domenica, 10 Agosto 2025
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Alla scoperta del lato B della cooperazione

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Il  4 marzo il mondo della cooperazione sociale si mette in mostra, con una giornata di  spettacoli, musica, degustazioni e una tavola rotonda sui generis moderata da Paolo Ruffini. E’ l’appuntamento “Uno sconosciuto lato B della cooperazione sociale”, organizzato al Saschall venerdì prossimo a partire dalle 16,30.

COPPERAZIONE SOCIALE DI TIPO B. Sarà una giornata speciale aperta a tutti per far conoscere la cooperazione sociale di tipo B, imprese che conciliano l’aspetto sociale a quello imprenditoriale, occupandosi dell’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati svolgendo un ruolo di pubblica utilità. Sono 32 le cooperative attive a Firenze e provincia, per 26 milioni di fatturato e oltre mille occupati.

IL PROGRAMMA. Al dare il via alla giornata , patrocinata da Comune, Provincia e Regione, saranno gli attori della Compagnia “Isole comprese” con la “Conferenza su Amleto”, uno spettacolo di teatro sociale. Seguirà il matching, una tavola rotonda sui generis perché sarà l’attore comico livornese Paolino Ruffini nei panni di un cooperatore sociale a moderare, con la sua verve comica, il dibattito e a porre domande su lavoro, cooperazione sociale, diritti dei lavoratori, al parterre di politici presenti.

MUSICA E DEGUSTAZIONI. La giornata proseguirà poi con alcuni momenti musicali e con le testimonianze di amici del mondo dello spettacolo. L’iniziativa si concluderà con la degustazione enogastronomica di prodotti offerti dalle cooperative.

Ataf, spariscono le linee 33 e 57

Autobus, continuano i tagli. Da sabato prossimo chi si muove coi mezzi dovrà dire addio a due linee: spariscono il 33, che porta fino alla Fonte (Bagno a Ripoli) e il 59, di collegamento tra il centro e il Polo scientifico di Sesto Fiorentino.

RIMPIAZZI. A rimpiazzare il 59 sarà il 57, che attualmente arriva solo fino al Polo di Novoli e alla stazione di Rifredi. La linea 57, che fa capolinea in San Marco, si allungherà dunque fino a Sesto Fiorentino. La buona notizia è che passerà anche il sabato e la domenica, mentre il 59 cessava il servizio alle 13.30 di sabato. Inoltre, dal lunedì al venerdì, il 57 sarà in servizio dalle 6.58 alle 20, mentre il 59 terminava il servizio alle 19.30.

VIA IL 33. A compensare la scomparsa del 33, invece, ci penserà l’8: il capolinea, attualmente in piazza Francia (zona viale Europa), sarà spostato a Bagno a Ripoli. La parte “superiore” del tragitto, invece, sarà coperta da una nuova linea. Addio anche a 48 e 49: a prendere il posto di 33, 48 e 49 saranno due linee circolari sul tragitto Grassina-Quarate-Grassina e Sorgane-Bagno a Ripoli-Vallina-Case di San Romolo-Villamagna-Sorgane. Sei corse al dì ciascuna, distribuite nell’arco della giornata. Spunta poi una linea nuova: da Sorgane raggiungerà prima Bagno a Ripoli, poi Osteria, Antella, Balatro e infine Grassina (passando davanti all’ospedale di Ponte a Niccheri). Quest’ultima linea passerà ogni mezz’ora. Nessun cambiamento, invece, per quel che riguarda il trasporto notturno. La linea 71 non sarà toccata dalla rivoluzione in corso. Almeno per ora.

Aeroporto, il Pd ci riprova. Nuovo incontro per la pista stasera

Il fronte della Piana si scontra nuovamente con quello fiorentino sulla nuova pista di Peretola. Dopo l’incontro fiume dei vertici del Pd toscano, esattamente una settimana fa, finito a tarda notte con un nulla di fatto (e con la direzione metropolitana saltata), questa sera Rossi riprova a mettere intorno a un tavolo sindaci, presidenti di provincia e segretari di vari livelli.

LA NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI. Se stavolta sarà quella buona non è dato sapere, ma è altamente improbabile, considerato come è andata la scorsa riunione. Entrati alle 18 passate a Palazzo Sacrati Strozzi, sindaci, segretari provinciali, comunali e regionale, presidente della Regione e consiglieri vari ne sono usciti solo poco prima di mezzanotte. Quasi cinque ore di serrato dibattito, di cui però quasi nessuno dei circa 20 partecipanti ha voluto parlare. Salvo, per quanto riguarda i sindaci della Piana, ribadire le proprie posizioni. Cioè il no alla pista parallela.

DECLINO. E’ rimasta chiara anche la posizione del governatore Rossi. “Non voglio essere il presidente del declino – ha dichiarato all’indomani dell’incontro – lo sviluppo di Peretola è fondamentale per l’intero sistema regionale”. Non si sono più pronunciati in merito, ribadendo la necessità di concludere l’accordo nelle opportune sedi, né il sindaco di Firenze Matteo Renzi né i segretari del Pd regionale e metropolitano, Andrea Manciulli e Patrizio Mecacci. Secco il no alla parallela anche da parte di Prato. Al muro del presidente della Provincia pratese si è aggiunta anche la Lega Nord Toscana (guidata non a caso dal pratese Claudio Morganti, europarlamentare). Pdl e vari settori del mondo dell’imprenditoria si sono invece schierati a favore della pista parallela all’autostrada, così come anche i maggiori azionisti di Adf, la società che gestisce lo scalo fiorentino. Arrivederci alla prossima puntata, tra poche ore, in Palazzo Strozzi Sacrati .

600 studenti in scena con Aida

Un’Aida inedita interpretata da 600 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, farà da anteprima al 74° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, che sarà inaugurato dall’omonima opera di Giuseppe Verdi in programma per il 28 aprile, direttore il maestro Zubin Mehta e regista Ferzan Ozpetek.

BUON COMPLEANNO ITALIA! Ideata per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, l’Aida dei ragazzi andrà in scena al Teatro Comunale venerdì 11 marzo, con inizio alle 20,30. Tre le repliche: sabato 12 marzo (ore 10 e 20.30) e martedì 15 marzo (ore 10). Il progetto è di Daniele Bacci, la regia e scrittura scenica di Manu Lalli e la riduzione musicale di Claudia Gori. Direttore d’orchestra è il maestro Alvaro Lozano.

SUL PALCO E DIETRO LE QUINTE. Con l’iniziativa si desidera avvicinare i giovani al mondo della lirica, facendoli partecipare attivamente alla messa in scena, sul palco e dietro le quinte (come sceneggiatori, costumisti, attori e cantanti), con un complesso lavoro di preparazione nelle scuole e l’assistenza dei professionisti.

AIDA, PORTATRICE DI GRANDI TEMI. Aida, assai celebre e amata, è un’opera che si presta benissimo al coinvolgimento sia degli studenti e delle loro famiglie, sia del pubblico abituale del Maggio. L’opera debuttò al Cairo il 24 dicembre 1871. Riproporla oggi consente di attualizzare il dramma della schiavitù, della guerra e dei conflitti interpersonali, costringendo il giovani cantanti-attori a misurarsi con problematiche ancora vive. Tutto ciò senza perdere di vista la magia del teatro e della musica verdiana, straordinaria ed esaltante struttura portante non solo di opere d’arte, ma della stessa ricerca d’identità del nostro paese, che proprio in questo mese compie 150 anni.

PER TUTTE LE INFORMAZIONI www.maggiofiorentino.com.

Sesso occasionale, le donne dicono sì

Il sesso occasionale piace. Non solo agli uomini, ma anche al gentil sesso. Uno studio dell’Università del Michigan sfata un mito: anche lei dice sì alle storie di una notte. E se rifiuta lo fa per una buona regione: non ha la certezza di raggiungere il piacere.

LO STUDIO. Secondo gli esperti, coordinati dallo psicologo Terri Conley,  le donne accettano un rapporto intimo con uno sconosciuto, solo se percepiscono nel partner una determinata potenza ‘sessuale’. Lei e lui non sono quindi così diversi: le donne, come i loro “colleghi” maschi, sono motivate dalla ricerca del piacere. La differenza tra i due sessi sta nel fatto che lei ha meno probabilità di essere soddisfatta da un incontro a breve termine e ne è consapevole.

LA TEORIA DEL PIACERE. I ricercatori hanno rianalizzato una serie di esperimenti condotti in uno studio del 1989 da Russell Clark ed Elaine Hatfield.  Secondo Terri Conley e la sua ‘Pleasure Theory’ la forza centrale che  motiva il comportamento sessuale è la ricerca del piacere. La riproduzione è un sottoprodotto di questo sforzo.  Conley ha dimostrato che gli uomini e le donne non sono diversi nell’approcciarsi al sesso occasionale. Solo che per raggiungere lo stesso scopo servono ‘mezzi’ diversi. Mentre agli uomini basta trovare una partner attraente per avere un incontro sessuale piacevole, per le donne non è così.

Assalto al videopoker, quasi 3mila euro di bottino nascosto ai giardini

Si sono introdotti in un bar passando dalla finestra dell’edificio accanto, hanno svaligiato i videopoker e poi hanno abbandonato il bottino, quasi 3mila euro, in un giardino. E’ successo ieri notte, attorno alle 4.40, in via Miccinesi, a Novoli.

FERMATI. Per il furto sono stati fermati tre albanesi, che camminavano in via Caduti di Cefalonia, poco dopo i fatti, senza giubbotti nonostante la bassa temperatura. Il fatto ha insospettito gli agenti della polizia, che stavano pattugliando la zona in cerca di tre individui in tutto e per tutto corrispondenti ai tre uomini. A incastrarli le riprese delle telecamere a circuito chiuso del bar.

FELPE E BOTTINO. Poco lontano, in un giardino di via Toscanini, la polizia ha ritrovato delle felpe con cappuccio e un sacco ben nascosto contenente il bottino del furto, 2.884 euro in monete.  Gli indumenti (successivamente riconosciuti dai familiari dei sospetti come loro) e le impronte delle scarpe trovate sulla scena del crimine, hanno avvalorato la tesi che i tre, chiusi in mezzo alla morsa delle volanti che avevano circoscritto la zona con serrate ricerche, si siano voluti liberare dell’ormai scomodo bottino aspettando l’occasione più propizia per tornare a prenderli. I tre, tutti di nazionalità albanese di età compresa tra i 20 e i 24 anni sono finiti a Sollicciano in quanto gravemente indiziati del reato di furto aggravato con scasso. A loro sfavore anche le testimonianze di alcuni cittadini che li hanno indicati come autori materiali del furto.

PRECEDENTI. La Squadra Mobile sta tuttora indagando sulla responsabilità dei tre in merito ad analoghi furti consumati in città nei giorni scorsi. Poco prima la volante aveva fermato anche un altro albanese irregolare estraneo ai fatti, ma finito sul registro degli indagati per possesso ingiustificato di arma bianca in quanto sorpreso con una noccoliera di ferro.

Incubo al Camping Michelangelo, tenta uno stupro col volto coperto di grasso

Si è presentato alla reception del Camping Michelangelo con il volto coperto di grasso nero e un cappellino calcato sulla testa e ha cominciato a importunare una dipendente della struttura. E’ cominciato così l’incubo per la ragazza, salvata dal provvidenziale intervento di due amici.

MERENDINE E MOLESTIE. Inizialmente, erano circa le 21, il ragazzo ha cercato di ingraziarsi la giovane (27 anni) offrendole bibite e merendine. Vedendo che i tentativi non attaccavano, è passato alle esplicite molestie sessuali. Si è introdotto con prepotenza dentro la struttura, impedendo alla vittima ogni via di fuga e ha tentato di aggredirla. Aveva già cominciato a sbottonarsi i pantaloni quando sono intervenuti due amici della ragazza, avvertiti dal compagno di lei, con cui era riuscita a mettersi in contatto prima che la situazione precipitasse.

BOTTIGLIATE. I due sono riusciti a fatica ad allontanare l’aggressore, il quale ha preso una bottiglia e l’ha scagliata in pieno viso ad uno dei due, ferendolo al volto. Solo dopo essere riusciti a metterlo in fuga, i tre hanno chiamato il 113.

SPACCIO. Le volanti hanno rintracciato l’aggressore per strada, poco lontano dal campeggio, con il volto ancora sporco di grasso. Si tratta di un fiorentino di 23 anni, finito in manette per violenza sessuale aggravata dal mascheramento e per sequestro di persona. In tasca aveva 12,65 grammi di marijuana, quantitativo rilevante, che ha fatto finire il suo nome anche sul registro degli indagati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, oltre che per lesioni aggravate ai danni di uno dei due ragazzi intervenuti in soccorso della ragazza. Il giovane soccorritore è stato ricoverato in ospedale con 5 giorni di prognosi.

Calcio storico, Lapi a IlReporter.it: “In passato è mancato il dialogo”

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Niente più limiti di età, stop ai calcianti con sentenze passate in giudicato negli ultimi 5 anni, sanzioni severe per le squadre che non scendono in campo (stop ai diritti per sede, campo per allenamenti e contributi). Dopo l’ok della giunta comunale al nuovo regolamento per il calcio storico fiorentino, come sono state accolte le novità da chi calpesta la sabbia di Piazza Santa Croce? Il Reporter.it ha sentito Gianluca Lapi, storica bandiera dei verdi, calciante da più di 30 anni.

Cosa pensa di questo nuovo regolamento?

Il Comune ha dovuto far fronte ad una situazione che andava degenerando negli ultimi anni, perché effettivamente non si vendevano più biglietti. Finora le squadre potevano anche non giocare, ma adesso con sanzioni  più pesanti dovranno scendere per forza in campo.

Niente più limiti di età: è giusto?

Il limite di età era una vera e propria discriminazione. Perché non si può giocare a 40 anni? Se la visita medica è a posto e se ci sono tutti i presupposti, anche un calciante con più di 40 anni deve poter scendere in campo. Levare questo limite mi sembra una cosa più che giusta.

Calciostorico_santacroceQuindi promuove le nuove regole?

In realtà non c’è niente di nuovo,  è il regolamento vecchio che non era mai stato attuato. Finora era mancato il dialogo tra l’amministrazione comunale, i presidenti e i capitani dei colori. Il problema era nato quando gli ex assessori hanno voluto fare a modo loro, senza chiedere prima al mondo del calcio storico, a quelle persone che hanno giocato per 30 anni. Se imponi le regole senza sentire le parti in causa, è chiaro che nascono delle problematiche.

Ora il dialogo c’é?

Non si sarebbe arrivati a un nuovo regolamento se non ci fosse stato un dialogo. Spero che nei cuori dei fiorentini possa adesso rinascere la voglia di tornare a vedere il calcio storico.

Il 3 aprile? E’ ecodomenica!

I Comuni del Coordinamento Pm10 dell’area fiorentina, guidate dall’Assessore provinciale all’Ambiente Renzo Crescioli, hanno deciso di fissare la prima ecodomenica del 2011 per il 3 aprile prossimo.

ANCHE INIZIATIVE CULTURALI E SPORTIVE. Un mese di tempo quindi per l’ideazione e la promozione di una giornata dedicata non solo alle limitazioni del traffico ma anche ad iniziative culturali, sportive ed ambientali, cogliendo peraltro l’occasione dello svolgimento in quella data a Firenze di Vivicittà.

UNITI IN UNO SFORZO COMUNE. “Sappiamo che i blocchi del traffico incidono solo parzialmente sul livello delle polveri sottili in atmosfera – afferma l’Assessore provinciale Renzo Crescioli – ma riteniamo doveroso spiegare chiaramente ai cittadini che questi Comuni sono contro l’inquinamento e che lavorano ogni giorno per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo”.

STOP ALLE AUTO. Stop alle auto quindi, per il 3 aprile dalle 10 alle 18: sono previsti blocchi totali del traffico, salvo le usuali esenzioni, in zone ben definite di ognuno degli otto Comuni del Coordinamento, ossia Firenze, Scandicci, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli, Signa, Lastra a Signa e Calenzano.

LE ALTRE MISURE. Restano comunque in vigore le misure antismog già approvate dai Comuni del Coordinamento. In particolare il divieto di accesso alle Ztl negli orari 8.30-12.30 e 14.30-18.30 per ciclomotori a due tempi, motocicli a due tempi, autovetture a benzina euro1, autovetture a diesel euro2 ed euro3, veicoli per trasporto merci diesel euro1. In più la riduzione della temperatura a 18 gradi per 8 ore al giorno per gli impianti termici civili e a 17 gradi per gli industriali. Nel caso in cui, nonostante quanto già attuato, si verifichino tre giornate di sforamento consecutive si passerà ad un ulteriore blocco del traffico (per le stesse categorie già citate) nell’intero centro abitato per quattro giorni. Il blocco è prorogabile per uno stesso periodo di tempo se il livello di polveri non diminuirà. Se i giorni di sforamento di polveri dovessero arrivare a 35 – limite massimo, dopo il quale scatterà la procedura d’infrazione comunitaria – per ogni singolo superamento sarà attuato un blocco del traffico nel centro abitato per quattro giorni, alle stesse condizioni.

Stop al doposcuola alle Minime, il Fantafondo chiude i battenti

Ha chiuso i battenti in silenzio, il Fantafondo, il centro di aggregazione giovanile di via Rocca Tedalda. Niente più doposcuola, tornei, attività culturali. E un pezzo di quartiere rimane orfano.

11 ANNI DI RAGAZZI. Il centro ha aperto nel 1999, con il dichiarato obiettivo di dare vita a un luogo di aggregazione per i tanti ragazzi della zona delle Case Minime di via Rocca Tedalda. Gestito dalla cooperativa Arca, nell’arco di 11 anni il Fantafondo è diventato un punto di riferimento per un bel pezzo di quartiere, dalle elementari in su. Molte e variegate le attività portate avanti dagli operatori del Fondo, dal doposcuola ai tornei di calcio e calcetto, agli appuntamenti musicali, fino alla partecipazione a concorsi di cortometraggi. I ragazzini ci sono cresciuti dentro e ci sono rimasti affezionati, continuando a tornare nel corso degli anni.

LA FINE. Il percorso si è interrotto all’inizio dell’anno nuovo. La convenzione con l’Arca non è stata rinnovata, nonostante il parere del Quartiere 2. Che ora si chiede perché. “L’attività del centro  – dichiarano il consigliere comunale Pdl Stefano Alessandri e i colleghi al Q2 Stedano Baldassarri e Federico Pericoli – aveva come obiettivo quello di aiutare nell’inclusione sociale e nello sviluppo i ragazzi della realtà territoriale delle case minime”. “I Quartieri che si sono succeduti – continuano – hanno permesso uno svolgimento costante nel tempo di tale servizio riuscendo ad ottenere ottimi risultati”. Fino al 31 dicembre scorso, appunto.

RIORGANIZZAZIONE. La domanda sorge spontanea, dunque. “Quali sono i  motivi che bloccano di fatto la prosecuzione del servizio nonostante la volontà espressa dal Quartiere?Le cause che hanno portato all’interruzione del servizio possono ascriversi alla nuova realtà amministrativa introdotta nel 2010?”. Un’ipotesi non proprio rosea, dopo la “rivolta” dei presidenti di quartiere della scorsa settimana, che hanno già fatto presenti diversi problemi di gestione post-riorganizzazione della macchina comunale. Ma intanto un pezzo di gioventù cittadina ha perso un servizio prezioso.