato – spiega Sottani – di tenerlo d’occhio. Che è Campione del Mondo lo si sapeva. Ed un giocatore di questo calibro, in forma smagliante, andava controllato meglio”. Ma il tecnico biancorosso è, comunque, soddisfatto della prova della squadra. “Ho tanti giovani e siamo consapevoli di dover ancora crescere – aggiunge Sottani – ma abbiamo giocato bene. Mugelli in porta? Sta crescendo. Deve stare tranquillo”.