lunedì, 26 Maggio 2025
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Toscana, il rischio zona gialla è lontano: più contagi, ricoveri sotto controllo

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Nessun rischio, ad oggi, di vedere la Toscana in zona gialla: in una settimana – dice la fondazione Gimbe – i contagi di coronavirus sono aumentati di circa un quinto, l’incidenza dei casi è in leggero aumento, ma i ricoveri sono sotto controllo e secondo le regole dei colori Covid la regione rimane bianca. L’argine dei vaccini per ora sembra tenere, l’attenzione però resta alta. Situazione più preoccupante nei territori confinanti dell’Umbria, la seconda regione in Italia dopo il Friuli Venezia Giulia per percentuale di posti letto occupati nelle terapie intensive.

Rischio zona gialla: le regole per il cambio di colore e i parametri

L’incidenza dei casi settimanali di Covid in Toscana, tra il 1° e il 4 novembre 2021, resta sopra la soglia di allerta con 57,7 contagi ogni 100.000 abitanti. Lo dice l’ultimo monitoraggio settimanale della cabina di regia sul coronavirus, in base al quale sono decisi i cambi di colore. La scorsa settimana questo dato era al 57,58, sette giorni prima al 44,36, a metà ottobre al 38,32. Una tendenza quindi in costante crescita.

Secondo le regole fissate a livello nazionale e tutt’oggi in vigore, una volta oltrepassata la soglia dei 50 contagi ogni 100.000 abitanti, la Toscana rischia la retrocessione in zona gialla se i due parametri dei ricoveri in ospedale vanno oltre la soglia critica: tasso di occupazione dei posti letto ordinari superiore al 15% e delle terapie intensive oltre il 10%.

I parametri della Toscana, oggi non c’è rischio di zona gialla

Stando alle stime di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, in Toscana è occupato il 5% dei posti letto in area medica e il 5% nelle terapie intensive: dati da zona bianca e non gialla. I numeri sono aggiornati al 4 novembre e risultano stabili da circa una settimana.

Quello che preoccupa è però l’incremento dei contagi di Covid in Toscana. Secondo la Fondazione Gimbe, in Toscana, come nel resto delle regioni italiane, si conferma il trend di crescita dei casi. Nella nostra regione tra il 27 ottobre e il 2 novembre l’aumento dei positivi è stato del 21,2%, superiore alla media nazionale che si attesta al 16,6%.

Agenas 4 novembre dati contagi ricoveri Toscana
I dati di Agenas, aggiornati al 4 novembre 2021, sui ricoveri per Covid in Toscana

La terza dose di vaccino in Toscana

Per mettere al sicuro i soggetti più a rischio dal ricovero in ospedale e per allontanare lo spettro della zona gialla, la Regione Toscana spinge sulla terza dose di vaccino anti-Covid: sul portale online sono aperte le prenotazioni per tutti gli over 60 e per i super-fragili.

Sempre secondo la Fondazione Gimbe il 79,4% dei toscani ha concluso il ciclo vaccinale, una percentuale quasi 4 punti sopra la media nazionale. Un altro 3% della popolazione è coperto solo dalla prima somministrazione. La Toscana poi è prima in Italia per le terze dosi ai pazienti di pazienti immuno-compromessi, coperti al 99,1% contro il 31,5% della media nazionale.

Le regole della zona gialla

Ma cosa cambia in sintesi quando una regione, come ad esempio la Toscana, torna in zona gialla? Viene reintrodotto l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, le discoteche sono chiuse, mentre i luoghi di cultura e sport (cinema, teatri, stadi, impianti sportivi) vedono diminuire la capienza e il ritorno del distanziamento tra gli spettatori. Non c’è il coprifuoco, che invece viene reintrodotto nel caso del passaggio in zona arancione. Qui il dettaglio delle regole in zona gialla.

La vita clandestina di chi tifa Juventus

L’umanità si divide in due categorie: quelli che tifano per la Juve e quelli che alla parola Juve accusano forti dolori psicosomatici.

COME LA SUOCERA

Io appartengo a quest’ultima specie! La Juve è come mia suocera: mi ricorda solo cose brutte! Il campionato perso all’ultima giornata nell’82, i rigori inesistenti, la triade. Per chi non tifa bianconero la Juve suscita la stessa simpatia di un discorso di Mario Monti sul debito pubblico.

A Firenze essere tifoso bianconero condiziona le relazioni umane. Un mio amico aveva tanti amici juventini. Poi l’ha saputo e ha cambiato subito amicizie. Anche i bambini quando presentano un loro amichetto vanno subito al problema principale: “Lui si chiama Giorgio, frequenta la mia stessa classe e ha il babbo gobbo!”.

CLANDESTINITA’

A tifare Juventus a Firenze si rischia subito di scatenare una guerra! I tifosi bianconeri a Firenze sono costretti a vivere in clandestinità, come dei carbonari. Quando la Juve segna loro non gioiscono, non urlano. Al massimo mugolano sottovoce per non insospettire i vicini di casa. Per non farsi riconoscere, i tifosi juventini sono costretti a rinnegare pubblicamente la loro fede: “È vero, la Juve ruba!”.

MARTIRI

Ma nell’intimità delle loro camerette, lontani da occhi indiscreti, baciano alla parete la foto di Roberto Bettega e pregano Luciano Moggi! Quei tre kamikaze che ostentano pubblicamente la loro fede bianconera sono costretti a vivere come dei martiri. Ogni occasione è buona per rimproverargli il loro errore. Alle poste: “Vorrei pagare questo bollettino”, “Rispetta la coda, gobbo!”.

Juventus Fiorentina dove si vede: Sky o Dazn?

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Juventus e Fiorentina si affronteranno nella dodicesima giornata del campionato di Serie A, sabato 6 novembre alle ore 18.00 all’Allianz Stadium di Torino. I viola proveranno a bissare la bella vittoria di domenica scorsa contro lo Spezia con i bianconeri, reduci da due sconfitte consecutive contro Sassuolo e Verona e più indietro in classifica. Ma dove di vede Juventus Fiorentina: Sky o Dazn?

Dove vedere Juventus Fiorentina: Sky o Dazn?

Juventus Fiorentina sarà trasmessa esclusivamente su Dazn, il servizio di video streaming online dedicato agli eventi sportivi.

Dazn è accessibile su smart tv, computer, tablet e smartphone, oltre che console per videogiochi e praticamente tutti i dispositivi in grado di trasmettere.

Juventus Fiorentina in Radio

La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da Rai Radio 1, Rai Radio 1 Sport, Radio Bruno Fiorentina, Lady Radio, Radio Bruno Toscana.

La partita in chiaro

Non ci sono opzioni per vedere Juventus Fiorentina in chiaro.

 

La Fiorentina, sabato, contro la Juventus

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Juventus e Fiorentina si sfidano in un grande classico del calcio italiano sabato, alle 18, allo Stadium di Torino per la dodicesima giornata di serie A. Ottenuta la qualificazione agli ottavi di Champions League, la Juventus non può permettersi altri passi falsi in campionato.

Gli uomini di Massimiliano Allegri sono reduci dalle due sconfitte consecutive patite contro Sassuolo (2-1 in casa) e Verona (2-1 esterno) di contro la Fiorentina è invece reduce dal netto 3-0 con il quale si è imposta contro lo Spezia.

I gigliati sin qui in stagione non hanno avuto mezze misure: sei le vittorie conseguite nel torneo, a fronte di cinque sconfitte e nessun pareggio. I viola di Vincenzo Italiano hanno perso le loro ultime due trasferte di Serie A e puntano non solo ad un risultato prestigioso che possa consentire loro di avvicinarsi alle zone alte di classifica (18 i punti raccolti) ma anche di evitare il terzo KO esterno di fila, cosa che non gli capita dal dicembre 2019 quando in panchina sedeva Vincenzo Montella.

Quello che andrà in scena sarà il confronto numero 165 tra le due squadre in Serie A. Il bilancio complessivo sorride alla Juventus in virtù delle sue 78 vittorie, dei 52 pareggi e delle 34 affermazioni della Fiorentina.

Juventus Fiorentina dove vedere la gara

Juventus-Fiorentina si giocherà all’Allianz Stadium di Torino sabato 6 novembre (alle 18) in diretta su DAZN. A dirigere la gara sarà il signor Simone Sozza della sezione di Seregno.

Juventus Fiorentina probabili formazioni

Vincenzo Italiano dovrebbe proporre una linea difensiva composta da Odriozola, Milenkovic, Martinez Quarta e Biraghi. Castrovilli, Torreira e Bonaventura a centrocampo, mentre in attacco Vlahovic sarà il perno centrale di un tridente completato da Sottil e Saponara. Possibile l’innesto di Callejon. Indisponibile Nico Gonzalez, ancora positivo al Covid.

Massimiliano Allegri si affiderà, in difesa, a Bonucci e Chiellini. McKennie e Locatelli si sistemeranno in mediana, mentre Cuadrado e Chiesa dovrebbero agire sugli esterni o, in alternativa, Rabiot. In attacco toccherà a Morata e Dybala.

Juventus Fiorentina la protesta dei tifosi

La Fiorentina non potrà contare sul sostegno dei club della curva Fiesole a Torino contro la Juventus. Ad annunciarlo sono stati gli stessi gruppi organizzati del cuore del tifo viola con un comunicato diffuso attraverso la propria pagina Facebook, in cui spiegano la ragioni della mancata partecipazione alla trasferta da sempre più sentita a Firenze.

“La limitata capienza del settore ospiti legata a questa assurda modalità di vendita online crea il serio problema a causa del quale non tutti possono acquistare il biglietto e di conseguenza qualcuno potrebbe restare fuori.

Se a questo aggiungiamo che per acquistare gli stessi biglietti vi è adesso l’obbligo di iscriversi al sito della società bianconera – prosegue la nota dei club della Fiesole – preferiamo dire “no grazie”. È arrivata l’ora di dare un segnale forte ai padroni che hanno fatto di questo sport un business. Il calcio è della gente”.

La vita clandestina di chi tifa Juventus

Firenze-Siena, l’incubo potrebbe diventare realtà: torna l’ipotesi pedaggio

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L’incubo potrebbe diventare realtà. L’autopalio, la strada che collega Firenze con Siena e che da sempre è oggetto di polemiche infinite, potrebbe diventare a pagamento. E non è l’unica in Toscana, visto che la stessa sorte potrebbe toccare alla Bettolle-Perugia e alla Siena-Grosseto.

Nuovo emendamento in Senato

Tutto è relativo ad un emendamento al Decreto infrastrutture, approvato alla Camera e atteso ora in Senato. Anas, che gestisce la strada, potrebbe aver la possibilità di creare società nuove per gestire tratte stradali. E il riferimento potrebbe essere proprio alla Firenze-Siena. Va precisato che non c’è alcun preciso riferimento a quali strade saranno interessate, così come non si parla esplicitamente di un pedaggio ma è evidente che il rischio per gli automobilisti è proprio questo.

La politica toscana: “No al pedaggio”

Da parte della politica toscana critiche su critiche. Si chiede in particolare di chiarire i dubbi sulla norma inserita dal Governo nel decreto, proprio sul punto della possibilità di creazione di una nuova società pubblica per svolgere l’attività di gestione delle autostrade statali in regime di concessione. Ad oggi Anas gestisce 32mila chilometri di strade e autostrade: la rete comprende più di 1300 km di autostrade e raccordi autostradali non a pedaggio in gestione diretta. E in Toscana le strade interessate sono proprio la Firenze-Siena, la Bettolle-Perugia e la Siena-Grosseto. La politica sembra compatta sul “no al pedaggio”, ma gli automobilisti tremano.

Tredici, il numero fortunato nel libro di Vanessa Bambi

Si intitola “Il mio Tredici” il romanzo autobiografico di Vanessa Bambi e non ha niente a che vedere con la numerologia. Danzatrice e giornalista fiorentina, a lungo collaboratrice della nostra testata, ha appena dato alle stampe il suo primo romanzo per Porto Seguro editore.

Quel “Tredici” del titolo non è un numero qualsiasi per Vanessa. Il 13 novembre 1985 è il giorno della sua nascita, punto di partenza e approdo annuale, momento perfetto per fare bilanci e per progettare il futuro. È così che “mi sono sempre più affezionata al Tredici – spiega Vanessa Bambi nella premessa del libro – che in famiglia mi hanno sempre fatto credere essere stato il numero perfetto per me, come lo ero io per lui del resto. Così, anno dopo anno, ho sempre vissuto con trepidazione l’arrivo di quel giorno, cercando di assaporare avidamente ogni attimo di quelle mie magiche 24 ore. In fondo, non si è mai troppo grandi per soffiare ed esprimere Il desiderio per eccellenza”.

La copertina de Il mio Tredici

La vita di Vanessa Bambi tra un “Tredici” e l’altro

Tra le pagine de “Il mio Tredici” Vanessa Bambi ripercorre la sua vita: dalla prima tutina indossata da neonata, passando al Topolino stampato sulla felpa anni ‘90, fino alla tuta acetata, e al primo body da danza. La vita che balla, i compleanni che passano, i pezzi di felicità condivisa, tessere d’un mosaico rimasto lucente nella memoria, intenerito per quell’infanzia festeggiata a suon di zucchero vanigliato e ciliegine candite. Arriva l’adolescenza a prenderla alla sprovvista, a portarla allo specchio, a uscire di casa, a cercare con gli occhi blu il principe azzurro e a trovarlo.

I compleanni si susseguono veloci: da quelli festeggiati in casa mangiando pizzette col cappero, alla pizza ai carciofini ordinata ai circoli, alla pizza fritta mangiata golosamente prima di un’importante audizione. Raccontandosi sul serio, ma sempre con leggerezza: le luci di Parigi, il lungomare di Napoli, il Teatro San Carlo, la bellezza velata della danza che non la lascia, la caccia al libro giusto che le disveli una verità.

Tra passato e futuro, quel Tredici a fare da spartiacque

Vanessa trentenne continua a credere nei suoi sogni, ed è sempre quel Tredici che ritorna a mostrarle la felicità a portata di mano, sì da potersi dire felice di sé. Felice nell’attesa materna, che si concretizza in un fagottino colorato di rosa. La vita che non si ferma, a segnare sul calendario le nascite e le morti, chi arriva e chi se ne va. Il nonno, proprio il giorno del suo Tredici, le ha lasciato in eredità l’olio nuovo dell’Impruneta insieme ai pomodori rossi maturi. Poter sedersi con lui sulla panchina a godersi la calma di quella sosta. A trentacinque anni può capitare che le spunti dalla testa un capello bianco, ma non si ferma a pensarci più di tanto. Ha altro da fare, ha ancora da danzare, da vestire la piccola del suo body bianco e delle sue calze rosa, oppure scrivere un libro che per il suo trentaseiesimo vedrà pubblicato, magari proprio il giorno del suo Tredici

Vanessa Bambi presenterà il suo libro il 26 novembre alle 17:30 al Fake Cocktail Bar Bistrot di Firenze (Ingresso con Green Pass).

 

 

I sepolcri dei Medici, tutti i segreti nel libro di Marco Ferri

Si intitola “I sepolcri dei Medici” e sarebbe riduttivo definirla una CSI in salsa medicea, forse troppo poetico associarlo ad una “Spoon river” sulle rive dell’Arno. Quello che il giornalista e storico Marco Ferri confeziona nel suo ultimo libro edito da Angelo Pontecorboli Editore è piuttosto un resoconto dettagliatissimo, frutto di un lungo e attento studio delle sepolture della famiglia granducale, conservati all’interno delle Cappelle Medicee.

“Ho fatto ordine nei cassetti della memoria”, spiega Ferri, che a questa minuziosa operazione ha dedicato quasi 18 anni di vita e di lavoro. Studioso e appassionato della dinastia fiorentina, Ferri ha voluto fare ordine in un settore particolare e spesso trascurato del mare magnum della materia medicea, quello relativo alle traslazioni, esumazioni e ricognizioni dei depositi funebri della dinastia Medici.

I sepolcri dei Medici, tutti i segreti della dinastia in un libro

I sepolcri dei Medici si articola in tre parti e si dipana attraverso 23 capitoli: i primi 16 costituiscono La Storia e vanno dalla prima traslazione di un Medici di cui si ha testimonianza scritta – quella relativa al deposito funebre di Cosimo il Vecchio pater patriae nel 1467 – fino all’operazione di Pieraccini e Genna che si aprì nel 1945 e si esaurì dopo circa un ventennio.

La copertina de I Sepolcri dei Medici

I cinque capitoli successivi rappresentano La Cronaca, scritti con un taglio più giornalistico e comprendenti sia il «Progetto Medici» (la più ambiziosa operazione di studio scientifico dei depositi funebri del ramo granducale dei Medici), sia le altre operazioni successive che giungono praticamente sino ai giorni nostri.

Vi è infine una terza parte in cui trovano spazio Due casi emblematici, cioè la ricostruzione documentaria sia della ricerca del luogo di sepoltura della granduchessa Bianca Cappello, sia dei “viaggi” post mortem che il deposito funebre di Cosimo I de’ Medici ha compiuto all’interno (e anche fuori) del complesso laurenziano di Firenze tra il 1574 e il 2004.

500 pagine sui Medici, tra storia, politica e non solo

I Sepolcri dei Medici è composto da quasi 500 pagine tra le quali si scoprono dettagli e segreti della famiglia più celebre di Firenze e oltre 200 fotografie, a cui si affiancano i saggi introduttivi del direttore dei Musei del Bargello Paola D’Agostino, dell’ex direttore del Museo delle Cappelle Medicee Monica Bietti, del priore di San Lorenzo Monsignor Marco Domenico Viola, del presidente dell’Opera mediceo laurenziana ed ex Prefetto di Firenze Paolo Padoin e la conclusione di Brendan Dooley, docente di studi rinascimentali alla Cork University.

Un volume completo, che accompagna il lettore nei meandri della storia di Firenze, una storia che si intreccia con la politica, la genealogia, l’architettura, le interazioni tra le corti italiane e europee, la medicina, la biologia, la letteratura, la tanatologia, l’arte e l’avvincente mondo delle relazioni umane.

 

Firenze FilmCorti 2021, tutti i film premiati

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Cala il sipario sull’ottava edizione del FFF Firenze FilmCorti Festival che ha visto la finale svolgersi alla Limonaia di Villa Strozzi.
Seguita da un pubblico numeroso e partecipe, la finale è iniziata con la presentazione da parte degli autori delle sceneggiature finaliste, selezionate da una giuria nazionale e una internazionale coordinata da Maria Rosaria Perilli e Marino Demata.

Nel pomeriggio è seguita la proiezione dei 15 corti finalisti del Firenze FilmCorti Festival 2021, selezionati dalla giuria di qualità presieduta dalla regista e scrittrice Emanuela Mascherini e composta dal produttore Gianluca Arcopinto, l’attrice Roberta Caronia, il regista Vito Palmieri, la regista e autrice Elisabetta Pandimiglio, il montatore storico di Paolo Sorrentino, Cristiano Travaglioli.

Infine il momento tanto atteso delle premiazioni. Il Presidente Associazione Rive Gauche Marino Demata, la Presidente di Giuria Emanuela Mascherini, la Vice Presidente FFF Maria Rosaria Perilli,, la direttrice artistica del Festival Teresa Paoli, e il Presidente del FFF Francesco Grifoni, hanno svelato i vincitori e letto le motivazioni.

Ecco i principali vincitori del Firenze FilmCorti Festival 2021:

  • Premio del Pubblico Rangers heroes di Silene Brandi (Italia)
  • Miglior documentario Taxiderman di Rossella Laeng (Italia)
  • Miglior opera in assoluto Echo di Aitor De Miguel (Spagna)
  • Miglior film sperimentale ex aequo Wall Piano di Asma Ghanem & Co. (Palestina) e Let yourself rest di Kourtney Dixon (USA)
  • Miglior film di animazione Solitaire di Edoardo Natoli (Italia)
  • Miglior film di finzione Inverno di Giulio Mastromauro (Italia)
  • Premio speciale Rive Gauche See me: a global concert di Bernardette Wegestein & Co.

Che programmi utilizzano gli italiani sullo smartphone

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Una delle domande che spesso ci si pone consiste nel sapere quali sono i diversi programmi maggiormente usati da parte delle persone.

Scopriamoli assieme affinché sia possibile come il telefono viene usato nella maggior parte dei casi.

I programmi per mandare messaggi

Ovviamente la prima categoria rappresentata è quella dei programmi per mandare e ricevere i messaggi sul proprio dispositivo mobile.

Occorre prendere in considerazione come i suddetti non possono assolutamente mancare e anzi, questi rappresentano nella maggior parte dei casi i programmi che vengono utilizzati con maggior frequenza.

Che siano noti o meno, occorre considerare come questi tendono a essere sempre attivi e quindi rendono facilmente reperibile una persona in ogni momento della giornata.

I programmi per il lavoro

Il secondo tipo di programma che viene installato con maggior frequenza è quello per tenere sotto controllo il proprio lavoro, quindi un archivio in cloud e altri strumenti simili tendono a essere ben presenti in quanto questi permettono effettivamente di essere sempre e costantemente operativi.

Inoltre i programmi che permettono di mantenere sotto controllo gli appuntamenti, quindi una sorta di agenda virtuale sempre presente e funzionante, viene utilizzata in maniera costante e quindi fa in modo che il risultato finale possa essere definito come piacevole sotto ogni punto di vista.

Di conseguenza anche in questo caso si parla di programmi che permettono di avere sotto controllo la situazione in diverse circostanze ed essere operativi anche se in diverse situazioni si predilige un altro strumento esterno al telefono per tenere sotto controllo il proprio lavoro.

Le app e i giochi

Infine occorre parlare dei giochi mobile, ovvero i giochi per smartphone, i quali permettono a tutti gli effetti di ottenere un buon risultato, ovvero avere uno strumento di svago che non deve essere assolutamente ignorato.

Grazie a questo insieme di aspetti è quindi possibile come il telefono di una persona mischi diversi aspetti e sotto un certo punto di vista possa essere considerato come una sorta di base operativa che consente di mantenere sotto controllo una serie di aspetti della propria vita.

Ecco quindi che questi sono i programmi e le applicazioni che, in molte circostanze, devono essere presi in considerazione e allo stesso tempo si ha l’occasione di ottenere il migliore dei risultati possibili vista la tecnologia che contraddistingue questo tipo di app.

Agli Uffizi il busto del Bernini per dire no alla violenza sulle donne

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Il dolore e la solitudine delle donne vittime di violenza, dal Seicento del Bernini ai giorni nostri, vengono raccontate agli Uffizi nella mostra Lo Sfregio. È il busto di Costanza Bonarelli, in prestito dal Museo del Bargello, amante e vittima di Gian Lorenzo Bernini che la fece sfregiare dopo averla ritratta, a tessere il filo rosso che lo lega alle fotografie contemporanee di Ilaria Sagaria, che raccontano con grazia la drammatica realtà delle donne sfregiate con l’acido. Nel mese in cui ricorre la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), gli Uffizi lanciano un messaggio importante proponendo la mostra Lo sfregio (fino al 19 dicembre), curata da Chiara Toti.

Da un lato il capolavoro di Bernini, in prestito dal Museo Nazionale del Bargello: si tratta del busto dell’amata Costanza Piccolomini Bonarelli, scolpito nel marmo e poi deturpata al volto per gelosia, una volta scoperto che la donna aveva una relazione col fratello dell’artista. Dall’altro gli scatti di Sagaria dedicati alle donne sfigurate con l’acido.

Ilaria Sagaria

La violenza, filo rosso da Costanza Bonarelli a Ilaria Sagaria

Il filo sottile che unisce la vicenda che si cela dietro il busto di Costanza Bonarelli, databile al 1637-1638, e le foto di Ilaria Sagaria è il tema, sempre dolorosamente attuale, della violenza sulle donne. Lo scultore ritrae la donna con naturalezza e intimità: la camicia aperta, la pettinatura mossa, lo scatto del collo, la bocca socchiusa quasi a suggerire un dialogo. Nella tarda estate del 1638 Bernini, scoperto il legame di Costanza con il fratello Luigi, pazzo di gelosia, fa sfregiare il volto della donna.
Bernini fu graziato e proseguì la sua brillante carriera senza conseguenze, mentre Costanza venne reclusa in un monastero per quattro mesi. Fece poi ritorno dal marito, Matteo Bonarelli, con il quale dette vita a un fiorente commercio di sculture: in lei oggi è riconosciuto un emblema della capacità di riscatto che si ritrova oggi in tante vittime di violenza, alle quali le fotografie di Ilaria Sagaria, dedicate alle donne che hanno subito attacchi con acido, danno liricamente voce. Il ciclo di scatti Il dolore non è un privilegio ricorda infatti come il crimine subito da Costanza si riattualizzi oggi nei casi ancora più efferati degli attacchi con l’acido. Ad essere preso di mira, esattamente come allora, è il volto delle vittime, investito da sostanze corrosive che bruciano la pelle ed erodono ossa e cartilagini, condannando ad un calvario fisico e psicologico.

LO SFREGIO – ILARIA SAGARIA / GIAN LORENZO BERNINI
2 novembre – 19 dicembre 2021
Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture, sale A36-A37
Curatela della mostra: Chiara Toti
Progetto dell’allestimento: Antonio Godoli