martedì, 15 Luglio 2025
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Sosta, stop ai permessi per chi sta vicino a Firenze

 

Parcheggi, nuovo giro di vite. Stop ai permessi di sosta per chi abita nel raggio di 40 km da Firenze, ma chiede il domicilio in città. In compenso vengono introdotti gli abbonamenti trimestrali. Novità anche per chi ha il contrassegno della Zcs1.

ABBONAMENTI. La delibera di giunta approvata oggi prevede l’introduzione dell’abbonamento trimestrale alla sosta negli spazi promiscui (a pagamento per i non residenti, gratis per i residenti), oltre a quelli mensili e annuali. Introdotto anche uno specifico abbonamento annuale per le officine di autoriparazione e autolavaggio per la sosta dei veicoli in riparazione.

ZCS1, NOVITA’. Respiro di sollievo per chi risiede in quei ritagli di quartiere che ricadono sotto la Zcs1 ma non fanno parte in realtà del Quartiere 1-Centro storico. D’ora in poi questi residenti potranno finalmente parcheggiare nel proprio quartiere di riferimento. Il problema riguarda Q2, Q4 e Q5.

DOMICILIO. Più complicata la questione del contrassegno ai domiciliati in Zcs per ragioni di studio, lavoro o cure mediche (contrassegno che di fatto equipara i domiciliati ai residenti). Fino ad oggi il contrassegno non veniva rilasciato a chi risiedeva nelle province di Firenze, Prato, Pistoia, Arezzo, Pisa e Siena. D’ora in poi, invece, verrà rilasciato solo a chi ha la residenza a più di 40 km da Firenze, indipendentemente dalla provincia.

CHI PUO’ PARCHEGGIARE E CHI NO. Dunque nessun contrassegno (e nessun parcheggio libero) per chi risiede in provincia di Firenze e Prato (il divieto riguarda tutti i comuni). Per quanto riguarda la provincia di Pistoia permesso negato ai residenti di Sambuca Pistoiese, Pistoia, Montale, Agliana, Quarrata, Lamporecchio, Serravalle Pistoiese, Larciano, Ponte Buggianese, Monsummano Terme, Pieve a Nievole, Massa e Cozzile, Montecatini Terme e Marliana; per la provincia di Pisa i comuni di San Miniato, Palaia, Montopoli in Valdarno, Santa Croce sull’Arno e Castelfranco di Sotto. E ancora passando alla provincia di Siena, niente contrassegno per i residenti nei comuni di San Gimignano, Poggibonsi, Gaiole in Chianti, Castellina in Chianti, Colle Val d’Elsa e Radda in Chianti; e per la provincia di Arezzo idem per i residenti dei comuni di Montevarchi, Cavriglia, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini, Loro Ciuffenna, Castelfranco di Sopra, Pian di Scò, Ortignano Raggiolo, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Montemignaio, Poppi, Pratovecchio e Stia. E infine rientra nell’elenco anche un comune della provincia di Bologna, ovvero di Castiglione dei Pepoli. I residenti negli altri comuni delle varie province potranno invece fare richiesta del contrassegno domiciliati che consente la sosta nella Zcs.

Uccise la vicina e ferì la figlia, condannato a 20 anni

Venti anni. E’ questa la sentenza del gup di Firenze per Giovacchino Sereni, l’uomo che il 13 ottobre scorso aveva ucciso a Signa Anna Maria Lotti, 64 anni, sua vicina di casa, e ferito gravemente anche la figlia della donna, Eva Bigalli, di 41 anni.

LA SENTENZA. Ora per l’uomo è arrivata la decisione del gup, con rito abbreviato: venti anni di reclusione per omicidio volontario e lesioni. L’omicidio, che aveva destato molto scalpore, era avvenuto a Signa.

STALKING. L‘aggressione che aveva portato al decesso della 64enne e al ferimento della figlia era avvenuto nelle vicinanze delle abitazioni dell’uomo e della vittima, poche ore dopo la sentenza con cui il tribunale aveva condannato lo stesso Sereni per stalking ai danni delle due donne.

Uccide una donna (e ne ferisce un’altra) dopo la condanna per stalking

C’è un quartiere che si sveglia presto – FOTOREPORTAGE

 

C’è un quartiere che si sveglia presto la mattina, un pezzo di città che alza il bandone alle prime luci dell’alba o che a quell’ora si appresta a rincasare. Siamo andati a scoprirlo per voi, mentre la maggior parte del quartiere sonnecchiava ancora a letto e abbiamo deciso di mostrarvi cosa succede un’oretta prima della colazione.

INSONNI E LAVORATORI. Già perché, come ci racconta l’edicolante delle Cure, “i primi clienti  arrivano verso le 5.30 del mattino, gente che entra a lavorare presto o che non riesce a dormire. E ne approfitta per portare fuori il cane”.

CHI VIENE E CHI VA. Mentre i primi bus lasciano il deposito, alle fermate si comincia a vedere qualche timido lavoratore o qualcuno in partenza, con la valigia in mano, diretto alla stazione. Al mercato, invece, ben prima delle 7 sembra già giorno fatto e al bar c’è chi ordina un cicchetto prima di andare a dormire.

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Cerchi casa? Comprala a Livorno

Prezzi delle case in caduta libera anche nella ridente Toscana. E comprarsi un appartamento diventa più facile, tant’è che le trattative sono ripartite. Ma non ovunque: ecco dove conviene comprare adesso.

CHI SALE E CHI SCENDE. Secondo i dati resi noti da Tecnocasa, nella seconda metà dell’anno scorso 8 province su 10 hanno segnato un ribasso dei prezzi. Il mattone resta stabile solo a Grosseto e Massa Carrara. Le quotazioni sono scese maggiormente a Livorno (quasi il 5% in meno rispetto al 2009) e Prato (-4,4%). Flessioni più lievi a Siena, dove il calo sfiora il 2%, Arezzo (-1,3%), Pistoia e Lucca (-1,4%). A Firenze non ci sperate più di tanto. La diminuzione c’è ma non si avverte (-0,4%), anche a causa di prezzi di base più alti. Ma secondo i consulenti è questo il momento di comprare, perché i segnali di ripresa non mancano e il mercato non attenderà molto ad accorgersene.

MUTUI IN CALO, MA NON DAPPERTUTTO. Secondo l’indagine Tecnocasa il calo è dovuto in primo luogo alla maggiore difficoltà incontrata nell’ultimo periodo da single e famiglie monoreddito per quanto riguarda l’accesso ai mutui. Anche la richiesta da parte degli extracomunitari ha subito un forte rallentamento. “C’è stato un calo nel credito agli stranieri – spiega Ansano Cecchini, consulente creditizio di Kiron (gruppo Tecnocasa) – perché secondo la statistica il default è più difficile se la pratica di finanziamento riguarda italiani”. Insomma anche le banche ci hanno messo del loro per far calare il prezzo delle case. E infatti il mercato dei mutui per l’acquisto di abitazioni segna un calo complessivo del 5% negli ultimi 3 mesi del 2010. In controtendenza Firenze (+8%) e Massa Carrara (+21%), mentre Prato segna uno dei punti più bassi in Italia con un -31%.

ACQUISTI IN AUMENTO. Una congiuntura che ha permesso alle compravendite di ripartire. Secondo i dati dell’Agenzia del Territorio gli atti di compravendita hanno nuovamente superato quota 40mila.

Napoli, l’aspirante sindaco ”clona” Renzi. Ma è del Pdl

 

Quel programma è copiato! Il grido di denuncia viene direttamente dalla bocca di Pippo Civati, alfiere e compare rottamatore del sindaco di Firenze Matteo Renzi. Nonostante che negli ultimi tempi qualche scaramuccia abbia insidiato il sodalizio, oggi Civati ci mette la faccia per difendere l’originale dalla copia. “Lettieri, candidato sindaco Pdl a Napoli, ha fatto copia e incolla”, accusa.

100 PUNTI CONTRO 72. La copia in realtà non è del tutto riuscita, i punti del programma presentato da Gianni Lettieri, in corsa per la fascia tricolore, sono solo 72, contro i 100 tondi tondi di renziana memoria. Che le vie partenopee non abbiano offerto abbastanza spunti al candidato sindaco? Fatto sta che secondo Civati quei punti sono “clonati dai 100 punti per Firenze”.

CTRL+C, CTRL+V. A dimostrazione della tesi d’accusa, Civati cita nel suo blog alcuni stralci di programma che pare fatto con la carta carbone. Eccone un assaggio. Da Lettieri: “Legge obiettivo per Napoli. Senza una misura nazionale straordinaria, la città non può riaccendere i motori. Il governo deve subito varare una legge che consenta, anche in deroga, interventi per semplificare le procedure amministrative e riconoscere Napoli come un patrimonio nazionale da riqualificare”. Da Renzi: “Una legge speciale per Firenze. Se ne parla da anni. Alcune forze politiche l’hanno proposta, autorevoli Ministri l’hanno pubblicamente promessa. Mettiamoli alla prova”.

SENTINELLE DELLA BELLEZZA. Perfino l’ora e il giorno del ricevimento a Palazzo è stata copiata, fissata sempre per il mercoledì mattina. E anche le gite nelle scuole, una volta a settimana. Ma non è finita qui, perché Lettieri, pur senza aver nessun “vigilino” da ricollocare, ha fatto propria anche la squadra dei 30 dipendenti comunali, addetti al controllo del territorio comunale per individuare buche, cartacce e disagi.

CANTIERI E IDEE IN CANTIERE. E ancora Lettieri sui tempi dei cantieri: “I tempi giusti. Il Comune di Napoli è garante dell’attuazione del cronoprogramma delle opere pubbliche, consultabile online. Al primo posto la cultura e la pratica del risultato in tempi certi”. Renzi: “Prezzi chiari, tempi certi. Una volta alla settimana gli uffici tecnici scriveranno in modo chiaro un punto della situazione reso pubblico (anche via email a chi ne farà richiesta) sullo stato di avanzamento di tutti i cantieri aperti”. Lettieri: “Idee in corso. Il Comune indice un concorso annuale per raccogliere e mettere in pratica idee e progetti dei cittadini”. Renzi: “Chi più ne ha più ne metta. Bando di concorso annuale per raccogliere idee dai cittadini, che liberino il talento e l’ingegno dei fiorentini e che rafforzino il senso di un rapporto proficuo”. Ma forse Lettieri avrebbe fatto meglio a indire un concordo di idee per riempire il proprio programma.

Due fratelli e una camera in affitto piena di droga

Avevano imbastito un fiorente traffico di stupefacenti, trasformando in magazzino della droga una camera in subaffitto in via Boccaccio, i due fratelli albanesi traditi da una multa che ha svelato agli agenti il loro rifugio.

SOLO DUE DOSI? Nel corso di un appostamento gli inquirenti avevano sorpreso gli stranieri, due fratelli albanesi incensurati di 25 e 30 anni, a bordo di un ciclomotore in via Valdinievole con addosso due dosi di cocaina. Sospettando che dietro a quel grammo e mezzo di polvere bianca potesse nascondersi un ben più grosso giro d’affari, gli investigatori si sono dati alla caccia dell’indirizzo dell’abitazione dei due fratelli. Un compito affatto facile con i pochi indizi di cui erano in possesso, ricavabili unicamente dai passaporti dei due, e reso ancora più difficile dal fatto che i due uomini non parlavano una parola di italiano.

MA UNA MULTA LI HA TRADITI. A tradirli è stata però una multa per divieto di sosta proprio in via Boccaccio abbinata alla targa del loro ciclomotore.

MARIJUANA E COCAINA. Quando infine, ieri pomeriggio, gli agenti hanno fatto irruzione nella stanza in subaffitto di via Boccaccio hanno trovato nientemeno che 665 grammi di marijuana, quasi mezzo chilo di coca, 1000 euro in contanti, oltre a bilancine elettroniche di precisione, materiale per il confezionamento degli stupefacenti e un taccuino con annotati tutti i conti dei loro traffici illeciti. I due sono finiti in manette per detenzione ai fini di spaccio.

 

Bamboccioni toscani, 98 milioni per andare a vivere da soli

 

Addio bamboccioni, in Toscana. Approvato il primo pacchetto del progetto Giovani Sì, lanciato dal governatore Enrico Rossi per aiutare gli under 34 a uscire di casa e a trovare un lavoro. I primi 98 milioni serviranno a sostenere affitti e assunzioni.

AFFITTI PIU’ LEGGERI. Il primo pacchetto di risorse (in totale si parla di oltre 300 milioni di euro in tre anni)  è stato appena approvato dalla giunta regionale e dovrà essere passato al vaglio dal consiglio. “Speriamo di avere pronti i bandi entro il 2 giugno”, ha dichiarato oggi il presidente della Regione, durante il tradizionale briefing settimanale. La Regione investirà in totale 45 milioni per il sostegno agli affitti (contributi da 150 per i single a 250 euro per chi ha figli). Una cifra in grado di rendere l’affitto meno pesante a 15mila giovani.

TEMPO INDETERMINATO. Incentivi poi (da 3mila a 6.500 euro) alle aziende che assumono a tempo indeterminato giovani, precari, donne sotto trenta anni, soggetti svantaggiati, disoccupati prossimi alla pensione. Su questo progetto la Regione investe 8 milioni in totale, “ma siamo disposti a rifinanziare il provvedimento se porterà buoni risultati”, assicura Rossi.

SIAMO TUTTI INNOVATORI. Eliminato, infine, il vincolo di accesso agli incentivi per l’imprenditoria giovanile, finora legati ad attività “innovative. Da adesso gli incentivi sono estesi a ogni tipo di impresa giovanile o anche femminile o ancora nata da lavoratori in cassa integrazione o mobilità, ma solo fino a 40 anni.

Gli Uffizi dichiarano guerra ai tarli: Botticelli non si rosicchia!

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Gli Uffizi dichiarano guerra agli insetti xilofagi! No, non stiamo parlando di nessuna creatura aliena: si tratta dei fin troppo comuni ”tarli del legno”. Eh sì, perché se questi animaletti non sono proprio degli ospiti graditi nelle nostre case, pensate cosa sarebbero capaci di fare in una galleria d’arte dove il legno che tanto gradiscono è portatore di secoli di storia e cultura.

I TARLI ALL’ASSALTO. L’assalto dei tarli – una presenza tipica in ambienti con strutture lignee, quali musei o quadrerie di eccellenza – è stato debellato anche questa volta! Dal 2008 sono già state disinfestate 400 opere, tra le quali il polittico con l’Incoronazione della Vergine di Lorenzo Monaco, l’Incoronazione della Vergine di Sandro Botticelli e il trittico con l’Adorazione dei pastori di Hugo van der Goes.

INTERVENTI URGENTI E DELICATISSIMI. “Si è trattato di interventi – osserva il direttore degli Uffizi, Antonio Natali – urgenti e delicatissimi che abbiamo effettuato senza muovere le opere e senza intralcio per il pubblico: non bisogna dimenticare, infatti, che due di questi dipinti sono collocati in una sala rilevante quale è quella di Botticelli”.

LORENZO MONACO NON SI ROSICCHIA! In particolare, l’intervento sul polittico di Lorenzo Monaco era ritenuto improcrastinabile per lo stato di conservazione dell’opera ed è stato eseguito posizionando di fronte al dipinto, alto quasi 5 metri, un telo di materiale speciale, agganciato sul montante del lucernario in modo da formare una specie di sacco chiuso. All’interno del sacco è stato immesso azoto fino alla saturazione dell’ambiente, permettendo così l’eliminazione delle larve e delle uova presenti nel legno. L’operazione è terminata con un trattamento di protezione da futuri attacchi.

Tramvia, slitta la partenza. Ma arrivano le agevolazioni per i negozi

Potrebbe slittare la partenza dei cantieri delle linee 2 e 3 della tramvia. Il T-day, che era stato fissato per il 2 maggio, potrebbe essere posticipato di un paio di settimane. In compenso arrivano le agevolazioni per i negozi che ne patiranno le conseguenze.

UN, DUE, TRE, TRAM…VIA. Lo stesso sindaco Matteo Renzi alla domanda se la data di partenza fosse confermata non ha dato tutto per scontato. “I permessi ci sono tutti – ha dichiarato ieri a margine del consiglio comunale – noi siamo in regola per dare il via ai lavori lunedì 2 maggio. Adesso spetta alle aziende fare il primo passo”. Insomma se ci saranno ritardi nell’apertura dei cantieri non potrà essere imputato a Palazzo Vecchio, anche se Renzi ha fatto capire che farà in modo di limitare eventuali tentennamenti.

MILLE GIORNI. Confermata invece la durata dei lavori: mille e non più mille giorni. Disagi, comunque, è ipotizzabile che ce ne siano lo stesso. Il Comune ha appena messo in piedi un gruppo tecnico per individuare i requisiti necessari ad accedere alle misure di sostegno e alle agevolazioni fiscali previste dall’amministrazione.

SGRAVI E PRESTITI. Il sostegno a imprese ed esercizi commerciali sarà di tre tipi: fiscalità locale (potrebbe trattarsi di sgravi sulla Tia), accesso al credito e ammortizzatori sociali. Classificati in tre fasce anche i disagi, dai più gravi (fino al trasferimento dell’attività) a quelli meno rilevanti ma tali comunque da chiedere un supporto concreto. Al suddetto gruppo tecnico spetterà il compito di individuare i requisiti per essere inseriti nell’una o nell’altra fascia.

DALLE PAROLE AI FATTI. Apprezzamento da parte delle categorie economiche. “Apprezziamo lo sforzo compiuto dal Comune di Firenze nel dar vita all’Osservatorio sull’impatto economico delle nuove linee della tramvia – dichiara Gianna Scatizzi, presidente di Confartigianato Imprese Firenze – è imperativo però che alle parole seguano i fatti e che l’amministrazione concretizzi gli impegni assunti con le associazioni (quali l’abbattimento della fiscalità locale, la creazione di un fondo creditizio ad hoc e l’estensione della Cig in deroga ai dipendenti delle aziende danneggiate)  in strumenti cui le imprese abbiano accesso agevole”.

Guarda il nostro VIDEOREPORTAGE: Tramvia, commercianti sul piede di guerra

La Novoli dei grandi nomi dell’architettura

Firenze culla del Rinascimento, certo. Centro storico riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, assodato. Che la nostra città rappresenti uno dei capolavori mondiali dal punto di vista artistico e architettonico è un dato incontrovertibile.

GRANDI NOMI. La bella Fiorenza è il risultato di secoli di storia e di cultura. Tuttavia, nella periferia fiorentina, l’urbanizzazione in molte parti sregolata avviata nella seconda metà del Novecento – e non ancora del tutto arrestata – sembra aver creato un paesaggio urbano anonimo e disarmonico, privo di un’identità urbanistica e architettonica definita e riconoscibile. Eppure, tra palazzoni anni ’60, magazzini e complessi residenziali in serie, si trovano edifici di recente costruzione che portano la firma di grandi nomi dell’architettura e dell’urbanistica nazionale e internazionale. Molto spesso si tratta di siti pubblici o di edilizia popolare, progetti affidati a professionisti per riqualificare e riorganizzare lo spazio urbano. Molto spesso il progetto originario ha subito delle trasformazioni più o meno funzionali. E molto spesso la presenza della firma prestigiosa ha provocato aspettative e delusioni, apprezzamenti e polemiche. Nel Q5 il caso più eclatante, che continua a dividere, è quello del nuovo Palazzo di Giustizia – ormai pronto ad aprire i battenti – progettato da Leonardo Ricci negli anni ’80.

OPERE. Altra opera realizzata da un nome illustre dell’architettura è il Polo universitario di via Forlanini, progettato da Adolfo Natalini e inaugurato nel 2004. Il complesso comprende sette edifici che ospitano le facoltà di Giurisprudenza, Scienze Politiche ed Economia, la mensa, la biblioteca e alcuni servizi per gli studenti. Stile architettonico e materiali usati hanno sollevato non poche critiche, tuttavia resta il dato di fatto della creazione di una cittadella universitaria all’interno del tessuto urbano, più o meno funzionale, più o meno sostenibile. Un’opera quasi interamente realizzata, e che invece sembra avere caratteristiche di sostenibilità e funzionalità, è il parco di San Donato, tra via di Novoli e viale Guidoni: 12 ettari di verde che, insieme al parcheggio sotterraneo e alle residenze adiacenti, sono frutto di un progetto ambizioso nelle dimensioni e nel numero di firme coinvolte, dal primo progetto degli anni ’80 di Leonardo Ricci e del paesaggista americano Lawrence Halprin fino al definitivo piano di Leon Krier, attuato da Roberto Gabetti e Aimaro Isola. Ma c’è anche il caso di interventi volti a recuperare situazioni di fatiscenza e poca funzionalità, come quello delle cosiddette “navi” delle Piagge, per le quali dai primi anni 2000 a oggi, con il progetto dell’architetto De Carlo e le proposte di giovani urbanisti, si è cercato di predisporre il recupero e la riorganizzazione.

RIQUALIFICAZIONE. A oggi sono state effettuate opere di riqualificazione e ricostruzione, nonché la predisposizione di alcune aree e servizi pubblici che hanno parzialmente migliorato le carenze infrastrutturali e viarie della zona. Infine, sono da menzionare anche i due grandi grandi “contenitori” dismessi della zona, opere di archeologia industriale che rappresentano elementi rilevanti dal punto di vista urbanistico e culturale: l’ex Meccanotessile e l’ex Manifattura Tabacchi. “Si tratta di elementi pregevoli, caratterizzanti il tessuto urbano di Firenze, da tutelare e valorizzare”, spiega il professor Massimo Preite, vicepresidente dell’Associazione italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale. E chissà che un giorno, insieme all’immortale cupola del Brunelleschi, simbolo di Firenze non diventerà anche qualche opera di “rinascimento contemporaneo”.