mercoledì, 7 Maggio 2025
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A Firenze non tornerà il Fiorino come moneta parallela

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Un euro per un Fiorino: l’idea era quella di tornare a coniare la storica moneta di Firenze, da usare come valuta parallela solo all’interno dei confini cittadini e con tanto di “ufficio di cambio”. La proposta, avanzata dal Consigliere comunale Andrea Asciuti (Gruppo misto), è stata liquidata dalla Commissione Sviluppo economico di Palazzo Vecchio, che ha bocciato la sua mozione. Tutte le forze politiche si sono schierate per il no. Il diretto interessato si è detto “veramente dispiaciuto”, perché a suo parere questa soluzione “avrebbe sicuramente rilanciato l’economia locale con i suoi prodotti” oltre a permettere “al Comune di fare cassa” sfruttando l’appeal delle nuove monetine sui turisti.

L’idea del nuovo Fiorino di Firenze come moneta parallela

Il progetto era stato annunciato un mese fa dal consigliere Asciuti insieme allo scrittore Cosimo Massaro, che da tempo si occupa di monete complementari. “Gli Stati non esercitano più una vera sovranità monetaria e non riescono più ad economizzare la ricchezza di una Nazione – aveva spiegato Massaro – L’Euro è una moneta privata e nessun ministro dell’economia può fare manovre davvero espansive perché manca il denaro nell’economia reale. Nell’economia tecno-finanziaria, invece, al dì sopra degli Stati gira tanta moneta, circa 50 volte in più rispetto al PIL dell’intero Pianeta. Un sistema che sta collassando su se stesso“.

Da qui l’ipotesi di creare “una scialuppa di salvataggio” con una “moneta complementare che possa sostenere gli scambi, come ad esempio le ‘Stato Note’ emesse non a debito e direttamente dal Tesoro”. Asciuti aveva appoggiato questa idea, annunciando una mozione, per impegnare il Comune di Firenze ad aprire un ufficio competente per coniare nuovi fiorini, monete metalliche o cartacee (“note comunali complementari”), con uno scambio alla pari con l’Euro: 1 euro per 1 fiorino, appunto.

Lo stop alla mozione

La proposta non ha trovato altri sostenitori in Palazzo Vecchio. “La circolazione del Fiorino – ha commentato Asciuti – avrebbe sicuramente rilanciato l’economia locale con i suoi prodotti e grazie alla conversione di un Euro = un Fiorino avrebbe permesso sicuramente al Comune di fare ‘cassa’ visto i milioni di turisti che arrivano ogni anno nella nostra città e che nell’intenzione di riportare a casa un ricordino come i fiorini avrebbero lasciato nelle casse del Comune milioni di euro”.

Il consigliere del Gruppo misto adesso rilancia, auspicando che in futuro possano arrivare provvedimenti che, prendendo spunto dalla proposta, leghino il Fiorino a eventi tradizionali di Firenze. Ad esempio, si chiede Asciuti, “perché non valutare l’idea di far circolare il Fiorino in dei mercati medievali durante l’evento del Calcio Storico Fiorentino?”.

Novità per il 730 precompilato e nuove scadenze

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Nel 2024 arriveranno novità per il 730, dalle nuove scadenze entro cui fare la dichiarazione dei redditi, al modello precompilato che sarà più semplice per gli utenti (almeno nelle intenzioni). A riscrivere il calendario fiscale e a introdurre alcuni cambiamenti in questo campo è il decreto legislativo sulla riforma fiscale, varato in prima lettura dal Consiglio dei ministri durante a seduta del 23 ottobre 2023.

Entro quando fare il 730: le nuove scadenze per presentare la dichiarazione dei redditi

Le nuove scadenze per presentare il 730 rientrano in un lavoro complessivo che il governo intende fare sul calendario fiscale in generale. Le dichiarazioni dei redditi e Irap riferite al 2023, e che quindi andranno presentate l’anno prossimo, dovranno essere inviate due mesi in anticipo, entro il 30 settembre 2024 (invece che il 30 novembre). Viene dunque stabilita una data unica per tutti i tipi di dichiarazioni dei redditi, ad eccezione del modello 770 (ossia quello usato dai sostituti di imposta) la cui deadline rimarrà al 31 ottobre e dell’IVA (30 aprile).

Poi dal 2025 ci saranno altre novità per le scadenze: il 730 e le altre dichiarazioni dei redditi, Irap e 770 si potranno fare a partire dal 1° aprile (ma i dati del precompilato arriveranno entro la fine dello stesso mese). L’obiettivo è anticipare non solo l’invio dei moduli, ma anche il controllo delle dichiarazioni e quando viene effettuato il pagamento dei rimborsi del 730 e degli altri modelli.

Le novità del 730 precompilato

Oltre alla ridefinizione delle scadenze, arrivano novità per il 730 precompilato, con il fine di rendere ancora più agevole la dichiarazione fai-dai-te online, senza necessità di rivolgersi a patronati o caf. Dal 2024 questo modalità sarà estesa anche a chi ha la partita Iva (modello Redditi precompilato). Nella procedura telematica si potranno confermare o cambiare i dati che l’Agenzia delle Entrate utilizza per il precompilato e non più agire sui singoli campi del modello. In pratica per la compilazione non sarà più necessario spulciare le istruzioni per capire quale casella modificare, ma si potrà agire direttamente sulle informazioni che sono difformi, ad esempio la cifra delle spese mediche detraibili.

Le altre novità

Adesso il decreto legislativo sarà inviato alle commissioni parlamentari per i pareri. Oltre alle scadenze e al 730 precompilato, ci sono novità inoltre per gli avvisi bonari, per i controlli formali e per le lettere di compliance, che il fisco non potrà inviare nei mesi di agosto e dicembre, se non per casi urgenti e indifferibili. Inoltre dal 1° gennaio 2024 scatterà l’obbligo di fattura elettronica per i forfettari IVA: i datori di lavoro non forniranno più la certificazione unica.

Cascine in fiera 2023: torna il grande mercato di domenica

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Cascine in fiera 2023” domenica 29 ottobre porterà un grande mercato straordinario nel principale parco pubblico di Firenze. Ormai questo evento è diventato un appuntamento fisso del periodo autunnale: nel weekend che precede la festa di Ognissanti il polmone verde della città ospita centinaia di banchi degli ambulanti, provenienti da tutta la provincia e dalla Toscana per una giornata all’insegna dello shopping all’aria aperta.

Cosa si trova nel mercato di Cascine in fiera 2023

Vestiti, accessori, calzature, bigiotteria, biancheria, articoli per la casa e per la cura della persona, ma anche prodotti agroalimentari e street food per fare uno spuntino tra un acquisto e l’altro. Sono circa 300 i banchi che prenderanno parte all’edizione 2023 di Cascine in fiera, lungo il “percorso” che di norma è occupato dal mercato settimanale del martedì. Gli stand saranno dunque allestiti lungo viale Lincoln, a partire dal Ponte della tramvia, fino a piazzale Kennedy, vicino alla passerella dell’Isolotto.

L’orario del mercato domenicale

L’orario va dalle 8 alle 20, con i primi banchi che potranno iniziare a lasciare le piazzole dalle 18.30 in poi. La manifestazione è organizzata da Fivag Cisl Firenze, sigla sindacale degli ambulanti, che promuove altre grandi fiere, oltre che alle Cascine anche a Campo di Marte nella zona intorno allo stadio, e mercati straordinari domenicali, come in piazza Santo Spirito, in viale Europa e in piazza Acciaiuoli al Galluzzo. Per informazioni è possibile contattare il numero telefonico 392 9699957 o controllare gli aggiornamenti sulla pagina Facebook di Fivag Cisl Firenze/Prato. Intanto si attende il calendario del Comune di Firenze per i mercati domenicali alle Cascine nel periodo che precede il Natale 2023.

Bernabò Bocca eletto Presidente della Fondazione Cr Firenze

Bernabò Bocca è il nuovo presidente della Fondazione Cr Firenze. E si tratta della prima volta che un manager dalle influenze di centrodestra si mette alla guida di quella che tutti definiscono la cassaforte della città, viste le continue elargizioni per eventi e iniziative fiorentine. Alla fine il consiglio di amministrazione ha scelto Bocca: in 7 lo hanno votato e il numero è stato sufficiente a sconfiggere la candidatura di Francesco Rossi Ferrini (manager di Jp Morgan), fermato a 5 voti.

Chi è il nuovo presidente di Fondazione Cr Firenze

Chi è il nuovo presidente di Fondazione Cr Firenze? Bernabò Bocca ha origini torinesi, ha compiuto da pochissimo 60 anni. È un imprenditore: ha alberghi in mezza Italia, tra cui Villa Medici a Firenze. Tanti contatti col mondo politico, di centrodestra, ed ex senatore di Forza Italia. Si tratta di una forte discontinuità dopo la presidenza di Luigi Salvadori (per cui si era parlato anche di un futuro in politica, anche se lui ha smentito) Bocca ha detto che “l’obiettivo è coinvolgere tutti. Nel prossimo consiglio d’amministrazione, tra due settimane, bisogna riuscire a lavorare tutti insieme. Creando una squadra non personale, non personalistica”. La vice presidente che resterà in carica per il prossimi quattro anni è Maria Oliva Scaramuzzi.

Le reazioni politiche

Il fatto che Bernabò Bocca sia il nuovo presidente di Fondazione Cr Firenze ha provocato numerose reazioni politiche. Una delle più importanti è quella relativa al sindaco di Firenze Dario Nardella, che era molto legato a Salvadori. Il sindaco ha fatto gli auguri a Bocca, dicendo che i due collaboreranno insieme per il bene della città. Certo, qualcuno gli ha fatto notare che l’elezione di Bocca non è il massimo per Nardella a livello politico. Ma lui ha risposto seccato, affermando di aver sempre collaborato con Bocca. E aggiungendo: “Quanto a lettura e dietrologie politiche è stranoto che la Fondazione è un ente apartitico e apolitico, e non è ad appannaggio di alcun partito o gruppo politico. Ora il via alla nuova era.

Allerta meteo arancione a Firenze e in Toscana: dove sono chiuse le scuole

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Dopo una breve tregua arriva una nuova intensa perturbazione. Scatta l’allerta meteo arancione a Firenze e in Toscana per il maltempo, con alcuni Comuni della costa e del Nord della Regione che hanno deciso di chiudere le scuole nella giornata di oggi, martedì 24 ottobre 2023. In particolare sono attesi temporali forti. Anche la città di Firenze è interessata martedì dall’allerta meteo arancione, con la possibilità di violenti nubifragi e rischio idrogeologico per i corsi d’acqua minori.

Le previsioni meteo per martedì 24 ottobre

Il Lamma segnala l’arrivo di un’intesa perturbazione atlantica in Toscana: le prime piogge sono state registrate nella serata di lunedì 23 ottobre nella zona di Massa Carrara. Poi l’estensione delle precipitazioni al resto della Toscana, anche con temporali che potranno risultare molto intensi. I venti saranno forti, inizialmente di Scirocco e poi in rotazione a Libeccio, con raffiche che sulla costa e l’Arcipelago potranno arrivare fino ai 60-80 chilometri orari.

La Sala operativa della Protezione civile regionale ha quindi emesso un’allerta meteo di codice arancione per temporali forti e rischio idrogeologico per tutta la giornata di martedì 24 ottobre, nella parte nord-ovest della Toscana, gialla nel resto della regione. Firenze sarà interessata da un’allerta meteo gialla dalle ore 6 alle 11 del 24 ottobre, che diventerà arancione dalle 11 a mezzanotte. Qui spieghiamo cosa significa l’allerta meteo arancione.

mappa allerta meteo toscana arancione 24 ottobre 2023
La mappa dell’allerta meteo in Toscana il 24 ottobre 2023

Le scuole chiuse per l’allerta meteo arancione in Toscana

Viste le intense piogge che hanno interessato nei giorni scorsi alcune località della costa toscana, come Piombino e Follonica, alcuni Comuni hanno deciso di chiudere in via precauzionale le scuole martedì 24 ottobre 2023. In provincia di Massa Carrara, una zona che sarà tra le più colpite dall’intenso maltempo, il Comune di Carrara ha sospeso la didattica nelle scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido e l’Accademia delle Belle Arti, oltre a chiudere i cimiteri e i parchi pubblici cittadini. Stop alle lezioni anche a Massa e in tutta la Lunigiana.

In provincia di Livorno, ordinanze per la chiusura delle scuole sono state emesse a Livorno, Piombino, Campiglia Marittima, Sassetta e Collesalvetti, mentre nel grossetano i sindaci di Gavoranno, Scarlino e Follonica hanno preso una decisione analoga. Si consiglia di controllare i siti internet del proprio Comune di residenza per verificare eventuali ordinanze.

Allerta meteo arancione a Firenze: parchi e mercati chiusi

A differenza di altre zone della Toscana, il Comune di Firenze ha deciso di non chiudere le scuole a seguito dell’allerta meteo arancione di martedì 24 ottobre 2023, disponendo però alcune limitazioni in via precauzionale. Per tutta la giornata saranno chiusi parchi, aree verdi e giardini pubblici recintati. Stop anche anche i mercati in giardini e parchi pubblici. Dalle ore 11 a mezzanotte sarà infine sospesa la fermata “Cascine” della linea 1 della tramvia.

Fiorentina irriconoscibile. L’Empoli sbanca il Franchi – FOTO

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C’era la possibilità di agguantare il terzo posto in classifica ed invece la ripresa della serie A è stata davvero amara per la Fiorentina che esce malconcia dal derby contro l’Empoli. Tanto gioco, attacco assente, svarioni difensivi. La Fiorentina che ha perso (2-0) contro la squadra di Andreazzoli non è nemmeno una parente lontana della Fiorentina che aveva vinto in casa dei campioni d’Italia. Per l’Empoli, che fino ad ora aveva segnato una sola rete, due gol grazie a Caputi e Gyasi e tre punti importanti per risalire in classifica. Italiano insiste con Nzola in attacco e ripropone Brekalo poi subito tolto ad inizio secondo tempo. Andreazzoli, invece, mette in campo i migliori con Baldanzi e con Caputo che nel primo tempo spacca la gara segnando la prima rete.

La partita

Seconda sconfitta per la Fiorentina, la prima in casa in questa stagione di serie A. L’Empoli, invece, si porta fuori della zona retrocessione grazie ai primi due gol in trasferta del suo campionato. Viola che provano ripetutamente, ad inizio gara, ad impensierire la retroguardia azzurra ma mai in maniera davvero incisiva. Al 13’ ci prova Nico Gonzalez ma al termine di un batti e ribatti il portiere dell’Empoli Berisha si salva. Al 21’ Grassi, ben servito in profondità da Walukiewicz, serve al centro dell’area Caputo che beffa Terracciano per l’1-0. Al 30’ Cambiaghi ci prova di sinistro ma Terracciano para. Al 45’ cross di Cancellieri ancora per Caputo che segna ma l’arbitro Dionisi annulla per un fallo di mano dello stesso Caputo. Si va al riposo con i viola sotto di un gol.

Cambia poco nel secondo tempo. L’Empoli che si chiude in difesa e ci prova solo con alcune ripartenze, Fiorentina alle prese con grandi difficoltà nel finalizzare le azioni d’attacco. Il possesso palla serve a poco se poi non si hanno giocatori pronti a far gol. Al 50’ Sottil, appena entrato ha la palla buona ma calcia alto da buona posizione. Dopo 7 minuti ci prova ancora Sottil ma è bravo Berisha a neutralizzare. All’81’ tunnel di Cambiaghi su Martinez Quarta che lancia Fazzini, passaggio in area per Gyasi che non sbaglia il 2-0 per l’Empoli. Al 94’ colpo di testa di Nico Gonzalez con Berisha che toglie letteralmente il pallone dalla porta. Finisce con una sconfitta per i viola difficile da digerire e giovedì si torna a giocare al Franchi per la Conference League.

L’allenatore

Vincenzo Italiano minimizza a fine gara. “Per me questo è un incidente di percorso che può accadere. Eravamo al settimo cielo dopo Napoli, l’avevo detto che poteva capitare di tutto. L’Empoli ci ha puniti, entrambe le squadre hanno creato. Noi come al solito abbiamo creato abbastanza, siamo stati disattenti nelle situazioni dei gol. Archiviamo questa delusione e giovedì ripartiamo. Quando perdi fai errori difensivi, e se non sei concreto le partite le perdi. Penso che sia stata la Fiorentina che giocando così ha vinto le partite. Oggi loro sono stati più bravi in area rispetto a noi. Sono passati tantissimi dentro l’area e i nostri riferimenti devono essere più furbi e più scaltri. Avere le nostre punte a un solo gol è un peccato. Dobbiamo migliorare velocemente su questo fondamentale. L’Empoli oggi ha concesso molto più di noi. Sembra che siamo una squadra che non cura la fase difensiva, sembra che loro siccome hanno vinto siano bravi in fase difensiva, la curino e noi no. Noi – conclude Italiano – di palle gol ne abbiamo avute una valanga, loro 3-4. Può capitare una serata no, oggi con poca attenzione dietro abbiamo perso. Con il pareggio potevamo vincerla. Abbiamo trovato un Empoli chiuso, che ripartiva. Le palle per fare gol ci sono state, ma nonostante tutto non siamo riusciti a fare gol. Noi abbiamo concesso solo un’occasione e loro ci hanno punito. Può capitare”.

Oltre 10mila alla fiaccolata per la pace di Firenze – FOTO

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Un lungo fiume di lumini accesi, giovani e anziani, religiosi e non, da Ponte alle Grazie fino al “monte” che dall’alto veglia la città. Oltre 10mila persone hanno preso parte alla fiaccolata per la pace in Medio Oriente che si è svolta a Firenze nella serata del 23 ottobre, manifestazione nata dall’appello di Padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte. Un’iniziativa unitaria senza bandiere né simboli che ha visto l’adesione dell’imam di Firenze Izzeddin Elzir e del rabbino capo Gadi Piperno, uniti in una stretta di mano simbolica. La Comunità ebraica invece ha deciso di non essere presente ufficialmente, lasciando però ai singoli la libertà di unirsi al corteo.

La partecipazione alla fiaccolata per la pace di Firenze

Gli organizzatori hanno stimato in 15mila i partecipanti alla marcia silenziosa. Non è stato facile quantificare infatti quante persone hanno preso parte alla fiaccolata per la pace di Firenze, che ha è partita da Ponte alle Grazie per poi salire lungo le rampe del Poggi, prima al piazzale e poi alla basilica di San Miniato al Monte, dove Padre Bernardo ha fatto un breve intervento. In più punti il corteo si  è diviso e ha cercato strade alternative, creando anche qualche problema al traffico cittadino. Alcuni hanno scelto di salire la scalinata di San Miniato, altri sono arrivati dall’entrata laterale. Ma alla fine il piazzale davanti alla basilica è risultato fin troppo piccolo per ospitare tutti.

Le parole di Padre Bernardo

“Questa salita, questo affanno, questo sudore ci ha ricordato che la pace non è affatto un’esperienza scontata, chiede percorsi, chiede salite, chiede condivisioni e stasera la città è diventata un bellissimo laboratorio e cantiere di pace”, ha detto Padre Bernardo di fronte alla basilica. Dopo aver invocato la liberazione di tutti gli ostaggi, il religioso ha fatto appello ai “signori delle guerre” perché fermino il conflitto, rivolgendo un pensiero anche agli altri conflitti in corso, da quello in Ucraina al Sudan. Poi ha concluso il suo intervento con una poesia di Mario Luzi.

Le adesioni alla fiaccolata per la pace di Firenze

Tante le realtà e le associazioni che hanno aderito alla fiaccolata per la pace di Firenze, dalla Cgil – che ha curato l’organizzazione del corteo – agli scout, dalla Cittadella della Pace di Rondine a Libera, da Arci all’Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti. In testa al corteo, accanto a padre Bernardo, c’erano anche il sindaco di Firenze Dario Nardella e il presidente della Regione Eugenio Giani. E poi politici, rappresentanti di istituzioni e tante persone comuni.

“Padre Bernardo Gianni ha espresso quello che pensiamo sia io che il rabbino, ovvero dire no alla violenza, a qualsiasi violenza, verso qualsiasi persona – ha commentato l’imam Izzedin Elzir – Oggi c’è la dimostrazione che Firenze grida no a qualsiasi violenza, no a qualsiasi guerra, e di non stare al gioco del più potente. La bellezza è nella pluralità, non c’è una comunità che ha una voce unica, ma siamo tutti insieme”.  I cortei che si erano svolti finora in città si sono schierati su posizioni opposte, pro Israele o per la Palestina.

Libertà clandestine, la mostra di Mariana Ferratto al MAD

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La creatività come spinta alla sopravvivenza, è questo il motore che anima Libertà clandestine, personale dell’artista italo-argentina Mariana Ferratto, figlia di due ex prigionieri politici, in corso al MAD Murate Art District.

La mostra Libertà clandestine, visitabile fino al 7 gennaio 2024, è un progetto che affronta e racconta gli spazi di libertà e creatività clandestina che i prigionieri politici argentini riuscirono a conquistare durante la dittatura argentina del 1976-83. La mostra, curata da Valentina Gensini e organizzata da MUS.E, espone opere inedite che ruotano intorno a due nuovi progetti dell’artista: Memoria de la materia, vincitore dell’Italian Council 2022, ambito premio per il sostegno alla ricerca internazionale di artisti, curatori e critici, e Affiorare, sviluppato durante la residenza che l’artista ha svolto presso Murate Art District a partire da gennaio 2023.

Durante la dittatura in Argentina, molti istituti penitenziari sottoposero i prigionieri politici ad un regime di isolamento e inattività come metodo di distruzione fisica e psicologica. In segno di resistenza, si formarono piccoli gruppi che portarono avanti delle attività alle spalle delle guardie carcerarie. Le opere in mostra raccontano questa esperienza, del potere della creatività come spinta alla sopravvivenza.

Libertà clandestine: “Io, figlia di due prigionieri politici”

“La mia ricerca artistica – spiega Mariana Ferratto – ruota da sempre intorno al tema dell’identità nelle sue molteplici declinazioni ed è in intima connessione con la mia storia personale. Sono figlia di due ex prigionieri politici, incarcerati durante il colpo di stato militare argentino del 1976 e successivamente esiliati in Italia. Ho analizzato il tema dell’identità da differenti punti di vista, ma nella mia ricerca non sono mai tornata su quella parte di storia dell’Argentina che ha deviato il regolare andamento della vita dei miei genitori e di conseguenza ha condizionato il corso della mia. Per questo il progetto che presento vuole essere una sorta di riconciliazione con questo nocciolo opaco da cui si è sviluppato tutto il mio fare artistico. Il mio intento non è solo personale: desidero ricongiungere le vicende soggettive a quelle collettive dando voce alle testimonianze dei sopravvissuti, i quali hanno dovuto convivere con un passato che ha cambiato per sempre la loro vita. Le opere esposte sono la testimonianza di atti di resistenza e sottolineano il potere della creatività come spinta alla sopravvivenza”.

I vari ambienti di MAD Murate Art District propongono – nella selezione di Libertà clandestinestorie di resilienza e di amicizia, pratiche di sopravvivenza intellettiva, di custodia della memoria, di coltivazione dell’affetto per i cari lontani, e per le nuove amicizie vicine.

La mostra al MAD, i lavori tra le celle e il carcere duro

Libertà clandestine MAD
Da sinistra Mariana Ferratto, Valentina Gensini e Alessia Bettini

Divisi tra la sala Anna Banti e le celle al primo piano, sono proposti i video della serie Tutorials. Questo lavoro costituisce un’indagine attorno ai manufatti che i detenuti realizzavano in carcere come atto di ribellione all’alienazione della loro personalità. Per opporsi a questo sistema i prigionieri iniziarono a realizzare oggetti artistici e di artigianato con strumenti di recupero come osso finemente lavorato, chiodi, fili colorati estratti dalla trama di asciugamani o pezzi di lenzuola. I manufatti venivano lavorati nell’assoluta segretezza, in piena notte, e portati fuori dalla prigione clandestinamente per poter essere regalati alle persone care. La loro realizzazione poteva richiedere settimane di lavoro e, viste le continue ispezioni, non vi era certezza dell’arrivo a destinazione. Le diverse attività artistiche passavano da una cella all’altra e da una prigione all’altra attraverso i trasferimenti. Nel passaggio di mano in mano si raffinavano, sperimentando vere e proprie tecniche artistiche innovative.

Tramite una serie di interviste agli ex detenuti, l’artista ha creato dei video in formato tutorial che raccontano e spiegano le diverse tecniche adottate e perfezionate nel tempo. Davanti ad ogni video una postazione attrezzata permetterà ai visitatori di mettere in pratica il tutorial che hanno davanti, trasformando di fatto la mostra in un laboratorio permanente.

Nella sala Anna Banti saranno inoltre esposte tavole disegnate o realizzate a collage dal titolo “Archivio dell’artigianato clandestino” che analizzano i vari manufatti dei detenuti e riportano frammenti delle interviste. In queste tavole gli oggetti sono visualizzati come se fossero dei reperti archeologici, riprendendo alcuni codici stilistici tipici della schedatura repertuale archeologica e scientifica. In una parete saranno esposti 28 disegni di gesti delle mani, uno per ogni lettera dell’alfabeto, l’Abbecedario del linguaggio carcerario, attraverso cui si poteva comunicare a distanza, in silenzio, se si aveva a disposizione un campo visivo sufficiente. Di fronte, una struttura composta dalla sovrapposizione di elementi d’arredo trovati all’interno di MAD Murate Art District: questo “palco” improvvisato sarà teatro di una performance durante l’inaugurazione della mostra. I performer – selezionati tramite call con il coinvolgimento anche di Accademia di Belle Arti Firenze – reciteranno, utilizzando il linguaggio dei segni carcerario, un frammento di una poesia scritta dai detenuti durante il periodo di reclusione; l’azione avviene su un’architettura instabile, che ricorda le strutture improvvisate che i prigionieri costruivano dentro le celle per poter raggiungere le piccole finestre posizionate in alto e, attraverso questo linguaggio, comunicare con gli altri. Un video della performance realizzata dall’artista sarà disponibile nei giorni successivi all’inaugurazione e per tutta la durata della mostra.

Infine, negli spazi del carcere duro sarà presentata l’installazione audio Affiorare: un’ottantina di piccoli fiori realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze durante i workshop tenuti durante la prima residenza dell’artista al MAD accoglierà i visitatori in questo luogo di dolore. Tre grandi fiori di argilla realizzati dall’artista diffonderanno le storie delle prigioniere politiche raccontando storie di resistenza, momenti di collaborazione e amicizia nel contesto del carcere argentino. Gli audio testimoniano le conversazioni e i passaggi di informazioni attraverso le viti delle cuccette o i tubi delle fognature ma anche i corsi di teatro tenuti lontano dagli sguardi delle sentinelle, o la “trasmissione radio” tenuta a turno dalle detenute attraverso le tubature per condividere conoscenze, abilità, memorie: per ritrovare un senso collettivo ad una esistenza difficile e alienante.

MAD Murate Art District
Piazza Delle Murate, Firenze
T. 055 247 6873
Apertura al pubblico: dal martedì al sabato dalle 14:30 alle 19:30

Cybersicurezza: come gestirla al meglio

Nell’era digitale in cui viviamo, la cybersicurezza è diventata una priorità fondamentale per qualsiasi organizzazione o individuo che faccia uso della tecnologia. Garantire la protezione dei dati e delle informazioni sensibili è cruciale per preservare la reputazione e la continuità operativa. In questo contesto, è essenziale adottare pratiche e strategie efficaci per gestire la cybersicurezza in modo ottimale. Scopriremo in dettaglio come farlo e quali sono le migliori pratiche da implementare.

Cos’è la cybersicurezza

La sicurezza informatica, è una disciplina che si occupa di proteggere i sistemi informatici, le reti e i dati digitali da accessi non autorizzati, attacchi, danni o furti. Si tratta di un campo cruciale nell’era digitale in cui viviamo, in quanto la dipendenza da tecnologie informatiche e comunicazioni digitali è sempre più diffusa. La cybersicurezza implica l’implementazione di misure, politiche e procedure atte a garantire la confidenzialità, l’integrità e la disponibilità delle informazioni digitali. Ciò include la prevenzione e la risposta a minacce come malware, phishing, attacchi DDoS e molte altre forme di attacchi cibernetici. Inoltre, coinvolge anche la gestione dei diritti di accesso e la protezione delle reti da intrusioni. Un approccio olistico e proattivo alla cybersicurezza è essenziale per proteggere i dati sensibili e mantenere la fiducia degli utenti e dei clienti.

Quali sono gli attacchi più comuni?

Gli attacchi cibernetici possono assumere diverse forme, ciascuna con l’obiettivo di sfruttare vulnerabilità nei sistemi e nelle reti. Alcuni degli attacchi più comuni includono:

  • Malware: Questo termine è un’abbreviazione di “software dannoso” e comprende una vasta gamma di software progettati per danneggiare o accedere illegalmente a un sistema. Esempi noti includono virus, trojan, spyware e ransomware.
  • Phishing: Questa tattica impiega messaggi o siti web fraudolenti che si fingono legittimi per indurre le persone a condividere informazioni sensibili come password, dati finanziari o dettagli personali.
  • Attacchi DDoS (Distributed Denial-of-Service): Questo tipo di attacco mira a sovraccaricare un sito web o un servizio online con un alto volume di traffico fittizio, rendendolo inaccessibile agli utenti legittimi.
  • Intrusioni: Gli attacchi di questo tipo coinvolgono l’accesso non autorizzato ai sistemi o alle reti. Gli hacker cercano di eludere i controlli di sicurezza per ottenere accesso a dati sensibili o per danneggiare il sistema.
  • Attacchi di ransomware: Questi tipi di malware crittografano i file o i sistemi di un utente e richiedono un riscatto per ripristinarli. I ransomware possono causare danni notevoli sia in termini finanziari che in termini di perdita di dati.
  • Furto di credenziali: Gli hacker cercano di ottenere nomi utente e password per accedere a sistemi o account sensibili.

Come proteggersi dagli attacchi

Proteggersi dagli attacchi alla cybersecurity con l’ausilio di un partner specializzato è una strategia intelligente per le aziende che desiderano garantire la massima sicurezza delle proprie risorse digitali. Ecco alcuni passi fondamentali da seguire:

  • Analisi dei Rischi: Collabora con il tuo partner di cybersecurity per condurre un’analisi dettagliata dei rischi. Identificare i punti deboli nel tuo sistema e valutate le potenziali minacce. Questa analisi aiuterà a concentrare gli sforzi di sicurezza nei settori più critici.
  • Sicurezza dei Dati: Assicurati che i dati sensibili siano adeguatamente protetti. Utilizza crittografia e strumenti di autenticazione forte per garantire che solo utenti autorizzati possano accedere alle informazioni più sensibili.
  • Firewall e Filtraggio del Traffico: Configura e gestisci un firewall avanzato per controllare il traffico in entrata e in uscita. Imposta filtri per bloccare l’accesso a siti web dannosi o non autorizzati.
  • Antivirus e Antimalware: Mantieni software antivirus e antimalware aggiornati su tutti i dispositivi e i server. Questi strumenti sono essenziali per rilevare e rimuovere minacce informatiche comuni.
  • Monitoraggio in Tempo Reale: Implementa strumenti di monitoraggio in tempo reale che consentano di individuare attività sospette o anomalie nel sistema. Un monitoraggio costante è essenziale per identificare e rispondere rapidamente alle minacce.
  • Formazione degli Utenti: Offri formazione regolare sulle migliori pratiche di sicurezza informatica ai tuoi dipendenti. Educa loro sui rischi e le minacce comuni e istruiscili su come riconoscere e gestire situazioni potenzialmente pericolose.
  • Backup e Ripristino dei Dati: Esegui regolarmente backup dei dati critici e assicurati di avere procedure di ripristino efficienti in caso di perdita di dati o di attacco ransomware.
  • Politiche di Accesso e Controllo degli Account: Stabilisci rigorose politiche di accesso e autorizzazioni per garantire che solo le persone autorizzate possano accedere a determinate informazioni o risorse.
  • Pianificazione di Emergenza: Elabora un piano di risposta agli incidenti che delinei chiaramente come affrontare una violazione della sicurezza. Questo piano dovrebbe definire i passaggi da seguire, le persone coinvolte e le comunicazioni da effettuare.
  • Aggiornamenti e Patch: Assicurati che tutti i software, i sistemi operativi e le applicazioni siano regolarmente aggiornati con gli ultimi patch di sicurezza.

Collaborare con un partner per la cybersecurity aziendale offre un vantaggio strategico, poiché fornisce l’esperienza e le risorse necessarie per affrontare le minacce in evoluzione nel mondo digitale. La sicurezza informatica è un investimento cruciale per la continuità e la reputazione del tuo business.

I funerali di Sergio Staino nel Salone dei Cinquecento

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Dopo la “sua” Scandicci, anche Firenze dirà l’ultimo addio a Sergio Staino, ospitando i funerali del disegnatore, fumettista e  giornalista in Palazzo Vecchio. Il babbo di “Bobo” è morto sabato 21 ottobre 2023 all’età di 83 anni. Molti i politici, i sindacalisti, gli artisti ma anche le persone comuni che hanno reso omaggio durante la camera ardente allestita domenica al Castello dell’Acciaiolo di Scandicci.

I funerali di Sergio Staino a Firenze

Sarà il salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio ad ospitare i funerali di Sergio Staino, martedì 24 ottobre a partire dalle ore 14. Si tratterà di un saluto laico, che dovrebbe essere guidato dall’amico Paolo Hendel e da Adriano Sofri. Poi il feretro verrà cremato. Il  disegnatore, fumettista e giornalista si è spento sabato all’ospedale di Torregalli dopo una lunga malattia.

Da tempo, a causa di una degenerazione della retina scoperta a soli 37 anni, era praticamente cieco, ma aveva affrontato questa disabilità continuando a disegnare, anche grazie alla tecnologia. Fortemente legato al mondo della sinistra (è stato anche direttore de l’Unità), negli anni è stato protagonista e promotore pure della vita culturale e civile di Firenze e di Scandicci, città dove viveva. Tra le molte cariche rivestite anche la direzione artistica del Teatro Puccini e dei servizi culturali scandiccesi.

La fondazione in memoria di Staino

A pochi giorni dai funerali, la famiglia ha annunciato che nascerà una fondazione in memoria di Sergio Staino, per valorizzare il suo lavoro. Nei prossimi giorni muoverà i primi passi l’associazione Bobo, promossa oltre che dai familiari, da Claudio Vanni (responsabile relazioni esterne di Unicoop Firenze) e dall’attore Paolo Hendel. L’obiettivo iniziale sarà quello di digitalizzare tutte le sue sue opere, come le tavole e le strisce dei primi venti anni di attività dell’artista.