mercoledì, 3 Settembre 2025
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Come funzionano le prime Comunità Energetiche di Firenze

Il progetto delle prime due Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) fiorentine è frutto di una collaborazione tra la Fondazione CR Firenze e il Comune di Firenze, con il supporto tecnico di Sinloc, una società di consulenza e investimento. Questa società ha concluso la prima fase di studio sui tetti pubblici nei quartieri e ora il Comune apre una finestra di partecipazione ai cittadini. Le CER offriranno la possibilità di ridurre le emissioni di CO2 fino a 4.436 tonnellate all’anno, equivalente all’effetto di stoccaggio di circa 37.000 alberi in un anno.

Cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

Una comunità energetica è un gruppo di persone che collabora per produrre energia attraverso fonti rinnovabili, basandosi sull’autoconsumo e lo “scambio locale” di energia. Gli aderenti cercano di essere autosufficienti, riducendo la dipendenza dalla rete nazionale e ottenendo risparmi. Questo concetto di autoconsumo trasforma gli utenti in prosumers, ovvero produttori e consumatori di energia a chilometro zero. Ma è possibile partecipare anche come consumatori senza impianti (consumer).

La partecipazione a una comunità energetica può avvenire in diverse modalità: come singoli cittadini che producono autonomamente energia rinnovabile, come collettività che utilizza impianti rinnovabili a beneficio di tutti (ad esempio, sul tetto di un condominio), o come comunità che utilizza e condivide l’energia prodotta da impianti pubblici vicini alle abitazioni, come nel caso di Firenze. Le Comunità Energetiche sono gruppi di cittadini che beneficiano dell’energia prodotta da impianti rinnovabili nelle vicinanze. Ad esempio, i pannelli fotovoltaici di una scuola possono fornire corrente alle abitazioni circostanti. Questo modello innovativo promuove la condivisione di energia pulita, lotta allo spreco energetico e offre prezzi concorrenziali grazie all’innovazione nel mercato dell’energia.

Il progetto fiorentino

Firenze ha lanciato il progetto pilota delle prime due Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (CER-S), coinvolgendo i Quartieri 4 e 5 della città. Il piano coinvolge oltre 60 tetti di edifici pubblici, con una superficie complessiva di oltre 143.000 metri quadrati. Il Comune si impegna a realizzare gli impianti, senza spese a carico dei cittadini. Il progetto punta quindi a promuovere energia rinnovabile, ridurre le bollette e aumentare gli investimenti sociali.

Dopo una prima fase di analisi propedeutica al progetto, la fase di manifestazione di interesse è ora aperta ai cittadini, alle imprese e alle associazioni. L’investimento iniziale complessivo stimato per gli impianti e i sistemi di controllo ammonta a circa 12 milioni di euro, il Comune si pone poi l’obiettivo di ottenere altri finanziamenti pubblici attraverso i bandi della Regione.

La raccolta delle manifestazioni di interesse precederà la selezione dei partecipanti. L’Amministrazione Comunale valuterà la correttezza formale delle manifestazioni tramite consulenti designati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, secondo criteri generici e non vincolanti. I criteri includono la corrispondenza dei profili di consumo energetico con le fonti rinnovabili disponibili, l’ordine di arrivo delle manifestazioni e considerazioni socio-economiche, come la rappresentanza di cittadini con bonus energia o sociali e la diversificazione delle categorie di partecipanti.

Le Comunità energetiche Quartieri 4 e 5 di Firenze

Nel Quartiere 4 gli impianti energetici prevedono la produzione annuale di circa 4.030.622 kWh, di cui il 16,7% sarà autoconsumato localmente, il 1,4% sarà utilizzato virtualmente da altri siti comunali e l’81,9% sarà condiviso con circa 3.140 famiglie. Ciò comporterebbe un risparmio ambientale di circa 1.935 tonnellate di anidride carbonica all’anno, equivalente agli effetti positivi di 16.125 alberi.

Per il Quartiere 5, con una prevista potenza fotovoltaica di 4.660 kWp, gli impianti genererebbero circa 5.211,22 MWh/anno. Il 13,5% verrebbe consumato virtualmente da altri siti comunali, mentre l’86,5% sarebbe condiviso con circa 4.290 famiglie. Questa configurazione porterebbe a una riduzione di circa 2.501 tonnellate di anidride carbonica all’anno, equivalente all’azione compensativa di 20.842 alberi.

Come partecipare al progetto pilota delle Comunità energetiche di Firenze

Se si abita o si lavora nel Quartiere 4 o nel Q5 a Firenze si può partecipare al progetto pilota compilando il modulo online entro le ore 24 di venerdì 29 febbraio 2024. Le informazioni inserite nel modulo serviranno al Comune per condurre un’indagine sulle caratteristiche energetiche della propria casa o azienda. Questa fase servirà a garantire l’autoproduzione e la condivisione interna di energia tra i membri della comunità che aderiscono, i risparmi in bolletta e i benefici economici.

Per i soggetti interessati che necessitano di supporto nella compilazione dei moduli on-line è possibile rivolgersi agli uffici dello Sportello al cittadino – U.R.P. del Quartiere 4 e del Quartiere 5. Sul sito del Comune, oltre a trovare i moduli per fare domanda di partecipazione, è possibile verificare se la propria abitazione rientra nella zona che è coperta dalle cabine primarie interessate.

Solo un pareggio con l’Udinese ma la Fiorentina difende il quarto posto

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Segna Beltran su colpo di testa grazie ad un cross del neo entrato e neoacquisto Faraoni. Recupera poi Nzola su rigore. La Fiorentina conquista solo un punto contro l’Udinese. Per i friulani in gol Lovric e Thauvin. In Curva Fiesole striscioni contro il sindaco per la vicenda stadio, contro la scelta di voler far giocare la Supercoppa in Arabia Saudita e contro chi critica la società viola. Vincenzo Italiano lascia a riposo Milenkovic ed Arthur, entrati poi nella ripresa, Brekalo e Ikonè in attacco con Bonaventura trequartista  mentre Gabriele Cioffi sceglie Pereyra alle spalle di Lucca in attacco.

La partita

Più Udinese ad inizio partita ma se i friulani sono stati padroni del campo nel primo tempo, alla fine sono stati gli uomini di Italiano a sfiorare la vittoria con Bonaventura, fermato soltanto dal palo. Al 10’ subito un contropiede dell’Udinese con Lovric che salta Ranieri e segna l’1-0. Al 23’ Wallace anticipa Quarta e serve Lucca ma Terracciano para. Al 29’ ancora occasione per l’Udinese con Kamara che serve Pereyra ma è ancora Terracciano a parare il tiro. Poi è Samardzic a rendersi pericoloso su due calci piazzati consecutivi. Al 51’ si vede la Fiorentina con un tiro di Mandragora e Okoye para. Al 55’ il pareggio. Cross di Faraoni, appena entrato, per Beltran che segna di testa per l’1-1. Al 63’ punizione di Thauvin e Terracciano para in due tempi. Ed è proprio Thauvin a trovare il 2-1 sul assist di Lovric al 72’. All’85’ mano in area di Ferreyra su tiro di Beltrean. L’arbitro Pairetto, richiamato al Var, concede il calcio di rigore che Nzola realizza per il 2-2. Al 91’, in pieno recupero, Bonaventura scatta in contropiede ma il tiro finisce sul palo. Finisce in parità e la Fiorentina volerà subito a Riad, in Arabia Saudita, per giocare giovedì prossimo la semifinale contro il Napoli. Il giorno dopo si giocherà Inter-Lazio. La finale lunedì 22 gennaio.

L’allenatore

Vincenzo Italiano ha commentato il pareggio con l’Udinese. “Non ho schierato Arthur dal primo minuto perché ha avuto un problema ed è stato fuori una settimana. Lo stiamo gestendo, anche se a gara in corso è molto utile. Sono situazioni che capitano. Abbiamo preferito in mezzo al campo un po’ più di sostanza, anche se non riusciamo ad avere ritmo soprattutto nel primo tempo. Chi subentra invece, entra sempre bene. Oggi avevamo una squadra che sulle ripartenze ti fa sempre male. Mi è piaciuta la reazione, con i gol di tutti gli attaccanti anche se non abbiamo vinto. Nzola ha la sua personalità, sta venendo fuori. Faraoni ha fatto mezzo allenamento, ci ho parlato tanto e ha capito subito come ci organizziamo in campo. Prima palla assist, bravissimo. Darà una mano grossa alla squadra e a Kayode. Su Beltran – aggiunge Italiano – nel momento in cui gli attaccanti fanno gol significa che hanno fatto solo il loro dovere. Deve iniziare a lavorare diversamente, può ancora darci tanto. Il dato positivo di oggi è il gol di tutti gli attaccanti. La Supercoppa è una soddisfazione per tutti giocare contro queste squadre. Inter, Lazio, Napoli e ci siamo anche noi. Siamo davvero felici. Il Napoli è forte e da domani si parte e si lavorerà duro”.

Mostre, mercati, sagre: gli eventi del weekend a Firenze (13-14 gennaio)

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Mostre, mercatini e sagre sono i principali eventi del weekend a Firenze nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 gennaio 2024. Per chi ha nostalgia delle feste, c’è l’ultimo fine settimana della pista di pattinaggio sul ghiaccio in piazza Vittorio Veneto. Tante anche le mostre in corso, alcune delle quali prossime alla chiusura. In città e nei dintorni ci sono anche diversi mercatini. E infine, alcune iniziative dedicate alla cucina italiana: nel cuore del mercato di Sant’Ambrogio si terrà infatti un pranzo per festeggiare tutti insieme i suoi 150 anni!

Eventi a Firenze 13-14 gennaio 2024: ultimo weekend per la pista di pattinaggio sul ghiaccio

Lunedì 15 gennaio chiude la pista di pattinaggio sul ghiaccio, che è stata attiva per tutte le feste natalizie nel parco delle Cascine, in piazza Vittorio Veneto. L’orario va dalle 10:00 a 00:00 con ultimo giro in pista fino alle 01:00, anche durante il weekend. Resta aperta invece fino al prossimo 10 giugno la ruota panoramica, altra attrazione del villaggio allestito nel parco delle Cascine.

Le migliori mostre da visitare a Firenze

Gli eventi d’arte a Firenze non mancano mai, tanto che abbiamo pensato di riassumere tutte le migliori mostre da visitare in città durante il fine settimana del 13 e 14 gennaio. Ecco un utile elenco che può forse fare da bussola alla vostra scelta.

  1. Anish Kapoor con “Untrue Unreal” a Palazzo Strozzi;
  2. Palazzo Medici Riccardi con “Depero – Cavalcata fantastica“, “Viaggio di luce” e “La Natività. Sentire e vedere l’Admirabile Signum”;
  3. Museo Novecento con “Beauty and Desire”, con le opere di Cecily Brown e con “Split Face” di Nathaniel Mary Quinn (in mostra anche al Museo Stefano Bardini);
  4. Il Museo degli Innocenti presenta “Alphonse Mucha. La seduzione dell’Art Nouveau”;
  5. Giovanni Stradano è in mostra al Museo di Palazzo Vecchio;
  6. Gli scatti del fotografo Olivo Barbieri si trovano esposti a Villa Bardini.
Villa Bardini Olivo Barbieri
Olivio Barbieri a Villa Bardini. Foto: Stefano Casati

Alle mostre fin qui citate, ne vogliamo aggiungere un’ultima: si tratta di Splendori celesti (fino al 17 marzo 2024), allestita nel complesso di Santa Maria Novella (ex dormitorio) in piazza Stazione n° 6. L’esposizione, a cura di Filippo Camerota, è un viaggio attraverso i secoli, dalla visione di Galileo alle moderne scoperte spaziali, celebra i 400 anni dal “Saggiatore” di Galileo Galilei, libro che ha posto i fondamenti del moderno concetto di scienza basato sull’osservazione e sulla sperimentazione. Orario: dal lunedì alla domenica, dalle ore 09:30 alle 17:30. Per approfondire qui il nostro articolo sulle mostre in corso a Firenze nel mese di gennaio.

Mercatini in città e fuori Firenze

I mercatini attraggono sempre fiorentini e turisti. Tra gli eventi a Firenze, domenica 14 gennaio (ore 11:00-19:00) c’è l’appuntamento vintage Only Usato Market che quest’anno torna prima del previsto con un’edizione speciale “al chiuso” in via della Chiesa 21R/36R/42R (quartiere di Santo Spirito). In contemporanea, e nel medesimo luogo, c’è anche Only Usato Boutique, il pop-up di seconda mano e vintage selezionato. Sempre domenica 14 ma in piazza del Carmine, dalle ore 08:00 alle 14:00, c’è la Fierucola. Protagonisti saranno in questo caso prodotti naturali quali pane, pasta, verdure, e tanto altro ancora.

Nei dintorni fiorentini, e in particolare nella città di Empoli, ci sono poi due imperdibili eventi: il primo è il Mercatale in via Bisarnella (nel parcheggio vicino al Parco Mariambini), che si svolgerà sabato 13 (ore 08:00-13:00) portando sul territorio prodotti tipici e specialità gastronomiche del territorio, locali e toscane, ma anche piante e fiori; il secondo è la Fiera del disco e del fumetto, un evento adatto a collezionisti e appassionati del settore che si terrà sia sabato che domenica nel palazzo delle Esposizioni (piazza G. Guerra n° 13) con orario 09:00-19:30.

Domenica 14 gennaio pranzo per i 150 anni del mercato di Sant’Ambrogio

C’è un quartiere molto amato e frequentato dai fiorentini di tutte le età: stiamo parlando di Sant’Ambrogio, il cui mercato, il più antico di Firenze – situato in piazza Lorenzo Ghiberti – conclude il suo 150° compleanno festeggiando domenica 14 gennaio 2024 alle ore 12:00 con un bel pranzo. La partecipazione è aperta a tutti e chi sarà presente, oltre al cibo, riceverà un regalo speciale. Tutti i proventi saranno devoluti all’Associazione Sipario.

mercato Sant'Ambrogio Firenze eventi 150 anni
Il mercato storico di Sant’Ambrogio

Sagre a Firenze: dal weekend del 14 gennaio San Donato è il paese delle frittelle di riso

E a chi non fanno gola le frittelle di riso? Si tratta dell’assoluta specialità del Circolo SMS di San Donato in Collina (frazione di Rignano sull’Arno) che, fino al 19 marzo, verrà distribuite ogni sabato e domenica dalle ore 08:30 fino ad esaurimento. Infatti, a Firenze è tradizione festeggiare il carnevale anche a tavola, con dolci tipici del periodo: schiacciata alla fiorentina, cenci e, soprattutto… frittelle! Ne esistono diverse varietà, ma la più nota e apprezzata è quella con il riso, che viene cotta nel latte con l’aggiunta di zucchero e scorza di limone, e poi fritta a cucchiaiate in padella. Aggiornamenti sui canali social del Circolo SMS di San Donato in Collina.

Altre cose da fare a Firenze nel weekend

E se tra questi eventi con avete qualcosa che fa per voi, ecco qualche altra idea su cosa fare a Firenze il 13 e 14 gennaio 2024:

Tramvia, linea 4 Firenze-Campi Bisenzio: percorso, mappa fermate

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Si delinea la mappa della linea 4 della tramvia in progetto tra Firenze, le Piagge e Campi Bisenzio: un percorso di 12 chilometri con 24 fermate e due lotti di lavori. Il contratto per la progettazione e la realizzazione della T4 è stato firmato il 10 gennaio 2024 e il Comune ha chiesto 30 milioni di euro di prestiti a Cassa depositi e prestiti, sui 570 milioni totali, dopo il recente taglio dei fondi da parte del governo. Il primo tracciato di 6,3 chilometri (linea 4.1) va da Porta al Prato alle Piagge, il secondo (linea 4.2) dalle Piagge fino a Campi Bisenzio, ma nel pacchetto di lavori della tramvia rientra anche una nuova strada per liberare via Baracca dal traffico, collegando direttamente via Pistoiese e viale Fratelli Roselli, oltre a un parcheggio scambiatore sotto ponte all’indiano. Verrà ridisegnata anche la viabilità al servizio del quartiere delle Piagge.

L’inizio dei lavori per la linea 4 della tramvia di Firenze

Secondo il cronoprogramma del Comune di Firenze, dopo l’inizio dei cantieri per la linea 3 della tramvia (piazza della Libertà – Bagno a Ripoli) previsto nella prima metà del 2024, nel secondo semestre toccherà alla linea 4. A differenza dell’idea originaria, con un progetto spezzato in due tronconi che dovevano essere realizzati in due momenti distinti, la gara pubblica ha previsto l’appalto integrato per l’intera linea, dalla stazione Leopolda a Campi Bisenzio, con la definizione della progettazione definitiva, esecutiva e la realizzazione degli interventi. I prossimi passi sono l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, seguita dalla progettazione esecutiva e dalla partenza dei cantieri.

La T4 è finanziata con fondi del Pnrr e quindi i lavori dovranno finire entro il 2026. All’appello però mancavano 30 milioni di euro, tagliati dal governo Meloni e spostati al 2027. “Abbiamo deciso di non compromettere una linea così importante che collega Firenze a Campi Bisenzio facendo ricorso a un prestito di Cassa Depositi e Prestiti di 30 milioni di euro, pagando così anche un milione di euro di interessi. È un nuovo gesto ostile del Governo contro Firenze”, ha commentato il sindaco Dario Nardella.

Il progetto della linea 4 della tramvia dalle Piagge a Campi Bisenzio: il percorso a Firenze

Entriamo nel dettaglio del progetto definitivo della linea 4 della tramvia Firenze-Campi Bisenzio, che dovrà essere approvato dal Cipess: la mappa del percorso inizierà alla fermata “Porta al Prato – Leopolda”, ora utilizzata solo dalla linea 1 Villa Costanza – Careggi. Sarà questo il punto di interconnessione T1 – T4 grazie a circa 200 metri di nuovi binari che attraverseranno viale Fratelli Rosselli. Poi si raggiungerà il secondo stop, “Porta al Prato”, accanto all’edificio della Stazione Leopolda (ex fermata della linea FS Firenze – Empoli).

Da qui i convogli continueranno il viaggio sovrapponendosi al tracciato ferroviario che già esistente, con la dismissione del servizio con i treni di linea. Tra Porta al Prato e Le Piagge, la T4 per metà sfrutterà questo percorso ferrato, che sarà quindi adattato alle esigenze dei convogli urbani, e per l’altra metà il tracciato sarà realizzato ad hoc.

Dalle Cascine alla Manifattura Tabacchi fino all’Indiano

La T4 costeggerà il fosso Macinante fermandosi a “Visarno” (all’altezza dell’ippodromo da una parte  e dell’incrocio tra via Paisiello e via Vivaldi dall’altra) poi a “Cascine-Puccini”, a due passi del sottopasso ferroviario di via delle Cascine e dall’Istituto agrario. La fermata successiva servirà l’area della Manifattura Tabacchi, l’ex complesso industriale che è al centro di un imponente progetto di riqualificazione.

La “mappa” del percorso della linea 4 della tramvia tra Firenze e Campi Bisenzio prevede poi le fermate “Pergolesi”, all’altezza della via omonima e dell’incrocio con via Boito, “Barco” alla fine di via del Barco e poi “Vespucci” nei pressi del centro sportivo. Lo stop “Indiano” sarà a poca distanza del futuro parcheggio scambiatore sotto il Viadotto dell’Indiano e vicino all’innesto della nuova viabilità Pristoiese-Rosselli.

La linea 4 della tramvia alle Piagge (senza deposito)

Dopo il Ponte all’Indiano la linea 4 non si sovrapporrà più alla linea ferroviaria per Empoli, ma continuerà – sottoattraversandola – su un tracciato da due chilometri e mezzo creato ad hoc, fermandosi in  “Via Puglia” e “Pesciolino”, vicino alle strade omonime. La fermata  “Via Veneto” si troverà alla fine di via dell’Osteria, mentre quella chiamata “Piagge”, vicino al centro commerciale Coop di via Lombardia. Da qui si aggancerà la linea 4.2 verso Campi Bisenzio. Visto che il prolungamento è in programma insieme ai lavori per il primo tratto, non è più previsto un deposito temporaneo alle Piagge, perché sarà costruito direttamente quello definitivo nell’area compresa tra l’A1 e l’inceneritore di San Donnino.

Il percorso della linea 4 della tramvia verso Campi Bisenzio

A differenza della linea 4.1, il progetto per la 4.2 della tramvia (Piagge – Campi Bisenzio) è ancora da definire nei dettagli: si conosce solo un percorso di massima con le nuove fermate. Dalla zona vicino alla Coop delle Piagge si agganciano i binari del prolungamento, con stop in via Campania e in via Abruzzi. Poi sottroaverserà l’A1. Previste fermate anche prima e in corrispondenza dell’abitato di San Donnino e un’altra fermata vicino al Ponte alla Baccelina.

Poi i binari toccheranno San Piero a Ponti, con due fermate fuori dall’abitato (via Libero Roti e circonvallazione sud) per dirigersi verso la fermata di via Palagetta e a quella tra via Giordano Bruno e via Prunaia (nel mezzo delle scuole Fra’ Ristoro e l’istituto Rita Levi Montalcini). Il capolinea sarà nei pressi dell’area verde di Villa Rucellai. Il progetto prevederà interventi sulle strade, sui marciapiedi, sul verde e sui posteggi con 3 parcheggi scambiatori: uno nei vicino alla fermata Campania (192 posti), uno in corrispondenza della fermata Pistoiese vicino San Donnino (176 posti) e l’ultimo all’altezza della fermata Castagno (360 posti), sempre nei pressi di San Donnino.

Mappa linea 4 tramvia Firenze Campi Bisenzio fermate percorso T4

Tempi di percorrenza e passeggeri

Secondo le previsioni, una volta finita la linea 4, per andare dalla Stazione Leopolda di Firenze a Campi Bisenzio in tramvia serviranno circa 35-40 minuti (25 minuti per le Piagge), con un bacino potenziale di 12 milioni di passeggeri l’anno. Un’infrastruttura che secondo il progetto diventerà strategica per questo quadrante della piana, interessando  indirettamente anche la zona che va da Signa fino a Poggio a Caiano. Sul tracciato saranno in servizio 7 tram a cui si aggiungerà un veicolo di riserva, per una frequenza nelle ore di punta di 6 minuti e 25 secondi. Tutta la documentazione tecnica sulla linee 4.1 e 4.2 verrà pubblicata sul sito del Comune di Firenze.

Dopo la maratona di Coppa Italia la Fiorentina torna in campo contro l’Udinese

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Prima giornata del girone di ritorno in serie A. La Fiorentina torna in campo, dopo la lunga partita di Coppa Italia vinta contro il Bologna, per affrontare, allo stadio Artemio Franchi l’Udinese. Si gioca domenica 14 gennaio alle 18, arbitra Luca Pairetto. Viola che non possono sbagliare per rimanere ancorati al quarto posto. Dopo questa sfida ci sarà la partenza per l’Arabia Saudita dove, giovedì prossimo, si gioca la prima semifinale della Supercoppa italiana contro il Napoli. Il giorno dopo la sfida tra Inter e Lazio. Finalissima il 22 gennaio.

Le probabili formazioni di Fiorentina-Udinese

Dopo aver testato la difesa a tre e le due punte Vincenzo Italiano dovrebbe tornare al modulo 4-2-3-1: in porta giocherà Terracciano, a destra Kayode, a sinistra Parisi con Biraghi in panchina. Al centro Ranieri e Milenkovic, con Quarta in standby. In mediana potrebbe giocare Arthur ma è anche pronto Martin Lopez accanto a Duncan. Sulle fasce dell’attacco confermati gli unici due a disposizione: Ikone e Brekalo. Bonaventura giocherà Beltran favorito rispetto a Nzola che potrebbe essere venduto in questa sessione di mercato.

Gabriele Cioffi dovrebbe schierare l’undici titolare dell’Udinese. Dopo Davis, si rivede anche Brenner. Il ballottaggio più importante resta in porta, con Silvestri e Okoye che attendono la decisione di Cioffi. Difesa a tre che sarà formata da Joao Ferreira, Nehuen Perez e Kristensen. Sulle fasce Zemura è tornato in gruppo e si candida al ritorno in campo dal primo minuto. A destra ci sarà Ebosele. In mezzo riconfermati Payero, Walace e Lovric. Davanti coppia d’attacco Pereyra-Lucca.

Mercato

In arrivo il terzino destro Davide Faraoni. Ex del Verona andrà a coprire il ruolo di vice Kayode per i prossimi 6 mesi, più un eventuale biennale in caso di conferma. L’operazione dovrebbe chiudersi sulla base di un prestito con diritto di riscatto. Stasera il giocatore arriverà a Firenze per svolgere le visite mediche e firmare il contratto. Nella giornata di domani arriverà l’annuncio ufficiale della Fiorentina. Per quanto riguarda l’esterno d’attacco si parla di Ruben Vargas, calciatore svizzero di origini dominicane, attualmente all’Augusta in Germania. Assolutamente sconosciuto alla maggioranza dei tifosi viola.

 

In arrivo il freddo a Firenze: quanto durerà?

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A Firenze è in arrivo il primo freddo con un sensibile abbassamento della temperatura percepita e gelate previste in pianura. Ma durerà poco e non ci sarà il gelo record registrato in Europa orientale: in Toscana gli esperti meteo parlano di valori nella media del periodo. La sensazione di freddo in questi giorni è acuita dallo sbalzo termico, causato dal repentino passaggio da un clima mite (anomalo per l’inverno) a condizioni più fresche.

In arrivo il freddo a Firenze: gelate in pianura

Secondo le previsioni del Lamma, venerdì 12 e sabato 13 gennaio 2024 saranno due classiche giornate invernali: sole, ma con un clima un po’ più freddo e gelate mattutine nei fondovalle dell’interno (la minima prevista a Firenze per sabato è di -4). I valori massimi toccheranno invece i 9 gradi. Insomma a Firenze arriva il freddo, ma le temperature saranno in linea con quelle che normalmente vengono registrate nel mese di gennaio.

Quanto durerà il freddo a Firenze?

Stando alle previsioni, le temperature inizieranno a rialzarsi già nella giornata di domenica 14 gennaio, quando il cielo sarà nuvoloso o coperto e la colonnina di mercurio tornerà sopra lo zero, con la minima a Firenze che si attesterà intorno ai 4 gradi. Poi da lunedì un nuovo scenario con un flusso di aria più mite e a tratti umida, che riporterà le temperature sopra le medie del periodo. Inoltre tra mercoledì 17 e giovedì 18 gennaio è in vista il rimontare di una nuova perturbazione sulla Toscana, ma la tendenza andrà confermata nei prossimi giorni.

In Toscana l’autunno più caldo degli ultimi 70 anni

Nonostante l’arrivo del primo freddo, a Firenze anche per questo periodo invernale si sta delineando un clima più caldo del solito. In Toscana già lo scorso autunno, secondo il Report climatico del Lamma, è stato il più caldo degli ultimi 70 anni. Una nuova stagione da record che ha visto un’anomalia di 2,1° in più rispetto al periodo che va dal 1991 al 2020. Al terzo settembre più caldo dal 1955 (+2,1 °), è seguito l’ottobre più caldo di sempre, con una anomalia di ben +3.4°, e un mese di novembre leggermente più caldo del normale (+0.8 °). Sul fronte delle piogge settembre è stato più secco della media (-66%), mentre le precipitazioni sono state sopra la norma a ottobre (+24%) e novembre (+21%), quando si sono registrati anche fenomeni estremi come l’alluvione a Campi Bisenzio.

Parco di Pratolino aperto tutto l’anno: i progetti per Villa Demidoff

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8 milioni di euro per il parco mediceo di Pratolino, quello che da molti a Firenze è conosciuto come “Parco di Villa Demidoff”, e in futuro sarà aperto tutto l’anno: la Città metropolitana punta prima a raddoppiare giorni e orari in cui è accessibile al pubblico e poi a rendere visitabile questo gioiello verde non solo dalla primavera all’autunno. Intanto prosegue il programma di lavori agli edifici e per la messa in sicurezza della vegetazione. Tra le novità ci sarà il ritorno in funzione del Viale degli Zampilli, un percorso con giochi idraulici che in passato creava un singolare “pergolato d’acqua”.

Rinasce il Viale degli Zampilli del Parco di Villa Demidoff

Il punto sul recupero e sulla valorizzazione del Parco di Pratolino è stato fatto durante il Consiglio della Città metropolitana, che si è svolto proprio a Villa Demidoff. Negli ultimi 10 anni sono stati stanziati 4,8 milioni di euro per la manutenzione degli edifici e del patrimonio arboreo. Restano da investire altri 8 milioni di euro che serviranno anche per completare il restauro delle scuderie, la ristrutturazione della Fattoria nuova, il restauro del Casino di Montili e della Fagianeria.

Al centro degli interventi inoltre il Viale degli Zampilli – in origine  lungo 290 metri e largo 23 – con il restauro e il consolidamento delle strutture murarie arrivate fino ad oggi, la riattivazione del sistema idraulico dei getti d’acqua e il recupero dei percorsi paesaggistici. La progettazione esecutiva è in corso e la procedura di affidamento dei lavori, per un totale di 3 milioni di euro, è prevista per il luglio 2024.

Viale degli Zampilli Parco Pratolino

Il Parco di Pratolino aperto tutto l’anno. Si parte con il raddoppio degli orari

L’obiettivo della Città Metropolitana è rendere ancora più fruibile questo giardino delle meraviglie, di cui sono visitabili (gratuitamente) 50 ettari su un totale di 155. Il parco di Pratolino non sarà aperto tutto l’anno fin da subito, ma si arriverà a questo obiettivo con diverse tappe. “La prossima prevede un incremento delle risorse economiche, da 60 a 120 mila euro per raddoppiare giorni e orari che già oggi rientrano nel calendario delle visite – ha spiegato il sindaco della Città metropolitana Dario Nardella – Poi arriveremo all’obiettivo definitivo: un parco che sia vivibile tutto l’anno, tutte le stagioni, anche per la sua ricchezza della biodiversità, per la sua grande ricchezza culturale e storico-artistica”. Un luogo molto amato dai fiorentini, soprattutto per i picnic primaverili, tant’è che nel 2023 ha toccato il record 50mila visitatori.

Intanto si ragiona su come gestire questo immenso parco in futuro. Quattro le ipotesi individuate anche grazie allo studio del Dipartimento di Scienze per l’economia e l’impresa dell’Università e Arco: una gestione totalmente pubblica del parco (eccetto che la locanda, affidata a privati); il mantenimento della Città metropolitana alla guida, ma assegnando alcuni edifici a soggetti privati e associazioni; l’affidamento a realtà del territorio come anche associazioni temporanee di impresa per un progetto di medio periodo; la creazione di un ente o di una fondazione per gestire il parco.

Quando finisce il mercato tutelato di luce e gas e cosa succede

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Al via la rivoluzione della bolletta, ma il mercato tutelato non finisce nella stessa data per la luce e per il gas: prima termina per il metano, poi in estate ci sarà il passaggio al mercato libero dell’energia elettrica, per chi non ha scelto ancora un fornitore. Questo non vale per categorie specifiche di clienti, i cosiddetti vulnerabili, che saranno comunque “tutelati”. Inoltre è bene tenere presente cosa succede se non si passa al mercato libero: non si rimarrà mai senza fornitura, ma ci sarà un periodo che potremmo definire “cuscinetto”. Questo significa che saranno applicate delle tariffe a metà strada tra il mercato libero e quello tutelato. Andiamo per ordine e facciamo chiarezza.

Il mercato tutelato non finisce per i clienti vulnerabili: chi sono

Prima di tutto va specificato chi sono i clienti vulnerabili, quelle categorie che resteranno sempre con tariffe “tutelate” (ossia fissate dall’authority statale che si occupa di energia e gas, l’Area): potranno non passare al mercato libero e godere del cosiddetto Servizio di Tutela della Vulnerabilità che funziona allo stesso modo del mercato tutelato. Si è considerati clienti vulnerabili se si rispetta anche uno solo di questi requisiti:

  • persone con più di 75 anni
  • chi percepisce il bonus sociale per luce o gas (persone in condizioni economicamente svantaggiate)
  • Disabili (articolo 3 della legge 104/92)
  • Utenze in un’abitazione di emergenza a causa di calamità naturale

Questi soggetti, anche se nel frattempo sono passati al mercato libero, possono decidere in qualsiasi momento di rientrare nel Servizio di Tutela della Vulnerabilità: basta richiedere il passaggio al proprio fornitore. Andrà compilato un modulo per attestare la propria condizione, eccetto che per il requisito d’età (over 75) che viene verificato in modo automatico. Ovviamente i clienti vulnerabili possono decidere anche di affidarsi a un operatore del mercato libero che reputano conveniente.

Quando finisce il mercato tutelato di gas e luce

Fatta questa  premessa sui clienti vulnerabili e il Servizio di Tutela della Vulnerabilità, passiamo alle date in cui termina il mercato tutelato per tutte le altre categorie di cittadini: se per il gas la rivoluzione è già partita, per la luce c’è ancora tempo.

  • Gas – fine mercato tutelato il 1° gennaio 2024
    Il 10 gennaio si è svolta la cosiddetta “asta” per assegnare le forniture di chi ancora non è passato al mercato libero (vedi sotto);
  • Il mercato tutelato per la luce finisce il 1° luglio 2024
    Entro questa data i clienti non vulnerabili dovranno scegliere un fornitore di energia elettrica oppure si passerà in automatico a un’offerta Placet (vedi sotto).

Se non passo al mercato libero cosa succede? Scatta l’offerta Placet

Niente paura, se si pagano regolarmente le bollette non si rimarrà in alcun caso senza luce o gas, anche quando finisce il mercato tutelato. “Cosa succede se non scelgo?“, si chiedono in tanti. Per loro l’Area ha previsto delle tariffe che potremmo definire “di passaggio”, per traghettare gli utenti dal mercato tutelato (dove prezzo e condizioni economiche sono fissate dallo Stato tramite l’Arera) al mercato libero (questa espressione significa che è l’utente a scegliere direttamente il fornitore più conveniente, un po’ come succede per la telefonia). Il passaggio tra un fornitore e l’altro è gratuito e in genere sono necessari dai 30 ai 60 giorni, ma in questo periodo non si resterà al “buio”.

Chi non passa al mercato libero riceverà dal fornitore (selezionato tramite un’asta, come successo il 10 gennaio per assegnare ai diversi venditori 4,5 milioni di utenti del gas) un’offerta Placet. Cosa significa? Si tratta di offerte in cui le condizioni contrattuali sono fissate dall’Arera, mentre il prezzo del gas o delle luce è stabilito direttamente dai fornitori. Non è detto però che convengano rispetto al mercato libero, variano infatti da caso a caso.

E allora come scegliere?

Per confrontare le diverse tariffe, a seguito della fine del mercato tutelato, è possibile collegarsi al portale offerte dell’Arera, che permette di paragonare le diverse promozioni fatte dalle differenti società, inserendo i propri dati di consumo.

Tramvia a Campo di Marte o busvia elettrica?

Si riapre la discussione sull’arrivo della tramvia a Campo di Marte, con il Comitato Vitabilità che propone di realizzare nella zona dello stadio di Firenze e di Rovezzano un sistema di Bus rapid transit (Brt), ossia una busvia elettrica. Secondo il progetto del Comune di Firenze, l’area sarà servita dal prolungamento della linea 3 piazza della Libertà – Bagno a Ripoli, che da viale Don Minzoni (dove si sta già realizzando l’interconessione per il futuro tracciato) andrà fino a Campo di Marte e Rovezzano. Il Comitato di cittadini ha esposto le sue perplessità sul piano della mobilità nel Quartiere 2, avanzando una proposta alternativa.

Bus rapid transit al posto della tramvia a Campo di Marte: busvia elettrica

In particolare l’idea è di sostituire i binari del tram con una soluzione già usata in altre grandi città. Si chiama Bus rapid transit (Brt in una sigla) ed è basato su mezzi su gomma elettrici alimentati a batteria che viaggiano su corsie riservate, con stazioni di ricarica lungo il percorso e con semafori che ne consentono la circolazione prioritaria rispetto agli altri veicoli. Una soluzione di cui in passato si è parlato per collegare la zona di Ponte a Niccheri e il Chianti a Firenze con un “Jumbo bus”.

“Abbiamo sempre manifestato perplessità sul progetto della tramvia – ha detto la presidente del Comitato Vitabilità Francesca Marrazza –  soprattutto per salvaguardare il nostro verde, perché la tramvia così com’è concepita dall’amministrazione comunale cancellerebbe la gran parte degli alberi di Campo di Marte. Questa tecnologia che proponiamo è un’alternativa che già altre città hanno impiegato, non solo all’estero, ma anche in Italia come a Perugia, Bari, Frosinone, Torino, Genova”. Il Comitato in passato si è schierato anche contro la realizzazione dell’hotel e del centro commerciale all’interno della riqualificazione dell’area dell’Artemio Franchi.

Pro e contro

Secondo il Comitato Vitabilità di Campo di Marte i cantieri di un’eventuale busvia elettrica sarebbero meno invasivi di quelli della tramvia, durerebbero meno – causando disagi minori ai commercianti – e costerebbero un terzo rispetto ai lavori per installare binari e infrastrutture. Di contro il Bus rapid transit offre mezzi con minor capienza rispetto al tram e può garantire una frequenza delle corse minore (circa due minuti in più rispetto a Sirio). Qui invece il progetto della tramvia per Campo di Marte e Rovezzano.

Sull’argomento a fine ottobre il Comitato ha depositato una petizione e sta aspettando una risposta dal Comune di Firenze. A richiedere una risposta celere è stato anche il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Lorenzo Masi. “È già la seconda volta in pochi mesi in cui il Comune contravviene alle regole non rispondendo ad una petizione: reputo questo atteggiamento uno grave sgarbo alla democrazia”, ha detto durante la conferenza stampa indetta sul tema.

Il capogruppo pentastellato in Consiglio comunale Roberto De Blasi si è però smarcato dalla proposta di sostituire la tramvia con un bus rapid transit a Campo di Marte. “Premetto di non essere contrario al sistema tranviario o busviario, semplicemente mi faccio portavoce di quella che è da sempre, secondo il programma di mandato, la posizione del M5S di Firenze in termini di Trasporto Pubblico Locale – ha scritto in una notaIl modello Bari, l’unico formalmente riportato nella petizione presentata dal Comitato, ha delle linee troppo distanti dal nostro concetto di fattibilità e sarebbe un bagno di sangue in termini economici e d’impatto ambientale per tutta una serie di motivi tecnici e logistici”. Secondo De Blasi, il progetto sul modello barese porterebbe nuovi semafori e corsie riservate ai bus piuttosto larghe, intorno ai 7 metri e mezzo su viale dei Mille, con la perdita di un intero filare di alberi e il ridimensionamento della viabilità per auto e motorini.

Assegno unico 2024: scaglioni Isee, aumenti per tutte le fasce

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Cambia la tabella delle fasce Isee per l’assegno unico 2024 e cambia anche l’importo per i vari scaglioni: l’Inps adeguerà i sussidi all’inflazione. Cresce quindi la cifra corrisposta, sempre che nel frattempo non si siano verificate variazioni della situazione economica del nucleo familiare o modifiche del numero dei figli a carico. Aumentano anche i tetti Isee. Questo sostegno, che ha sostituito i vecchi bonus bebè e gli assegni familiari, viene riconosciuto fino ai 21 anni dei figli (ma nel caso dei maggiorenni solo se studiano, seguono corsi di formazione, fanno tirocini, sono disoccupati o svolgono il servizio civile). Non ci sono limiti di età invece per i figli disabili. Intanto l’Inps ha diffuso il nuovo calendario dei pagamenti dell’assegno unico nei primi sei mesi del 2024.

Come funziona l’assegno unico 2024: entro quando fare il rinnovo Isee

Chi già riceveva l’assegno unico e non ha avuto variazioni (ad esempio separazione, matrimonio, nascita di nuovi figli) non deve fare domanda all’Inps per il rinnovo del sostegno durante il 2024. L’Istituto previdenziale, grazie all’integrazione delle banche dati, proroga in automatico il pagamento del sussidio. Ciò che risulta importante è presentare un Isee valido per l’anno in corso: in questo modo l’Inps calcolerà la cifra corretta, in base alla tabella degli scaglioni per l’assegno unico. Se invece non si farà l’aggiornamento dell’Isee, dalla mensilità di marzo il contributo sarà sempre riconosciuto, ma verrà pagato l’importo minimo, ossia 50 euro al mese (54,10 euro con la rivalutazione).

Come comunicato dall’Inps, c’è tempo fino al 30 giugno 2024 per aggiornare la propria posizione e recuperare gli arretrati di cui si aveva diritto da marzo, compilando la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) per il calcolo dell’Isee entro questo termine. Una volta presentata, l’Inps riconoscerà le maggiorazioni di cui non si è usufruito. Dal 1° luglio non si potranno più ricevere gli arretrati, ma solo usufruire del ricalcolo dell’assegno da quel momento in avanti.

Perché aumenta l’importo dell’assegno unico

Anche per il 2024 sia le fasce Isee sia l’importo dell’assegno unico vengono rimodulati in base all’andamento dell’inflazione registrata l’anno scorso: in sostanza aumenta la cifra riconosciuta alle famiglie, ma crescono anche le cifre dei vari tetti Isee e le maggiorazioni (nuclei numerosi, figli disabili, ecc.). Il tasso di rivalutazione dell’assegno unico per il 2024 è stato fissato all’5,4%, per tutte le fasce Isee.

Si tratta di un adeguamento al costo della vita, un po’ come succede per le pensioni (anche se con meccanismi diversi). Nel caso il dato definitivo dell’inflazione 2023 fosse superiore al 5,4%, la differenza sarà riconosciuta con un conguaglio successivo.

Gli scaglioni Isee e l’aumento dell’assegno unico 2024 per tutte fasce

La nuova tabella 2024 delle fasce dell’assegno unico parte quindi da uno scaglione che arriva fino a un Isee di 17.090,61 euro: chi è sotto questa soglia ha diritto a un sostegno mensile che sfiora i 200 euro (199,40 euro per l’esattezza), a cui aggiungere le eventuali maggiorazioni per figli disabili, nuclei familiari numerosi, madri under 21, figli sotto un anno, figli tra 1 e 3 anni. Fino al 31 dicembre scorso venivano riconosciuti 189,20 euro, per un Isee inferiore a 16.215 euro. Lo scaglione Isee massimo passa invece da 43.240 a 45.574,96 euro per un contributo che sale da 54,10 a 57,20 euro.

In sintesi ecco le due fasce Isee entro le quali si muove il calcolo dell’assegno unico 2024, quella minima e quella massima:

  • Isee fino a 17.090,61 euro – 199,40 euro per ogni figlio minorenne
  • Isee oltre i 45.574,96 euro (oppure Isee non rinnovata per il 2024) – 57,20 euro, importo minimo (28,50 per i figli dai 18 ai 20 anni).

Per riconoscere un importo proporzionato all’Isee dei singoli nuclei familiari, le fasce che si trovano tra questi due importi sono numerosissime (alcune variano di pochi euro): impossibile quindi pubblicare una tabella dettagliata di scaglioni e cifre. Ciò che si può fare per calcolare l’importo dell’assegno unico 2024 con una buona approssimazione, in base al proprio Isee, è utilizzare il simulatore online dell’INPS. Basta collegarsi al sito dell’ente, senza doversi autenticare, e rispondere alle varie domande, tra cui il numero di figli e la loro età, l’eventuale presenza di figli disabili e il valore Isee familiare. Alla conclusione della procedura il sistema darà come risultato una stima indicativa della cifra che sarebbe riconosciuta dall’Inps. Per presentare la domanda per la prima volta è invece necessario accedere alla procedura disponibile sul sito dell’Istituto previdenziale.

Il nuovo calendario del pagamento dell’Assegno unico 2024

L’Inps, nel messaggio n°15 del 2 gennaio, ha comunicato anche quando sarà pagato l’Assegno unico nel primo semestre 2024, ecco il nuovo calendario:

  1. Pagamento assegno unico dal 17 al 19 gennaio 2024
  2. Pagamento assegno unico 16, 19 e 20 febbraio 2024
  3. Pagamento assegno unico dal 18 al 20 marzo 2024
  4. Pagamento assegno unico dal 17 al 19 aprile 2024
  5. Pagamento assegno unico dal 15 al 17 maggio 2024
  6. Pagamento assegno unico dal 17 al 19 giugno 2024

Una volta fatta domanda dell’assegno unico, la prima rata sarà versata nell’ultima settimana del mese successivo.

Come cambia la tabella dell’assegno unico e cosa bisogna fare in sintesi

Riassumendo quanto detto finora ecco le cose essenziali da sapere sulle nuove tabelle e sui nuovi scaglioni Isee dell’assegno unico che scattano nel 2024:

  • Viene riconosciuto un aumento dell’5,4% degli importi mensili (e anche delle fasce Isee), come rivalutazione all’inflazione;
  • In futuro potrà essere previsto un conguaglio degli arretrati, in base al tasso definitivo dell’inflazione registrata l’anno scorso;
  • Per continuare a ricevere l’assegno unico non bisogna presentare una nuova domanda (salvo modifiche del nucleo familiare);
  • Da marzo 2024 sarà riconosciuto l’importo minimo se non si aggiornerà l’Isee;
  • Entro giugno 2024 è necessario aggiornare l’Isee al 2024 per recuperare gli eventuali arretrati da marzo in poi;
  • Il pagamento dell’assegno unico fino a giugno è previsto intorno al 19 del mese. Da definire il calendario successivo.

Tutte le informazioni si trovano anche sul sito dell’Inps.