giovedì, 5 Giugno 2025
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Perché il Capodanno fiorentino si festeggia il 25 marzo

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Tre, due, uno…. Buon Capodanno fiorentino, anche se è il 25 marzo, perché dalle nostre parti festeggiamo due volte. La città del giglio ha un inizio anno tutto suo, che cade lontano da quello convenzionale. Il 25 marzo, fin da tempi remoti, si celebra il Capodanno fiorentino, ricorrenza che è sopravvissuta fino ad oggi e che ci accomuna anche con alcuni “vicini di casa”: a un centinaio di chilometri, sotto la Torre pendente si celebra nello stesso giorno il capodanno pisano (ma in “anticipo” di 365 giorni).

Capodanno fiorentino il 25 marzo: l’origine e il significato

Facciamo un passo indietro. La questione sta tutta nel modo in cui viene calcolato il passare del tempo o meglio nella data scelta per l’inizio dell’anno. Ebbene, fin dal Medioevo il principio del calendario civile fiorentino era fissato il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa ricorda l’annuncio dell’incarnazione ricevuto dalla Vergine Maria. Non a caso, la data cade nove mesi esatti prima di Natale.

A questa festa i nostri concittadini rimasero molto affezionati. Tanto che, quando nel 1582 entrò in vigore il calendario gregoriano (quello che seguiamo adesso), la città proseguì a contare gli anni alla sua maniera e quindi a festeggiare il capodanno fiorentino il 25 marzo. Continuò fino al decreto del Granduca Francesco III di Lorena che nel 1749 decise di far partire l’anno il primo gennaio. Risolse così una volta per tutte la grande “confusione di date” che esisteva in Toscana, uniformandosi al sistema usato all’epoca in buona parte d’Europa.

In precedenza sia Firenze sia Pisa erano unite dal capodanno, festeggiato da entrambe il 25 marzo, ma divise da uno scarto di dodici mesi: in quella stessa data nella prima città l’anno iniziava, nella seconda volgeva al termine. Un bel rompicapo.

Come viene festeggiato: l’opera miracolosa della Santissima Annunziata

Ai giorni nostri, il “vecchio” capodanno rimane la tradizione più antica, rispolverata ufficialmente dal Comune di Firenze a partire dal 2000 con la sfilata del corteo storico della Repubblica fiorentina dal Palagio di Parte Guelfa fino alla Santissima Annunziata, principale santuario mariano della città. Il simbolo della festa è infatti l’affresco che raffigura l’Annunciazione, custodito all’interno della basilica, dove un tempo si recavano in pellegrinaggio i contadini per rendere omaggio all’effige dell’Annunziata, sulla quale esiste una leggenda.

L’opera sarebbe miracolosa: si narra che il pittore, un certo frate Bartolomeo, non riuscì a completare la scena perché non era in grado di ritrarre le fattezze del volto della Madonna. A terminare il capolavoro – sempre secondo il mito – sarebbe stata una mano prodigiosa, quella degli angeli.

Capodanno fiorentino, il percorso del corteo storico

Dopo due anni di festeggiamenti ridotti, il Capodanno fiorentino è ripartito nel 2022 portando nelle vie e nelle piazze della città il corteo storico. Partenza nel pomeriggio del 25 marzo dal Palagio di Parte Guelfa, per poi raggiungere piazza Santissima Annunziata, secondo un percorso prestabilito.

Quando si abbassa il prezzo di benzina e diesel: sconto sulle accise

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto energia, scatta lo sconto sulle accise dei carburanti: ecco quindi quando si abbassa il prezzo della benzina e del diesel e fino a quando dura questo “bonus”. A seguito della guerra in Ucraina, il costo di un rifornimento è schizzato alle stelle, superando i 2 euro al litro sia per la verde sia per il gasolio, con effetti importanti anche sulle quotazioni del gas per alimentare i veicoli.

Da quando si abbassa il prezzo della benzina e del diesel: quanto si risparmia

Il decreto energia che introduce misure di sostegno all’economia è stato pubblicato durante la notte sul pdf della Gazzetta Ufficiale del 21 marzo 2022, per tagliare le tasse sui carburanti. La misura entra in vigore dal giorno successivo alla data di pubblicazione, si legge nel testo del decreto.

Sulla carta lo sconto sulle accise di benzina e diesel scatta quindi da oggi, 22 marzo 2022, ma nei fatti si rifletterà direttamente sul prezzo dei carburanti alle pompe dei distributori probabilmente dal 23 marzo. Ecco a quanto ammonta il taglio delle accise:

  • benzina, riduzione delle accise a 0,478 centesimi al litro
  • gasolio usato come carburante, diminuzione delle accise a 0,367 al litro

In sostanza alla pompa il risparmio sarà di 30,5 centesimi di euro al litro.

Fino a quando dura lo sconto sulle accise di benzina e gasolio

Si abbassa quindi il prezzo di benzina e diesel, ma lo sconto non varrà per sempre: la riduzione delle accise, si legge nel testo del decreto energia, durerà fino al 30esimo giorno dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Questo vuol dire che, in assenza di nuovi provvedimenti del governo Draghi, la diminuzione delle accise dei carburanti finirà dopo il 20 aprile 2022.

Secondo le stime fatte nei giorni scorsi dal Codacons questa misura permetterà di riportare il prezzo della benzina e del gasolio tra 1,8 e 1,9 euro al litro, con un risparmio rispetto ai costi pre-decreto di circa 15 euro a pieno. Un intervento insoddisfacente, dice l’associazione dei consumatori, perché non risolverà il problema del caro-carburanti, in costante crescita da un anno a questa parte, con un’ulteriore impennata a seguito della guerra in Ucraina. Nelle ultime settimane, per far fronte ai rincari, molti si sono affidati anche alla tecnologia, scaricando le app con la mappa dei distributori dove la benzina è più economica.

Le altre misure del decreto energia: dal bonus carburante

Oltre allo sconto sulle accise, il decreto energia pubblicato in Gazzetta Ufficiale prevede che per il 2022 il valore del bonus benzina (ossia i buoni carburante ceduti gratuitamente dalle aziende ai lavoratori) non verrà conteggiato nel reddito annuale, fino a un massimo di 200 euro per lavoratore.

Inoltre il tetto Isee per godere del bonus bollette (energia elettrica e gas) viene aumentato a 12.000 euro dal 1° aprile al 31 dicembre 2022. Come annunciato dal governo, sono previsti inoltre crediti di imposta in favore delle imprese, per “scaricare” dalle tasse il prezzo dei consumi energetici.

Green pass bambini sotto i 12 anni: da che età è obbligatorio

Dal 1° aprile 2022 cambiano le regole anti-Covid, ma le norme sull’obbligo di green pass per i bambini sotto i 12 anni non mutano, come non vengono modificate le norme per l’accesso dei minorenni under 12 allo stadio, al cinema, al ristorante, sui treni e nei negozi: ecco da che età è obbligatorio il certificato verde, base e rafforzato.

Green pass sotto i 12 anni: anche i bambini ricevono il certificato verde

Come succede per gli adulti che si sottopongono al primo ciclo o al richiamo booster, anche i bambini tra i 5 e gli 11 anni, vaccinati con due o tre dosi oppure guariti dal Covid negli ultimi 6 mesi, ricevono il super green pass. Lo ha chiarito una nota del Ministero della Salute. Nonostante questo, per i bambini under 12 non serve il green pass per l’accesso a tutte le attività dove è invece previsto l’obbligo per i ragazzini sopra i 12 anni compiuti.

Per quanto riguarda la vaccinazione della fascia di età 5-11 anni, viene usato il prodotto Pfizer e quello Moderna, in formulazione pediatrica, con un terzo del dosaggio rispetto a quello previsto per gli adulti. Sono previste una prima e una seconda dose a 3 settimane di distanza.

Da che età è obbligatorio il green pass: sotto i 12 anni non serve, dallo stadio al cinema

Tutti i bambini sotto i 12 anni (che ancora non hanno compiuto questa età) non hanno l’obbligo di avere il green pass dove invece viene richiesto agli altri: gli under 12 possono andare allo stadio, accompagnare i genitori nei ristoranti o al bar, entrare nei cinema senza bisogno del certificato verde. E ancora possono entrare dal parrucchiere, nei negozi e nei centri commerciali senza il green pass base, come invece previsto per tutti gli altri fino al 31 marzo 2022.

Per i piccoli che hanno tra i 5 e gli 11 anni e che fanno il vaccino, la piattaforma nazionale www.dgc.gov.it genera automaticamente il super green pass, ma per questa fascia di età il certificato non viene richiesto e non è obbligatorio per l’accesso alle attività. I bambini sotto i 6 anni, oltre a essere esentati dall’obbligo di green pass, possono non indossare la mascherina al chiuso.

Le regole per gli over 12: obbligo per andare allo stadio, al ristorante e al cinema

A differenza dei bambini sotto i 12 anni, per i ragazzini che hanno compiuto 12 anni si applicano le regole generali sull’obbligo di green pass, cambiate in parte con i vari decreti. Il super green pass serve ai bambini sopra i 12 anni compiuti per andare al cinema, al teatro e nei luoghi di spettacolo (dal 1° aprile green pass base per gli spettacoli all’aperto); per mangiare al chiuso al ristorante o al bar (dal 1° aprile green pass base al chiuso, senza all’aperto); per accedere allo stadio e a eventi sportivi come spettatori (basta un tampone dal 1° aprile); per entrare in palestre e centri benessere; per andare nei musei (fino al 31 marzo).

Ricordiamo che dal 1° aprile cambiano le regole e anche per gli over 12 non servirà più il green pass in: attività commerciali all’aperto, sport all’aperto, negozi, uffici pubblici, poste, parrucchieri, hotel, sagre, fiere, musei, mostre, parchi di divertimento e mezzi pubblici locali (bus, tram, metro). Sempre dal 1° al 30 aprile sarà sufficiente un tampone negativo per salire sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza (aerei, navi, treni), per andare allo stadio e assistere a eventi sportivi, per mangiare al ristorante al chiuso. Il green pass non è obbligatorio per tutti i bambini, sopra o sotto i 12 anni, per andare a scuola (asili, elementari, medie, superiori).

A caccia delle frasi di Dante: tour insolito per 3 vie di Firenze

Nella celebre lettera indirizzata a Cangrande della Scala, signore di Verona, amico e protettore, Dante Alighieri tenne a definirsi fiorentino di nascita ma non di costumi. In effetti, sappiamo bene come l’esule stimasse poco i compatrioti. Nemmeno per i grandi uomini come Farinata degli Uberti, per i sapienti come il vecchio maestro Brunetto Latini, o addirittura per i padri degli amici come Cavalcante dei Cavalcanti ebbe mai riguardi. Tutti tra le fiamme. Eppure la casa di Dante rimase sempre Firenze, nonostante tutto: le tante frasi del Sommo Poeta, disseminate sulle lapidi poste in vie e vicoli della città, ne sono una testimonianza.

Quando nel 1900, il Comune di Firenze incaricò Isidoro del Lungo assieme ad altri studiosi di cercare nella Commedia ogni riferimento ai luoghi della città, i cieli prevalsero. Le terzine della topografia fiorentina ricordano nove volte l’Inferno, cinque volte il Purgatorio e venti volte il Paradiso. Dopo oltre dieci anni di esilio, Dante ricordava ancora bene le sue strade. Oggi, trentaquattro lapidi segnano questi spazi. Scopriamone alcune.

Via dei Calzaiuoli e il “mistero” dantesco (Inferno, Canto X)

se per qvesto cieco
carcere vai per altezza d’ingegno,
mio figlio ov’è? e perché non è teco?

ed io a lvi: da me stesso non vegno:
colvi che attende là per qvi mi mena,
forse cvi gvido vostro ebbe a disdegno

Il Canto X del’Inferno è senza dubbio uno dei più famosi della Commedia. Qui, chiusi all’interno dei sepolcri infuocati giacciono i seguaci di Epicuro, materialisti colpevoli di aver negato l’immortalità dell’anima. Cavalcante dei Cavalcanti emerge dalla tomba e non si preoccupa di interrompere il dialogo con Farinata degli Uberti. L’uomo desidera notizie di suo figlio Guido, amico inseparabile del poeta nei giorni felici. Dante risponde bruscamente, ricordando la ragione divina del suo viaggio e con un’allusione alla poca religiosità di Guido.

Questo canto evidenzia il mistero del silenzio dantesco sull’eresia catara. La grande eresia del Medioevo fu molto diffusa a Firenze, tra il rinnovamento cattolico di francescani e domenicani, le lotte violente, i roghi e la prossimità politica tra eretici e ghibellini. Possibile che la Commedia, tanto attenta alla storia fiorentina, taccia dei catari? La domanda sorge al Canto X, facile considerare l’epicureismo un’eresia. E soprattutto, ricordare come il ghibellino Farinata degli Uberti finì sul rogo in piazza Santa Croce, una condanna forse politica e per fortuna sicuramente post mortem. D’altra parte i catari non erano affatto epicurei, la loro dottrina si basava sul dualismo tra Dio e il diavolo, infero creatore del mondo materiale, dalla cui prigione l’anima umana doveva liberarsi. La domanda resta ancora senza risposta. La lapide è in via Calzaiuoli 11-13 rosso, dove si trovavano le case dei Cavalcanti.

La scalinata verso la “cima” di Firenze e le frasi di Dante (Purgatorio, Canto XII)

per salire al monte
dove siede la chiesa che soggioga
la ben guidata sopra rubaconte,

si rompe nel montar l’ardita foga,
per le scalee, che si fero ad etade
ch’era sicuro il quaderno e la doga

Nella prima Cornice del Purgatorio, Dante ha incontrato le anime dei superbi. L’angelo dell’umiltà tocca la fronte del poeta con le sue ali e invita a proseguire per la seconda. La strada ricorda la salita fiorentina verso la chiesa di San Miniato al Monte che domina la ben guidata e il vicino Rubaconte. Il cammino è meno faticoso perché le ali dell’angelo hanno cancellato il peccato di superbia. Anche tra gli angeli, le strade ricordano la città natale. Firenze casa di Dante, anche in Purgatorio.

Qui la curiosità è toponomastica e ironica. Il podestà Rubaconte da Mandello finì per lasciare il proprio nome al ponte che aveva costruito nel 1237. Un ricordo sopravvissuto a lungo, nella forma popolare del Rubaponte. Oggi lo stesso collegamento è assicurato dal ponte alle Grazie. L’ironia invece è quella della ben guidata: Firenze. Dante non stimava affatto il governo cittadino. La lapide è fissata all’inizio della scalinata che conduce verso Piazzale Michelangelo.

La torre vicino Ponte Vecchio (Paradiso, Canto XVI)

la casa di che nacqve il vostro fleto,
per lo givsto disdegno che v’ha morti,

e pvose fine al vostro viver lieto,
era onorata, essa e svoi consorti

Queste frasi ricordano una sorta di mito fondativo della Firenze di Dante: l’origine della guerra civile tra guelfi e ghibellini. Fleto, significa lutto. Essa, è la fanciulla di casa Amidei, onorata promessa sposa di Buondelmonte dei Buondelmonti. Secondo la versione “romanzata”, Buondelmonte scelse l’amore e tradì la promessa di matrimonio per una ragazza della famiglia Donati. Secondo i canoni del tempo, gli Amidei dovevano vendicarsi. Il matrimonio avrebbe dovuto celebrarsi la domenica di Pasqua del 1216. Quel giorno, Buondelmonte vestì di bianco, montò un cavallo bianco, passò Ponte Vecchio. Gli Amidei attendevano, atterrarono Buondelmonte e lo uccisero. Buondelmonti e Donati formarono la parte guelfa. I ghibellini si strinsero con gli Amidei.

La ricerca storica sfata il mito. Enrico Faini ha pubblicato un saggio molto interessante: Il convito del 1216. La vendetta all’origine del fazionalismo fiorentino. Lo studio dei contratti notarili mostra come negli anni immediatamente precedenti l’omicidio, i Buondelmonti smisero bruscamente d’invitare come testimoni gli uomini delle famiglie che sarebbero diventate ghibelline, prendendo ad appoggiarsi ai futuri guelfi. Probabilmente, il cambiamento di fazione precedette e causò quello di politica matrimoniale. Infine, soltanto dopo un secolo e una volta che le fazioni aristocratiche ebbero ammantato la lotta politica con gli ideali guelfo e ghibellino, un caso secondario di vendetta privata poté essere mitizzato. La Torre degli Amidei (o Torre dei Leoni) sorge in via Por Santa Maria 9-11 rosso, prossima al Ponte Vecchio.

Florence Jewellery Week 2022: le date, il programma e gli incontri

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Sta per tornare la Florence Jewellery Week 2022, una settimana interamente dedicata allo scintillante universo del gioiello contemporaneo. Dal 28 aprile al 2 maggio la città di Firenze ospiterà un ricco calendario di eventi, tra mostre, conferenze e workshop in varie sedi del centro. La Florence Jewellery Week nasce dall’estro di Giò Carbone, autore di questa prima iniziativa in Italia, nata nel 2015.

Le mostre della Florence Jewellery Week 2022

Al centro della settimana di eventi ci sarà PREZIOSA. La mostra, allestita all’interno della Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi ospiterà nove artisti provenienti da ogni parte del mondo. Personalità affermate che attraverso il loro lavoro stanno ridefinendo gli orizzonti del gioiello contemporaneo. Due i temi cardine, dalla smaterializzazione dell’oggetto nell’era digitale, esplorando la possibilità di connessione tra le nuove tecnologie e il gioiello, alla pratica dell’upcycling, il riciclo creativo che conferisce prestigio a materiali di recupero.

Nelle sale del Palazzo del Pegaso, sarà esposta una delle più vaste collezioni al mondo di gioielli contemporanei, appartenente coniugi ai Bollmann. Per l’occasione saranno messi a disposizione capolavori della “new jewelry” come quelli di Manfred Bischoff e Yasuki Hiramatsu.

Ospite d’onore, il pezzo più famoso del designer Giovanni Corvaja, il copricapo intessuto d’oro parte integrante della serie del Vello d’Oro. Ultima ma non per importanza la mostra PREZIOSA YOUNG. Gli spazi della Galleria del Palazzo Coveri ospiteranno i lavori dei vincitori del concorso internazionale Preziosa Young. Il contest, promosso da LAO, la scuola fiorentina d’oreficeria fondata nel 1985, vede la partecipazione di giovani artisti provenienti da tutto il mondo.

Florence Jewellery Week 2022
Giovanni Corvaja: Il Vello d’Oro

Le conferenze

Nelle giornate del 30 aprile e 1° maggio, all’interno della Sala Vanni si terranno una serie di eventi che avranno come ospiti esperti del gioiello e del design, come Roberta Bernabei, Maria Laura La Mantia, Carla Riccoboni e molti altri. Inoltre, gli incontri hanno l’obiettivo di avvicinare i più curiosi al mondo del design e dell’oreficeria. Queste conferenze rappresentano soprattutto un’occasione per approfondire alcune opere esposte nelle varie mostre e conoscere una realtà in continua espansione.

Eventi collaterali per la Florence Jewellery Week 2022

Il progetto di Giò Carbone non si ferma qui, a Firenze verranno allestiti vari eventi collaterali legati al mondo della moda. Uno di questi è “C’è modo e moda. Firenze è un gioiello” una mostra che vedrà esposti i capolavori dei maestri orafi sul tema del “Recupero della memoria con uno sguardo al futuro”. La mostra si terrà all’interno della Limonaia di Palazzo Medici Riccardi dal 28 aprile al 2 maggio.

In aggiunta, sempre all’interno della Florence Jewellery Week,si terrà il progetto “Segni sul volto”. Un workshop, tenuto da Carla Riccoboni e coordinato da Alice Rendon che ripercorre le tappe della progettazione di una serie di gioielli da viso, frutto del lavoro dei partecipanti.

Florence Jewellery Week 2022

In parallelo alla settimana di eventi collaterali ci sarà MIDA, la Mostra Internazionale dell’Artigianato che si terrà dal 23 aprile al 2 maggio negli spazi della Polveriera alla Fortezza da Basso. Qui Le Arti Orafe e la Florence Jewellery Week parteciperanno con l’allestimento di una selezione di gioielli contemporanei.

Il programma viene aggiornato costantemente, per maggiori informazioni visitare il sito web Preziosa. Tutte le manifestazioni e le conferenze sono gratuite.

Vacanze di Pasqua 2022 in Toscana (e la fine della scuola)

Le vacanze di Pasqua 2022 si avvicinano, anche in Toscana, portando con sé un’ottima occasione per fare qualche gita fuori porta o semplicemente riposarsi, con l’ultimo stop prolungato delle lezioni prima della fine della scuola. Anche gli studenti potranno godere di qualche giorno di festa, sebbene la campanella tornerà a suonare nel giro di una settimana. Bisogna tenere presente che il calendario scolastico 2021/2022 segue le linee guida dettate dalla Regione Toscana, ma i singoli istituti possono decidere piccole modifiche al periodo della didattica.

Vacanze di Pasqua 2022 in Toscana: quando iniziano

Le vacanze di Pasqua 2022 per gli studenti della Toscana iniziano giovedì 14 aprile e terminano martedì 19 marzo compresi. Il ponte successivo sarà quello del 25 aprile. Infatti, in occasione della Festa della Liberazione, gli studenti godranno di un weekend lungo visto che la festività cadrà di lunedì.

Successivamente “perderanno” un ponte, quello del 1° maggio essendo una domenica. Un altro giorno “di festa” per i ragazzi e le ragazze che frequentano la scuola in Toscana sarà giovedì 2 giugno, Festa nazionale della Repubblica.

La fine della scuola in Toscana: il calendario scolastico 2021/2022

Le date di inizio e fine del calendario scolastico per l’anno 2021/2022 sono state comunicate dalla Regione Toscana, tenendo conto delle festività nazionali e locali. Questo 2022 ha visto l’apertura delle scuole il 15 settembre, con un po’ di incertezza e tante nuove regole, tra mascherine e quarantene. La fine della scuola in Toscana per il 2022 è fissata per venerdì 10 giugno. Gli studenti potranno quindi godersi le vacanze estive già dalla seconda metà di giugno.

Per quanto riguarda invece la scuola dell’infanzia, quella che comunemente viene chiamata “scuola materna”, la fine in Toscana è prevista giovedì 30 giugno 2022.

Esami di maturità 2022: quando iniziano

Per i giovani studenti toscani che dovranno affrontare la prova di maturità nel 2022, tra la fine della scuola e l’inizio degli esami di Stato passeranno 12 giorni. Infatti la data della prima prova è stata fissata su tutto il territorio nazionale il 22 giugno 2022. La seconda prova d’esame sarà invece sostenuta il 23 giugno 2022, per poi procedere al calendario delle prove orali, deciso singolarmente da ogni istituto a partire dal 27 giugno per concludersi nelle prime due settimane di luglio.

Mercato delle Cascine anche la domenica: il calendario quaresimale 2022

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Con l’arrivo delle belle giornate, a Firenze torna il mercato straordinario delle Cascine la domenica, in occasione del periodo quaresimale 2022, con ancora 3 date da segnare sul calendario. Gli enormi spazi del parco, oltre ad ospitare grandi aree verdi in cui respirare aria buona, ospitano infatti anche i banchi degli ambulanti. Accanto all’appuntamento settimanale del martedì mattina, quando tanti fiorentini si riversano per i viali delle Cascine, si aggiungono adesso gli eventi domenicali in vista della Pasqua.

Mercato alle Cascine (Firenze) anche di domenica: le date 2022

Ogni anno la città di Firenze si prepara a festeggiare la Pasqua, anche con fiere delle ambulanti. Sebbene gli ultimi due anni abbiano scombussolato le tradizioni e le abitudini dei più, sembra che il 2022 riporti con sé le occasioni annullate in passato. Tra queste c’è il mercato quaresimale alle Cascine: chiamati anche “Fiere quaresimali” sono mercati che si tengono nel parco durante le quattro domeniche precedenti alla Pasqua 2022. I banchi prendono posto lungo viale Lincoln, dal piazzale del Re fino alla passerella della tramvia.

Dopo il primo appuntamento di quest’anno, domenica 20 marzo 2022, il mercato quaresimale alle Cascine si terrà anche in queste date:

  • domenica 27 marzo 2022 dalle ore 8:30 alle ore 19:30.
  • domenica 3 e 10 aprile 2022 dalle ore 8:30 alle ore 19:30.

In occasione del mercato quaresimale delle Cascine si possono acquistare frutta e verdura fresche provenienti da aziende agricole oltre ad abiti, oggettistica, abbigliamento, oggetti per la casa e molto altro. Un appuntamento che si aggiunge a quelli del weekend proposti dalle varie realtà di Firenze.

Il mercato quaresimale alle Cascine: una tradizione antica

Le fiere quaresimali sono una tradizione fiorentina, svolte per “rompere” le regole ferree della quaresima. Ogni quartiere aveva il suo mercato che cadeva ogni domenica prima della Pasqua. Si partiva dal quartiere San Gallo in cui si organizzavano addirittura 3 fiere: la prima dei “furiosi”, la seconda dei “curiosi” e la terza degli “innamorati”. A seguire la “fiera dei signori” a Porta a Prato e così via fino a quella “dei rifiniti” in San Frediano, che cadeva la Domenica delle Palme.

Ogni domenica Firenze ospitava chiromanti, mangiafuoco e personalità eccentriche, il tutto incorniciato dai banchi di dolci con il loro profumo unico. In epoca più moderna di quelle antiche fiere quaresimali è rimasto il grande mercato delle Cascine, che si svolge in via straordinaria anche la domenica nelle 4 settimane prima della Pasqua.

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La Fiorentina ferma l’Inter

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La Fiorentina ha fermato, con una bella gara, i campioni d’Italia dell’Inter. Torreira porta in vantaggio i viola, di Dumfries il pari dei padroni di casa. Senza De Vrij e Brozovic, Inzaghi sceglie D’Ambrosio e Vidal. Nella Fiorentina, invece, c’è Duncan al posto di Bonaventura mentre Vincenzo Italiano ha scelto Saponara nel tridente con Piatek e Nico Gonzalez.

Primo Tempo

La Fiorentina è molto incisiva fin dai primi minuti. Al 7’ Saponara riceve il pallone da Castrovilli e serve Nico Gonzalez. Il tiro è parato da Handanovic in tuffo. Al 14’ ci prova Saponara. Il tiro, da fuori area, viene ancora parato dal portiere nerazzurro. Al 32’ la prima azione dell’Inter con Vidal che sbaglia proprio di fronte a Terracciano. Dopo due minuti è ancora Saponara ad impensierire la retroguardia dell’Inter ma è Dzeko a salvare. Occasione per l’Inter al 37’ con protagonista ancora Dzeko. Terracciano smanaccia su un cross dalla destra. Al 40’ gol annullato per l’Inter perchè Lautaro ha tirato mentre era in fuorigioco. Si va al riposo in parità.

Secondo Tempo

L’Inter prova a sbloccare il risultato grazie ad un errore di Nico Gonzalez che serve Dzeko. Passaggio per Vidal ma Terracciano respinge e poi la sfera, finita sui piedi di Barella, finisce alta sopra la traversa. Al 50’ Castrovilli salva un pallone e, con l’aiuto di Gonzalez, serve Torreira che segna, a pochi passi dalla rete. È l’1-0 per la Fiorentina. Passano 5 minuti e l’Inter pareggia grazie a Dumfries che corregge, di testa, a rete il cross di Perisic. All’89’ Vidal offre una palla a Sanchez. Il tiro viene deviato in angolo da Biraghi, con Terracciano ormai battuto. Al 94’ Ikoné è bravo a presentarsi tutto solo a tu per tu con Handanovic, ma si lascia ipnotizzare dal portiere calciandogli addosso la palla che poteva regalare la vittoria ai viola.

Infine una curiosità: Lucas Torreira, autore del gol, ha finito la partita senza un dente. Era traballante e se l’è staccato – e consegnato a un componente della panchina viola – per continuare a giocare con un fazzoletto bianco in bocca.

L’allenatore

Felice, a fine gara, Vincenzo Italiano. “Ner il primo tempo abbiamo avuto un po’ di rimpianti, visto che potevamo fare gol. Siamo comunque usciti da San Siro a testa alta e bisogna fare i complimenti ai ragazzi. Ikonè poteva regalarci una grande gioia, ma va bene così. Siamo felici. Torreira è un combattente, un uomo squadra. Sono felice per il suo gol, per essere un centrocampista correre così tanto e fare anche gol non è facile. Dobbiamo migliorare nelle occasioni perché – continua il tecnico viola – anche oggi potevamo fare più gol. Detto ciò, anche oggi la Fiorentina ha avuto coraggio. Ad Ikonè ho chiesto se poteva saltare Handanovic, visto che da quella posizione può fare molto di più. Con il tempo credo che i ragazzi si sbloccheranno, anche il caso ha messo del suo. Per 70’ minuti è stata una grande Fiorentina. Il punto è tutto meritato. Castrovilli sta crescendo, credo che possa dare ancora di più. Sono molto contento del suo percorso, non dimentichiamoci degli infortuni”.

La Fiorentina in casa dei campioni d’Italia

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Partita importantissima per la Fiorentina che sabato (alle 18) gioca a San Siro contro i campioni d’Italia dell’Inter. Gli uomini di Vincenzo Italiano sono chiamati ad una vera e propria impresa contro lo squadrone nerazzurro che ha stentato nelle ultime gare.

Le probabili formazioni

Vincenzo Italiano, come sempre, mischia le carte e tiene nascosti i titolari. Confermata la difesa con Biraghi che festeggia la convocazione in Nazionale per il doppio impegno della prossima settimana ed Igor centrale. Bonaventura non convocato perché ancora infortunato apre i giochi per un posto a centrocampo. Se lo giocano Maleh e Duncan dato che Amrabat è influenzato. In attacco Piatek con Gonzalez e Ikonè. Al posto del francese potrebbe essere impiegato Sottil.

Nell’Inter mancheranno Brozovic (Inzaghi proverà fino all’ultimo minuto ad averlo in campo) e De Vrij. L’ex di turno, Vecino è favorito per sostituire il croato. Possibile l’impiego di D’Ambrosio e non di Ranocchia dietro. Dzeko-Lautaro davanti.

L’allenatore

“Se pensassimo ad un Inter in crisi faremmo un grosso errore, noi dobbiamo andare a Milano giocando umili e puntando ad uscire a testa alta. Loro sono una corazzata – ha detto il tecnico viola – ma noi da inizio stagione siamo cresciuti. Vorrei rivedere la Fiorentina di Coppa Italia contro la Juve, concentrazione massima, tanta qualità e ogni pallone giocato fosse come quello della vita. Ci aspetta un avversario diverso dagli ultimi affrontati, andremo in casa dei campioni d’Italia e dovremo essere consapevoli di affrontare i più forti e giocare di conseguenza. I nerazzurri hanno tanta fisicità e tanta qualità in tutti i reparti e, per questo, dovremo cercare in tutti i modi di limitarli concedendo poco e giocando un calcio propositivo. Contro le grandi bisogna sempre lottare e affrontarle con piglio battagliero. Dovremo avere l’atteggiamento di una squadra che sa di dover sfidare i più forti”.