martedì, 20 Maggio 2025
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Il quartiere 1 si fa bello

Interventi per un costo complessivo di 1.256.778 euro. E’ quanto ha sottolineato il presidente del quartiere 1 Andrea Marmugi durante la presentazione degli interventi che verranno effettuati nei prossimi mesi, secondo quanto previsto dal piano triennale degli investimenti. “I costi per i lavori – ha sottolineato il presidente Marmugi – sono esclusi dagli oneri di urbanizzazione, la ex legge 10, e per questo sono tutti finanziamenti certi”.

Hanno partecipato alla presentazione dei lavori Costanza Geddes da Filicaia, presidente della commissione assetto del territorio del quartiere 1, Maurizio Sguanci presidente della commissione affari sociali del quartiere 1, Maurizio Venturi presidente dei servizi educativi – scuola del quartiere 1 e giovannei Mariapierini capo ufficio tecnico del quartiere 1. “Quello che presentiamo stamani – ha detto il presidente Marmugi – è frutto di una collaborazione tra gli uffici e la commissione. E grazie a questo lavoro di squadra siamo riusciti a mettere in cantiere una serie di opere che verranno realizzate nella nostra città”.

Gli interventi previsti comprendono gli uffici del quartiere 1, alcuni luoghi scolastici e i nidi e i giardini pubblici.

I lavori agli uffici sono rivolti in particolare alla manutenzione straordinaria e la messa a norma di Palazzo Cocchi Serristori (220.000 euro) e la messa a norma del Centro Giovani Sala gialla, del centro anziani di via delle Carra e della palestra San Niccolò (30.000 euro). E’ di 200.000 euro il costo per realizzare la ludoteca, i lavori sono previsti a partire da settembre, in via delle Carra. Il totale dei lavori fin qui illustrati è di 450.000 euro.

Gli interventi ai giardini pubblici, complessivamente 144.915 euro, riguardano opere urgenti di manutenzione straordinaria, interventi sui vialetti, cordonati e fognature.

Nel piano triennale degli investimenti sono previsti anche interventi e di messa a norma di alcune strutture scolastiche del quartiere 1 per un totale di 384.863 euro. I lavori riguardano le palestre della scuola Carducci e Pieraccini, un impianto di diffusione sonora all’auditorium della scuola media Verdi e il rifacimento alla facciata esterna della scuola Rossini. Infine sono previsti interventi di messa a norma, abbattimento delle barriere architettoniche e lavori vari strutturali negli asili nido del quartiere 1 e alla scuola Verdi, per un totale di 277.000 euro. (pc)

“Interventi importanti per il nostro quartiere – ha concluso Marmugi – e per questo invitiamo tutti i cittadini a verificare l’andamento dei lavori nell’anno in corso e per il prossimo 2009”.

L’ombra dell’ecomafia in Toscana

I dati, provenienti dalla forze dell’ordine, sono stati raccolti da Legambiente nel nuovo Rapporto sulle ecomafie, presentato questa mattina in Regione dall’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini, dal presidente di Legambiente Toscana Piero Baronti e da rappresentanti del Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia provinciale e del Corpo Forestale.

“Nel rapporto – ha detto l’assessore Bramerini – la Toscana risulta al settimo posto tra le regioni italiane per quanto riguarda il rischio di reati ambientali. Oltre alle regioni del sud vediamo che questo fenomeno interessa anche alcune regioni del nord, come ad esempio il Veneto, secondo in classifica dopo la Campania, per quanto riguarda il numero di illeciti nella gestione del ciclo dei rifiuti”.

“Forze dell’ordine, Comuni, Province, Arpat e Regione – aggiunge l’assessore – fanno molto per contrastare questi fenomeni. L’elevato numero di denunce dimostra la crescente sensibilità verso il tema dei reati ambientali e sottolinea che il sistema di controllo del territorio è efficiente e che gli strumenti di pianificazione territoriale adottati dalla Regione, primo tra tutti il Piano di indirizzo territoriale (Pit), stanno funzionando. Serve un coordinamento, un’integrazione ancora maggiore, tra il lavoro delle forze dell’ordine, l’Agenzia di protezione del territorio e gli enti pubblici preposti al controllo, sia per quanto riguarda l’edilizia che per la gestione dei rifiuti». L’assessore ha ricordato che la Regione ha recentemente rinnovato una convenzione con Corpo Forestale ed Arpat, per il controllo del ciclo dei rifiuti, e che sta lavorando per firmare presto un accordo analogo con il Noe dei Carabinieri.

“E’ il settore dei rifiuti speciali – spiega Bramerini – quello che più di altri si presta alle attività illecite. Anche per contrastare questo fenomeno che la Regione sta aggiornando il Piano dei rifiuti urbani e quello dei rifiuti speciali ed ha affidato ad Arpat il controllo su tutti gli impianti che si occupano di rifiuti urbani e speciali (in Toscana sono circa 1000). La nostra regione ha una dotazione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti speciali insufficiente ed esporta oltre il 30% della sua produzione. Dobbiamo intervenire, coinvolgendo anche i privati, per affermare i principi della prossimità e della responsabilità, cioè il concetto che i rifiuti devono essere trattati e smaltiti il più vicino possibile alle zone di produzione”.

Secondo il rapporto di Legambiente 2007 in Toscana sono stati accertati 283 casi di smaltimento o traffico illegale di rifiuti (con 312 denunce e 76 sequestri), e 523 casi di abusivismo, speculazioni edilizie e tentativi di infiltrazione criminale negli appalti pubblici (740 denunce, 124 sequestri). Insieme ad Emilia Romagna e Liguria, la Toscana sembra essere al centro anche dello smistamento di cuccioli di cani e altri animali importati illegalmente per corse clandestine e combattimenti (circa 100 mila esemplari all’anno). Quanto ai furti di opere d’arte, sul territorio toscano nel 2007 ne sono stati compiuti 100, ma molti sono anche i beni artistici recuperati grazie ad importanti operazioni dei carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio artistico di Firenze. Infine, sul fronte degli incendi, la Toscana in Toscana nel 2007 ce ne sono stati 588 tra dolosi e colposi, sono scattate 101 denuncie e 20 sequestri.

Saldi, scatta la caccia all’affare

E’ il momento dei saldi. Degli “affari” per chi vende e chi compra, ma attenti: come sempre, infatti, potrebbero non mancare le fregature. Confconsumatori Toscana ha elaborato un decalogo “antitruffa” per la tutela dei consumatori, che potranno così riconoscere le vere occasioni nella “giungla” degli sconti, in programma da oggi e per i prossimi due mesi.

Innanzitutto le merci in vendita devono esporre il cartellino con il prezzo originale, la percentuale di sconto e il prezzo finale scontato in modo da essere chiare e trasparenti; inoltre i prodotti in saldo devono essere esposti separatamente da quelli a prezzo pieno.

E’ importante anche conservare sempre lo scontrino fiscale degli acquisti fatti durante i saldi, perchè i negozianti sono comunque tenuti a cambiare capi difettosi, nonchè ad accettare pagamenti con carte di credito. In particolare bisogna fare attenzione a quelle che passano per occasioni irripetibili e non farsi abbindolare da eventuali sconti superiori al 50% che potrebbero nascondere fregature o merce dell’anno passato.

L’ideale sarebbe fare un giro di ispezione tra i negozi prima che comincino le svendite così da poter verificare che ci siano stati veramente i ribassi sul cartellino. Se si dovessero incontrare anomalie o problemi è opportuno fare le dovute segnalazioni ai vigili urbani o a un’associazione di consumatori.

La birra di montagna in festa

L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, è organizzata dal birrificio artigianale “Conte di Campiglia” e ospitata dall’11 al 13 luglio al Parco Annigoni di Castagno d’Andrea, nel Comune di San Godenzo. “Il legame fra Castagno d’Andrea e Firenze – ha sottolineato l’assessore alle tradizioni popolari fiorentine Eugenio Giani – è molto forte. Basti pensare che nel 1306, esattamente 700 anni fa, venne redatto lo statuto di Castagno d’Andrea , in stretto rapporto con la Repubblica Fiorentina. Un rapporto voluto fortemente dei castagnini, che combattereno i conti Guidi. Ma il legame va oltre, basti pensare che il legno di Castagno, oltre a quello di Vallombrosa, è stato utilizzato per le infrastrutture del Duomo di Firenze e l’intero borgo di Castagno rappresentò il vero e proprio ‘granaio’ di Firenze in tempi di carestia e siccità”.

Durante le tre giornate sono previsti un mercatino rurale dei prodotti della terra e artigianato locale, un mercatino delle cose del passato, ristoranti e stand con prodotti tipici. Sul palco (dalle 20) musica dal vivo con vari gruppi. Tre gli incontri-dibattito (ore 17.30): il giorno 11 “Il marrone del Falterona e la birra artigianale di marroni”, il 12 “La storia dell’uomo è la storia della birra” e il 13 “Il parco nazionale Foreste Casentinesi, i prodotti, la fauna, la Flora”. Previsti anche giochi e attività di intrattenimento per i bambini e degustazioni guidate della birra artigianale (su prenotazione). Tra i prodotti che si potranno assaggiare le particolari birre aromatizzate alla camomilla e al marrone e quella realizzata in base all’antica ricetta etrusca.

Inoltre, per esortare al consumo consapevole, saranno presenti volontari, riconoscibili grazie alla maglietta bianca con la scritta “Conte di Campiglia” che distribuiranno l’alcol test monouso. Qualche indicazione per raggiungere la festa: (da sud) da Firenze percorrere la strada di Rosano fino a Pontassieve, poi proseguire per Rufina, quindi continuare per Dicomano e poi svoltare per San Godenzo e il Passo del Muraglione. Giunti a San Godenzo svoltare a destra per Castagno d’Andrea; (da nord) uscita autostradale Barberino di Mugello, poi lungo lago di Bilanciono, proseguire per Borgo San Lorenzo e poi per Vicchio. Infine per Dicomano e San Godenzo.

Imprese in provincia, il 40% a Firenze

Il territorio di riferimento per l’indagine è proprio quello della provincia di Firenze, con l’esclusione del Circondario Empolese-Valdelsa. Lo studio analizza i punti di forza e di debolezza nei processi di natalità e nei servizi di supporto alla creazione di impresa. Obiettivo generale dello studio è stato quello di realizzare un’analisi sulla realtà economica del territorio provinciale fiorentino, approfondendo il tema della creazione di impresa in termini di inquadramento teorico del fenomeno, di ambiti possibili di sviluppo e di politiche e servizi di sostegno. La ricerca sui processi di natalità di imprese innovative aiuta a conoscere meglio un fenomeno decisivo per il futuro della società e dell’economia della Provincia di Firenze. Nei prossimi anni, infatti, riuscire a fare emergere forze imprenditoriali nuove, in gran parte giovanili, sarà decisivo per il rinnovamento di settori di grande tradizione come l’artigianato artistico, ma anche per dare continuità e sviluppo a tante attività artigianali, commerciali e di servizio.

Al centro del progetto “Innov’Azione” c’è il tema di favorire lo sviluppo di risorse umane ad alto contenuto di conoscenza, così come indicato dalle linee programmatiche della UE e come vitale per Firenze, città che si è sempre contraddistinta per essere capitale della cultura e della scienza. “Lo studio presentato – spiega l’assessore provinciale all’istruzione, Elisa Simoni – ha il merito di illustrare con chiarezza come il percorso che conduce da una idea iniziale innovativa alla sua realizzazione non sia affatto semplice: le difficoltà burocratiche, gli oneri fiscali, i problemi di mercato, le carenze di finanziamenti, l’insufficienza delle fonti di informazione sono tutti fattori che spesso rendono difficile la concretizzazione dei progetti e rischiano anche di logorare le originali motivazioni, normalmente molto forti, che avevano portato ad iniziare l’attività”. Non a caso anche in provincia di Firenze la mortalità delle imprese nei primi tre anni di vita continua ad essere elevata. “In particolare – continua l’assessore Simoni – le difficoltà dei processi di natalità rischiano seriamente di penalizzare i soggetti più deboli, come le imprese formate da persone giovani con minore esperienza da un lato e quelle formate da donne con problematiche familiari dall’altro. Proprio per accompagnare e sostenere le persone portatrici di validi progetti imprenditoriali, il progetto “Innov’Azione” ha predisposto un articolato percorso che mette a disposizione consulenze specialistiche (per indagini di mercato, realizzazione di business plan, ecc.), formazione manageriale, tutoraggi, forme di incubazione, sostegni finanziari agli investimenti e alle spese di gestione della prima fase di avvio d’impresa”.

In Europa, secondo la recente indagine del 2007 dell’Eurobarometro, il 44,6% dei cittadini preferirebbe un lavoro autonomo a un lavoro dipendente. Questa quota sale al 50,2% fra i maschi (femmine 39,4%), i giovani con 15-24 anni di età (54,9%), gli studenti (54,7%) e le persone che hanno i genitori lavoratori autonomi (50,3%). In Italia la quota di chi preferisce il lavoro dipendente è di oltre dieci punti (55,0%) superiore alla media europea. Si tratta quindi di un bacino imponente di potenziali imprenditori, che incontra però molte difficoltà a tradurre in pratica i suoi propositi per una serie di ostacoli: mancanza di finanziamenti (20,9%) o di abilità imprenditoriali (10,1%), impedimenti burocratici (9,0%), mancanza di opportunità (7,5%) oppure altri motivi. Nella provincia di Firenze il fenomeno della creazione di impresa risulta essere dinamico, grazie sia alle opportunità che il sistema economico-produttivo è in grado di generare, ma soprattutto alla volontà dei neo imprenditori di sfruttare le opportunità di mercato presenti nel territorio e le proprie doti e competenze, unitamente alla ricerca della propria indipendenza economica.

I punti di forza per una nuova impresa che localizza la propria attività nella provincia di Firenze sono da ricercare nella presenza di fornitori qualificati, nella disponibilità di servizi avanzati (informatica, marketing, ecc.), nella vicinanza con le altre aree produttive e, più in generale, nella qualità della vita sia in termini ambientali, sia residenziali, sia socio-culturali. Mentre i costi del personale, i costi delle aree per insediamenti industriali e/o commerciali e la qualità delle infrastrutture di trasporto sono ritenuti dei punti di debolezza. Negli ultimi anni, il sistema economico-produttivo della provincia di Firenze, al pari di quello italiano, è stato interessato da fenomeni di riorganizzazione delle imprese, in termini di incremento della terziarizzazione, dell’informatizzazione e dei processi di internazionalizzazione per far fronte alla globalizzazione. Questi fenomeni hanno contribuito allo sviluppo di una nuova imprenditoria che ha riguardato soprattutto il settore dei servizi e delle costruzioni, mentre il settore manifatturiero, in maniera lieve, e quello agricolo, in maniera più marcata, sono stati interessati da fenomeni costanti di ridimensionamento del numero delle imprese. Il capoluogo fiorentino dimostra di essere un terreno fertile per le nuove imprese, infatti circa il 40% di esse ha sede nella città di Firenze. Le nuove imprese si distribuiscono prevalentemente nel settore del commercio e del terziario avanzato. Nei prossimi anni, secondo gli opinion leader, lo sviluppo in termini di nuova imprenditoria sarà maggiore nei settori dell’ambiente, del turismo, del sociale e dell’arte e la cultura; mentre nei settori dell’edilizia, del commercio, della new economy e dell’industria lo sviluppo di nuove imprese non sarà molto significativo.

La dimensione aziendale delle nuove imprese, in termini di addetti, risulta essere, così come prevedibile, sostanzialmente limitata. Infatti si tratta per lo più di micro imprese, con meno di dieci addetti; considerevoli sono anche le attività imprenditoriali gestite dal solo imprenditore. Anche la dimensione economica risulta modesta in quanto quasi la metà delle nuove imprese realizza un fatturato inferiore ai 50 mila euro e solo un terzo di esse dopo tre anni di attività riesce a fatturare oltre i 100 mila euro. Dall’analisi della natura giuridica delle nuove imprese fiorentine, si rileva una forte presenza di imprese individuali. Mentre tra le forme societarie quella preferita è la società a responsabilità limitata, seguita con valori molto inferiori dalla società in nome collettivo. Le altre forme societarie e di cooperative sono rilevabili con valori marginali. Analizzando le relazioni che sussistono tra l’impresa ed il mercato, si rileva che le nuove imprese hanno un mercato di dimensione prevalentemente locale e con una clientela quasi esclusivamente composta da utilizzatori finali.

Il tasso di neo imprenditoria femminile in provincia di Firenze è da ritenersi positivo, infatti la presenza femminile nelle nuove imprese è sempre maggiore. Interessante è notare come sia poco significativa la composizione del nucleo imprenditoriale mista per genere. Nei prossimi anni i settori dei servizi alle persone, del commercio, della ristorazione e dell’artigianato artistico e tradizionale saranno quelli maggiormente interessati all’avvio delle imprese in rosa. La neo imprenditoria immigrata nella provincia di Firenze è abbastanza diffusa, infatti circa una su dieci delle nuove imprese create è gestita esclusivamente da stranieri. Scarsa è la propensione ad avviare società miste con un nucleo imprenditoriale composto sia da italiani che da stranieri. Dall’analisi dei dati è possibile identificare il profilo del neo imprenditore fiorentino: si tratta di un imprenditore di genere maschile, almeno in tre casi su quattro, che avvia una nuova impresa dopo una precedente esperienza lavorativa nello stesso settore di attività. Infatti tre imprenditori su quattro erano precedentemente occupati e due su tre lavoravano nello stesso settore di attività. La composizione dei neo imprenditori per classi di età è concentrata tra i 30 ed i 50 anni, infatti solo una nuova impresa su cinque ha un nucleo imprenditoriale composto da under 35.

L’esperienza imprenditoriale sembra soddisfare i nuovi imprenditori e buona risulta essere anche la valutazione relativa ai risultati raggiunti dalla nuova impresa. Gli elementi che hanno contribuito al successo imprenditoriale possono essere ritrovati nella specificità dei prodotti e servizi offerti dalle neo imprese, nella capacità degli imprenditori di crearsi un buon sistema di relazioni e nella capacità gestionali dell’attività. I neo imprenditori prediligono fondare una propria attività ex novo piuttosto che acquisire una impresa esistente. Gli strumenti di sostegno alla creazione di nuove imprese sono ritenuti sia dagli imprenditori che dagli osservatori privilegiati particolarmente importanti. Risulta essere sempre il fattore finanziario, inteso come reperimento di capitale, la principale difficoltà che incontra un neo imprenditore. Non da meno però risultano essere la complessità degli adempimenti burocratici e l’acquisizione di nuovi clienti.

Le risorse finanziarie utilizzate per l’avvio dell’attività sono prevalentemente quelle proprie degli imprenditori; significativo risulta essere l’utilizzo del credito bancario, mentre è poco utilizzato il canale dei finanziamenti pubblici. Nelle imprese fiorentine ancora non sono sufficientemente sviluppati i processi di innovazione e/o trasferimento tecnologico. Infatti, i processi di innovazione interessano una nuova impresa su tre. Inoltre, è molto limitata la presenza di laureati nelle compagini sociali. I settori maggiormente interessati all’innovazione tecnologica, in provincia di Firenze, sono quelli dell’ITC (Information and communication technology), del settore tessile-moda-pelletteria e del manifatturiero, soprattutto per il comparto della meccanica e della chimica-farmaceutica. La Provincia di Firenze è stata sempre caratterizzata da una eccellente presenza di imprese nel comparto dell’artigianato artistico e tradizionale, con moltissime lavorazioni fra cui la pelletteria, la gioielleria e la bigiotteria, il restauro di mobili e gli oggetti in legno, la tipografia artistica, ecc. Siamo in presenza di un patrimonio, non solo economico ma anche culturale e artistico, che va tutelato, sostenuto ed agevolato nel suo sviluppo. Gli imprenditori artigiani confermano la loro vivacità in termini di avvio e chiusura delle proprie attività. Delle nuove imprese, oltre il 40% sono artigiane e di queste circa la metà effettuano lavorazioni artistiche e tradizionali.

Il ricambio generazionale, nella provincia di Firenze, non viene ancora avvertito come un grosso problema, anche se presto lo diventerà, e può essere inscrivibile a tutti gli effetti nell’orizzonte della creazione d’impresa, quando un imprenditore viene sostituito da un nuovo soggetto imprenditoriale. Tale fenomeno riguarda circa il 30% del totale delle nuove imprese fiorentine. I comparti economici maggiormente interessati al fenomeno del ricambio generazionale sono l’artigianato artistico e tradizionale, il commercio ed il manifatturiero.

Musica, si chiude il Lab-Fest

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Termina, dunque, una kermesse di concerti rock con le band del laboratorio di professionalizzazione musicale presso il C.U.R.E. che incontrano altri gruppi provenienti dal circuito MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti) e da progetti musicali giovanili di tutta Italia.

Organizzato tecnicamente dall’ATI Globo/Sketch/Metropoli, il festival offre durante questa settimana due appuntamenti, sempre alle 21: il primo, il 9 luglio, vede impegnati i Paul’s Pother e la Cherryband con il gruppo folk-rock Aioresis, di Nardò, Lecce. Il secondo e ultimo, giovedì 10, presenterà l’incontro fra gli MFC e il cantautore Angelo Elle di Latina. Sarà in funzione anche un piccolo bar. Ingresso libero. Informazioni al numero 055 5522816.

 

Torna lo yoga della risata

Si tratta in tutto di sei incontri immersi nel verde, sempre alle 18: il via domani, mercoledì 10 giugno, nel parco di Villa Il Ventaglio, via Aldini 12, che replicherà anche l’ 1 e il 15 luglio; nel parco di Villa Favard,  via Aretina 511, il 17 giugno, l’8 luglio e Il 5 agosto. Sarà l’esperta Simonetta Marchionni a presentare e insegnare questa disciplina ai partecipanti.

Lo “Yoga della risata” non produce solo i benefici già descritti ma favorisce anche la cura di malattie, migliora i rapporti interpersonali, rimuove le inibizioni e fa acquisire più fiducia e stima di sé stessi. Gli incontri, organizzati dal Quartiere 2 in collaborazione con l’Associazione FormAzione, sono aperti a tutti.

Informazioni al numero 055/2767828.

Anziani trovati morti a letto

Sul luogo, un’abitazione del centro di Sesto Fiorentino, è intervenuta la polizia. I due anziani, marito e moglie, sono stati trovati morti nella loro casa in camera da letto: lui aveva 79 anni, la donna 78.

Gli inquirenti sono al lavoro per capire le cause della doppia morte. Al momento, non è escluso che l’uomo possa essersi tolto la vita dopo aver scoperto che la donna era morta, a quanto pare per cause naturali. Secondo le prime indagini, infatti, l’anziano potrebbe aver deciso di togliersi la vita in seguito alla triste scoperta, ma gli investigatori, al momento, non escludono altre ipotesi.

Memorial Franchi, biglietti in vendita

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E’ la società viola a comunicare che la vendita dei biglietti per la partita ACF Fiorentina – FC Barcelona, in programma il prossimo 30 luglio alle 20.45, è iniziata oggi alle 12. Tutto il ricavato della partita verrà devoluto alle fondazioni coinvolte nell’evento e, grazie alla nuova Fondazione Fiorentina Onlus, anche la società gigliata inizierà a impegnarsi attivamente per aiutare le realtà più bisognose. Questi i prezzi dei biglietti per assistere all’affascinante sfida.

Anche il Barcellona promuove la sfida con i viola: il sito ufficiale del Barcellona sottolinea, da ieri, l’intento benefico della sfida con la Fiorentina, e promuove la gara in memoria di Artemio Franchi, tracciando anche un profilo del grande uomo di sport a cui è intitolato il trofeo.

 

 

L’orto botanico si svela

L’Orto botanico, nato come Giardino dei piante medicinali (i Semplici) nel 1545, è fra i tre Orti più antichi al mondo insieme con quelli di Pisa e Padova e raccoglie le specie botaniche comuni e quelle più rare – che vengono raccolte con missioni nei luoghi di origine – la maggioranza delle quali è coltivata in vaso nelle serre o nelle aiuole all’aperto. Accanto alla coltivazione l’Orto si occupa di raccogliere, conservare e catalogare i semi.

Nei mesi estivi l’Orto sarà anche la sede per alcune iniziative temporanee. Giovedì 26 giugno, nelle serre del giardino, ha preso il via l’esposizione di fotografie di Lorenzo Carlomagno “Il cammino di Santiago. Magico è il viaggio che unisce l’ordinario all’impossibile”, aperta fino a giovedì 31 luglio.

Da martedì 1 a martedì 15 luglio, infine, il Museo di Storia naturale ripropone presso l’Orto “Gold rush”, il percorso ludico e didattico che riproduce il lavoro dei cercatori d’oro: saranno allestite per il pubblico le vasche per lavare la sabbia aurifera e fare l’esperienza del ritrovamento di pagliuzze e piccole scaglie d’oro nativo e pirite che verranno poi analizzate e studiate al microscopio (per partecipare occorre prenotare telefonando allo 055-2346760). L’estate dell’Orto botanico è anche su internet su www.msn.unifi.it.