sabato, 13 Settembre 2025
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Un asilo a Palazzo Medici

Il presidente della provincia Matteo Renzi e l’assessore alla pubblica istruzione del comune di Firenze, hanno firmato , l’intesa per il “Piccolo Principe”, l’asilo d’infanzia allestito all’interno di Palazzo Medici, che ospiterà i figli dei dipendenti della provincia, della regione e i bambini in lista di attesa al comune.

“E’ necessario pensare non solo ai cittadini che votano, ma a tutta la cittadinanza, bambini compresi – ha spiegato Renzi –questo asilo serve a dare una risposta prima ai bambini e poi alle mamme”.

Come ha sottolineato Renzi, la maternità non può essere vista come un problema per la carriera lavorativa delle donne e la provincia, d’intesa con gli altri enti locali toscani, si è impegnata per aiutare le giovani mamme.

Il nuovo asilo rientra anche nel progetto di restituire alla città di Firenze spazi che precedentemente non erano utilizzati o possono essere meglio impiegati. I locali in cui è stato collocato il centro dell’infanzia, infatti fino ad un anno fa accoglievano l’archivio giuridico provinciale. Ben presto anche il garage dell’amministrazione provinciale cambierà destinazione d’uso divenendo una galleria che servirà a collegare Via Ginori e Via Cavour.

L’asilo ospiterà 20 bambini, 10 dei quali destinati ai bambini nelle liste d’attesa. Gli spazi interni sono dislocati su una superficie utile di circa mq 224,00, suddivisa tra un locale mutlifuzione destinato al gioco, una “sala disegno” e una “sala nanna”, oltre ovviamente ai servizi igienici e ai locali spogliatoio sia per gli educatori che per i bambini. E’ presente anche uno spazio per i giochi all’aperto attrezzato con scivolo.

Come ha sottolineato l’assessore comunale Daniela Lastri, “Il Piccolo Principe” è il primo nido aziendale ad essere inaugurato e deve essere visto come un’apripista per lo sviluppo di altri servizi per le famiglie con bambini piccoli.

La realizzazione del centro per l’infanzia non è stata facile. Non esiste alcuna legge nazionale riguardo agli asili nido e di conseguenza il sostegno economico statale è estremamente limitato e decisamente non sufficiente alle esigenze nazionale.

La Toscana, però, può essere definita quasi un’isola felice: nella nostra regione il 28% dei bambini nella fascia di età fra 0 e 3 anni (contro l’11 in Italia) sono in grado di trovare un posto all’asilo nido o in uno dei servizi educativi creati per loro. Negli ultimi otto anni, grazie soprattutto alle risorse regionali, sono state create nuove strutture per accogliere i bambini: sono stati aperti 20 nuovi asili ed il numero dei centri giochi è passato da 6 a 17. Sono stati anche creati nuovi servizi come i 25 nuclei di “famiglie amiche”, che al momento accolgono 100 bimbi, i 3 centri servizi a casa dell’educatore e l’istituzione di una sorta di albo che al momento raccoglie 266 nominativi di baby-sitter.

Grazie ai nuovi servizi al momento ci sono “solo” 400 bambini nelle liste d’attesa per ottenere un posto in un asilo, ben 100 in meno rispetto all’anno scorso.Molto importante l’iniziativa regionale di erogare dei voucher alle famiglie con in bambini in lista di attesa. L’anno scorso 245 famiglie hanno presentato la domanda per ottenere i buoni e ben 230 li hanno ottenuti. Per quest’anno è ancora aperta la possibilità di presentare le domande per ottenere i voucher, inoltre, quest’anno, il valore dei buoni è stato raddoppiato: da 1500 a 3000 euro.

Casa, se ne parla in Comune

L’iniziativa è aperta a notai, rappresentanti dei consumatori e semplici cittadini, che si confronteranno (a suon di domande e risposte) sulle problematiche legate alla casa. L’appuntamento è per le 9.30 nel Salone de’ Dugento di Palazzo Vecchio. A moderare l’incontro ci sarà Antonio Lubrano. Saranno presenti, tra gli altri, il presidente del consiglio notarile di Firenze, Fabrizio Riccardo Freudiani, Antonio Longo del Movimento Difesa del cittadino, l’assessore alle politiche per la casa Paolo Coggiola e quello all’informatica Lucia De Siervo.

Inoltre, il progetto “Studi Aperti” ha messo a disposizione dei cittadini 375 appuntamenti gratuiti prenotabili on line sul sito internet: www.consigliofirenze.it. Le prenotazioni si potranno effettuare anche durante l’incontro di domani, alle postazioni on line del consiglio notarile.

L’acquisto di una casa è un momento importante nella vita di una persona e deve essere compiuto con la maggiore consapevolezza possibile”, commenta l’assessore Coggiola. “Per questo è da accogliere con favore l’iniziativa del Consiglio Notarile di Firenze, Pistoia e Prato, che ha scelto di mettere a disposizione dei cittadini la professionalità dei Notai fin dall’inizio della contrattazione immobiliare senza costi aggiuntivi”. Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore De Siervo, che ha annunciato che sono allo studio “ulteriori collaborazioni con il consiglio del notariato, nell’ottica della semplificazione amministrativa e della diffusione dei servizi online”.

L’assassino conosceva Ciolli

Il cadavere di Ciolli, in cui si è imbattuta una donna che stava portando a passeggio il cane, era semi-carbonizzato. L’autopsia disposta dalla magistratura ha fatto chiarezza su due punti: l’imprenditore 43enne non è morto per un trauma alla testa, dunque è da escludere che l’omicidio sia avvenuto durante una lite; e nei suoi polmoni non sono state rinvenute tracce di fumo, quindi l’uomo era già deceduto quando qualcuno ha dato fuoco al suo corpo.

Un altro elemento che fa propendere per l’ipotesi che l’assassino – o gli assassini – conoscesse bene Ciolli è il ritrovamento dell’auto dell’imprenditore all’Osmannoro. Secondo chi sta indagando sull’omicidio, lo spostamento della macchina sarebbe un tentativo di depistaggio. Le cause della morte, tuttavia, non sono ancora del tutto chiare. Gli esami tossicologici sul cadavere daranno le certezze che mancano.

Un week-end per auto d’epoca

Il teatro della sfida sarà il circuito stradale del Mugello: da Scarperia a Firenzuola fino a Barberino. Lasciata Scarperia, le auto supereranno il passo del Giogo e attraverseranno Firenzuola, per poi raggiungere via Bolognese, località La Casetta. Da qui, scendendo il passo della Futa fino a Le Maschere e Cafaggiolo, torneranno a Scarperia.

La competizione, giunta alla ventunesima edizione, andrà avanti anche domenica. Per questo motivo, dalle 8.30 alle 16 saranno chiuse al traffico alcune strade: la provinciale 503 dal bivio di Riccianico (Firenzuola) fino al bivio con la provinciale 65 Futa in località Casetta; la strada provinciale 65 dal bivio con la 503 in località Casetta fino in località Traversa; la 503 da località Ponzalla (Scarperia) fino alla località Casanova (Firenzuola); la 65 da località Montecarelli a località Le Maschere (Barberino Mugello).

Per chi proviene da Firenze, sarà comunque garantita la viabilità per Firenzuola-Imola utilizzando la strada militare di Barberino di Mugello, la strada provinciale della Futa fino alla località Traversa. Per maggiori informazioni sull’evento e per conoscere la storia del circuito del Mugello, si può visitare il sito della manifestazione www.circuitostradaledelmugello.it oppure il portale del Comune di Firenzuola www.comune.firenzuola.fi.it.

Ambiente, il piano anti-smog

Ammontano a 28 milioni di euro le risorse regionali per il Prrm, piano regionale per il risanamento e il mantenimento della qualità dell’aria 2008-10, che interviene su mobilità, riscaldamento, attività produttive, informazione e sensibilizzazione, puntando come obiettivo prioritario alla riduzione delle emissioni. Il piano ha avuto il via libera a maggioranza da parte della commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale. “Di smog ci si ammala e di smog si muore – commenta il presidente della commissione, Erasmo D’Angelis (Pd) -. Di fronte a quest’emergenza, il piano è la migliore risposta che la Regione mette in campo per contrastare l’aumento dell’inquinamento. Il nostro vero dramma è che mancano politiche nazionali in grado di invertire la tendenza dell’aumento del traffico privato su gomma. I mezzi pubblici, per non parlare dei treni, ricevono soltanto le briciole. Il governo nazionale non ci può condannare a code, ingorghi e smog, bisogna cambiare rotta”.

Contrario al piano invece il vicepresidente, Andrea Agresti (An), secondo il quale “il provvedimento non dà certezze sul fronte delle risorse. Se non ci sono fondi e incentivi certi per il rinnovo delle vecchie caldaie, se non ci sono impegni cogenti da parte degli enti pubblici, se non ci sono sinergie e interventi che stimolino la sensibilità dei cittadini, per quanto il piano possa individuare obiettivi condivisibili, rimane il rischio che questi obiettivi non li sappia raggiungere. La mancanza di certezze sulle risorse lo rende debole. Per questo non posso votare a favore”.

Il piano individua azioni per risanare la qualità dell’aria nelle zone più critiche, e per mantenere nel tempo la qualità dell’aria su tutto il territorio. Fra le misure previste, l’incentivazione fiscale per i veicoli a gpl e metano, la sperimentazione dei filtri antiparticolato per i mezzi del trasporto pubblico locale, gli interventi per la sostituzione delle vecchie caldaie, i limiti di emissione per i nuovi impianti produttivi nelle aree di risanamento. La Giunta dovrà inoltre presentare un report annuale di monitoraggio in commissione. “Un piano molto positivo, molto dettagliato, con la previsione di un report che ci permetterà di capirne l’applicazione effettiva sul territorio”, questo il commento di Lucia Franchini (Pd), mentre per Mario Lupi (Verdi) il piano “rappresenta senz’altro un passo in avanti importante, anche se non sarà risolutivo di tutti i problemi”. Condivisione anche da parte di Bruna Giovannini (Sd), che raccogliendo sollecitazioni anche di altri consiglieri ha proposto un approfondimento specifico su alcune aree critiche.

Il piano arriverà in Aula per il voto definitivo nella prossima seduta, il 25 giugno, e sarà quindi accompagnato da un ordine del giorno con il quale si individueranno tre aree critiche, su cui nei primi sei mesi sarà chiesto alla Giunta regionale un approfondimento particolare: l’area metropolitana fiorentina e pratese, la zona di Livorno e Pisa, l’area lucchese.

Uscita chiusa sulla Fi-Pi-Li

Dalle 22 di sabato 21 alle 6 di domenica 22 giugno, sarà dunque chiusa al transito la rampa di immissione sulla Fi-Pi-Li dello svincolo di Livorno Stagno, nel tratto compreso fra il chilometro 76+155 ed il chilometro 76+700 della carreggiata in direzione Livorno.

La chiusura è stata programmata per consentire lavori di posa in opera delle barriere di ritenuta laterali.

Mattei incontra il Madagascar

Questi si occuperà, all’interno del consolato, dei rapporti internazionali. Mattei ha ricordato che “sono circa 3.500 le persone native del Madagascarben presenti sul territorio provinciale e tutte ben inserite nella nostra società. Da incontri come questi – ha spiegato il presidente Mattei – possono iniziare rapporti di collaborazione molto importanti per la Provincia che, del resto, intrattiene già rapporti internazionali e di gemellaggio con molte realtà provinciali, regionali e con paesi esteri. Il Madagascar è una nazione in crescita e siamo disponibili a collaborare con le forme che saranno ritenute più opportune”.

L’ambasciatore ha rilanciato, a questo proposito, l’idea di “lavorare insieme per un progetto di cooperazione internazionale” augurandosi un proficuo rapporto di amicizia.

Sant’Orsola, spazio a Pinocchio

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“Col protocollo sottoscritto il 2 agosto 2007 la Provincia di Firenze è divenuta destinataria della proprietà del fabbricato di Sant’Orsola. Come sappiamo, una parte del fabbricato è destinato a sede del liceo artistico, una parte sarà utilizzata per la realizzazione di un auditorium che andrà a sostituire la Sala Est-Ovest visto che sono iniziati i lavori per la Galleria che collegherà via Cavour a via Ginori ma, essendo l’edificio di Sant’Orsola confinante con via Taddea ed essendoci in via Taddea la casa dove ha avuto i propri natali Carlo Lorenzini, conosciuto meglio come Collodi, io credo che proprio questa vicinanza si possa prestare a far sì che in questo Palazzo venga creato uno spazio per ricordare Collodi e la sua creatura Pinocchio, un personaggio di fantasia, conosciuto in tutto il mondo e del quale le avventure sono state tradotte in tutte le lingue, compreso latino ed esperanto. Ben venga una ristrutturazione di Sant’Orsola perché questo vuole dire recuperare un’area degradata ma credo che la Provincia di Firenze, avendo a disposizione questo fabbricato, possa dare il giusto rilievo a quella che è stata l’opera di Carlo Lorenzini ed a Pinocchio”.

D’accordo Gori (PD) che ha ricordato come: “Lo stesso presidente Renzi ha tratteggiato l’ipotesi di uno spazio dedicato a Pinocchio. Si prevede uno spazio e non un museo ma il Consiglio può assumere un impegno per realizzare all’interno di Sant’Orsola uno spazio per Carlo Lorenzini e Pinocchio”. Anche l’assessore ai rapporti col Consiglio Nardini, a nome dell’assessore al patrimonio ed edilizia Giorgetti ha confermato che: “La Giunta condivide l’idea proposta dal Gruppo di Forza Italia per un impegno per la memoria di Lorenzini e della sua opera letteraria. E’ già stata avanzata una prima idea di una piazza in Sant’Orsola intitolata a Pinocchio con opere d’arte a lui dedicate, quindi non c’è soltanto una generale condivisione dell’idea che è stata avanzata, ma già un primo impegno operativo”.

Per Nutini (PD): “Si parla da decenni, in questa città, di Pinocchio e del giusto riconoscimento da dare al suo autore. Sono stato Presidente di Quartiere nell’area di Castello, proprio nelle zone dove è ambientata la favola. E Sesto Fiorentino era, in realtà, il Paese dei Balocchi raccontato da Collodi perché nell’area della Castellina, oggi nel Comune di Sesto, si teneva una Fiera che fu identificata, proprio come il paese dei Balocchi. Ritengo importante ricordare questo capolavoro e rendere omaggio a Collodi”. D’accordo anche Targetti (PRC): “I posti che ricordano Pinocchio sono vari e sono stati tutti indicati abbastanza bene con una segnaletica tra Castello e Sesto Fiorentino. Siamo d’accordo che ci possa essere uno spazio anche in Sant’Orsola perché è vicino a dove abitava il Collodi ed andava a mangiare nella zona di Castello, vicino alla piazza del Sodo”.

Ecco come sono i “nostri” anziani

Il 26 per cento di loro, invece, dice di sentirsi spesso scoraggiato e triste. E’ quanto emerge dall’indagine conoscitiva sugli stili di vita degli anziani a Firenze promossa dalla Uisp, Auser e Ancescao insieme alla Società della Salute e all’assessorato ai rapporti coi quartieri del Comune in collaborazione con la Facoltà di Psicologia di Firenze e i cinque Quartieri della città. L’indagine fa parte del progetto “La Forza dell’Anziano” che prevede anche incontri e conferenze nei maggiori luoghi di aggregazione e attività sperimentali con lavoro di gruppo sui temi dell’alimentazione, del movimento e della relazione e socializzazione.

In tutto sono stati raccolti 1009 questionari (383 uomini e 626 donne). Il 27 per cento degli anziani intervistati ha più di 65 anni e un’età media di circa 73. Il 40 per cento è in sovrappeso, il 10 per cento è obeso. I dati sono stati anticipati dagli assessori ai rapporti con i quartieri Cristina Bevilacqua, Graziano Cioni insieme a Patrizia Meringolo della facoltà di psicologia, al presidente dell’Auser territoriale Antonio Modi, Pierluigi Sbolci e Orlando Materassi della Uisp di Firenze. “Capire gli stili di vita degli anziani – hanno spiegato l’assessore Cristina Bevilacqua e il presidente della Società della salute Graziano Cioni -, rendersi conto della percezione che hanno di se stessi è importante perché ci permette di mettere in campo azioni adeguate per migliorare il loro stato di salute. All’indagine seguiranno incontri informativi sull’alimentazione e sull’attività motoria per indurre gli anziani ad adottare stili di vita più salutari”. Intanto in base alla ricerca, come ha anche sottolineato la professoressa Meringolo, emerge l’interesse dell’anziano a frequentare i luoghi di aggregazione nei quartieri e a partecipare ad attività ricreative. Circa il 30 per cento dice di essere interessato ai pranzi sociali, più del 33 per cento sceglie il cinema e il teatro, le gite, mentre quasi il 25 per cento preferisce la tombola e le carte. Per quanto riguarda l’attività motoria, a fianco ad un 75 per cento del campione che ha dichiarato che nella propria vita passata è stato molto o moderatamente attivo fisicamente, si registra quasi un 25 per cento che riferisce di avere avuto uno stile di vita sedentario . Ai partecipanti è stata poi chiesta la frequenza con la quale sono soliti utilizzare una serie di mezzi di trasporto pubblici e privati. E la maggioranza tende a camminare spesso o sempre (più del 60 per cento), usano la bicicletta spesso o sempre il 16.6% degli intervistati, sebbene una percentuale non trascurabile utilizzi con frequenza gli autobus urbani (23 per cento) e la propria automobile (20 per cento). Il 60% del campione considera la propria alimentazione adeguata mentre il 10% non la considera sufficientemente equilibrata. insieme al presidente della Società della Salute e assessore alla politiche socio-sanitarie

In base alle indicazioni dei Quartieri, sono stati coinvolti luoghi di aggregazione differenziati (circoli ricreativi, palestre, centri anziani, circoli ricreativi e culturali, parrocchie, mercati, laboratori sociali e culturali, misericordie). I Quartieri della città hanno partecipato all’individuazione dei luoghi di aggregazione dove distribuire il questionario. Sono stati assunti criteri di rispetto della proporzionalità di genere e di numerosità degli abitanti di ciascun quartiere in età anziana. Il maggior numero di partecipanti, data la numerosità della popolazione residente, appartiene ai quartieri 5 e 2, che complessivamente hanno rappresentato quasi la metà del campione complessivo. Il numero di persone che ha dichiarato di non essere coniugato o di aver avuto in passato una separazione/divorzio è esiguo, il campione si suddivide infatti quasi interamente in coniugati (che rappresentano più della metà dei partecipanti) e vedovi.
Per quanto concerne il titolo di studio, la licenza elementare risulta essere il titolo più rappresentato. La percentuale di persone che vive in un’abitazione di proprietà è elevata, così come è elevato il livello di soddisfazione per la propria vita affettiva. Poco meno della metà del campione invece riferisce di considerare la propria condizione economica sotto la media.

La professoressa Meringolo ha fatto presente che, sebbene i partecipanti riferiscano di camminare con una frequenza maggiore rispetto a quella con la quale sono soliti utilizzare mezzi di trasporto pubblici e privati, i dati relativi al peso corporeo sono preoccupanti: sovrappeso e obesità interessano infatti la metà del campione complessivo, e in alcuni quartieri sembrano coinvolgere un numero di partecipanti particolarmente alto. Tale dato non sembra giustificabile neanche attraverso lo stile alimentare seguito, che appare equilibrato sia come quantità di pasti quotidiani sia per tipo di alimenti consumati. È stato infine sottolineato come l’apparente contraddizione nei risultati non permetta di escludere che gli anziani tendano a sovrastimare l’adeguatezza della propria alimentazione e/o la quantità di attività fisica effettivamente svolta.

Permessi invalidi, due denunce

Il primo abuso è stato scoperto martedì pomeriggio durante un controllo ad hoc sui permessi inseriti nella lista dei contrassegni da verificare perché sospetti di utilizzo improprio. Gli agenti della polizia municipale hanno trovato un’auto in sosta in via Fibbiai in uno spazio riservato agli invalidi: la vettura esponeva un permesso di quelli inserito nella lista di controllo. Da accertamenti effettuati è emerso che il titolare era a casa mentre l’auto era stata utilizzata dal figlio, proprietario di attività commerciale in via degli Alfani. Pertanto l’auto è stata multata e l’uomo denunciato per truffa e sostituzione di persona.

Ieri notte il secondo caso. Gli agenti sono intervenuti in via Quintino Sella, in seguito a una specifica segnalazione: ovvero che un uomo utilizzava il contrassegno invalidi della nonna novantenne, residente in via Rocca Tedalda, per lasciare la propria auto in sosta sotto casa le notti di pulizia strada. Quindi alle 23 una pattuglia del distaccamento di Campo di Marte ha contattato l’uomo: questi ha spiegato che la nonna era in casa sua e che, data l’ora, stava dormendo. I controlli sono proseguiti anche stamani. Alle 7.40 gli agenti sono tornati in via Quintino Sella dove hanno trovato l’auto ancora parcheggiata con il contrassegno esposto sul cruscotto. Dopo poco l’uomo è uscito di casa.

Alle domande dei vigili, costui ha riferito di aver riportato la nonna a casa sua alle 7 ma, di fronte all’evidenza del motore freddo, ha cambiato versione precisando di aver riaccompagnato la nonna di 90 anni all’una e mezzo. Gli agenti hanno proseguito le verifiche (per esempio quelle relative dei passaggi dalle porte telematiche) da cui sono emersi ulteriori elementi che avvalorano l’ipotesi dell’utilizzo illecito del contrassegno. Inoltre la pattuglia inviata alla residenza della nonna non ha trovato nessuno. L’uomo è stato quindi denunciato per truffa, sostituzione di persona e falso ideologico.