giovedì, 12 Giugno 2025
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Stragi del ’93, Spatuzza chiede perdono a Firenze

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Processo Tagliavia, oggi è il giorno della deposizione del pentito di mafia Gaspare Spatuzza. “Sono arrivato in questa città da terrorista – ha dichiarato nel corso della sua testimonianza – oggi intendo chiedere perdono”.

PERDONO. “Il nostro obiettivo era colpire Firenze nel cuore – continua Spatuzza – e ci siamo riusciti”. “Oggi dopo 18 anni vengo come uomo e soprattutto come pentito – aggiunge – e intendo chiedere perdono”. Perdono che “può non essere accettato, che può essere strumentalizzato”, ma “dovevo farlo”, dichiara il pentito. Spatuzza ha testimoniato nel corso del processo per le stragi del ’93, che vede come unico imputato Francesco Tagliavia.

E le verghe del tram spuntano in piazza Duomo

 

In piazza Duomo, o meglio in via Martelli, spuntano le verghe del tram. Niente paura però, si tratta di quelle della vecchia linea tramviaria, smantellata nel secondo dopoguerra. A riportare alla luce i resti del tragitto sepolto sono stati i lavori per l’installazione dei nuovi pilomat che delimiteranno l’area pedonale del Duomo.

BARRIERE. I piloncini a scomparsa avranno il compito di tenere alla larga in non autorizzati, al posto delle vecchie catene o della ronda dei vigili. Lavori in corso anche in via Ricasoli per l’installazione di un pilomat. Speriamo solo che non intralcino le ambulanze dirette alla Misericordia dietro Santa Maria del Fiore. Non sarebbe la prima volta, infatti, che i piloncini non obbediscono all’ordine di abbassarsi al passaggio dei mezzi di soccorso.

Mutu, e reintegro fu. Da venerdì torna in squadra

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Mutu torna in squadra. La notizia era nell’aria da giorni, da quando cioè era cominciato il riavvicinamento tra l’attaccante rumeno e la società, ma da oggi è ufficiale. Lo annuncia un comunicato apparso sul sito del club viola: “L’ACF Fiorentina comunica che il calciatore Adrian Mutu, domani venerdì 4 febbraio, sarà reintegrato nella Rosa della Prima Squadra e risulterà, pertanto, a disposizione del tecnico Sinisa Mihajlovic”. E d’altronde già ieri sera, nel post-partita della gara vinta al Franchi contro il Genoa, Andrea Della Valle aveva aperto più di uno spiraglio al ritorno in rosa di Mutu, facendo anche capire che i tempi non sarebbero stati lunghi, anzi.

IL CASO. Caso chiuso, dunque? Sembra proprio di sì. Un caso esploso all’inizio dell’anno, nell’ultimo allenamento, prima della trasferta di Bologna, quando il giocatore rumeno non aveva partecipato alla seduta di rifinitura mettendosi, di fatto, contro la Fiorentina. E la società aveva giudicato il gesto un atto di insubordinazione, decidando (sembrava in modo definitivo) di mettere fine al rapporto col numero dieci viola.

LA ROTTURA. Questo il comunicato ufficiale pubblicato in quell’occasione dalla società viola: “Il Calciatore Adrian Mutu ha oggi unilateralmente e senza dare alcuna giustificazione abbandonato la seduta di allenamento. Tale improvvisa decisione, che provoca anche un danno agonistico alla società Fiorentina, atteso che il mancato odierno allenamento rende non convocabile il calciatore per la delicata trasferta di Bologna, ha fatto seguito ad un incontro tra la Società ed il rappresentante del giocatore nel quale si è discusso del futuro di quest’ultimo. Tale atto di insubordinazione e di mancato rispetto della Maglia e della Squadra, buon ultimo di una sequela di comportamenti analoghi costantemente perpetrati dal calciatore Mutu, costringono la società Fiorentina a riservarsi ogni azione in ogni sede, federale e civile”.

L’ESCLUSIONE. E la vicenda era continuata anche nei giorni successivi. “La Società ACF Fiorentina comunica di aver disposto, ai sensi dei commi 10 e 11 dell’articolo 11 dell’Accordo Collettivo, l’immediata esclusione del calciatore Adrian Mutu dagli allenamenti e dalla preparazione – spiegava un altro comunicato – in quanto lo stesso ha gravemente e ritorsivamente inadempiuto ai suoi obblighi contrattuali e ha recato grave danno agonistico ed economico alla Società, e mancando di rispetto alla stessa, prima dichiarando alla stampa di aver rotto definitivamente i rapporti con l’ACF Fiorentina,  poi presentandosi agli odierni allenamenti”. Ma non solo. “L’ACF Fiorentina – continuava il comunicato – perseguirà il calciatore in ogni sede, anche per tutelare il rispetto della ‘maglia Viola’, della Squadra, dei Tifosi e della Società medesima”.

IL RIAVVICINAMENTO. Poi, nei giorni scorsi, il riavvicinamento, annunciato in una nuova conferenza stampa convocata da Mutu. Ora il rumeno è pronto a tornare in campo. Ed era proprio quello che molti tifosi viola speravano. Perchè quest’anno, oltre a comportamenti e disciplina, c’è da guardare un altro (e non irrilevante) aspetto: la classifica.

Firenze respira, Genoa battuto

Mercato e non solo, i tifosi dicono la loro – VIDEO

Orlando: “La Fiorentina gioca male, meglio il Cesena. Mutu: decide DDV”

ESCLUSIVA Pizzul: “Mutu va perdonato”

Il Mugello si rilancia nel segno del latte

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“Nuovo fuori, Mugello dentro”: è questo il messaggio con cui la Mukki ha presentato il rinnovamento delle confezioni della selezione Mugello: adesso sono bianche ed eleganti, e contraddistinte da una grande “M” – blu per il latte intero, verde per il parzialmente scremato.

LATTE. “Mukki ha selezionato 27 tra i migliori allevamenti mugellani: ne raccoglie il latte ogni giorno, lo controlla, lo pastorizza e lo confeziona, proteggendone l’integrità e la freschezza. Arriva così sulle nostre tavole un latte fresco dal gusto ricco e inconfondibile. Mukki Selezione Mugello: buono perché è del Mugello, eccellente perché è Mukki”, spiega l’azienda.

TAGLIAFERRI. “Questa è un’operazione che promuove certamente un prodotto, il latte, col rilancio del marchio Mugello che richiama qualità – sottolinea il presidente della Comunità Montana Mugello Stefano Tagliaferri – ma anche un intero territorio, il nostro, che ha tra i suoi punti di forza la qualità del vivere e dell’ambiente. Un territorio che non solo produce ma può essere visitato e la campagna promozione della Mukki ci aiuta sicuramente anche nell’attività di valorizzazione e promozione turistica”.

BETTARINI. Dello stesso parere il sindaco di Borgo Giovanni Bettarini: “Il rilancio di questa linea di latte che porta il marchio M come Mugello può far da traino a tutta la nostra zona, e ancora di più con l’allestimento della ‘Via del Latte’ che, attraversandola, rappresenterà un’ulteriore occasione per scoprirla”.

IL SITO. E la Mukki ha fatto le cose in grande: nell’ambito della campagna promozionale ha lanciato un sito (dalla home page www.mukki.it) con sezioni su “prodotto”, “territorio”, le “stalle” (qui compare una cartina con segnalati tutti gli allevamenti) e poi due giochi, e ha previsto un itinerario, “La Via del Latte”: “Lungo un suggestivo percorso che si snoda attraverso il Mugello, ciascuno dei 27 allevamenti selezionati da Mukki segnalerà la sua presenza con un’insegna. Il marchio ‘M’ indica sia Mukki che il Mugello e sottolinea l’origine del latte, prodotto di eccellenza del territorio”.

Chiesa: “Se la Fiorentina perde a Parma non è cambiato niente. Gila? Ha bisogno di una seconda punta…”

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Enrico Chiesa con la Fiorentina ha fatto tanti gol, ha vinto una Coppa Italia ed è stato uno sfortunato protagonista (si è fatto male nelle prime giornate del campionato) della retrocessione viola in B nel 2001/2002. Era il leader. Forse dopo Bati è stato il centravanti più forte degli ultimi 30 anni della squadra che tanto amiamo e per la quale soffriamo.

 

“Purtroppo la Fiorentina non vive un bel momento, impossibile negarlo. Ma il calcio è fatto di episodi e la vittoria contro il Genoa e le sconfitte contemporanee di Samp e Parma (Chiesa è un ex di entrambe le squadre) sono più di una boccata di ossigeno”.

Fiorentina che è uscita dalla crisi?

“Ne riparliamo dopo Parma. Oggi gli emiliani sono già in ritiro, sarà una battaglia anche di nervi. In caso di sconfitta, sarebbe come tornare a ‘ieri’.”

Gilardino?

“Se sta bene è un centravanti straordinario, certamente uno come Barreto sarebbe stato l’ideale vicino a lui. Un giocatore alla Sanchez che possa creare spazio…lui ora non ne ha molto”.

Solo quello?

“Non è un singolo fattore. E’ un periodo che si gioca male al calcio in Italia, poca manovra, pochi schemi, poca fantasia: se non ti mettono davanti al portiere è difficile fare gol”.

Quando si potrà ammirare un altro Enrico Chiesa nel calcio italiano?

“Io ho avuto la fortuna di giocare accanto a tanti campioni. Non nego di essere molto contento della mia carriera: comunque spero presto…più attaccanti di prestigio ha la Serie A, più le persone si riavvicineranno anche allo stadio”.

Giusto reintegrare Mutu?

“La classe in campo non si discute…”

Incidenti in calo in città. Ma occhio a viaggiare il venerdì pomeriggio…

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Cala il numero degli incidenti sulle strade fiorentine. E’ questo il risultato del bilancio dell’attività della polizia municipale nel 2010: nel corso dell’anno sono stati 3.751 gli incidenti avvenuti sul territorio del capoluogo toscano, con 3.496 feriti e 23 vittime. Un numero (almeno quello del totale dei sinistri) in costante calo dal 2007 ad oggi: nel 2007 gli incidenti erano stati 5.436 (con 21 morti e 4.763 feriti), nel 2008 4.559 (14 vittime e 4.175 feriti) e nel 2009 4.456 (25 vittime e 4.023 feriti).

VITTIME. Venendo al 2010, le 23 vittime sono decedute in seguito a 22 incidenti. Di queste, 12 viaggiavano a bordo di moto o scooter, 9 erano pedoni, una viaggiava in auto e una in bicicletta. Dei 23 morti 19 erano maschi e 4 femmine.

I GIORNI PIU’ A RISCHIO. Ma quali sono i giorni della settimana e gli orari più “pericolosi”? Le statistiche della polizia municipale dicono anche questo. E viene fuori che il giorno della settimana in cui si verifivano più incidenti è il venerdì (657), seguito da giovedì (607), martedì (597), mercoledì (569), lunedì (561), sabato (438) e domenica (322).

GLI ORARI. Quanto agli orari, la fascia in cui è avvenuto il maggior numero di sinistri è quella compresa tra le 16 e le 19 (724), seguita dalla fascia 9-12 (682) e 13-16 (641). Il momento più “tranquillo” è invece la sera, tra le 21 e le 24.

L’ETA’. E chi sono invece i più coinvolti negli incidenti? Stando alle statistiche del 2010 della polizia municipale, il maggior numero di sinistri ha coinvolto conducenti tra i 25 e i 30 anni (441), seguiti dalle fasce 35-40 (432), 30-35 (413) e 40-45 (361). I meno coinvolti sono stati gli ultraottantenni (35), ma anche perchè è più difficile trovarli alla guida.

LE STRADE. Infine il capitolo strade. E qui, a balzare subito agli occhi, è che le più a rischio, ovvero quelle in cui si è registrato il maggior numero di sinistri, fanno tutte parte del quartiere 5. La “maglia nera” tocca a via Baracca, con 88 incidenti), seguita da via Pistoiese (80), via di Novoli (62), viale Guidoni (59), viale Strozzi (58). E ancora, in questa poco ambita classifica seguono via Pisana (54 incidenti), via Baccio da Montelupo, viale Belfiore e viale Fratelli Rosselli (tutti e tre con 49 incidenti) e viale Redi (43).

Scandicci, ditta distrutta dalle fiamme

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Un incendio ha completamente distrutto una ditta di detergenti a Scandicci (Fi). La proprietaria: “Una vita di lavoro andata in fumo”. Leggi l’articolo e guarda le foto su Il Reporter.it

Scandicci, ditta distrutta dalle fiamme: GUARDA IL VIDEO/ LE FOTO

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L’odore acre dell’incendio è ancora nell’aria. I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per domare il rogo che ha completamente distrutto una ditta di detergenti, la Chemical service, nella zona industriale di Scandicci (Fi).

ASSEDIATI DALLE FIAMME. L’incendio, di grandi dimensioni, è divampato ieri pomeriggio, per cause ancora in fase di accertamento. Per spegnere le fiamme sono stati impegnati i vigili del fuoco con 77 uomini e 29 mezzi provenienti da Firenze, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.

IL RACCONTO. “Una vita di lavoro andata in fumo – dice tra le lacrime la proprietaria della ditta, Ines Russo, a IlReporter.it – al momento che è scoppiato l’incendio non c’era nessuno, eravamo andati in ospedale perché un nostro familiare si era sentito male”. Il capannone della ditta, a conduzione familiare, è andato completamenre distrutto.

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ESPLOSIONI E BONIFICA. Le operazioni di spegnimento sono state rese difficile a causa delle continue esplosioni, provocate dalle sostanze chimiche presenti nei depositi. Al momento sono in corso le operazioni di bonifica, mentre sono stati effettuati rilievi per appurare l’origine dell’incendio.

GUARDA LE FOTO

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Sulla parete della scuola spuntò un murales. Contro il degrado – VIDEO

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Sulla parete della scuola spuntò un murales. E’ accaduto alla scuola dell’infanzia “Sandro Pertini”, dove (dal 28 al 31 gennaio scorsi) gli artisti di Bunker108 hanno realizzato un murales di 150 metri quadrati.

L’INAUGURAZIONE. E venerdi 4 febbraio (ore 12) è in programma l’inaugurazione dell’opera, alla presenza dell’assessore comunale all’Educazione Rosa Maria Di Giorgi, dell’assessore alle Politiche Giovanili Cristina Giachi, del presidente del Quartiere 3 Andrea Ceccarelli e degli artisti di Bunker108.

Questo il video realizzato dagli artisti e pubblicato su Youtube:

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RIQUALIFICAZIONE. Ma perché quest’opera? La parete adiacente alla sede del Q3 rappresenta il primo intervento di questo genere sul territorio, spiegano gli artisti. Il grande murale – continuano – è stato studiato ad hoc per lo spazio urbano in cui sarà collocato, dato che la parete della scuola è un luogo di permanenza e passaggio di molti bambini e cittadini. L’intento – sottolineano – è di coinvolgere e sensibilizzare i giovani e gli abitanti del quartiere verso un approccio artistico e riqualificativo su edifici purtroppo sempre più vandalizzati.

GLI ARTISTI. Da parte degli artisti di Bunker108, questo intervento è il seguito di altre azioni già svolte a Firenze e dintorni, come  il workshop di Graffiti Art tenutosi alla biblioteca Canova all’Isolotto (gennaio 2010); la realizzazione del murales di 180mq per la scuola d’infanzia Gianni Rodari nel Q4 (in collaborazione con l’assessorato pubblica istruzione di FI, Quadrifoglio, Unicef  e il complesso scolastico stesso – giugno 2010); i graffiti scenario al campionato di Break-Dance “Do The Right Thing”, Pontassieve (maggio 2010); la stesura di un progetto insieme alla Commissione qualità Urbana, per la riqualifica artistico/ambientale delle zone periferiche e poco valorizzate della nostra città; il workshop di street art alle officine giovani di Prato (luglio 2010). Bunker108 – concludono gli artisti – sta proponendo e richiedendo spazi per la libera espressione pittorica urbana nella città di Firenze. Un filone artistico che nelle maggiori città italiane ha già avuto molte applicazioni con esiti positivi sia pedagogici che sociali coinvolgendo giovani e cittadini.

Ristoratore e usuraio: arrestato 62enne

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E’ finito in carcere accusato di usura un ristoratore di 62 anni nato a Firenze e residente in Fiesole, dopo che i militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Firenze hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Firenze, Dott. Angelo Pezzuti, su richiesta del P.M. Dott. Leopoldo De Gregorio, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Firenze. Sei le ipotesi di usura prese in considerazione, per rapporti intercorsi con un ex imprenditore, due commercianti di oggetti preziosi, un agente immobiliare, un commerciante d’arte e un ristoratore.

UN FINTO GENTILUOMO. Le vittime si sono mostrate reticenti nei confronti delle indagini. In effetti l’uomo agiva “con il sorriso sulle labbra”, tanto da dare l’impressione di star facendo l’interesse degli altri, di essere, insomma, un vero gentiluomo. Così i suoi debitori, nel corso delle indagini, sono addirittura arrivati a parlare di lui semplicemente come un “amico su cui poter contare”.

PRESTITI “SU MISURA”. Secondo quanto appurato dagli inquirenti, il 62enne prestava denaro a seconda delle esigenze delle “vittime”: si andava da prestiti di piccola entità (anche poche centinaia di euro da restituire in pochi giorni) per contingenti esigenze di liquidità a prestiti più consistenti (diverse centinaia di migliaia di euro da restituire in alcuni mesi) per imprenditori o commercianti in più gravi difficoltà economiche.

GARANZIE. Sempre secondo quanto appurato dalla Guardia di Finanza, l’uomo (che aveva già precedenti penali per reati di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e favoreggiamento personale) traeva dalla sua impresa parte della liquidità necessaria per i rapporti usurai. A garanzia del prestito erano consegnati assegni post datati, comprensivi di interessi, che erano messi all’incasso tramite persone compiacenti oppure girati ad altre persone che ne avevano bisogno.

INTERESSI. Ogni volta che era richiesta una proroga del prestito, l’usuraio stabiliva un nuovo piano di ammortamento con rate sempre più alte. I tassi di interesse riscontrati andavano dal 44% all’876% (per un iniziale prestito di 21.500 euro, ad esempio, l’usuraio aveva richiesto il pagamento, entro pochi mesi, di 25.000 euro e 1.800 euro in contanti alla scadenza del termine, non avendo l’usurato estinto il suo debito). In alcuni casi, le vittime erano costrette a garantire il prestito con contratti preliminari di vendita di immobili, ovvero con polizze di pegno su gioielli di valore (in alcuni casi anche per un valore doppio rispetto a quanto dovuto). In un caso – spiega la Gdf – si è anche accertato il progressivo e totale depauperamento del patrimonio di un usurato. Un imprenditore che all’inizio del 2000 aveva chiesto un prestito di 200 milioni di euro (con un tasso di interessi del 120%), tra dilazioni e ricalcolo degli interessi (sugli interessi), a metà del 2010 aveva consegnato nelle mani dell’usuraio oltre 300 milioni e due appartamenti, risultando ancora debitore della somma di 80.000 euro. In un altro caso, a fronte di un prestito di 95.000 euro, da restituire dopo un mese, sarebbero stati pattuiti interressi pari a 20.000 euro, garantiti da un contratto preliminare su un immobile sito in Firenze (Via Romana).    Nei confronti di soggetti che erano restii a pagare o che non erano puntuali nel consegnare il denaro scattavano subito le intimidazioni.  Nei confronti dell’uomo, che è stato portato a Sollicciano, sono in corso ulteriori accertamenti, per accertare quanto del suo patrimonio immobiliare e mobiliare provenga dall’illecita attività.