Come a New York nel 2003 gli Azzurri colgono solo la piazza d’onore. Allora fu l’Ungheria a privale l’Italia della gioia della World League, a Firenze è stata la Serbia ad avere l’opportunità di vincere questo prestigioso trofeo. Il clima da finale non è mancato con oltre duemila spettatori sugli spalti della piscina Costoli a cantare l’Inno di Mameli ed a rendere difficile il clima alla Serbia, ma non è bastato. Rimane il rammarico di non aver centrato subito la qualificazione alle Olimpiadi.
La Serbia parte di slancio ed alla prima occasione con l’uomo in più non sbaglia con Udovicic e trova il raddoppio a metà del primo tempo con Pijetlovic ma dopo un paio d’occasioni sprecata l’Italia riesce ad accorciare le distanze grazie al gol di Aicardi e, a 50 secondi dalla prima sirena arriva il pareggio di Giorgetti.
Nel secondo periodo è ancora la Serbia a passare in vantaggio grazie a Cuk e nell’azione susseguente gli Azzurri non concretizzano una ghiotta occasione in attacco con doppia superiorità numerica ma è ancora Aicardi, dalla lunga distanza a trovare la rete del 3-3 mentre Gitto trova solo il palo proprio a fil di sirena.
Gol flash all’inizio del terzo tempo (soli 39 secondi di gioco) per Gallo che riporta in vantaggio il settebello ma dopo 20 secondi, grazie ad una superiorità numerica, Aleksic riporta le sorti dell’incontro in parità. L’ottimo Giorgetti, ancora in un’azione con l’uomo in più, riporta avanti l’Italia (5-4) ma dopo una nuova occasione sprecata da parte di gitto, solo davanti al portiere serbo Soro, arriva il pareggio di Filipovic che beffa ad una manciata di secondi dalla fine del terzo tempo Tempesti.
Si decide tutto nell’ultima frazione che inizia con un’espulsione temporanea di Presciutti che permette a Filipovic di riportare avanti la Serbia ma un brutto fallo di Radjen su Felugo permette a Figlioli di segnare il conseguente rigore (6-6). La Serbia non lascia un attimo di tregua e, approfittando della superiorità numerica per l’espulsione di Gitto ripassa in vantaggio con Pijetlovic. E’ Aicardi a riportare gli azzurri sul pari (7-7). E’ ancora Filipovic a segnare per gli ospiti. E’ il gol vittoria. La Serbia perde tempo e cerca di salvaguardare l’esiguo vantaggio, l’Italia cerca fino all’ultimo secondo il gol del pareggio.
“Abbiamo dato il cuore” è il primo commento del Ct Sandro Campagna a fine gara. “E’ stata tracciata una strada importante in vista del Mondiale che si giocherà a Shanghai. Ci sono delle piccole imperfezioni da correggere – ha aggiunto Campagna – ma sono molto soddisfatto per la prova dei ragazzi. Adesso una piccola pausa e penseremo subito all’appuntamento di fine luglio. Si qualificano per le Olimpiadi le prime tre, la quarta se la Serbia va in zona medaglie. Rimango fiducioso”.
La finale per l’ottava posto se l’è aggiudicata il Canada (10-9) sulla Cina. Al Montenegro il sesto posto vincendo (8-7) sull’Australia. Più facile la vittoria della Croazia (11-5) sugli Stati Uniti nella “finalina” per il terzo posto.