Un nuovo punto di vista su Firenze. Presto anche la Torre della Zecca, storico baluardo a est della città, seguirà la stessa sorte della “gemella” di San Niccolò: sarà riaperta al pubblico dopo essere rimasta inaccessibile per 15 anni. “Stiamo pensando ad organizzare degli eventi nei prossimi mesi per renderla nuovamente fruibile”, annuncia il sindaco di Firenze Dario Nardella visitando la struttura a poca distanza da ponte San Niccolò, dopo la conclusione dei lavori di recupero.
Il restauto della Torre della zecca vecchia
La torre, alta 25 metri e realizzata nel quattordicesimo secolo, è stata restaurata dopo che nel 2014 si sono staccati alcuni frammenti: ci sono voluti 300mila euro (arrivati tutti dalla pubblicità che ha trovato “casa” sui ponteggi che cingevano la struttura, grazie al programma del Comune “Florence I Care”) e un anno e mezzo di lavori. L’obiettivo è adesso realizzare un percorso turistico che abbraccia i resti dell’antica cinta muraria di Firenze.
A febbraio riapre anche la Torre della Serpe
“Questo restauro – dice il sindaco Dario Nardella – si inserisce in un progetto che va avanti da anni e che ha già visto restaurare San Niccolò e Porta al Prato e che continuerà con il recupero di Porta San Frediano, Porta Romana, la Porta di piazza Beccaria e San Giorgio”. Sono già in corso i lavori alla Torre della Serpe, che si trova nei pressi della fermata della tramvia Porta a Prato e “sarà riaperta a febbraio”, anticipa il primo cittadino.
Per quanto riguarda la Torre della Zecca Vecchia, gli interventi hanno consentito all’esterno il consolidamento del paramento murario in pietra arenaria e all’interno la creazione di un impianto per l’illuminazione e i corrimano in cima alla terrazza e lungo le scale.