venerdì, 20 Giugno 2025
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Alla messa in sicurezza con la web app di G-move

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La Parrocchia di “Gesù Buon Pastore” di Casellina (Scandicci), il Santuario di Santa Verdiana di Castelfiorentino e la parrocchia di Santa Maria di Settignano a Firenze – sono protagoniste di un progetto pilota per la ripresa delle Messe in sicurezza e la prevenzione da Coronavirus.

Nelle tre parrocchie sono stati installati dei sensori che, nel pieno rispetto della privacy, consentiranno di monitorare in maniera costante e in tempo reale il numero di persone all’interno della chiesa, garantendo il rispetto dei limiti previsti. Attraverso una web app, in occasione della Messa il personale volontario all’entrata della chiesa saprà, istante per istante, quanti fedeli potranno ancora entrare e quando sarà invece il momento di fermare gli ingressi.

Un sensore per la sicurezza della Santa Messa

Sempre in accordo con le indicazioni contenute nel protocollo Governo-Cei, saranno fornite anche istruzioni su come muoversi all’interno della chiesa in modo da garantire ingresso e uscita ordinati e veloci e al tempo stesso il rispetto della distanza di sicurezza in ogni fase. Durante la cerimonia le persone dovranno restare sedute nei posti indicati, che saranno opportunamente distanziati.

Il sensore realizzato da G-move

Il progetto Finanziato dalla Fondazione Noi – Legacoop Toscana e dalla Fondazione Cr Firenze, è stato messo a punto da G-move, startup cooperativa fiorentina composta da 6 giovani under 30 (Marco Merlini, Marco Musumeci, Marco Giunti, Gabriele Coletti, Davide Nesi e Federico Palai) nata da Smart and Coop 2, il bando promosso da Fondazione Cr Firenze e Legacoop Toscana per favorire lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali composte da giovani under 40.

La sperimentazione avrà la durata di 3 mesi e potrà essere eventualmente estesa anche ad altre Chiese.

Coronavirus e Santa Messa, l’idea della startup G-move

“Le chiese sono tra i principali luoghi di riferimento e di vita sociale delle nostre comunità – afferma il presidente della Fondazione Noi – Legacoop Toscana Roberto Negrini – per questo abbiamo deciso di supportare questo progetto proposto dai giovani ingegneri della cooperativa G-move, che hanno ben interpretato l’obiettivo del bando Smart and Coop: fare impresa cooperativa per trovare risposte ai bisogni delle persone”.

 

“L’emergenza sanitaria ha costretto a ripensare le abitudini, gli stili di vita, la fruizione di servizi e anche le modalità di accesso alla pratica religiosa – afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione Cr Firenze -. Necessità, quest’ultima, colta dal gruppo di giovani di G-move che hanno il merito di averla trasformata in un’opportunità di impresa innovativa. Viviamo un momento storico nel quale soltanto la capacità di adattarsi alle nuove esigenze potrà contribuire alla rapida ripartenza del nostro territorio”.

“Mi sento di esprimere, a nome dell’Arcidiocesi di Firenze e del nostro Vescovo, soddisfazione e gratitudine per l’iniziativa di G-move, della Lega delle Cooperative e della Fondazione Cr Firenze, che con questo progetto ci hanno messo a disposizione uno strumento semplice e utilissimo, per favorire il corretto e ordinato afflusso delle persone nelle nostre chiese, mantenendo la discrezione e nel rispetto della privacy – commenta Don Giovanni Paccosi, vicario episcopale per la pastorale e parroco della parrocchia Gesù Buon Pastore – . Sono sicuro che dopo la sperimentazione saranno molte le parrocchie che vorranno dotarsi di questa applicazione, che sostiene il lavoro dei volontari, in questi momenti di ripresa delle celebrazioni, con tutta la problematica legata al distanziamento sociale. Nelle tre chiese in cui si sta sperimentando sta facilitando una serena esperienza del momento centrale della vita cristiana che è l’incontro con Il Signore nell’Eucaristia. Credo poi che l’applicazione avrà una utilità significativa anche passata l’emergenza, offrendo ai parroci i numeri reali delle presenze dei fedeli in chiesa nei vari periodi dell’anno e nelle grandi feste e celebrazioni”.

Spostamenti tra regioni, via libera alla riapertura dal 3 giugno: il report dell’Iss

Niente quarantena, niente passaporto sanitario, niente autocertificazione. Da mercoledì 3 giugno spostamenti liberi tra tutte le regioni d’Italia, una riapertura totale che ha avuto il via libera del governo confortato dai dati dell’ultimo report dell’Iss, l’Istituto superiore della sanità, del 30 maggio, con i valori Rt delle regioni italiane.

Spostamenti tra regioni, via libera dal 3 giugno

Quanto previsto dal decreto attualmente in vigore non cambierà: la riapertura dei confini regionali in Italia resta fissata per il 3 giugno. La decisione di permettere di nuovi gli spostamenti liberi tra regioni è arrivata ieri, al termine dell’incontro tra il governo e la Conferenza delle regioni. È vero che restano alcune situazioni più critiche delle altre, su tutte quella della Lombardia. Ma la linea resta la stessa: nessuna distinzione, la riapertura sarà uguale per tutti. No dunque all’ipotesi di imporre una quarantena breve a chi esce dalle regioni più colpite.

Il report dell’Iss: come va il contagio da coronavirus nelle regioni

A confortare la scelta del governo sono arrivati stamani i dati del nuovo report dell’Iss, l’Istituto superiore di sanità, aggiornati al 26 maggio. Dopo una ricognizione sull’evoluzione del contagio per regioni e per province, l’Istituto comunica l’indice Rt stimato per ciascuna regione.

Rt è il numero di riproduzione netto, vale a dire una media delle infezioni secondarie generate da una persona infetta a una certa data. Il valore spartiacque è 1: se Rt è superiore significa che il contagio tende ad aumentare, se invece inferiore il numero delle nuove infezioni tende a diminuire. Tanto più è maggiore di 1 e tanto più il contagio aumenta rapidamente. Viceversa, più il valore Rt diminuisce e più rallenta il contagio.

La stima di Rt contenuta nel report dell’Iss è stata calcolata alla data del 26 maggio, ma considerando il tempo medio di 15 giorni perché i sintomi di Covid 19 si manifestino, si può dire che i dati sono relativi al 10 maggio.

Il valore Rt delle regioni secondo il report dell’Iss

 

Sono dati rassicuranti in vista della riapertura agli spostamenti liberi tra regioni: tutte le regioni italiane hanno un indice Rt inferiore a 1. Unica eccezioni il Molise, sul quale – complice anche la popolazione poco numerosa – pesa l’aumento dei casi dovuto a un focolaio, già identificato e indagato. Manca l’indice della Campania, per problemi di verifica dei dati.

Ciò non significa che il rischio sia ormai alle spalle, tutt’altro. Il monito dell’Iss in chiusura del report è chiaro. “L’attuale andamento dell’epidemia – scrive l’Istituto – richiama ad un atteggiamento di massima prudenza in questa fase di transizione in cui un rilassamento delle misure di distanziamento fisico potrebbe portare ad un nuovo incremento della trasmissione interumana del virus. È fondamentale mantenere comportamenti individuali corretti per limitare il rischio di un aumento del numero di casi e decessi nel breve termine”.

Il report dell’Iss del 30 maggio in formato pdf è disponibile a questo indirizzo. Qui invece l’appendice con i dati regionali aggiornati.

Riapre “Inside Magritte” a Firenze, mostra in Santo Stefano al Ponte

Un viaggio per vedere “da dentro” le opere di uno dei maestri del Surrealismo: la mostra multimediale Inside Magritte arriva a Firenze nel complesso monumentale di Santo Stefano al Ponte, a due passi da piazza della Signoria e Ponte Vecchio. Dopo la chiusura forzata imposta dal lockdown, la mostra riapre per il momento in forma ridotta, solo nel fine settimana fino alla fine di giugno. Con tutte le precauzioni del caso, dagli ingressi contingentati alle sanificazioni.

Il mondo onirico di René Magritte anima questa Cattedrale dell’immagine con suoni, musiche, video, immagini, insomma con una vera e propria digital exhibition.

Date, fino quando dura

L’evento,  ideato da Crossmedia Group – Hepco con la regia di The Fake Factory e il supporto della Fondation Magritte di Bruxelles, si è aperto il 1° novembre 2019. Prorogato fino al 13 aprile 2020, la mostra è stata poi interrotta quando l’emergenza coronavirus ha imposto il lockdown nazionale.

Il 30 maggio è stata riaperta con nuovi orari e procedure per garantire la fruibilità in piena sicurezza.

La mostra “Inside Magritte” sarà aperta solo nei fine settimana, il sabato e la domenica con orario continuato dalle 10 alle 18. Ultimo accesso alle 17. Per il ponte del 2 giugno la mostra sarà eccezionalmente sempre aperta, compresi lunedì 1° e martedì 2 giugno.

Gli ingressi verranno gestiti per fasce orarie (dalle 10 alle 17 allo scoccare di ogni ora) per garantire il rispetto del numero massimo di 50 visitatori. All’interno sarà obbligatorio indossare la mascherina e all’ingresso verrà rilevata la temperatura corporea.

La mostra “Inside Magritte” porta a Firenze l’essenza dell’artista belga grazie a una monografica digitale sospesa tra il reale e l’immaginario.

Inside Magritte a Firenze, che opere si possono vedere nella mostra

Tra uomini in bombetta che galleggiano nei cieli delle metropoli, corpi umani con la testa di pesce e l’ambigua pipa-non-pipa, il percorso multisensoriale curato da Julie Waseige, storica dell’arte e già direttrice scientifica del Magritte Museum di Bruxelles, in 35 minuti permette ai visitatori di immergersi nelle opere di Magritte, con i quadri più iconici del Novecento. Questo viaggio è diviso in capitoli e segue le varie fasi dell’esperienza artistica di Magritte dalle prime opere surrealiste fino al periodo post-bellico, passando per la Parigi degli anni ’30.

Rene Magritte Crossmedia digital exhibition

Cuore di questa esposizione digitale, la sala immersiva che grazie a un flusso continuo di immagini ad altissima risoluzione trasforma le architetture barocche dell’ex-chiesa di Santo Stefano al Ponte, dalle pareti al pavimento. In tutto si tratta di 160 immagini riprodotte con un imponente sistema di proiettori laser in grado di trasmettere sulle superfici dell’installazione oltre 40 milioni di pixel, garantendo una definizione maggiore del Full HD.

Presenti anche l’area introduttiva per conoscere la storia e la vita di Renè Magritte, l’area visual con le sue suggestioni iconiche e le pillole biografiche, oltre a visori di realtà 3D per entrare nel mondo del Surrealismo a 360 gradi.

Mostra multimediale su Magritte a Firenze, orari, biglietti e riduzioni

“Inside Magritte” è aperta fino al primo marzo nell’ex chiesa di Santo Stefano al Ponte (la cosiddetta “Cattedrale dell’immagine) tutti i giorni con orario 10.00 – 19.30. La biglietteria chiude un’ora prima, con  l’ultimo ingresso alle 18.30. I biglietti interi costano 13 euro per gli adulti. Il biglietto ridotto (10 euro) è riservato agli studenti, agli over 65 e ai portatori di handicap (l’accompagnatore entra gratis). I bambini e i ragazzi tra 5 e i 12 anni pagano 8 euro.

Riduzioni a 10 euro per la mostra “Inside Magritte” a Firenze anche per le varie convenzioni: soci e dipendenti Unicoop Firenze, iscritti Fai, Touring club italiano, Carta più Feltrinelli, dipendenti Feltrinelli. I clienti Carta freccia Trenitalia arrivati a Firenze in treno hanno diritto al 2×1 (il viaggio deve essere antecedente al massimo 3 giorni data visita mostra), i viaggiatori single e su intercity al tagliando ridotto da 10 euro.

Sconto di 3 euro infine per gli abbonati Ataf, per chi ha il carnet da 10 biglietti o biglietto obliterato in giornata. Previsti poi pacchetti famiglia. Dettagli sul sito della mostra multimediale su Magritte.

Jeff Koons e l’America di Warhol: le mostre del 2021 a Palazzo Strozzi

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L’emergenza coronavirus ha sconvolto programmi e calendari di tutto il mondo. Compreso quello dell’arte. Palazzo Strozzi riparte dalla mostra “Aria” di Tomas Saraceno, interrotta dal lockdown e ora riprogrammata fino al 1° novembre, ma intanto ha già definito il calendario delle mostre future, con un 2021 tutto dedicato all’arte contemporanea: a quella americana, da Andy Warhol ai giorni nostri, e a quella di Jeff Koons, uno dei più grandi artisti viventi.

Shine, la mostra di Jeff Koons a Palazzo Strozzi

Di Jeff Koons si sapeva già: la monografica dedicata al grande artista statunitense era prevista per il settembre 2020. Tutto rimandato di un anno. Palazzo Strozzi ospiterà infatti Shine, la più grande esposizione delle opere di Jeff Koons mai realizzata in Italia, nell’autunno 2021. Le date esatte di apertura e chiusura saranno definite più avanti.

Una mostra curata dal direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Arturo Galansino, insieme a Joachim Pissarro e in collaborazione diretta con l’artista stesso.

Jeff Koons, Rabbit, 1986
Collection Museum of Contemporary Art Chicago
Photo by Nathan Keay, © MCA Chicago, © Jeff Koons

Già dal titolo, Shine evoca quell’idea di “lucentezza” che è una delle caratteristiche più riconoscibili delle opere di Koons. Le sue grandi sculture in metallo lucido che simulano le sculture fatte con i palloncini gonfiabili, le sue riletture delle opere del Rinascimento e del Barocco, le personali reinvenzioni dei readymade.

Opere che Firenze ha già imparato a conoscere con l’esposizione di Koons del 2015, tra piazza della Signoria e Palazzo Vecchio.

Da Warhol ai giorni nostri, l’arte americana a Firenze

Da uno dei massimi esponenti del neo-pop al fondatore della pop art. Il 2021 di Palazzo Strozzi si aprirà infatti con la mostra dedicata a Andy Warhol e all’arte americana dagli anni Sessanta a oggi. Si intitola “American art 1961-2001” ed è in programma nella primavera 2021 (anche in questo caso le date esatte verranno comunicate in seguito).

Nata da una collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e il Walker Art Center di Minneapolis, la mostra presenta un percorso attraverso massimi capolavori di artisti come Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Donald Judd, Bruce Nauman, Cindy Sherman. Pittura, fotografia, video, installazioni e sculture. Un viaggio nell’arte contemporanea curato da Arturo Galansino e Vincenzo de Bellis, curator of visual Arts del Walker Art Center.

Bonus centri estivi 2020, Inps: “Attenzione a come viene fatta la domanda”

Due agevolazioni, ma un solo nome sulla carta, e un vecchio contributo che si chiama in modo simile. Tutto questo ha generato qualche confusione su come fare domanda per il bonus centri estivi 2020 sul sito dell’Inps, tant’è che lo stesso istituto mette in guardia gli utenti che vogliono richiederlo: l’agevolazione è una “costola” del bonus baby sitter previsto dal decreto rilancio e non bisogna confondersi con un precedente pacchetto di misure dalla denominazione fuorviante.

Un caso di omonimia, insomma: la sezione dedicata al “bando centri estivi” presente sul sito dell’Inps non ha niente a che fare con il bonus previsto nel 2020 e legato alla crisi innescata al virus Covid-19, quindi si rischia di presentare richiesta per un’agevolazione diversa e non ricevere così il voucher. Facciamo allora chiarezza su come funziona, sui requisiti e sulla sezione del sito giusta dove fare domanda.

Chi ne ha diritto

Di fatto il bonus centri estivi da solo non esiste ma fa parte del pacchetto di misure denominato “bonus servizi baby sitting” che prevede un contributo per pagare le tate dei figli sotto i 12 anni oppure, e questa è la novità introdotta dal decreto rilancio, fondi da usare per i centri estivi che in tutta Italia potranno aprire dal 15 giugno in poi.

Il bonus baby sitter, con il decreto rilancio è salito da 600 a un massimo di 1.200 euro ed è destinato a:

  • lavoratori dipendenti del settore privato
  • iscritti alla Gestione separata Inps
  • lavoratori autonomi iscritti all’Inps
  • lavoratori autonomi iscritti alle casse professionali.

Non hanno diritto al bonus baby sitter – centri estivi i genitori in cassa integrazione o che percepiscono altre forme di sostegno al reddito (come ad esempio Naspi e indennità di mobilità) e i disoccupati, oltre a chi ha già fatto domanda per la stessa agevolazione con il precedente decreto, il Cura Italia. È ammesso invece per chi lavora in smart working. Per alcune categorie specifiche, coinvolte direttamente nell’emergenza Covid-19, il decreto rilancio ha innalzato il bonus baby sitter fino a 2.000 euro in particolare per:

  • medici
  • infermieri
  • tecnici di laboratorio biomedico, di radiologia medica
  • operatori sociosanitari
  • personale dei comparti sicurezza, difesa, soccorso pubblico

Si può richiedere il bonus baby sitter e per i centri estivi se si ha uno o più figli sotto i 12 anni o figli disabili iscritti a scuola oppure ospitati in centri diurni.

Come fare la domanda per il bonus centri estivi 2020

Per fare domanda del bonus centri estivi 2020 bisogna collegarsi alla sezione del sito Inps dedicata al bonus baby sitting (e non come detto al Bando centri estivi che è una cosa completamente diversa). Ancora il portale non è stato aggiornato e per le richieste della nuova agevolazione fino a 1.200 euro bisognerà aspettare i primi giorni di giugno.

Per accedere sono necessarie le credenziali Spid (qui vi spieghiamo cosa sono e come richiederle) oppure il pin dispositivo o semplificato dell’Inps o ancora la carta d’identità elettronica o la CNS. I fondi del bonus baby sitter, utilizzabili anche per i centri estivi 2020, saranno versati sul Libretto Famiglia per le prestazioni di lavoro occasionale, un salvadanaio virtuale da gestire online sempre sulla piattaforma web dell’Inps.

Carpe diem! Le Frecce Tricolori “incontrano” i Bandierai di Firenze

È proprio il caso di dire Carpe diem! Angelo Profeti, storico Bandieraio degli Uffizi ha davvero saputo “cogliere l’attimo”, con tempistica perfetta ha eseguito un lancio, unendo simbolicamente nell’azzurro cielo cittadino, il Giglio di Firenze al Tricolore della Pattuglia Acrobatica Nazionale.

Le Frecce tricolori incontrano il Giglio di Firenze

Il Gruppo Bandierai degli Uffizi, costituito ormai nel lontano 1973 è parte integrante del Calcio Storico Fiorentino, la tradizionale rievocazione storica di Firenze, che ricorda l’assedio alla città del 1530.

In oltre 40 anni di attività, con sistematici avvicendamenti i Bandierai hanno rappresentato la Città di Firenze in tutto il mondo con ammirevoli esibizioni. Militano nel sodalizio non solo Sbandieratori, ma anche un folto numero di esperti Tamburini, giovanissimi sbandieratori ovvero nuove leve chiamate “Zanzare”, ma anche i Gonfalonieri che portano i 16 vessilli delle Magistrature ed infine le Vecchie Glorie, denominate Old Flags, cioè coloro che hanno fondato il Gruppo e che ancora affiancano e partecipando attivamente alle attività.

Racconta Angelo Profeti: volevo recarmi al Piazzale Michelangelo per assistere, come tanti fiorentini, al passaggio delle Frecce Tricolori, ma essendo in ritardo, non sarei riuscito ad arrivare in tempo utile. Così, trovandomi sul Lungarno Colombo e avendo in macchina due bandiere, ho avuto l’idea di scendere sulla riva del fiume per immortalare il passaggio della pattuglia con l’insegna gigliata del Gruppo Bandierai degli Uffizi, in rappresentanza di tutti i suoi componenti: Sbandieratori, Tamburini, Giovani Leve, Gonfalonieri e Old Flags!

Due soli nuovi casi in Toscana: il bollettino sul coronavirus del 29 maggio

Non è ancora il giorno del “contagio zero”, ma poco ci manca. Sono solo 2 i nuovi casi di coronavirus rilevati in Toscana da ieri, altrettanti i decessi: queste le notizie del bollettino regionale di oggi, venerdì 29 maggio.

I casi attualmente positivi in Toscana scendono a 1.255, il minimo registrato dal 17 marzo scorso. In totale, dall’inizio dell’epidemia, sono stati rilevati 10.088 casi, così distribuiti per provincia: 3.458 a Firenze (1 in più rispetto a ieri), 564 a Prato, 674 a Pistoia, 1.046 a Massa Carrara, 1.361 a Lucca, 891 a Pisa, 555 a Livorno (1 in più), 676 ad Arezzo, 438 a Siena, 425 a Grosseto.

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia per numerosità di casi con circa 270 positivi ogni 100.000 abitanti. Contro una media italiana che, a ieri, era di 384. Le province con il tasso più alto sono Massa Carrara (537), Lucca (351) e Firenze (342). La più bassa Siena con 164.

Coronavirus in Toscana, il bollettino di oggi (29 maggio)

Quasi tutti gli attualmente positivi, ad oggi, si trovano in isolamento a casa: 1.113 persone con sintomi lievi o asintomatiche (meno 114 rispetto a ieri). Altre 6.512 persone (meno 270) sono isolate dopo aver avuto contatti con persone positive.

I ricoverati in ospedale sono 142, 11 in meno di ieri. Il minimo dall’11 marzo scorso. Di questi, 31 sono in terapia intensiva (4 in più rispetto a ieri).

Con altri 125 pazienti dichiarati guariti, le guarigioni totali salgono a 7.802 (+125). Sono 1.200 persone “clinicamente guarite” (-185 rispetto a ieri) e 6.602 (+310 rispetto a ieri) guarite a tutti gli effetti, con doppio tampone negativo.

I due decessi registrati da ieri sono quelli di un uomo e una donna con un’età media di 85 anni, notificati uno a Firenze e uno a Massa Carrara. Sale a 1.031 il totale delle vittime, così ripartite per provincia: 380 a Firenze, 46 a Prato, 79 a Pistoia, 144 a Massa Carrara, 135 a Lucca, 85 a Pisa, 58 a Livorno, 45 ad Arezzo, 30 a Siena, 21 a Grosseto. Altre 8 persone sono decedute sul suolo toscano, ma erano residenti fuori regione.

Coronavirus, ultime notizie dalla Toscana

La Toscana è l’11° regione italiana per tasso grezzo di mortalità, ovvero il numero di deceduti sulla popolazione residente: 27,6 decessi ogni 100.000 residenti. La media italiana è di 54,9. Il tasso più alto si riscontra a Massa Carrara (73,9 x100.000), Firenze (37,6 x100.000) e Lucca (34,8 x100.000), il più basso a Grosseto (9,5 x100.000).

I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 246.052: 3.365 in più quelli eseguiti da ieri, 3.354 quelli analizzati.

Sono i dati elaborati dall’Agenzia regionale di sanità e dall’Unità di crisi Coronavirus, aggiornati alle ore 12 di oggi, 29 maggio.

L’ipotesi: spostamenti tra regioni con quarantena obbligatoria

Obbligo di quarantena “breve” per chi fa spostamenti tra regioni, dopo l’apertura dei confini del 3 giugno. È una delle ipotesi sul tavolo del governo Conte in vista dello sblocco della mobilità interregionale previsto per mercoledì: a pesare sulla scelta è soprattutto la situazione di Lombardia e Piemonte, le due regioni in cui si regista il numero maggiore di positivi al coronavirus in Italia.

La decisione sull’ok o sullo slittamento in avanti della libera circolazione tra regioni sarà presa durante il weekend dal Consiglio dei Ministri.

Coronavirus, quarantena per chi rientra dal Nord? “No alle distinzioni”

Escluso però un trattamento differenziato a seconda della zona d’Italia in cui ci si muoverà, le regole saranno uguali per tutti, ha tenuto a precisare il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia durante l’audizione davanti alla Commissione Federalismo fiscale della Camera: “Se tutte le Regioni ripartono – ha detto – ripartono senza distinzioni sul profilo dei cittadini di ogni regione”.

Stando a questa linea, sembra improbabile quindi che si possa prevedere ad esempio una quarantena per chi rientra dal Nord, ma i giorni di isolamento – se introdotti – dovranno valere per tutti i cittadini che si sposteranno da una regione all’altra.

L’ipotesi: mini-quarantena per gli spostamenti tra regioni

Ancora non c’è niente di deciso e con tutta probabilità il premier Giuseppe Conte sarà l’ago della bilancia tra chi preme per rimandare la riapertura di almeno una settimana (come il Comitato Tecnico Scientifico), chi vuole la ripartenza subito in tutta Italia e alcuni governatori delle Regioni del Sud, come Sardegna e Sicilia, che chiedono limitazioni agli spostamenti per evitare di importare con il turismo casi positivi al coronavirus in territori a basso contagio. Esclusa al momento l’idea di un passaporto sanitario o di test sierologici per viaggi tra le regioni: “non è costituzionale”, ha detto lo stesso ministro Boccia.

Per confermare l’apertura dei confini interregionali il 3 giugno, ma concedendo qualcosa ai più “integralisti” una delle ipotesi al vaglio è quella di introdurre l’obbligo di una mini-quarantena, non 2 settimane ma 4-5 giorni, per tutti coloro che compiono spostamenti tra regioni. Un isolamento breve che avrebbe la funzione di diminuire il rischio, ma senza l’introduzione di test sierologici, patenti di immunità, certificazioni di negatività o passaporti sanitari.

Anche su questo aspetto si è divisi: la quarantena per gli spostamenti potrebbe essere un boomerang per il turismo e ci sarebbe poi il problema dell’apertura dei confini nazionali da e per l’estero. L’isolamento dovrebbe scattare anche per i turisti esteri o per gli italiani che trascorreranno le vacanze fuori dal Belpaese? I più scettici sono i tecnici: attualmente il periodo di incubazione del coronavirus è stimato – dice il Ministero della Salute – tra i 2 e gli 11 giorni fino a un massimo di 14, imporre una quarantena più breve avrebbe quindi poco senso dal punto di vista epidemiologico.

Frecce Tricolori, programma e orario del passaggio nei cieli di tutta Italia

Da Ancona a Napoli da Venezia a Trieste: le frecce tricolori, per festeggiare il 2 giugno 2020, sono impegnate in un singolare programma di esibizioni nei cieli di tutta Italia, con un passaggio in 21 città, in date e orari diversi: ultimo sorvolo oggi venerdì 29 maggio 2020. Grazie a questo percorso, i sorvoli della Pattuglia acrobatica nazionale (PAN) nel giro di 5 giorni abbracciano simbolicamente tutto il Paese in segno di unità, solidarietà e ripresa.

L’iniziativa è stata decisa dall’Aeronautica militare in occasione delle celebrazioni per il 74esimo anniversario della Repubblica italiana. Oltre a un sorvolo di tutti i capoluoghi di regione, il percorso tocca anche su due luoghi simbolo: Codogno (Lodi), prima zona rossa dell’emergenza coronavirus, e Loreto (Ancona), il 29 maggio, dove ha sede l’omonimo santuario della Madonna protettrice dell’Arma Azzurra.

Non è mancata qualche polemica, per la gran folla di persone che si è radunata per assistere al passaggio delle frecce tricolori in molte città. Il comandante delle Frecce tricolori, Gaetano Farina ha così la lanciato un appello dai canali social dell’Aeronautica militare per tutti quelli che vorranno assistere, con il naso all’insù, a questo speciale tour 2020: “Attendeteci nelle vostre case. Affacciatevi dalle finestre delle vostre abitazioni, dei vostri uffici ed evitate assembramenti per i nostri sorvoli come per le attività di ogni giorno in questo momento così difficile”.

Il giro d’Italia 2020 delle frecce tricolori, il programma e l’orario del passaggio

A che ora passano le frecce tricolori? Questo giro d’Italia, da Nord a Sud, segue un calendario ben preciso calendario, con un programma di massima degli orari di ogni passaggio delle frecce tricolori, ecco dove vederle:

  • lunedì 25 maggio 2020
    mattina
    Trento (zona piazza Duomo ore 10.00, provenienza da sud sud-est)
    Codogno (zona piazza XX settembre, ore 10.15, provenienza da sud sud-est)
    Milano (zona piazza Duomo, ore 10.30 – 11.00 circa, provenienza da est, alle spalle del Duomo)
    pomeriggio
    Torino (zona piazza Vittorio ore 15.00, provenienza nord-ovest lungo via PO)
    Aosta (zona piazza Emile Chanoux ore 15.15 – 15.30 circa, con provenienza sud-ovest)
  • martedì 26 maggio
    mattina
    Genova (zona Acquario, provenienza da est sud est, ore 10 circa)
    Firenze (zona centro, orario del passaggio delle frecce tricolori: 10.40 circa)
    pomeriggio
    Perugia (zona corso Vannucci tra le 15.00 e le 15.40 circa)
    L’Aquila (zona centro città, tra le 15.45 e le ore 16.00 circa)
  • mercoledì 27 maggio 2020
    decollo da Pratica di Mare (Roma) alle ore 10.
    mattina
    : Cagliari sorvolo piazza Yenne con provenienza sud-ovest (orario indicativo 10.30 – 12.40)
    pomeriggio: Palermo sorvolo piazza Villena (Quattro Canti) con provenienza nord nord-ovest (ore 14.30 – 15.30 circa)
  • giovedì 28 maggio 2020
    mattina
    Decollo da Sigonella (CT)
    Catanzaro (zona piazza Matteotti, provenienza sud sud-est tra le ore 10.00 e le 11.40)
    Bari (sorvolo Comando Scuola terza regione aerea, provenienza nord-ovest tra le ore 10.00 e le 11.40)
    pomeriggio
    Potenza (zona via Pretoria provenienza ovest sud-ovest tra le 14.00 e le 15.15)
    Napoli (passaggio sulla rotonda Diaz con provenienza est, orario indicativo 15.00 – 15.45)
    Campobasso (location sorvolo piazza Gabriele Pepe tra le ore 15.30 e le 16.10)

Frecce tricolori dove vederle oggi

  • venerdì 29 maggio 2020
    mattina
    decollo da Grazzanise (Caserta)
    Santuario di LoretoAncona (tra le ore 9.00 e le 11.40)
    pomeriggio
    Bologna (14.30 – 16.30)
    Venezia (tra le ore 14.30 e le 16.30)
    Trieste (orario indicativo tra le 14.30 e le 16.30)

Dove vederle: si potrà assistere allo spettacolo delle frecce tricolori dal centro e dalle zone limitrofe.

La conclusione del tour sui cieli di Roma il 2 giuno

Il programma di questo giro per colorare i cieli di tutta Italia si concluderà simbolicamente il 2 giugno 2020 con alcuni passaggi su Roma (qui l’orario del sorvolo delle frecce tricolori) in occasione della Festa della Repubblica che quest’anno non prevederà la parata ai Fori Imperiali.

Foto, video e immagini della pattuglia acrobatica nazionale

L’Aeronautica militare, sui suoi canali social, invita tutte le persone che immortaleranno il passaggio delle frecce tricolori a condividere foto e immagini con l’hashtag #AbbraccioTricolore. Ecco il video del primo volo della Pattuglia acrobatica nazionale in questo speciale giro d’Italia.

Coronavirus, 4 nuovi casi in Toscana. Positivi al minimo dal 18 marzo

Sono solo 4 i nuovi casi di coronavirus in Toscana rilevati da ieri, 82 invece le guarigioni. Due i decessi: queste le ultime notizie sul contagio riportate dal bollettino della Regione Toscana sul coronavirus di oggi, giovedì 28 maggio.

Coronavirus in Toscana, il bollettino di oggi (28 maggio)

I 1.380 casi attualmente positivi in Toscana sono un nuovo minimo dal 18 marzo scorso. Il totale da inizio epidemia sale invece a 10.086 casi. Che, nella mappa del coronavirus in Toscana, sono distribuiti così per provincia: 3.457, in totale, quelli rilevati a Firenze (1 in più rispetto a ieri), 564 a Prato, 674 a Pistoia (1 in più), 1.046 a Massa Carrara (1 in più), 1.361 a Lucca, 891 a Pisa (1 in più), 554 a Livorno, 676 ad Arezzo, 438 a Siena, 425 a Grosseto.

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia per numerosità di casi, con circa 270 casi ogni 100.000 abitanti. La media italiana, a ieri, era di circa 383. Massa Carrara è la provincia con il tasso di notifica più alto, 537 casi per 100.000 abitanti. Seguono Lucca con 351 e Firenze con 342. La più bassa resta Siena con 164.

Le persone in isolamento a casa sono 1.227, positive ma con sintomi lievi o asintomatiche (meno 70 rispetto a ieri). Altre 6.782 (-311) sono isolate dopo aver avuto contatti con persone risultate contagiate.

Il numero dei ricoverati scende complessivamente di 10 unità: oggi sono 153 i pazienti nei posti letto Covid in Toscana, di cui 27 in terapia intensiva (4 in meno rispetto a ieri). Non erano così pochi in terapia intensiva dal 9 marzo 2020, e per il numero di ricoverati in generale è il minimo dall’11 marzo scorso.

Ci sono poi 82 nuovi guariti, per un totale che sale a 7.677. Di questi, 1.385 sono i “clinicamente guariti” (+38 da ieri), divenuti cioè asintomatici. Altri 6.292 (+44) sono i guariti a tutti gli effetti con doppio tampone negativo.

Sono 2 i decessi registrati da ieri, un uomo e una donna dall’età media di 74,5 anni, registrati uno in provincia di Firenze e uno di Prato. Il totale dei morti per le conseguenze del coronavirus in Toscana è di 1.029, così ripartiti per provincia: 379 a Firenze, 46 a Prato, 79 a Pistoia, 143 a Massa Carrara, 135 a Lucca, 85 a Pisa, 58 a Livorno, 45 ad Arezzo, 30 a Siena, 21 a Grosseto. Altre 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Coronavirus, ultime notizie dalla Toscana

La Toscana resta l’11° regione in Italia per tasso grezzo di mortalità, cioè il numero di deceduti in rapporto alla popolazione residente. È di 27,6 per 100.000 residenti, contro il 54,8 della media italiana. Anche in questo caso è Massa Carrara la provincia più colpita (73,4), seguita da Firenze (37,5) e Lucca (34,8). Il più basso a Grosseto (9,5).

Infine i tamponi, che raggiungono quota 242.687. Da ieri ne sono stati eseguiti 4.020 e analizzati 3.947.

Questi i dati, aggiornati alle ore 12 di oggi, giovedì 28 maggio, elaborati dall’Agenzia regionale di sanità e dall’Unità di crisi Coronavirus.