lunedì, 25 Agosto 2025
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Cento luoghi, si riparte. Da San Iacopino

Cento luoghi, si riparte.

LE ASSEMBLEE. Dopo l’evento del 28 settembre scorso, con 100 assemblee in contemporanea in 100 luoghi della città, il sindaco Matteo Renzi avvia infatti un nuovo percorso, fatto di incontri in tutti i luoghi – in centro come in periferia – per presentare i progetti concreti elaborati dall’amministrazione anche grazie alle proposte, critiche e suggerimenti arrivati dai cittadini.

SECONDA FASE. E la seconda fase prende il via proprio questa sera. L’appuntamento è in piazza San Iacopino, presso la scuola Verdi in via Monteverdi 1E, alle 21. Seguiranno, con cadenza variabile, tutti gli altri ‘luoghi’. La partecipazione è libera.

L’ANNUNCIO. “Stasera sono a San Jacopino, alle 21, alla Scuola Verdi, in via Monteverdi – conferma il sindaco Matteo Renzi su Facebook – Riparte l’operazione cento luoghi. Andiamo in tutte le zone della città, con i tecnici, a illustrare gli interventi concreti dell’Amministrazione e a rispondere nel merito alle idee e ai suggerimenti espressi dai cittadini. Un grande esperimento di democrazia partecipata, inedito e originale…”.

Tram, per le linee 2 e 3 nasce l’osservatorio sull’impatto economico

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Tramvia, nasce l’Osservatorio sull’impatto economico dei lavori per le linee 2 e 3.

PRIMA RIUNIONE. Si è tenuta ieri mattina la prima riunione dell’amministrazione comunale con le associazioni di categoria sulla valutazione delle criticità relative all’impatto dei cantieri della linee 2 e 3 della tramvia sul tessuto economico e commerciale della città. Nell’incontro sono stati messi a punto le modalità di collaborazione tra Comune e categorie economiche.

DECISIONI. Tra le decisioni adottate, la costituzione di un Osservatorio sull’impatto economico dei lavori, con il compito di monitorare l’andamento dei lavori, condividere le valutazioni e le proposte risolutive delle principali criticità, e scambiare informazioni tra aziende e amministrazione. Sono state inoltre valutate misure compensative degli eventuali disagi subiti alle aziende in virtù dei lavori, attingendo sia al capitolato dei tributi locali, sia al settore delle utenze, sia alle disponibilità di fondi creditizi realizzati ad hoc dalle banche del territorio. L’Osservatorio si riunirà appena sarà definito il modo completo il cronoprogramma dei cantieri e sarà aperto alle organizzazioni sindacali, datoriali e alle forze politiche che vorranno portare suggerimenti e proposte per lo svolgimento dei lavori della tramvia.

DISAGI E BENEFICI. “Siamo partiti per tempo con l’elaborazione di un metodo di collaborazione e la fissazione di obiettivi comuni – affermano Nardella, Mattei e Falchetti – Siamo consapevoli che i lavori della tramvia produrranno disagi al commercio, in certi casi anche pesanti, ma questo lavoro preventivo servirà ad evitare il più possibile le conseguenze negative. Alla fine di questo processo le nuove linee della tramvia porteranno nuovo impulso anche economico a quei territori che oggi dovranno provvisoriamente patire la presenza dei lavori”.

Confartigianato: ”Non ripetiamo gli errori del passato”VIDEOREPORTAGE – Tramvia, commercianti sul piede di guerra

Commercianti e cittadini, dite la vostra. Mandate le vostre proposte o le vostre preoccupazioni a [email protected]

”Se non ora quando?”, le donne fiorentine si preparano

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Anche Firenze si prepara a scendere in piazza domenica 13 febbraio nell’ambito di ”Se non ora, quando?”, la giornata di mobilitazione in difesa della dignità delle donne. Nella città del Giglio, l’appuntamento è alle 14 in piazza dei Giudici, con il corteo che proseguirà fino a piazza della Repubblica.

VADEMECUM. Questo il “vademecum della mobilitazione”, pubblicato sul blog dell’iniziativa:

– La manifestazione non è fatta per giudicare altre donne, contro altre donne, o per dividere le donne in buone e cattive. I cartelli o striscioni ne terranno conto.
– La manifestazione è fatta per esprimere la nostra forza e la nostra determinazione.
– Siamo donne fiere e orgogliose. Chiediamo dignità e rispetto per noi e per tutte. Siamo gelose della nostra autonomia e non ci lasceremo “usare”. Per questo non ci devono essere simboli politici o sindacali nei nostri cortei: vogliamo che sia anche rispettata la nostra “trasversalità”.
– La manifestazione è promossa dalle donne, ma – come diciamo nel nostro appello – la partecipazione di uomini amici è richiesta e benvenuta.
– Cercheremo di parlare prima di tutto alle giovani e ai giovani, di coinvolgerli e di portarli in piazza.
– Non è previsto alcun segno di riconoscimento (oggetti, fiocchi, sciarpe, colori..), solo il logo della manifestazione creato da Maddalena Fragnito disponibile on line.
– Il logo può essere usato per fare magliette, spillette, bandiere, manifesti e tutto quel che di creativo vi viene in mente.

PARTITO DEMOCRATICO. E anche il Pd metropolitano ha aderito alla mobilitazione del 13 febbraio. “Il 13 febbraio, in piazza, non ci saranno soltanto le donne. E’ giusto esserci tutti”. Così il segretario metropolitano del Pd di Firenze, Patrizio Mecacci, annuncia la sua adesione personale e quella del partito a “Se non ora, quando?”, la giornata di mobilitazione in difesa della dignità delle donne. “Il mondo femminile subiva già alcune ingiustizie inaccettabili, come stipendi più bassi a parità di ruolo con gli uomini e difficoltà nell’avanzamento di carriera. Ma per il presidente del consiglio e alcuni suoi amici dell’ “utilizzo finale” – dice Mecacci – evidentemente non bastava ancora: così stanno dando vita a uno spettacolino da tardo impero in cui, nel migliore dei casi, la donna figura come ornamento. E l’ora di dire basta e il 13 febbraio il Pd lo griderà insieme alle donne fiorentine”.

Autopalio, Firenze e Siena insistono: ”Pedaggio inaccettabile vessazione”

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Il pedaggio no. Lo hanno ripetutto ancora una volta Andrea Barducci e Simone Bezzini, presidenti delle Province di Firenze e Siena, parlando ovviamente dell’Autopalio.

INACCETTABILE VESSAZIONE. “Introdurre il pedaggio sulla Siena – Firenze è un’inaccettabile vessazione nei confronti delle nostre comunità, sia per le condizioni disastrose in cui versa l’Autopalio che per le incongruenze rispetto alla sua stessa classificazione”. Con queste parole il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci e il Presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini hanno iniziato il loro intervento di fronte alla Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei Deputati che si è svolta ieri, martedì 8 febbraio, a Roma.

CONDIZIONI. “Il pedaggio sull’Autopalio – hanno continuato i due presidenti – è una tassa iniqua che sarà pagata dai cittadini, dai lavoratori e dai turisti che la percorrono ogni giorno. Il pedaggio presuppone la classificazione della Siena – Firenze come raccordo autostradale, classificazione ormai del tutto obsoleta per le condizioni in cui versa l’Autopalio. La classificazione “A” alla quale si pretende di far corrispondere l’Autopalio, presuppone ad esempio la presenza di due o più corsie per senso di marcia di una larghezza minima di mt. 3,75; banchine laterali; una corsia di emergenza di minimo 3 metri e la possibilità di viaggiare a 130 km/h. Queste sono tutte caratteristiche che la Firenze – Siena è ben lontana dal possedere. Per questo due sono le strade percorribili: o si riclassifica la Siena – Fi oppure si investono le risorse necessarie per rendere l’Autopalio un vero e proprio raccordo autostradale”.

INTERVENTI. “Ad oggi – hanno aggiunto i Presidenti delle Province di Firenze e Siena – l’introduzione del pedaggio è l’unica certezza che ci dà il Governo, senza nessuna garanzia sul reinvestimento degli introiti per la messa in sicurezza e l’ammodernamento della strada. Anche il Presidente di Anas, Pietro Ciucci nel corso dell’audizione della settimana scorsa ha ribadito che i soldi del pedaggio finirebbero nelle casse della ragioneria dello Stato, senza finanziare l’attività di Anas e quindi la manutenzione e gli investimenti sulle strade. Di fronte a questa impostazione inaccettabile ribadiamo, in particolare ai rappresentanti della maggioranza di centrodestra, la necessità di aprire un’ulteriore riflessione per evitare un errore che ricadrebbe ingiustamente sulle nostre comunità”.

MOBILITAZIONE. “Chiediamo quindi nuovamente – concludono Andrea Barducci e Simone Bezzini – di essere ricevuti dal Ministro Matteoli e che questo governo, che fa del federalismo la sua bandiera, presti più attenzione alle amministrazioni locali che hanno tutto l’interesse a tutelare i territori che rappresentano. Ci auguriamo infine  che si esca una volta tanto dalla dialettica maggioranza-opposizione e si riesca a guardare alla realtà delle cose: la Firenze – Siena è una strada in pessime condizioni e introdurvi un pedaggio significherebbe esclusivamente applicare una tassa ad un disservizio. Per questo invitiamo nuovamente tutti a partecipare alla mobilitazione di sabato 12 febbraio, che vedrà le Province di Siena e Firenze, assieme alle amministrazioni locali, alle categorie economiche, alle rappresentanze sociali e a tutti i cittadini che ritengono il pedaggio un’ingiustizia, presidiare tutta l’Autopalio in segno di protesta”.

Arriva il ”Siena-Firenze day”

Tagli ai bus, la ”guerra” delle Cascine del Riccio – VIDEO

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Le Cascine del Riccio vanno alla guerra del 36. Contro i tagli annunciati alla linea dall’Ataf, i cittadini sono scesi in strada, hanno bloccato il traffico e hanno ottenuto lo stop alla manovra. Almeno per ora. Navette fino a San Felice a Ema per i prossimi 15 giorni.

NAVETTE. Dopo l’incontro della scorsa settimana con il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi, l’azienda di trasporti pubblici ha bloccato l’operazione sforbiciata al 36. Seppur con qualche disagio. Per le prossime due settimane, infatti, i cittadini potranno contare solo su alcune navette sostitutive, che porteranno dalle Cascine del Riccio a San Felice a Ema, dove era stato creato il nuovo capolinea.

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240MILA EURO. La scomparsa del tratto tra Cascine del Riccio e il Galluzzo, però, dovrebbe essere scongiurato. “Bonaccorsi ci ha detto che questo tratto costa da solo 240mila euro l’anno – spiega Roberto, gestore del bar tabacchi – e il sindaco ha garantito che li troverà lui”. Anche se non tutti sono così felici del reintegro del tratto smarrito del 36. “E’ stato attivato un anno e mezzo fa circa – continua Roberto – ma anche allora la gente si divise tra favorevoli e contrari. Per me sarebbe stato sufficiente potenziare il 41, l’introduzione del 36 ha comportato l’installazione di semafori e lunghe file di macchine. Senza contare che in alcune fasce orarie viaggia praticamente a vuoto”. Ma ora che c’è, il servizio non vogliono mollarlo i residenti di Cascine del Riccio. E sono pronti a continuare a dar battaglia in caso le promesse non venissero mantenute.

Trasporti, si cambia ancoraIl bus si restringe, per passare meglio in centro

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Imprenditoria, guida alla sopravvivenza

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Imprenditori non si nasce, si diventa. È questo il presupposto che bisogna tenere bene a mente se si desidera aprire una nuova attività. La motivazione e i buoni propositi da soli non bastano, soprattutto quando si è giovani o inesperti in materia di mercato. Tra le noie burocratiche, le autorizzazioni da richiedere, la scelta del locale di destinazione d’uso e i dettagli organizzativi di routine, l’iter da seguire rischia di trasformarsi in un fastidioso deterrente. Ma le soluzioni sono a portata di mano. Infatti, per incentivare sul territorio fiorentino l’avvio e lo sviluppo di piccole imprese, artigiane e non, è stata creata una fitta rete di uffici, attività, seminari e corsi di formazione gratuiti che garantiscono risposte adeguate, rapide e trasparenti.

DIFFICOLTA’. Dalla Confederazione nazionale artigianato, Barbara Gaggelli spiega: “Già nel 2004, a causa dell’eccessiva mortalità delle piccole imprese nei primi tre anni di vita, la Cna ha deciso di indagare sul problema, avviando un percorso di tutela e controllo degli aspiranti imprenditori. Il fallimento di un’attività, infatti, non deriva soltanto da aspetti di natura economica, ma anche dall’assenza di una strategia commerciale efficace, dalla scarsità di competenze in materia di cultura manageriale e dall’inadeguatezza tecnologica”. Fattori che, complessivamente, rendono i futuri imprenditori incapaci di affrontare il mercato locale con gli strumenti necessari per essere competitivi. Affinché un’impresa funzioni bisogna tenere in considerazione i costi, la tassazione e  il loro rapporto con i ricavi, senza trascurare gli adempimenti e gli obblighi di natura burocratica. Una mole di istruzioni che non è facile da gestire.

INIZIATIVE. “Ogni anno replichiamo l’iniziativa gratuita ‘Scuola di impresa’ – ha aggiunto la Gaggelli – proprio per fornire tutte quelle informazioni basilari che spesso sono ignorate da chi vuole lanciarsi nel mondo dell’imprenditoria. Ma non è l’unica proposta formativa: abbiamo organizzato anche l’Info Day, per promuovere i bandi, e da qualche tempo stiamo collaborando con la pubblica amministrazione e soprattutto con i quartieri, che certamente sono più vicini alle realtà locali”. Ulteriori consulenze si possono trovare anche presso la Camera di commercio. Rosa Crivaro, dell’ufficio nuove imprese e incubazione di impresa, ha sottolineato come agli utenti “in forma del tutto gratuita, spetti un primo orientamento sui passaggi burocratici, oltre che ad una delucidazione sulle agevolazioni finanziarie”. Così, dai servizi attivati su web, sempre più funzionali e pratici, al personale competente che è in prima linea per offrire un sostegno costante e trasversale, si può contare sul primo fondamentale aiuto per diventare buoni imprenditori.

Parata di star al Puccini. 36 ore non stop contro i tagli

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Una due giorni di “riflessioni/sfoghi/incazzature/proposte” contro i tagli alla cultura. Sul palco del Puccini, venerdì e sabato prossimi, saliranno tra gli altri Piero Pelù, Moni Ovadia, Paolo Hendel e Sergio Staino.

TAGLI. La due giorni è stata indetta contro “i tagli indiscriminati e gli sprechi tollerati” e per “un rapporto trasparente con le istituzioni”. Previsti oltre 80 interventi. “L’occasione che ha fatto nascere l’iniziativa – ha spiegato Staino  – è stata data dai tagli fatti dal Comune di Firenze ai finanziamenti alla cultura cittadina”. Ma il problema va molto oltre. “Non possiamo accettare – continua il vignettista – che, come dice Tremonti, la cultura non serve a nulla”.

36 ORE NON STOP. Ad affollare le scene, durante le due ricche giornate di programmazione non stop, ci saranno, oltre agli artisti citati, Michela Murgia, Sergio Givone, Sandra Bonsanti. Previsto anche un contributo video di Andrea Camilleri. ”Sarà una no stop di 36 ore, anche se in realtà la notte un po’ dormiremo”.

Tossicodipendente picchiava e minacciava i genitori per ottenere i soldi

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Viveva in zona Peretola con il padre e la madre il tossicodipendente fiorentino che picchiava e minacciava i propri genitori costringendoli di fatto a consegnargli i soldi necessari a procurarsi la droga.

 

VENDEVA QUALSIASI COSA TROVASSE. L’uomo, un trentacinquenne fiorentino tossicodipendente e con problemi di alcol, da settembre scorso si procurava denaro vendendo tutti gli oggetti che trovava in casa e sottraendo al padre il denaro guadagnato con la sua professione di operaio, circa 1.100 euro al mese.

LA DENUNCIA DEI GENITORI. Le indagini erano partite dopo la denuncia dei genitori stessi, giunti più volte a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. I due coniugi erano ormai ridotti in povertà. Potevano permettersi solo pane e olio e nascondevano quei pochi soldi che riuscivano a salvare dalla furia del figlio negli indumenti intimi.

IN CUSTODIA CAUTELARE. Ieri sera la vicenda e’ arrivata all’epilogo, con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per maltrattamenti emessa dal gip. Il trentacinquenne è stato quindi arrestato dai carabinieri.

Su Facebook un gruppo chiamato “Sex and City” (versione fiorentina)!

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Ironia fiorentina. Su Facebook c’è un gruppo composto da molte ventenni su “sex and city” (versione fiorentina) che ironizza sui 30enni, sul sesso e naturalmente sugli uomini. Il tutto ‘condito’ come una protagonista del noto telefilm.

I comandamenti del ‘gruppo’ recitano:

1)L’uomo avrà anche scoperto il fuoco.. ma la donna ha scoperto come giocarci!
2)Gli uomini tradiscono per lo stesso motivo per cui i cani si leccano le parti basse: perché ci riescono.
3)Vuoi davvero cambiare il tuo uomo? Beh sta attenta tesoro.. se tiri il filo sbagliato, ti si disfa tutto il maglione.
4)Se non sei mai la ragazza di qualcuno non sarai mai la ex ragazza di qualcuno.
Io sono stata con uno che ce l’aveva come quelle matite per segnare i punti a golf… non capivo mai se voleva fare o cancellarmi.
5)Se un uomo ha più di trent’anni ed è single ha qualcosa che non va. E’ darwiniano: la natura li elimina affinché non propaghino la specie.
6)Forse certe donne non sono fatte per essere domate, forse hanno bisogno di restare libere finchè non trovano qualcuno di altrettanto selvaggio con cui correre.

ARLECCHINO SI CONFESSO BURLANDO. Naturalmente questo gruppo è stato fatto per ridere un po’, va preso così…ma se avessero ragione?!. Quello che è certo che ormai nei social network si condivide anche una versione fiorentina di “sex and city”: ma chissà quale sarà stato la vera ragione della nascita del gruppo…

LA PAROLA ALLA PSICOLOGA. “Uomini e donne seguono il borderline dei nostri tempi, ma anche di quelli passati, ti ricordo Catullo: Odi et amo, quare id faciam fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior. Ora invece che excrucior ci si fa un gruppo fb e ci si ride su”. Queste le semplici parole della dottoressa Federica Ermini in merito al gruppo.

E’ a Firenze il miglior attraversamento pedonale d’Italia

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Un nuovo (e piuttosto insolito) primato per Firenze: la città del Giglio può vantare il miglior attraversamento pedonale d’Italia.

LA RICERCA. Ad assicurarlo sono i risultati emersi dal progetto europeo EPCA, European Pedestrian Crossing Assessment, che fa parte degli Euro Test della Fia, Federazione Internazionale dell’Automobile: si tratta, in breve, di un programma europeo di tutela dei consumatori-utenti della strada che coinvolge 17 Automobile Club di 16 paesi europei.  Naturalmente – spiega una nota – il progetto non vuole dare un giudizio complessivo sugli attraversamenti pedonali presenti in una città, ma vuole semplicemente verificare alcuni di essi, selezionati con precisi criteri per creare elementi di confronto e situazioni comparabili.

CONTROLLI. Tre anni i test di EPCA hanno coinvolto 46 città di 22 nazioni diverse, e ben 795 sono stati gli attraversamenti controllati. Le verifiche sono state fatte in orari diversi della giornata seguendo dei parametri specifici, come ad esempio la visibilità notturna e diurna e l’accessibilità, con la valutazione di ogni categoria di sicurezza e con il supporto anche di fotografie e filmati. La ricerca diviene ancora più importante se si pensa che ogni giorno almeno due pedoni muoiono sulle strade europee ed una stima ACI sostiene che 1 incidente su 4 che coinvolge pedoni, avviene proprio su un passaggio pedonale. Tornando in Italia, secondo i dati ACI – Istat nel 2009 dei 4234 morti in incidenti stradali 667 erano pedoni, nello stesso periodo di rilevamento in Toscana su 279 morti per incidenti stradali 15 erano pedoni.

IL TEST. Il progetto è partito nel 2007: da allora ogni anno sono state scelte città diverse per le verifiche, nel 2010 per l’Italia sono state selezionate la città di Firenze e quella di Torino. A Firenze la squadra di rilevazione del progetto ha controllato ben 15 attraversamenti pedonali, dall’11 al 13 ottobre:

Piazza Beccarla incrocio con via Gioberti (2 attraversamenti)
Piazza Alberti incrocio con via Aretina
Via Landucci – scuola Giotto
Via Mannelli incrocio viale Mazzini
Viale Lavagnini incrocio viale Strozzi (2 attraversamenti)
Viale Guidoni incrocio via Forlanini
Via di Novoli incrocio via Villa Demidoff
Via Benedetto Marcello incrocio viale Redi
Via Cassia incrocio con viale Redi
Viale Fratelli Rosselli – Stazione Leopolda
Via del Bronzino incrocio piazza Gaddi
Lungarno Corsini incrocio Piazza Goldoni
Ponte Santa Trinità incrocio con lungarno Guicciardini.

TOP & FLOP. L’attraversamento pedonale fiorentino che ha risposto positivamente a buona parte dei requisiti richiesti è proprio quello di Piazza Beccaria, che è stato inserito al 22esimo posto nella graduatoria dei 270 passaggi pedonali analizzati nel 2010 in Europa, risultando anche il migliore d’Italia. Anche gli altri attraversamenti pedonali non hanno demeritato, tanto che Firenze è situata all’ottavo posto tra le città analizzate nell’anno passato. Complessivamente, dei 15 passaggi pedonali analizzati 8 sono stati giudicati buoni, 4 sufficienti e solo 3 insufficienti: via del Bronzino all’altezza di Piazza Taddeo Gaddi, lungarno Corsini all’incrocio con piazza Goldoni, e via Mannelli incrocio viale Mazzini.

PREGI & DIFETTI. Tra i punti forti di Firenze la buona illuminazione notturna (eccellente in 7 su 15), la buona temporizzazione semaforica con verdi pedonali sufficienti e tempi d’attesa non particolarmente lunghi e la buona visibilità della segnaletica orizzontale (le strisce). Gli elementi negativi degli incroci fiorentini sono sostanzialmente tre: la non perfetta separazione dei percorsi pedonali da quelli delle biciclette, la scarsa accessibilità a causa della sosta illegale, gradini, rampe troppo pendenti e marciapiedi stretti e limitazione alla visibilità del pedone per sosta legale e illegale immediatamente a ridosso dell’attraversamento.

VIA DEL BRONZINO. L’attraversamento pedonale per il quale sono state registrate maggiori criticità è quello di via del Bronzino all’altezza di piazza Taddeo Gaddi. Tra gli elementi critici di questo attraversamento la sosta legale dei veicoli che ostacola la visuale dei pedoni diretti verso il centro città, l’alta velocità dei veicoli nella direzione opposta e lo stretto marciapiede in curva, sul lato rivolto verso il fiume Arno, che limita l’accessibilità e crea conflitti tra pedone e traiettorie dei veicoli, creando condizioni di alta pericolosità.