giovedì, 28 Agosto 2025
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Cantieri Tav, ”ci tengono nascosti i dati sull’inquinamento”

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Dati “secretati”, mancata trasparenza, pozzi inesistenti e smaltimento fuori norma del materiale di scarto. I cantieri dell’Alta velocità proseguono a ritmo spedito, ma “senza nessun rispetto per le prescrizioni della Valutazione d’impatto ambientale”, accusa la consigliera comunale Ornella De Zordo.

POZZI. “I pozzi e le pompe previsti per limitare i danni alla falda non vengono costruiti – dichiara la capogruppo di Perunaltracittà – gli ampi residui degli scavi vengono smaltiti irregolarmente, i dati sull’inquinamento non sono pubblici e migliaia di cittadini subiscono ogni giorno disagi a cui nessuno risponde. Il sindaco e la giunta erano stati invitati dal Consiglio a compiere determinati atti di controllo sette mesi fa. Niente è stato fatto”.

NESSUNA VERIFICA. Secondo la De Zordo in questi mesi nessuno ha verificato l’andamento dei lavori. L’incarico spetterebbe all’Osservatorio ambientale, a cui era stato affidato dal Ministero dell’Ambiente il compito di monitorare costantemente sulla falda acquifera sottostante alla città. “Si tratta di un organismo di 6 membri – continua De Zordo – che difficilmente potrà svolgere attività di tale portata, ed infatti non risulta che abbia verificato nulla: non una parola neanche in presenza degli allagamenti”.

RIFIUTI CONTAMINATI. E’ già nota alla magistratura, invece, la vicenda del terreno di scavo scaricato in un sito non autorizzato a Scarperia, posto sotto sequestro sul finire dell’anno scorso. Ma il dubbio aleggia su tutta l’operazione rifiuti. Ad oggi esiste solo l’autorizzazione per conferire le terre di scavo a Santa Barbara, ma solo per 1 milione e mezzo di metri cubi su 3.

INQUINAMENTO TOP SECRET. “Il consiglio comunale – conclude la De Zordo – ha bocciato la proposta di effettuare controlli da parte della polizia municipale, e di rendere pubblici i dati delle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria in tempo reale”. I dati sull’inquinamento rimangono top secret. Almeno per ora.

Motociclista ubriaco falcia 4 pedoni e scappa

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Ha perso il controllo della moto e ha falciato quattro persone che si trovavano per strada. Poi incurante è risalito sulla moto e se n’è andato.  E’ successo ieri sera in via Ghibellina.

L’INCIDENTE. L’incidente è avvenuto attorno alle 2.30. Pochi minuti dopo una volante della polizia ha soccorso il gruppetto, tre ragazzi e una ragazza, tutti fiorentini tra i 23 e i 24 anni, i quali hanno raccontato l’accaduto agli agenti.

LE RICERCHE. Le ricerche sono scattate immediatamente. In breve tempo i poliziotti sono riusciti a risalire alla targa del veicolo e al suo proprietario, un fiorentino di 31 anni, residente a Fiesole. E sono andati a fargli visita. La moto incriminata era parcheggiata nel cortile, con gli evidenti danni derivanti dall’incidente. Alla porta si è presentato il 31enne, con ecchimosi al volto ed evidenti sintomi di ubriachezza. Confermata dall’alcoltest: il tasso alcolemico risultava quasi il triplo di quello consentito dalla legge. L’uomo, con precedenti di guida sotto l’influenza dell’alcool e uso di droga, è finito in manette per omissione di soccorso e guida in stato stato di ebbrezza che ha cagionato un sinistro con feriti e lesioni colpose aggravate.  

LE VITTIME. Tre delle persone colpite dal veicolo fuori controllo, hanno riportato contusioni multiple guaribili in 3 giorni mentre un quarto ragazzo ha riportato traumi più gravi con prognosi di 30 giorni.

PIAZZA LIBERTA’. Poco più tardi, circa alle 3.00, la polizia ha sorpreso un’altra persona alla guida in stato di ebbrezza, stavolta in piazza della Libertà. A finire sul registro degli indagati è stato un torinese di 36 anni (con precedenti di polizia specifici) risultato positivo con un valore di 1,38 g/l di alcool nel sangue.

Autostrade abbandona il parcheggio della Certosa

Salviamo il parcheggio della Certosa. Il presidente del Quartiere 3 Andrea Ceccarelli e il sindaco di Impruneta Ida Beneforti si mobilitano contro la decisione di Autostrade di abbandonare a se stessa la realizzazione dei posti auto.

10 ANNI DI ACCORDI. “Società Autostrade non può abbandonare il parcheggio di Certosa ma deve continuare nella realizzazione di quest’opera secondo quanto contenuto negli accordi stipulati nel 1999 fra Autostrade, Regione, Provincia e Comuni interessati.” La presa di posizione arriva dal presidente del Quartiere 3 Andrea Ceccarelli preoccupato insieme al sindaco di Impruneta Ida Beneforti del “disinteressamento di Autostrade a questo parcheggio”.

L’INCONTRO. “Si tratta – continua Ceccarelli – di un’opera di pubblica utilità come snodo importante fra trasporto pubblico e privato, che in parte andrà anche ripensata, ma che è necessario completare”. Ceccarelli e i rappresentanti dei comuni coinvolti incontreranno l’assessore Mattei a metà febbraio per cercare una soluzione.

Chi è la più bella della Padania? – GUARDA LE FOTO

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Le selezioni del concorso di bellezza Miss Padania hanno raggiunto quest’anno per la prima volta il capoluogo toscano. L’appuntamento è per sabato sera all’Otel. Le manifestazioni dei militanti della sinistra antagonista nella tappa precedente del concorso (a San Miniato, in provincia di Pisa) non preoccupano più di tanto organizzatori e sostenitori dell’evento che confidano nel “buon senso” dei fiorentini.

LE MISS. Julie Dorotoni (22 anni) e Selvaggia Salvini (17) di Prato, e Ester Agorri (21) dell’Impruneta sono solo tre delle 18 partecipanti di quest’anno alle selezioni toscane di Miss Padania. Il concorso, giunto alla 13° edizione, è stato voluto da Umberto Bossi nel 1998 “per portare – come ricorda la responsabile del concorso per la regione toscana – la bellezza nel territorio della Padania”. I requisiti sono: un’età compresa tra i 17 e i 28 anni e almeno 10 anni di cittadinanza italiana. E la fede politica? Secondo Mario Razzanelli (Lega Nord Toscana) non è in alcun modo vincolante.

LA STRUMENTALIZZAZIONE NON CI RIGUARDA. I rappresentanti del gruppo Lega Nord Toscana precisano che le partecipanti al concorso sono “pulite, serie, studiano o lavorano” e che sono selezionate non solo in base all’aspetto fisico ma anche alle capacità artistiche nel campo della recitazione, della danza e del canto. Alla domanda di un giornalista che chiede se non siano spaventate da una possibile strumentalizzazione della loro bellezza Julie risponde: “la strumentalizzazione deriva dall’ignoranza, dalla mancanza di personalità. E’ qualcosa che non ci riguarda.”. E riguardo alle dimostrazioni di San Miniato sempre Julie afferma che “chi sa di essere nel giusto non ha bisogno di far protesta. Per questo considero i dimostranti uno scalino sotto di noi”.

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Sabato a rischio code a Novoli

 

Asfalto nuovo in via Forlanini e viale Guidoni, sabato prossimo. Rischio code per i restringimenti della carreggiata.

VIA FORLANINI. A partire dalle 9 di sabato 5 febbraio asfaltatura di alcuni tratti di via Forlanini. Previsti restringimenti di carreggiata da viale Guidoni a via Balducci Pegolotti: sarà comunque garantito il doppio senso di marcia.

VIALE GUIDONI. Sempre sabato sono in programma due interventi mirati al ripristino dell’asfalto  in viale Guidoni (si tratta di un avvallamento nei pressi di piazza del Terzolle) e in lungarno De Nicola (nella corsia direzione uscita città): previsti restringimenti di carreggiata nel corso della mattina.

VIA BENEDETTO CASTELLI. Nel frattempo è stata invece riaperta via Benedetto Castelli, che era stata chiusa in seguito a una frana. Nella strada, che permette il collegamento tra via Senese e via del Poggio Imperiale, è in vigore da oggi un senso unico alternato con semaforo.

Macchè fumetto, è tutto vero: gli spinaci rendono forti

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Non (più) solo Braccio di Ferro: che gli spinaci facciano diventare forti ora lo dicono anche dalla Svezia. E in questo caso ad assicurarlo non è un personagguio di fantasia, ma nientemeno che un gruppo di scienzati.

LO STUDIO. Si tratta, nello specifico, degli scienziati del Karolinska Institutet di Stoccolma, guidati da Eddie Weitzberg, che – in una ricerca pubblicata su Cell Metabolism – assicurano che i nitrati inorganici degli spinaci (ma contenuti anche da altre verdure a foglia verde) producono un effetto di miglioramento delle prestazioni muscolari. Per verificarlo, il gruppo di scienzati ha eseguito alcuni test du un gruppo di uomini e donne, con un risultato: i loro muscoli guadagnavano in efficienza, portando a termine i compiti richiesti con un consumo minore di ossigeno.

Popeye (da Youtube):

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LA RICERCA. Non sarebbe il ferro, insomma, il segreto degli spinaci, ma la presenza abbondante di nitrati inorganici, capaci di ridurre il consumo di ossigeno necessario per effettuare uno sforzo. “I mitocondri di norma non sono pienamente efficienti, come del resto nessuna ‘macchina’ biologica lo è. I nitrati, e soprattutto l’ossido nitrico che da essi si forma nel nostro organismo, sembrano in grado di ridurre i livelli di proteine che ‘frenano’ il lavoro del mitocondrio”, ha spiegato il professor Weitzberg. Che poi ha anche rassicurato sui presunti effetti nocivi dei nitrati. “Abbiamo dimostrato di recente che i nitrati contenuti in frutta e verdura vengono trasformati in ossido nitrico dai batteri che abbiamo nel cavo orale: l’ossido nitrico è una molecola preziosa, che abbassa la pressione e dilata i vasi sanguigni. Certo, abbiamo studiato i nostri volontari per un periodo di tempo breve, resta da chiarire che cosa accade se il consumo di nitrati si prolunga nel tempo o in pazienti con patologie in cui c’è un deficit della funzione dei mitocondri, per esempio in chi ha il diabete o malattie cardiovascolari. Ma noi non stiamo consigliando supplementi a base di nitrati: le dosi efficaci per migliorare l’efficienza cellulare e le prestazioni muscolari sono analoghe a quelle che si trovano in una normale porzione di spinaci o in due, tre barbabietole. Spesso le sperimentazioni messe in atto per verificare quali singoli micronutrienti siano responsabili dei benefici di frutta e verdura hanno fallito. Stavolta i nitrati sembrano dare un vantaggio evidente: il meccanismo da noi ipotizzato potrebbe perciò spiegare perché i vegetali sono tanto preziosi nel ridurre il rischio di malattie cardiovascolari o di diabete, ovvero in situazioni in cui, guarda caso, i mitocondri non funzionano al meglio”, è stata la sua anlisi.

E POPEYE SE LA RIDE… Insomma, spiegazioni scientifiche a parte non resta che una costatazione da fare: Braccio di Ferro, a quanto pare, aveva proprio ragione.

Anche la De Zordo con il mestolo contro Silvio

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Ornella De Zordo, consigliera comunale di Perunaltracittà, si unisce alla protesta autogestita del “cacerolazo”, il corteo che scenderà in piazza sabato prossimo contro Berlusconi, armato di pentole e mestoli.

PENTOLE E COPERCHI. L’appuntamento è per sabato 5 febbraio alle 11 in piazza Sant’Ambrogio. L’iniziativa è nata dal basso, da un gruppo di genitori di una scuola elementare di Firenze. La prima manifestazione, a suon di pentole e coperchi, si è svolta il 29 gennaio scorso e ha portato in piazza un centinaio di persone al grido di “L’Italia non è un bordello”. Ma per sabato prossimo la comitiva spera di arrivare a qualche migliaia. E nel mentre arrivano anche le prime adesioni politiche, come quella della De Zordo.

DONNE CONTRO. La consigliera comunale conta di fare il bis domenica 13 febbraio, con la mobilitazione delle donne, in contemporanea in tutte le piazze d’Italia per dire “Ora basta!”. “Basta con l’immagine delle donne che vediamo sui media – dichiara la De Zordo – basta con lo spettacolo indecente che ci stanno mostrando Berlusconi e i suoi sostenitori, riprendiamoci la parola e facciamo vedere quali a quante sono le donne italiane. Vogliamo che l’Italia, al 74° posto per gender gap secondo il World Economic Forum, torni ad essere un paese per donne e che le donne siano il volto del cambiamento di questo paese”. Il ritrovo è alle ore 14 in piazza della Repubblica.

Stragi del ’93, Spatuzza chiede perdono a Firenze

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Processo Tagliavia, oggi è il giorno della deposizione del pentito di mafia Gaspare Spatuzza. “Sono arrivato in questa città da terrorista – ha dichiarato nel corso della sua testimonianza – oggi intendo chiedere perdono”.

PERDONO. “Il nostro obiettivo era colpire Firenze nel cuore – continua Spatuzza – e ci siamo riusciti”. “Oggi dopo 18 anni vengo come uomo e soprattutto come pentito – aggiunge – e intendo chiedere perdono”. Perdono che “può non essere accettato, che può essere strumentalizzato”, ma “dovevo farlo”, dichiara il pentito. Spatuzza ha testimoniato nel corso del processo per le stragi del ’93, che vede come unico imputato Francesco Tagliavia.

E le verghe del tram spuntano in piazza Duomo

 

In piazza Duomo, o meglio in via Martelli, spuntano le verghe del tram. Niente paura però, si tratta di quelle della vecchia linea tramviaria, smantellata nel secondo dopoguerra. A riportare alla luce i resti del tragitto sepolto sono stati i lavori per l’installazione dei nuovi pilomat che delimiteranno l’area pedonale del Duomo.

BARRIERE. I piloncini a scomparsa avranno il compito di tenere alla larga in non autorizzati, al posto delle vecchie catene o della ronda dei vigili. Lavori in corso anche in via Ricasoli per l’installazione di un pilomat. Speriamo solo che non intralcino le ambulanze dirette alla Misericordia dietro Santa Maria del Fiore. Non sarebbe la prima volta, infatti, che i piloncini non obbediscono all’ordine di abbassarsi al passaggio dei mezzi di soccorso.

Mutu, e reintegro fu. Da venerdì torna in squadra

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Mutu torna in squadra. La notizia era nell’aria da giorni, da quando cioè era cominciato il riavvicinamento tra l’attaccante rumeno e la società, ma da oggi è ufficiale. Lo annuncia un comunicato apparso sul sito del club viola: “L’ACF Fiorentina comunica che il calciatore Adrian Mutu, domani venerdì 4 febbraio, sarà reintegrato nella Rosa della Prima Squadra e risulterà, pertanto, a disposizione del tecnico Sinisa Mihajlovic”. E d’altronde già ieri sera, nel post-partita della gara vinta al Franchi contro il Genoa, Andrea Della Valle aveva aperto più di uno spiraglio al ritorno in rosa di Mutu, facendo anche capire che i tempi non sarebbero stati lunghi, anzi.

IL CASO. Caso chiuso, dunque? Sembra proprio di sì. Un caso esploso all’inizio dell’anno, nell’ultimo allenamento, prima della trasferta di Bologna, quando il giocatore rumeno non aveva partecipato alla seduta di rifinitura mettendosi, di fatto, contro la Fiorentina. E la società aveva giudicato il gesto un atto di insubordinazione, decidando (sembrava in modo definitivo) di mettere fine al rapporto col numero dieci viola.

LA ROTTURA. Questo il comunicato ufficiale pubblicato in quell’occasione dalla società viola: “Il Calciatore Adrian Mutu ha oggi unilateralmente e senza dare alcuna giustificazione abbandonato la seduta di allenamento. Tale improvvisa decisione, che provoca anche un danno agonistico alla società Fiorentina, atteso che il mancato odierno allenamento rende non convocabile il calciatore per la delicata trasferta di Bologna, ha fatto seguito ad un incontro tra la Società ed il rappresentante del giocatore nel quale si è discusso del futuro di quest’ultimo. Tale atto di insubordinazione e di mancato rispetto della Maglia e della Squadra, buon ultimo di una sequela di comportamenti analoghi costantemente perpetrati dal calciatore Mutu, costringono la società Fiorentina a riservarsi ogni azione in ogni sede, federale e civile”.

L’ESCLUSIONE. E la vicenda era continuata anche nei giorni successivi. “La Società ACF Fiorentina comunica di aver disposto, ai sensi dei commi 10 e 11 dell’articolo 11 dell’Accordo Collettivo, l’immediata esclusione del calciatore Adrian Mutu dagli allenamenti e dalla preparazione – spiegava un altro comunicato – in quanto lo stesso ha gravemente e ritorsivamente inadempiuto ai suoi obblighi contrattuali e ha recato grave danno agonistico ed economico alla Società, e mancando di rispetto alla stessa, prima dichiarando alla stampa di aver rotto definitivamente i rapporti con l’ACF Fiorentina,  poi presentandosi agli odierni allenamenti”. Ma non solo. “L’ACF Fiorentina – continuava il comunicato – perseguirà il calciatore in ogni sede, anche per tutelare il rispetto della ‘maglia Viola’, della Squadra, dei Tifosi e della Società medesima”.

IL RIAVVICINAMENTO. Poi, nei giorni scorsi, il riavvicinamento, annunciato in una nuova conferenza stampa convocata da Mutu. Ora il rumeno è pronto a tornare in campo. Ed era proprio quello che molti tifosi viola speravano. Perchè quest’anno, oltre a comportamenti e disciplina, c’è da guardare un altro (e non irrilevante) aspetto: la classifica.

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