martedì, 3 Giugno 2025
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Jova Beach Party 2022 a Viareggio: date e biglietti

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Riparte l’appuntamento musicale più atteso dell’estate. Il Jova Beach Party 2022 farà tappa a Viareggio con due date, dopo l’enorme successo riscosso sulle spiagge italiane due anni fa, che ha visto più di 80.000 biglietti staccati. In Toscana le due imperdibili feste in riva al mare guidate da Lorenzo Cherubini movimenteranno la spiaggia del Muraglione di Viareggio.

Jova Beach Party 2022, le date di Viareggio

Il tour del Jova Beach Party 2022 inizierà il suo viaggio il 2 luglio partendo dalle spiagge di Lignano Sabbiadoro, proseguendo per altri lidi italiani fino ad arrivare alla Spiaggia del Muraglione di Viareggio con le date del 2 e 3 settembre, per cui sono in vendita i biglietti. Le due serate del 2019 sono state meravigliose. Un’accoglienza e una festa uniche! Una grande gioia!!” racconta Jovanotti.

L’evento è un mix freschissimo di musica, “una nuova Woodstock” che porta felicità, fantasia e voglia di ballare per le spiagge italiane. Ogni festa prevede ospiti nazionali e internazionali, come Ackeejuice Rockers, Ivreatronic e Willie Peyote, presenti durante le date del 2019, insieme ad altri 63 artisti.

Come funziona la festa di Jova

L’enorme progetto organizzato da Trident Music, pone l’accento sul rispetto dell’ambiente attraverso iniziative di pulizia delle spiagge, postazioni di riciclo presenti nei vari appuntamenti, collaborazioni con il Banco alimentare e molto altro. Una novità per questo 2022, è quella di non vendere più bottigliette d’acqua in PET. Verranno infatti sostituite con lattine d’alluminio e borracce, che si potranno poi riempire nei vari punti di rifornimento.

Con ben tre palchi diversi, lo SBAM STAGE, il KONTIKI STAGE e il MAIN STAGE, il Jova Beach Party 2022 porterà sulla costa di Viareggio tanta energia e buon umore, utili più che mai dopo i due anni passati. Un’esperienza unica nel suo genere che unisce musica, divertimento, attività, mare e tantissime persone pronte a divertirsi.

Tutte le date del Jova Beach Party 2022

12 appuntamenti divisi tra le spiagge d’Italia, un prato di montagna, un ippodromo e un aeroporto, ecco tutte le date del Jova Beach Party 2022:

  • 2 – 3 luglio 2022 – Lignano Sabbiadoro (UD) Spiaggia Bell’Italia
  • 8 – 9 luglio 2022 – Marina di Ravenna (RA) Lungomare
  • 13 luglio 2022 –Aosta (Gressan) Area Verde
  • 17 luglio 2022 – Albenga (Villanova, SV) Ippodromo dei Fiori
  • 23- 24 luglio 2022 – Marina di Cerveteri (RM) Lungomare degli Etruschi
  • 30 – 31 luglio 2022 – Barletta Lungomare Mennea
  • 5- 6 agosto 2022 – Lido di Fermo Lungomare Fermano
  • 12 – 13 agosto 2022 – Roccella Jonica (RC) Area Natura Village
  • 19 – 20 agosto 2022 –Vasto (CH) Lungomare Duca degli Abruzzi
  • 26 – 27 agosto 2022 – Castel Volturno (CE) Spiaggia Lido Fiori Flava Beach
  • 2 – 3 settembre 2022 – Viareggio (LU) Spiaggia del Muraglione
  • 10 settembre 2022 – Bresso-Milano Aeroporto

Dove acquistare i biglietti per il Jova Beach Party 2022 a Viareggio e i prezzi

I biglietti per le due date del Jova Beach Party 2022 che si terrà a Viareggio sono già in vendita nei boxoffice oppure online su Ticketone o Ticketmaster. Le tipologie di biglietto sono 2: il biglietto ad ingresso singolo, che parte da un prezzo di 65 euro, o per due giorni, che costa da 125 euro. Per la singola data si potrà poi scegliere se acquistare un posto unico, l’accesso all’area sotto al palco (PIT 99 euro), oppure l’ingresso alla terrazza, una postazione sopraelevata vicina al main stage (345 euro).

Enduring Freedom: a Firenze la mostra che racconta la guerra

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Dal 24 marzo al 25 aprile sarà possibile visitare Enduring Freedom, la mostra dei due giovani artisti Gianluca Braccini e Jonathan Soliman Awadalla, ospitata a Firenze negli spazi dell’organizzazione nonprofit RFK International House for Human Rights Italia. Le 65 opere su tela saranno messe in vendita e tutto il ricavato verrà devoluto a favore della popolazione afgana attraverso un’asta online.

Enduring Freedom, la mostra a Firenze

Il nome della mostra proviene dall’operazione militare statunitense in risposta all’attacco terroristico alle Torri Gemelle di New York l’11 settembre 2001. Una scelta che porta in superficie il paradosso della violenza come risposta alla guerra. “Combattere il fuoco con il fuoco, lascia perplessi e viene da chiedersi: libertà persistente sì, ma per chi?” spiegano gli artisti Gianluca Braccini e Jonathan Soliman Awadalla.

Il ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan, ha portato come sappiamo, il ritorno del regime talebano, privando la popolazione dei diritti civili e non solo. Al seguito di questi eventi i due giovani artisti fiorentini hanno avviato una riflessione sul conflitto afgano attraverso il medium della pittura e della la stampa calcografica. Da qui nasce l’idea fondante della mostra “Enduring Freedom”, organizzata dall’associazione culturale Eterotopie, in collaborazione con il Comune di Firenze, MUS.E e il MAD – Murate Art District.

Attraverso l’utilizzo di riferimenti appartenenti all’immaginario collettivo, si crea un impatto ancora più forte, rendendo vivide nella mente degli spettatori le immagini del conflitto. L’obiettivo del progetto è quello di stimolare una riflessione sulle guerre che hanno afflitto paesi come l’Afghanistan, riallacciandosi alla situazione odierna in Ucraina, prova del fatto che le grandi guerre non appartengono solo al passato.

L’asta online delle opere

Durante tutta la durata dell’esposizione sarà attiva un’asta online attraverso cui acquistare le opere d’arte esposte per il progetto “Enduring Freedom”. Tutto il ricavato verrà devoluto in favore della popolazione afghana tramite la raccolta fondi attivata dall’Università di Firenze.

Enduring Freedom è visitabile dal 24 marzo al 15 aprile negli spazi del RFK Human Rights Italia, in via Ghibellina 12, dal mercoledì alla domenica dalle 15 alle 20.

Fiori a Fiorenza 2022: torna il concorso per il balcone più bello

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L’aria frizzante di primavera porta con sé Fiori a Fiorenza 2022, il concorso alla terza edizione che premia i balconi più belli. Fino a giovedì 15 settembre terrazze e finestre si vestiranno di piante e fiori, abbellendo la città e tutelando la biodiversità. L’evento a cura della Società Toscana di Orticultura e in collaborazione con il Comune di Firenze promuove attraverso azioni concrete i valori della sostenibilità. Il punto di partenza sono proprio i piccoli spazi verdi privati, oasi di vegetazione che illuminano le strade di Firenze.

Fiori a Fiorenza 2022: come partecipare al concorso

Il concorso Fiori a Fiorenza coinvolge i cittadini dei cinque Quartieri di Firenze, oltre a godere del sostegno dell’Officina profumo farmaceutica di Santa Maria Novella. Le iscrizioni sono aperte e chiuderanno il 15 settembre. Per chi volesse candidare il proprio balcone o spazio all’aperto che si affaccia su un’area pubblica della città, basta visitare il sito web della Società Toscana Orticultura, compilare il modulo e il form online, caricando le foto della propria “creazione fiorita”.

La giuria che valuterà i balconi più belli sarà composta al 60% da una componente tecnica mentre al 40% da una componente popolare. Il voto della giuria popolare sarà espresso dal 16 al 26 settembre mentre quello della giuria tecnica dal 26 al 30.

I premi per i balconi fioriti più belli

La premiazione si terrà il 2 ottobre in occasione della mostra dei fiori autunnale organizzata al Giardino dell’Orticoltura. I premi di Fiori a Fiorenza 2022, offerti da Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella Firenze e dalla Società Toscana di Orticultura, andranno ai primi due classificati in ognuno dei 5 quartieri di Firenze.

Le foto dei migliori balconi fioriti di Firenze saranno pubblicate, con tanto di articolo, sulla rivista “Il Bullettino”. I primi classificati riceveranno in premio la tessera della storica della Società Toscana di Orticoltura per due anni, gadget dell’associazione, un cofanetto dell’Officina Santa Maria Novella e potranno partecipare a una visita nello storico negozio di via della Scala. A chi si piazzerà al secondo posto andranno gli stessi premi, ad eccezione del conefanetto.

Visite speciali nei musei per il Capodanno fiorentino 2022

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In occasione del Capodanno Fiorentino 2022 i musei civici e l’associazione MUS.E hanno previsto un weekend di visite incentrate sull’origine della celebrazione e sul senso di appartenenza legato a questa festa. Dal 25 al 27 marzo compresi sono in programma tour tematici e aperture serali.

Perché si celebra il Capodanno Fiorentino

Una tradizione che non si è persa nel tempo quella del Capodanno Fiorentino. La sua origine risale ai tempi del Medioevo quando l’inizio dell’anno civile cadeva il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione. Anche se nel 1582 il calendario gregoriano fissò l’inizio dell’anno al 1° gennaio, Firenze e i suoi cittadini continuarono a festeggiarlo il 25 marzo per altri duecento anni.

Per il Capodanno Fiorentino 2022 tornerà il tradizionale corteo storico, affiancato da un ricco programma di eventi, compresi quelli che coinvolgono i luoghi d’arte della città.

Le iniziative dei musei per il Capodanno Fiorentino 2022

In occasione del Capodanno Fiorentino 2022, il 26 marzo si potrà partecipare a 4 visite speciali all’interno di Santa Maria Novella. L’iniziativa si concentra sull’iconografia dell’Annunciazione raffigurata in moltissime occasioni all’interno del complesso. Le visite saranno alle ore 10, 11:30, 14 e 15:30. Il costo è di 2.50 euro per i residenti nella Città metropolitana di Firenze e di 5 euro per i non residenti, oltre al prezzo del biglietto d’ingresso (i residenti nel Comune di Firenze entrano gratis).

Da venerdì 25 fino a domenica 27 marzo sarà possibile inoltre prendere parte a visite tematiche straordinarie in occasione del Capodanno Fiorentino 2022 al Museo Novecento e al Museo Stefano Bardini, che aprono le loro porte ai visitatori in orario serale, alle 20 e alle 21, mettendo in risalto le opere che più si legano alla città di Firenze come il Porcellino di Ferdinando Tacca e gli scorci di Firenze di Ottone Rosai.

Le visite guidate al Museo Novecento e al Museo Bardini hanno il costo di 5 euro oltre al biglietto d’ingresso dei diversi musei. La prenotazione agli eventi è obbligatoria, per informazioni visitare il sito web di MUS.E oppure contattare l’associazione via mail [email protected] e telefono 055-2768224.

Giornate FAI di Primavera 2022 a Firenze: i luoghi da scoprire

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Tornano le Giornate FAI di Primavera 2022 a Firenze. Sei location da visitare durante il weekend del 26-27 marzo tra ville medicee, palazzi storici e collezioni private. Nel 2022 le Giornate FAI di Primavera compiono il loro 30esimo anno, dal 1993 al 2022 questa iniziativa ha permesso a più di 11.600.000 cittadini di visitare 14.090 luoghi del patrimonio italiano.

Le Giornate FAI di Primavera 2022 a Firenze: le visite

A Firenze e dintorni sono 6 i luoghi aperti al pubblico, con un contributo minimo di 3 euro, per le Giornate FAI di Primavera 2022. Grazie all’intervento dei volontari del Fondo per l’Ambiente, i visitatori potranno entrare in luoghi unici al mondo, ma soprattutto non sempre aperti alle visite. La prenotazione online è consigliata. Una trentina invece i luoghi aperti in tutta la Toscana per le Giornate del FAI 2022 (qui la lista).

Partiamo dall’edificio della Fondazione Mello in Borgo Pinti a Firenze. Da bottega del Giambologna diventa Fondazione Mello nel 2012. I partecipanti alle Giornate FAI di Primavera potranno visitare i vecchi laboratori al suo interno che dal 2006 ospitano le opere di Gianfranco Mello. Artista e insegnante, concentrò la sua produzione artistica su grandi tele che ospitano fiori, scorci cittadini e paesaggi rurali.

Le Giornate FAI di Primavera 2022 a Firenze aprono ai visitatori la Villa di Olmo, sede della Fondazione De Vito, a Vaglia. L’edificio, acquistato dall’ingegnere Giuseppe de Vito nel 1980, è subito diventato un centro di studi sull’arte napoletana. Questo luogo ospita una delle collezioni private più rappresentative del Seicento napoletano, solitamente visitabile solo da professionisti. Gli iscritti al Fai, o che si iscriveranno in loco, saranno accompagnati dalla Dottoressa Nadia Bastiogi all’interno della collezione e per un tratto del parco circostante (sabato e domenica alle ore 10,12, 15 e 17). Tutte le iniziative sono su prenotazione effettuabile sul sito del Fondo Ambiente Italiano.

In aggiunta, in programma c’è l’apertura del Museo delle Officine Galileo, a Campi Bisenzio, dedicato alla storia degli strumenti ottici di precisione. Purtroppo le prenotazioni per le visite a questo luogo sono al completo.

Museo Officine Galileo Campi Bisenzio Giornate Fai
Il Museo delle Officine Galileo a Campi Bisenzio. Foto: FAI

Le iniziative riservate agli iscritti FAI

Alcuni luoghi che partecipano alle Giornate FAI di Primavera 2022 a Firenze sono riservati agli iscritti al Fondo Ambiente Italiano, con possibilità di iscrizione in loco. Si potrà infatti, sottoscrivere la tessera associativa sul momento con costo annuale di 39 euro e con prezzi speciali per famiglie e coppie.

Una visita riservata agli iscritti FAI è quella a Palazzo Buontalenti, in via Cavour. Una costruzione storica che ha visto cambiare spesso il proprio utilizzo, da fonderia granducale a sede del Ministero delle Finanze, fino ad arrivare alla sede della School of Transnational Governance, luogo di formazione esecutiva di alto livello. Si potranno ammirare gli affreschi di San Giuseppe e quelli del ciclo seicentesco in onore della famiglia de’ Medici, oltre ai tesori all’interno di una parte del complesso.

Tutto esaurito per due altri luoghi che partecipano alle Giornate FAI di Primavera 2022, la Badia Fiesolana e la Villa Medicea di Careggi, ma gli iscritti al Fondo per l’Ambiente, presentandosi in loco, potranno entrare se si libereranno alcuni posti. Alla Villa Medicea di Careggi si potranno vedere il cortile interno progettato da Michelozzo, il salone e le decorazioni ispirate alla “Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso e infine il giardino all’italiana e le sue sculture. Per quanto riguarda invece le visite alla Badia Fiesolana, il percorso tocca la chiesa di S. Bartolomeo, il Teatro Novecentesco e l’esterno della biblioteca dell’Istituto Universitario Europeo.

 

Green pass nei centri commerciali: si può entrare senza o serve?

Con le regole anti-Covid di inizio 2022 sono arrivate ulteriori novità e in molti si chiedono se si può entrare nei centri commerciali senza green pass e dove serve il certificato base per andare a fare shopping. Dal 1° aprile sono infatti previsti nuovi criteri per l’accesso in questo tipo di attività. Vediamo le norme sull’uso del green pass per andare in un centro commerciale.

Posso andare nel centro commerciale senza green pass e tampone? Ecco dove serve e dove no

Secondo il decreto legge Covid approvato a gennaio, dal 1° febbraio al 31 marzo 2022 non si può entrare nei centri commerciali e negli outlet senza il green pass base (quello che si ottiene anche solo con un tampone): unica eccezione i negozi di beni essenziali presenti in queste grandi strutture, dove il certificato verde non serve.

Secondo il Dpcm del 21 gennaio il green pass non è necessario per andare in questo tipo di attività commerciali, anche all’interno degli shopping center:

  • negozi di alimentari, di surgelati, supermercati, ipermercati e discount
  • negozi di alimenti per animali
  • farmacie, parafarmacie, ottici, negozi specializzati di prodotti ortopedici e medicali
  • negozi di articoli igienico-sanitari
  • negozi di combustibile per uso domestico e riscaldamento
  • commercio di carburante

In tutti gli altri, dai negozi di abbigliamento all’elettronica (come ad esempio gli store di Mediaworld o Unieuro) fino alle tabaccherie e alle librerie, è obbligatorio avere il green pass base, necessario fino al 31 marzo anche  per recarsi dal parrucchiere, dall’estetista e nei servizi per la cura della persona.

Chi controlla il certificato verde e quando: le regole

Il controllo del green pass base per entrare nei centri commerciali spetta ai gestori delle singole attività commerciali, ma – specificano le FAQ del governo – i negozi non sono obbligati a controllare il green pass base a tutti all’ingresso, ma possono svolgere le verifiche a campione sulla clientela. Questo può avvenire anche dopo l’accesso delle persone alla struttura.

Inoltre lì dove non serve il green pass, pure dentro un centro commerciale (vedi la lista dei negozi di beni essenziali qui sopra), i clienti possono acquistare qualsiasi tipo di merce “anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie”, si legge nelle risposte del governo. Ciò significa che all’interno di un ipermercato, in cui si può entrare senza green pass, gli utenti possono comprare un televisore o un computer che si trova sugli scaffali del punto vendita, mentre per l’accesso a un negozio di elettronica è necessario il certificato verde.

Ricordiamo che il green pass base si ottiene con un tampone e ha una durata di 48 ore nel caso di test antigenico rapido e di 72 ore per quello molecolare. Chi ha il super green pass, ossia è guarito negli ultimi 6 mesi o vaccinato, può accedere anche dov’è richiesto il certificato verde base.

Cosa si può fare senza green pass: serve al bar o per mangiare fuori?

Da quando si può entrare nei centri commerciali senza green pass

Queste regole cambiano dal 1 aprile 2022: da questa data, secondo il decreto Covid approvato il 17 marzo dal Consiglio dei ministri, il green pass base non servirà più per andare nei centri commerciali, nei negozi e nei servizi alla persona, come i parrucchieri e i centri estetici. Via libera anche ai tavoli esterni di ristoranti e bar, allo sport e agli spettacoli all’aperto.

Fino al 30 aprile resta però l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso e dove c’è il rischio di assembramenti, quindi anche negli shopping center. Le restrizioni legate al green pass, super e base, rimarranno fino al 30 aprile in alcune attività, come nei cinema, nei teatri e nelle palestre: qui l’approfondimento su cosa cambia dal 1 aprile.

Perché il Capodanno fiorentino si festeggia il 25 marzo

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Tre, due, uno…. Buon Capodanno fiorentino, anche se è il 25 marzo, perché dalle nostre parti festeggiamo due volte. La città del giglio ha un inizio anno tutto suo, che cade lontano da quello convenzionale. Il 25 marzo, fin da tempi remoti, si celebra il Capodanno fiorentino, ricorrenza che è sopravvissuta fino ad oggi e che ci accomuna anche con alcuni “vicini di casa”: a un centinaio di chilometri, sotto la Torre pendente si celebra nello stesso giorno il capodanno pisano (ma in “anticipo” di 365 giorni).

Capodanno fiorentino il 25 marzo: l’origine e il significato

Facciamo un passo indietro. La questione sta tutta nel modo in cui viene calcolato il passare del tempo o meglio nella data scelta per l’inizio dell’anno. Ebbene, fin dal Medioevo il principio del calendario civile fiorentino era fissato il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa ricorda l’annuncio dell’incarnazione ricevuto dalla Vergine Maria. Non a caso, la data cade nove mesi esatti prima di Natale.

A questa festa i nostri concittadini rimasero molto affezionati. Tanto che, quando nel 1582 entrò in vigore il calendario gregoriano (quello che seguiamo adesso), la città proseguì a contare gli anni alla sua maniera e quindi a festeggiare il capodanno fiorentino il 25 marzo. Continuò fino al decreto del Granduca Francesco III di Lorena che nel 1749 decise di far partire l’anno il primo gennaio. Risolse così una volta per tutte la grande “confusione di date” che esisteva in Toscana, uniformandosi al sistema usato all’epoca in buona parte d’Europa.

In precedenza sia Firenze sia Pisa erano unite dal capodanno, festeggiato da entrambe il 25 marzo, ma divise da uno scarto di dodici mesi: in quella stessa data nella prima città l’anno iniziava, nella seconda volgeva al termine. Un bel rompicapo.

Come viene festeggiato: l’opera miracolosa della Santissima Annunziata

Ai giorni nostri, il “vecchio” capodanno rimane la tradizione più antica, rispolverata ufficialmente dal Comune di Firenze a partire dal 2000 con la sfilata del corteo storico della Repubblica fiorentina dal Palagio di Parte Guelfa fino alla Santissima Annunziata, principale santuario mariano della città. Il simbolo della festa è infatti l’affresco che raffigura l’Annunciazione, custodito all’interno della basilica, dove un tempo si recavano in pellegrinaggio i contadini per rendere omaggio all’effige dell’Annunziata, sulla quale esiste una leggenda.

L’opera sarebbe miracolosa: si narra che il pittore, un certo frate Bartolomeo, non riuscì a completare la scena perché non era in grado di ritrarre le fattezze del volto della Madonna. A terminare il capolavoro – sempre secondo il mito – sarebbe stata una mano prodigiosa, quella degli angeli.

Capodanno fiorentino, il percorso del corteo storico

Dopo due anni di festeggiamenti ridotti, il Capodanno fiorentino è ripartito nel 2022 portando nelle vie e nelle piazze della città il corteo storico. Partenza nel pomeriggio del 25 marzo dal Palagio di Parte Guelfa, per poi raggiungere piazza Santissima Annunziata, secondo un percorso prestabilito.

Quando si abbassa il prezzo di benzina e diesel: sconto sulle accise

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto energia, scatta lo sconto sulle accise dei carburanti: ecco quindi quando si abbassa il prezzo della benzina e del diesel e fino a quando dura questo “bonus”. A seguito della guerra in Ucraina, il costo di un rifornimento è schizzato alle stelle, superando i 2 euro al litro sia per la verde sia per il gasolio, con effetti importanti anche sulle quotazioni del gas per alimentare i veicoli.

Da quando si abbassa il prezzo della benzina e del diesel: quanto si risparmia

Il decreto energia che introduce misure di sostegno all’economia è stato pubblicato durante la notte sul pdf della Gazzetta Ufficiale del 21 marzo 2022, per tagliare le tasse sui carburanti. La misura entra in vigore dal giorno successivo alla data di pubblicazione, si legge nel testo del decreto.

Sulla carta lo sconto sulle accise di benzina e diesel scatta quindi da oggi, 22 marzo 2022, ma nei fatti si rifletterà direttamente sul prezzo dei carburanti alle pompe dei distributori probabilmente dal 23 marzo. Ecco a quanto ammonta il taglio delle accise:

  • benzina, riduzione delle accise a 0,478 centesimi al litro
  • gasolio usato come carburante, diminuzione delle accise a 0,367 al litro

In sostanza alla pompa il risparmio sarà di 30,5 centesimi di euro al litro.

Fino a quando dura lo sconto sulle accise di benzina e gasolio

Si abbassa quindi il prezzo di benzina e diesel, ma lo sconto non varrà per sempre: la riduzione delle accise, si legge nel testo del decreto energia, durerà fino al 30esimo giorno dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Questo vuol dire che, in assenza di nuovi provvedimenti del governo Draghi, la diminuzione delle accise dei carburanti finirà dopo il 20 aprile 2022.

Secondo le stime fatte nei giorni scorsi dal Codacons questa misura permetterà di riportare il prezzo della benzina e del gasolio tra 1,8 e 1,9 euro al litro, con un risparmio rispetto ai costi pre-decreto di circa 15 euro a pieno. Un intervento insoddisfacente, dice l’associazione dei consumatori, perché non risolverà il problema del caro-carburanti, in costante crescita da un anno a questa parte, con un’ulteriore impennata a seguito della guerra in Ucraina. Nelle ultime settimane, per far fronte ai rincari, molti si sono affidati anche alla tecnologia, scaricando le app con la mappa dei distributori dove la benzina è più economica.

Le altre misure del decreto energia: dal bonus carburante

Oltre allo sconto sulle accise, il decreto energia pubblicato in Gazzetta Ufficiale prevede che per il 2022 il valore del bonus benzina (ossia i buoni carburante ceduti gratuitamente dalle aziende ai lavoratori) non verrà conteggiato nel reddito annuale, fino a un massimo di 200 euro per lavoratore.

Inoltre il tetto Isee per godere del bonus bollette (energia elettrica e gas) viene aumentato a 12.000 euro dal 1° aprile al 31 dicembre 2022. Come annunciato dal governo, sono previsti inoltre crediti di imposta in favore delle imprese, per “scaricare” dalle tasse il prezzo dei consumi energetici.

Green pass bambini sotto i 12 anni: da che età è obbligatorio

Dal 1° aprile 2022 cambiano le regole anti-Covid, ma le norme sull’obbligo di green pass per i bambini sotto i 12 anni non mutano, come non vengono modificate le norme per l’accesso dei minorenni under 12 allo stadio, al cinema, al ristorante, sui treni e nei negozi: ecco da che età è obbligatorio il certificato verde, base e rafforzato.

Green pass sotto i 12 anni: anche i bambini ricevono il certificato verde

Come succede per gli adulti che si sottopongono al primo ciclo o al richiamo booster, anche i bambini tra i 5 e gli 11 anni, vaccinati con due o tre dosi oppure guariti dal Covid negli ultimi 6 mesi, ricevono il super green pass. Lo ha chiarito una nota del Ministero della Salute. Nonostante questo, per i bambini under 12 non serve il green pass per l’accesso a tutte le attività dove è invece previsto l’obbligo per i ragazzini sopra i 12 anni compiuti.

Per quanto riguarda la vaccinazione della fascia di età 5-11 anni, viene usato il prodotto Pfizer e quello Moderna, in formulazione pediatrica, con un terzo del dosaggio rispetto a quello previsto per gli adulti. Sono previste una prima e una seconda dose a 3 settimane di distanza.

Da che età è obbligatorio il green pass: sotto i 12 anni non serve, dallo stadio al cinema

Tutti i bambini sotto i 12 anni (che ancora non hanno compiuto questa età) non hanno l’obbligo di avere il green pass dove invece viene richiesto agli altri: gli under 12 possono andare allo stadio, accompagnare i genitori nei ristoranti o al bar, entrare nei cinema senza bisogno del certificato verde. E ancora possono entrare dal parrucchiere, nei negozi e nei centri commerciali senza il green pass base, come invece previsto per tutti gli altri fino al 31 marzo 2022.

Per i piccoli che hanno tra i 5 e gli 11 anni e che fanno il vaccino, la piattaforma nazionale www.dgc.gov.it genera automaticamente il super green pass, ma per questa fascia di età il certificato non viene richiesto e non è obbligatorio per l’accesso alle attività. I bambini sotto i 6 anni, oltre a essere esentati dall’obbligo di green pass, possono non indossare la mascherina al chiuso.

Le regole per gli over 12: obbligo per andare allo stadio, al ristorante e al cinema

A differenza dei bambini sotto i 12 anni, per i ragazzini che hanno compiuto 12 anni si applicano le regole generali sull’obbligo di green pass, cambiate in parte con i vari decreti. Il super green pass serve ai bambini sopra i 12 anni compiuti per andare al cinema, al teatro e nei luoghi di spettacolo (dal 1° aprile green pass base per gli spettacoli all’aperto); per mangiare al chiuso al ristorante o al bar (dal 1° aprile green pass base al chiuso, senza all’aperto); per accedere allo stadio e a eventi sportivi come spettatori (basta un tampone dal 1° aprile); per entrare in palestre e centri benessere; per andare nei musei (fino al 31 marzo).

Ricordiamo che dal 1° aprile cambiano le regole e anche per gli over 12 non servirà più il green pass in: attività commerciali all’aperto, sport all’aperto, negozi, uffici pubblici, poste, parrucchieri, hotel, sagre, fiere, musei, mostre, parchi di divertimento e mezzi pubblici locali (bus, tram, metro). Sempre dal 1° al 30 aprile sarà sufficiente un tampone negativo per salire sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza (aerei, navi, treni), per andare allo stadio e assistere a eventi sportivi, per mangiare al ristorante al chiuso. Il green pass non è obbligatorio per tutti i bambini, sopra o sotto i 12 anni, per andare a scuola (asili, elementari, medie, superiori).

A caccia delle frasi di Dante: tour insolito per 3 vie di Firenze

Nella celebre lettera indirizzata a Cangrande della Scala, signore di Verona, amico e protettore, Dante Alighieri tenne a definirsi fiorentino di nascita ma non di costumi. In effetti, sappiamo bene come l’esule stimasse poco i compatrioti. Nemmeno per i grandi uomini come Farinata degli Uberti, per i sapienti come il vecchio maestro Brunetto Latini, o addirittura per i padri degli amici come Cavalcante dei Cavalcanti ebbe mai riguardi. Tutti tra le fiamme. Eppure la casa di Dante rimase sempre Firenze, nonostante tutto: le tante frasi del Sommo Poeta, disseminate sulle lapidi poste in vie e vicoli della città, ne sono una testimonianza.

Quando nel 1900, il Comune di Firenze incaricò Isidoro del Lungo assieme ad altri studiosi di cercare nella Commedia ogni riferimento ai luoghi della città, i cieli prevalsero. Le terzine della topografia fiorentina ricordano nove volte l’Inferno, cinque volte il Purgatorio e venti volte il Paradiso. Dopo oltre dieci anni di esilio, Dante ricordava ancora bene le sue strade. Oggi, trentaquattro lapidi segnano questi spazi. Scopriamone alcune.

Via dei Calzaiuoli e il “mistero” dantesco (Inferno, Canto X)

se per qvesto cieco
carcere vai per altezza d’ingegno,
mio figlio ov’è? e perché non è teco?

ed io a lvi: da me stesso non vegno:
colvi che attende là per qvi mi mena,
forse cvi gvido vostro ebbe a disdegno

Il Canto X del’Inferno è senza dubbio uno dei più famosi della Commedia. Qui, chiusi all’interno dei sepolcri infuocati giacciono i seguaci di Epicuro, materialisti colpevoli di aver negato l’immortalità dell’anima. Cavalcante dei Cavalcanti emerge dalla tomba e non si preoccupa di interrompere il dialogo con Farinata degli Uberti. L’uomo desidera notizie di suo figlio Guido, amico inseparabile del poeta nei giorni felici. Dante risponde bruscamente, ricordando la ragione divina del suo viaggio e con un’allusione alla poca religiosità di Guido.

Questo canto evidenzia il mistero del silenzio dantesco sull’eresia catara. La grande eresia del Medioevo fu molto diffusa a Firenze, tra il rinnovamento cattolico di francescani e domenicani, le lotte violente, i roghi e la prossimità politica tra eretici e ghibellini. Possibile che la Commedia, tanto attenta alla storia fiorentina, taccia dei catari? La domanda sorge al Canto X, facile considerare l’epicureismo un’eresia. E soprattutto, ricordare come il ghibellino Farinata degli Uberti finì sul rogo in piazza Santa Croce, una condanna forse politica e per fortuna sicuramente post mortem. D’altra parte i catari non erano affatto epicurei, la loro dottrina si basava sul dualismo tra Dio e il diavolo, infero creatore del mondo materiale, dalla cui prigione l’anima umana doveva liberarsi. La domanda resta ancora senza risposta. La lapide è in via Calzaiuoli 11-13 rosso, dove si trovavano le case dei Cavalcanti.

La scalinata verso la “cima” di Firenze e le frasi di Dante (Purgatorio, Canto XII)

per salire al monte
dove siede la chiesa che soggioga
la ben guidata sopra rubaconte,

si rompe nel montar l’ardita foga,
per le scalee, che si fero ad etade
ch’era sicuro il quaderno e la doga

Nella prima Cornice del Purgatorio, Dante ha incontrato le anime dei superbi. L’angelo dell’umiltà tocca la fronte del poeta con le sue ali e invita a proseguire per la seconda. La strada ricorda la salita fiorentina verso la chiesa di San Miniato al Monte che domina la ben guidata e il vicino Rubaconte. Il cammino è meno faticoso perché le ali dell’angelo hanno cancellato il peccato di superbia. Anche tra gli angeli, le strade ricordano la città natale. Firenze casa di Dante, anche in Purgatorio.

Qui la curiosità è toponomastica e ironica. Il podestà Rubaconte da Mandello finì per lasciare il proprio nome al ponte che aveva costruito nel 1237. Un ricordo sopravvissuto a lungo, nella forma popolare del Rubaponte. Oggi lo stesso collegamento è assicurato dal ponte alle Grazie. L’ironia invece è quella della ben guidata: Firenze. Dante non stimava affatto il governo cittadino. La lapide è fissata all’inizio della scalinata che conduce verso Piazzale Michelangelo.

La torre vicino Ponte Vecchio (Paradiso, Canto XVI)

la casa di che nacqve il vostro fleto,
per lo givsto disdegno che v’ha morti,

e pvose fine al vostro viver lieto,
era onorata, essa e svoi consorti

Queste frasi ricordano una sorta di mito fondativo della Firenze di Dante: l’origine della guerra civile tra guelfi e ghibellini. Fleto, significa lutto. Essa, è la fanciulla di casa Amidei, onorata promessa sposa di Buondelmonte dei Buondelmonti. Secondo la versione “romanzata”, Buondelmonte scelse l’amore e tradì la promessa di matrimonio per una ragazza della famiglia Donati. Secondo i canoni del tempo, gli Amidei dovevano vendicarsi. Il matrimonio avrebbe dovuto celebrarsi la domenica di Pasqua del 1216. Quel giorno, Buondelmonte vestì di bianco, montò un cavallo bianco, passò Ponte Vecchio. Gli Amidei attendevano, atterrarono Buondelmonte e lo uccisero. Buondelmonti e Donati formarono la parte guelfa. I ghibellini si strinsero con gli Amidei.

La ricerca storica sfata il mito. Enrico Faini ha pubblicato un saggio molto interessante: Il convito del 1216. La vendetta all’origine del fazionalismo fiorentino. Lo studio dei contratti notarili mostra come negli anni immediatamente precedenti l’omicidio, i Buondelmonti smisero bruscamente d’invitare come testimoni gli uomini delle famiglie che sarebbero diventate ghibelline, prendendo ad appoggiarsi ai futuri guelfi. Probabilmente, il cambiamento di fazione precedette e causò quello di politica matrimoniale. Infine, soltanto dopo un secolo e una volta che le fazioni aristocratiche ebbero ammantato la lotta politica con gli ideali guelfo e ghibellino, un caso secondario di vendetta privata poté essere mitizzato. La Torre degli Amidei (o Torre dei Leoni) sorge in via Por Santa Maria 9-11 rosso, prossima al Ponte Vecchio.