martedì, 15 Luglio 2025
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Proroga dei contratti a termine, se c’è stata sospensione si può avere il rinnovo

Rinnovo sì, ma breve. Il Decreto rilancio, nell’ultima versione del testo approvato ieri alla Camera, conferma che la proroga dei contratti a termine non potrà andare oltre il 30 agosto 2020. C’è però una novità: i contratti a tempo interrotti durante l’emergenza coronavirus potranno avere un rinnovo di durata pari al tempo della loro interruzione.

Contratti a tempo determinato, cosa cambia per il rinnovo

La proroga dei contratti a termine era stata introdotta dal Decreto rilancio già nella sua versione di Decreto-legge, il numero 34 del 19 maggio 2020, approvato dal consiglio dei ministri. L’articolo 93 di quel documento stabiliva: “è possibile rinnovare o prorogare fino al 30 agosto 2020 i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato in essere alla data del 23 febbraio 2020″.

Ciò poteva avvenire in deroga all’articolo 19 del decreto legislativo 15 giugno 2015 che stabilisce una durata massima complessiva di 36 mesi per i contratti di lavoro subordinato e a tempo determinato.

Il concetto alla base di questa decisione è intuitivo. Poniamo il caso di un contratto a tempo determinato che scade proprio durante l’emergenza coronavirus dopo aver raggiunto i 36 mesi. Il datore di lavoro si trova a un bivio: convertire il contratto in un tempo indeterminato oppure interrompere il rapporto di lavoro. Con un quadro economico così incerto, in molti avrebbero scelto – o sarebbero stati costretti a scegliere – la seconda strada.

Per questo il governo aveva concesso la proroga dei contratti a termine. Un rischio più contenuto per i datori di lavoro, una possibilità di non restare disoccupati per i lavoratori.

La proroga dei contratti a termine scade il 30 agosto

Chi si aspettava però una proroga ulteriore alla possibilità di rinnovo dei contratti a tempo determinato è rimasto deluso. Il testo del Decreto rilancio sarà convertito in legge senza ulteriori modifiche. Il termine resta dunque quello del 30 agosto.

A tal proposito, i lavori della Camera hanno anche chiarito un’incertezza legata a questa data. Il 30 agosto 2020 è il giorno limite entro il quale si può stipulare la proroga dei contratti a tempo determinato oppure il giorno oltre il quale anche i contratti prorogati non potranno andare avanti? Si tratta della seconda. A rispondere in modo chiaro è una Faq del ministero del Lavoro. “La durata di eventuali rapporti di lavoro a termine, prorogati o rinnovati in base a tale disposizione, non potrà eccedere la data del 30 agosto 2020”, si legge.

Pertanto, anche i contratti di lavoro a tempo determinato prorogati o rinnovati in deroga non potranno superare il 30 agosto 2020. Dal 1° settembre saranno interrotti.

Contratto interrotto? C’è la proroga di pari durata

Una novità, però, c’è. Durante l’esame in Commissione bilancio alla Camera è stato aggiunto il comma 1-bis all’articolo 93 sulla proroga dei contratti a tempo determinato. Si è previsto che i contratti di lavoro a termine (anche in regime di somministrazione) e i contratti di apprendistato (non professionalizzante) possano essere prorogati per un tempo uguale a quello in cui sono stati eventualmente sospesi durante l’emergenza coronavirus. E dunque, per ipotesi: contratto a termine sospeso per due mesi durante il lockdown, rinnovo possibile per due mesi.

Cassa integrazione in deroga e ordinaria: proroga per l’emergenza Covid

Ammortizzatori sociali per più tempo e da poter usare subito. Il decreto rilancio, in fase di conversione in legge, conferma la proroga la cassa integrazione ordinaria e in deroga presso l’Inps, già disposta da un decreto del Ministero del Lavoro a seguito dell’emergenza Covid-19.

Molti lavoratori e molte aziende si sarebbero infatti trovate in difficoltà nei mesi di luglio e agosto, una volta finita la cig disposta dal Cura Italia. Il decreto rilancio dovrà essere ora convertito in legge dal Parlamento entro il 18 luglio 2020: alla Camera è stato trovato l’accordo sugli emendamenti, mentre il testo sarà blindato in Senato.

Cassa integrazione ordinaria e in deroga, la proroga: cosa prevede il dl rilancio

Nel dettaglio è previsto il prolungamento della durata massima della cassa integrazione ordinaria e in deroga da 9 a 18 settimane, anche per chi ha chiesto gli ammortizzatori sociali prima del 25 marzo, ecco come funziona:

  • 14 settimane da usare dal 23 febbraio il 31 agosto 2020
  • altre 4 settimane di cassa integrazione ordinaria e in deroga dal 1° settembre al 31 ottobre 2020, che però possono essere usate subito (quindi anche a luglio o agosto) se si sono già finite le 14 settimane a disposizione per il primo periodo di emergenza Covid-19.

La domanda all’Inps per la cassa integrazione, come funziona

Per quanto riguarda le regole di presentazione delle richieste di pagamento di cassa integrazione ordinaria e in deroga, le modifiche al decreto rilancio prevedono che l‘autorizzazione della Cig per le nuove 9 settimane venga trasferita dalle Regioni all’Inps, ad eccezione delle aziende con sedi in diverse regioni.

Inoltre viene prevista la proroga di 2 mesi per le indennità di disoccupazione (Naspi e Dis-Coll) che sono terminate nel periodo tra il 1° marzo 2020 e il 30 aprile 2020 e la proroga a tutto il 2020 della mobilità in deroga per i lavoratori che abbiano cessato il trattamento di integrazione salariale in deroga per il periodo tra il 1° dicembre 2017 e il 31 dicembre 2018, e che non hanno diritto alla NASpI.

Gli ultimi aggiornamenti sulla proroga della cassa integrazione ordinaria e in deroga per l’emergenza Covid-19 sul sito del Ministero del Lavoro.

Dove vedere Juventus Atalanta in tv: Sky o Dazn?

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Per la trentaduesima giornata del campionato di Serie A Juventus Atalanta si sfideranno il 11 luglio alle ore 21.45 a porte chiuse, ma dove vedere Juventus Atalanta in tv su Sky o Dazn?

Juventus Atalanta in tv: Sky o Dazn?

La partita tra Juventus Atalanta sarà trasmessa su Dazn, il servizio di video streaming online dedicato agli eventi sportivi. Dazn è accessibile su smart tv, computer, tablet e smartphone, oltre che console per videogiochi e praticamente tutti i dispositivi in grado di trasmettere.Gli abbonati Sky però non disperino. Grazie all’accordo tra Sky e Dazn, anche i clienti del servizio di pay tv satellitare possono vedere le partite trasmesse su Dazn. Gli abbonati a Sky Q, My Sky HD o Sky HD possono infatti attivare il canale satellitare Dazn 1 che andrà ad aggiungersi alla loro offerta. Maggiori informazioni sul sito di Sky.

Juventus Atalanta in streaming

Juventus Atalanta non sarà invece trasmessa su SkyGo, l’app di streaming di Sky per pc, tablet e smartphone, né su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Juventus Atalanta in chiaro?

Nonostante si fosse parlato della possibilità di trasmettere in chiaro il ritorno della Serie A, non ci sono opzioni per vedere Juventus Atalanta in chiaro.

Dove vedere Brescia Roma in tv: Sky o Dazn?

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Grande attesa per Brescia Roma il 11 luglio alle ore 19.30 che si giocherà a porte chiuse per la trentaduesima giornata del campionato: ma dove vederla in tv, su Sky o Dazn?

Brescia Roma in tv: Sky o Dazn?

Brescia Roma sarà trasmessa in diretta e in esclusiva dai canali satellitari Sky, anche in 4K HDR per i clienti Sky Q. Diretta a partire dalle ore 19.30 del 11 luglio 2020 sui canali Sky Sport Serie A. Gara in diretta anche su Sky Sport.

Brescia Roma in streaming

Gli abbonati Sky potranno seguire la partita anche su Sky Go, l’app di streaming per seguire in diretta i programmi del proprio pacchetto Sky anche su pc, tablet e smartphone.Brescia Roma sarà trasmessa inoltre anche su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Brescia Roma in chiaro? 

Nonostante si fosse parlato della possibilità di trasmettere in chiaro il ritorno della Serie A, non ci sono opzioni per vedere Brescia Roma in chiaro.

Dove vedere Lazio Sassuolo in tv: Sky o Dazn?

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Grande attesa per Lazio Sassuolo il 11 luglio alle ore 17.15 che si giocherà a porte chiuse per la trentaduesima giornata del campionato: ma dove vederla in tv, su Sky o Dazn?

Lazio Sassuolo in tv: Sky o Dazn?

Lazio Sassuolo sarà trasmessa in diretta e in esclusiva dai canali satellitari Sky, anche in 4K HDR per i clienti Sky Q. Diretta a partire dalle ore 17.15 del 11 luglio 2020 sui canali Sky Sport Serie A. Gara in diretta anche su Sky Sport.

Lazio Sassuolo in streaming

Gli abbonati Sky potranno seguire la partita anche su Sky Go, l’app di streaming per seguire in diretta i programmi del proprio pacchetto Sky anche su pc, tablet e smartphone.Lazio Sassuolo sarà trasmessa inoltre anche su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Lazio Sassuolo in chiaro? 

Nonostante si fosse parlato della possibilità di trasmettere in chiaro il ritorno della Serie A, non ci sono opzioni per vedere Lazio Sassuolo in chiaro.

Mesto pareggio tra Fiorentina e Cagliari

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Triste 0-0 da fine stagione tra Fiorentina e Cagliari. Il caldo e la mancanza di idee ha regalato veramente poche emozioni allo stadio Franchi. I viola, da quando è ripreso il campionato, non riescono a vincere in casa. Chiesa spento, Ribery unico viola che si fa apprezzare. Iachini non lascia riposare il francese che gioca in avanti con Chiesa ed il rientrante Vlahovic. In difesa si rivede Caceres. Zenga punta sulla voglia di riscatto di Simeone e sulla verve di Nainggolan.

Primo Tempo

Parte meglio il Cagliari che al 5’ va in gol con l’ex Simeone che batte Dragowski al rientro. L’arbitro Manganiello però, dopo consulto al Var, annulla per un millimetrico fuorigioco. Al 26’ la risposta della Fiorentina con Ribery che riesce a servire Lirola. Lo spagnolo si invola e di piatto prova ad impensierire Cragno che però para. Dopo 10 minuti Chiesa pasticcia con Ribery che avrebbe avuto un buon pallone da giocare in porta e l’azione sfuma. Al 38’ gran tiro di Duncan che tenta la conclusione a sorpresa e colpisce il palo. Al 40’ ci prova Ceccherini su passaggio di Caceres ma la sfera finisce alla destra di Cragno. Al 44’ ci prova il Cagliari con Joao Pedro. E’ bravo Dragowski a deviare in angolo. Prima del riposo è ancora Ribery a tentare il tiro con Cragno attento a parare. Si va al riposo a reti bianche.

© Agenzia Fotografica Italiana

Secondo Tempo

Iachini lascia negli spogliatoi Chiesa ad inizio ripresa e prova Ghezzal. Al 54’ Nainggolan serve Nandez. Il tiro viene parato da Dragowski. Dopo due minuti è lo stesso Nandez a riprovarci ma ancora una volta il portiere viola sventa il pericolo, anche sul tentativo di ribattuta di Simeone. Al 71’ Nainggolan crossa per Simeone che sfiora il pallone ma Dragowski para. Poi è il turno di Kouamé che debutta in viola e sfiora subito il gol al 77’ ma trova sulla sua strada ancora Cragno. Proprio ne finale angolo di Pulgar, sponda di Cutrone per Caceres, la palla arriva a Kouamé ma il tiro viene respinto. Si chiude con la divisione della posta tra due squadre che non hanno offerto uno spettacolo piacevole.

L’allenatore

Rammaricato per il risultato, a fine gara, Beppe Iachini. “Potevamo segnare tante reti. Abbiamo avuto occasioni importanti. Siamo partiti con le tre punte per fare risultato. Purtroppo abbiamo colpito il quinto palo nelle ultime quattro partite. Anche Cragno è stato bravissimo in alcuni frangenti. Abbiamo provato di tutto e di più, giocando ogni tre giorni la fatica si fa sentire. Ci manca un pizzico di fortuna in fase conclusiva. Chiesa ha fatto delle buone gare ma giocando ogni tre giorni è dura rendere sempre al massimo. Ribery è andato vicino al gol ed ha servito benissimo i compagni. Dà sempre tanto alla squadra, tecnicamente e caratterialmente. Ha esordito Kouamè – ha infine ricordato l’allenatore viola – e da parte mia c’è tanta voglia di utilizzarlo ma serve cautela. L’inserimento deve essere graduale, parlerò con lo staff medico costantemente. Sicuramente è un ragazzo di grande prospettiva che può darci una grande mano”.

Coronavirus in Toscana, i dati dell’8 luglio: 7 casi positivi e 2 morti

Dopo le notizie dei piccoli focolai registrati nei giorni scorsi, oggi la situazione del coronavirus in Toscana sembra tornata sotto controllo, stando al bollettino della Regione: all’8 luglio 2020 si contano 7 nuovi positivi al Covid (+0,07% rispetto al giorno precedente) e 2 morti in più. Si tratta di due donne, con un’età media di 92 anni, decedute a Firenze.

Coronavirus in Toscana: i dati di oggi, 8 luglio

Al momento le persone positive al coronavirus sono 341: la maggior parte, 327, si trovano in isolamento a casa, con sintomi lievi o del tutto assenti, mentre 14 sono ricoverate nei posti letto Covid della Toscana (una persona in più rispetto a 24 ore fa), di cui 2 in terapia intensiva (una in più rispetto a ieri). Altri 994 soggetti sono isolati a casa, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con individui contagiati.

Durante l’ultima giornata sono stati eseguiti 3.715 tamponi, mentre oggi si registrano 3 guariti in più.

Covid, l’andamento dell’epidemia in Toscana

Dall’inizio dell’emergenza a oggi, 8 luglio, il bollettino segnala che in Toscana si sono registrati in tutto 10.313 i casi di positività al coronavirus, qui la mappa del contagio nella nostra regione con i dati e i grafici. I guariti sono in tutto 8.854: 191 persone non presentano più i sintomi del coronavirus ma sono ancora positive, 8.663 sono guarite a tutti gli effetti avendo negativizzato il virus.

A oggi, 8 luglio, la Toscana si conferma al 10° posto in Italia per l’incidenza del coronavirus, con circa 277 casi per 100.000 abitanti (la media italiana è di circa 401). Le province toscane dove sono stati segnalati il numero maggiore di casi, in rapporto con i residenti, sono Massa Carrara, Lucca e Firenze. Queste tre zone sono anche quelle dove si registra il tasso di mortalità più alto.

Sono 1.118 i deceduti dall’inizio dell’epidemia così ripartiti in base alla provincia di residenza: 410 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 171 a Massa Carrara, 141 a Lucca, 89 a Pisa, 61 a Livorno, 48 ad Arezzo, 33 a Siena, 24 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano, ma erano residenti fuori regione. Dettagli sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità toscana.

“Yes, I start Up”, il nuovo progetto per i giovani imprenditori

Upa Formazione, ente di Confartigianato Imprese Padova, ha lanciato il progetto “Yes, I start Up” per tutti i giovani imprenditori che vogliono lanciare un’attività in proprio.

L’iniziativa è stata realizzata anche con l’ausilio dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e dell’Ente Nazionale per il Microcredito.

Il programma, che inizierà il prossimo 3 luglio, si suddivide in due step: una fase teorico-pratica ed una fase di progettazione.

Nella prima parte del corso, che dura 60 ore, i partecipanti saranno istruiti sulle principali competenze imprenditoriali delle varie figure professionali. L’obiettivo è fornire una formazione a 360° ai giovani nei principali settori lavorativi legati all’imprenditoria.

La seconda parte del corso, che ha una durata di 20 ore, comprende attività di consulenza e assistenza tecnica per stilare un piano di impresa e formulare un progetto per richiedere i finanziamenti compresi nel PON- Fondo Selfiemployment, che variano da 5.000 fino a 50.000 euro.

Per poter accedere al progetto “Yes, I start Up” bisogna rispettare i seguenti requisiti: essere disoccupati; avere un’età compresa tra i 18 ed i 29 anni; non essere impegnati in percorsi di studio; essere iscritti al programma Garanzia Giovani; non essere impegnati nel Programma Iniziativa Occupazione Giovani.

Il corso sarà svoltò in modalità FAD, cioè formazione a distanza, e tenuto da docenti qualificati ed esperti in gestione e organizzazione aziendale e consulenza contabile, fiscale e commerciale.

L’imprenditoria giovanile può fornire diversi sbocchi lavorativi, soprattutto ai ragazzi neodiplomati e neolaureati in cerca di occupazione. Per i giovani professionisti che vogliono lanciare un’attività propria, o scommettere su loro stessi, può tornare molto utile l’approfondimento sull’apertura partita IVA ripreso dalla guida per freelance di Fattureincloud.it

Le modalità di apertura e di chiusura di una partita IVA, a seconda che si tratti di un libero professionista o di ditte individuali, possono presentare differenze sostanziali.

É importante quindi conoscere tutte le procedure correttamente, per non commettere errori e partire quindi col piede giusto.

Le modalità di iscrizione per liberi professionisti è piuttosto semplice. Le ditte individuali invece, prima di procedere all’apertura della partita IVA, devono effettuare l’iscrizione al Registro Imprese compilando il modello ComUnica alla Camera di Commercio competente. Infine, le società di persone e di capitali devono seguire un iter ancora più vasto ed articolato.

Lanciare un’attività imprenditoriale presenta molti vantaggi, ma anche diversi rischi ed ostacoli. Per questo motivo è opportuno informarsi preventivamente sulle normative e sugli iter burocratici da seguire.

Bisogna muoversi con i piedi di piombo, fare i giusti investimenti ed ottimizzare le risorse a disposizione per agire entro un quadro normativo lineare e delimitato, evitando le insidie che possono presentarsi lungo il percorso.

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Nuove partite Iva escluse dal bonus di maggio

Niente bonus da 1000 euro per le partite Iva aperte nel 2019: la circolare Inps 80 / 2020 conferma quanto già stabilito dal testo del Decreto rilancio, ovvero che i professionisti che hanno avviato la loro attività a partire dall’inizio dell’anno  scorso saranno esclusi dal bonus Covid di maggio. Il motivo? Per ottenerlo è necessario dimostrare un calo di fatturato di almeno il 33% nel secondo bimestre 2020 rispetto agli stessi due mesi del 2019.

Partite Iva “giovani”, niente bonus di maggio

Impossibile farlo se l’attività è stata avviata dopo la primavera 2019 perché manca il termine di confronto. E anche chi ha aperto la partita Iva nei primi quattro mesi dell’anno passato avrà difficoltà a dimostrare il calo di fatturato: i lavori e i servizi resi all’inizio del 2019 in quasi tutti i casi sono stati incassati più avanti.

Bonus 1000 euro maggio e partite Iva: conta il principio di cassa

Conta dunque il principio di cassa, come precisa l’Inps nella circolare 80 / 2020. “Ai fini dell’accesso all’indennità Covid-19 per il mese di maggio 2020, la norma prevede quale requisito che i suddetti lavoratori abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019. Per l’individuazione del suddetto requisito, il reddito è individuato secondo il principio di cassa come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese effettivamente sostenute nel periodo interessato e nell’esercizio dell’attività, comprese le eventuali quote di ammortamento”.

Le nuove partite Iva restano quindi escluse dal bonus di 1000 euro per il mese di maggio 2020.

La circolare Inps 80 2020

Le altre partite Iva invece, quelle cioè che possono dimostrare il calo di fatturato perché più anziane, dovranno presentare la domanda per il bonus da 1000 euro di maggio 2020 direttamente sul sito dell’Inps o tramite patronato. L’Inps comunicherà i dati identificativi di chi presenta l’autocertificazione all’Agenzia delle entrate per le verifiche. Se il calo di fatturato sarà accertato, l’Inps erogherà il bonus. Il bonus non concorre alla formazione del reddito.

Forte Belvedere, l’apertura 2020: ingresso gratis, orari ridotti

Un museo sotto le stelle, una fortezza panoramica sulla città con visite guidate e qualche evento: Firenze torna a spalancare le porte del Forte Belvedere, l’ingresso per il 2020 è gratis, ma gli orari di apertura sono dimezzati rispetto al passato ed è necessario rispettare le regole anti-Covid durante l’accesso alla fortezza.

Non ci saranno grandi mostre di arte contemporanea come nel passato, ma questo suggestivo spazio sarà animato da incursioni teatrali, come succederà nel giorno dell’inaugurazione grazie a un progetto di Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, e della Fondazione Teatro della Toscana.

Forte Belvedere di Firenze: quando è aperto, gli orari 2020

L’apertura di questo luogo di arte e storia è fissata sabato 11 luglio 2020 e il Forte Belvedere di Firenze resterà accessibile per 3 mesi, fino all’11 ottobre, dal martedì alla domenica con orario 15.00 – 20.00. L’ingresso è gratuito per tutti: non è necessaria la prenotazione, basta presentarsi all’accesso di via San Leonardo 1.

“Quest’anno le difficoltà di bilancio non ci hanno purtroppo consentito di programmare una nuova esposizione al Forte Belvedere – spiega Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del Comune di Firenze – ma non abbiamo comunque voluto lasciar chiuso uno dei luoghi più suggestivi e cari ai fiorentini. Fino ad ottobre per tutti loro e per i visitatori il Forte sarà dunque visitabile e in maniera gratuita, una novità che sono certo incontrerà il favore del pubblico”.

Forte Belvedere apertura fortezza
Forte Belvedere, la vista su Firenze

Le visite guidate al Forte e il programma di eventi (in forma ridotta)

Starà quindi un’estate sottotono quella del Forte Belvedere vista la crisi scatenata dal coronavirus, anche se il Comune di Firenze non esclude di portare su questa terrazza panoramica altri eventi artistici dopo quello in programma per la riapertura. Sabato 11 luglio alle ore 18.00, il Forte ospita l’appuntamento “Grand Tour Belvedere. Da Montaigne e Goethe a Stendhal e Rilke, da Taine a James”: 15 attori del gruppo de “I Nuovi” reciteranno alcune letture di testi dei grandi viaggiatori che hanno celebrato le bellezze della città, da Stendhal a Rilke, da Montaigne a Goethe. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Dall’11 luglio 2020, ogni venerdì, sabato e domenica, ripartono anche le visite guidate al Forte Belvedere, alle 18.00 e alle 19.00 (costo 1,50 euro per i residenti nella Città Metropolitana di Firenze, 3 euro per gli altri, riduzione 2×1 per i soci di Unicoop Firenze), mentre negli altri orari un mediatore culturale sarà a disposizione del pubblico per una breve spiegazione all’inizio del percorso museale. Info:  [email protected], 055-2768224

L’apertura 2020 del Forte Belvedere…. e di Santa Maria Novella

Oltre al Forte Belvedere, riapre un altro dei musei civici di Firenze: il complesso di Santa Maria Novella torna ad ospitare i visitatori dal 10 luglio 2020 con gli orari che si sviluppano nel weekend (venerdì e sabato  10.00 -17.00; domenica 13.00 – 17.00). Per Santa Maria Novella si può accedere tramite prenotazione sul sito dei musei civici fiorentini (scelta consigliata) oppure direttamente dalle biglietterie di piazza Santa Maria Novella e piazza della Stazione. Qui gli altri musei di Firenze aperti dopo il lockdown per il Covid.