martedì, 15 Luglio 2025
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Il programma 2020 – 2021 del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Il concerto per gli ottanta anni di Riccardo Muti, una delle ormai rarissime direzioni di James Levine, direttori del calibro di Daniele Gatti e Myung-Whun Chung. Sul palco le maggiori star internazionali del canto lirico, da Sonja Yoncheva, Placido Domingo e Anna Netrebko, e solisti come Rudolf Buchbinder e Maurizio Pollini. Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino riparte con un programma 2020 – 2021 che è già tra i migliori della sua storia: ecco tutti gli eventi in calendario nel prossimo anno. Stagione lirica, stagione sinfonica, Festival, Maggio dei ragazzi. E gli eventi speciali, a partire dalla solenne Messa da Requiem di Giuseppe Verdi diretta da Zubin Mehta in Piazza della Signoria che il 30 agosto darà il via alla ripresa delle esibizioni dal vivo del Maggio.

La stagione lirica

A inaugurare la stagione lirica sarà, il 7 settembre, Rinaldo di Georg Friedrich Händel (altre recite 9, 10 e 13 settembre). Mai eseguita nelle stagioni del Maggio, l’opera sarà presentata nel nuovo allestimento in coproduzione con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia. Dirige uno dei massimi specialisti di musica barocca, Federico Maria Sardelli.

Il 22 settembre torna La Rondine di Giacomo Puccini (altre recite il 25, 27 e 29 settembre) nell’allestimento del Maggio per la regia di Denis Krief. Dirige Marco Armiliato con Ailyn Pérez, al debutto a Firenze, nel ruolo di Magda.

La stagione prosegue con il Nabucco di Giuseppe Verdi nell’allestimento del Teatro Lirico di Cagliari (4, 7, 10 e 13 ottobre) già messo in scena in passato a Firenze. Un cast di stelle, con Placido Domingo nel ruolo di Nabucco, Fabio Sartori in quello di Ismaele e il ritorno a Firenze di Maria Josè Siri al suo debutto nel ruolo di Abigaille. Dirige Paolo Carignani.

Altro classico del Maggio, l’allestimento de Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini con la regia di Damiano Michieletto, in programma il 23 ottobre (altre recite il 25, 27 e 29).

La prima novità assoluta della stagione lirica 2020/2021 è la Madama Butterfly di Giacomo Puccini per la regia di Chiara Muti, in programma dal 12 novembre (altre recite 15, 23, 26, 28 novembre e 1 dicembre). Sarà la talentuosa Vittoria Yeo a interpretare Cio Cio San, con Sergej Skorokhodov – star del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo – nei panni di Pinkerton e Annalisa Stroppa in quelli di Suzuki.

Forse il recupero più atteso tra i titoli saltati del festival 2020, il 27 novembre arriverà finalmente l’Otello di Giuseppe Verdi diretto da Zubin Mehta. Con tre i debutti assoluti di altrettante stelle della lirica nei ruoli principali: Fabio Sartori come Otello, Marina Rebeka come Desdemona e Ludovic Tézier come Jago. L’allestimento, anch’esso al debutto, è  dell’attore e regista cinematografico Valerio Binasco, già visto al Maggio con Cardillac di Paul Hindemith nel 2018. Le repliche sono fissate il 30 novembre, e il 3, 6, 15, 19 dicembre.

Prima volta nelle stagioni del Maggio per Linda di Chamounix di Gaetano Donizetti, titolo natalizio dal 23 dicembre (altre recite: 27 e 29 dicembre; 3, 5 e 10 gennaio) con un nuovo allestimento del regista Cesare Lievi. La direzione è affidata a Michele Gamba, annoverato tra i più promettenti giovani italiani.

Balletto e musica da camera dal 30 dicembre (altre recite: 4, 8, 9 e 14 gennaio 2021) al Teatro Goldoni. Coreografie di Massimiliano Volpini, i danzatori del Nuovo BallettO di ToscanA (diretto da Cristina Bozzolini) e una formazione cameristica dei professori d’Orchestra del Maggio. Musiche di Franz Schubert e Anton von Webern.

Il concerto di fine anno sarà un gala verdiano affidato a Marco Armiliato, il 31 dicembre con le voci di Saioa Hernández, Marcelo Álvarez, Ludovic Tézier e Ferruccio Furlanetto con il Coro e l’Orchestra del Maggio.

Il 2021 si apre invece con James Levine e la sua direzione de La damnation de Faust di Hector Berlioz in forma di concerto, l’11, 13 e 16 gennaio. Occasione quasi unica, una delle rare direzioni di un’orchestra europea (la prima di un’italiana) del maestro James Levine.

A febbraio arriva poi il nuovo allestimento di Rigoletto di Giuseppe Verdi con la regia di Davide Livermore (repliche il 23, 26 e 28 febbraio, 3 e 7 marzo). La direzione è di Riccardo Frizza e il protagonista sarà Leo Nucci, più di 550 interpretazioni di Rigoletto in 46 anni di carriera nei teatri di tutto il mondo.

La stagione lirica 2020 – 2021 si chiude con Così fan tutte, il capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart, in un nuovo allestimento diretto da Zubin Mehta. La regia è di Sven Erich Bechtolf. Prima il 28 marzo, altre recite 1, 6, 8 e 11 aprile.

Stagione sinfonica

Sarà Daniele Gatti ad aprire la lunga e ricca stagione sinfonica del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il 12 settembre. Un programma di musiche di Stravinskij, Maderna, Hindemith e Bach.

L’11 ottobre arriva il direttore d’orchestra israeliano Eliahu Inbal per l’esecuzione della quinta sinfonia di Anton Bruckner. Il 15 ottobre torna invece Adam Fischer, specialista mozartiano, nella doppia veste di pianista e direttore con un programma che sposa Wolfgang Amadeus Mozart e Franz Joseph Haydn.

Torna, nel programma del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino 2020 – 2021, l’attesissimo ciclo Beethoven diretto da Zubin Mehta. Programmato inizialmente nella primavera scorsa, in occasione dei 250 anni dalla nascita del compositore, il ciclo venne poi rimandato per l’emergenza coronavirus. In cinque serate l’Orchestra del Maggio eseguirà tutte le sinfonie di Ludwig van Beethoven. Si parte il 22 ottobre con le Sinfonie n.1, n.2 e n.4. Il 28 ottobre toccherà alla Sinfonia n.7 (insieme alla Sinfonia n. 2 D125 di Franz Schubert e a Kammersymphonie n. 9 di Schönberg). Il 31 ottobre sarà la volta delle Sinfonie n.3 e n.5, il 25 novembre la n.6 (insieme alla Sinfonia n.1 di Franz Schubert e i Cinque pezzi per Orchestra op.16 di Arnold Schönberg), il 5 dicembre il concerto corale sinfonico con le Sinfonie n.8 e n.9 con le voci soliste di Genia Kühmeier, Marie-Claude Chappuis, Micheal Koenig e Thomas Hampson. In questo concerto è prevista anche la prima esecuzione assoluta di Prometeo, o il tacere per coro e orchestra di Salvatore Sciarrino. Una commissione del Maggio richiesta per il periodo marzo-maggio 2020, durante il lockdown e sostenuta grazie a Enel.

L’11 dicembre, Lorenza Borrani maestro concertatore per l’Orchestra del Maggio, al Teatro Goldoni in un programma con musiche di Haydn, Ades, Schubert.

Il 22 dicembre è in programma il concerto sinfonico corale diretto dal maestro Manfred Honeck, direttore principale della Pittsburgh Symphony Orchestra, con la Sinfonia n. 93 in re maggiore di Haydn, il Miserere di James McMillan e la Missa in tempore belli di Haydn.

Anche l’anno nuovo del programma sinfonico del Teatro del Maggio sarà inaugurato dal maestro James Levine, con un doppio concerto: il 17 gennaio, la monumentale Ein deutsches Requiem di Johannes Brahms, con le voci soliste di Hanna-Elisabeth Müller e Thomas Hampson. Il 21 gennaio le tre Sinfonie n.39, n.40 e n.41 di Mozart.

Il 26 gennaio sarà la volta del giovane Lahav Shani, allievo di Zubin Mehta e suo successore alla guida della Israel Philharmonic Orchestra.

Altro veterano dal prestigio internazionale, il 20 febbraio arriva Christoph von Dohnányi, che proporrà al pubblico The unanswered question di Charles Ives, il Doppio concerto per flauto, oboe e orchestra di György Ligeti e la Sinfonia n.6 di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

Ritorno gradito quello di James Conlon, il 27 febbraio, con due sinfonie di Antonín Dvořák, la n. 5 in Fa maggiore, Op. 76, B. 54 e la romantica n. 7 in Re minore, Op. 70, B. 141.

Zubin Mehta ritrova il podio il 6 marzo per un concerto su composizioni di Schönberg, Mozart e Mendelssohn con Rudolf Buchbinder al pianoforte. Il 14 marzo il maestro Ingo Metzmacher di fama internazionale e versatile direttore che spazia con duttilità dal repertorio classico al contemporaneo, dirigerà l’Orchestra nella Sinfonia n.8 di Anton Bruckner.

Di nuovo Zubin Mehta il 27 marzo, con la Sinfonia n. 3 in do maggiore D 200 di Franz Schubert, il Concerto per violino e orchestra di Ludwig van Beethoven con la solista Vilde Frang, e I pini di Roma di Ottorino Respighi.

Chiusura di stagione affidata a Christoph Eschenbach, direttore e pianista di fama mondiale, il 15 aprile. In programma la Sinfonia n.49 “La passione” e il Concerto per violino e orchestra in do maggiore di Haydn, insieme al violoncellista Bruno Philippe, e la Sinfonia n. 5 op. 107 “Riforma” di Felix Mendelssohn.

I concerti straordinari

Fuori abbonamento e spesso fuori anche dal Teatro, il Maggio Fiorentino propone anche un fitto programma di concerti straordinari per la stagione 2020 – 2021. Sarà proprio un doppio concerto straordinario a salutare il ritorno alle esecuzioni dal vivo dopo lo stop per l’emergenza Covid. Il 30 e 31 agosto Zubin Mehta dirigerà la solenne Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, in Piazza della Signoria. Con voci soliste saranno di primo piano: Krassimira Stoyanova, Elina Garanca, Francesco Meli e Ildar Abdrazakov.

Si recupera anche il concerto straordinario per i cinquant’anni dal debutto di Mehta al Maggio. Il 6 ottobre il Maestro dirigerà nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio Die Schopfung, La creazione di Franz Joseph Haydn. Le voci soliste saranno quelle di Hanna-Elisabeth Müller, Patrick Grahl, Michael Volle.

Altro recupero molto atteso, il concerto del pianista Maurizio Pollini del 18 settembre, realizzato in coproduzione con gli Amici della Musica Firenze. Nel programma,  musiche di Brahms, Schönberg, Beethoven.

Il 3 ottobre arriva il soprano Edita Gruberová accompagnata al pianoforte da Peter Valentinovic,con  un programma con musiche di Strauss, Dvorak, Rachmaninov, Donizetti, Bellini.

Il 24 ottobre al Teatro Goldoni verrà ripreso il recital di Veronica Simeoni accompagnata al pianoforte da Michele D’Elia che presenterà il cd inciso per la collana “Maggio Live”.

Il 9 novembre, Zubin Mehta dirigerà l’Orchestra Giovanile Italiana nell’ouverture di Rienzi di Richard Wagner e, con il pianista Andrea Lucchesini, il Concerto per pianoforte e orchestra in la minore op. 54 di Robert Schumann e la Sinfonia n.9 Dal nuovo mondo di Antonín Dvořák.

L’11 novembre sarà la volta del concerto con il Coro delle voci bianche del Maggio dirette da Lorenzo Fratini che eseguiranno brani da celebri opere.

Ancora un omaggio a Ludwig van Beethoven, il 9 e 10 dicembre, con Rudolf Buchbinder e l’Orchestra Giovanile Italiana nell’integrale dei concerti per pianoforte e orchestra del compositore tedesco .

Il 14 dicembre appuntamento con il tradizionale e amatissimo Concerto di Natale diretto da Lorenzo Fratini e Samuele Zagara con l’Ensamble Astrolabio e il Coro di voci bianche del Maggio.

Il 2 marzo 2021, fuori dal ciclo di abbonamento, il violinista Michael Barenboim dirigerà il Michael Barenboim & West-Eastern Divan Ensemble nel Rondo in la maggiore, D. 438 di Franz Schubert poi di Benjamin Attahir, Jawb, la Sonata n. 3 BWV 1005 in do maggiore di Johann Sebastian Bach e l’Ottetto in mi bemolle maggiore Op. 20 di Felix Mendelssohn.

L’83esima edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino

Sei opere liriche, tutte con nuovi allestimenti, e dodici appuntamenti sinfonici e concertistici: questo il programma del Festival del Maggio Musicale Fiorentino 2021, in programma dal 24 aprile al 30 luglio 2021. Sarà l’edizione numero 83, e non 84 come avrebbe dovuto essere nel 2021, visto che la rassegna del 2020 non è andata in scena.

Il titolo di apertura, il 24 aprile, sarà Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea (altre recite 27, 30 aprile; 3 e 6 maggio) con la regia di Jürgen Flimm. Nel cast, Fabio Sartori nei panni di Maurizio Conte di Sassonia, Nicola Alaimo che interpreta Michonnet, Maria Josè Siri al suo debutto come Adriana Lecouvreur e il più famoso tra i mezzosoprani russi, Ekaterina Gubanova, nelle vesti della Principessa di Bouillon.

Prima assoluta – posticipata di un anno – per Jeanne Dark, opera commissionata dal Teatro del Maggio al compositore Fabio Vacchi ispirata alle vicende di Giovanna D’Arco. Sarà al Teatro Goldoni il 20, 23, 25, 26 maggio.

A giugno il festival prosegue con La forza del destino di Giuseppe Verdi nella versione di Carlus Padrissa, fondatore della compagnia La Fura dels Baus. A dirigere sarà Zubin Mehta, in un rinnovato sodalizio che ha già avuto enorme successo al Maggio con la Tetralogia di Richard Wagner. Recite il 4, 7, 10, 16 e 20 giugno 2021.

Opera anche al Teatro della Pergola, con Il ritorno di Ulisse in patria di Claudio Monteverdi. Ottavio Dantone dirige l’Orchestra del Maggio e l’Accademia Bizantina, la regia è di Robert Carsen. Recite il 28 e 30 giugno, il 3 e l’8 luglio.

Il quinto titolo lirico in programma è Siberia di Umberto Giordano, opera rara mai rappresentata nelle stagioni del Maggio. Prima il 7 luglio, altre recite il 10, 13, 16 e 24 luglio. La regia è di Roberto Andò, dirige Gianandrea Noseda. Nel cast anche il soprano Sonja Yoncheva.

Di certo uno degli appuntamenti di punta dell’intera la stagione, il 28 luglio il Maggio festeggia l’ottantesimo compleanno del maestro Riccardo Muti che proprio nella sera della sua festa dirigerà il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart. Nuovo allestimento, anche in questo caso, in coproduzione con il San Carlo di Napoli e con la regia di Chiara Muti, figlia del maestro. Nel cast Luca Micheletti, conosciuto a Firenze per un suo recente sfavillante Rigoletto, Alessandro Luongo, Mandy Frederich, Mariangela Sicilia, Giovanni Sala, Fatma Said e Vittorio Prato. Prima il 21 luglio, altre recite il 23, 26, 28 e 30 luglio.

Concerti sinfonici

Così come inaugurerà la stagione sinfonica, Daniele Gatti avrà anche il compito di aprire il programma concertistico del Festival del Maggio Musicale. Il 26 aprile sarà sul podio fiorentino per dirigere Le Roi des étoiles e Symphonie de Psaumes di Igor Stravinskij, Tod und Verklärung, Op. 24 di Richard Strauss e Preludio e morte di Isotta di Richard Wagner.

Altro ritorno, quello di Myung-Whun Chung che dirigerà la Sinfonia n.3 (il 5 maggio) con la voce solita del contralto Gerhild Romberger e la Sinfonia n. 9 (il 9 maggio) di Gustav Mahler.

Concerto di punta della stagione, il 10 Maggio il maestro Riccardo Muti dirige i Wiener Philarmoniker, una tra le più prestigiose orchestre al mondo, nell’esecuzione di Meeresstille und glückliche Farth di Felix Mendelssohn, la Sinfonia n.4 di Robert Schumann la Sinfonia n.2 di Johannes Brahms. Il concerto è realizzato grazie al sostegno di Rolex.

In programma poi un “ciclo Brahms” diretto dal maestro Zubin Mehta. Quattro appuntamenti, l’8, il 12, il 18 giugno e il 6 luglio, per altrettante sinfonie, n. 1 in do minore Op. 68, n. 2 in re maggiore Op. 73, n. 3 in fa maggiore Op. 90, n. 4 in mi minore Op. 98.

Altro omaggio a Brahms, il 20 giugno al Teatro della Pergola con il concerto di Frank Peter Zimmermann al violino e Martin Helmchen al pianoforte.

Il 27 giugno protagonista assoluta il soprano Anna Netrebko, attesa al Teatro del Maggio per un concerto verdiano con l’Orchestra del Maggio. Sul podio Marco Armiliato.

Il Maggio dei ragazzi 2020/2021

Confermato anche nella stagione 2020 – 2021 del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino il programma del Maggio dei ragazzi, i capolavori dell’opera adattati in forma ridotta e giocosa per i melomani più piccoli.

Cinque i titoli per un totale di 32 recite. Si parte il 23 ottobre (altre recite: 24, 25, 29 e 30 ottobre) con L’elisir d’amore per i bambini, riduzione del capolavoro di Gaetano Donizetti. A novembre (il 19, 20, 21, 22, 24, 25 e 26) al Teatro Goldoni il debutto di Così fan tutti! L’amore è un gioco – in prima rappresentazione assoluta e in coproduzione con Venti Lucenti- tratto dal celeberrimo titolo della trilogia Mozart-Da Ponte in un nuovo allestimento del Maggio con la regia di Manu Lalli e i solisti dell’Accademia del Maggio che anticipa l’allestimento “per grandi” di Così fan tutte che andrà in scena sul palcoscenico maggiore a fine marzo 2021 con la direzione di Zubin Mehta e la regia di Sven Erich Bechtolf. L’adattamento e le musiche originali sono di Luca Giovanni Logi. A dicembre (il 9, 10, 11, 12, 13 e 15) va in scena il divertente The (van) Beethoven game che coinvolge i più piccini nella scoperta del repertorio del compositore tedesco. Regia di Manu Lalli e allestimento del Maggio Musicale Fiorentino.

Il primo appuntamento dedicato ai più piccini nel 2021 sarà La Cenerentola per bambini di Gioachino Rossini, un allestimento del Teatro alla Scala con la regia di Ulrich Peter – e sul palco gli Artisti dell’Accademia del Maggio – che sbarca a Firenze il 25 febbraio (altre recite 2, 4 e 5 marzo). Chiude la programmazione per i più piccoli, il 30 marzo (altre recite il 31 marzo e il 2 aprile) La principessa di gelo, nuovo allestimento con la regia di Manu Lalli (era in programma per questa primavera) ispirato alla Turandot di Giacomo Puccini e in coproduzione con Venti Lucenti.

Coronavirus, nuovo cluster in Toscana: 19 casi. Il bollettino del 7 luglio

C’è un nuovo cluster in Toscana, 11 casi tutti collegati tra di loro emersi a Viareggio. Abbastanza per far registrare un sensibile aumento giornaliero dei casi, 19 in più da ieri. Ci sono però anche 10 nuove guarigioni: queste le ultime notizie e i dati del bollettino di oggi, martedì 7 luglio, sul coronavirus in Toscana.

Il totale dei casi sale così a 10.306, di cui 339 attualmente attivi (7 in più di ieri). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 356.547, 2.685 in più rispetto a ieri.

Il cluster di Viareggio

La mappa del coronavirus in Toscana si aggiorna dunque con i nuovi casi legati al cluster di Viareggio, ma non solo. Sono 3.213 i casi complessivi a oggi a Firenze (7 in più rispetto a ieri), 538 a Prato, 748 a Pistoia, 1.052 a Massa, 1.362 a Lucca (11 in più), 932 a Pisa, 479 a Livorno, 681 ad Arezzo (1 in più), 429 a Siena, 401 a Grosseto. Altri 471 casi positivi sono stati notificati in Toscana ma riguardano residenti in altre regioni.

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 276 casi ogni 100.000 abitanti. La media italiana, a ieri, era di circa 401. Il tasso più alto in provincia di Massa Carrara con 540 casi ogni 100.000 abitanti, Lucca con 351, Firenze con 318, la più bassa Livorno con 143.

Ci sono ad oggi 326 persone in isolamento a casa, 8 in più di ieri. Si tratta di positivi che non richiedono però cure ospedaliere. Sale anche il numero delle persone isolate a casa dopo aver avuto contatti con pazienti risultati positivi: sono 1.048, 6 in più da ieri.

Un solo paziente in terapia intensiva

Torna però a calare il numero dei ricoverati nei posti letto Covid degli ospedali toscani. Ad oggi ci sono complessivamente 13 pazienti, 1 in meno di ieri. Ne resta soltanto uno in terapia intensiva (1 in meno rispetto a ieri).

Il bollettino di oggi, 7 luglio, riporta anche 10 nuove guarigioni. Per un totale di 8.851 persone che hanno superato il virus. Si tratta di 210 persone “clinicamente guarite” (-13 rispetto a ieri) e 8.641 (+23) guarite a tutti gli effetti, con doppio tampone negativo.

Coronavirus in Toscana: bollettino e notizie del 7 luglio

Due i nuovi decessi, entrambi uomini con un’età media di 84 anni. Uno in provincia di Firenze, l’altro in provincia di Massa Carrara. Ci sono 1.116 deceduti per coronavirus in Toscana dall’inizio dell’epidemia, così ripartiti per provincia: 408 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 171 a Massa Carrara, 141 a Lucca, 89 a Pisa, 61 a Livorno, 48 ad Arezzo, 33 a Siena, 24 a Grosseto. Altre 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano è di 29,9 decessi ogni 100.000 residenti, contro il 57,8 x100.000 della media italiana (11° regione). Il più alto in provincia di Massa Carrara (87,7), seguono Firenze (40,3) e Lucca (36,4). Il più basso a Grosseto (10,8).

Il percorso della nuova tramvia per Campo di Marte e Rovezzano

Firenze aggiunge un tassello alla “mappa” dei binari: è stata presentata la nuova tramvia in direzione di Campo di Marte, sarà la linea dello stadio (che i tecnici chiamano linea 3.2.2) e il progetto preliminare prevede 15 fermate e un percorso che si snoda da piazza della Libertà fino al capolinea di Rovezzano, passando da viale Verga e dal Gignoro. Di fatto questo nuovo tracciato sarà un’estensione della linea 3 (piazza della Libertà – Bagno a Ripoli) e si aggiungerà agli altri progetti della tramvia di Firenze, come la linea 4 per Le Piagge e la variante al centro storico.

La novità è stata presentata dal sindaco di Firenze Dario Nardella, insieme all’assessore alle grandi infrastrutture del Comune Stefano Giorgetti e al presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi. Si tratta di una prima bozza di progetto che serve a chiedere i finanziamenti. Poi il tragitto sarà sottoposto ad approfondimenti e potrebbero esserci delle modifiche.

Il progetto della nuova linea della tramvia per Campo di Marte e Rovezzano

Secondo il progetto preliminare, la nuova linea sarà lunga 6,1 chilometri con 15 fermate (compreso il capolinea a Rovezzano) più l’interconnessione di piazza della Libertà, un vero e proprio hub della tramvia di Firenze: da piazza della Libertà passerà la linea 3 per Gavinana e Bagno a Ripoli e quella per Campo di Marte.

Di fatto verrà creata una grande U ferrata che abbraccerà il quadrante sud della città: il percorso verso Rovezzano sarà un’estensione di quello per Bagno a Ripoli. Quando tutto sarà concluso si potrà andare da Bagno a Ripoli fino a Rovezzano, passando dallo Stadio di Campo di Marte, su un’unica nuova linea senza mai scendere dalla tramvia, un po’ come succede oggi tra Scandicci e Careggi.

Sempre piazza della Libertà  sarà toccata anche la cosiddetta “variante al centro storico”, per portare i vagoni fino in piazza San Marco e forse anche oltre, in via Cavour vicino al Duomo (inizio dei lavori ai sottoservizi probabilmente dopo l’estate, con la fine degli interventi nella primavera 2021).

I tecnici chiamano la nuova linea per Campo di Marte e Rovezzano “3.2.2” per distinguerla dagli altri progetti della tramvia di Firenze, dalla linea 3.1 (il prolungamento della linea 1 verso Careggi, già in funzione), dalla 3.2 (il percorso piazza della Libertà – Bagno a Ripoli, per cui si sta attendendo l’inizio dei cantieri alla fine dell’estate 2021) e dalla linea 4 (quella tra Porta al Prato e Le Piagge, con un possibile sviluppo verso Campi Bisenzio).

Linea stadio 3.2: percorso e fermate della nuova tramvia per Campo di Marte

Dopo la partenza da piazza della Libertà, la linea 3.2.2 si dirigerà verso Campo di Marte percorrendo viale Don Minzoni con una fermata all’altezza di via Masaccio. Lungo il percorso della nuova tramvia sarà costruito un sottopasso per far transitare i vagoni di Sirio sotto la linea ferroviaria e arrivare alle Cure (ma il mercato non sarà toccato dai binari), poi il tram svolterà in viale dei Mille con 3 fermate: una all’inizio del viale, la seconda all’altezza di via Marconi e l’ultimo stop poco prima dello stadio Artemio Franchi, per un tratto senza linea di contatto e i tram alimentati a batteria, come succederà a Gavinana.

In seguito i binari gireranno in viale Fanti, dal lato dello stadio di atletica Ridolfi e un nuovo stop è previsto poco prima dell’incrocio con viale Malta, a servizio della vicina stazione FS di Campo di Marte. Il tram sfreccerà lungo viale Malta, fermandosi alla Piscina Costoli, poi svolterà in viale Fanti (prima fermata all’incrocio con viale Paoli e la seconda nei pressi di via Santorre di Santarosa). Da Campo di Marte il percorso della linea per Rovezzano proseguirà in viale Mamiani (1 fermata), poi in viale Duse e infine in viale Verga (2 fermate a circa metà del viale e vicino al Gignoro).

E ancora, il tram girerà in via del Gignoro, dove sono previste due fermate all’altezza di via Manni e più giù alla Rondinella, imboccherà via Vitelli, con uno stop, e via della Chimera per arrivare al capolinea di Rovezzano, dove sarà realizzato un parcheggio scambiatore.

Mappa nuova tramvia campo di Marte Rovezzano stadio percorso fermate progetto
La “mappa” della nuova tramvia per Firenze sud e Rovezzano. In rosso la linea per Bagno a Ripoli.

Tempi di percorrenza del tram e quando partiranno i lavori

Ci vorranno tra i 20 e i 25 minuti per andare da piazza della Libertà al capolinea di Rovezzano, con una corsa ogni 4 minuti e 20 secondi nelle ora di punta, per 12 milioni di passeggeri l’anno. Oltre al sottoattraversamento della linea ferroviaria alle Cure è previsto anche un ponte sul Mensola. Se tutto andrà bene nel 2022 partiranno i lavori della nuova linea della tramvia tra piazza della Libertà e Rovezzano, e tre anni dopo sarà possibile andare comodamente in tram allo stadio Artemio Franchi (sempre che Campo di Marte rimanga la casa della Fiorentina).

Cartina nuova tramvia linea 3
La mappa delle nuove linee della tramvia

“Non vanno fatti contratti e gare di appalto, ci sono già – ha annunciato Nardella – se il finanziamento viene approvato entro marzo 2021, la partenza dei lavori può essere a primavera 2022, con il termine a primavera 2025”. Il primo cittadino ha già incontrato la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola Dei Micheli, incassando la sua disponibilità e la speranza che arrivi velocemente l’ok ai finanziamenti. In tutto serviranno 260 milioni di euro, di cui 10 stanziati da Palazzo Vecchio.

Dove vedere Verona Inter in tv: Sky o Dazn?

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Grande attesa per Verona Inter il 9 luglio alle ore 21.45 che si giocherà a porte chiuse per la trentunesima giornata del campionato: ma dove vederla in tv, su Sky o Dazn?

Verona Inter in tv: Sky o Dazn?

Verona Inter sarà trasmessa in diretta e in esclusiva dai canali satellitari Sky, anche in 4K HDR per i clienti Sky Q. Diretta a partire dalle ore 21.45 del 9 luglio 2020 sui canali Sky Sport Serie A. Gara in diretta anche su Sky Sport.

Verona Inter in streaming

Gli abbonati Sky potranno seguire la partita anche su Sky Go, l’app di streaming per seguire in diretta i programmi del proprio pacchetto Sky anche su pc, tablet e smartphone.Verona Inter sarà trasmessa inoltre anche su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Verona Inter in chiaro? 

Nonostante si fosse parlato della possibilità di trasmettere in chiaro il ritorno della Serie A, non ci sono opzioni per vedere Verona Inter in chiaro.

Dove vedere Spal Udinese in tv: Sky o Dazn?

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Per la trentunesima giornata del campionato di Serie A Spal Udinese si sfideranno il 9 luglio alle ore 19.30 a porte chiuse, ma dove vedere Spal Udinese in tv su Sky o Dazn?

Spal Udinese in tv: Sky o Dazn?

La partita tra Spal Udinese sarà trasmessa su Dazn, il servizio di video streaming online dedicato agli eventi sportivi. Dazn è accessibile su smart tv, computer, tablet e smartphone, oltre che console per videogiochi e praticamente tutti i dispositivi in grado di trasmettere.Gli abbonati Sky però non disperino. Grazie all’accordo tra Sky e Dazn, anche i clienti del servizio di pay tv satellitare possono vedere le partite trasmesse su Dazn. Gli abbonati a Sky Q, My Sky HD o Sky HD possono infatti attivare il canale satellitare Dazn 1 che andrà ad aggiungersi alla loro offerta. Maggiori informazioni sul sito di Sky.

Spal Udinese in streaming

Spal Udinese non sarà invece trasmessa su SkyGo, l’app di streaming di Sky per pc, tablet e smartphone, né su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Spal Udinese in chiaro? 

Nonostante si fosse parlato della possibilità di trasmettere in chiaro il ritorno della Serie A, non ci sono opzioni per vedere Spal Udinese in chiaro.

Smart and Coop, al via il bando per far nascere cooperative giovani e sostenibili

Le buone idee meritano un premio. Soprattutto quando rispondono a un bisogno e lo fanno in modo sostenibile. Parte martedì 7 luglio la terza edizione di Smart and Coop, il bando per favorire la nascita di nuove cooperative formate da under 35, promosso da Legacoop Toscana e Fondazione CR Firenze. Si cercano modelli di business efficienti e capaci di rispondere agli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 dell’Onu. In palio un percorso di formazione e un premio finale dal valore complessivo di 30 mila euro.

Idee d’impresa cercasi: ecco Smart and Coop 3

Alle prime due edizioni hanno partecipato oltre 150 giovani, 8 team sono stati ammessi al percorso di accelerazione e 6 idee d’impresa sono state premiate. La prima novità della terza edizione è che il bando non sarà più riservato alle idee che arrivano dalla Città metropolitana di Firenze ma si allarga anche alle province di Arezzo e Grosseto.

Le idee di successo del futuro, anche quelle imprenditoriali, non potranno prescindere dalla sostenibilità. Smart and Coop 3 premierà i progetti che meglio degli altri dimostreranno di saper rispondere ai bisogni emergenti delle comunità e dei territori, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Ambiente, diritti, lavoro: per un’impresa sostenibile

Un programma sottoscritto nel 2015 dai paesi aderenti alle Nazioni unite che fissa 169 obiettivi comuni di sviluppo organizzati in 17 categorie. Dalla lotta alla povertà e alla fame, al diritto all’istruzione e alla parità di genere e all’inclusività, fino ai nuovi modelli di produzione rispettosi dei diritti civili e dell’ambiente.

Il bando è aperto ai gruppi composti da tre a cinque giovani tra i 18 e i 35 anni di età, residenti o domiciliati nella Città metropolitana di Firenze o nelle province di Arezzo e Grosseto. C’è tempo fino al 21 settembre 2020.

Smart and Coop, cosa c’è in palio

I 10 progetti giudicati migliori saranno ammessi a un laboratorio intensivo di formazione per trasformare l’idea in un vero e proprio modello di business da realizzare in forma cooperativa. Al termine del percorso, i tre progetti migliori saranno ammessi alla fase finale e potranno definire un piano di sviluppo della futura cooperativa. Il percorso si svolgerà presso i locali di Impact Hub Firenze (o, se necessario, on line su piattaforma).

Smart and Coop si concluderà con l’assegnazione dei premi, da uno a tre a discrezione della commissione, per un valore complessivo fino a 30 mila euro. Somma che servirà a finanziare l’avvio dell’impresa, alla quale si aggiungerà una membership unlimited di 6 mesi presso Impact Hub Firenze.

La forza della cooperazione

“Dare vita a una cooperativa significa scommettere sul proprio futuro e su quello del territorio in cui si vive”, spiega Roberto Negrini, presidente di Legacoop Toscana. “Nel momento attuale – continua –, in cui le difficoltà che i giovani incontrano nell’affacciarsi al mondo del lavoro sono ancora più forti, riteniamo fondamentale creare occasioni di formazione e crescita come il bando Smart and Coop 3”.

“In questa fase post Covid – dichiara Gabriele Gori, direttore generale di Fondazione CR Firenze – è ancora più necessario attivare progetti che stimolano e sostengono forme di aggregazione e di imprenditoria giovanile. La forma cooperativa rappresenta una grande opportunità e volentieri partecipiamo alla terza edizione del bando. Collaborare con una realtà così radicata sul territorio come Legacoop Toscana è anche un segno della nostra capacità di far lavorare assieme le realtà più dinamiche del territorio su iniziative che hanno come punti fermi l’innovazione e la sostenibilità”.

Il bando Smart and Coop 3 è promosso in collaborazione con Fondazione Noi-Legacoop Toscana, Impact Hub Firenze e Centered Lab. Maggiori informazioni su www.smartandcoop.it.

Coronavirus: due soli casi, nessun decesso. Il bollettino del 6 luglio in Toscana

Due soli casi e, di nuovo, nessun decesso: vero che il lunedì i dati genericamente risentono del minor numero di tamponi analizzati la domenica, ma sono comunque buone le notizie riportate dal bollettino sul coronavirus in Toscana di oggi, lunedì 6 luglio.

I tamponi eseguiti da ieri sono infatti 1.313, al di sotto delle medie dei giorni feriali, per un totale di test che ha raggiunto quota 353.862. Non ci sono nuove guarigioni e dunque il numero dei casi attualmente positivi aumenta di due unità e torna a quota 332. Il numero totale dei casi di coronavirus in Toscana è di 10.287.

Pochi casi, stabili i ricoveri

I due nuovi casi riguardano entrambi residenti nella provincia di Prato. La mappa del coronavirus in Toscana si aggiorna dunque così: 3.206 casi complessivi a oggi nella provincia di Firenze, 538 in quella di Prato, 748 a Pistoia, 1.052 a Massa, 1.351 a Lucca, 932 a Pisa, 479 a Livorno, 680 ad Arezzo, 429 a Siena, 401 a Grosseto. Altri 471 casi riguardano pazienti rilevati come positivi in Toscana ma residenti in altre regioni.

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 276 casi per 100.000 abitanti, contro una media italiana di circa 400. Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 540, Lucca con 348, Firenze con 317, la più bassa Livorno con 143.

Sono 318, due in più di ieri, le persone isolate a casa, positive ma che non richiedono cure ospedaliere. Altre 1.042 persone (-21 rispetto a ieri) sono isolate dopo aver avuto contatti con persone contagiate.

Stabili nel numero le persone ricoverate negli ospedali toscani (14) e, tra queste, quelle in terapia intensiva (2). Stabili anche i guariti: restano 8.841, suddivisi tra 223 persone “clinicamente guarite” (-3) e 8.618 (+3) guariti a tutti gli effetti, con doppio tampone negativo.

Coronavirus in Toscana: bollettino e notizie del 6 luglio

Non cambia nemmeno il totale dei decessi per coronavirus in Toscana. Sono 1.114, così ripartiti per provincia: 407 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 170 a Massa Carrara, 141 a Lucca, 89 a Pisa, 61 a Livorno, 48 ad Arezzo, 33 a Siena, 24 a Grosseto. Altre 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Si registra dunque un tasso grezzo di mortalità di 29,9 decessi ogni 100.000 residenti, contro il 57,8 della media italiana (11° regione). Il più alto in provincia di Massa Carrara (87,2), seguono Firenze (40,2) e Lucca (36,4). Il più basso a Grosseto (10,8).

Assegno figli a carico, la bozza del bonus e il Family act 2020

Un contributo mensile per tutte le famiglie con figli, dalla nascita alla maggiore età, di importo maggiore per chi di figli ne ha più di uno e per i redditi più bassi. Il Programma nazionale di riforma rilancia l’assegno universale per i figli a carico, misura già anticipata nel disegno di legge per il Family act 2020 e che tra oggi e domani dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri.

Da zero a diciotto: il nuovo assegno per i figli a carico

L’assegno universale per i figli sarà “un contributo economico che lo Stato offrirà alle famiglie per ogni figlio a carico, dalla nascita all’età adulta“, si legge nella bozza del Programma nazionale di Riforma. Sarà una misura per tutti, a prescindere dal reddito. “Le misure di sostegno alle famiglie non si configurano esclusivamente come ulteriori misure di contrasto alla povertà – prosegue il testo della bozza –, dirette alle categorie meno abbienti, bensì come aiuti indispensabili per tutte le famiglie con figli, a prescindere dall’occupazione dei genitori“.

A finanziare la misura sarà il “Fondo assegno universale e servizi alla famiglia”, inserito nella Legge di bilancio 2020 per le politiche della famiglia. L’assegno universale per i figli a carico sarà solo uno degli strumenti che attingeranno da questo fondo. Oltre a quello, anche le misure di sostegno all’educazione, i congedi parentali, la promozione del lavoro femminile e gli incentivi per l’autonomia dei giovani.

Family act e bonus 2020 per i figli: come funziona

Ovvero buona parte di ciò che costituirà il Family Act, il pacchetto di aiuti alle famiglie annunciato dal governo nelle scorse settimane.

Secondo quanto anticipato in quell’occasione, l’assegno universale per i figli a carico spetterebbe a tutte le famiglie e verrebbe erogato mensilmente dal settimo mese di gravidanza fino a alla maggiore età del figlio. Cosa prevede il Family act.

Si parte da un importo di base, riconosciuto a tutti, senza distinzioni. A questo verrebbe poi aggiunto un incremento progressivo in base al reddito Isee del nucleo familiare. L’importo dell’assegno aumenterebbe poi di un ulteriore 20% per ogni figlio oltre al primo.

In caso di figli con disabilità la cifra aumenterebbe di un ulteriore 20% e per loro l’erogazione dell’assegno universale non si interromperebbe al compimento della maggiore età.

Assegno figli a carico, quando arriva?

Ma quando sarà effettivamente varato il Family Act e con questo l’assegno universale per i figli a carico? Difficile, al momento, prevedere i tempi.

Il disegno di legge sul Family act approvato a giugno fissava la scadenza per l’adozione di una misura definitiva entro il 30 novembre 2020. Nella bozza del Programma nazionale di Riforma si parla di un decreto legislativo da licenziare entro 12 mesi.

Come sottoscrivere i Btp futura 2020, il codice ISIN e il rendimento

I buoni del tesoro anti-Covid sono ai nastri di partenza. Da oggi, lunedì 6 luglio 2020, è possibile sottoscrivere i BTP futura, la nuova emissione dei titoli di Stato nati per sostenere l’economia italiana in questo particolare momento, riservati solo al mercato retail (traduzione, ai piccoli risparmiatori che possono comprarli in banca o alle Poste), con un rendimento crescente nel tempo: per chi si chiede come acquistare questi nuovi titoli e i tassi, ecco tutto quello che c’è da sapere a partire dal “numerino magico”, il codice ISIN.

Emissione: dove e quando acquistare

I BTP futura 2020, riservati ai piccoli risparmiatori e agli investitori retail, sono gli unici titoli di Stato la cui emissione non avviene con il tradizionale meccanismo dell’asta: la piattaforma di MOT di Borsa Italiana, tramite Banca Imi e Unicredit, permette di sottoscrivere questi buoni del Tesoro rivolgendosi ai referenti abituali nella propria banca o alle Poste (quindi anche per i titolari di Banco Posta) e tramite l’home banking del proprio conto corrente selezionando il servizio di trading online.

È possibile acquistarli dal 6 luglio fino alle ore 13.30 di venerdì 10 luglio 2020, salvo chiusura anticipata dell’emissione, che comunque non potrà avvenire prima delle ore 17.30 di mercoledì 8 luglio, per garantire ai risparmiatori almeno 3 intere giornate di collocamento.

Codice ISIN: come sottoscrivere i BTP futura in banca o alle Poste e sull’home banking

Per sottoscrivere e acquistare i BTP futura 2020 dall’home banking del proprio conto corrente è necessario conoscere il codice ISIN (sigla che significa International Securities Identification Number), ossia il numero identificativo comunicato dal Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per l’emissione e il collocamento dei titoli di Stato. L’ISIN dei Btp Futura emessi a luglio 2020 è il seguente: IT0005415283.

Cosa sono e a cosa servono? I proventi della vendita di questi Buoni del Tesoro saranno usati per finanziare le misure del governo decise a seguito della crisi economica scatenata dal Covid-19, per affrontare l’emergenza e sostenere la crescita.

Le caratteristiche dei BTP Futura: durata, rendimento, taglio minimo, come funziona

I BTP Futura durano 10 anni ma è possibile venderli prima alle condizioni di mercato: alla scadenza saranno rimborsati alla pari con un premio fedeltà finale. Ecco in dettaglio il rendimento minimo garantito a cedola crescente dei BTP Futura e i tassi del premio finale:

  • Dal primo al quarto anno (2020 – 2024) 1,15%
  • Dal quinto al settimo anno (2025 – 2027) 1,30%
  • Dall’ottavo al decimo anno (2028 – 2030) 1,45%
  • Alla scadenza del decimo anno, premio fedeltà dall’1% al 3% in base al tasso di crescita del Pil italiano

I tassi definitivi delle cedole (pagate ogni 6 mesi) saranno annunciati alla chiusura del collocamento: il rendimento dei primi 4 anni resterà invariato, mentre potrà essere visto al rialzo quello del periodo successivo, in base all’andamento del mercato. Il taglio minimo per la sottoscrizione è di 1.000 euro: quindi durante l’emissione di luglio 2020 si possono acquistare BTP Futura per multipli di mille (con 2.000 euro due BTP futura, con 3.000 tre e via dicendo).

BTP Futura rendimento tassi poste taglio minimo

Conviene? Quante tasse si pagano sui tassi di interesse?

Il BTP futura – come succede per gli altri titoli di Stato – conviene per quanto riguarda la tassazione dei rendimenti, più bassa rispetto a quella di un normale investimento: quanto guadagnato con i tassi di interesse è sottoposto a una tassa agevolata del 12,5% e sui buoni del Tesoro non si paga l’imposta di successione. Tutti i dettagli sui BTP Futura sul sito del Mef.

Dove vedere Fiorentina Cagliari in tv: Sky o Dazn?

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Grande attesa per Fiorentina Cagliari il 8 luglio alle ore 19.30 che si giocherà a porte chiuse per la trentunesima giornata del campionato: ma dove vederla in tv, su Sky o Dazn?

Fiorentina Cagliari in tv: Sky o Dazn?

Fiorentina Cagliari sarà trasmessa in diretta e in esclusiva dai canali satellitari Sky, anche in 4K HDR per i clienti Sky Q. Diretta a partire dalle ore 19.30 del 8 luglio 2020 sui canali Sky Sport Serie A. Gara in diretta anche su Sky Sport.

Fiorentina Cagliari in streaming

Gli abbonati Sky potranno seguire la partita anche su Sky Go, l’app di streaming per seguire in diretta i programmi del proprio pacchetto Sky anche su pc, tablet e smartphone.Fiorentina Cagliari sarà trasmessa inoltre anche su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Fiorentina Cagliari in chiaro? 

Nonostante si fosse parlato della possibilità di trasmettere in chiaro il ritorno della Serie A, non ci sono opzioni per vedere Fiorentina Cagliari in chiaro.