lunedì, 14 Luglio 2025
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Anziani, ”ho venduto la casa per pagare la retta in Rsa”

 

Oltre un anno per ottenere un posto in Rsa, molto di più per avere il rimborso di quota sanitaria e sociale della retta da pagare. Sit-in sotto Palazzo Vecchio per i parenti degli anziani non autosufficienti. “Ci riempiono di promesse, ma le spese rimangono tutte a carico nostro”.

RETTE SALATE. Per un posto in casa di riposo si va dai 3.200 ai 3.500 euro di retta mensile. Soldi che dovrebbero essere pagati in parte dalle famiglie dei ricoverati, in parte dall’Asl. Più nel dettaglio la quota sanitaria, corrispondente a metà della tariffa, dovrebbe essere coperta dall’Asl; esiste poi una quota sociale, coperta dal Comune (e rimborsata dalla Società della Salute), che varia a seconda del reddito della famiglia dell’anziano ospitato in casa di riposo.

RITARDI. “Da più di un anno paghiamo le rette totalmente di tasca nostra – denuncia Giuliana Fossati, una delle parenti inferocite – la Regione, l’Asl e la Società della Salute si rimpallano la responsabilità”. E i soldi non arrivano.

GRADUATORIA. Eppure tutti gli anziani in questione sono stati inseriti nella graduatoria regionale dei non autosufficienti e ne avrebbero pertanto diritto. Anche se la graduatoria stessa non sembra funzionare al meglio. “A marzo 2010 mia madre era 30esima – continua la signora Fossati – adesso è 146esima”. Il motivo? “I numerosi codici rossi che sono entrati in graduatoria – spiega – ma i tempi rimangono comunque troppo lunghi per dare la colpa solo alle emergenze”.

VENDO LA CASA. Nel frattempo fare fronte alle rette diventa sempre più difficile per figli e parenti che già devono fare i conti con pensioni o stipendi ridotti al minimo. “Per continuare a pagare la retta di mia madre – racconta Sonia – ho dovuto vendere la casa. Adesso non so più cosa vendere”.

CONTRATTI. Un altro nodo da risolvere sarebbe quello dei “contratti capestro” che alcune case di riposo chiedono di firmare. “Ad esempio si prevede che dopo 30 giorni di ricovero ospedaliero una persona perda il posto in Rsa – continua Sonia – oppure che la tariffa debba essere necessariamente pagata per intero”. Condizione sempre più difficile da sostenere.

I toscani sono i più longevi al mondo. Ma quanto conta la ”quantità”?

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I toscani sono i più longevi al mondo, tra i maschi, con un’aspettativa di vita di 79.6 anni. Le donne toscane vivono di più (84.7 anni), ma sono superate dalle donne giapponesi (che hanno una media di 86 anni).

VIVIAMO SEMPRE DI PIU’. Ma non è tutto: l’aspettativa di vita è cresciuta molto negli ultimi 15 anni, passando dal 75.7 del 1995 all’attuale 79.6 per i maschi, e dall’81.8 del ’95 all’attuale 84.7 per le femmine.

VERSO UN NUOVO PIANO SANITARIO E SOCIALE. Questi sono alcuni dei dati presentati stamani nell’Auditorium di Sant’Apollonia, dove si è tenuto uno degli incontri della fase di ascolto per il nuovo Piano sanitario e sociale integrato regionale, che dall’inizio di marzo stanno coinvolgendo cittadini, operatori, amministratori.

MA COME VIVERE LA VECCHIAIA?. Ma, oltre alla quantità, è la qualità a contare. “Abbiamo aggiunto anni alla vita, ora vogliamo riuscire ad aggiungere vita agli anni – ha commentato Chiara Gherardeschi, uno degli operatori che seguono la stesura del nuovo piano, presentando i dati – L’allungamento della vita è un dato positivo, il risvolto negativo è che poi spesso queste persone restano sole”.

Caretta caretta trovata morta su una spiaggia in Versilia

Un esemplare di tartaruga marina Caretta caretta è stato trovato morto stamani in Versilia, sulla spiaggia di Lido di Camaiore. La tartaruga (85 centimetri di lunghezza, 50 di larghezza) non aveva segni evidenti di ferite e si presume sia morta per cause naturali o per aver ingerito qualcosa.

LA BRUTTA SCOPERTA DI ALCUNI TURISTI. Ad allertare la capitaneria di porto di Viareggio sono stati alcuni turisti e addetti degli stabilimenti. Quando la guardia costiera è intervenuta non ha potuto far altro che constatare la morte dell’animale. E’ stato poi contattato il Comune di Camaiore per la rimozione.

UNA SETTIMANA FA… Una settimana fa un esemplare della stessa specie era stato tratto in salvo in mare vicino all’isola di Montecristo, nell’Arcipelago toscano. L’animale, come spiegato dalla forestale che aveva poi provveduto a trasferirlo nella clinica veterinaria del Parco della Maremma -, accusava “chiari sintomi di sofferenza e risultava incapace ad immergersi”, forse per aver ingerito qualcosa.

Recensione del film “Boris – Il film”

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Solitamente in Italia siamo abituati a creare serie tv basate ed inspirate a film che hanno fatto il pieno al botteghino, Romanzo Criminale ne è un esempio, ma mai viceversa. Il rischio era molto grande dato che le tre serie di Boris sono diventate cult, ma l’esperimento è in parte riuscito grazie alla direzione e alla sceneggiatura del trio formato da Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo.

Il film parte con la scena al rallenti del giovane Papa Ratzinger che corre felice per glorificare e santificare la scoperta di un vaccino. Si rivela questa la fatidica goccia che fa traboccare il vaso e René Ferretti, il regista, sbotta.

Mai più serial e miniserie commerciali di bassa qualità, girate a “cazzo de cane”: si ritrova,  per una serie di situazioni, a girare un film alla Garrone, tratto dal romanzo “La casta” di Rizzo & Stella, con l’onnipresente Diego Lopez e il non proprio affidabile direttore di produzione Sergio. Sulla carta quindi la prospettiva è di fare il salto di qualità, della vita.

Nella realtà Renè capirà di non essere mai uscito dall’inconcludente e ruffiano sistema di rappresentazioni alla meno peggio della tv italiana, ma anzi di essere entrato in quello ancora peggiore dei cinepanettoni con il benestare della produzione radical chic. Una storia agrodolce di backstage che è rappresentazione non solo della situazione nel mondo dello spettacolo italiano, ma di quasi tutti gli aspetti del nostro Paese. In fondo in molti ci lamentiamo, ma alla fine la filosofia è quella che ciò che piace a tanti piace a tutti, che chi ha potere ha dominio assoluto e che alla fine se niente cambia e perchè in fondo nessuno vuole un reale cambiamento.

Non era assolutamente facile portare sul grande schermo le dinamiche e i tempi che hanno fatto la fortuna di Boris. Chiaro che anche se compaiono tutti i personaggi della serie, in un film solo alcuni hanno uno spessore e uno spazio maggiore  rispetto ad altri. A tratti quindi si sente un po’ la sofferenza nell’avere attuato certi tagli e la potenza delle gag ne risente: a volte paiono un po’ annacquate. Quindi bene l’approfondimento di Renè Pannofino, Marilita Loy, Margherita Buy quanto si sentirà chiamata in causa?, e Duccio, che non si ricorda neanche più come si fa la fotografia, dopo una vita passata sul divano. Stona invece un po’ il lavoro di sintesi fatto sul personaggio di Stanis, che a nostro parere meritava più spazio.

Le risate comunque ci sono e sono tante, quasi tutte amare perché alla fine il messaggio che arriva è che in Italia non c’è spazio per un cinema o una televisione di qualità. La pochezza, il basso profilo e la volgarità dominano sovrane e il pubblico, scegliendo questi prodotti, non fa altro che alimentare questo meccanismo. Da premiare il fatto che non si sia voluta usare la facile via dei tormentoni che tutti gli amanti della serie conoscevano e sicuramente aspettavano.

Boris – Il film, riesce quindi un po’ a metà, con una parte iniziale interessante e con la giusta verve per poi perdersi nell’ultima mezz’ora, dove forse si è voluto spingere troppo sull’accozzaglia finale, rumorosa e fanfarona, perdendo un po’ lo spirito destabilizzante  della serie.

Settimana ”Wolakota”, tutti gli appuntamenti

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Tutti gli appuntamenti della settimana “Wolakota” a Firenze (leggi l’articolo).

Lunedì 11 aprile, ore 16 (Sala Giordano, Palazzo Medici Riccardi) conferenza “Storia di un genocidio mai raccontato. La scoperta dell’America”.

Fino al 20 aprile, 9.30-18.30: mostra espositiva di oggetti originali della cultura dei Lakota Sioux (via Cavour 3, ingresso libero). Durante l’evento sarà promosso un progetto di scambio interculturale di giovani Italiani che potranno visitare la Riserva di Rosebud e creare un legame di solidarietà ed amicizia con i giovani Lakota Sioux della Riserva di Rosebud. Sarà inoltre promosso un progetto di turismo selezionato interessato a conoscere direttamente l’affascinante ed antica cultura degli Indiani Sioux.

Mercoledì 13 aprile, ore 16 (sede mostra): “Genocidio-ecocidio ed etnocidio nelle Americhe”, tavola rotonda con la straordinaria partecipazione del Prof. Brunetto Chiarelli, Istituto di antropologia Università degli Studi di Firenze e interventi dei Lakota Sioux

14 e 15 aprile ore 9,30-18,30 (sede mostra): Apertura della mostra al pubblico con proiezione di video e documentari. Il Presidente della Associazione culturale Wambli Gleska, Dott. Alessandro Martire, membro Onorario della Nazione Lakota Sicangu di Rosebud e loro avvocato internazionale, unitamente agli Ospiti Lakota Sioux illustreranno ai presenti gli oggetti della mostra etnografica.

16 aprile ore 9,30-13,30 (sede mostra): Apertura della mostra al pubblico con proiezione di video e documentari. Interverranno gli Ospiti Lakota Sioux che affronteranno tematiche circa la spiritualità, la filosofia e la storia dei nativi Americani in un dibattito aperto al pubblico; al termine canti tradizionali con il tamburo.

Ore 16,30 presso il centro ippico di monta western “La Baita” località Brozzi, Firenze, i Lakota Sioux spiegheranno il rapporto fra i Nativi ed il cavallo, al termine canti tradizionali con il tamburo.

17 aprile ore 9,30 (sede mostra): Apertura della mostra al pubblico con proiezione di video e documentari.

– Ore 10,00 presso il centro ippico di monta western “La Baita” località Brozzi, Firenze, i Lakota Sioux inviteranno i presenti ad una marcia della Pace per i diritti di tutti i nativi americani e per la Pace nel mondo, al termine canti tradizionali con il tamburo.

18 aprile ore 9,30-18,30 (sede mostra): Apertura della mostra al pubblico con proiezione di video e documentari. I Lakota Sioux spiegheranno l’impatto causato dalla scoperta dell’America ad opera di Cristoforo Colombo e dalla colonizzazione dell’uomo bianco nelle Americhe in un dibattito aperto al pubblico; al termine canti tradizionali con il tamburo.

– Ore 16,30 Dibattito aperto al pubblico e presentazione finale dei Lakota Sioux con canto tradizionale eseguito col tamburo.

19 e 20 aprile ore 9,30-18,30 (sede mostra):Apertura della mostra al pubblico con proiezione di video e documentari.

Basta. Nel piazzale degli Uffizi non si parcheggia più

Niente più auto nel piazzale degli Uffizi: l’ha deciso l’amministrazione comunale, che ha chiesto oggi alla Sas di revocare i permessi che consentono di parcheggiare davanti alla Galleria.

“VERSO UN CENTRO SENZA AUTO”. “Questa decisione – ha detto l’assessore alla mobilità Massimo Mattei – rientra nell’ambito del nostro progetto di avere un centro libero dalle auto e dai vari mezzi a motore. Da nessuna parte del mondo c’è una piazza così importante con le auto parcheggiate”.

“NIENTE PIU’ SLALOM”. “Con la revoca dei permessi – ha continuato Mattei – vogliamo far sì che il piazzale degli Uffizi, al pari delle piazze che ci sono davanti o vicino agli altri musei o luoghi d’arte  più importanti del mondo, sia goduto appieno da cittadini e turisti che vogliono ammirare le bellezze della nostra città senza dover fare lo slalom tra i veicoli in sosta”.

Rugby: terzi in classica

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Firenze vince con l’Amatori Milano (15-36) e Catania mette nei guai le Fiamme Oro. Salire su un treno in corsa non è facile, e su un treno da 65 punti in classifica ancora meno. Questo è stato chiesto ai giovani del vivaio fiorentino e la risposta è sicuramente fantastica. (Foto: Donatella Berninii)

LA PARTITA. Match mai in discussione, lo raccontano le 6 mete segnate: nuova doppietta di Rios, meta di Genua dopo l’esordio di domenica scorsa, meta per Leoni in campo dal primo minuto, Filippini si ripete dopo Udine e settima segnatura per Moss. Bottino pieno con bonus che vale la terza posizione in classifica a pari merito con Fiamme Oro, sconfitta pesante per loro a Catania (33 a 10 e seconda consecutiva dopo Calvisano).

IL COMMENTO. Ghelardi: “Ero un po’ preoccupato, avevo tanti ragazzi in cattive condizioni, molti infortuni, ma invece chi è sceso in campo si è comportato molto bene. Ciccioleva (Matteo Passaleva, ndr) si è riconfermato. All’inizio è partito un pò male, era lo scotto che doveva pagare, ma poi ne è uscito con molto carattere e personalità, veramente ottimo.”

LA NEW ENTRY. “Buona partita anche per Genua, nuovo arrivo da Arezzo anche lui Under 20. Siamo riusciti a far esordire anche Matteo, figlio di Aldo Difrancescantonio, Demba (Diaw, ndr) e anche 2 minuti Duccio, mio figlio. Questa era una squadra molto esperta, questi inserimenti vanno fatti con attenzione. Sono contento per la partita anche se abbiamo fatto molti errori e abbiamo avuto delle pause anche se non abbiamo avuto il calo di Brescia. Le due mete del secondo tempo hanno messo al sicuro la partita.”

LO SCONTRO DIRETTO. “Oggi è andata bene per noi a Catania, – continua Ghelardi – vediamo se riusciamo a sfruttare anche lo scontro diretto delle Fiamme Oro con San Donà per guadagnare punti, poi ci sarà da fare il miracolo nelle ultime due partite magari con la squadra al completo.”

IL TABELLINO

Amatori Rugby Milano – Consiel Firenze Rugby 15 – 36 (0-5)

 

Amatori Rugby Milano:

Comizzoli, Beretta, De Masi, Antonelli, Gobbi Frattini, Cenerini, Celoni, Swindall, Pallaro, Bergamin, Messerman, Baracchi, Vaghi (65′ Sindoni), Perini, Bellotta (42′ Ippolito).

A disp.: Gorini, Buongiorno, Salierno, Fortunato, Sindoni, Ippolito

All.: Cutitta

 

Consiel Firenze Rugby:

Wynne, Genua, Nava, Rios, Passaleva, Morace, Parri (22′ s.t. Difrancescantonio), Moss (37′ s.t. Ghelardi), Fortunati Rossi (30′ s.t. Diaw), Filippini, Soldi, Paoletti (13′ s.t. Chiostrini), Leoni, Cagna (32′ s.t. Gambineri).

A disp.: Fanelli, Diodoro, Ippolito

All.: Ghelardi, Cerchi, Sordini

Marcatori: p.t 4′ cp Cenerini (3-0); 5′ mt Rios tr Wynne (3-7); 18′ mt Genua (3-12); 40′ mt Filippini (3-17); s.t. 8′ mt Leoni (3-22); 12′ mt Moss tr Wynne (3-29); 20′ mt Pallaro (8-29); 25′ mt Rios tr Wynne (8-36); 35′ mt Beretta tr Cenerini (15-36)

Arbitro: Mancini di Frascati

 

Serie A – Girone 1 – XIX giornata – 10.04.11 – ore 15.30

San Gregorio Catania – Fiamme Oro Rugby Roma 33 – 10 (4-0)

Amatori Rugby Milano – Consiel Firenze Rugby 15 – 36 (0-5)

Zhermack Badia – ST Udine Rugby 16 – 18 (1-4)

M-Three Overed Rugby San Donà – Rugby Banco di Brescia 19 – 08 (4-0)

Cammi Calvisano – Franklin&Marshall CUS Verona Rugby 56 – 16 (5-0)

Livorno Rugby – Med Italia Pro Recco Rugby 15 – 17 (1-4)

 

Classifica: Cammi Calvisano punti 82; San Gregorio Catania punti 72; Fiamme Oro Roma e Consiel Firenze punti 65; Amatori San Donà punti 62; Cus Verona punti 55; Dolme Med Italia Pro Recco punti 34; St Udine punti 30; Banco di Brescia punti 28; Livorno punti 21; Zhermack Badia punti 18; Amatori Milano punti 13.

*****Badia 4 (quattro) punti di penalizzazione.

 

Prossimo Turno domenica 17 aprile 2011

Brescia – San Gregorio Catania; Pro Recco – Amatori Milano; Udine – Calvisano; Cus Verona – Livorno; Firenze – Badia; Fiamme Oro Roma – Amatori San Donà

Nuovi Uffizi: il neo ministro Galan ”scongela” 12 milioni

Dopo aver finanziato il Fondo unico per lo spettacolo (Fus), facendo tirare un mezzo sospiro di sollievo ai lavoratori del teatro del Maggio musicale, Giancarlo Galan, neo ministro della Cultura, ha sbloccato i 12 milioni di euro, a suo tempo “congelati” dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che andranno ad aggiungersi agli introiti della carta unica per i musei, istituita per finanziare i cantieri dei Nuovi Uffizi.

FINANZIAMENTI “SCONGELATI”. I finanziamenti in questione erano stati bloccati, come già detto, dal ministro Tremonti quando al dicastero della Cultura si era insediato Sandro Bondi, ma con l’arrivo di Galan, evidentemente, qualcosa si è smosso.

MENO UNO. Questa volta, incrociando le dita, ce la dovremmo proprio fare a vedere il primo lotto completato tra meno di un anno (tra la fine del 2012 e i primi mesi del 2013). Ancora nessuna certezza, però, riguardo ai 26 milioni di euro che dovranno finanziare la realizzazione della sezione statuaria al piano terra del “braccio di ponente” del museo e del nuovo punto di ristoro nell’area delle ex Poste Reali, insieme all’adeguamento alle normative di sicurezza del corridoio vasariano e della Magliabechiana. Così come ci sarà da aspettare per quanto riguarda l’accordo ancora tutto da studiare sulla tanto discussa pensilina del giapponese Isozachi.

L’origine dell’universo? Te lo spiega Margherita Hack

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Un’iniziativa “spaziale” a Sesto fiorentino. Ciquant’anni fa Yuri Gagarin fu il primo uomo a volare nello spazio. Mezzo secolo dopo il mondo della scienza ricorda quest’avvenimento. Così anche a Sesto Fiorentino, presso la sede del Cnr (il Consiglio nazionale delle ricerche), arrivano esperti da tutta Italia per parlare delle nuove frontiere della ricerca spaziale.

margherita_hack6GLI OSPITI. All’appuntamento, in programma domani (12 aprile) dalle 14,30 e intitolato “Dall’uomo nello spazio allo spazio per l’uomo”, parteciperà la famosa astrofisica Margherita Hack, che racconterà lo spazio e i nuovi aspetti dell’universo proprio nel giorno che ricorda il cinquantesimo anniversario del volo del cosmonauta russo. Con lei interverranno Ettore Perozzi di Telespazio e Giorgio Fiocco dell’Università “La Sapienza” di Roma.

IL PROGETTO TOSCANO. L’iniziativa è organizzata dal Cnr nell’ambito del progetto regionale Ctotus (“Capacità Tecnologica e Operativa della Toscana per l’Utilizzo dello Spazio”). Tra i temi del convegno gli ultimi sviluppi dell’attività spaziale, ma anche l’impiego delle tecnologie spaziali nella vita quotidiana.

C’era una volta il West a Firenze… ora siamo amici / FOTOGALLERY

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Tra le tante iniziative – incontri, proiezioni di video, conferenze, mostre, dibattiti –tra cui la firma di un documento che è stato sottoscritto questa mattina dalle Province di Firenze, Pistoia e Prato e i rappresentanti dei Lakota Sicangu Sioux di Rosebud (Nazione che si trova nello Stato americano del Sud Dakota).

IL PROTOCOLLO D’AMICIZIA. “Il fascino della cultura sioux, la bellezza dei loro costumi e delle loro tradizioni,  ci fa spesso dimenticare che i nativi americani hanno subito un vero genocidio – ricorda il Presidente della Provincia di Firenze -. Non è stata la prima volta e neanche l’ultima in cui la storia ha vissuto pagine orribili, con interi popoli massacrati e depredati del loro territorio. Purtroppo sono drammi di dimensioni bibliche che si ripetono anche nell’attualità. La Provincia di Firenze mostra da sempre una grossa sensibilità su questi temi. La storia dei nativi americani è fatta anche di un orribile genocidio che noi italiani non possiamo dimenticare, perché è una pagina orribile iniziata con la scoperta dell’America ad opera di Cristoforo Colombo e che è continuata con la colonizzazione dell’uomo bianco nelle Americhe. Ecco perché assume un significato davvero particolare il ‘Protocollo di amicizia’ che le Province di Firenze, Prato e Pistoia firmeranno con i discendenti di quelle popolazioni che scamparono al massacro”.

DIRITTO ALLA DIVERSITA’. Il documento comune che sarà sottoscritto dalle tre Province della Toscana centrale riconosce “il diritto alla diversità delle culture, e il rispetto del proprio patrimonio storico, culturale, religioso e spirituale, nonché delle proprie tradizioni”. Il Protocollo prevede anche iniziative di scambio culturale, scientifico ed umanitario.

ANCHE CONFERENZE E TAVOLE ROTONDE. Nel corso della settimana fiorentina saranno organizzate anche conferenze e tavole rotonde sulla storia, la cultura e la spiritualità dei Lakota Sioux aperte al pubblico e alle scuole, con la partecipazione del Presidente dei Lakota Sioux e dei Rappresentanti ufficiali Lakota Sioux della Rosebud Sioux Tribe.

LA MOSTRA. Intanto a Palazzo Medici è stata allestita un’esposizione a carattere scientifico ed antropologico che ha per oggetto la mostra etnografica di manufatti originali dei popoli nativi americani, che sarà aperta fino al prossimo 20 aprile. Eccone alcune foto.

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Ecco il programma completo della settimana.