giovedì, 22 Maggio 2025
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Provincia contro impronte rom

““E’ insopportabile l’idea che si possano chiede le impronte a un’etnia, in quanto tale – spiega il presidente della Provincia Matteo Renzi – Sono invece favorevole al fatto che tutti i cittadini, e non un’etnia discriminata, debbano depositare le impronte digitali per motivi di sicurezza. E la giunta provinciale, questa mattina, ha compiuto un gesto che vuol essere un esempio in questa direzione”.

Un gesto volontario, quello compiuto dagli amministratori della Provincia, in segno di adesione all’iniziativa nazionale “Prendetevi le nostre impronte. Non toccate i bambini e le bambine rom e sinti”.

“Invece – ha concluso Renzi – sono favorevole al fatto che tutti i cittadini, e non una etnia discriminata, debbano depositare le impronte digitali per motivi di sicurezza. E la giunta provinciale, questa mattina, ha compiuto un gesto che vuol essere un esempio in questa direzione”.

Le “Salserate” a Gavinana

Poi, a seguire, la musica di Nico Dj fino alle una di notte. Il sabato, sempre dalle 21.30 alle 1, la palla passerà a Michel O’Farrill che sceglierà per il pubblico di piazza Bartali le migliori hits di salsa, bachata e reggaeton. Per l’occasione la piazza di Gavinana sarà allestita con una pista da ballo che si andrà ad aggiungere al palco e ai due gazebo per il ristoro e il bar.

Le “Salserate” si inseriscono in una rassegna estiva ricca di talenti delle più svariate discipline, che ha come obiettivo quello di portare sotto casa il giusto divertimento per tutte le età. Per ulteriori informazioni: www.gavinanalive.it.

Una collettiva al femminile

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Con questa mostra la galleria intende dare l’opportunità ai visitatori di scoprire, incontrare e avere una visione sulle varie tendenze artistiche del mondo femminile nel percorso dell’arte contemporanea.

«In apparenza non vi è nulla di originale in questa idea, ma in realtà l’ho concepita come un lungo viaggio imperniato nel dialogo con l’universo femminile, una promozione e una grande affermazione per le donne sia dal punto di vista della sperimentazione, che di quello della messa a fuoco dei soggetti – sottolinea Martini, direttore artistico della galleria -. Da una parte la ricerca di forme, dall’altra quella per i colori, sia nei temi attinti dal loro percorso personale, sia dalla storia dei luoghi da dove provengono, essendo la materia l’elemento connettivo alla quale le protagonisti si ispirano per la creazione dei loro lavori. Le protagoniste spaziano nell’ utilizzo di materiali eterogenei come colori acrilici, resine, fibre naturali, resine, olio, sabbia, bronzo, legno, mosaici e vetro, ricercando i migliori accostamenti e proponendo immagini suggestive, ricche, sofisticate, insolite ma soprattutto interessanti».

Ognuna delle 7 partecipanti è presente con 5 opere, esposte per la prima volta a Firenze. Campriani, Ciari, Rosselli e Zagara, le pittrici italiane ed una cinese: Peihan; le dimensioni delle tele variano da 20×20 cm a 110x80cm. Due scultrici: Taddei, italiana, con le sue macro sculture tonde e Daini, scultrice dal Venezuela, i cui bronzi sono policromi e di svariate dimensioni, appartenenti al gruppo di lavori da lei intitolato “Presenze virtuali”.

Precipita dal Forte, muore giovane

Il dramma ieri notte al Forte Belvedere, nel giorno, tra l’altro, dell’inaugurazione dell’esposizione fotografica di David La Chapelle. Vittima una fiorentina di 37 anni, Veronica Locatelli, che è precipitata da un muro e ha fatto un volo di 10 metri. Era il giorno del suo compleanno, che la ragazza stava festeggiando proprio al Forte.

Le sue condizioni sono apparse subito gravissime, e sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorsi: per la giovane, purtroppo, non c’è però stato niente da fare, ed è morta in seguito al tragico volo.

Questo episodio riporta alla mente un’altra tragedia consumatasi al Forte meno di due anni fa, il 3 settembre 2006, quando un giovane romano di 20 anni, in vacanza a Firenze con gli amici, era morto dopo essere caduto dal Forte Belvedere.

CHIUSURA TEMPORANEA

Chiusura temporanea del Forte Belvedere e indagine amministrativa per accertare i fatti. E’ quanto prevede l’ordinanza firmata poco fa dal sindaco Leonardo Domenici, dopo il tragico avvenimento della scorsa notte che ha visto una giovane donna fiorentina, Veronica Locatelli, morire precipitando dai bastioni del Forte. Dopo aver ricordato l’evento di stanotte e quello analogo del settembre 2006, quando si verificò un’altra caduta con esiti mortali, il provvedimento ordina “l’inibizione dell’accesso al pubblico nel complesso di Forte Belvedere fino alle valutazioni che saranno ritenute opportune da parte dell’Amministrazione” e “un’indagine amministrativa sulle condizioni generali di svolgimento di iniziative aperte al pubblico al Forte di Belvedere e su quelle specifiche della notte scorsa”.

Incaricato dell’indagine amministrativa, che dovrà essere terminata entro il 30 agosto, è il direttore della direzione cultura. Si ricorda che il complesso è attualmente nella disponibilità della Cooperativa Archeologia (che ha vinto la gara per realizzare il progetto ‘Forte di Belvedere 2008 Cinema & Musica’ nell’ambito dell’Estate fiorentina) e della Giunti, che nella palazzina ha organizzato la mostra di David La Chapelle inaugurata ieri. Tutte queste attività sono sospese.

Il sindaco ha inoltre espresso “profondo sgomento e sincero dolore” ai familiari di Veronica Locatelli, pregandoli “di accettare la più sentita partecipazione al vostro dolore e alla vostra sofferenza” e assicurando che “da parte dell’amministrazione comunale, per la sua parte, sarà fatto ogni passo necessario per accertare fatti e responsabilità“. Il sindaco inoltre, attraverso il suo ufficio, ha fatto sapere alla madre e al fratello della giovane donna di essere a disposizione per qualunque necessità.

La Regione cambia “casa”

Nei giorni scorsi si era trasferito il vice presidente e l’ufficio cerimoniale e prima ancora, a gennaio, si erano spostati l’agenzia di informazione della giunta, l’ufficio comunicazione e l’ufficio per la sicurezza urbana. Palazzo Strozzi Sacrati (nella foto), che occupa l’angolo tra la piazza e via dell’Oriuolo, sarà la sede di rappresentanza della giunta regionale, ma ospiterà anche gli uffici di novanta dipendenti. Palazzo Bastogi sarà completamente svuotato dagli uffici della giunta entro la fine dell’anno ma già a settembre sarà consegnato in parte al Consiglio regionale, come è già avvenuto per la palazzina interna, ex sede dell’Avvocatura, nel frattempo trasferita in piazza dell’Unità d’Italia.

L’edificio di Palazzo Strozzi Sacrati, restituito ai fasti antichi, avrà la funzione di palazzo istituzione e di museo. Accoglierà non solo gli ospiti della Regione nelle occasioni speciali ma anche i cittadini, che al primo piano dell’edificio troveranno in futuro un percorso museale tuttora in allestimento. Posto proprio di fronte all’abside del Duomo, il palazzo è uno tra i più belli della città. Chiuso dal 1980, alla scomparsa dell’ultimo erede marchese Uberto Strozzi Sacrati, nel 1989 è stato acquistato dalla Regione per 13 miliardi di lire. Il restauro (costato 12 milioni di euro) ha richiesto poderosi studi diagnostici sullo stato dell’edificio, ingenti lavori di consolidamento per restituire alle stanze del palazzo i nuclei decorativi originari recuperati dalla soprintenda dallo staff del direttore Giuseppe Cruciani Fabozzi, ordinario di restauro all’ateneo fiorentino. Dall’ingresso si arriva nella Sala Pegaso, dove è stato fatto realizzare il nuovo lucernario in vetro colorato (opera della ditta Polloni, sulla scia delle scuola di Galileo Chini) con lo stemma del cavallo alato della Regione. Accanto, un’altra grande sala con pareti affrescate nel 1812 con alberi e scene naturalistiche, che sarà utilizzata per le conferenze stampa.

Solo le superfici decorate occupano 11.315 metri quadrati. Tra le perle, il “Salone delle feste”, al primo piano, con stucchi e decorazioni che sarà pronto in estate, dove si terranno eventi musicali con orchestre da camera.

Premio Rocco a Kuzmanovic

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Un riconoscimento importante per il giovane centrocampista della Fiorentina, autore di un’ottima stagione in maglia viola.

Premiati anche Pantaleo Corvino, il ds dell’Empoli Fabrizio Corsi e il direttore di Qs Xavier Jacobelli, che riceveranno dei premi intitolati al la memoria dell’allenatore triestino.

Supertestimone per l’omicidio Ciolli

Dunque, proseguono le indagini per chiarire responsabili e movente dell’omicidio dell’imprenditore 43enne, il cui corpo provo di vita e carbonizzato era stato rtrovato la mattina del 15 giugno scorso. Il “supertestimone“, secondo gli inquirenti, sarebbe una persona che aveva trascorso con Ciolli il giorno precedente alla sua morte.

Il supertestimone avrebbe dato indicazioni importanti per risolvere il caso, per cui un uomo era già stato fermato nei giorni scorsi a Catania. Gli inquirenti, comunque, cercano altre persone.

Infine, emerge un particolare inquietante sulla morte dell’imprenditore: l’uomo sarebbe stato ucciso per soffocamento, ma non sarebbe stato ancora morto quando i suoi assassini hanno dato fuoco al suo corpo.

Giovani di Corleone in Comune

Il campo di lavoro di questi ragazzi – una decina sono dell’Arci di Palermo – fa parte della campagna regionale del Pd toscano sulla legalità, che ha come obiettivo la sistemazione di una casa confiscata alla famiglia Riina e assegnata alla Coop Lavoro e Non solo, e che diventerà un centro di aggregazione giovanile. Gli organizzatori del campo sono Cgil, Arci e Libera.

“I campi di lavoro in aree confiscate dalla mafia – ha detto l’assessore Lastri – sono delle iniziative che danno la possibilità di vivere un’esperienza formativa e un arricchimento personale per tanti giovani”. Inoltre questi ragazzi dell’Arci siciliano producono un periodico, dal titolo “Dialogos”, che tratta le questioni corleonesi, e che viene distribuito gratuitamente in tutte le edicole locali.

Al termine dell’incontro l’assessore Lastri ha donato ai presenti un libro “Ama Firenze” dell’ex sindaco di Firenze Piero Bargellini.

Al volante sotto stupefacenti

È salita ripetutamente sul cordolo con la sua auto finché non è stata fermata dagli agenti della polizia municipale richiamati da alcuni passanti. Si tratta di una giovane che ieri mattina, intorno alle 10.45 nel mezzo del traffico cittadino, ha iniziato a salire con l’auto sul cordolo che separa la carreggiata tra viale Lavagnini e piazza della Libertà.

Una volta arrivati sul posto gli agenti motociclisti hanno immediatamente notato lo stato confusionale della donna, causato dall’assunzione di sostanze stupefacenti. La giovane, M.A, 32 anni, è stata accompagnata in ospedale dove è risultata positiva ai test relativi alla presenza agli oppiacei (in specifico eroina). Da ulteriori accertamenti è poi emerso che la donna stava guidando senza aver mai conseguito la patente.

Inoltre il veicolo, una Fiat Croma intestata alla stessa M.A., è risultato privo di assicurazione. Infine non era stata effettuata la periodica revisione del mezzo. L’auto è stata quindi sequestrata ai fini della confisca come prevedono le nuove disposizioni dell’articolo 187 del codice della strada (ovvero guida in stato di alterazione psico-fisica per uso a di sostanze stupefacenti).

Il 2008 dell’industria inizia col passo falso

L’inversione del ciclo per il momento è contenuta e ricalca le dinamiche del sistema economico nazionale. In termini correnti il fatturato registra un modesto +0,5%; il dato, però, va incrociato con il balzo dei prezzi alla produzione (+3,0%) che riporta le variazioni reali del volume d’affari a -2,5%. Ad arginare la nuova onda riflessiva restano solo l’occupazione (+1,2%) e un leggero miglioramento nel clima di fiducia degli imprenditori per quanto concerne l’attività produttiva.

Il cambio di direzione del ciclo congiunturale coglie di sorpresa anche le imprese di grandi dimensioni (quelle con almeno 250 addetti), le stesse che nei trimestri passati grazie alla propria stazza erano riuscite a muoversi meglio nei mercati globali; la produzione, per loro, segna -1,9% mentre si avverte (anche in Toscana) la maggiore dinamicità (+0,7%) delle medie aziende (50-249 addetti).
Uno sguardo più accurato ai dati della classe dimensionale maggiore, mette in luce dinamiche del fatturato che rimangono positive (+3,2%), accanto a significative riduzioni tanto degli ordini interni (-3,1%) quanto di quelli esteri (-4,9%).
Variazioni meno pronunciate, ancorché negative, si hanno per gli ordinativi interni delle medie aziende (-0,5%) mentre quelli esteri rimangono con il segno “+” (+0,3%). Il dato sul fatturato (+1,9%) testimonia anch’esso la maggior dinamicità di questa classe dimensionale.
Permangono, infine, le basse performance delle imprese di minori dimensioni (10-49 addetti) per gli indicatori di produzione (-1,4%), fatturato (-0,7%) ed ordinativi (-1,6% quelli interni e -0,9% quelli esteri).

I settori
Nel dettaglio settoriale, il quadro generale si sfrangia riproponendo puntualmente i sintomi della metamorfosi del nostro sistema industriale che continua ad essere particolarmente negativo nei settori tradizionali della Toscana: -3,3% gli indici della produzione per il tessile-abbigliamento e -2,1% quelli del settore pelli-cuoio-calzature.
E non fanno meglio, questa  volta, la chimica-farmaceutica-gomma-plastica (-2,2%) ed i prodotti non metalliferi (-2,6%). La perdita di attività è più contenuta nella produzione di legno e mobili (-1,7%) e nella lavorazione dei metalli (-1,1%).
Sul fronte dei settori più dinamici, brillano (ma con meno intensità rispetto ai trimestri precedenti) l’elettronica (+4,9%) e la costruzione di mezzi di trasporto (+4,2%); seguono, ben distanziati, la meccanica (+1,2%) e l’alimentare (+1,1%).

In controtendenza rispetto agli andamenti a consuntivo, il clima di fiducia degli imprenditori (che misura le aspettative a breve periodo degli stessi) è leggermente migliorato rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Il saldo percentuale tra la quota di imprenditori toscani che prevedono un aumento della produzione, rispetto a coloro che invece ne prevedono una riduzione, è passato da +20 punti percentuali di un anno fa al +26 dell’ultima rilevazione. Se scende la quota degli imprenditori che segnalano una sostanziale invarianza nella produzione (dal 66% al 46%), aumentano invece sia gli “ottimisti” (dal 27% a 40%) che i “pessimisti” (dal 7% al 14%).