mercoledì, 6 Agosto 2025
Home Blog Pagina 2649

David a rischio Tav, ”potrebbe crollare”

 

Le caviglie del celeberrimo David di Michelangelo potrebbero non reggere le vibrazioni derivanti dagli scavi del tunnel dell’Alta Velocità. Il grido d’allarme viene dall’architetto padovano Fernando De Simone, esperto di costruzioni sotterranee. Ma l’assessore regionale Luca Ceccobao insiste: “Indietro non si torna”.

TUNNEL. Il sottoattraversamento Tav (7 km circa 30 metri sotto la superficie), passerà a 600 metri dal luogo dove attualmente è posizionato il David, all’interno della Galleria dell’Accademia. E si sa, il capolavoro del Michelangelo ha le caviglie già piene di microfessure. “Se prima di iniziare i lavori di scavo – sostiene De Simone – la statua non verrà trasferita, ci saranno seri rischi che, a causa delle vibrazioni, essa crolli”.

VIBRAZIONI DA TURISTI. Un rischio che va moltiplicato, secondo l’esperto, per il numero di visitatori che ogni giorno si accalca ai piedi della statua.  “Il pericolo di cedimento del marmo degli arti inferiori del David – spiega De Simone – sarà molto alto se alle vibrazioni causate dall’avvicinarsi simultaneo alla statua di gruppi di 60 visitatori per volta, che insieme pesano circa 4,5 tonnellate, e alle oscillazioni provocate dal traffico automobilistico nelle zone limitrofe, si dovessero aggiungere dalla prossima estate le vibrazioni e le risonanze causate dalle macchine di scavo dei tunnel ferroviari della Alta velocità, e successivamente dai passaggi dei treni”. Per questo da tempo l’architetto padovano ha proposto al Comune di Firenze di spostare altrove il David, anche in modo da tutelarla in caso di terremoto.

INDIETRO NON SI TORNA. Eppure, nonostante i pericoli evidenziati da anni da comitati, esperti e politici di vari livelli, il progetto dell’Alta Velocità va avanti così come, con tanto di tunnel. “Il nodo fiorentino – dichiara oggi l’assessore regionale alle infrastrutture Luca Ceccobao – non è in discussione. Dal luglio 2008 i lavori sono diventati giuridicamente irreversibili. È scaduta la clausola di recesso per lo scavalco Rifredi-Castello (62 milioni), del sottoattraversamento di Firenze e della nuova stazione Alta Velocità (629 milioni)”. Al massimo si può potenziare il piano di comunicazione verso i cittadini.

Frizzi e lazzi e duri di menta al Carnevale di Borgognissanti

“Un tuffo nel passato con gli sbandieratori, frizzi e lazzi, duri di menta e… tante, tante mascherine”: così recita la locandina de ‘Il Carnevale dei bambini’, la giornata di festa organizzata e promossa dall’Associazione Borgognissanti. L’appuntamento è per domenica 6 marzo in Borgognissanti.

UN CARNEVALE MULTIETNICO. Secondo l’assessore Di Giorgi “Dare un ruolo alla festa del Carnevale in città è fondamentale perché le nostre tradizioni vengano mantenute”. Ma le tradizioni si evolvono con il territorio ed è qui che il Carnevale si fa multietnico. “Il Carnevale è una festa internazionale – spiega il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani –: dall’America Latina all’Africa, dall’Australia ai paesi asiatici, il Carnevale è vissuto in ognuno dei cinque continenti con gli stessi sentimenti, all’insegna del colore e del divertimento”. Saranno quindi anche le maschere delle comunità straniere di Firenze a sfilare nella giornata del 6 marzo, a ribadire l’importanza di educare i bambini, ma anche gli adulti, al tema della multiculturalità. Ed ecco il gradito paradosso che permette di riappropriarsi del centro della città pensando ‘internazionalmente’, anche perché , come ha ricordato il presidente del Quartiere 1 Stefano Marmugi, “gli stranieri rappresentano più del 10% dei nostri residenti”.

NEGOZI ADDOBBATI E PARCHEGGI GRATUITI. Per l’occasione la strada verrà chiusa al traffico, tutti i negozi saranno addobbati in tema carnevalesco e chi parteciperà alle sfilate  potrà parcheggiare gratuitamente al garage Europa in via Borgognissanti 96.

E PER IL 2012… Ma non finisce qua! Un grande progetto per il prossimo anno: il ritorno del Carnevale fiorentino sui lungarni con la sfilata delle maschere dal lungarno Vespucci a Ponte Vecchio.

PER CONOSCERE IL PROGRAMMA COMPLETO www.borgognissanti.net

La lotta ai tumori passa dal macellaio

“Fai la spesa dal tuo macellaio e aiuti l’Ant”: sabato 5 marzo si svolgerà la V edizione dell’iniziativa.

L’EVENTO. Stamani, nella sede dell’Associazione Macellai in via Ginori a Firenze, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’evento, che si svolgerà appunto sabato 5 marzo e al quale hanno aderito 110 negozi. Erano presenti il presidente dell’associazione Vasco Tacconi, del Centro Carni Aristide Bucchi e dell’Agiva di Pontassieve Enrico Vannini e il delegato della Fondazione Ant per le province di Firenze, Prato e Pistoia, Simone Martini.

TACCONI. “Per noi ha – sottolineato Vasco Tacconi – è un atto di solidarietà che si perpetua da cinque anni e che è diventato quindi una sorta di ‘buona tradizione’ che vogliamo continuare a mantenere. Lo facciamo in silenzio perché la solidarietà ha lo scopo di esercitare un diritto e non un dovere. L’Associazione Macellai si impegna con forza a ricordare alla società civile quali siano i valori su cui bisogna ancora fare riferimento. Ecco, aiutare l’Ant crediamo sia un impegno al quale ognuno di noi non possa sottrarsi. E se mi permettete una piccola provocazione: potrebbe essere seguito anche da altre associazioni di categoria”.

MARTINI. Simone Martini ha ringraziato, mettendo in evidenza che “tutto ciò testimonia come la figura del macellaio sia importante con la popolazione non solo perché è garanzia di qualità e cortesia e che si sposa bene con la filosofia Ant, ma anche perché è una presenza sul territorio sensibile alle problematiche della gente. Negli anni scorsi sono stati raccolti circa diecimila euro, una cifra che speriamo sia almeno confermata e che sarà importante per continuare nella nostra attività di cure domiciliari e di prevenzione”.

BUCCHI E VANNINI. “Quello che colpisce – ha detto Aristide Bucchi – è l’adesione immediata dei nostri soci all’iniziativa. Appena abbiamo l’abbiamo proposto, nessuno ha avuto tentennamenti. Probabilmente chi sta in negozio dalla mattina alla sera conosce bene la situazione dei cittadini quando sono in difficoltà”. Ma non solo macellai, come ha messo in risalto Enrico Vannini dell’Agiva, l’altra associazione dei macellai, leader nella provincia. “Hanno detto il loro sì – ha sottolineato Vannini – i macellai di 18 comuni. Ma non solo, perché quando hanno saputo dell’iniziativa anche tanti alimentaristi hanno dato la loro adesione”.

LOCANDINA. Sabato 5 marzo torna quindi la storica iniziativa, nata dalla collaborazione fra Ant ed esercenti dell’area fiorentina già nel lontano 2002: oltre 110 macellerie di Firenze e provincia devolveranno il 5 per cento dell’incasso della giornata alla Delegazione di Firenze-Prato e Pistoia della Fondazione ANT. Le botteghe partecipanti all’iniziativa saranno riconoscibili dalla locandina che esporranno. Una vera e propria “catena della solidarietà” che è stata resa possibile dalla collaborazione dell’ Associazione Macellai-Cesec di Firenze e provincia e da Agiva di Pontassieve, le  principali associazioni di rappresentanza della categoria.

Tv, il digitale arriva prima del previsto

L’addio al vecchio televisore analogico potrebbe avvenire prima del previsto in Toscana. Lo switch off, ossia il passaggio definitivo alla tv digitale, si potrebbe compiere entro nove mesi, costringendo molti consumatori a una corsa per l’acquisto del decoder. A questo si aggiunge il rischio di un vero e proprio blackout televisivo in alcune zone della regione, non raggiunte dal segnale.

LA PROPOSTA. Il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani ha accelerato i tempi per il passaggio alla tv digitale, proponendo che il segnale analogico venga “spento” sei mesi prima rispetto a quanto già previsto. Questa la bozza del calendario: entro dicembre 2011 in Toscana,  Liguria, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise ; entro il primo semestre 2012 per Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

CORSA ALL’ACQUISTO. Se questa proposta fosse accettata in Toscana scatterebbe la caccia al decoder, l’unico strumento che permette di vedere la nuova televisione. Il passaggio al digitale ha creato non pochi problemi in altre regioni. In Piemonte, ad esempio, migliaia di residenti in alcune cittadine montane sono rimasti senza tv dopo aver pagato il canone Rai. Nei giorni scorsi era arrivato il grido di allarme di Oreste Giurlani, presidente di Ucem, unione che riunisce 168 comuni sui 287 presenti in Toscana. “Siamo totalmente impreparati” aveva commentato Giurlani.

Fipili, ipotesi autostrada (con pedaggio)

Quella che per molti fiorentini (e non solo) è già una sorta di “autostrada per il mare”, potrebbe diventare un’autostrada vera. La Regione sta vagliando l’ipotesi di trasformare la Fi-Pi-Li in strada a pedaggio.

IPOTESI. Le ipotesi allo studio sono diverse, ma tutte da sviluppare in tempi brevi. Già perché “i previsti lavori per la Tirrenica, la E 78, la terza corsia per la A1 e la A11 – spiega l’assessore alle infrastrutture Luca Ceccobao – possono produrre una condizione critica per la Siena-Firenze e la Firenze-Pisa-Livorno”. Da qui la necessità di studiare una soluzione alternativa.

FLUSSI. Per la Fi-Pi-Li sono già stati redatti alcuni studi di “prefattibilità” dell’adeguamento a tipologia autostradale, mentre si stanno analizzando i flussi di traffico in modo da stimare i ricavi derivanti dal pedaggio. Tutti da stabilire, ancora, i tempi e gli obiettivi del progetto. “Se andiamo a toccare un’arteria di traffico che serve anche in buona parte il traffico dei residenti e dei pendolari – osserva il consigliere Pier Paolo Tognocchi (Pd), autore di un’interrogazione in proposito – questo non può sfuggire a una programmazione complessiva, che riguardi lo sviluppo di mobilità pubblica su gomma e su rotaia”.

Microcentrali elettriche, lungo l’Arno

Lungo il corso dell’Arno nasceranno 12 minicentrali elettriche. La Cassazione ha dato il su ok per il  project financing, tramite il quale saranno rifate le pescaie del fiume.

IL PROGETTO. Il project financing, lanciato dalla Provincia di Firenze, permetterà il rifacimento di 13 briglie sull’Arno e la realizzazione di 12 minicentrali idroelettriche. L’energia pulita verrà prodotta sfruttando la caduta dell’acqua dalle pescaie. Secondo le stime della Provincia, questi micro-impianti permetteranno di produrre oltre 65 Gigawatt ora di energia ogni anno, riducendo di oltre 45mila tonnellate le emissioni di anidride carbonica. Sono previste anche una serie di opere di riqualificazione e valorizzazione lungo le sponde dell’Arno.

LA STORIA. Il progetto era stato lanciato nel 2007, dall’allora presidente della Provincia Matteo Renzi, poi si era bloccato per il ricorso presentato da tre società. Adesso la Cassazione ha messo la parola fine alla battaglia legale, ritenendo legittimo il project financing. Entro l’inizio dell’estate dovrebbe terminare l’iter di gara con l’individuazione del soggetto aggiudicatario.

IL COMMENTO. “Le Sezioni Unite della Cassazione –  spiega Enzo Crescioli, assessore provinciale all’Ambiente e difesa del suolo – hanno respinto le tesi di chi sosteneva che la Provincia non avesse titolo per potere avviare una importante opera che tiene insieme difesa del suolo, tutela e la valorizzazione di una risorsa del territorio come l’Arno e produzione di energia pulita e rinnovabile”. Il parere era già stato accolto in precedenza dal Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, rigettando i ricorsi proposti dalle tre società.

Via Alfani, lavagna del degrado / FOTO

Sarà la vicinanza della Galleria dell’Accademia, con la conseguente “necessità” turistica di lasciare un segno della propria presenza, ma i muri di via degli Alfani sono diventati una lavagna, oltre che una bacheca per volantini. Guarda le foto che ci hanno inviato i lettori.

WRITERS E BIRRE. Non si salva un metro quadrato di muro nella strada, martoriata in questo periodo (fino al 24 marzo) anche dai cantieri che prendono l’intera carreggiata. E gli androni dei negozi chiusi diventano facilmente assimilabili a cestini dell’immondizia.

E tu che ne pensi? Inviaci opinioni, segnalazioni e scatti di degrado a [email protected]

 

{phocagallery view=category|categoryid=47|limitstart=0|limitcount=0}


Dalle parole di Caponnetto il progetto per un futuro più ‘giovane’

Ricostruire l’anello mancante tra giovani e mondo degli adulti: questo l’obiettivo che il progetto della Fondazione Antonino Caponnetto, “Sentinelle della legalità”, si pone.

“SIATE SENTINELLE DI VOI STESSI”. Diceva Caponnetto: “Ragazzi godetevi la vita, innamoratevi, siate felici ma diventate partigiani di questa nuova resistenza, la resistenza dei valori, la resistenza degli ideali. Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare, e di agire da uomini liberi e consapevoli. State attenti, siate vigili, siate sentinelle di voi stessi! L’avvenire è nelle vostre mani. Ricordatelo sempre!”

L’ANELLO MANCANTE. Ogni anno oltre cinquecento ragazzi e ragazze provenienti dalla Toscana partecipano ai campi di lavoro sulle terre confiscate alla mafia. Alla fine di questa loro esperienza, pieni di entusiasmo e ricchi di passione civile, ritornano a casa, ma si scontrano con la difficoltà di proseguire nel loro impegno civile. Il progetto “Sentinelle della legalità” si prefigge quindi di rappresentare un possibile sbocco di tale entusiasmo creando le condizioni perché iniziative e proposte provenienti dai giovani trovino una risposta concreta nelle istituzioni, perché queste smettano di essere quella realtà distante dal cittadino, ma soprattutto dal giovane, e perché si venga a costituire una palestra democratica nella quale si collabori per costruire un futuro migliore. Tutto ciò secondo il concetto, espresso dal responsabile nazionale settore scuola della Fondazione Caponnetto Domenico Bilotta, secondo cui “non esiste paese che possa pensare di costruire un futuro senza partire dai propri giovani”.

IL PROGETTO. 20 scuole toscane e 1200 ragazzi saranno coinvolti nel progetto; due gli istituti superiori fiorentini: l’IPSSAR Buontalenti e l’ITT Marco Polo. Ambiente e degrado i temi affrontati dai giovani fiorentini che porteranno a breve pareri e proposte davanti ai rappresentanti delle istituzioni cittadine che le valuteranno e, in alcuni casi, provvederanno a trasformarle in progetti concreti, anche grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Toscana.

L’Hard Rock Cafè cerca il personale su Facebook

Aprirà a giugno l’Hard Rock Cafè, al posto dell’ex cinema Gambrinus, ma le selezioni per il personale sono già aperte, anche via Facebook. Per partecipare basta cliccare su “Mi piace” alla pagina dedicata sul più famoso dei social network e inviare il proprio curriculum.

120 POSTI. Sono 120 i posti “in palio” e diverse le mansioni richieste, dal cuoco al barman al commesso. Le selezioni sono appena cominciate e si chiuderanno il 15 marzo. I requisiti richiesti? Essere autentici, appassionati, irriverenti e democratici. Sono graditi anche curriculum in formato video.

INTERNI. Gli interni rispecchieranno lo stile della catena dei locali, diffusi in tutto il mondo, con un tocco vagamente più classico per intonarsi alla città. Ciò che sicuramente non mancherà saranno i gadget marchiati Hard Rock e i memorabilia appesi alle pareti. Quali? Anche su questo si può esprimere “democraticamente” la propria opinione online. Per ora in testa alla classifica c’è il corsetto di Madonna.

RENZI. Soddisfazione anche da parte del sindaco, Matteo Renzi, che ha molto caldeggiato l’apertura della filiale fiorentina dell’Hard Rock. “Molto contento perché l’operazione Hard Rock Cafe – scrive oggi sul suo profilo di Facebook – porterà a Firenze non solo un locale internazionale e il recupero di una bellissima struttura chiusa da troppi anni, ma anche più di cento nuovi posti di lavoro entro questa estate. Una bella occasione per chi ha idee e voglia di provarci! In bocca al lupo”.

Vento forte, alberi caduti e danni

Era atteso ed è arrivato. Da ieri pomeriggio il vento forte ha spazzato la Toscana, con raffiche di burrasca, creando anche qualche disagio. Intanto è tornata la neve sui passi appenninici.

ALBERI CADUTI. A Empoli tre alberi sono caduti a seguito del forte vento. Ieri è caduto un pioppo in viale delle Olimpiadi, danneggiando tre veicoli in sosta, mentre  in via San Donato in Poggio un albero di alto fusto è finito a terra, interrompendo momentaneamente la circolazione stradale. Altri problemi questa mattina, quando un pino è caduto in piazza Guido Guerra, nel parcheggio dietro il Palazzo delle esposizioni, danneggiato due automobili e una motocicletta.

NEVE. Intanto la neve è arrivata sui passi appenninici. Fiocchi bianchi si registrano sull’A1, nel tratto che va da Barberino del Mugello a Sasso Marconi. In Casentino si transita con catene montate o pneumatici da neve su tutti i valichi della vallata a causa delle precipitazioni nevose, anche intense. Oltre un metro di neve è caduto sul passo della Calla, mentre 70 centimetri sono presenti sul passo dei Mandrioli.