Una vittoria che segna una svolta storica nella storia del rugby italiano. Gli azzurri, per la prima volta, hanno battuto i due volte campioni del Mondo del Sudafrica allo stadio Artemio Franchi. Non un successo qualunque. Il risultato finale (20-18) rimarrà scolpito per sempre nella storia della palla ovale. Il Franchi, che ospiterà l’Italrugby anche nel 2017 e 2018, sarà ricordato come lo stadio che ha interrotto una serie negativa composta da 12 sconfitte contro gli Springboks. Un trionfo che è arrivato a una settimana dalla pesante sconfitta subita con gli All Blacks a Roma. Per gli Springboks del c.t. Allister Coetzee la sesta sconfitta nelle ultime sette partite.
La Partita
Gli azzurri di Conor O’Shea sono aggressivi fin dai primi minuti. Sanno benissimo che gli Springbocks giocheranno una gara “molto fisica” ma riescono a contenere la veemenza dei sudafricani. Due falli in sequenza (un placcaggio di Fuser e una touche tirata irregolarmente) regalano agli Springboks metri di campo preziosi. I sudafricani riescono a concretizzare gli sforzi in attacco con Willie le Roux che apre la strada alla volata in meta di Bryan Habana. Pat Lambie manca la difficile trasformazione. E’ 5-0 per il Sudafrica. La reazione dell’Italia non si fa attendere e un’azione coordinata da Cittadini e Favaro apre le porte a Dries van Schalkwyk (il sudafricano in azzurro), che schiaccia, con Canna che infila anche la difficile trasformazione per il 7-5 azzurro. Gli Springboks riescono però a riportarsi in vantaggio. Break di Le Roux che offre un pallone a Damian De Allende e Lambie stavolta trasforma per il 12-7 a favore del Sudafrica. Al 29’ la mischia azzurra si guadagna un calcio di punizione che Edoardo Padovani infila e si va al riposo sul 12-10.
L’inizio della ripresa è caratterizzata da due falli azzurri e da un cartellino giallo a Fuser. Gli azzurri gestiscono bene la momentanea inferiorità numerica. Per gli Springboks solo una nuova touche nei 22. Al 56’ l’Italia va segno, Bronzini apre per Benvenuti che serve Venditti per la corsa in meta, che Canna trasforma per il 17-15. Poco dopo arriva il calcio per un fuorigioco di Parisse. E stavolta il Sudafrica calcia per tornare avanti. Jantjies centra l’acca: 17-18. Ma gli azzurri ci credono. Sfondano la difesa sudafricana con Biagi, poi Canna, quindi Padovani. De Jager commette fallo. Calcio piazzato per l’Italia che Canna realizza per il 20-18. A tre minuti dalla fine un calcio di Tommy Allan (subentrato a Canna) costringe i sudafricani alla touche nei 5 metri. La maul che ne nasce viene stoppata a pochi centimetri dalla meta. A un minuto dalla fine arriva la meta di Fuser, ma l'arbitro annulla dopo la TMO, la moviola del rugby. L’Italia batte il Sudafrica 20-18 nel 13° confronto. Si tratta della prima vittoria degli azzurri su una squadra dell’Emisfero Sud.