sabato, 2 Agosto 2025
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L’arte incontra la giustizia: una mostra fotografica immortala le scene del delitto

A Pelago, dal 5 marzo al 23 aprile, la mostra fotografica “Home kill Home” ispirata all’opera di Beccaria “Dei delitti e delle pene”. Oggetto della mostra alcune delle abitazioni ormai divenute famose alla cronaca per essere state teatro di spaventosi omicidi e gli interni di alcune carceri italiane.

DEI DELITTI… Gli scatti della prima parte della mostra, dedicata ai ‘delitti’, appartengono al ‘duo’ di artisti Fulvio Guerrieri e Paola Dallavalle. Le loro foto ritraggono l’esterno delle abitazioni in cui sono avvenuti alcuni tragici omicidi negli ultimi anni della cronaca nera italiana, da Cogne a Garlasco a Novi Ligure. Niente a che fare con la ‘spettacolarizzazione’ però. Le fotografie presentano freddamente le architetture degli edifici: né il titolo né tantomeno l’immagine evocano allo spettatore il tremendo delitto che tra quelle mura ha avuto luogo. L’immagine ci presenta il sipario, ma quello che c’è dietro sta unicamente negli occhi dello spettatore.

… E DELLE PENE. La seconda parte vedrà esposti gli scatti di Alessandro Mencarelli, avvocato penalista che da anni unisce la sua professione alla passione per la fotografia. Obiettivo dell’avvocato/artista è rendere visibile una dimensione sempre meno conosciuta al cittadino comune: quella delle carceri in quanto luogo di privazione della libertà e di attesa. “Nelle mie foto – dice Mencarelli – ho ritratto i momenti di attesa prima del colloquio con i miei assistiti, andando a cercare i dettagli. Il mio scopo è quello di far emergere la condizione delle carceri perché la gente sappia che c’è un abisso tra ciò che dice la Costituzione e ciò che che viene messo in pratica: succede spesso che sei persone si trovino a convivere in una cella di soli 3 metri per 4. Questa non può essere la realtà di un paese civile”.

IL CONVEGNO. L’inaugurazione della mostra, in programma dal 5 marzo alle ore 18 presso la Fondazione Lanfranco Baldi di Pelago, sarà preceduta da una giornata di dibattito (dalle 11 alle 17) sulla situazione delle carceri italiane, presso la Sala Consiliare del Comune di Pelago.

Sabato da metallari o da togati. Purché sia rock

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Pacchetto a tutto rock per il prossimo finesettimana. Al Viper arriva “Power of Metal 2011”, mentre alla Flog c’è il Toga-Party in stile Animals House: a far da colonna sonora gli inventori del rock demenziale, i mitici Skiantos. Tutti gli appuntamenti del weekend.

POTERE AL METALLO. Metallari d’Italia unitevi: domani sera al Viper arriva il Power of Metal 2011. Co-headliner i Symphony X e i Nevermore, accompagnati da tre special guest: Psychotic Waltz (in reunion!), Thaurorod e Mercenary. Inizio concerti ore 18, biglietti 38 euro (32 in prevendita).

TOGAPARTY. Alla Flog, invece, torna il mitico Toga-Party, con gli altrettanto mitici Skiantos a far saltare il popolo dei togati. Nati sull’onda dei fermenti creativi nella Bologna del movimento studentesco e degli Indiani Metropolitani, sono stati, anche loro malgrado, una pietra miliare del Rock Italiano. Un Rock che hanno rifondato sbarbandolo alla radice. Apertura ore 21.30, ingresso 8 euro.
 

MONTALBANO ALLA PERGOLA. Calcherà le scene della Pergola fino a domenica 6 marzo Luca Zingaretti, celebre volto del televisivo commissario Montalbano. Stavolta, però, non siamo nella siciliana Vigata, ma in una Torino degli anni ’30. Ma i due uomini che danno inizio alla narrazione sono, ancora una volta, siciliani: l’unico discendente di un’antica famiglia e un apparentemente arcigno ex senatore. “La Sirena”, reading tratto dal racconto “Lighea” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, andrà in scena stasera e sabato alle 20.45, domenica alle 15.45. Biglietti da 15 a 30 euro.

MOBILI IN MOSTRA. Si apre domani, sabato 5 marzo, il Salone del Mobile di Firenze. Giunta alla 14esima edizione, la mostra-mercato proseguirà alla Fortezza fino a domenica 13 marzo. Ormai si tratta di un appuntamento tradizionale con le più note marche nazionali di arredamento e design, una delle più grandi vetrine dove cercare (e trovare) tutto ciò che ha a che fare con la casa. Orario: 15,00-23,00; domenica 10,30-21. Ingresso: dal lunedì al venerdì €4;  sabato e domenica €5. Ingresso gratis dalle ore 20.00.

MERCATALE. Torna anche l’appuntamento mensile con il Mercatale di Firenze, domani in piazza della Repubblica dalle 8 alle 19. Da domani mattina la piazza sarà presa d’assalto dalle bancarelle di 84 produttori, di cui 21 bio, provenienti da tutta la Toscana. Olio, vino, verdure, frutta e altri prodotti, tutti di filiera corta, rigorosamente toscani Doc. Dal pecorino a latte crudo ai salumi di cinta senese, ai cantuccini di Prato: dall’antipasto al dolce ce n’è per farsi una spesa completa e completamente a km zero.

CINGHIALE A SCARPERIA. Per chi invece non ha voglia di cucinare, ma desidera comunque mangiare genuino, c’è sempre la sagra del cinghiale a Scarperia. Fino a domenica 13 marzo, al circolo Mcl, per due finesettimana consecutivi, specialità a base di cinghiale e altri prodotti tipici mugellani, come i famosissimi tortelli di patate. Aperto anche la domenica a pranzo. Domenica prossima, inoltre, è previsto anche il mercatino dell’antiquariato per le vie del centro di Scarperia. Per abbinare la curiosità alla buona tavola.

Bus, nuove vetture per la linea C1. E torna (quasi) il percorso originale

Da sabato 5 marzo entrano in servizio sulla linea C1 i nuovi bussini “Alé”: larghi appena due metri, sono stati scelti da Ataf perché, grazie alle dimensioni molto contenute, si adattano bene alle strade del centro di Firenze. Piccoli, ma molto capienti, possono trasportare fino a 50 persone e sono caratterizzati da motori a bassissime emissioni, rispettosi delle ultime normative europee in materia di rispetto ambientale e lotta all’inquinamento.

IL PERCORSO. Sempre dal 5 marzo, il C1 torna in parte sul vecchio tracciato precedente la pedonalizzazione di piazza del Duomo: da Via del Proconsolo non raggiunge più il capolinea di Piazza della Repubblica, ma segue il percorso Piazza San Firenze, Piazza del Grano, Lungarno Diaz, Ponte alle Grazie, Lungarno Torrigiani, dove effettua capolinea. In questo modo Ataf – spiega l’azienda – risponde alle esigenze dei passeggeri sia in termini di percorsi che di capacità dei mezzi: più volte, infatti, era stato chiesto di tornare a coprire parte del vecchio percorso sulla direttrice Oriolo-Proconsolo-Signoria e di impiegare mezzi più capienti in grado di alleggerire il sovraffollamento delle gettonatissime linee di bussini per il centro.

FLOTTA. Inoltre, Ataf prosegue nelle operazioni di rinnovo della flotta attraverso l’acquisto di nuovi mezzi più ecologici e confortevoli.

Bufera giudiziaria su Opera Nomadi, il presidente: ”solo macchina del fango”

Appropriazione indebita, truffa, falso in scrittura privata e sostituzione di persona. Di fronte alle accuse che si sono rovesciate su Marcello Zuinisi, che si presenta come presidente dell’associazione Opera Nomadi Toscana, si difende. “Contro di me solo la macchina del fango”.

REPLICA. “Ritengo doveroso replicare con fermezza alle accuse che mi vedono illegittimamente imputato di tentata truffa e altri reati per il mio impegno umanitario al servizio delle popolazioni Rom in Toscana, e in particolare nella città di Firenze. Personalmente, ho dedicato e dedico tuttora ai diritti dei Rom la mia vita, impiegando le mie esclusive risorse personali e inseguendo un sogno di civiltà e giustizia sociale”. Lo scrive Zuinisi in una nota, replicando all’inchiesta che lo vede indagato.

PRESIDENTE. “Sono legittimamente – e non millanto alcuna carica, come invece affermato da pubbliche autorità nei media – presidente di Opera Nomadi Toscana. L’assemblea che mi vede ricoprire la carica direttiva regionale – prosegue Zuinisi – è stata regolarmente convocata il giorno 30 Agosto 2010 nella città di Pisa”.

RACCOLTA FIRME. Zuinisi si chiama fuori anche dalla raccolta firme menzionata dalla Digos di Firenze. “Non vi ho mai preso parte direttamente – scrive – né mai ho maneggiato denaro derivante da tali iniziative di beneficenza. Mi sono infatti limitato a richiedere con il mio nome e la mia qualifica di attivista Rom in Toscana alla Questura di Firenze i permessi per alcuni banchini di raccolta fondi organizzati dalla Fondazione romena George Cabanova, che collabora, attraverso un regolare protocollo d’intesa, con la Croce Rossa di Bacau, in Romania”. I proventi, secondo quanto afferma Zuinisi, sarebbero stati consegnati direttamente nelle mani dei Rom di Quaracchi.

FANGO. “E’ palese come si cerchi di screditare la mia persona e il mio operato agli occhi dell’opinione pubblica, fornendo un’immagine deviata e infangando gli ideali che mi muovono ogni giorno per dedicarmi alla causa dei diritti umani – scrive -. La macchina del fango si propone di fare il vuoto intorno a me e questo mi amareggia più ancora che gli attacchi di chi è infastidito dal mio lavoro umanitario. Tuttavia, tutto questo non mi fermerà nella mia quotidiana lotta contro le ingiustizie, le discriminazioni e la persecuzione dei Rom”.

Un 8 marzo dalla parte delle donne, a cominciare dalla prevenzione

In occasione della Giornata Internazionale della donna, martedì 8 marzo, Palazzo Medici Riccardi sarà aperto gratuitamente a tutte le donne e ospiterà un gazebo del Centro Oncologico Fiorentino dove ricevere informazioni importanti su tematiche inerenti la prevenzione delle malattie oncologiche del seno e dell’apparato genitale femminile, con la possibilità, per le donne fuori dai percorsi di screening a livello nazionale e regionale (sotto i 40 anni e sopra i 65), di prenotare una visita gratuita nelle cinque giornate di prevenzione al femminile promosse dal Centro.

“TANTO IO NON MI AMMALO”. L’appuntamento è solo una delle tante declinazione che il progetto “Tanto io non mi ammalo”, un’iniziativa promossa dal Cfo e patrocinato dal Comune di Sesto Fiorentino che ha visto da sabato 5 febbraio tutti i sabati fino al 12 marzo la presenza del gazebo del Centro nella piazza Vittorio Veneto.

SI ACCETTANO CONSIGLI… Non solo informazione però, scopo del gazebo sarà anche quello di raccogliere consigli e opinioni sul modo in cui ognuno di noi vorrebbe essere accolto in una struttura ospedaliera, perché, come afferma il Direttore sanitario del Centro, l’approccio del Cfo “consiste nel conciliare il minimo traumatismo possibile con il massimo risultato. A questo scopo l’ innovazione tecnologica è senz’altro fondamentale, ma altrettanto importante è l’ospitalità, il modo in cui si accoglie il paziente dal punto di vista umano”.

CONVEGNO E FILM. Precederà l’iniziativa un convegno che, lunedì 7, tratterà dell’utilizzo che si fa dell’immagine della donna nei media di massa e la proiezione di “We want sex”, film sulla rivincita del sesso ‘debole’.

L’amore sul lavoro? Fa bene alla carriera

Separare amore e carriera? Niente di più sbagliato. Secondo un sondaggio svolto da Adecco in tutta Italia, avere una storia sentimentale o ancor meglio una famiglia aiuta a interagire meglio con i colleghi e a produrre di più.

COMPAGNI DI SCRIVANIA. Già da un sondaggio dello scorso anno, svolto sempre da Adecco, emergeva che il 62% dei candidati trova l’amore sul posto di lavoro. Adesso risulta che le storie d’amore fanno bene agli affari. A sostenerlo è l’85.53% dei 1.100 fra candidati e lavoratori Adecco in tutta Italia, a cui si aggiungono 100 responsabili risorse umane di aziende clienti, che hanno partecipato alla ricerca.

SODDISFAZIONE. Alla domanda “la soddisfazione professionale fa bene all’amore?” l’83.63% del campione ha risposto di si, e non solo per chi ha già trovato l’anima gemella. Infatti a pensarla così sono anche il 24% dei single. 

PRODUTTIVITA’. E non si creda che a lasciarsi influenzare da Cupido sia prevalentemente il gentil sesso: il 54.70% dei partecipanti al sondaggio, infatti, pensa che l’appagamento sentimentale influisce sul lavoro e sulla produttività sia delle donne che degli uomini.

ETA’. A fare la differenza invece sono età ed esperienza: a sostenere che l’amore fa bene al lavoro sono soprattutto i trentenni (38%), mentre sembrano più disillusi gli over 40 (16,25%) e 50 (4%).

CONVIVENTI. A credere, inoltre, nel potere dell’amore per una carriera brillante e di successo è soprattutto chi già è innamorato: il 37% tra coloro che sono sposati o conviventi – con o senza figli – seguiti dal 36% di chi è fidanzato. Secondo il 52.92% degli intervistati, chi ricopre ruoli ai vertici delle aziende è sposato o convivente con figli, mentre per la restante parte è divorziato o single.

ENERGIE. Tuttavia, alla domanda “chi ha più possibilità di far carriera”, il 67.78% ha risposto un single perché chi non ha una situazione sentimentale stabile ha più tempo ed energie da dedicare alla scalata della propria carriera, mentre solo 12.81% crede abbia più probabilità chi è sposato o convivente con figli.

SUBALTERNI. Nei ruoli di responsabilità e leadership, per il 70.94% degli intervistati, chi ha una famiglia stabilisce un rapporto migliore con i subalterni. Mentre se per il 50.90% la situazione sentimentale non influisce sui rapporti con i colleghi, per il 37.09%  chi ha una relazione stabile interagisce meglio a livello di team.

COSI’ FAN TUTTI. Dal punto di vista geografico i più distaccati nei confronti dell’amore sono gli abitanti del Trentino Alto Adige: per il 40% di loro l’amore non influisce sulle performance professionali. Ma non ci sono grosse differenze per gli italiani: da nord a sud, dalla Lombardia alla Sicilia, l’amore fa bene al lavoro secondo l’oltre 80% degli intervistati.

Disoccupato spacca una vetrina per farsi arrestare

Ha preso il treno per Firenze con gli ultimi soldi che gli restavano, poi, preso dallo sconforto, ha preso a martellate la porta a vetri di una banca, in viale Talenti, con lo scopo di finire dietro le sbarre.

RIFUGIO. La “gattabuia” deve essergli sembrata l’unico posto sicuro dove rifugiarsi. Di fronte all’alternativa di dormire per strada, l’uomo, un 28enne di Trapani, ha cercato di attirare così l’attenzione delle forze dell’ordine per farsi arrestare.

CON LA MADRE. Il giovane viveva in Sicilia con la madre. Tre giorni fa la fuga in cerca di un futuro migliore, finita a Firenze senza più un soldo in tasca. E’ stato lo stesso autore del gesto ad autodenunciarsi, al personale di un locale vicino al luogo dell’accaduto. Ai carabinieri sopraggiunti sul luogo ha spiegato le ragioni del gesto. E’ stato arrestato per danneggiamento aggravato.

17 marzo, un tricolore ad ogni finestra

 

La città si tinge di bianco, rosso e verde. Il presidente della Provincia Andrea Barducci sposa la proposta dei sindaci di Incisa e Scandicci, che hanno invitato i cittadini ad esporre alle proprie finestre il tricolore in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

A TUTTI I SINDACI. Barducci invita tutti i sindaci del territorio ad aderire all’iniziativa. “Il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia è un momento di festa bello e importante per celebrare, non solo in sede istituzionale, l’unità del nostro paese” scrive Barducci in una lettera inviata a tutti i primi cittadini dell’area fiorentina.

ALLE ASSOCIAZIONI. Per contribuire all’iniziativa, la Provincia di Firenze si rende inoltre disponibile a fornire la bandiera italiana a tutte le associazioni che ne faranno richiesta.

Allarme Tbc alla Marucelliana, screening di massa

Saranno 42 le persone sottoposte al Mantoux test, per accertare se ci siano qualche caso di tubercolosi polmonare. La profilassi è stata avviata dall’Asl di Firenze dopo che la grave malattia è stata diagnosticata a un addetto della Biblioteca Marucelliana.

SCREENING. Le 42 persone coinvolte nel programma di screening sono tutte colleghi del dipendente che ha contratto la Tbc. Il gruppo è stato composto ricostruendo tutti gli addetti che avevano potuto avere dei contatti con il malato negli ultimi giorni.

CENTINAIA DI UTENTI. Più complesso, invece, risalire alla fonte del contagio. La tubercolosi, infatti, ha un’incubazione di sei mesi. Difficile stabilire anche se possano essere stati contagiati alcuni utenti della biblioteca: la struttura è frequentata da centinaia di persone ogni giorno.

CURE. L’addetto contagiato è già stato sottoposto a tutte le cure del caso. Se risulteranno altri test positivi si procederà ad attivare protocolli di prevenzione o terapie ad hoc.

Licei: nessun ‘numero chiuso’. “Garantita la libertà di scelta di indirizzo”

“Nessun ‘numero chiuso’. Nessun allarme. Non verrà assolutamente posto nessun impedimento alla libera scelta dell’indirizzo scolastico superiore da parte di studenti e famiglie”: questa la dichiarazione dell’assessore provinciale all’istruzione Giovanni Di Fede, che ha voluto smentire quanto apparso questa mattina sulle pagine di un quotidiano locale.

NUMERO CHIUSO? Secondo l’articolo di questa mattina il responsabile della direzione edilizia della Provincia di Firenze avrebbe inoltrato ai presidi delle superiori una circolare chiedendo ai dirigenti di cercare di non accogliere più iscritti di quanto la scuola ne possa ‘contenere’ in termini di spazi. E questo, in sostanza, perché mancano i fondi per eventuali interventi volti al recupero di aule. La lettera è stata interpretata da dirigenti e giornalisti come un invito al ‘numero chiuso’.

“RISOLVEREMO CON INGEGNO E FANTASIA”. “Siamo senza dubbio in una fase di sovraffollamento: negli ultimi dieci anni la popolazione scolastica è cresciuta di circa 8mila ragazzi. In alcuni casi le classi in prima superiore potranno raggiungere e addirittura superare i 30 studenti. E’ naturale che il nostro impegno primario sia di adeguare gli edifici scolastici alle norme di sicurezza nazionali. Purtroppo i soldi diminuiscono e le necessità aumentano: le aule dei vecchi edifici sono spesso inadeguate ad un numero elevato di studenti”. Ma l’assessore Di Fede sottolinea come questo non significhi ricorrere al numero chiuso. “Cercheremo di risolvere i problemi con ingegno e fantasia, come abbiamo sempre fatto”.

A RISCHIO TECNICI E PROFESSIONALI. Le situazioni più a rischio, secondo l’assessore, riguarderanno gli istituti tecnici e professionali, dove il numero degli iscritti è in crescita costante. Preoccupazione anche per i licei scientifici dove il numero di iscritti cresce, parallelamente al decrescere dell’istruzione classica.