Arrivederci Toscana.
IL GIRO. Il Giro d’Italia saluta oggi la nostra regione, dove era arrivato ieri con la tappa da Genova a Livorno, nel giorno più triste. Si correva, infatti, il giorno dopo la morte del 25enne belga Wouter Weylandt, avvenuta su una discesa a circa 20 chilometri da Rapallo nella tappa di lunedì. E la tappa di ieri è stata neutralizzata, con le squadre che hanno tirato a turno fino al traguardo, e con un arrivo che ha visto la squadra del povero 25enne al traguardo abbracciata.
LA SQUADRA ABBANDONA. Squadra, la Leopard Trek, che ha poi deciso di abbandonare la competizione. Da oggi, dunque, i suoi ciclisti non faranno più parte della carovana.
VIA DALLA TOSCANA. E oggi il Giro parte ancora dalla Toscana, nella quinta tappa della comeptizione che avrà il suo arrivo a Orvieto. Tra i comuni che i ciclisti toccheranno prima di lasciare la Toscana ci saranno Livorno, Grosseto e Siena, poi la corsa si sposterà altrove. E la Toscana, con i suoi numerosissimi appassionati di ciclismo, saluta così un Giro che è stato lontanissimo da quelle che erano le premesse. Il suo passaggio doveva essere, come sempre, una festa, ma dopo la morte di Weylandt tutto è ovviamente cambiato.
NIENTE FESTEGGIAMENTI. Niente festeggiamenti, niente passione, niente emozioni, soltanto spazio alla tristezza e al lutto. In attesa del ritorno della corsa in una delle sue prossime edizioni.
Giro, a Livorno l’arrivo più triste. I ciclisti ricordano Weylandt – ”Il Giro d’Italia del 150° anniversario dell’Unità non sarà più la stessa corsa” – Il giro non si ferma e arriva in Toscana