Sedici storie, sedici persone che con i loro vissuti e qualche difficoltà alle spalle si avviano a iniziare una nuova vita insieme nel primo condominio solidale della Toscana.
Ha aperto le porte a inizio febbraio Casa Diletta al Palagio, un progetto che nasce dalla collaborazione tra la Confraternita di Misericordia di Campi Bisenzio, l’associazione Auser Abitare Solidale e la Società della Salute dell’Area Fiorentina Nord Ovest, con il contributo della Regione Toscana. Obiettivo di tutti i soggetti coinvolti: dare una risposta al disagio abitativo e sviluppare l’autonomia socio-lavorativa di chi si trova in un momento di difficoltà.
Casa Diletta ospiterà donne sole con figli, giovani con disagio lavorativo, vittime di violenza di genere, madri o padri separati in una situazione di emergenza abitativa, per un periodo compreso tra i 6 e 12 mesi. Spazio anche agli anziani, che potranno restare per periodi anche più lunghi.Gli inserimenti saranno segnalati dalla Società della Salute e i condomini verranno sostenuti da uno staff composto da psicologi, assistenti sociali, mediatori familiari e animatori.
Una delle principali novità del progetto consiste nell’accompagnamento degli ex ospiti di Casa Diletta nel percorso verso l’autonomia attraverso la creazione e gestione di fondi di garanzia per coprire le prime mensilità di un eventuale affitto sul libero mercato all’uscita dal condominio solidale.
LA STORIA
Casa Diletta del resto è solidale da sempre. Si trova in un’ala di una delle ville più belle di Campi Bisenzio, a due passi dalla parrocchia di San Lorenzo e da via Barberinese. Nasce come possedimento della famiglia Strozzi e di passaggio in passaggio l’ultima proprietà risale alla famiglia Melchior, che la lasciò alla Misericordia. Oggi una parte è occupata dalla scuola dell’infanzia Diego Cianti, l’altra da Casa Diletta, che prima di essere una sperimentazione di social housing è stata gestita da AIL Associazione Italiana Leucemie per ospitare i familiari dei pazienti che arrivavano da fuori città per farsi curare a Firenze.
E per l’accoglienza dei ragazzi c’è anche la casa delle viole
A Campi Bisenzio c’è un’altra casa destinata ad un progetto educativo e abitativo. È l’immobile di via delle Viole, confiscato alle mafie e restituito alla cittadinanza per offrire accoglienza, tutela e protezione a ragazzi in età tra i 16 ed i 21 anni, soprattutto maschi, privi di riferimenti parentali o provenienti da situazioni particolarmente disagiate.
I ragazzi ospitati sono inseriti in un programma di servizio sociale professionale, della durata da uno a tre anni, al termine del quale avranno sviluppato le competenze per avviarsi verso la vita adulta.