venerdì, 12 Settembre 2025
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Stadio, nuova viabilità con “ViolaVai!”

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Il progetto prevede di allargare la zona interdetta alla viabilità attorno al Franchi, e di cambiare i percorsi degli autobus. La Fiorentina darà la possibilità di includere nel prezzo del biglietto la sosta nei parcheggi dedicati per l’intera giornata, e il trasporto con l’impiego dei mezzi pubblici allo stadio.

L’Ataf aumenterà le proprie corse nei giorni dello stadio. E con collegamenti particolari collegherà Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Sesto, Antella e altre zone perimetrali alla città per far arrivare direttamente i tifosi allo stadio. Firenze Pacheggi metterà a disposizione alcuni parcheggi gratuiti nelle zone che saranno individuate.

Il progetto è ancora in fase di sviluppo, per essere pronto all’inizio della prossima stagione sportiva, ma sarà già sperimentato per la partita del 30 luglio tra Fiorentina e Barcellona. Tra gli obiettivi, anche quello di migliorare la qualità dell’aria, riducendo lo smog. Lo slogan della campgna sarà “Autogoal o Autobus?”.

“Parto dal passato per dire che è stata una stagione fantastica, e vogliamo andare avanti in ogni senso sul solco tracciato – commenta l’amministratore delegato della Fiorentina Sandro Mencucci -. Oggi, in particolare, presentiamo un progetto in accordo con l’Ataf e la Firenze Parcheggi, per cercare di decongestionare il quartiere di Campo di Marte in occasione delle gare. Un modo per venire incontro alle esigenze dei cittadini che abitualmente vivono nel quartiere dello stadio, un modo per venire incontro alle esigenze dei tifosi abbonati che vengono da altre zone della città o addirittura da furoi Firenze”.

Servizio civile, i bandi del Comune

L’assessore presenta così il bando di servizio civile per i progetti del Comune di Firenze. La data di scadenza per presentare la domanda è il 7 luglio. I progetti del Comune di Firenze sono: “Interventi assistenza e socializzazione ” che prevede l’impegno di 59 volontari, “Tutta mia la città” (27 volontari), “Ais Attavante” (4 volontari), e “Comunicazione e catalogazione Servizio Musei Comunali” (5 volontari).

I 59 volontari del progetto “Interventi assistenza e socializzazione” saranno impegnati in servizi di assistenza domiciliare presso i Siast, nei centri diurni per anziani (Colibri, Le Rondini, l’Airone ), presso il centro di socializzazione la Fenice, presso la casa Mameli e la Foresteria Il Fuligno. I 27 volontari impiegati nel progetto “Tutta mia la città” lavoreranno presso i centri giovani e lo sportello Informagiovani. I 4 volontari del progetto Ais Attavante saranno impegnati presso il Centro Attavante. Mentre i volontari del progetto “Comunicazione e catalogazione Servizio Musei Comunali” svolgeranno il loro servizio presso il museo Bardini e presso i quartieri monumentali di palazzo Vecchio.

“Sarà un’opportunità importante per i giovani – ha proseguito l’assessore De Siervo – che potranno mettere a disposizione della comunità, oltre al proprio curriculum scolastico, anche la propria energia e voglia di fare. Quindi il servizio civile volontario sarà per i giovani un’esperienza indimenticabile, un valore aggiunto per la nostra città e per chi la vive”. La ragazze e i ragazzi che avranno presentato la domanda, saranno invitati ad una selezione che si svolgerà in un giorno dal 10 al 17 luglio. La giornata varia a seconda del progetto a cui sia stata fatta domanda.

I volontari ammessi, inizieranno il servizio dal 1° settembre, saranno impiegati per 30 ore settimanali e riceveranno un assegno mensile di 433,80 euro. Il modello della domanda ed ulteriori allegati possono essere ritirati presso il Comune di Firenze, Ufficio Servizio Civile in via Palazzuolo, 12 telefono 055/2616403-4, oppure può essere scaricato dal sito internet http://news.comune.fi.it/volontariato.

Torna la “Festa della ceramica”

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Il calendario e le novità sono state illustrate da Giovanna Folonari, assessore alla cultura della Provincia di Firenze, Rossana Mori, sindaco di Montelupo, Cesare Baccetti, assessore alla cultura del Comune di Montelupo, e Fausto Berti, direttore del museo della ceramica di Montelupo. Le 5mila presenze registrate nei soli due giorni dell’inaugurazione del nuovo museo della Ceramica di Montelupo, avvenuta il 24 maggio scorso, sono il segnale di un interesse crescente intorno alla produzione tipica della città.

L’inaugurazione del nuovo museo rappresenta il culmine di un lavoro di valorizzazione portato avanti negli ultimi anni e la Festa della Ceramica è un’occasione per scoprire le tante sfaccettature di un’arte antica, che non disdegna di aprirsi al nuovo e all’innovazione. Quest’anno sarà data particolare attenzione alla scuola della Ceramica, di cui ricorre il venticinquesimo anniversario. Si tratta di una realtà unica in Italia che si propone, attraverso metodi didattici innovativi, di trasmettere tutte quelle conoscenze indispensabili per rendere gli allievi autonomi nell’affrontare l’intera filiera della produzione ceramica.

La scuola è stata istituita in conseguenza ai cambiamenti accorsi nel tessuto sociale e produttivo. Fino a 30 anni fa, i segreti della lavorazione ceramica si imparavano a bottega, venivano trasmessi di padre in figlio. Saltando questa dinamica è stato necessario creare un soggetto che si occupasse della formazione dei futuri ceramisti, con standard qualitativamente alti. Negli ultimi cinque anni si sono qualificati circa 200 allievi e, secondo quanto riscontrato dalla Regione Toscana, circa il 73% di questi ha trovato lavoro in un settore affine.

La mostra, allestita in occasione della Festa della Ceramica, si riferisce agli ultimi anni, da quando la gestione della scuola è stata affidata all’Agenzia per lo Sviluppo Empolese-Valdelsa. Le opere esposte sono il lavori realizzati dagli studenti come tesi di fine corso. Tutte le esposizioni della Festa sono state pensate seguendo diversi percorsi che spaziano dalla ceramica antica al contemporaneo, con una particolare attenzione alle donazioni ricevute negli ultimi mesi dal Comune di Montelupo. Recentemente, il comune di Montelupo Fiorentino, ha ricevuto tre importanti e pregiate donazioni: sei arlecchini da parte della famiglia di antiquari fiorentino Bartolozzi, una serie di orci monumentali dall’azienda Bitossi e una collezione che raccoglie ceramiche antiche di epoca classica (V e VI secolo avanti Cristo), medioevale e post medioevale (dal XII al XVIII secolo) da parte della signora Marisa Conti. I pezzi di quest’ultima donazione saranno esposti presso il centro Excelsior durante i giorni della Festa della Ceramica.

Sarà dato grande spazio anche alla produzione contemporanea, con una mostra dedicata alla Manifattura Mancioli, esempio dell’alto grado di eccellenza raggiunto attraverso la contaminazione delle produzioni con arte e design, innovazione tecnologica e ricerca dei materiali, a partire dall’immediato dopoguerra fino ad oggi. La ceramica è anche un mezzo di espressione artistica, come dimostrano le opere di Alessio Tasca, esposte in un originale allestimento nella zona della Prioria di Montelupo, il punto più alto della città. La scelta della suggestiva location della mostra intende mettere in risalto gli aspetti caratteristici dell’ultima fase del lavoro dell’artista: le opere monumentali, la loro “matericità”, la mancanza di colore a smalto vogliono suggerire una sensazione della rovina, imposta agli oggetti del passaggio del tempo.

Non mancherà uno spazio dedicato all’attuale produzione montelupina, nella mostra “Lo Stato dell’Arte” saranno esposte 54 opere realizzate da 18 aziende del territorio. Negli ultimi anni le esposizioni dedicate alla ceramica antica sono state affiancate da mostre ed iniziative che focalizzano l’attenzione sulla creatività dei giovani artisti e sull’innovazione; promuovendo anche occasioni di contaminazione ed incontro fra i vecchi artigiani e studenti universitari e di design. Giovani ceramisti provenienti da tutta Italia e selezionati attraverso un bando pubblico allestiranno un laboratorio – mercato per le strade della città, offendo una dimostrazione delle proprie tecniche di lavorazione. La manifestazione è soprattutto una festa dell’arte, della cultura e del folklore cittadino. Per dieci giorni le strade, i vicoli e le piazze ospiteranno spettacoli ed eventi, dimostrazioni, mercatini dell’artigianato, installazioni che voglio valorizzare proporre al visitatore suggestivi scorci del centro in una versione inedita.

Firenze saluta Rigoni Stern

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Il primo cittadino fiorentino ha voluto ricordare così Mario Rigoni Stern una volta appresa la notizia della morte del grande scrittore avvenuta ad Asiago. Domenici rammenta la cerimonia del conferimento della cittadinanza onoraria, avvenuta il 26 marzo 2006, in cui in un Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio gremitissimo Rigoni Stern fu festeggiato e applaudito a lungo, in particolare da tanti studenti delle scuole fiorentine.

In quell’occasione, lo scrittore lesse alcuni versi della Divina Commedia, quelli che lui teneva dentro ai suoi zaini durante la campagna di Russia: “Quando non mi era rimasto più niente – raccontò – ma quelli sì, perché mi davano forza per sopportare l’orrendo baratro in cui la guerra ci aveva gettato”.

“Con la scomparsa di Rigoni Stern se ne va un pezzo della storia della nostra letteratura”. E’ il ricordo del presidente del Consiglio comunale Eros Cruccolini dopo l’annuncio della morte dello scrittore.”Ricorderemo a lungo – ha proseguito Cruccolini – il giorno in cui Rigoni Stern ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Firenze nel marzo del 2006. Fu un’occasione per celebrare un grande intellettuale del nostro tempo, testimone in prima persona e poi attraverso le pagine dei suoi libri del dramma degli alpini mandati a morire in Siberia nel 1943. La sua opera oggi come allora è di esempio alle nuove generazioni come simbolo di saggezza e memoria storica”.

“Salutiamo – ha concluso Cruccolini – un cittadino di Firenze che ha deciso di passare gli ultimi anni della sua vita fra le montagne che amava tanto e che sono state protagoniste dei suoi libri, diventati tasselli fondamentali della letteratura italiana“.

Saharawi: “Grazie Toscana”

Alien Habib Hentani, governatore della provincia di Auserd, l’ultima nata nella Repubblica Democratica Araba del Saharawi, ha ringraziato così Bruna Giovannini, segretario questore del Consiglio regionale della Toscana, nel corso di un incontro a Palazzo Panciatichi. Il governatore della provincia di Auserd era accompagnato dai rappresentanti del Fronte Polisario Khandoud Hamdi (in Italia) e Uali Mojstar Ahmed Salem (in Toscana) e da Pierluigi Martinelli, vicepresidente dell’Associazione di solidarietà con il popolo Saharawi di Sesto fiorentino.

“Il popolo Saharawi deve avere l’opportunità di esprimersi liberamente – ha sottolineato Alien Habib Hentani, facendo il punto sulla difficile situazione del Sahara occidentale – A distanza di diciassette anni dal ‘cessate il fuoco’ appare evidente che il Marocco non vuole una soluzione democratica. Purtroppo la sua posizione trova appoggio in molti paesi e questo rappresenta un pericolo non solo per l’Africa, ma anche per l’Europa”. Il Fronte Polisario nel 1976 ha proclamato la Repubblica, che ha ottenuto il riconoscimento di diversi stti ed è stata alla vicepresidenza dell’Unione Africana. Dal 1990 è in attesa di poter svolgere un referendum per poter prendere possesso dei territori del Sahara occidentale su cui il popolo Saharawi vive. Numerose risoluzioni dell’Onu hanno ribadito il loro diritto all’autoderminazione.

“Il primo incontro tra la Toscana ed il popolo Saharawi risale a oltre venti anni fa, proprio su iniziativa di alcuni comuni dell’area fiorentina – ha ricordato Bruna Giovannini – E’ un impegno che continua e continuerà, sperando che l’ultima risoluzione delle Nazioni Unite, la numero 1813 del 30 aprile scorso, possa aprire scenari nuovi”. Giovannini si è soffermata anche sulla difficile vita nei campi e sul ruolo fondamentale che svolgono le donne, “la cui rappresentanza nel Parlamento raggiunge il quaranta per cento”.

Tante novità per i tifosi viola

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Il vento di novità più interessante dovrebbe essere proprio l‘abbonamento (o biglietto) multifunzionale che servirà anche per viaggiare sui bus dell´Ataf e la “Tessera del tifoso”, una sorta di passe-partout per il Franchi con tanto di raccolta punti-sconto compresa.

Correzioni strutturali allo stadio ed innovazione tecnologica. Queste le parole d’ordine del questore, convinto che le modifiche all´impianto e la primogenitura di servizi informatici possano avere positive ricadute sulla sicurezza. Duemila nuovi posti saranno ricavati sulle gradinate del Formaggino, in quelle che sono adesso le zone cuscinetto che chiudono lo spazio ospiti sia sul lato Ferrovia che su quello Maratona. Mille posti in più da una parte e mille dall´altra, delimitati da ulteriori vetrate. Nuovi spicchi di stadio che potranno essere destinati agli ospiti oppure alla tifoseria di casa a seconda delle necessità.

Opera strutturale questa, da eseguirsi a carico della Fiorentina che ne trarrà poi vantaggio dal maggior numero di biglietti che si potrà staccare. La convenzione con l´Ataf servirà invece a far sì che gli abbonamenti e i biglietti allo stadio consentano anche di viaggiare sui bus urbani nella domenica di partita: in pratica i tifosi pagheranno con l´abbonamento o il biglietto alla partita anche una quota per il viaggio, che sarà ridotta rispetto al ticket ordinario, ma che per Ataf sarà un’entrata “certa” e per i tifosi un incentivo ad usare il bus.

In una riunione della Fiorentina con i capi delle tifoserie si è parlato anche della famosa “Tessera del tifoso” che, come tutto il resto, dovrebbe essere attiva con l´inizio del campionato. A cosa servirà? Sarà un telepass per l´accesso allo stadio e ad impianti di altre discipline sportive che consentirà di snellire le procedure di acquisto dei biglietti, ma potrà funzionare anche come portafoglio elettronico per l’acquisto di merchandising dato che la società è intenzionata a caricarci sopra punti e benefici.

Il questore chiederà inoltre che entro l´estate sia avviata – partendo dalla tribuna autorità – la sostituzione dei separatori verso il terreno di gioco con parapetti che rendano più agevole la discesa dei tifosi in campo in caso di emergenza ed infine, porrà il problema del bagarinaggio informatico emerso in occasione del match Uefa col Glasgow quando, una ventina di tifosi scozzesi si sono presentati con biglietti di settori riservati ai fiorentini che avevano acquistato su E-bay.Se questo fenomeno si estendesse potrebbe diventare un grosso problema.

Comune, bandi per lavoro

Per le selezioni pubbliche per i profili professionali di insegnante alla scuola materna e di educatore all’asilo nido, le domande dovranno essere presentate entro il 1° luglio, mentre entro l’11 luglio per i profili professionali di operatore cuciniere e di istruttore direttivo assistente sociale.

I testi integrali dei bandi di gara sono disponibili nell’apposita sezione sul sito internet del Comune di Firenze, oppure presso la Direzione organizzazione, in via Nicolodi 2, o ancora presso gli Urp di piazza Santa Croce 1, piazza della Libertà 12, via Tagliamento 4, via delle Torri 23, via Carlo Bini 7 e piazza I° Maggio.

Frutta e verdura “scendono” in piazza

L’idea è quella della filiera corta (dal produttore al consumatore) e il progetto, che nasce dalla collaborazione fra Provincia e Comune con il sostegno della Regione, si chiama “Il Mercatale” di Firenze. A presentare l’iniziativa (il primo appuntamento è il 21 giugno in piazza del Carmine, in occasione di NottArno) in Palazzo Vecchio erano presenti gli assessori all’ambiente del Comune Claudio Del Lungo e all’agricoltura della Provincia Pietro Roselli, Lapo Cantini di Confesercenti, Anna Maria Dini di Donne in Campo, Laura Pestelli di Coldiretti e altri rappresentanti delle 12 associazioni di categoria e dei produttori che hanno promosso il progetto fra i quali anche Cia (Confederazione italiana agricoltori), le associazioni Giovani imprenditori agricoli (Agia), Nazionale agricoltura biologica, italiana per l’agricoltura biologica, il Coordinamento toscano produttori biologici, le associazioni Città del Bio e per l’agricoltura biodinamica, la Cna, il Gas Frediano.

“E’ da diverso tempo che stiamo lavorando a questa iniziativa – ha detto l’assessore Claudio Del Lungo -. Ed è un’occasione importante per portare il produttore direttamente al consumatore, per assaggiare prodotti freschi, anche di giornata, per riappropriarsi dei sapori”. In tutto 30 banchi (un banco per due produttori) tutti uguali in legno con copertura in crema color crema. Le ‘casette’ che hanno ricevuto l’okay della Sovrintendenza sono del Comune e vengono messe di volta in volta a disposizione del Mercatale. In ogni mercato ci saranno 60 produttori (45 agricoli, 10 artigiani e 5 commercianti). Arriveranno un po’ da tutta la Toscana, ma soprattutto dalla Provincia.

I primi sei mercati fino a dicembre si svolgeranno con il seguente calendario:

Piazza del Carmine: sabato 21 giugno dalle 18 alle 2,30; piazza del Carmine il 5 luglio; piazza Santa Croce il 6 settembre; piazza del Carmine il 4 ottobre; piazza santa Croce il 1 novembre e piazza del Carmine il 6 dicembre. A parte il 21 giugno, l’orario del mercato è dalle 8 alle 13. Il Mercatale di Firenze è promosso dal Comune (assessorato all’ambiente e alle attività produttive) in collaborazione con la regione. Al progetto hanno aderito anche tutte le 12 associazioni di categoria e dei produttori che hanno provveduto a nominare un Comitato di gestione (il presidente è Anna Maria Dini di Donne in Campo) con il compito di assicurare la tutela della qualità dell’iniziativa, la tutela dell’immagine, l’informazione ai cittadini, l’accettazione della presenza al mercato di nuovi partecipanti, l’esclusione degli operatori che non rispettano i principi e le modalità stabilite dal regolamento e dal protocollo che i promotori hanno sottoscritto.

Le produzioni in esposizione e vendita al Mercatale si caratterizzeranno per territorialità e stagionalità, tipicità, trasparenza del prezzo, sostenibilità e salubrità. L’individuazione delle caratteristiche di qualità sarà garantita dall’inserimento del prodotto nell’elenco regionale dei prodotti agro-alimentari, dall’adesione a sistemi volontari di tutela e valorizzazione (Dop, Igp, Doc, marchi collettivi9, da certificazioni di ecosostenibilità. Il disegno sulle brochure e sulle borse di tela del Mercatale è di Sergio Staino.

I 50 anni dell’istituto olandese

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Le celebrazioni avverranno alla presenza del ministro della cultura dei Paesi Bassi Ronald Plasterk. Interverranno il presidente dell’Università di Utrecht Yvonne van Rooy, la storica Mina Gregori, la soprintendente del Polo museale fiorentino Cristina Acidini, il presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto olandese e direttore del Rijksmuseum di Amsterdam Ronald de Leeuw, e il direttore dell’Istituto Universitario olandese di storia dell’arte Bert W. Meijer, al quale il Comune consegnerà una targa quale riconoscimento per gli oltre 32 anni trascorsi alla direzione del prestigioso Istituto. L’assessore Eugenio Giani rappresenterà l’amministrazione comunale.

Durante l’iniziativa è previsto un intermezzo musicale con Johannette Zomer (soprano) e Fred Jacobs (tiorba); sarà inoltre presentato un video sull’Istituto Olandese realizzato da Tayu Vlietstra. Nell’ambito del festival “Olandiamo?”, quest’anno Firenze ospiterà due importanti mostre: la prima, a Palazzo Pitti, è “Firenze e gli antichi Paesi Bassi (1430-1530. Dialoghi tra artisti: da Jan van Eyck a Ghirlandaio, da Memling a Raffaello…”, che sarà inaugurata il 19 giugno; la seconda, al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi è “Fiamminghi e olandesi a Firenze.Disegni dalle collezioni degli Uffizi”, che si aprirà il 25 giugno.

Servizi giuridici in un corso di laurea

L’incontro, che sarà aperto dal presidente del corso Lorenzo Stanghellini, è rivolto in particolare a personale di enti e aziende, dal momento che questo percorso di studio mira a formare alcune figure professionali (giurista d’impresa, di amministrazioni pubbliche, del terzo settore e consulente del lavoro), che possono rispondere anche a specifiche esigenze di qualificazione di chi è già inserito nel mondo del lavoro.