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Viaggio teatrale alla Certosa

Dopo il sorprendente successo ottenuto nel 2007 e nel 2008, per il terzo anno consecutivo la Compagnia delle Seggiole replica la visita-spettacolo all’interno della Certosa del Galluzzo. Torna in scena “L’azione del silenzio”, per il testo e la regia di Giovanni Micoli.

Ogni luogo storico ha i propri segreti, si sa. E il teatro è il modo migliore per liberarli dalle pietre che li custodiscono gelosamente e raccontarli al pubblico. “L’azione del silenzio” è un viaggio teatrale in un luogo ben evidente nel paesaggio fiorentino, da molti conosciuto unicamente perché domina austero la strada che conduce all’uscita omonima dell’Autostrada del Sole: il Monastero della Certosa del Galluzzo, l’imponente complesso voluto da Niccolò Acciaioli nel 1341 che subito divenne un punto di riferimento della vita spirituale della città.

Non sono molti quelli che hanno varcato l’ampia porta per ammirare il Palazzo Acciaioli, le Chiese, i chiostri e il capitolo, le ampie celle, gli straordinari affreschi raffiguranti il Ciclo della Passione, che Pontormo dipinse a partire dal 1523, quando si rifugiò alla Certosa per fuggire la peste.

Il percorso proposto è emozionante e coinvolgente: il pubblico simbolicamente accompagnerà, rigorosamente in silenzio, un monaco all’interno dell’edificio, nel giro che serviva a portare il pasto quotidiano ad un padre certosino nella sua cella. Lungo il cammino si incontreranno figure che racconteranno la storia della Certosa, ma anche la scelta, le difficoltà e il premio finale di un uomo che contro tutte le tendenze del tempo (di qualsiasi tempo) decide di votarsi a Dio. Di abbandonare suoni, rumori e vita sociale per scegliere il silenzio.

L’azione del silenzio, dal 24 luglio al 2 agosto 2009, due spettacoli per sera ore 20,45 e ore 22 (esclusi il lunedì e il martedì). Informazioni e prenotazioni al 333 2284784. L’evento è realizzato con il patrocinio di Provincia, Comune di Firenze, Quartiere 3 e Associazione Amici della Certosa.

 

Piero Arrighini in mostra a Montepiano

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Fino al 30 agosto si potranno ammirare oltre 60 opere di questo artista tra tele e opere grafiche esposte sia a Montepiano che presso la Galleria del Casone dei Bardi a San Quirico di Vernio. Si tratta dell’ormai tradizionale appuntamento estivo che il Comune di Vernio dedica all’arte e che ha visto negli scorsi anni importanti mostre dedicate ad artisti che hanno avuto un legame con la Val di Bisenzio e Montepiano in particolare. Basti ricordare Bruno Saetti, Ottone Rosai, Lorenzo Viani, Gastone Breddo, Rinaldo Frank Burattin e Geoffrey Humphries. Quest’anno è la volta del pittore vaianese Piero Arrighini, la cui notorietà ha costituito un indubbio contributo alla valorizzazione della Val di Bisenzio grazie allo stretto rapporto che questo artista ha sempre mantenuto con il suo territorio d’origine. A Montepiano si potranno ammirare le opere più importanti del suo percorso dal punto di vista pittorico. quelle tele figurative che servirono per realizzare il libro «Val di Bisenzio, un paesaggio per vivere», che in primo luogo codificano luoghi storici della valle e indicano nell’insieme la validità e il suo segno che insieme al colore riesce a creare straordinarie atmosfere. La «Casa nera», «Un lanificio in Val Bisenzio». Per passare ai mondi siderali della nuova ricerca, i più immaginativi ed extraterrestri, e quelli dove ancora si intravedono tracce naturalistiche come farfalle, conchiglie, ma anche volti delle persone che sono accanto a lui o dei personaggi come uno splendido «Arlecchino» dove, più che altrove, la forza del segno e del colore sono visibili, insieme alla creatività. Fino alla prima invenzione dei voli spaziali, delle tecnologie cosmiche dal colore metallico che rimandano alle ispirazioni del repertorio cinematografico e del fumetto d’autore, che in particolare ricordano «2001: Odissea nello spazio» di Stanley Kubrick e i mondi fantascientifici creati dagli anticipatori ello spazio Lee Falk e Alex Raymond per ’affascinante storia di Flash Gordon. “L’articolazione della mostra di Montepiano – spiega il curatore Franco Riccomini – permette di seguire il percorso di Arrighini e rilevarne l’evoluzione specialmente nelle tele che rappresentano l’approdo a quel mondo onirico del quale è impossibile non subirne il fascino. Un gioco di volute, di tensioni, di emozioni, di lampi di luce, di slanci aerei che sembrano perdersi nell’infinito, continuare fuori della tela per annunciare chissà quali misteri della psiche”. Al Casone dei Bardi invece sono raccolte le opere grafiche in particolare quelle che l’artista ha eseguito per la cosiddetta «Operazione Mato Grosso», un’associazione benefica che si prodiga ad aiutare le popolazioni boliviane. C’è partecipazione in questi volti che esprimono talvolta stupore, spesso dolore e che sembrano invocare comprensione e aiuto. Arrighini interpreta questi sentimenti, coinvolto nell’ingranaggio della solidarietà. Un perfezionista la cui indagine sconfina nella sofferenza e ne esalta tutta la drammaticità. “Anche per questa stagione – ha sottolineato il sindaco di Vernio Paolo Cecconi – l’arte è il momento centrale degli eventi estivi per contribuire ad animare di opportunità l’estate dell’Alta Val Bisenzio, e in particolare Montepiano, da un punto di vista turistico e culturale. Questa mostra è poi dedicata ad un artista nato e che vive sul nostro territorio traendo da questo molti motivi ispiratori della sua attività. Il significato delle stesse opere grafiche esposte nella galleria del Palazzo Bardi, testimonia l’umanità del personaggio, il suo essere intimamente legato al territorio e al senso di solidarietà che questo sa esprimere con azioni importanti di altruismo, come quella verso le popolazioni boliviane dell’“Operazione Mato Grosso”. La mostra è stata organizzata dal Comune di Vernio in collaborazione con l’Assessorato al Turismo della Provincia di Prato, la collaborazione della Pro Loco di Montepiano e l’associazione La Pariglia e il sostegno di Gruppo Consiag, Asm Prato, Manifattura Lane di Pucci Riccardo, Gheri Vivai, ArtColor. La mostra sarà aperta con ingresso gratuito dal mercoledì al venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Per informazioni ufficio cultura del Comune di Vernio tel. 0574.931011.

Non si vuole sposare, scappa di casa, arrivano i vigili

Lì era costretta dai genitori, oltre a un matrimonio non gradito, anche a svolgere i lavori di casa e ad accudire quattro fratelli. Ragion per cui aveva dovuto interrompere gli studi dopo la terza media. La ragazza era priva di documenti per cui è stato chiesto l’ausilio della Polizia Municipale. L’ispettore intervenuto ha segnalato i genitori alla magistratura per riduzione in schiavitù e ha comunicato l’episodio alla procura dei minori per la revoca della potestà. Per quanto riguarda la ragazza, è stata accompagnata presso un centro comunale ad alta protezione per la pronta accoglienza dei minori, dove i servizi sociali professionali adesso elaboreranno un progetto per il superamento della fase di emergenza.

“Ringrazio i vigili che con sensibilità e attenzione sono intervenuti per aiutare questa ragazza – commenta l’assessore al decoro Massimo Mattei – Si è trattato di un intervento che richiedeva la massima discrezione e una grande capacità di relazionarsi con una persona in difficoltà. Grazie alla loro opera e alla sistemazione individuata dall’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi questa ragazza potrà iniziare un nuovo percorso di vita”.

“Ancora una volta la procedura messa in campo dal Comune per l’accoglienza e la tutela dei minori in difficoltà ha funzionato – ha aggiunto l’assessore Saccardi – Nel corso degli ultimi anni sono state numerose le situazioni che vedevano coinvolte minori che hanno trovato soluzione proprio grazie alla collaborazione tra rete dei servizi sociali e Polizia municipale che si concretizza, tra l’altro, nella gestione della struttura di accoglienza protetta”.

Per quanto riguarda la procedura, la Polizia Municipale da molti anni collabora attivamente con tutti i servizi ed enti preposti alla tutela minorile per intervenire nei casi in cui i “cittadini in crescita” si trovano in situazioni di difficoltà, di disagio, di sfruttamento e maltrattamento, intercettando con sensibilità e professionalità i bisogni e le necessità dei minori, accompagnandoli verso soluzioni che possano proteggerli e tutelarli.

Questa procedura ormai consolidata tra Polizia municipale e la rete dei servizi a tutela dei minori, sancita anche da un protocollo di intesa per la gestione della struttura di accoglienza protetta e da corsi di formazione interistituzionali, ha contribuito a risolvere, in quasi dieci anni di proficua collaborazione, molte delicate situazioni di minori. Minori che, per gravi situazioni familiari e personali, avrebbero potuto essere facili strumenti da parte di sfruttatori e/o della microcriminalità organizzata. Il ruolo della Polizia municipale, anche per il suo rapporto di vicinanza e conoscenza del territorio in cui opera, appare importante e significativo proprio per il lavoro di prevenzione e tutela che quotidianamente mette in campo per garantire ai minori un percorso di accoglienza e protezione.

 

Nuova influenza, un caso a Empoli

DUE CASI PROBABILI. Per altri due casi, classificati come “probabili”, la Asl è in attesa della conferma di laboratorio, ma non c’è alcuna preoccupazione dal punto di vista clinico.

TUTTO SOTTO CONTROLLO. La situazione generale non desta alcun allarme, anche se i medici e pediatri di famiglia nelle ultime settimane sono stati chiamati per diversi casi di febbre in persone di ritorno da Paesi stranieri, fornendo le necessarie indicazioni che nella maggior parte dei casi consistono nel restare a casa, seguire le comuni norme igieniche, ed assumere i normali farmaci antipiretici. Non è previsto il ricovero ospedaliero o l’assunzione di farmaci antivirali, salvo in caso di gravi complicanze, cosa che finora non si è mai verificata nei casi sospetti rilevati nell’Asl 11.

LA SITUAZIONE INTERNAZIONALE. Attualmente la nuova influenza A/H1N1 è diffusa in oltre 120 Paesi del mondo. In Europa, il Regno Unito è il Paese più interessato, registrando da solo circa il 66% dei casi segnalati nell’Unione Europea.

LE REGOLE DA SEGUIRE. Anche se gli organismi sanitari internazionali non sconsigliano l’effettuazione di viaggi all’estero anche verso le aree maggiormente colpite dall’infezione, prima di mettersi in viaggio è opportuno conoscere alcune semplici regole:

1-Se si viaggia all’interno dell’Unione Europea o in Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Svizzera, ricordarsi di portare con sé la tessera sanitaria (Tessera Europea di Assicurazione Malattia – TEAM). Per quanto riguarda il resto del mondo, a parte alcuni Paesi (Argentina, Australia, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Capoverde, Città del Vaticano, Croazia, Macedonia, Principato di Monaco, San Marino, Serbia, Montenegro, Tunisia) con cui sono vigenti accordi che prevedono una copertura di spese sanitarie dietro presentazione di appositi modelli rilasciati dal distretto sanitario della ASL, è consigliabile provvedere alla stipula di una assicurazione sanitaria (spesso già compresa in caso di viaggi organizzati);

2- Verificare con il proprio medico/pediatra l’esistenza di condizioni che possono comportare un maggior rischio di complicazioni in caso di infezione da virus influenzali. Anche se attualmente le caratteristiche cliniche della nuova influenza A/H1N1 sono di modesta gravità e del tutto simili a quelle dell’influenza stagionale, i soggetti con patologie croniche o immunodepressione potrebbero andare incontro a complicanze, e in tali condizioni il viaggio potrebbe essere differito;

3- portare con sé i farmaci normalmente usati e, eventualmente, alcuni farmaci sintomatici che normalmente si utilizzano in caso di malattie febbrili (antipiretici, antinfiammatori, etc). Non è assolutamente il caso di andare alla ricerca di farmaci antivirali, il cui uso deve essere prescritto da un medico. L’uso inappropriato di tali farmaci potrebbe essere infatti controproducente, rendendo la loro azione inefficace in condizione di reale necessità.

COME SI TRASMETTE. Poiché l’influenza si trasmette in maniera diretta attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni respiratorie veicolate con tosse, starnuti, ma anche indirettamente attraverso la dispersione delle goccioline e delle secrezioni su oggetti e superfici, è fortemente raccomandato seguire alcune semplici precauzioni generali, quali:evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa, lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone (in alternativa possono essere usate soluzioni detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti), evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca, coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce e starnutisce e gettare il fazzoletto usato nella spazzatura, areare regolarmente le stanze di soggiorno.

I SINTOMI. Se durante il viaggio dovesse manifestarsi una sintomatologia influenzale (febbre superiore a 38° C; tosse, mal di gola, malessere) possono essere assunti i farmaci sintomatici (antipiretici, antinfiammatori, balsamici, già assunti di solito) e andrebbero rispettati il riposo e le misure di distanziamento nei confronti di soggetti sani. In caso di febbre persistente, è opportuno consultare un medico che, solo se effettivamente necessario, prescriverà e assicurerà il trattamento con farmaci antivirali: in caso di necessità è possibile contattare l’Ambasciata o il Consolato.

IL RIENTRO A CASA. E’ possibile che, in linea con principi di prudenza e buona prassi medica, i soggetti malati siano trattenuti fino a completa guarigione per evitare che si mettano in viaggio ancora sintomatici. Ciò ha lo scopo sia di prevenire possibili complicazioni favorite dallo stress del viaggio che di evitare l’ulteriore diffusione dell’infezione.

Infine, le persone rientrate dalle zone colpite dalla nuova influenza devono monitorare il proprio stato di salute per 7 giorni come indicato negli opuscoli e nei poster distribuiti in aeroporto. In caso di insorgenza di una sintomatologia influenzale, dovranno contattare telefonicamente il loro medico di famiglia e dietro la sua consulenza attuare misure come limitare il più possibile i contatti con i familiari e mantenere una buona igiene respiratoria (cioè coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce tramite fazzoletti monouso). Per tutti è importante il lavaggio frequente e accurato delle mani con acqua e sapone oppure con detergente a base di alcol. Sarà il medico a valutare eventuali misure farmacologiche.


 


 

 

Contro il disagio sociale nelle comunità montane

E’ stato sottoscritto oggi, 23 luglio, dalla Regione Toscana, Uncem Toscana e 3 SdS (Casentino, Amiata Grossetana e Colline Metallifere), il protocollo d’intesa per l’avvio della sperimentazione biennale 2009-2010 del progetto “Montagna in salute: un programma di prevenzione del disagio sociale in 3 Società della Salute montane della Toscana”.

Il progetto è volto ad analizzare le cause del disagio sociale nelle comunità montane, che spesso si traduce in isolamento sociale, uso problematico di alcol, violenze su donne e minori. Sulla base dei risultati del monitoraggio saranno poi stabilite le azioni preventive più opportune per far fronte alle situazioni critiche.

«Un progetto – ha detto l’assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori – che ancora una volta testimonia il grande interesse da parte delle istituzioni nei confronti delle aree montane, talvolta lasciate un po’ ai margini dei processi di sviluppo. In montagna si vive ancora con qualche disagio. Certo, meno che in passato. Ma esistono dati che evidenziano che proprio in queste zone esistono sacche di disagio sociale che poi sfociano in situazioni drammatiche. Un dato per tutti quello relativo ai suicidi, un fenomeno che riguarda soprattutto i giovani e che merita di essere analizzato e prevenuto con azioni concrete».

Secondo gli ultimi dati disponibili a livello nazionale, infatti, la percentuale di suicidi tra i giovani (fino a 24 anni) è triplicata negli ultimi 30 anni. In Toscana, nel periodo 1987-2001, i suicidi sono stati quasi 5 mila, costituendo una delle principali cause di morte violenta insieme a cadute e incidenti stradali.

«Finalmente – ha detto il presidente UNCEM Toscana Oreste Giurlani – siamo pronti per programmare azioni di monitoraggio ed intervento su quei fattori di criticità presenti nelle aree montane, e che sempre più spesso compromettono la qualità della vita della popolazione spesso in modo così significativo da produrre conseguenze estreme quali il suicidio, fenomeno molto diffuso in montagna».

L’investimento totale per il biennio di sperimentazione del progetto è di 320 mila euro, 200 mila provengono dalle casse regionali. Per uteriori informazioni consultare il sito web: www.montagnainsalute.it

Viola, avanti tutta a Cortina

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L’argentino soprannominato Nacho arriva in viola dopo aver vestito le maglie di Brindisi, Gallipoli, Frosinone, Pisa e Lecce. Resta da capire quanto verrà preso in considerazione da mister Prandelli. La Fiorentina, come ha più volte sottolineato Corvino, è una squadra importante, che si appresta a giocare partite importanti, sia in campionato che in Champions.

Di sicuro il quasi 34enne argentino non è stata la prima scelta per il diesse viola, che prima di lui aveva sondaggiato Crespo, Cruz, Bianchi, Lucarelli e chi più ne ha più ne metta. Vedremo come reagirà il Nacho appena si presenterà l’occasione di dover dimostrare quello che vale. Le premesse ci sono tutte.

“Qualsiasi giocatore – ha esordito Castillo – che gioca con la Fiorentina ha l‘obiettivo di giocare per i tifosi e per la squadra. Per il resto cercherò di fare il meglio possibile ed i minuti che avrò a disposizione cercherò di sfruttarli per fare gol”.

Tra Calenzano e Corleone

Quattro ragazzi dell’associazione “Corleone Dialogos” (Arci-Libera) sono ospiti a Calenzano, per seguire un campo di formazione su legalità, cooperazione e lavoro. I ragazzi resteranno in Toscana fino al 27 luglio, ospitati dal Comune di Calenzano, nella palestra della scuola di Carraia.   

Un’esperienza importante, che darà l’opportunità ai ragazzi toscani e di Corleone di confrontarsi tra loro, partecipando ad un campo di formazione su legalità, cooperazione e lavoro. I ragazzi parteciperanno inoltre a diverse iniziative sia a Calenzano sia in tutta la Provincia di Firenze.

I bimbi Saharawi in Provincia

Si è tenuto ieri pomeriggio l’incontro tra il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci e il gruppo di bambini Saharawi ospiti, come ogni anno, a Sesto Fiorentino durante il periodo estivo.

“Vogliamo garantire al popolo Saharawi in primo luogo il nostro sostegno materiale – ha detto il Presidente Barducci –. Questo popolo sta cercando di riconquistare la sua indipendenza e noi dobbiamo sostenerne la sopravvivenza. Questi bambini vivono in condizioni difficilissime e, anche soltanto per un mese all’anno, dobbiamo impegnarci a dare loro accoglienza per farli vivere in un luogo che non sia il deserto. La Provincia intende poi continuare a dare un sostegno di natura politica, per rendere sempre più pubblica ed esplicita la causa del popolo Saharawi”.

I bambini sono di età compresa fra i 9 e gli 11 anni e vengono dai campi profughi di Tindouf nel deserto algerino. In occasione dell’incontro di ieri pomeriggio, è stata loro offerta una simpatica merenda nella sala della presidenza. L’incontro in Provincia va ad aggiungersi alle numerose iniziative ed incontri a cui i piccoli stanno partecipando un po’ in tutto il territorio fiorentino. 

Tir a fuoco, lunghe code sulla A1

Un tir che va in fiamme, e lunghe code su tutto un tratto della A1. E’ successo questa mattina sulla Milano – Napoli a causa dell’incendio di un mezzo pesante fermo in piazzola di sosta, nel tratto tra Rioveggio e Pian del Voglio, dove si sono formate code di 7 chilometri.

Sul luogo dell’incidente, dove si transita sulla sola corsia di sorpasso, sono già all’opera le squadre dei Vigili del Fuoco per domare le fiamme del mezzo. Sono inoltre intervenuti gli operatori della Direzione 4° Tronco di Firenze, le squadre di soccorso meccanico e le pattuglie della Polizia Stradale. Per le sole auto in viaggio verso Roma, Autostrade per L’Italia consiglia di uscire a Sasso Marconi o a Rioveggio e rientrare a Barberino dopo aver percorso la SS 235.

Autostrade per l’Italia e invita quanti sono in viaggio a mantenersi aggiornati sulle condizioni di viabilità e sui percorsi alternativi, rimanendo sintonizzati su Isoradio, oppure chiamando il Centro Infoviabilità, al numero 840.04.2121.

 

Il grande rugby a Firenze

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Il grande rugby sbarca a Firenze. Il prossimo 21 novembre lo stadio Artemio Franchi ospiterà il secondo dei tre Cariparma Test Match 2009 (il primo a Milano il 14 e il terzo ad Ascoli il 28 novembre) fra la nazionale italiana e i campioni del mondo del Sudafrica. L’evento è stato presentato ieri in Palazzo Vecchio dall’assessore allo sport Barbara Cavandoli, dal presidente nazionale della Federazione Italiana Rugby Giancarlo Dondi e da Matteo Pastore, responsabile nuovi eventi di Rcs Sport.

“Abbiamo accettato con grande entusiasmo – ha spiegato l’assessore Cavandoli – la proposta che ci è stata formulata dalla Federazione Italiana Rugby e Rcs Sport di ospitare a Firenze questo importante appuntamento. Si tratta di una bella opportunità per la nostra città che, lo voglio ricordare, ha un impianto per questa disciplina dove la società Firenze Rugby 1931 nella prossima stagione parteciperà ancora al campionato di serie A1”. Dopo aver sottolineato come “il rugby è uno sport di origini nobili, nel quale il rispetto delle regole e degli avversari è considerato un valore fondamentale e dove l’aspetto educativo non vuole limitarsi solo ai giocatori in campo ma coinvolge tutti gli spettatori. Dove il fair play e lo spirito di gruppo determinano uno splendido clima di festa che si abbina sempre ad uno spettacolo fatto di dinamismo, velocità e forza”, l’assessore Cavandoli ha ricordato che “Firenze, grazie alla Fiorentina, è stata la prima città a proporre al mondo del calcio il terzo tempo sui campi di gioco”. Ma l’evento del 21 novembre va oltre lo sport.

“Firenze – ha aggiunto l’assessore allo sport – è la città che ha conferito la cittadinanza onoraria a Nelson Mandela nel 1985 e che ha intitolato al presidente del Sudafrica il palasport fiorentino che tra l’altro ospita una mostra permanente della sua vita. Per questo, nella settimana che precede il Cariparma Test Match, vogliamo organizzare una serie di iniziative che coinvolgano le società sportive, le scuole, le associazioni. Insomma, tutta la città. La scorsa settimana abbiamo ricevuto la neo ambasciatrice sudafricana Thenjiwe E. Mtintso dove nell’intento di rafforzare i rapporti tra Firenze e il Sudafrica abbiamo parlato di organizzare manifestazioni sportive che possano favorire collaborazioni e scambi sia nel settore scuola formazione e commercio”.

Ringrazio – ha concluso l’assessore Cavandoli – Firenze Convention Bureau per la disponibilità ad essere partner dell’Amministrazione per l’accoglienza che la città dovrà garantire a tutti i partecipanti, la Fiorentina per la disponibilità e per la possibile collaborazione, la società Firenze Rugby 1931, il Centro Tecnico di Coverciano, il Comando Militare per il territorio e l’Esercito per gli spazi concessi per gli allenamenti delle due squadre”. E a proposito della Fiorentina e del calendario di campionato ed eventualmente di Champions League (24 o 25 novembre) l’assessore Cavandoli precisa: “Nel caso la Fiorentina dovesse giocare in casa la giornata del 22 novembre, la società chiederà di anticipare al giovedì, come già accaduto lo scorso campionato per Juventus-Genoa. Lo stesso vale per la Champions League con richiesta di giocare in trasferta la gara del martedì o mercoledì”.

L’incontro Italia-Sudafrica sarà trasmesso in diretta da La7, e avrà inizio alle 15.