domenica, 25 Maggio 2025
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Chianti Rufina in scena a Firenze

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Sono 23 le aziende che raccontano il Chianti Rufina, più noto come “il più alto dei Chianti”, per valorizzare un’identità territoriale che passa attraverso i vini del Chianti Rufina, ma non solo: ecco che si può, in quest’ occasione,  assaggiare alcune tra le eccellenze toscane, come il bardiccio, insaccato tradizionale aromatizzato al finocchio, il fagiolo zolfino, l’olio, la pesca Regina di Londa. La zona di Rufina è la più piccola tra le 7 specificazioni del Chianti ed occupa una superficie di 12.480 ettari con una produzione di circa 27.000 hl. E’ una terra tutta da scoprire, che ha alle spalle un passato vinicolo glorioso, con testimonianze che risalgono al XV secolo.

Info: Consorzio Chianti Rufina tel. 055/8399944 www.chiantirufina.com

 

Antichità La Datina apre a Firenze

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Negli ultimi anni la nostra ricerca si è aperta anche ai tappeti contemporanei Odegard. Vengono proposti tappeti annodati a mano, prodotti con lane himalayane e seta, personalizzabili nei disegni e nei colori, da realizzare nelle misure richieste dalla clientela.
Antichità La Datina partecipa alle più importanti mostre antiquarie nazionali ed internazionali.
Dal 3 aprile 2008, in aggiunta alla sede di Via Machiavelli a Prato, La Datina ha aperto la sua sede fiorentina nella lussuosa Via Maggio al n. 24r.

Cina, Domenici incontra l’ambasciatore

L’incontro si è tenuto stamani in Palazzo Vecchio fra il neo ambasciatore in Italia della Repubblica Popolare Cinese Sun Yuxi e il sindaco Leonardo Domenici, rappresentante dell’unica istituzione locale che l’alto diplomatico ha incontrato nel suo soggiorno fiorentino.

Il sindaco e l’ambasciatore hanno poi concordato sul comune obiettivo di incrementare il legame fra Firenze e la Cina, legame reso concreto dalla presenza della folta comunità cinese sul nostro territorio, definita dal sindaco importante sia per qualità che per quantità. Sun Yuxi ha sottolineato come il rispetto delle regole del nostro paese da parte dei cittadini cinesi immigrati sia fondamentale per migliorare il processo di integrazione; un processo che comunque, ha osservato il sindaco, è sensibilmente migliorato grazie alle ultime generazioni che frequentano ormai regolarmente le scuole dell’obbligo.

Il sindaco ha poi ricordato il gemellaggio di Firenze con la città di Nanchino, i rapporti commerciali incrementati anche con le visite a Ningbo, la trionfale tournee cinese del Maggio Musicale Fiorentino, le due mostre sulla Cina in corso a Palazzo Strozzi. Infine il sindaco ha consegnato all’ambasciatore una lettera in cui, ricordati i forti legami tra la città e il grande paese asiatico, esprime la “forte e profonda preoccupazione della comunità fiorentina per quanto è accaduto e sta accadendo in Tibet“, con un “accorato appello perchè venga fermata la repressione” e l’auspicio “che si apra al più presto una sede di dialogo costruttivo fra il governo di Pechino e le autorità religiose tibetane, a cominciare dal Dalai Lama”.

Inoltre Firenze, “luogo di incontro e dialogo, è pronta ad accogliere ogni iniziativa utile a contribuire alla pacifica soluzione della questione tibetana”. Sun Yuxi ha assicurato al sindaco che presenterà la lettera alle autorità del suo paese; ha ribadito che il suo governo ha dato ampie assicurazioni sul fatto che la polizia non farà uso di armi o violenza nei confronti dei manifestanti in Tibet; che la regione e la sua capitale Lhasa saranno aperte alle visite dei diplomatici occidentali.

Questo il testo della lettera:

Signor Ambasciatore,
colgo l’occasione della sua visita alla nostra città per ricordare innanzitutto i legami che uniscono Firenze alla Cina. Legami che hanno radici lontane nella storia e si sono rafforzati anche in tempi più vicini a noi con il gemellaggio con Nanchino, la presenza in Cina dell’Orchestra del Maggio Musicale, con i recenti scambi culturali ed economici con la città di Ningbo e le due bellissime mostre ospitate proprio in questi giorni in Palazzo Strozzi.

A questi legami corrisponde un interesse crescente da parte di tanti nostri imprenditori a sviluppare rapporti d’affari con le imprese del Suo paese e incrementare il già consistente interscambio commerciale. La numerosa comunità cinese presente qui a Firenze dimostra come, nel rispetto delle regole, sia possibile una convivenza che offre opportunità di crescita economica e culturale per tutti.

Firenze, oltre alle bellezze di arte e di civiltà che possiede e che sono patrimonio dell’umanità, è una città di pace, aperta al dialogo tra i popoli, luogo di accoglienza, di confronto fra culture e religioni diverse. Questa è la sua vocazione, alla quale nessun sindaco si è sottratto e della quale tutti i fiorentini si sentono profondamente partecipi.
Per queste ragioni sento di doverle esprimere, la forte e profonda preoccupazione della comunità che rappresento per quanto è accaduto e sta accadendo in Tibet e l’accorato appello perché venga fermata la repressione nei confronti di quanti in quella regione manifestano pacificamente il loro dissenso e perché si apra al più presto una sede di dialogo costruttivo tra il Governo di Pechino e le autorità religiose tibetane, a cominciare dal Dalai Lama.

Alla vigilia dei Giochi olimpici che il Suo paese ospiterà e che sono un grande appuntamento di pace e di fratellanza fra tutti i popoli del mondo, ci rivolgiamo a lei Signor Ambasciatore perché porti al Governo che Lei rappresenta la richiesta, fatta propria dalla comunità internazionale, di riaprire al più presto la capitale del Tibet agli osservatori e alla stampa internazionale, consentendo loro di informare sulla reale situazione di quella regione e di ridare la libertà a Hu Jia, in nome dei diritti dell’uomo e della pacifica espressione del pensiero e delle idee.

In questo senso Firenze, riconfermando la propria vocazione e tradizione di luogo di incontro e di dialogo, si dichiara pronta ad accogliere ed ospitare ogni iniziativa utile a contribuire alla pacifica soluzione della questione tibetana.

La prego di accogliere, signor Ambasciatore, i miei migliori saluti.

Gigli vs tulipani: per chi i crisantemi?

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Una squadra non malaccio considerando che, a mio avviso, il primo posto nel campionato olandese con un Ajax in crisi corrisponde più o meno a metà classifica del nostro.

Hanno fatto vedere qualcosa di buono. Che sanno giocare e tenere in mano il boccino. Quando c’è stato da nasconderci la palla l’hanno saputo fare con personalità, ma la viola, pur con i muscoli pieni di acido lattico di questi tempi, ha dimostrato che quando il fiato tiene, è capace di pungere davanti, ma anche di topiche dietro pur con il Gambero in campo e senza occhi di triglia.


Prandelli aveva infatti ridisegnato la difesa. Jorgensen e Gobbi sulle fasce e al centro il ritorno di Gamberini con Ujfalusi al suo fianco. Davanti ancora fiducia a Santana al fianco di Pazzini-Mutu.


La Fiorentina c’è. Gioca con un pressing alto che crea azioni, anche se è del PSV la più nitida, in avvio, che la saracinesca francese neutralizza.

Ci provano in successione Mutu, Kuzmanovic, Pazzini ed addirittura Ujfalusi dai cui piedoni parte la palla gol più nitida, ma non si sfonda e così si arriva al 45’.


Nella ripresa si riparte forti. Si vede che la viola vuole il gol che, fortunatamente arriva.

Un po’ fortunato è vero. Ma il Fenomeno su quella palla che pareva rimbalzasse come in un flipper ci ha creduto. Bontà sua e nostra!

L’esultanza è durata troppo poco però, perché pochi minuti dopo s’è beccato il gol dell’ 1- 1. Gol bello, niente da dire, ma noi, facendo casino là dietro, ci è voluto mettere il nostro copyright.

Il povero Martino che sarà pure un jolly, ma di mestiere è un ex ala, doveva tenere un uomo pericoloso come quell’Affelay, fisionomia holland, passo lungo e nome da afgano. Ebbene quello ha fatto un bel verticale su cui Gamberini era venuto troppo avanti per fare il fuorigioco ed Ufo è stato colto da un attacco di Dainellite ed è rimasto a dormire inchiodato con il loro centravanti che sì è buttato nel mezzo ed ha fucilato Frey.

Ma ci si crede ancora e si manda in crisi il PSV, Montolivo ha il piede caldo, poi al 30’ l’ingresso di Bobone Vieri crea il panico nella difesa orange. Ma finisce 1 – 1.

Peccato davvero. L’1 – 0 non sarebbe stato malaccio, ma con l’ 1- 1 sarà difficile andare ad accendere le lampadine nella città della Philips.

Però pensando agli altri tulipani di Coppa, si è fatto lo stesso risultato qua e là e poi ce la siamo giocata ai rigori.

Speriamo, un rimpallo ci può sempre capitare anche in Olanda. Meglio di buscarne 2 – 0! Almeno una speranza c’è.


Le pagelle


Frey – Ne para una fantasica all’inizio a freddo, poi si ripete su quello col nome da afgano e sul gol non ci può fare niente. Voto: 7


Jorgensen – Per lui il cliente più difficile quell’Afellay che spesso lo manda in crisi. Fa il suo, chiude bene ma spesso quello gli scappa ed è devastante. Voto: 6


Gamberini – Rientra e si vede. Koevermans non la vede mai fino al gol. Segna perché lui ha cercato di metterlo in fuorigioco e l’errore è stato di Ufo che la nel mezzo ha fatto il Dainelli. Voto: 6


Ujfalusi – Forse sarà stato emozionato perché c’erano gli spagnoli a vederlo. Fa un paio di bischerate non da lui. Il suo destro in attacco dal limite grida vendetta così come la dormita che ha causato il pareggio olandese. Voto: 5,5


Gobbi – Sulla carta dalle sue parti si aggirava l’uomo più pericoloso Farfan, ma gli lascia solo un paio di cross e si permette il lusso di spingere anche davanti. Voto: 6


Kuzmanovic – La luce della spia della riserva è sempre accessa anche se lui è il più giovane. Un buon tiro poi intelligentemente si limita a coprire.


Liverani – Croce e delizia il direttore d’orchestra. Ci mette un po’ a capire la partita poi lavora bene, pennella e fa qualcuna delle sue bischerate. Voto: 6


Montolivo – Il meglio. Gioca a tutto campo, copre, distribuisce palloni s’inserisce avanti e tira bene. Voto: 7


Santana – I soliti numeri da circo Togni che non servono a niente. Cos’alto aggiungere. Che è finito il tempo di sperare in lui. Voto: 5


Pazzini – Sgomita, lotta, gioca per la squadra è suo l’assist per il gol di Mutu. Ma il mestiere del centravanti è sempre un’altra cosa. Voto: 6


Mutu – Non è nel suo giorno migliore. Fatica ad entrare in gara, ma alla fine il gol, come quasi sempre lo segna lui e che aggiungere? Voto: 6,5


Donadel – Con lui in campo si guadagna in pressing e si perde davanti. E’ utile, ma sgomita che sembra al Palio di Siena e si becca il solito giallo. Voto: 6


Vieri – Per il quarto d’ora che gioca fa tremare i polsi ai tulipani. Entra subito nel match, fa vedere come si deve muovere un centravanti e quasi, quasi… Voto: 6


Osvaldo – Solo nel recupero per far presenza. Voto: s.v.


Prandelli – Capisce che la squadra ha il fiato corto e la sa gestire bene. Martino su Affely non è stata azzeccata, ma chi ci doveva mettere uno che di Potenza ha solo il nome? Voto: 6,5

Donne, un corso di autodifesa

Il corso “Impara a difenderti”, promosso dal Quartiere 1, comincerà martedì 8 aprile. E’ già possibile iscriversi, rivolgendosi alla segreteria della Palestra Ginnastica Fiorentina dell’associazione Libertas, in piazza Santa Maria Novella 18, il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17,30 alle 19,30.

Il corso sarà tenuto da istruttori della Federazione Arti Marziali che insegneranno i principi del Metodo Globale di Autodifesa dell’Associazione di Arti Marziali. Saranno dodici lezioni, due volte la settimana, il martedì ed il giovedì dalle 20 alle 21 a partire dall’8 aprile. Il costo del corso è di 75 euro comprensivo anche della quota associativa e dell’assicurazione.

“Sarà un modo per imparare le basi dell’autodifesa; innanzitutto a reagire di fronte ad un’aggressione ed anche un modo per avere maggiore stima in se stessi” hanno spiegato gli organizzatori. Per ulteriori informazioni è possibile telefonare al numero 348/3390110.

Via le auto, si gioca in strada

Domenica 6 aprile infatti, insieme ai volontari di Legambiente, sarà possibile “riprendere” la strada per correre e per giocare senza dover fare i conti con gli ingorghi. La storica giornata di festosa mobilitazione – che corona il lungo inverno della campagna “Mal’Aria” di Legambiente – contro il traffico e lo smog, è giunta alla sua quattordicesima edizione.

E’ rivolta ai bambini di tutte le età, ma anche ai genitori e ai nonni, per “riconquistare” strade e piazze, sottraendole per una domenica all’invadenza del traffico: piazze e strade sono chiuse alle auto con giochi, artisti, musica, mostre, laboratori e spettacoli teatrali.

A Bagno a Ripoli, l’iniziativa, rivolta ai bambini di tutte le età, si svolgerà al parcheggio dei Ponti che, per l’occasione, verrà chiuso alle macchine, a partire dalle 15 e fino al tramonto. Qui verranno piazzati banchini, organizzati giochi e laboratori ambientali e preparate gustose e sane merende. La compagnia “Ogamagoga” di Bagno a Ripoli allestirà uno spettacolare teatrino dei burattini. Verranno inoltre rispolverati i vecchi giochi di strada, come la campana, le bandierine, la corsa con i sacchi e, per i più piccoli, matite, pastelli a cera, gessetti colorati. I laboratori saranno fatti con materiale cartaceo riciclato e con pasta di sale.

Per domenica 6 aprile Barbara Scali, la responsabile della sezione locale che raccoglie i bambini iscritti a Legambiente nella Banda del Cigno, verrà aiutata da un gruppo di amici e animatori che, come gli scorsi anni, invaderanno l’area parcheggio e i giardini dei ponti in quella che sarà una giornata all’insegna del gioco e del divertimento, ma anche del rispetto dell’ambiente e per un uso diverso, più vivo, della strada e dell’intero paese. Tutte le informazioni per partecipare a “100 Strade per Giocare” a Bagno a Ripoli si possono chiedere telefonando alla referente Barbara Scali, al numero 339.2440913.

Bibbia, letture per conoscerla

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Le iniziative sono organizzate dall’associazione laica Biblia, e sono satte presentate dall’assessore alla cultura di Palazzo Vecchio, Giovanni Gozzini, insieme a Agnese Cini di Biblia e il professor Alfredo Jacopozzi dell’Ufficio cultura dell’Arcidiocesi di Firenze, che contribuisce all’evento insieme alla comunità monastica di San Miniato, la Comunità ebraica fiorentina e il Comune.

Gli appuntamenti si aprono il 10 aprile alle 17 alla Chiesa di San Miniato al Monte con la lectio magistralis aperta al pubblico sui salmi tenuta dal noto biblista Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura. Seguirà alle 18,30 un concerto di canti gregoriani tenuto dal Coro Viri Galilaei. L’11 e il 12 aprile, invece, al Convitto della Calza si terrà il convegno (a partire dalle 9) in cui verranno approfonditi e letti alcuni salmi. Si palerà anche della ‘Sinfonia di Salmi’ di Strawinski con il musicologo Luciano Alberti.

Al convegno potranno partecipare solo gli iscritti, che per ora sono già 250, ma che sono destinati ad aumentare. Per partecipare, infatti, basta telefonare all’associazione Biblia (055.8825055) e versare una quota di 30euro (se si hanno meno di 30 anni) o di 50 euro. Sempre per chi è iscritto è previsto un ricevimento in Sinagoga il venerdì sera in occasione dell’entrata del Sabato.

Il 12 aprile dalle 9 alle 11, sempre alla Calza, si parlerà dei salmi nella Divina Commedia. L’assessore alla cultura Gozzini ha parlato dell’importanza di tornare a ragionare sulla Bibbia, e di quest’occasione come di un momento importante per capire e approfondire e discutere. Alcuni salmi verranno letti anche da Giacomo Poretti, che fa parte del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, attore comico, appassionato di studi biblici.

Abusi edilizi, cinque indagati

L’immobile in questione è una “vecchia conoscenza” della polizia municipale, perché nel corso di un decennio era stato al centro di controlli e sopralluoghi per abusi edilizi e perché utilizzato, pur non avendone le caratteristiche, come abitazione. Si tratta del magazzino di uno storico palazzo in via Pandolfini che nelle ultime settimane è tornato nel mirino degli agenti del nucleo edilizio della polizia municipale che, dopo ispezioni e verifiche, hanno riscontrato nuove violazioni. Tanto che è scattato il sequestro preventivo e cinque persone sono indagate per reati che vanno dall’abuso edilizio alla violazione delle disposizioni delle norme in materia di tutela dei beni culturali fino al danneggiamento del patrimonio storico e artistico.

I controlli sono iniziati il mese scorso. Gli agenti del nucleo edilizio hanno scoperto che erano in corso nuove opere edili in due distinte unità immobiliari derivate dal magazzino. Dagli accertamenti è emerso che i lavori erano eseguiti senza avere alcun permesso, tanto meno il necessario nulla osta della Soprintendenza ai beni artistici e culturali. Inoltre una parte dell’immobile è risultata già abitata, malgrado fossero in corso i lavori. In concreto si tratta di interventi abusivi eseguiti dove, in passato, erano già stati eseguiti lavori senza autorizzazione tanto che erano state emesse ben tre ordinanze per ripristinare lo stato di legalità.

Dopo un primo sopralluogo, necessario per capire cosa succedeva all’interno dell’ex magazzino, la polizia municipale ha effettuato una serie di verifiche incrociate per ricostruire la storia dell’immobile e per capire chi fossero gli autori dei nuovi lavori, la loro natura e per risalire allo stato precedente. Da queste verifiche è anche emerso che, malgrado la situazione illegittima dell’immobile, sono in corso delle compravendite.

Per questo è scattato il sequestro preventivo. I sigilli sono stati apposti subito dopo un secondo sopralluogo da cui è risultato che i lavori proseguivano ancora senza nessuna autorizzazione. Il fascicolo è stato consegnato alla Procura della Repubblica segnalando la posizione di cinque persone al pubblico ministero che ha assunto la direzione delle indagini. I reati ipotizzati vanno dall’abuso edilizio, alla violazione delle disposizioni delle norme in materia di tutela dei beni culturali, al danneggiamento del patrimonio storico e artistico.

Doppia mostra di Dario Longo a Firenze

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Alle ore 17,00, presso la Galleria La Corte Arte Contemporanea, performance dell’artista dal titolo Ritratti. La mostra Limiti di Tolleranza verrà presentata alla ore 17,30 alla Galleria Tornabuoni, attraverso un percorso-installazione.
Unendo la classica semplicità degli spazi della galleria La Corte con l’atmosfera della luce naturale, Dario Longo dà vita alla sua performance, Ritratti. Attraverso l’uso di materiali semplici, l’artista plasma immagini illuminandole con la luce di una candela. Figure che fluttuano e danzano come spiriti risvegliati da un lontano passato.
L’artista ci guiderà poi verso gli spazi della Galleria Tornabuoni, in un percorso-installazione che farà da trait-d’union per i due eventi.
La mostra Limiti di Tolleranza, presenta gli ultimi lavori dell’artista pistoiese. Nell’esplorare il confine tolleranza/intolleranza, Longo identifica nel passo la metafora del nostro relazionarci con il mondo. Un percorso che prende vita quotidianamente nel nostro agire. Il limite, confine labile, talvolta imposto, porta a confrontarci con noi stessi, con le barriere che quotidianamente innalziamo e quelle che vorremmo abbattere. Ne scaturiscono riflessioni interessanti sul rapporto con gli altri, con il diverso, che si risolvono in tentativi illogici di misurare quantità astratte e incalcolabili. Dimostrazioni per assurdo dell’inutilità del calcolo scientifico nel tracciare dei confini che solo il senso civico e la qualità dei rapporti umani sanno determinare.

All’hotel Privilège le opere di Francesca Porrari

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Sono le ciccione di Francesca Porrari, una ventina di enormi tele di forte impatto.
Le opere saranno in mostra dal 5 al 20 aprile all’Hotel Privilège di Firenze (Lungarno della Zecca Vecchia, 26).
Volti femminili che si vanno impaginando a busti dilatati e ad espanse figure intere.
Donne enormi ma con sensuali vitini da vespa. O coppie di innamorati che una legerté di animo rende svolazzanti. L’impostazione compositiva è moderna, ampi e puliti sono i campi di colore, tra loro perfettamente orchestrati. Una musicalità in armonia con la pienezza delle forme tra il tenero e il grottesco. Si esalta la dimensione caricaturale dell’immagine, facendo emergere con forza il lato sensuale e fiabesco.
E, come recita il titolo, sullo sfondo spesso e volentieri c’è Firenze. Culla del Rinascimento, a cui Francesca guarda come massima espressione di armonia tra uomo e natura.
La Porrari è fiorentina, ha 37 anni, una laurea in architettura messa a frutto con brillanti risultati nel campo dell’edilizia. E la grande passione da sempre per la pittura. Relegata a serbatoio privato strizzato tra famiglia e carriera. Oggi mi sento pronta a realizzare i miei sogni – dice – e ho deciso di metterla al primo posto. E’ partita in grande Francesca. Dal 2007 ha già al suo attivo 7 mostre tra personali e colletive, di cui 2 alla Galleria Mentana. E adesso è al via anche il progetto imprenditoriale. I bei vassoi dipinti, finora realizzati artigianalmente, sono in fase di produzione su larga scala. La linea si chiamerà Firenze. Già subito dopo la mostra, li troveremo nei negozi di arredamento ed oggettistica della città. Per ora vassoi e svuotatasche, poi arriveranno anche le brocche.