domenica, 24 Agosto 2025
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Vinokilo Firenze 2021: torna il mercatino vintage “a peso” (su prenotazione)

A Firenze torna Vinokilo 2021, con “Sale d’inverno” un temporary shop dove comprare vintage “a peso” per un mese intero, ma solo accaparrandosi uno dei biglietti gratuiti per accedere al singolare mercatino: le prenotazioni per i primi giorni hanno già fatto registrare il sold out. In un momento di incertezze e chiusure c’è anche chi scommette su un negozio temporaneo dedicato alla moda sostenibile, grazie a un’idea importata dalla Germania.

Il funzionamento è semplice. Si prenota l’ingresso online, si scelgono i capi preferiti  all’interno del negozio temporaneo allestito in città e poi alla cassa c’è la bilancia. Jeans, sciarpe, cappotti, abiti, accessori, borse e molto altro: tutto si paga in base al peso degli abiti. E c’è anche lo sconto per chi porta i suoi vestiti usati.

Vinokilo Firenze 2021 Sale d’inverno: dove si trova e  quando si svolge

Il temporary shop di Vinokilo si trova alla prima periferia di Firenze in via del Romito 53, nella zona tra lo Statuto e piazza Leopoldo, ed è aperto dal 25 febbraio fino al 28 marzo 2021 (zona rossa permettendo). Qui prendono posto abiti e accessori vintage divisi per tipo, marca, anni, stile, forme, tessuti e colore, dalla XXS fino alle taglie forti. Ecco quali sono i prezzi di questo mercatino del vintage a peso. Per i capi invernali più pesanti (in tutti i sensi) si paga 30 euro al chilo indipendentemente dal modello, dalla marca o dalla taglia, quelli di mezza stagione sono quotati 50 euro al chilo, mentre per portarsi a casa un carico di abiti leggeri estivi servono 70 euro ogni chilogrammo.

Per risparmiare Vinokilo propone nel suo temporary store di Firenze, tra febbraio e marzo 2021, anche la formula “Takeback”, ossia gli abiti usati in buono o in ottimo stato, portati in negozio e ritirati dallo staff dopo un’attenta selezione, fruttano una riduzione del prezzo sugli acquisti. I vestiti di seconda mano valgono uno sconto del 10% se pesano tra 1 e 2 chili, del 20% tra 2 e 3 chili, del 30% se i capi in disuso superano i 3 chili. Non si possono però portare accessori o intimo, no anche ai marchi del cosiddetto fast fashion, ossia i grandi brand della moda a prezzo economico, come H&M, Primark e via dicendo.

Le prenotazioni e i biglietti per Vinokilo Firenze 2021: gli orari di apertura

L’ingresso a Vinokilo Firenze 2021 è gratis, ma per partecipare la prenotazione è obbligatoria: per ottenere uno dei tanti biglietti virtuali basta riservare un posto su Eventbrite. Questo per garantire uno shopping in tutta sicurezza e contingentare gli ingressi. La mascherina e il distanziamento fisico sono obbligatori.

Online è possibile scegliere data e orario di entrata a Vinokilo Firenze, dalle 10.00 alle 20.00, ma i primi giorni hanno già fatto registrare il sold out, con molte prenotazioni arrivate in poche ore. La prima data disponibile, ad oggi, è domenica 28 febbraio. Aggiornamenti anche sull’evento Facebook.

Come nasce l’idea di un mercatino vintage a peso

Vinokilo era già arrivato a Firenze l’anno scorso, ospitato alla Manifattura Tabacchi. Questo brand è stato creato da un giovane imprenditore tedesco, Robin Balser, citato anche da Forbes nella classifica degli under 30 impegnati in progetti di rilievo sociale. L’idea è quella di abbattere l’impatto ambientale dell’industria della moda, selezionando pezzi vintage unici  a cui dare una seconda vita. In poco più di 4 anni questo progetto ha salvato dalle discariche quasi 380 chili di vestiti e accessori.

La pandemia ha però imposto uno stop ai classici “Kilo sales“, eventi itineranti in cui il mercatino è accompagnato da dj set, performance, talk e tasting. Il calendario 2021 si è quindi adeguato alle regole anti-covid, come a Firenze dove Vinokilo propone un temporary shop lungo un mese. Le altre tappe italiane saranno annunciate successivamente.

Covid Toscana, 23 febbraio: 824 contagi in un giorno, i dati del bollettino

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Un leggera diminuzione dei contagi di Covid in Toscana, secondo i dati del bollettino di oggi (23 febbraio), ma è troppo presto per parlare di un’inversione di tendenza, con l’allerta per i casi di coronavirus che resta alta a causa delle varianti. Nell’ultima giornata sono stati fatti 19.725 test e 824 soggetti sono risultati positivi. Ieri erano stati 911 i contagiati, ma a fronte di un numero quasi dimezzato di tamponi.

Secondo i numeri del bollettino Covid della Regione Toscana diffuso oggi, 23 febbraio, nell’ultima giornata sono stati fatti 11.389 tamponi molecolari e 8.336 test rapidi. Il tasso di positività scende al 4,18%, il 9,1% se si prendono in considerazione le  prime diagnosi. Continua a salire il numero di ricoverati, oltre 90 pazienti in più nel giro di due giorni. 20 i decessi comunicati oggi.

Mentre si attende di capire il colore della Toscana la prossima settimana, a preoccupare sono i picchi di contagi che arrivano da alcuni territori, come dalle province di Siena e Pistoia. Il presidente della Regione Giani sta pensando a micro zone rosse da far scattare in Toscana su singoli comuni o singole province per rallentare la corsa delle varianti del Covid.

Contagi di Covid in Toscana, 23 febbraio: i dati del bollettino sul coronavirus

  • Nuovi casi di Covid in Toscana, 23 febbraio: 824 (911 nel precedente bollettino)
  • Totale test effettuati in un giorno: 19.725 (ieri 10.833)
  • di cui 11.389 tamponi molecolari e 8.336 test rapidi
  • Rapporto postivi/tamponi (inclusi i test di controllo): 4,18% (ieri 8,41%)
  • Rapporto postivi/tamponi solo sulle prime diagnosi: 9,1% (ieri 14,3%)
  • Persone attualmente positive al coronavirus: 15.121 (+2,3%)
  • Ricoverati in ospedale: 983 (31 in più rispetto a ieri)
  • di cui 159 in terapia intensiva (+4)
  • Morti comunicati oggi: 20

In numeri assoluti, i maggiori contagi di Covid si sono registrati in 4 province della Toscana: 174 nuovi casi positivi a Firenze, 115 a Pistoia, 96 a Lucca e 86 a Prato.

La situazione del coronavirus in Toscana dall’inizio dell’emergenza

  • Totale contagiati in un anno: 150.556
  • Totale guariti:130.853 (470 nell’ultima giornata)
  • Totale decessi dall’inizio dell’emergenza: 4.582
  • Totale vaccinazioni anti-Covid in Toscana: 258.377 (dato aggiornato alle 12.30 del 23 febbraio)
  • di cui 182.375 prime dosi e 76.002 richiami
  • Vaccini fatti ieri 9.595, di cui 9.361 prime dosi e 234 richiami

I misteri del sottosuolo di Will Hunt, la recensione

Le profondità buie e oscure hanno da sempre sortito un certo fascino nel genere umano, generando quasi un culto proibito dei luoghi misteriosamente bui. Già all’età di sedici anni Will Hunt, l’autore di questo affascinante libro, si è appassionato al mondo e ai misteri del sottosuolo, quando ha scoperto casualmente un tunnel abbandonato sotto la casa in cui viveva con i genitori a Providence, Rhode Island. Da quel giorno, Will Hunt non ha mai smesso di esplorare ogni sorta di cunicoli sotterranei, raccontandoci le sue avventure attraverso tunnel in disuso, catacombe, vecchie fogne e antiche miniere.

Gli universi sotterranei in Cappadocia, Francia e Belize

Leggendo I misteri del sottosuolo si resta a bocca aperta nello scoprire vere e proprie città sotterranee in Cappadocia, strutturate con architetture che ricordano da vicino le colonie di alcune specie di termiti. Si viene catapultati nei cunicoli sotterranei che si distendono sotto la città di Parigi, in cui Will Hunt ha vissuto giorni e giorni con lo scopo di mappare fognature e catacombe.

Lo si segue poi nella discesa in una miniera d’ocra antica trentacinquemila anni accompagnato da una famiglia di aborigeni australiani, nel viaggio a mille metri di profondità alla ricerca delle origini della vita in una miniera abbandonata e insieme a lui si nuota in Belize, nelle profondità della caverna Actun Tunichil Muknal sulle tracce dei misteriosi resti Maya della “fanciulla di cristallo”. Attraverso innumerevoli e pazzesche avventure si fa infine la conoscenza di William Lyttle, soprannominato “l’uomo talpa”, che ha scavato una sorta di dimensione parallela fatta di tunnel e cunicoli sotto la sua abitazione, senza dimenticare Michel Siffre, un maestro nel vivere il più a lungo possibile in grotte abissali.

Un gran bel libro, che racconta le storie e le avventure nel mondo del sottosuolo realmente vissute da Will Hunt, moderno Indiana Jones degli universi sotterranei.

Will Hunt, I misteri del sottosuolo
Bollati Boringhieri, 28€

“L’ultimo traghetto” di Domingo Villar, la recensione del libro

Siamo in Galizia, Spagna settentrionale. Monica Andrade non dà sue notizie da qualche giorno e il padre, chirurgo molto conosciuto nella città di Vigo, si rivolge alla polizia, sicuro che non si tratti di un allontanamento volontario. A occuparsi delle indagini è il timido commissario Leo Caldas, assieme al suo irruento e focoso collega Rafel Estevez.

I due, coadiuvati dal resto della squadra, inizieranno ad indagare a partire dall’abitazione di Monica a Tiràn, antico e minuscolo villaggio di pescatori situato al di là del canale di Vigo, dove constateranno che a mancare da casa di Monica sono soltanto uno zaino, lo spazzolino e qualche vestito. Orientati nell’archiviare il tutto come una sparizione volontaria, man mano che le indagini prendono corpo, tra la casa di Monica, la spiaggia e la Scuola di arti e mestieri che Monica frequentava, si renderanno sempre più conto che al puzzle, sapientemente apparecchiato, manca qualche fondamentale tessera. Le indagini procedono serrate e minuziose e i due investigatori cercheranno di mettere a fuoco le flebili tracce che Monica ha lasciato dietro di sé.

L’Ultimo traghetto: indizi e depistaggi sulla costa galiziana

L’abile scrittura dell’autore permette al lettore di affiancare l’investigatore Leo Caldas in tutte le sue azioni, anche le più insignificanti, e di tessere un proprio progetto investigativo come un ragno tesse la sua tela, tra indizi, depistaggi e testimonianze sospette, all’interno di una narrazione serrata, calda e intensa che mantiene la tensione a livelli altissimi fino all’ultima pagina. Domingo Villar riesce a dipingere alla perfezione l’animo dei vari personaggi portati sulla scena, tratteggiandone le personalità, spesso complesse e misteriose, senza mai risultare pesante e noioso.

Un modo di scrivere e di impostare i fatti raccontati che ricorda i libri di Henning Mankell uniti alle atmosfere del miglior Manuel Vázquez Montalbán, ma con l’emozionante costa galiziana sullo sfondo.

Domingo Villar, L’ultimo traghetto
Ponte alle Grazie – 18,50 €

Leggi gli altri consigli del libraio

Maturità 2021: quando escono le materie della tesina per l’esame di Stato

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Mancano poco più di 100 giorni alla maturità 2021 e si inizia a delineare il quadro su come si svolgerà l’esame e sulle materie che dovranno essere al centro della tesina, o meglio dell’elaborato protagonista della prova orale. Il piano del Ministero per l’Istruzione (Miur) per gli esami di maturità è ora al vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Solo dopo questo ok, sarà emanata l’ordinanza che stabilisce quando escono le materie della tesina per la maturità 2021 e come si svolge l’esame per chi è all’ultimo anno della scuola superiore. Ecco quello che si sa già.

Quando inizia la maturità 2021 (e quando sono i riti per i 100 giorni)

Poco più di 3 mesi alla data X. Mentre si stanno delineando le regole per gli esami di Stato, gli studenti all’ultimo anno della scuola superiore prima di chiedersi quali materie dovranno studiare per la tesina si interrogano su quando sono previsti i tradizionali “riti scaramantici” in occasione dei 100 giorni dalla maturità 2021. In tempi di Covid sarà difficile però rispettare questa tradizione, con le restrizioni agli spostamenti che impediranno le classiche gite al mare.

L’inizio della maturità è fissato per mercoledì 16 giugno 2021, quando prenderà il via l’orale: anche quest’anno niente scritto, l’esame si svolge con un colloquio che parte da una tesina (elaborato), preparata dallo studente. Fatti due conti i riti per i 100 giorni dell’esame di maturità sono in programma lunedì 8 marzo, sempre che le regole anti-Covid permettano qualche minimo festeggiamento.

Quando escono le materie per la tesina della maturità 2021: il calendario dell’esame

La tesina per la maturità 2021 riguarderà le materie principali del corsi di studio, che potranno essere integrate con altre discipline e anche con le esperienze che ogni studente ha nel proprio curriculum, dall’impegno nel mondo del volontariato alle attività sportive e culturali seguite dai ragazzi.

Ma quando “escono” le materie e gli argomenti per l’elaborato finale della maturità 2021? Secondo il piano del Miur, che dovrà essere approvato entro lunedì 1° marzo dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, gli studenti conosceranno l’argomento della tesina entro il 30 aprile. Il tema sarà deciso dal consiglio di classe e ogni insegnante seguirà un gruppo di studenti per guidarli nella costruzione dell’elaborato, un po’ come succede all’università per la tesi. La consegna della tesina all’insegnante dovrà avvenire entro il 31 maggio 2021, quindi un mese e mezzo prima dell’inizio dell’esame di maturità.

I crediti scolastici. Come funziona l’esame orale e quanto dura

I consigli di classe potranno bocciare e non ammettere gli studenti all’esame di Stato. Come l’anno scorso, l’esame orale partirà dalla tesina e poi proseguirà con l’analisi di un testo di italiano, studiato durante l’anno scolastico.  Infine i maturandi dovranno analizzare un materiale deciso dalla commissione, formata da 6 membri interni più un presidente esterno. Potrà essere un test, un documento, un problema o un progetto. L’esame di maturità orale durerà in tutto un’ora.

I crediti di ammissione per la maturità 2021 sono al massimo 60 (22 punti per la quinta, 20 per la quarta e 18 per la classe terza) e l’esito dell’orale potrà aggiungere fino a 40 punti: la votazione è in centesimi e si passa con 60/100.

Dove vedere Udinese Fiorentina in tv: Sky o Dazn?

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Tutto pronto per Udinese Fiorentina, domenica 28 febbraio alle ore 15.00 dopo la vittoria contro Lo Spezia. I viola disputeranno la ventiquattresima giornata di Serie A allo Stadio Dacia Arena di Udine. Tutto ciò che c’è da sapere per vedere la partita in diretta in tv, in streaming, su Sky, Sky Go, Now Tv e Dazn.

Dove vedere Udinese Fiorentina in tv: sky o dazn?

La partita sarà trasmessa in diretta e in esclusiva dai canali satellitari Sky: Sky Sport Serie A, Sky Sport Uno e Sky Sport, anche in 4K HDR per i clienti Sky Q. Diretta a partire dalle ore 15.00 di domenica 8 dicembre 2019.

Dove vedere Udinese Fiorentina in streaming

Gli abbonati Sky potranno seguire la partita anche su Sky Go, l’app di streaming in diretta per seguire i programmi del proprio pacchetto Sky anche su pc, tablet e smartphone.
Udinese Fiorentina sarà trasmessa inoltre anche su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.
La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Udinese Fiorentina in chiaro? 

Non ci sono opzioni per vedere Udinese Fiorentina in chiaro.

Quando la Toscana diventerà zona rossa: il rischio Covid c’è

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Ci sono nuvole rosse all’orizzonte. Visto l’andamento del Covid, il rischio è di vedere entrare tutta la Toscana in zona rossa, quando scadranno i 15 giorni in arancione previsti dall’ordinanza del Ministero della Salute. Mentre il governatore Eugenio Giani pensa a zone rosse locali per far fronte alle varianti, i numeri sui contagi non fanno ben sperare. Ma quando la Toscana diventerà zona rossa?

Contagi in crescita, su l’indice Rt toscano

La situazione è iniziata a cambiare dalla seconda metà gennaio, per poi subire un’accelerata nelle scorse quattro settimane. Un trend tutto in salita: 3.597 casi nell’ultima settimana di gennaio (+20% rispetto a 7 giorni prima), 4.162 nella prima di febbraio (un ulteriore +15%), 4.757 nella seconda (+15%), 5.446 la scorsa (+14,5%). “Dal mese di gennaio al mese di febbraio si è sostanzialmente raddoppiato il livello dei contagi“, dice il governatore Eugenio Giani. Arrivano anche i primi segnali preoccupati dagli ospedali: secondo il bollettino Covid, solo il 22 febbraio ci sono stati 61 i ricoverati in più.

covid toscana dati contagi zona arancione rossa
I dati dell’ultimo Report salute della Regione Toscana

L’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, riferito ai dati tra l’8 e il 14 febbraio, ha stimato l’indice Rt della Toscana tra 1,15 e 1,25, in crescita rispetto a 7 giorni prima. Per far scattare la zona rossa in automatico l’Rt deve essere uguale o superiore a 1,25, ma per la classificazione si prende in considerazione il valore inferiore della forbice. Dunque la regione resta in arancione, ma la promozione in zona gialla si allontana. Come detto la situazione sta peggiorando, per questo la Toscana rischia di diventare zona rossa quando saranno aggiornati i dati del report nazionale.

Toscana a rischio: quando diventerà zona rossa Covid

L’andamento del contagio tra il 15 e il 21 febbraio influirà sul colore da domenica 28 febbraio, quando la Toscana diventerà zona rossa se l’Rt toccherà quota 1,25 o se la regione sarà classificata in uno scenario di rischio massimo. Bisognerà quindi attendere il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità di venerdì e la successiva ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Il contagio è spinto dalle varianti più aggressive (inglese in testa), che si trasmettono con più facilità.

In Toscana ci sono 5 province in cui sono partiti focolai causati dalle nuove varianti, dice uno studio pubblicato sul Corriere della Sera e realizzato dall’ingegnere Alberto Gerli che ha curato modelli matematici per analizzare l’andamento del Covid. Le province a rischio sono Firenze, Pistoia, Lucca, Pisa e Siena. Il governatore Eugenio Giani sta valutando l’introduzione di zone rosse locali in Toscana, limitate ad alcuni territori dove la situazione è più preoccupante, per esempio singoli comuni o intere province dove fare scattare il lockdown. “È una cosa che valuteremo nei prossimi giorni”, ha affermato in un’intervista a Rainews 24.

Che differenza c’è tra zona arancione e zona rossa: le regole

Quando la Toscana diventerà zona rossa, non si potrà uscire di casa se non per validi motivi. Chiusi i negozi di beni non essenziali, aperti invece parrucchieri ed estetisti (per effetto di una sentenza del Tar). Bar e ristoranti in zona rossa sono aperti solo per l’asporto, i primi chiudono alle 18, i secondi alle 22. Chiuse le scuole superiori e lezioni in didattica a distanza anche per i ragazzi della seconda e terza media.

Covid Toscana: casi sempre sopra quota 900, i dati del 22 febbraio

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La curva dei contagi non accenna a diminuire: anche oggi, 22 febbraio, i nuovi casi di Covid in Toscana superano quota 900, nonostante una drastica diminuzione dei tamponi effettuati, come succede di solito per i dati raccolti durante il weekend. Secondo i dati, i nuovi casi di coronavirus segnalati oggi in Toscana sono 911 a fronte di 10.833 test effettuati, tra tamponi molecolari (9.094) e test antigenici rapidi (1.739).

La diminuzione dei tamponi, quasi dimezzati nell’ultima giornata, si riflette sull’impennata del tasso di positività per le prime diagnosi: il 14,3% delle persone sottoposte al tampone sono risultate positive. La percentuale è all’8,41% se si prendono in considerazione anche i tamponi di controllo fatti a persone che erano già positive. Restano alti i casi di Covid, ma in Toscana il 22 febbraio si registra anche un balzo dei ricoverati, 61 in più in una sola giornata, di cui 8 in terapia intensiva. 16 i decessi comunicati oggi.

Intanto i dati della scorsa settimana, con oltre 5.446 contagi dal 15 al 21 febbraio, contro i 4.757 di 7 giorni prima (+14,5%), fanno temere un declassamento in zona rossa della Toscana a partire da domenica 28 febbraio.

Nuovi casi di Covid in Toscana e la situazione negli ospedali: i dati del 22 febbraio 2021

  • Nuovi contagi di Covid in Toscana al 22 febbraio: 911 (ieri 968)
  • Totale tamponi effettuati in un giorno: 10.833 (ieri 19.677)
  • di cui 9.094 tamponi molecolari e 1.739 test rapidi
  • Rapporto positivi/tamponi: 8,41% (ieri 4,9%)
  • Rapporto positivi/tamponi solo per le prime diagnosi (ieri 8,6%)
  • Persone attualmente affette da Covid: 14.787 (+4%)
  • Ricoverati in ospedale: 952 (61 in più solo nell’ultima giornata)
  • di cui 155 in terapia intensiva (8 in più)
  • Morti comunicati oggi: 16 decessi, età media 84,5 anni

Le province della Toscana che oggi fanno registrare il numero maggiore di nuovi casi di Covid sono, in numeri assoluti, Firenze con 203 contagi in un giorno, Arezzo con 129 postivi, Pistoia e Prato, entrambe le province con 118 casi in più.

L’andamento del coronavirus in Toscana dall’inizio dell’epidemia

  • Totale casi di Covid in Toscana dall’inizio dell’emergenza al 22 febbraio: 149.732
  • Totale guariti fino a oggi: 130.383 (323 solo nell’ultima giornata)
  • Totale decessi dall’inizio dell’epidemia: 4.562
  • Vaccini anti-Covid in Toscana al 22 febbraio: 252.031 (dati aggiornati alle ore 15.30)
  • di cui 176.206 prime dosi e 75.825 vaccinazioni di richiamo
  • Vaccinazioni fatte ieri: 5.043
  • Vaccinazioni oggi (dato aggiornato alle ore 15.30): 4.807

L’emporio bio e la fattoria sociale: ecco i vincitori di Smart and coop

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Un emporio di comunità maremmano con prodotti biologici ed etici ed un percorso di reinserimento sociale attraverso il lavoro agricolo: “Le vie dell’orto” e “Cantalupo” sono i due progetti vincitori della terza edizione di Smart and Coop, il bando promosso da Legacoop Toscana e Fondazione CR Firenze per supportare la nascita di nuove cooperative formate da giovani under 35 delle province di Firenze, Arezzo e Grosseto.

“Le vie dell’orto”, primo classificato, si è aggiudicato un premio da 20mila euro, mentre “Cantalupo”, 2° classificato, ha ottenuto 10 mila euro. Nelle prossime settimane i due gruppi potranno, con il supporto degli esperti di Legacoop Toscana, coronare il sogno di dar vita alla loro impresa cooperativa e avviare le prime attività.

Smart and Coop, dall’idea alla cooperativa

Quest’anno il bando Smart and Coop, in collaborazione con Fondazione NOI-Legacoop Toscana, Impact Hub Firenze e Centered Lab, si proponeva di accompagnare la realizzazione di nuove idee capaci di rispondere ai bisogni emergenti nelle comunità e sui territori, contribuendo al raggiungimento di uno o più Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. 
Sono 86 i team che si sono iscritti al form di candidatura e 16 le candidature che sono state ritenute complete ed ammissibili. Dopo una prima selezione, 10 gruppi hanno partecipato ad un laboratorio intensivo di formazione e design dell’idea progettuale, a seguito del quale 5 team hanno avuto accesso al percorso di accelerazione (oltre 100 ore di formazione e mentoring, 17 docenti e 2 mentor coinvolti, 3 casi studio di successo presentati).

“In tre edizioni di Smart and Coop abbiamo ricevuto circa 150 candidature – afferma il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini – In una fase in cui non mancano le difficoltà nell’entrare nel mondo del lavoro, i giovani hanno dimostrato ancora una volta con entusiasmo di essere pronti a mettersi in gioco in prima persona, di credere nell’impresa in forma cooperativa e di avere voglia di impegnarsi per il proprio territorio. Noi continueremo nel nostro ruolo di supporto e stimolo a queste iniziative”.

“Notiamo con grande piacere – dichiara Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze – che continuano a crescere le adesioni a questo bando perché evidentemente esso risponde ad un bisogno sentito. L’emergenza Covid e la crisi economica rendono ancora più necessario attivare progetti che stimolano e sostengono forme di aggregazione e di imprenditoria giovanile. Una di queste opportunità è proprio la forma cooperativa e collaborare con una realtà così radicata sul territorio come Legacoop Toscana è anche uno stimolo a lavorare assieme su iniziative che hanno come punti fermi temi oggi di grandissima rilevanza quali l’innovazione e la sostenibilità”.

Smart and Coop, i progetti vincitori

1° classificato – Le vie dell’orto

Il team, formato da Pietro Ceciarini, Dario Marinari e Lorenzo Stefanelli, si propone di dar vita ad una cooperativa di comunità per gestire un emporio di comunità maremmano, con generi alimentari e prodotti biologici e di qualità. L’emporio, che sorgerà a Grosseto, sarà autogestito dai soci che saranno al tempo stesso proprietari, gestori e clienti della cooperativa. 
Il progetto è basato su principi come l’autogestione, l’eticità e l’equità dei prezzi per produttori e fruitori e punta a valorizzare il territorio e i prodotti locali tramite un modello di consumo sostenibile. L’idea è quella di importare in Maremma un modello già esistente a New York, Parigi, Bruxelles, Bologna, Cagliari, Parma, Ravenna, facendo evolvere un’esperienza associativa già esistente, quella di “Pulmino Contadino”, che da più di 8 anni opera nel territorio con gli stessi valori (ma a domicilio). La nascente cooperativa ha già attivato e predisposto una rete di partnership locali forte e si propone di giocare un ruolo anche di carattere “identitario” sul territorio maremmano.

2° classificato – Cantalupo

Il gruppo, composto da Tommaso Casamassima, Silvia Colace, Francesco Consorti, Giulio Bartolo, vuol dar vita a percorsi di reinserimento sociale per accompagnare verso l’autonomia persone con una storia di tossicodipendenza. La nascente cooperativa sociale, di tipo A+B, svolgerà servizi di tipo terapeutico-riabilitativo attraverso sostegno psico-educativo e progetti di lavoro principalmente agricolo, grazie anche alla disponibilità di un terreno e di alcuni immobili da gestire direttamente. Sarà sviluppato anche un ramo di azienda dedicato alla vendita di prodotti agricoli e all’accoglienza turistica, legata al passaggio del “Cammino degli Dei” nelle vicinanze del terreno. Il luogo dove si svolgeranno le attività si trova nei pressi di Firenze: si tratta di una campagna che conta circa 6000 ulivi e 52 arnie, luogo ideale per attività di olivocoltura, apicoltura, coltivazione dell’orto, punto vendita, punto ristoro, percorsi educativi, corsi professionalizzanti, laboratori creativi e terapeutici.

Quando è possibile spostarsi tra regioni: i motivi validi per gli spostamenti

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27 marzo 2021. Ecco fino a quando sarà prorogata la chiusura dei confini regioni dal governo Draghi, ma restano 3 motivi validi per spostarsi tra regioni, per viaggiare tra la zona gialla, arancione e rossa muniti di autocertificazione. Attenzione quindi agli spostamenti tra regioni, perché chi non ha validi motivi per farlo rischia una multa da 400 a 1.000 euro, più eventuali grane penali se nell’autocertificazione si dichiara il falso. Sì, perché per spostarsi tra regioni durante questa fase dell’emergenza Covid è necessario compilare l’autocertificazione, in caso di controlli delle forze dell’ordine. Vediamo allora quando ci si può spostare e viaggiare tra regioni e i motivi validi.

Spostamenti tra regioni per motivi di salute

È sempre possibile viaggiare tra regioni (gialle, arancioni e rosse) per motivi di salute, ad esempio per recarsi a una visita medica programmata con uno specialista fuori regione o per andare in ospedale. Quando è possibile spostarsi tra regioni per motivi di salute, le ragioni del viaggio devono essere provate, quindi è sempre consigliabile portare con sé l’eventuale foglio di prenotazione della visita.

Ma si può accompagnare un parente o un amico a una visita medica fuori regione? Secondo le FAQ pubblicate sul sito del governo, è possibile accompagnare un’altra persona in auto, se questa non ha un mezzo proprio, non ha la patente, non è autosufficiente o se ha un altro impedimento. È preferibile farsi accompagnare da un convivente, ma nel caso non si abiti nella stessa casa è necessario rispettare le regole sugli spostamenti in auto (mascherina e distanza).

Quando è possibile spostarsi tra regioni per motivi di lavoro e studio

In zona gialla, arancione e rossa, sono consentiti gli spostamenti tra regioni per comprovati motivi di lavoro. Questo vuol dire che è necessario dimostrare agli agenti il motivo del viaggio fuori regione, che si sta andando o tornando dal lavoro, ad esempio mostrando il tesserino o l’ordine di servizio del datore dell’impiego. Gli agenti possono appurare anche successivamente le esigenze lavorative dichiarate nell’autocertificazione.

Via libera inoltre per gli spostamenti per motivi di studio, a patto che ci si muova per andare a scuola alle lezioni in presenza. È il caso degli studenti che abitano sul confine e vanno a scuola in un’altra regione, anche di un diverso colore (zona gialla, arancione e rossa).

Quali sono i motivi di necessità per gli spostamenti tra regioni gialle, arancioni e rosse

Tra i motivi validi per spostarsi tra regioni, anche nel caso del blocco della circolazione tra quelle in zona gialla, ci sono le ragioni di necessità. Va subito detto che in questa categoria non rientra il turismo: non si può viaggiare tra regioni per andare a sciare, in montagna o se si è affittata una casa per un breve periodo (con locazioni brevi si intendono quelle che durano fino a 30 giorni).

Per capire quali sono i principali motivi di necessità che giustificano lo spostamento fuori regione, è possibile consultate le FAQ del governo, ecco le principali esigenze per cui viaggiare tra regioni nonostante il blocco:

  • Ci si può spostare tra regioni per prestare assistenza a persone non autosufficienti, quando questo aiuto non può essere fornito da strutture o soggetti presenti nella stessa regione
  • Per i genitori separati è consentito raggiungere i figli minorenni fuori regione e poi portarli con sé, ma scegliendo il tragitto più breve
  • L’atto davanti al notaio per la compra-vendita di una casa è un motivo di necessità valido per spostarsi tra regioni
  • Rientra tra i questi motivi anche l’esigenza di accompagnare un congiunto o un amico fuori regione, se quest’ultimo si deve muovere per motivi di salute, lavoro e necessità ma non è dotato di un mezzo o non è autosufficiente

In caso di multa per non aver rispettato le regole sugli spostamenti tra regioni, è possibile presentare ricorso al Prefetto del luogo dove è stata accertata la violazione, a cui spetta la valutazione sui motivi di necessità. Attenzione però, se il ricorso viene respinto, la multa viene raddoppiata in automatico.

Rientro nella propria abitazione: la seconda casa

È possibile spostarsi tra regioni gialle, arancioni e rosse per fare rientro alla propria abitazione, dove si ha la residenza o il domicilio. Non è previsto il blocco dei viaggi verso le seconde case fuori regione: si possono raggiungere, ma solo se lo spostamento è fatto dal nucleo familiare che ne è proprietario o che ha affittato l’appartamento per un lungo periodo, prima del 14 gennaio.

Alcune regioni hanno però emanato ordinanze più restrittive, come nel caso della Toscana dove è possibile raggiungere le seconde case soltanto se si ha il medico di famiglia sul territorio regionale.

L’autocertificazione per i viaggi tra regioni

Per gli spostamenti tra regioni in zona arancione e rossa, e anche per viaggiare tra quelle gialle (per cui è prevista una proroga del blocco) è quindi necessario compilare il modulo di autocertificazione disponibile in pdf sul sito del Ministero dell’Interno.