lunedì, 28 Luglio 2025
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Il concerto di Zubin Mehta si sposta per sciopero

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Sciopero Cgil, si sposta anche il concerto di Zubin Mehta con l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino.

SCIOPERO. “Siamo spiacenti di dover comunicare che il concerto diretto da Zubin Mehta previsto per venerdì 6 maggio, alle ore 20.30 al Teatro Comunale, non potrà aver luogo a causa dello sciopero nazionale proclamato dalla CGIL – annuncia una nota del Maggio Musicale – Scusandoci per il disagio e volendo offrire comunque il concerto al nostro pubblico, comunichiamo che il concerto stesso è stato ri-programmato sabato 7 maggio alle ore 11.00”.

RIMBORSI. Coloro che non potranno assistere al concerto sabato 7 maggio, hanno diritto al rimborso del biglietto, che potrà essere richiesto alla Biglietteria di Corso Italia da sabato 7 maggio a sabato 21 maggio in orario di apertura (ore 10.00-16.30 dal martedì al venerdì, ore 10.00-13.00 sabato).

Questo il programma del concerto:

“Ancora Zubin Mehta sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio per un concerto che si apre con il primo appuntamento di questa edizione del Festival con un brano di musica contemporanea: Terra per grande orchestra di Luca Lombardi, uno dei più interessanti compositori italiani dei nostri giorni.

Si rinnova e si accresce così una tradizione di lunga data del Maggio: l’attenzione per ciò che di nuovo emerge dal panorama musicale italiano, con all’attivo un infinito numero di prime esecuzioni assolute o italiane nel corso della sua lunga storia. E Mehta riconferma la sua sensibilità nei confronti del repertorio contemporaneo, che il grande direttore indiano ha sempre voluto presente nei programmi dei suoi concerti. Segue uno dei massimi capolavori di Johannes Brahms, Ein deutsches Requiem, per soli, coro e orchestra, straordinario esempio di religiosità laica, senza alcuna intenzione liturgica o confessionale.

Su testi tratti dal Nuovo e dall’Antico Testamento, Brahms dà testimonianza del proprio senso del sacro con emozionante pudore di mezzi espressivi, in un intimo colloquio con ciò che ci trascende, rifacendosi ai grandi modelli delle opere corali di Bach, Beethoven e Mendelssohn rivissute con un linguaggio assolutamente personale. E con la musica brahmsiana, infine, Zubin Mehta ha un rapporto di affetto particolarissimo: come ha più volte dichiarato, decise di dedicarsi alla direzione d’orchestra proprio per poter dirigere le Sinfonie del grande maestro amburghese”.

ZUBIN MEHTA direttore
Chen Reiss soprano
Markus Brück baritono

Luca Lombardi | Terra
per grande orchestra
Pima esecuzione a Firenze

Johannes Brahms | Ein deutsches Requiem op. 45
per soli, coro e orchestra
su parole della Sacra Scrittura
I. Selig sind, die da Leid tragen
II. Denn alles Fleisch es ist wie Gras
III. Herr, lehre doch mich, daß ein Ende
IV. Wie lieblich sind deine Wohnungen
V. Ihr habt nun Traurigkeit
VI. Denn wir haben hie keine bleibende Statt
VII. Selig sind die Toten
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
PIERO MONTI maestro del coro

Per ulteriori informazioni:
Info e Prenotazioni: Biglietteria del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
info 055 2779350, dal martedì al venerdì 10.00-16.30;
prevendita 055 28722, da martedì a venerdì 10.00 -16.30 / sabato 9.00-13.00;
Biglietteria Teatro Comunale, Corso Italia 16 – Firenze – fax: +39 055 287222;
Biglietteria on line, www.maggiofiorentino.com ; [email protected]

In viaggio, con una valigia piena di viagra

Una pioggia di pillole blu, quasi 600. Sono quelle scoperte all’interno di una valigia durante un controllo all’aeroporto di Firenze. Il proprietario del bagaglio, un artigiano di 58 anni, stava rientrando da Cuba dove aveva fatto incetta di Viagra, il celebre medicinale contro la disfunzione erettile.

IL ”TESORO” NASCOSTO. All’interno della valigia, l’uomo aveva nascosto sotto la biancheria 149 confezioni di medicinali esteri, per un totale di 596 compresse. Dopo i controlli effettuati dai finanzieri del gruppo di Firenze e dai funzionari dell’agenzia delle dogane, è risultato chiaro che si trattava di ”Finegra”, ossia il medicinale cubano che contiene lo stesso principio attivo del Viagra. L’uomo è finito così nei guai, rimediando una dencunia per importazione illegale di medicinali. Tutta la merce è statasequestrata.

TRAFFICO ILLEGALE. L’intenzione dell’artigiano era quella di rivendere il Viagra in Italia. A Cuba, infatti, non è necessaria alcuna prescrizione medica per acquistare la pillola blu, che ha un costo molto inferiore: 6 – 7 euro del paese centroamericano, contro la media europea di 20 euro.

ATTENZIONE AL VIAGRA TAROCCO.“L’industria farmaceutica in alcuni paesi terzi ha reso possibile la riproduzione di farmaci soggetti al brevetto farmaceutico come lo stesso Viagra senza controlli che ne assicurino la qualità e l’efficacia degli stessi farmaci – precisano le fiamme gialle – molte volte è possibile trovare su internet pillole spacciate come viagra a pochi euro ma con ingredienti non ben definiti e dagli effetti blandi o inesistenti”.

Claag Firenze Basket, vittoria al fotofinish

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La Claag si scatena nei minuti finali e porta a casa un successo importantissimo. Nella seconda gara dei playout i fiorentini subiscono le iniziative di Bassano per gran parte del match, ma tirano fuori l’orgoglio al momento giusto, conquistando una vittoria che, in chiava salvezza, rimanda ogni decisione alla gara tre. Analizzando il match si nota la partenza super della Claag, che dopo una bomba di Rotella e i canestri di Marchini conquista subito un discreto margine. Bassano risponde con una bomba di D’incà, seguita da un libero di Stopiglia e da un’altra bomba di Firenze con Sanna. D’Incà e Stopiglia però creano molto scompiglio, approfittando degli ampi spazi liberi lasciati da Firenze. Questo permette ai giallorossi di chiudere il primo quarto in vantaggio (20-23).
Nel secondo tempino Bordignon infila subito due liberi, ma Firenze ha uno scatto d’orgoglio con Russo, Rotella e Rath, che in pochi minuti portano alla causa gigliata ben 7 punti. Adesso sono i padroni di casa a condurre il match, ma i successivi canestri di Camazzola (10 punti) e Baroncelli riportano Bassano al comando. Poco prima della sirena Rotella e Galli trovano 6 punti che consentono a Firenze di chiudere in parità (41-41). Nella ripresa Firenze parte bene, grazie alla bomba di Galli, seguita da un canestro di Rotella. Bassano guadagna un fallo con Baroncelli, che dalla lunetta fa 2/2. D’Incà segna altri 2 punti  a favore dei giallorossi, a cui fanno eco due canestri di Tosetto. Firenze accusa il colpo e, soprattutto, mette in evidenza le difficoltà in fase difensiva. Bassano manda Stopiglia dalla lunetta, il numero 9 fa 2/2 e fa volare i giallorossi a 50 (+4 da Firenze). Fortunatamente Rath trova la bomba che riavvicina Firenze agli avversari ma ancora una volta i biancorossi mancano di precisione, andando in lunetta con Sanna che sbaglia 2/2. Ancora una volta la difesa fiorentina fa acqua, permettendo a D’Incà di andare al tiro da 3, e di replicare con Stopiglia. Per Firenze le cose si mettono male: Rath trova la bomba da 3 ma Bassano risponde colpo su colpo, questa volta con Baroncelli. A meno di 3’ dal termine, il punteggio è di 52-59. Marchini riavvicina Firenze con un tiro da 2, ma Bassano va nuovamente a canestro con D’Incà, che replica poco dopo dalla lunetta. Firenze rimane a galla grazie a Rotella ma Baroncelli trova il canestro al suono dalla sirena e il parziale si chiude sul 60-66. L’ultimo quarto comincia con una bomba di Camazzola, seguita dal canestro di Marchini e da quelli di D’Incà e Stopiglia. Sanna guadagna un fallo e insacca dalla lunetta, trovando anche un canestro da 3, poco dopo. Anche Galli trova la bomba al 5’, replicando con un canestro da 2 dopo pochi minuti. Il libero di Russo, infine, riporta Firenze in vantaggio (74-73). La gioia dei padroni di casa viene però annichilita dal canestro di Tosetto al 3’. Firenze però trova un libero con Sanna, ristabilendo la parità. Con i due liberi di Rath Firenze torna in vantaggio. Marchini trova un libero, seguito da due liberi di D’Incà. Marchini va nuovamente a canestro, ma sono i due liberi e il canestro di Galli a far esplodere la gioia dei Fiorentini, che sul punteggio di 85-77 va a vincere una partita importantissima. Adesso il verdetto finale sarà deciso nella terza gara dei playout, sabato prossimo a Bassano del Grappa.

”Schiave del sesso”: maxi blitz antiprostituzione a Firenze

 

Un’organizzazione composta da albanesi e italiani che aveva in mano il mercato della prostituzione e dello spaccio di droga. E’ quella sgominata dalla squadra mobile di Firenze, che sta eseguendo 25 misure cautelari, grazie alla collaborazione della polizia di Milano, Siena e Alessandria. 11 le ordinanze di custodia cautelare in carcere, 5 agli arresti domiciliari, 8 obblighi di dimora e un obbligo di firma.

L’ORGANIZZAZIONE. La banda era formata da due gruppi di cittadini albanesi, che si occupavano del traffico di droga e della tratta di “schiave del sesso”: giovani straniere fatte entrare in Italia illegalmente per poi essere avviate alla prostituzione. Accanto agli extracomunitari, agiva una decina di complici italiani. Il loro ruolo consisteva soprattutto nell’accompagnamento delle lucciole, nel controllo delle loro attività e nel fare da “pali”, avvisando le prostitute nel caso dell’arrivo delle forze dell’ordine. Tra gli italiani finiti nel mirino degli investigatori figurano anche due taxisti e un titolare di agenzia immobiliare, che dava supporto logistico ai gruppi criminali.

DROGA. Le attività dell’organizzazione riguardavano anche la produzione e lo spaccio di stupefacenti: lo scorso anno una serie di controlli effettuati proprio negli appartamenti gestiti dal titolare dell’agenzia immobiliare, portarono all’arresto di nove persone tra cui un 24enne albanese sorpreso con circa 34 chili di eroina. Le indagini sono partite nel novembre 2009, dopo l’arresto di una prostituta russa che ha raccontato agli inquirenti i particolri del suo arrivo illegale in Italia.

Era di Siena il primo Homo sapiens toscano

Il primo uomo della Toscana, o almeno l’Homo sapiens più antico della Regione, era senese. Quindicimila anni, giorno più giorno meno: saranno esposti al Santa Maria della Scala di Siena i resti dell’Uomo del Chiostraccio, uno dei più antichi d’Italia.

TECA BLINDATA. I resti dell’uomo, scoperti dai ricercatori dell’Università di Siena, saranno esposti in una teca blindata, in occasione della conferenza studio che si terrà al Santa Maria della Scala il 6 maggio, venerdì prossimo.

STORIA. Il nome attribuito all’uomo più vecchio della Toscana deriva dal luogo del ritrovamento. La scoperta risale al 1962, quando l’Associazione Speleologica Senese, impegnata in alcune ricognizioni nelle grotte del territorio, recuperò uno scheletro umano completo all’interno della grotta del Chiostraccio, nel comune di Monteriggioni.

IL PRIMO ESAME. Dopo essere stato esaminato dai ricercatori dell’Università di Siena e di quella di Pisa, il reperto venne ipoteticamente riferito all’età neolitica, senza che gli venisse attribuita alcuna importanza. L’Uomo del Chiostraccio venne in pratica riconsegnato all’oblio, finché, solo lo scorso novembre, un dottorando del Dipartimento di Scienze della Terra, Ivan Martini, non se ne interessò nuovamente.

LA RI-SCOPERTA. Alcuni campioni di osso, analizzati con il Carbonio 14, hanno fornito la sorprendente datazione di 15.210-15.000 anni fa. E hanno regalato all’Uomo del Chiostraccio un posto nell’Olimpo dei più antichi uomini d’Italia.

Piazza Pitti pedonale. Fuori le auto anche da via Tornabuoni

Piazza Pitti e via Tornabuoni completamente libere dalle auto. Il sindaco lancia la proposta su Facebook. Reazioni contrapposte.

RENZI-PENSIERO. “Il futuro del centro storico – scrive oggi Matteo Renzi sul suo profilo Facebook – deve vedere più aree pedonalizzate: non è possibile pensare di entrare sempre ovunque con le auto”.

SOPRALLUOGO. “Ho appena finito un sopralluogo con il presidente Ataf in Oltrarno – continua Renzi – per verificare le ipotesi di pedonalizzazione di piazza Pitti e via Tornabuoni. Riscoprire il piacere di camminare porterà polemiche, lo so. Ma non ci fanno paura”.

REAZIONI. Immediata la reazione della platea di fan renziani. Circa 300 le persone che hanno commentato la proposta su Facebook. E non tutti sono d’accordo, come c’era da aspettarsi: c’è chi lamenta la presenza delle auto in altre strade, chi si vedrebbe costretto a lunghi giri in auto o con lo scooter per tornare a casa, ma soprattutto sono molti i commercianti che tirano in ballo il nuovo regolamento di scarico-carico merci nel centro storico. Un’ora e mezzo la mattina? “Neanche superman”, commenta una donna. “Te le farei portare in spalla le merci”, ribatte un altro. Ma sono tanti quelli che apprezzano, apponendo un fiero “mi piace” sotto il post del sindaco. Si attendono reazioni da parte delle associazioni di categoria.

Festa della mamma: solidali, equi o griffati purché siano fiori

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L’8 maggio si avvicina e le idee regalo per la Festa della mamma fioccano: quest’anno il filo conduttore è quello dei fiori. Dalle azalee per la ricerca alle rose eque e solidali, fino alla borsa da orchidea più esclusiva.

AZALEA PER LA RICERCA. Se optate per il fiore utile alla scienza non dovete far altro che scendere in piazza domenica prossima per acquistare un’Azalea della ricerca. Una pianta fiorita costa 15 euro, soldi che andranno interamente all’Airc, l’Associazione italiana ricerca sul cancro, a sostegno della ricerca sui tumori femminili. A chi compra un’azalea sarà consegnato anche un opuscolo con una serie di consigli utili per la prevenzione. I banchetti dell’Airc saranno presenti a Firenze nel piazzale di Porta Romana, piazzale Donatello, in piazza Dalmazia, piazza delle Cure, piazza dell’Isolotto, piazza I Maggio (Brozzi), piazza San Gervasio, piazza Acciaiuoli (Galluzzo) e al benzinaio Erg di via Reginaldo Giuliani.

ROSE EQUE. La Coop, invece, lancia per l’occasione le rose eque e solidali. I fiori arrivano direttamente dal Kenia e sono prodotti rispettando l’ambiente e i lavoratori. Le rose solidali sono già in vendita in due “formati”: mazzo da 9 steli da 40 cm e da 5 steli da 60 cm, con bocciolo più grande.

ORCHIDEA GRIFFATA. Chi invece vuole regalare una preziosa orchidea alla mamma può abbinarla alla Orchid Bag griffata Mantero, disponibile solo in alcune boutique esclusive (anche a Firenze).

CARTA CRESPA. Ma se avete a disposizione budget più ristretti, potete sempre fare bella figura armandovi di carta crespa e fantasia e realizzare un mazzolino fai-da-te. Istruzioni per l’uso online.

Una spilla viola nella tragedia del Grande Torino

4 maggio 1949, ore 17. L’aereo che riporta a casa il Grande Torino, vincitore di cinque scudetti consecutivi e di una Coppa Italia, è quasi arrivato a destinazione. I giocatori e i dirigenti sono di ritorno da Lisbona, dove hanno disputato un’amichevole contro l’altra grande squadra europea del momento, il Benfica.

LA SPILLA VIOLA

Tra di loro c’è un uomo che sul bavero della giacca ha una spilla particolare: quella dell’A.C. Fiorentina, la sua ex squadra. Si chiama Romeo Menti, ha giocato in viola dal ’38 al ’41 e poi nella stagione 1945/1946: “un’ala destra, scattante e potente nel tiro – così viene descritto dalle cronache dell’epoca – un uomo dal carattere taciturno e schivo”. Le condizioni atmosferiche sopra Torino non sono buone. “Arriviamo”, comunica il pilota all’aeroporto. L’orologio segna le 17.03. Poi più nulla. L’aereo cade sulla collina di Superga, andandosi a schiantare contro il muraglione del terrapieno posteriore della Basilica. Muoiono tutti i passeggeri, 31 persone: l’equipaggio, tre giornalisti, lo staff tecnico, tre dirigenti e praticamente l’intera rosa del Torino.

LA TRAGEDIA

E’ un colpo per tutta l’Italia. La guerra è finita da pochi anni, la ricostruzione (materiale e non solo) è lunga e faticosa. E solo dodici mesi prima si sono svolte quelle che resteranno le elezioni politiche più combattute della storia italiana, una vera e propria scelta tra due mondi. In questo contesto, forse, il Grande Torino finisce per rappresentare qualcosa di più di una semplice squadra di calcio. Ai funerali, il 6 maggio ’49, partecipano quasi un milione di persone. “Il pianto di una folla immensa”, titola Tuttosport il giorno dopo.

MENTI

A Firenze ci sono lacrime da dedicare ad un giocatore in particolare. Romeo Menti era arrivato in riva d’Arno dal Vicenza nell’anno della retrocessione del ’38, appena 19enne, e si era subito trovato bene. Nel corso di quel primo campionato in viola segnò 17 gol in 29 partite, risultando decisivo per l’immediata risalita in serie A. E due anni più tardi, nel 1940, la Fiorentina vinse la Coppa Italia, il primo trofeo della sua storia. Con “Meo” – così avevano iniziato a chiamarlo – in campo. Nella stagione ’40/41, poi, i viola centrarono un sorprendente terzo posto anche grazie alle 18 reti segnate dall’ala destra vicentina. E al termine del campionato, per Menti arrivò la chiamata dal Torino, con cui vinse il primo tricolore due anni più tardi. Da lì una sequela di successi, interrotta solo dalla guerra e dal ritorno nella città e nella squadra a cui si era affezionato. “Non mi va di giocare contro di voi, preferirei avere la febbre a 40 per non giocare”, diceva ai suoi ex compagni viola tutte le volte che li incontrava, e così nel ’45 tornò felicemente a vestire la maglia della Fiorentina per una stagione. Poi riprese la cavalcata nel Grande Torino, che lo portò anche ad esordire in Nazionale: il 27 aprile ’47, contro la Svizzera. A Firenze. Settantamila fiorentini ad applaudirlo e lui lì, felice ma troppo riservato per darlo a vedere. L’affetto della città lui lo ricambiò con una tripletta, grazie a cui gli azzurri vinsero 5 a 2.

“PER I VIOLA AVREBBE GIOCATO GRATIS”

“Meo avrebbe giocato gratis per la Fiorentina”, scrisse un suo amico fiorentino sulla rivista Il Campione nel 1956. “Perché rimase viola”, perché parlava di Firenze non appena poteva. Perché il 4 maggio ’49, collina di Superga, sui brandelli della sua giacca fu ritrovata una spilla della Fiorentina. Spezzata, ma ben riconoscibile.

Treni, viaggiare di sabato costa la metà

Da Firenze a Salerno con 36,50 euro, da Roma a Venezia con 38. Come? Basta viaggiare di sabato. Trenitalia mette a disposizione migliaia di posti a metà prezzo.

DUE AL PREZZO DI UNO. Due le offerte di cui è possibile usufruire, dal prossimo weekend all’11 giugno. La prima è Sabato Italiano, che permette di viaggiare in due al prezzo di uno, pagando solo un biglietto Base sia in prima che in seconda classe, su tutti i treni nazionali e internazionali (ma entro i confini italiani).

RISPARMI E FAI PUNTI. Per i soci Cartafreccia, invece, c’è Cartafreccia Day, che dal 7 maggio permetterà a ogni membro di viaggiare a metà prezzo, accumulando inoltre punti preziosi per vincere viaggi omaggio e premi.

COSTI. Un viaggio Roma-Venezia costerà dunque solo 38 euro, un Roma-Milano potrà costare 45,50 euro, un Venezia-Bologna 14,50 euro, un Milano-Torino 16 euro. Si potrà andare da Roma a Lecce pagando solo 31,50 euro e da Salerno a Firenze con 36,50 euro.

INFO. Entrambe le offerte sono valide per partenze fino all’11 giugno – fino ad esaurimento dei posti disponibili –  e possono essere acquistate fino al giorno prima della partenza presso le biglietterie di stazione, le agenzie di viaggio abilitate, le self service, il Call Center e su www.trenitalia.com.

Baci omosex in arrivo lungo le strade di Firenze

 

Dopo le polemiche per la pubblicità “gay” di Ikea, Firenze sta per essere ”invasa” da manifesti contro l’omofobia, che ritraggono baci tra persone dello stesso sesso. Una campagna che toccherà soprattutto il centro storico: dalla zona intorno al Duomo, a San Pierino, fino al resto del quartiere 1.

OMOFOBIA. Si tratta della campagna di sensibilizzazione lanciata da Arcigay a livello nazionale, in occasione della ricorrenza del 17 maggio, la Giornata internazionale contro l’omofobia. Sono cinquanta le città a livello nazionale coinvolte nell’iniziativa, tra cui Firenze, Pisa, Livorno, Siena e Grosseto.

BACI A FIRENZE. Nella città gigliata arriveranno 300 manifesti, 100 locandine e 500 pieghevoli. Le immagini scelte sono due e ritraggono esplicitamente l’affettività omosessuale: un bacio fra una coppia gay e un bacio fra una coppia lesbica. Intorno a loro un contesto familiare rappresentato da una tavola imbandita e la bandiera italiana sullo sfondo. Gli slogan recitano: “Civiltà prodotto tipico italiano” e “Italia unita contro l’omofobia”

IL VIA ALLA CAMPAGNA. I manifesti arriveranno a Firenze a metà maggio, insieme ad una serie di iniziative di sensibilizzazione sul tema dell’omofobia, che sono allo studio da parte del locale circolo “Il Giglio Rosa”.

IN TUTTO LO STIVALE. In tutta Italia Arcigay diffonderà 15 mila manifesti, 45 mila volantini e 8 mila locandine. Secondo l’organizzazione l’omofobia in Italia è ancora un fenomeno sommerso “perché non ci sono strumenti per misurarlo e la stampa racconta solo la punta dell’iceberg”, ha detto il presidente nazionale di Arcigay, Paolo Patané, in occasione della conferenza stampa a Roma.