venerdì, 11 Luglio 2025
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Rifiuti, il Chianti si attrezza per non produrne più

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Acquisti verdi, riutilizzo degli imballaggi, revisione della modalità di raccolta e applicazione di un marchio “waste-less” per uffici ed esercizi commerciali. E’ pronto il piano per rendere il Chianti una terra senza rifiuti, nel giro di qualche anno.

IL PROGETTO. Il piano, elaborato dalla Provincia di Firenze in collaborazione con Ambiente Italia, SAFI (azienda di gestione dei rifiuti del Chianti fiorentino) e i comuni del Chianti, sarà presentato domani a Rimini, dove è in corso fino a sabato la 14esima edizione del festival Ecomondo. “Chianti Waste-less” è un innovativo progetto che prevede un sistema di azioni integrate per la riduzione dei rifiuti nei quattro Comuni del Chianti fiorentino – Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, San Casciano e Tavarnelle – cofinanziato da Comunità Europea e  Provincia di Firenze.

ISTRUZIONI. Tra le azioni da mettere in pratica ci sono la promozione di un sano stile di vita dei cittadini, l’applicazione di un marchio “waste-less” per uffici, negozi, bar e ristoranti, agriturismi, bed&breakfast e hotel, mense scolastiche, sagre ed eventi locali; la diffusione degli ‘acquisti verdi’ nei Comuni coinvolti; il riutilizzo degli imballaggi terziari e la realizzazione di centri di recupero/mercati dell’usato. E ancora: la revisione delle modalità di raccolta e dei sistemi di contabilizza­zione, tariffazione e regolamenta­zione dei rifiuti, la promozione dell’utilizzo e della commercializzazione di materiali riciclati.

PROVINCE VERDI. “Vogliamo diventare una delle Province più verdi d’Italia e in questo senso ‘Chianti Waste-less’ non è un progetto a sé stante – commenta l’assessore provinciale Renzo Crescioli – ma rientra in una più ampia programmazione che portiamo avanti da moltissimo tempo. Abbiamo a cuore il futuro di questa terra e crediamo fermamente di dover garantire un territorio sano e salubre alle future generazioni”.

Bastoni e pistole, assalto alla ditta cinese a Prato

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Pistola alla mano, coltelli, bastoni e passamontagna sul volto. Cinque banditi hanno preso d’assalto una ditta di confezioni gestita da cinesi, in via San Paolo a Prato. E’ successo la scorsa notte alle 3 circa. Magro il bottino.

LA RAPINA. I cinque hanno fatto irruzione in un locale adibito a mensa dove si trovavano cinque persone che sono state minacciate affinché consegnassero loro denaro e merce.

BOTTINO. I rapinatori sono riusciti a portare via una decina di telefoni cellulari, due computer, circa 50 euro e i documenti di uno dei presenti.

IL PRECEDENTE. Solo qualche settimana fa, sempre a Prato, era finita in manette una banda di rapinatori cinesi, tra i 19 e i 41 anni, che avevano aggredito un connazionale mentre si trovava vicino alla ditta per la quale lavorava. Dopo averlo preso a calci e pugni e minacciato con una pistola, la banda si era allontanata, una volta capito che l’uomo non aveva con sé né denaro né merce di valore.

Renzi, 90 milioni per le strade

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Questa mattina nella “Sala di Lorenzo” in Palazzo Vecchio il sindaco Matteo Renzi ha tenuto una conferenza stampa durante la quale ha presentato il piano triennale degli investimenti che il Comune di Firenze effettuerà da qui fino al 2013.
 

TEMI. Molteplici i temi toccati questa mattina dal sindaco Renzi: dalla viabilità, all’edilizia scolastica, ai beni culturali, agli impianti sportivi, al problema del verde e altre “voci varie” che racchiudono temi minori ma pur sempre importanti.

STRADE. Per quanto riguarda il tema della viabilità che comprende strade, piste ciclabili e molto altro ancora, il sindaco ha affermato che entro il 2013 verranno investiti in questo settore circa 90 milioni di euro così suddivisi: 36,4 milioni di euro nel 2011, 31,6 milioni nel 2012 e, infine, 27,7 milioni nel 2013.

EDILIZIA. Particolare attenzione va riservata anche all’edilizia scolastica per la quale è prevista una spesa di 17 milioni di euro nel 2011, 14 milioni nel 2012 e 18 milioni nel 2013.

VERDE PUBBLICO. I beni culturali prevedono, a differenza degli altri settori, consistenti interventi di sponsorizzazione da parte dei privati mentre, per quanto riguarda il tema del verde pubblico, nel 2011 sono previsti circa 7 milioni di euro di investimenti da parte del Comune che vorrebbe, addirittura, spostare il Camping adesso presente sotto il Piazzale Michelangelo creando un’area verde che si estenda da Piazza Ferrucci fino al Piazzale Michelangelo e che comprenda sia il giardino degli Iris che il giardino delle rose.

SPORT. Ulteriori investimenti sono poi previsti per gli impianti sportivi quali la piscina di Bellariva e l’area di San Bartolo a Cintoia per la quale il Comune stanzierà circa 12 milioni di euro; infine, in vista dei mondiali di ciclismo il cui arrivo sarà in Viale Paoli, saranno investite ulteriori somme di denaro.

VOCI VARIE. Per ultima, ma non meno importante, arriva la categoria “voci varie” che racchiude in sé molti piccoli aspetti che non possono essere sottovalutati, quali i mercati, i cimiteri e altri ancora. In merito, Renzi, ha affermato che entro i prossimi tre anni verranno stanziati, per questo settore, circa 380 milioni suddivisi nel seguente modo: 146 milioni di euro nel 2011, 100 milioni nel 2012, 106 milioni nel 2013 e 35 milioni di euro dell’intervento del Comune per il Parco della Musica.

A Scarperia la fabbrica dei coltelli di pregio. Venduti a nero

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Coltelli artigianali, con manici di corno di animale, legno e rifiniture in argento. Tutto made in Mugello e commercializzato rigorosamente a nero. Ammonta a 513 milioni di euro l’Iva evasa da una società mugellana, che organizzava le vendite tramite corriere espresso o posta.

PRESTANOME. A ricevere i pagamenti effettuati dai clienti in assegni o vaglia postali era il nipote del titolare della ditta, che, trattenuta per sé una percentuale del 3,5% dell’intero valore, girava la somma restante alla società dello zio.

LA RETE. Le spedizioni venivano effettuate in Sardegna e in diversi paesi stranieri, per lo più europei. Il giro delle vendite in nero è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Firenze grazie ai dati forniti dagli spedizionieri e alle risultanze delle indagini finanziarie, che hanno permesso di individuare tutte quelle movimentazioni di denaro in contante non inserite in contabilità. Collegata a tale impresa è risultata anche l’attività evasiva svolta da un artigiano che lavorava anch’egli a nero per conto della stessa società. L’artigiano, già dipendente di una società nel settore meccanico, a partire dal 2005 aveva fornito all’impresa di Scarperia coltelli di vario tipo completamente a nero.

MERCE DI PREGIO. Prodotti di pregio, quelli smerciati in questa maniera, valutati in diverse migliaia di euro, tant’è che i ricavi e l’Iva non dichiarati dalle due attività ammontano ad oltre mezzo milione di euro. L’attività era portata avanti all’interno di un garage di proprietà, dove erano stati collocati tutti gli attrezzi del mestiere (trapano a colonna, sega a nastro, morsa, piccolo tornio, smerigliatrice) nonché materie prime e di consumo (lastre in ottone, acciaio e alpaca, corna di bufalo). Lo stesso artigiano pubblicizzava i suoi coltelli su alcuni siti internet specializzati. Oltre alla società di Scarperia, i coltelli erano forniti anche a soggetti privati, amatori o collezionisti del settore, ed imprese commerciali.

Simulata una nuova alluvione 44 anni dopo. Per salvare le opere d’arte

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Una simulazione per capire come affrontare una nuova alluvione. E’ quella che si è tenuta questa mattina, in una data (il 4 novembre) che resterà per sempre nella memoria di fiorentini e non solo, per quanto avvenne nel 1966. La terribile alluvione di quell’anno ha marchiato in maniera indelebile la città, le persone e molte opere d’arte. Per testare la risposta della città, della Protezione Civile e delle Forze dell’Ordine locali nell’eventualità di una situazione simile, si è tenuta questa mattina l’esercitazione “ARTinONDA 2010”.

L’ESERCITAZIONE. Al centro della simulazione – realizzata con la collaborazione e il supporto della Prefettura di Firenze – la possibilità di una esondazione del fiume Arno: quali sarebbero le conseguenze per il territorio, le opere d’arte, le infrastrutture? L’esercitazione intendeva chiarire tutti questi aspetti. Nel corso dell’evento, così come previsto dal protocollo d’intesa per la messa in sicurezza dei beni culturali fiorentini in caso di alluvione, la Sala Operativa della Protezione Civile provinciale ha inviato a tutti i soggetti coinvolti nell’accordo le comunicazioni relative all’andamento del livello idrico del fiume Arno e all’eventuale superamento dei livelli di guardia. ARTinONDA 2010 è stata l’occasione per testare l’avvio e il funzionamento delle procedure da attivare nelle più delicate situazioni di emergenza.

GIORGETTI. “Così come è avvenuto recentemente con l’operazione Giotto2010 in Mugello – afferma Stefano Giorgetti, assessore provinciale alla Protezione Civile – anche con ARTinONDA la Provincia di Firenze intende monitorare ed eventualmente perfezionare il lavoro d’équipe in emergenza che da sempre è chiamata a portare avanti. Siamo fortemente convinti della utilità di momenti di confronto ed esercitazione nel settore della Protezione Civile – conclude – un ingranaggio complesso, formato da moltissime variabili che, più di altri, deve funzionare in maniera irreprensibile”.

PROTEZIONE CIVILE. “Il monitoraggio del territorio rappresenta senza dubbio una delle strategiche attività della nostra Sala Operativa di Protezione Civile – spiega Paolo Masetti, Responsabile Protezione Civile provinciale – presidiata 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno e che opera all’interno di un sistema la cui complessità richiede necessariamente che siano testate, come in questo caso, le procedure e le modalità di raccordo messe a punto e condivise con le altre componenti del sistema provinciale di protezione civile”.

CELEBRAZIONI. E questa mattina si è tenuta anche una doppia celebrazione per ricordare l’alluvione del 1966: quella liturgica con la Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo di Firenze, Mons. Giuseppe Betori, e quella civile alla presenza dell’assessore Stefania Saccardi, in rappresentanza del Sindaco, con il lancio della corona d’alloro, in memoria delle 17 vittime della città e delle 18 della Provincia, per un totale di 35 vittime, tra cui le due più piccole, Mariana Lipari e Leonardo Sottile di soli 3 anni.

BETORI. “L’odierna commemorazione dell’alluvione di Firenze, delle sue vittime ma anche della generosità degli “angeli del fango” – ha detto l’Arcivescovo Betori, lui stesso ex Angelo del Fango – si colloca in giorni assai tristi per il nostro Paese, che deve ancora contare i morti a causa del dissesto del territorio. Non possiamo quindi non unire al ricordo delle sofferenze fiorentine del passato quelle odierne del territorio di Massa e delle regioni del nord-est d’Italia. Firenze si sente vicina a città e borghi in cui si rivive una sofferta esperienza di privazione e di lutto”.

COMMEMORAZIONE. Terminata la Santa Messa l’Arcivescovo, con un corteo con le autorità e i fedeli presenti, si è spostato al centro del vicino ponte alle Grazie, dove è stato benedetto il fiume, la prima volta da parte di un Arcivescovo di Firenze, e poi lanciata in Arno, preceduto da un breve saluto dell’assessore Saccardi, la corona d’alloro del Comune, portata da un ex angelo del Fango, Laura Lonzar, in costume rinascimentale.

OMELIA. “Imitare Dio, imitare Cristo, prendendoci cura l’uno degli altri – ha concluso  l’Arcivescovo durante l’omelia –  non è solo un progetto di vita di fede, ma anche l’essenza di quello che possiamo definire il bene comune della società. È un prendersi cura che deve cominciare dall’ambiente naturale, senza il quale la vita entra in pericolo e il futuro del mondo appare minacciato. Non ci può essere cura della persona se non in un contesto di sicurezza del territorio che ne costituisce l’habitat. Si tratta di un’attenzione primaria e cautelare, che ha anche ritorni economici a tutti evidenti. A fronte dei molteplici sprechi e della dissipazione di risorse che ancora caratterizzano molte scelte, occorre richiamare a questo dovere vitale e basilare. Una richiesta da fare anche a chi ha responsabilità di gestione della cosa pubblica.  Questo ci chiede la memoria delle nostre vittime di quarantaquattro anni fa, come pure quella della mamma e del suo bambino sulle colline di Massa. Non possiamo delegare tutto agli interventi postumi, che quando ci ridanno le nostre case non ci ridonano i nostri morti”.

Controlli nella notte in centro, 15 denunce

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Controlli a tappeto nelle principali piazze del centro storico. Da ieri pomeriggio a stanotte gli agenti della Questura di Firenze hanno fermato 160 persone, ne hanno identificate 18 e denunciate 15. Una è finita in manette.

PIAZZE. L’operazione ha riguardato il centro storico fiorentino dal Mercato Centrale a Santa Croce, da Santo Spirito a via Palazzuolo.

ARRESTO. La persona arrestata è un senegalese controllato nella sera al Mercato centrale, inottemperante all’Ordine del Questore di lasciare il territorio italiano. Le denunce riguardano per lo più reati relativi all’immigrazione e una per guida in stato di ebbrezza: ad un soggetto di 51 anni, fermato da una volante, intorno alle ore 3.45, sul Ponte alle Grazie, alla guida di una Jaguar X-Type, con tasso alcoolico di 1.95, è stata ritirata la patente e sequestrata l’autovettura. Nella sera due marocchini e un rumeno sono stati sanzionati per ubriachezza.

CONTRAFFAZIONI. Al parco delle Cascine i poliziotti a cavallo hanno sequestrato numerosi articoli con marchio contraffatto abbandonati da venditori abusivi in fuga. La Questura ha avviato, nei confronti di tutti gli stranieri irregolari, le procedure per l’espulsione dal territorio nazionale.

Usura, 181 interventi (e 13 milioni) in 9 mesi per i soggetti in difficoltà

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Usura e difficoltà economiche, un convegno per fare il punto sulla (difficile) situazione.

IL CONVEGNO. E’ quanto si è tenuto stamani a Palazzo Medici Riccardi, quando era in programma il convegno “Il credito negato. Le difficoltà di accesso al credito in tempi di crisi economica”. “Nei primi nove mesi del 2010 centinaia di fiorentini si sono rivolti alla Fondazione Prevenzione Usura. Tra le tante richieste esaminate dalla Fondazione, quelle che presentavano i presupposti previsti dalla legge sono state 40. L’intervento di aiuto, per questi 40 casi, ha riguardato una cifra complessiva di 2.665.000,00 di Euro”: questi alcuni dei dati che sono stati forniti oggi, nel corso dell’iniziativa voluta dalla Provincia di Firenze.

INTERVENTI. Ma non solo. Secondo i dati forniti dalla Fondazione Prevenzione Usura, da gennaio a settembre di quest’anno i centri della Toscana hanno assistito 181 tra famiglie e piccole imprese in difficoltà finanziarie, per un investimento di 13 milioni e 132mila euro. “Il nostro intervento è completamente a titolo gratuito, senza recupero di alcuna spesa o commissione, spiega Leandro Chiarelli, vicepresidente della Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura, che opera in provincia di Firenze da oltre un decennio. “Ad oggi – ha ricordato Chiarelli – nel territorio provinciale sono in funzione 9 Centri di Ascolto, in cui operano volontari, con specifiche professionalità, che forniscono le consulenze e rilasciano garanzie in denaro a favore delle banche per agevolare la concessione di finanziamenti”.

CONIGLIO. “La situazione che emerge in Toscana e nel territorio fiorentino merita grande attenzione anche da parte delle Istituzioni – ha commentato Antonella Coniglio, Assessore politiche sociali, sicurezza e legalità Provincia di Firenze – alla luce del fatto che i centri di ascolto e i centri di riferimento per la concessione del Microcredito di Solidarietà, promosso dalla Regione Toscana, stanno registrando un incremento di richieste che si sviluppa con l’aggravarsi della crisi economica. La crisi economica e la crisi del modello del welfare rendono i cittadini, gli artigiani, le piccole imprese i “soggetti deboli” ai quali anche le Politiche sociali devono guardare con grande attenzione per sviluppare iniziative che promuovano il benessere in ogni settore della vita quotidiana”.

ITALIA. Preoccupanti anche i dati su scala nazionale forniti dal Forum Nazionale Antiusura Bancaria: “Più di ventiquattro milioni (24,4) di nostri connazionali, cittadini e imprese, sono considerati come ‘appestati’ dalle banche e dalle finanziarie. Circa 1.250.000 nuclei famigliari rischiano l’espropriazione della casa e di ogni altra proprietà; 1.600.000 piccole imprese saranno costrette a breve a chiudere l’attività; 1.300.000 piccole e medie imprese vanno ormai inesorabilmente verso il fallimento”.

Montolivo si opera il 15 novembre

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Anche Riccardo Montolivo dovrà essere operato. E ora c’è pure la data: il prossimo 15 novembre.

L’ANNUNCIO. Lo annuncia la Fiorentina sul suo sito ufficiale, in una nota con cui si spiega che “dato il persistere della sintomatologia dolorosa alla caviglia di Riccardo Montolivo, nonostante le terapie conservative eseguite, l’atleta sarà sottoposto ad intervento chirurgico risolutivo per l’impingement posteriore della caviglia, iniziato dopo un trauma contusivo durante i recenti Mondiali in Sudafrica”.

DATA E LUOGO. Decisa, come detto, anche la data dell’intervento: il 15 novembre, ad Amsterdam, dal Prof. Van Dijk.

DISPONIBILITA’. Nel frattempo – conclude la società viola nella sua nota, “rimane invariata la disponibilità agonistica dell’atleta, dato che lo stesso Specialista ha assicurato il non peggioramento della patologia in atto”.

Colore alla Galleria del Palazzo

Il colore nelle opere in mostra si muove dal figurativo della cultura pop all’astratto, da inedite ricerche materiche alla pittura ad olio, liscia, trattata come un acquerello.
Sono 5 gli artisti in mostra:
Paolo Ancarani. Diplomato al liceo artistico di Ravenna, dove vive e lavora.
“Il movimento è il tema del nuovo genere della pittura d’Anacarani. Privo di forma, si sontanzia in una massa che ha forza, linea. Le linee curve si frangono in colori brillanti, richiamando la pop art. La pennellata è grossa, con effetto materico; la dinamicità del tema si trasforma nel gesto pittorico, sobrio ed elegante”. Cesare Melandri
Enrico Grasso. Dopo aver avuto esperienze nel campo scenografico e della grafica, dal 1997 si dedica a tempo pieno alla pittura.
“Il pittore Enrico Grasso espone tutto un mondo di micro-immagini ricavate dalla pura osservazione di cui la sua mano intende essere il meticoloso registro evitando la minima oscillazione emotiva”. Duccio Trombadori
Hemmes. Vive e lavora a Livorno. Avvicinatosi al Movimento Spazialista, porta lentamente a maturazione una sua originale ricerca di pitto-scultura che tuttora continua.
“Nelle tele di Hemmes, dagli strappi colorati, si intravedono pulsare emozioni, si snudano bagliori di cromatismi che coprono l’intero spettro del colore, originando un effetto che dilata e contrae sensazioni, lasciando frammentare le emozioni: è l’immagine di una umanità che contrae il cuore per la disillusione e mitiga il dolore al tepore dei sogni”. Giuseppe Cordoni
Riccardo Ruberti. Allievo del Maestro Cremonini. Dopo la laurea in discipline pittoriche presso l’Accademia di Belle arti di Firenze, dal 2007 è docente di pittura e tecniche dell’incisione alla libera Accademia Trossi Uberti di Livorno.
“Un tentativo di fermare l’attimo del divenire dell’immagine. Ne deriva una ricerca pittorica formale molto ricca, a tratti maniacale, in cui però morbidezza e rigidità si mantengono in equilibrio. L’analisi della forma e il raggiungimento utopico di una sua perfezione. Un’armonia che ricerca analizzando i regni esistenti in natura, frutto di un continuo studio che arricchisce la visione.” Alice Barontini.
Luca Dall’Olio. Nasce a Chiari ( Brescia) Vive e lavora a Brescia. Frequenta il Liceo Artistico a Brescia e si diploma nel 1980 all’ Accademia di Belle Arti di Milano. Fondamentali per l’evoluzione della sua produzione artistica sono i frequenti viaggi in Turchia, Marocco, Singapore, Malesia, Giappone, Stati Uniti, Brasile e Cina. “Luca Dall’Olio è un pittore che ha saputo conservare intatto l’incantamento dell’infanzia La sua iconografia sembra provenire da una cultura orientale, dove il segno connota fortemente e contiene i tasselli figurali, mentre il colore si distribuisce in toni e controtoni creando forme nette e antinaturalistiche, e componendo personaggi e paesaggi volutamente privi di profondità prospettiche, quasi a sottolineare la natura squisitamente letteraria”.Vittorio Sgarbi

IL COLORE NELLL’ASTRATTO E IL FIGURATIVO. Ancarani, Grasso, Hemmes, Ruberti, Dall’Olio Collettiva
A cura di beatrice cifuentes sarmiento
Dal 03/XI/2010 al 26/XI/2010
Galleria del Palazzo-Coveri. 19 Lungarno Guicciardini. Firenze
Orario: 11.00-13.00 15.300-19.00 – da martedì a sabato
Ingresso: libero
Contatti: Tel. 055281044

Fabrizio Del Bimbo

Frane a Massa, “3 avvisi di garanzia”

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Maltempo e frane in provincia di Massa, sarebbero tre, per il momento, gli avvisi di garanzia.

L’INCHIESTA. A quanto si apprende, dunque, l’inchiesta aperta dal sostituto procuratore Rossella Soffio nell’ambito delle frane che hanno interessato Lavacchio e Mirteto, nel comune di Massa, provocando tre morti la notte del 31 ottobre scorso, avrebbe portato ai primi indagati.

LAVORI. Si tratterebbe del legale rappresentante della ditta che ha eseguito i lavori a Montalbano (Mirteto) nell’aprile del 2009: lavori disposti dal Comune, che vennero eseguiti per la messa in sicurezza della montagna dopo una frana.

COMUNE. Nel registro degli indagati sono stati iscritti anche un dirigente e un geometra del Comune di Massa. Ancora non si conoscono i capi di imputazione a loro carico: l’inchiesta è stata aperta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo.