Sport come cura e prevenzione. Questo il tema che il progetto ‘Disagio giovanile e sport’, giunto alla sua terza edizione, vuole sostenere e diffondere. Fare dello sport uno strumento fondamentale per combattere e prevenire le situazioni di disagio dei giovani: uso di sostanze illecite, abbandono precoce della pratica sportiva e stili di vita a rischio, imparando a stare insieme, a rispettare il gruppo, a partecipare alla vittoria e a vivere serenamente la sconfitta.
UNA “RETE” SOLIDALE. Al progetto, nato nel 2004 da un’idea del Centro di Solidarietà di Firenze Onlus e sostenuto dalla Regione, hanno nel tempo aderito e collaborato vari soggetti ed istituzioni già attivi in questo ambito, fino a creare una vera e propria rete ramificata sul territorio.
LE TAPPE DEL PROGETTO. Il progetto è partito proprio dalle richieste specifiche provenienti da allenatori e dirigenti di società sportive che hanno avvertito in tanti ragazzi chiari segnali di distacco, attratti da stili di vita a rischio. Alcuni operatori sono stati dotati degli strumenti e delle conoscenze necessari per attuare i progetti nei territori di Firenze, Prato e Grosseto (osservare i segnali di disagio, verbali e comportamentali, ed intervenire nella risoluzione dei problemi e dei conflitti che possono derivarne). Si è poi puntato a promuovere l’attività svolta e a intercettare i bisogni del territorio, attraverso l’organizzazione di incontri con federazioni, società sportive, circoli parrocchiali e centri di aggregazione giovanile. La formazione iniziale sarà poi estesa anche ad allenatori, dirigenti e genitori, proprio per metterli in condizione, in quanto osservatori privilegiati, di percepire tempestivamente i sintomi del disagio e poterli affrontare in maniera efficace.