domenica, 27 Luglio 2025
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Torna ”I profumi di Lamole”, la rassegna dedicata al vino del Gallo Nero

Torna l’undicesima edizione de ”I profumi di Lamole”, la tre giorni dedicata al vino del Gallo Nero con musica dal vivo e artigiani del posto all’opera. L’evento, dal primo al 3 giugno, fa parte della kermesse “Chianti Classico è” promossa dal Consorzio Vino.

IL PROGRAMMA. Per questa edizione 2012, ”I profumi di Lamole” presenta un programma particolarmente ricco e variegato che accontenterà i gusti di grandi e piccini. Il protagonista assoluto sarà sempre lui: il vino di Lamole. Aprirà le danze quella che negli anni, oltre ad un “rito benaugurale”, costituisce, per i produttori di Lamole, un modo per sancire un’unione consacrata dal pregiato nettare: la cerimonia del IX vino.

IX VINO. Il IX vino è una miscellanea dei vini di Lamole, che vengono versati all’unisono in una grande damigiana. La nuova bottiglia, dalla valenza soltanto simbolica, ha tuttavia una sua etichetta, che viene rinnovata di anno in anno ed è molto ricercata dai collezionisti. Si entra poi nel vivo della manifestazione acquistando il bicchiere griffato, con il quale si può iniziare il percorso di degustazione agli stand, sotto l’abile guida dei produttori-sommelier, che racconteranno il vino in tutte le sue sfaccettature.

NON SOLO VINO. Ma ”I profumi di Lamole 2012” offrirà anche tanto altro: ci saranno gli artigiani del posto all’opera, la musica dal vivo con il gruppo “Canzoni italiane di un tempo…”, la possibilità di far divertire i bambini grazie ad un’animazione studiata appositamente per loro. E non solo. Nel contesto di un borgo dove prodotti tipici e paesaggi si fondono per offrire qualcosa di unico ai visitatori, si potrà degustare anche l’olio prodotto a Lamole, un olio fruttato e aromatico naturalmente biologico. Questo perché i parassiti, che attaccano gli olivi, non sopravvivono a causa dell’altitudine e quindi non è mai stato necessario sottoporli a trattamenti. Novità assoluta di quest’anno una degustazione orizzontale di una grande annata a Lamole, a cura di Davide Bonucci di EnoClub Siena, che si svolgerà domenica 3 giugno a partire dalle 11,30.

IL LAMOLESE D.O.C.G. Sei anni fa nacque addirittura un premio legato a “I Profumi di Lamole”: il “Lamolese D.o.c.g.”, ovvero un riconoscimento attribuito a un giornalista del settore enogastronomico che si è particolarmente interessato a Lamole. Negli anni il premio ha portato a Lamole nomi prestigiosi: Leonardo Romanelli, Davide Paolini, Marcello Masi, Carlo Macchi, Alessandro Masnaghetti. Il prescelto di questa undicesima edizione è Ernesto Gentili, punta di diamante del giornalismo enologico italiano. Per lui è già pronta una scultura in ferro battuto raffigurante una pianta di giaggiolo, fiore tipico del paesaggio di Lamole, eseguita da un artigiano del luogo, Arturo Badii, che verrà consegnata venerdì 1° giugno alle 17, subito dopo il taglio del nastro de “I Profumi di Lamole” edizione 2012.

Meteo, un fine settimana senza ombrello

Sarà un fine settimana senza ombrello in gran parte delle province toscane e le temperature si manterranno pressoché stazionarie. Ecco le previsioni per i prossimi tre giorni.

VENERDI’ 25. Il cielo di oggi presenterà una ”Nuvolosità irregolare più consistente in mattinata. Possibilità di rovesci pomeridiani in particolare sulla provincia di Massa-Carrara. Venti deboli da nord-est nell’interno, da nord-ovest lungo la fascia costiera. Mari poco mossi. Temperature in lieve calo nei valori massimi”.

SABATO 26. Secondo il Consorzio Lamma, domani il cielo sarà caratterizzato da una ”Nuvolosità variabile, a tratti consistente. Possibilità di rovesci già in mattinata sulle province di Massa-Carrara e Lucca, in estensione nel pomeriggio anche a quelle di Pisa, Livorno e Grosseto. Venti tra deboli e localmente moderati da nord-est sulle zone interne, da nord-ovest lungo la costa sino a moderati nel pomeriggio. Mari poco mossi. Temperature stazionarie le minime, in leggera diminuzione le massime per la maggior nuvolosità”.

DOMENICA 27. La giornata di domenica sarà ”Poco o parzialmente nuvoloso in mattinata, nuvoloso nel pomeriggio ed in serata in particolare sulle zone interne. Possibilità di locali piogge tra la sera e la notte sui rilievi e zone interne. Venti deboli settentrionali sulle zone interne, da nord-ovest moderati lungo la costa nel pomeriggio. Mari poco mossi. Temperature stazionarie o in aumento”.

Sollicciano, detenuto si impicca nel bagno. Era in attesa del processo

Un detenuto di circa cinquanta anni, incarcerato con l’accusa di tentata rapina, la scorsa notte si è impaccato nel bagno del carcere di Sollicciano.

IL FATTO. Un detenuto di circa 50 anni, italiano, è stato trovato morto nel carcere di Sollicciano. L’uomo si sarebbe tolto la vita impiccandosi nel bagno. Il detenuto ”di circa 50 anni – spiega il sindacato di polizia penitenziaria Sappe – si è impiccato nel bagno della cella, intorno a mezzanotte e mezza, utilizzando un lenzuolo.

IL PROCESSO. ”L’uomo era in attesa di primo giudizio per tentata rapina e aveva già avuto precedenti detenzioni” prosegue il sindacato ”questo suicidio testimonia una volta di più la drammaticità quotidiana che si vive nello nostre galere”.

Rimozione Costa, un filmato mostra le fasi del recupero / VIDEO

La Costa Concordia verrà messa nelle condizioni di galleggiare per essere rimossa dal porto del Giglio e dal fondale in cui giace ormai da più di quattro mesi. E le due società incaricate ai lavori di recupero, la Titan-Micoperi, hanno creato un filmato in cui mostrano le fasi dei lavori.  

LE TAPPE DI RECUPERO. Ecco le tappe del recupero: il 15 giugno dovranno terminare i sondaggi, il 31 luglio le ispezioni sul sito, il 31 agosto la messa in sicurezza del relitto, il 15 novembre l’installazione dei cassoni di spinta sul lato sinistro e delle piattaforme sottomarine. Il primo dicembre la fase delicata, la rotazione del relitto, con l’installazione dei cassoni sul lato destro. Il 15 gennaio il galleggiamento e il 31 la consegna al porto. La bonifica del sito sarà completata entro il 30 aprile del prossimo anno. “Nessuno pensi di operare per la rimozione della Costa Concordia sull’isola senza tenere presente che le priorità, ambientali, economiche e sociali, sono e rimangono quelle del Giglio”, ha affermato oggi il sindaco del Giglio Sergio Ortelli. “Occorre mantenere, come già fatto con grande senso civico fino al completamento delle operazioni di rimozione del carburante, senso di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti, senza fughe in avanti o altri intendimenti”, ha rilevato ancora il sindaco chiedendo infine “il rispetto delle famiglie delle vittime e dei dispersi e il rispetto della popolazione del Giglio che ha il diritto di tornare alla normalità prima possibile”.

IL VIDEO DELLE SOCIETA’ TITAN-MICOPERI.

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LE FASI. Presto inizieranno le indagini geologiche del fondale marino su cui è arenata la Costa Concordia in modo da definire il dimensionamento delle palificate utili al recupero della nave. Subito dopo sarà perforato il terreno, messi i pali necessari e legato lo scafo con cavi di acciaio. A questo punto la Costa Concordia sarà messa in sicurezza è affronterà senza preoccupazioni l’eventuale peggioramento delle condizioni meteo e del mare in autunno. Terminata la messa in sicurezza, presumibilmente tra ottobre e novembre, la nave sarà raddrizzata attraverso il posizionamento di cassoni sul lato sinistro. Entro l’anno la nave sarà rimessa in galleggiamento grazie ad altri cassoni posizionati a dritta.

PIOMBINO. Lo scorso 17 maggio è stata invece comunicata dalla Titan-Micoperi, la decisione di effettuare tutte le operazioni di cantiere utili alla rimozione al recupero della Concordia a Piombino. Nei prossimi giorni saranno anche individuati, di comune accordo con l’Autorità portuale di Piombino, i piazzali e le banchine necessarie all’apertura del cantiere. Il porto, che si trova sulla Costa degli Etruschi in provincia di Livorno, sarà il punto di riferimento per tutti i mezzi coinvolti nel recupero, quali navi, rimorchiatori e pontoni.

IL MONITORAGGIO. Del monitoraggio si occuperà l’Osservatorio che verrà istituito nei prossimi giorni, che sarà presieduto da un rappresentante della Regione Toscana e risponderà al Commissario. Se tutto andrà come previsto, a poco più di un anno dal naufragio, la Concordia sarà solo un brutto ricordo per gli abitanti del Giglio. Ma la Costa non lascerà l’isola. “Il nostro impegno continuerà anche dopo per il ripristino dei fondali – ha promesso Onorato – continueremo a fare il nostro dovere, come abbiamo fatto fin da quella notte”.

E’ la notte della fiaccolata contro il tram

E’ in programma questa sera la fiaccolata contro la tramvia. La manifestazione partirà da piazza della Costituzione alle 21, per dire no alla realizzazione della linea 3 della tramvia a Firenze.

RAZZANELLI. “Se a Renzi manca il coraggio di rispettare la volontà dei fiorentini e non ha sufficiente forza per fermare un’ opera demenziale come la Linea 3 della tramvia; allora mi domando: come potrà fare, qualora raggiungesse il suo obiettivo di diventare Primo Ministro, a risollevare le sorti dell’ Italia dalla bancarotta incalzante?”: queste erano state le parole del capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli durante la presentazione della fiaccolata, cui avevano partecipato anche Maria Rita Monaco (associazione Linea 3), Maria Rita Signorini (Italia Nostra e Coordinamento 20 gennaio) e Luciano Ghinoi (associazione Piazza della Vittoria).

L’INVITO. “Renzi difenda Firenze dalla Linea 3 come si difende da Lusi e la stessa forza che adopera per reclamare le primarie nel PD la impieghi per cambiare questo progetto; oppure ci dica che intende imitare il suo predecessore Domenici e calpestare il volere dei cittadini. I fiorentini vengano alla fiaccolata contro la Linea 3 organizzata insieme ai comitati, per rinfrescare la memoria al sindaco e ricordargli la promesse fatte in campagna elettorale”, aveva concluso Razzanelli. 

LAZZERI. E un invito a partecipare alla manifestazione arriva anche dal consigliere regionale della Lega Nord Toscana e commissario provinciale fiorentino Gian Luca Lazzeri, che chiama a raccolta “tutti i cittadini di Firenze, invitandoli a partecipare a questa manifestazione che partirà da piazza della Costituzione alle ore 21”.

Parte di volta staccata al Comunale, slitta la prima de ”Il mandarino meraviglioso”

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Comunale, slitta la prima de Il mandarino meraviglioso e Il castello del Duca Barbablù.

LO SLITTAMENTO. Ad annunciarlo è lo stesso teatro. “A seguito dei lavori di ripristino e consolidamento della porzione di volta staccatasi, e delle necessarie analisi, procedure che hanno comportato la chiusura del Teatro per alcuni giorni e lo slittamento, all’interno del calendario di produzione, di alcune prove, fondamentali per garantire una buona resa dello spettacolo, la prima rappresentazione de Il mandarino meraviglioso e Il castello del Duca Barbablù di Béla Bartók, programmata inizialmente per giovedì 31 giugno, slitta a domenica 3 giugno, ore 15.30”.

DUE DATE. Gli abbonati ai turni Annuale, Mini Annuale, Opera e Balletto Annuale, e i possessori di biglietto per lo spettacolo del 31 maggio – viene spiegato – potranno dunque scegliere se assistere allo spettacolo nelle seguenti date: Domenica 3 giugno ore 15.30; Martedì 5 giugno ore 20.30.

BIGLIETTERIA. Ciascun cliente – aggiungono dal teatro – sarà contattato per lo spostamento di data dalla Biglietteria, i cui uffici potranno comunque essere raggiunti per assistenza o ulteriori informazioni ai numeri 055.2779350, 055.2779309 dal martedì al venerdì dalle ore 10.00-13.00 e 14.00-16.30. Eventuali richieste di rimborso saranno evase presso la Biglietteria del Teatro Comunale, Corso Italia 16, dal 31 Maggio al 12 Giugno. Il 2 Giugno la biglietteria sarà chiusa per la Festa della Repubblica.

Cosa era successo: Comunale, si stacca una parte della volta: chiusa la sala del teatro

”Per Renzi, Cavini da Lusi”. ”Fatture non per la campagna del sindaco”

La segretaria particolare di Lusi tira in ballo Renzi, lo staff del sindaco di Firenze replica (nuovamente): nuovo capitolo nella vicenda Lusi.

LA SEGRETARIA. Ascoltata sul caso che vede al centro l’ex tesoriere della Margherita, la segretaria fa diversi nomi tra cui quello di Renzi, sostenendo che un certo Gavini (in realtà Bruno Casini), definito suo ”mandatario elettorale”, andava da Lusi a nome di Renzi.

LA REPLICA. E subito arriva anche la replica da Palazzo Vecchio. “Dobbiamo essere grati alla segretaria di Luigi Lusi, signora Francesca Fiore, che mette fine a tre mesi di illazioni, polemiche e velate minacce, raccontando quello che da sempre diciamo a proposito dell’asserito – ma in realtà inesistente – finanziamento della Margherita alla campagna elettorale di Matteo Renzi – spiega in una nota Luca Lotti, il capo di gabinetto del sindaco di Firenze – il giorno stesso della pubblicazione della notizia da parte di Franco Bechis su Libero, Bruno Cavini aveva già spiegato di aver personalmente incontrato lo staff della tesoreria della Margherita per chiedere di poter accedere ai contributi del finanziamento pubblico anche per il territorio fiorentino, come del resto si era fatto più volte in passato. Era già accaduto nel 2004 per la campagna elettorale amministrativa e per molti convegni che avevamo organizzato, da Vallombrosa a Fiesole. Era del resto normale: i soldi del finanziamento pubblico andavano a iniziative politiche, non alle case dei dirigenti. E il tutto con fatture e bonifici in modo trasparente”.

“CAVINI NON ERA IL MANDATARIO ELETTORALE”. “Le dichiarazioni di Cavini che confermano gli incontri con lo staff di Lusi, del resto, sono state riportate sin dal 4 marzo nelle testate locali. Alla faccia della presunta novità… – continua Lotti – giova dunque precisare per l’ennesima volta – fino alla noia – che le due fatture cui immaginiamo si riferisca il senatore Lusi non hanno niente a che vedere con la campagna elettorale di Renzi, come è stato confermato anche dal resoconto della campagna elettorale medesimo dell’allora candidato Sindaco. E come il Senatore Lusi può agevolmente dimostrare presentando la documentazione delle fatture. Peraltro è utile sottolineare come Bruno Cavini non sia mai stato il mandatario elettorale di Renzi, come facilmente riscontrabile da tutti i documenti. Forse da questo equivoco nasce l’assurda e ingiustificabile dichiarazione del senatore Lusi su Renzi. C’è allora da essere grati alla signora Fiore per aver chiarito definitivamente un’incomprensione che ha gettato ingiustamente discredito sul Sindaco e sul suo operato. Quanto a noi, non possiamo che ribadire la speranza – già espressa da Renzi – che siano finalmente pubblicate tutte le fatture della Margherita, come pure quelle di tutti gli altri partiti, per capire dove sono stati messi i denari e, soprattutto, verificare se esistono cifre stornate per esigenze non politiche”.

Lusi querela Renzi. Il sindaco: ”Fantastico, così faremo chiarezza”

Vivevano dentro l’ex Meccanò, denunciate sei persone

Un tempo discoteca, ora immobile abbandonato e ricovero di fortuna per senza fissa dimora.

L’EX DISCOTECA. Si tratta dell’ex Meccanò alle Cascine. Questa mattina intorno alle 8 gli agenti del reparto anti degrado della Polizia Municipale sono intervenuti nell’edificio di proprietà del Comune in viale degli Olmi. L’immobile, in stato di abbandono a seguito dell’incendio doloso che lo ha distrutto completamente nell’aprile 2008, è diventato il ricovero di fortuna di cittadini stranieri e di senza tetto.

SEI DENUNCE. E infatti questa mattina i vigili hanno trovato all’interno della proprietà (una vasta area esterna a giardino e una palazzina di due piani) sei persone: cinque cittadini tunisini e uno di nazionalità nigeriana. Gli uomini sono stati accompagnati presso il Comando di Porta al Prato per gli accertamenti del caso. Per tutti, risultati già noti alle forze dell’ordine, è scattata la denuncia in stato di libertà per il reato di invasione di edificio: inoltre per uno degli uomini è stato disposto il provvedimento di espulsione dallo Stato Italiano. L’immobile, una volta liberato, è stato chiuso e messo in sicurezza da personale della direzione Servizi Tecnici.

Roberta Ragusa, resta alta l’attenzione sul caso

Vanno avanti le indagini sul caso Ragusa, la donna scomparsa da Gello nel comune di San Giuliano Terme la notte tra il 13 e il 14 gennaio scorsi.

L’INDAGATO. Gli inquirenti non lasciano trapelare niente sulle indagini della scomparsa di Roberta Ragusa, la 45enne madre di due figli scomparsa misteriosamente in una buia e fredda notte di gennaio. In questi quattro mesi, Antonio Logli, è stato sentito solo un paio di volte dagli inquirenti nonostante la sua immediata iscrizione al registro degli indagati – atto dovuto, spiegarono gli investigatori, per portare avanti le indagini – Logli sarebbe infatti indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere, ma su di lui non vi è alcuna prova che possa incriminarlo. Solo qualche dichiarazione avventata, poi smentita e altre piccole imprecisioni.

IL PIGIAMA. E le ricerche proseguono, incentrandosi particolarmente nei boschi di Montaione, luogo in cui sono stati ritrovati da una cercatrice di funghi, alcuni indumenti tra cui un paio di pantaloni rosa a righe di un pigiama che, basandosi solo sull’apparenza, ricorda quello indossato da Roberta la sera della scomparsa, come dichiarato dalla figlia più piccola, Alessia, durante la ricostruzione di quell’ultima sera passata con sua madre, prima della scomparsa. Ma, stando a quanto accaduto finora, con segnalazioni tardive, avvistamenti errati e testimonianze provenienti da Oltreoceano, conoscenti e non, sono convinti che quel pigiama non appartenga a Roberta. La conferma verrà data soltanto dai risultati della comparazione del Dna.

SUL WEB. Resta alta l’attenzione sul caso, soprattutto da parte delle amiche di Roberta che si sono riunite sul web dando vita a vari gruppi su Facebook, come ”Roberta Ragusa-Dove sei?”, gruppo che raccoglie anche persone estranee alla vita della donna scomparsa ma che, con il tempo, si sono affezionate e mantengono in vita il ricordo della donna, cercando di tenere alta l’attenzione sul caso Ragusa, per non vederlo lasciato irrisolto, com’è già accaduto con molti altri nel nostro Paese.

Leggi anche: Roberta Ragusa, è suo il pigiama rosa trovato nei boschi?Caso Ragusa, trovato nei boschi di Montaione un pigiama rosa

Sette cani e due gatti maltrattati, denunciata una coppia a Livorno

Maltrattavano i loro animali e li costringevano a vivere malnutriti e in uno spazio ridotto. Una giovane coppia, 25 anni lui e 22 lei, è stata denunciata ieri a Nugola, in provincia di Livorno.

LE SEGNALAZIONI. Dopo le numerose segnalazioni degli abitanti del paese i carabinieri hanno fatto un sopralluogo a casa della coppia, dove, in un piccolo giardino vivevano anche sette cani e due gatti.

IL SEQUESTRO. Denutriti, disidratati e in condizioni agieniche precarie, così si sono presentati gli animali quando i carabinieri sono arrivati sul posto. Cani e gatti sono stati sequestrati e consegnati ai volontari dell’Oipa, l’organizzazione internazionale per la protezione degli animali,  che li ha fatti immediatamente visitare da un veterinario. Per uno dei cani, che aveva una ferita infetta, si è resa necessaria l’amputazione di una zampa.