Quest’anno tocca al teatro, dopo un assaggio di soap televisiva (“A cena con lei”) l’anno passato e un cortometraggio (“Rischio d’impresa”) due anni fa, a mettere il dito sul pregiudizio antifemminile in azienda.
“Donna manager in alto mar” è un testo teatrale, scritto a quattro mani da due uomini, Francesco Brandi, che è anche regista, e Roberto Turchetta, che è anche attore.
Protagonista è Geppi Cucciari, ormai nota al grande pubblico, grazie al programma tv Zelig e al suo personaggio sempre in lotta con la bilancia e coi partner maschili, e adesso grazie anche all’ultimo film di Carlo Verdone, dove incarna la moglie di Leo. A farle da contrappeso, un altro volto noto della comicità italiana, Ugo Dighero (Avanzi, Mai dire gol, Un medico in famiglia, Camera caffè).
Con loro due, a dar vita alla “mise en espace”, che sarebbe la fase grezza di una messa in scena, l’ipotesi interpretativa cui mancano però l’assetto definito, le scene e i costumi, c’è un gruppo di giovani attori affiatati (Sara Armentano, Cesare Saliu e il già citato Roberto Turchetta), accompagnati dalle improvvisazioni al pianoforte del musicista Cesare Picco.
“Riflettere e far riflettere sulla condizione della donna imprenditrice, senza drammatizzare, ma con l’obbiettivo di un cambio di mentalità per gli uomini e di una piena consapevolezza delle proprie potenzialità per le donne. E poi dare un pizzico di calore umano alle donne imprenditrici, che nelle fiction sembrano sempre fredde, dure, determinate” – questo, dice Cristina Bandinelli, presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile di Firenze e membro della Giunta della Camera di Commercio, è il filo rosso che accomuna le scelte di ricorso alla fiction del Comitato, che adotta anche strategie mirate “di genere” sul credito, sugli asili aziendali o di quartiere, sulle quote femminili nel capitale aziendale, sui ruoli dirigenziali ricoperti da donne e sulla comunicazione.
Il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile ha un budget annuale autonomo, interamente finanziato dalla Camera di Commercio di Firenze, ma riesce a coinvolgere anche le Associazioni di categoria in azioni promozionali per l’imprenditoria femminile (la partecipazione scontata per le imprese gestite da donne alla scorsa Mostra dell’Artigianato).
Ecco una breve trama della pièce teatrale:
Marta è una dirigente con pochissima stima degli uomini, da sempre dominata da Cesare, suo padre e proprietario dell’azienda di famiglia, che non nutre in lei alcuna fiducia. Questi, ricoverato d’urgenza, è costretto suo malgrado ad affidarle la chiusura di un importante affare: ottenere dall’imprenditore Guido Ristori la sua piccola ma solidissima società a un prezzo stracciato, regalandogli una crociera nel Mediterraneo con una procace accompagnatrice. Ma proprio quando, in mezzo al mare, Marta, assistita dallo stagista filosofo, Ignazio Borghetti, e dalla eccentrica Alice, crede di essere a un passo dal chiudere l’affare, Guido, con inaspettata misoginia rifiuta candidamente, perché con una donna lui di affari non tratta. Quello che per Marta doveva essere il suo riscatto si trasforma nell’ennesima e più grande umiliazione
“Donna manager in alto mar” al Ridotto del Teatro Comunale
Famiglia in sciopero della fame: mozione
La mozione è stata illustrata dal consigliere Marco Cellai che ha spiegato come l’estremo atto sia l’unica chance per dar voce a cinque gravissimi cerebrolesi che evidentemente non hanno altro modo per far sentire le proprie ragioni. Cellai ha inoltre informato l’Aula che la protesta si è estesa a macchia di leopardo e ha coinvolto, ad oggi, 25 nuclei familiari.
Nel documento si chiede inoltre alla Giunta di rendere pienamente operativa la legge quadro (n.104 del 5 febbraio 1992) per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate (in particolar modo l’art. 10 comma). Nel testo, infatti, è previsto che in casi di assoluta gravità, sia prevista l’erogazione di un’assistenza continua h24.
Risoluzione per l’Electrolux
La risoluzione votata impegna poi la Giunta “ad attuare un costante monitoraggio sulla crisi e ad istituire un tavolo tecnico/istituzionale, che comprenda gli enti locali, perché attivi tutte le competenze e le sinergie necessarie a proporre soluzioni idonee alla positiva conclusione della vertenza; ad affrontare globalmente le problematiche e le azioni per il rafforzamento del sistema manifatturiero toscano; a riferire in Aula circa gli eventuali sviluppi della vicenda”.
La risoluzione era stata presentata alle Commmissioni Lavoro e Attività produttive dal presidente della commissione Lavoro che, nell’esprimere solidarietà e sostegno alle iniziative delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori dello stabilimento di Scandicci, ha auspicato il superamento positivo della vertenza con il rientro dell’ipotesi presentata dalla proprietà che, in caso contrario, andrebbe a incidere su un territorio già duramente colpito nel recente passato.
Il Pd alla Richard Ginori
“La Richard Ginori rappresenta un’eccellenza toscana che va difesa e valorizzata dopo questi anni di crisi. Le sue porcellane sono un simbolo della tradizione toscana creativa e della qualità del made in italy nel mondo”. Così Andrea Manciulli, segretario del Partito Democratico della Toscana, che insieme al vicesegretario nazionale del PD, Dario Franceschini, ha visitato la Richard Ginori di Sesto Fiorentino.
“Per il Partito Democratico – continua Manciulli – c’è una sfida da vincere per rilanciare l’Italia e ridare un ruolo alla sua industria nella competitività globale puntando sulla qualità e sull’innovazione, valorizzando qull’enorme potenzialità del lavoro fatto con amore e dedizione come accade alla Richard Ginori. La sfida del rilancio di questa azienda è diventata la sfida di una comunità e delle sue istituzioni locali che il PD sostiene”.
E’ guerra all’insetto killer
“I pini non sono né di centrodestra né di centrosinistra, ma sono un patrimonio dei toscani e del bel paesaggio italiano, per questo tutto il Consiglio Regionale ha sottoscritto e approvato una mozione che impegna la Giunta ed il nuovo Governo ad attivarsi per la salvaguardia della nostra costa e delle nostre pinete dall’attacco degli insetti killer, il matsucoccu feytaudi e il leptoglossus occidentalis, che stanno colpendo i pini marittini e i pinoli tra Calambrone, Tirrenia, San Rossore e la Maremma, producendo molti abbattimenti e perdite e mettendo a rischio molti posti di lavoro nelle aziende del settore”. Così Erasmo D’Angelis (Pd), presidente della Commissione Ambiente e Territorio, presenta come primo firmatario la mozione, approvata dal Consiglio Regionale, firmata da tutti i gruppi dell’aula.
“Sappiamo bene, anche per il lavoro d’ispezione svolto – spiega D’Angelis – che il paesaggio toscano sulla nostra costa purtroppo è a rischio di abbattimenti (sono già 216 gli ettari con circa 10mila pini marittimi da abbattere). La “mannaia” dei parassiti ha colpito anche i nostri pinoli (con una contrazione del 70% nella produzione in Maremma, che concentra due terzi della produzione nazionale, con la crisi in circa 40 aziende del settore e con circa 400 lavoratori in bilico). C’è bisogno sia di azioni di pronto soccorso – i tagli dei pini infestati sono inevitabili – sia di uno sforzo straordinario di ricerca delle metodologie di lotta biologica e naturale. Nel mondo vi sono ricercatori e centri di ricerca di eccellenza, i nostri Parchi, in particolare il Parco di San Rossore, sono disponibili ad ospitare una struttura internazionale di ricerca scientifica”.
“Con questa mozione – conclude D’Angelis – la Regione, che ha già svolto un ottimo lavoro, si impegna ulteriormente a mettere in atto tutte le azioni possibili per gestire l’emergenza ambientale e occupazionale e per la rapida ricostruzione del paesaggio. E’ indubbio che la Toscana non può fare tutto da sola e c’è bisogno di misure nazionali da mettere all’ordine del giorno dell’agenda del prossimo Governo: oltre a garantire le risorse necessarie, vanno aumentati i controlli sul commercio di materiale legnoso infestato che veicola la diffusione degli insetti killer, rafforzate le risorse per individuare il parassita già dai primi focolai, garantiti gli sforzi per la ricerca di pini resistenti all’attacco dell’insetto”.
La Costituzione in 12 lingue
L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con il Consiglio degli stranieri del Comune di Firenze, con l’associazione Nosotras e il Centro Polivalente la Fenice. “Quest’anno, sempre insieme al Consiglio degli stranieri del Comune di Firenze – ha spiegato l’assessore all’accoglienza e integrazione Lucia De Siervo – abbiamo scelto di fare un ulteriore passo, ossia dare “voce e gambe” alla nostra Costituzione, facendola uscire dalle norme e dai tomi e riportandola fra le persone e con le persone. Infatti, leggere tutti assieme le regole della nostra Costituzione crea consapevolezza e comunità non solo fra gli italiani ma anche e soprattutto con i cittadini stranieri. E leggerla, nelle varie lingue straniere, permette maggiore consapevolezza dell’importanza delle norme e a rispettarle”.
I video dei cittadini che leggono gli articoli delle Costituzione, visibili, oltre che sul sito ufficiale anche su youtube, sono stati registrati in varie lingue che sono le seguenti: italiano, rumeno, nigeriano, senegalese, arabo, filippino, romanè, spagnolo, somalo, albanese, cinese e portoghese. Abbiamo apprezzato molto l’iniziativa promossa anche grazie al supporto dell’assessorato all’accoglienza e integrazione – ha ricordato il presidente del consiglio degli stranieri Divina Capalad -. Per noi rappresentanti delle comunità straniere è un segnale di pace e di solidarietà che ci fa capire ancor di più quanto è importante rispettare le regole italiane della città in cui viviamo. Firenze ci ha insegnato, e continua a insegnarci tante cose, a partire dai valori della solidarietà e dell’accoglienza”.
Il progetto di far conoscere il più possibile e con varie modalità, la Costituzione italiana è nata nel giugno del 2006, quando è stata tradotta in cartaceo, in 8 lingue straniere e inoltre è stata realizzata una versione in braille per i non vedenti. Ad oggi, ripercorrendo anche un recupero della tradizione dell’oralità, hanno prestato la propria voce 23 cittadini, tra stranieri e italiani, in 12 lingue diverse; sono stati letti già 46 articoli su 139, raggiungendo il 33 % del totale delle norme della Costituzione.
Gli articoli maggiormente letti sono stati il 3 (sulla pari dignità sociale e l’uguaglianza davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali), l’articolo 2 ( La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale), l’articolo 10 (L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge ecc…) e l’articolo 8 (Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano ecc…).
La realizzazione di un sito internet è solo il primo di una serie di iniziative che si terranno nei prossimi mesi a Firenze. Infatti, le letture proseguiranno nei luoghi maggiormente frequentati in città, poiché, obiettivo dell’assessorato all’accoglienza e integrazione è di arrivare il più possibile ai cittadini stranieri, che saranno i protagonisti delle letture delle norme dei diritti e dei doveri previsti dalla Costituzione italiana.
Derby rosa alla Fiorentina
15 a 4 il risultato finale nel turno numero 20 del campionato di serie A1. La formazione di de Magistris e Borracci non forza più di tanto e la Mc Donald’s si mostra audace in più di un’occasione. Primo tempo tutto per la squadra campione d’Italia e d’Europa che inanella un 4 a 0 con Dravucz, doppietta della Frassinetti e gol della Lavorini.
Secondo tempo che si apre col gol della Schifter Giorgi per la Mc Donald’s ma la Fiorentina macina gioco e non incrementa il vantaggio solo grazie alla bravura di Gala Rytova tra i pali della Firenze. Le biancazzurre si portano sul 7 a 1 grazie alla Fagioli e ad una doppietta della Lavorini.
Terzo parziale più equilibrato con la rete della Biancardi (1-8) poi il rigore della Luci (2-8), il gol della Frassinetti (2-9) ed ancora la Luci per la tripletta personale.
Ultimo periodo con la Fiorentina che legittima la propria superiorità. Doppietta della Biancardi, rete della Casanova poi la Dravucz sbaglia un rigore ma segna, subito dopo la rete numero 13 delle campionesse d’Europa. C’è ancora il tempo per vedere all’opera Mercedes Stieber che segna il 3 a 14, la rete della Di Salvatore (4-14) e ancora la rete della Stieber che chiude il match.
Le Rari girl sono state sconfitte dall’Ecofim Roma per 18 a 8. Per le gigliate 4 reti della Canetti.
Analisi tennica di Fiorentina-Lazio
I cche vu’ avete capito di Fiorentina-Lazio? Che s’è vinto 1-0? Grazie, quello la l’ha capito anche la mi’nonna! Ma che avete sforzato un po’ i’comprendonio pe’ capi’ quarcosina di più? No? E lo sapevo, e allora ecco i’Gigi che v’aiuta.
I’ Prandelli, illuminato anche lui da Gigi, e rimette su e’ cocci di Napoli e cerca di ripete’ la partita co i’ Genoa, quella di’ grande breffe, che e v’ho belle spiegato. A comprica’ le cose e gli viene anche l’indigestione a Frey, così, sulla carta, e’ rischi aumentano senza i’portierone. Sulla carta perchè, se Dio vole, Avramoffe e fa e’ miracoli e la porta la resta vergine!
4-3-3 crassico prandelliano, i’ 4-4-2 di Napoli vien rimesso ni’ cassetto come se fosse stata la corpa di’ modulo pe’ le busse partenopee e non di’ fatto che un se n’avea più e d’un par di bischerate episodiche. Comunque sia e si gioca come e siamo abituati, co’ una difesa “attacchina” ne’ laterali tutte due ‘mprestati da’ reparti più avanzati, i’mitico Martino e Gobbi (ma un si po’ cambia’ cognome?) e un centrocampo di certo non di contenimento, co’ i maestro Liverani a dirige’ l’orchestra, i’biondo frittatina a morde’ e’ porpacci e Caravaggio a dipinge’ tele a tutto campo. ‘Nsomma, anche ‘n emergenza, una squadra fatta pe’ dalle e non pe’ cerca’ di non piglialle. Anche perchè, a questo punto, i che ci se ne fa de’ pareggi?
Di là e c’è que’ du’ serpenti di Pandevve e Rocchi, ma noi e si gioca bene ni’ mezzo e ‘n difesa, ‘ndo UFO e pare davvero un ufo, e i’pennellone danese e piglia sicurezza e cipiglio e un ne sbaglia una. I casino gli è davanti. Ni’ mezzo e s’ha un monumento a i’ centrattacco, che, come tutte le statue e sarà anche bello, ma e un si move, Santana e s’annoda da sè e anche i’fenomeno un n’è ne’ su’ meglio giorni, anche se l’uniche cose e le fa lui. Meno male che, a un certo punto, e gli entra Pazzini.
I’Gigi e gliel’ha mandata a Prandelli la cassetta con tutto l’allenamento specifico di’ Ciabattoni, qui’ mi’ centravanti dell’Aicse che v’ho belle raccontato. Vu ve lo siete dimenticati? Ma allora e un vu seguite! O che perdo i mi’ tempo? Meno male che Prandelli che l’è dimorto più ‘ntelligente di tutti voi messi ‘nsieme, ‘nvece e segue, e si vede! O che vi sembra lo stesso Pazzini di prima? Prima dell’arrivo della cassetta e voglio dire? La prima palla che gli arriva e cerca l’angolo ma piglia i’palo (un pochin d’allenamento ‘n più, ribobinare e rivedere), ma alla seconda e s’avventa e zeba ni’ sacco, vicino a i’ palo! Un mese fa e gli avrebbe tirato ni’ muso a Ballotta, da fagli veni’ l’encefalite, poero vecchio!
Ora e voglio i’ copiraitte! E un so se la cura e l’ha avuto gli stessi effetti secondari che pe’ i Ciabattoni. I’Pazzo gli è scapolo e di mogli a brontolare e un ce n’è. Magari e ci sarà una schiera di fanse ‘ncattivite, ma a loro l’INPSE la un gli po’ riconosce la malattia professionale, sortanto a i’ coniuge. Se un vu’ ve lo ricordate, i’centravanti allenato co’ i’ metodo ‘nfallibile di Gigi, e riceve un messaggio sub-viminale che lo porta sempre a cerca’ gli angoli, anche quando e dovrebbe cerca’ bene i’ centro! Ai Ciabattoni e gli è successo, a Pazzini e un lo so, ma l’importante gli è che cerchi gli angoli e faccia go’ pe e’ viola, i’ resto gli è un probrema suo.
‘Nsomma questa gli è stata la chiave di vorta di’ mecce. Che quegli artri e l’abbian giocato ‘n dieci tutto i’ secondo tempo gli è un dettaglio. Perchè noi con Vieri i’primo tempo o che s’era ‘n undici?
Ora e un ci resta che seguitare. Artri sette 1-0 come questo e poi e’ diavoli e e’ gobbi e possano andare a fassi benedire e le porte dell’Europa vera e le si spalancheranno pe’ la viola. Se i’ Pranda e seguita e seguimmi così e un n’ho dubbi, e se i’Pazzp e seguita a allenassi secondo i’metodo Gigi e gli è ancora a tempo a vince’ la crassifica de’ cannonieri, come i’ Ciabattoni.
Addio oscurati, alla prossima!
Vola alta, parola
I vent’anni di attività editoriale della Colophon di Belluno vengono festeggiati dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze con una esposizione nella prestigiosa Tribuna Dantesca, delle più significative tra le opere realizzate dall’editore bellunese Egidio Fiorin, aprendo così la X Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali.
Già presente in alcune fra le più prestigiose sedi, dal Museo Marino Marini di Firenze, al Poldi Pezzoli, alla Biblioteca di Via del Senato e all’Accademia di Brera a Milano come al MoMa di New York e alla Collectie Caldic di Rotterdam solo per citare le più note, la Colophon è da anni protagonista delle più importati rassegne europee con un catalogo che annovera, oltre ai classici, i più celebrati poeti italiani e stranieri: Luzi e Bertolucci, Raboni e Zanzotto, Sanguineti, Conte e Butor, Jouffroy e Grasso oltre a presenze di intellettuali ed eminenti personalità quali Claudio Magris, Pierre Boulez, Umberto Eco, Massimo Cacciari, Leopoldo Pirelli, Dario Fo, Bruno Ganz, Riccardo Muti, Duilio Courir.
Le edizioni Colophon hanno acquisito un ruolo centrale nel panorama internazionale dei libri d’artista non solo per il creativo abbinamento fra testi ed immagini e per una concezione del libro d’artista che unisce classicità e innovazione, ma anche per una particolare cura nella scelta dei caratteri, delle carte, della stampa e della legatura. Ed è proprio ai grandi artigiani che con la Colophon collaborano da anni che sono dedicate alcune testimonianze fotografiche presenti nella mostra “Vola alta, parola”.
Particolarmente legata alla poetica di Mario Luzi, con la quale in diversi momenti ha sollecitato l’incontro con le immagini di Valentini, Maraniello, Staccioli e Bonalumi, in questo appuntamento fiorentino la Colophon espone le sue più recenti edizioni che vedono Sebastiano Grasso con un’opera-scrigno di Arnaldo Pomodoro; Mediterranea, una edizione che accompagna le grafiche originali di Arroyo, De Maria, Paladino, e Shafik a quattro testi inediti, ed una straordinaria edizione stocastica delle lettere di Gabriele D’Annunzio a Guido Cadorin.
Il catalogo della mostra nei primi sessanta esemplari risulta corredato di un contenitore con lastra d’acciaio estroflessa numerata e firmata da Enrico Castellani, e nelle sue 160 pagine raccoglie tutte le immagini presenti nei 74 titoli Colophon, completato da un ricco apparato critico che comprende interventi di Attilio Bertolucci, Rossana Bossaglia, Martina Corgnati, Gillo Dorfles, Franco Fanelli, Sebastiano Grasso, Flaminio Gualdoni, Mario Luzi, Cesare De Michelis, Paolo Bernardini e Sandro Parmiggiani.
L’esposizione, fino al 19 aprile, alla Biblioteca Nazionale di Firenze con orario, lunedì-venerdì 10/12,30 e 15/18; sabato 10/12,30, anticipa le successive analoghe mostre dedicate alle Edizioni Colophon che il Comune di Milano ha programmato per martedì 8 aprile alla Villa Reale di Via Palestro, e la successiva che a Verona vede l’iniziativa congiunta di Università e Palazzo Forti il 7 maggio.
“Per ripetuto caso” in libreria
La prefazione del volume, a cura di Loretta Bellesi Luzi, sottolinea l’importanza ed il valore di quest’opera letteraria, la cui presentazione si svolgerà mercoledì 16 aprile h 21.30 presso il Cafè la Citè – Borgo San Frediano, 20r Firenze; in tale occasione sarà possibile approfondire la lettura direttamente con l’autore.
“Alla poesia, come ricordava Mario Luzi riprendendo la lezione critica di Carlo Bo, si deve chiedere non la rappresentazione dell’esistente, ma un salto dal conosciuto e dal già dato, verso l’assolutezza che può balenare attraverso la parola”
Pier Luigi Canzi, Per ripetuto caso, Firenze – Società Editrice Fiorentina, 2008