lunedì, 28 Aprile 2025
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Convegno per il cinquecentenario di Giorgio Vasari

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La Pala Albergotti, che raffigura l’Incoronazione della Vergine, offre lo spunto per un confronto con la comunità scientifica. Nei tre giorni di convegno operatori ed addetti ai lavori, da tutto il mondo, esporranno le loro esperienze di restauro e discuteranno le tecniche ed i materiali che è più opportuno usare.

L’opera è un olio su tavola di 5 metri per 4, con una cornice monumentale intagliata, dorata e dipinta. E’ composta da una grande tavola che raffigura l’Assunzione e l’incoronazione della Vergine e due tavole laterali con i Santi Donato e Francesco e otto tavolete poligonali della centina che raffigurano le Sante. Fu eseguita dal Vasari per il fiorentino Filippo Salviati intorno al 1567.

Le due tavole laterali e le otto tavolete poligonali saranno oggeto della mostra “Vasari visto da vicino. Le tavole laterali della Pala Albergotti” allestita nella Sala del Museo medievale e moderna fino al 13 aprile e che verrà inaugurata in occasione dell’apertura del convegno il 28 marzo.

Antiquari alla Fortezza

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Presenti, fino al 24 marzo un centinaio di espositori, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. “Con questa manifestazione – spiega il Presidente del Comitato organizzatore Luigi Bellini – Firenze si allinea alle altri grandi capitali europee come Maastricht e Parigi, dove le mostre antiquarie vengono ospitate nei quartieri fieristici. Location funzionali per espositori e pubblico”.

Si tratta di una mostra mercato con tanti pezzi di valore in mostra ma, novità del 2008, sarà l’angolo degli esperti dove personale qualificato sarà disponibile per perizie verbali, gratuite, se un appassionato si recherà alla fiera con una foto di un oggetto d’arte.

Poche cose si sono rivalutate nel tempo come l’antiquariato e, alla Fortezza, saranno presenti mobili, dipinti, sculture, bronzi, avori, arazzi, vetri, ceramiche, porcellane, stampe, gioielli, libri d’arte e altri pezzi di tutte le epoche e provenienze, dall’Alta epoca al Novecento.

Da segnale un capolavoro dei Della Robbia: un rilievo raffigurante una Madonna col Bambino in terracota invetriata, databile intorno al 1490, appartenente alla produzione centrale di Andrea della Robbia, il nipote di Luca che, fra la fine del ‘400 ed i primi decenni del secolo seguente, ebbe il merito di diffondere l’arte degli invetriati su larga scala con esiti protoindustriali.

Tra le iniziative collaterali anche una selezione di “eccellenze” nel campo dell’artigianato artistico e del restauro.

Prof fuma spinello in classe

“Credete che io non abbia mai visto uno spinello?” si sente il dire dal professore nel video messo on line lo scorso 8 marzo dai ragazzi dell‘Itt Marco Polo di Firenze.

Il professore accende la canna e dà un paio di boccate profonde. E’ questa la notizia uscita stamattina sul quotidiano Il Firenze, che racconta i particolari di quella che sembra una barzelletta lunga 54 secondi.

E invece è la triste realtà. Il video racconta chiaramente quanto accaduto in classe. Con tanto di commenti e battutine di sottofondo degli studenti intenti a registrare l’evento. La classe è divertita, filma il docente con aria incredula. Qualcuno ride, qualcun altro si avvicina per verificare che non sia uno scherzo. E il professore ghigna: “E’ una canna“. Non c’è più alcun dubbio.

Nessun dubbio nemmeno sul “successo” riscosso dal filmato, che nel giro di cinque giorni è stato visualizzato più di 200 volte.

 

 

 

Incendio in A1, tratto riaperto

Sulla A1, tra Calenzano e Barberino, il traffico è stato bloccato per l’incidente che ha coinvolto i tre mezzi, e in seguito al quale un veicolo si è incendiato. In direzione nord, per un po’ di tempo, è stato chiuso il tratto tra i due caselli.

Sul posto dell’incidente sono intervenuti i mezzi di soccorso, i vigili del fuoco, la polizia stradale e il personale di Autostrade per l’Italia.

Ed è poi stato riaperto al traffico il tratto dell’A1 Milano – Napoli compreso tra Calenzano e Barberino, in direzione di Bologna, chiuso alle 11.30 circa, per un mezzo in fiamme all’interno della galleria Croci. Precedentemente, intorno a mezzogiorno, era stato sbloccato il traffico in direzione di Firenze, chiuso a causa del fumo.

Il lago di Isabella Collodi

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Da Venerdì 14 marzo, alla galleria della Fondazione Il Bisonte, sarà in mostra una personale di Isabella Collodi, o meglio una sostanziosa antologia di 9 disegni acquerellati e oltre 50  incisioni all’acquaforte in qualche caso combinata alla puntasecca.

Fogli ricolmi di creature e paesaggi fantastici, in apparenza di facile approccio, ma in realtà complessi, dai quali promana un’atmosfera incantata ed intensamente poetica e da guardare, se non proprio con la lente, certo con molto riguardo. Segni armoniosi e sinuosamente fluenti che illustrano, tra l’altro, I Ching, una cui frase è stata scelta appunto come titolo della mostra.

Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 9.00/13.00 – 15.00/19.0 Sabato su appuntamento – domenica chiuso. La mostra rimarrà aperta fino al 24 aprile

 

Aria di primavera a Villa Vogel

La Commissione Ambiente del Quartiere 4 propone anche quest’’anno l’iniziativa. La Festa di Primavera 2008 sarà imperniata su due aspetti caratterizzanti, che sono sintetizzati nel titolo dell’’iniziativa ‘Voli e pedalate’. I voli del pipistrello, come alleato naturale per combattere le zanzare, le pedalate sulla bici, per scoprire il gusto della lentezza a bordo di un mezzo di trasporto sano e ecologicamente perfetto.

Sabato 15 marzo, nella Sala Consiliare di Villa Vogel, alle 9, saluto del Consiglio di Quartiere; alle 9,30, dotoressa Verdini, Asl 10, Attenzione alla zanzara tigre; ore 10, dott.Bella (Quadrifoglio), Interventi pubblici nella lotta alla zanzara; ore 10,30, il dottor Agnelli presenta il progetto ‘Un pipistrello per amico’, a cura del Museo di Storia Naturale di Firenze; ore 11,30, Marco Banchi (Lipu)- Liberazione di volatili del centro di recupero Lipu del Mugello.

Domenica 16 marzo, ore 9,30, Piazza dell’Isolotto. Partenza per una pedalata alla scoperta dei parchi intorno all’’Arno. Faranno da guida i nostri esperti, Daniela Dinelli e Marco Lebboroni, due biologi che alcuni anni fa hanno curato una preziosa pubblicazione sugli itinerari naturalistici nel Q.4. E’ in programma l’’attraversamento e la visita del parco dell’Argingrosso e del parco delle Cascine, con rientro previsto attorno alle 12,30.

Collaborano alla manifestazione: Università di Firenze (Museo di Storia Naturale), Asl 10 Firenze, Quadrifoglio spa, Veni Vidi Bici, Città Ciclabile, FirenzeInBici, Giacche Verdi-Guardie Ambientali a cavallo, ISDE- Medici per l’Ambiente, Unicoop Firenze. Per informazioni: Segreteria Commissione Ambiente Quartiere 4, 055.2767150, per la biciclettata 329.6516245.

UN DISINFESTANTE ‘BIOLOGICO’ PER LE ZANZARE: IL PIPISTRELLO – Il pipistrello? Quante brutte cose di dicono di lui: si attacca ai capelli, succhia il sangue, aggredisce l’uomo. Ma avete un’idea delle dimensioni di questo pericolo pubblico? Una ‘gioiosa macchina da guerra’ di 5-7 cm e dal peso di 5-15 grammi. Davvero spaventoso, non c’è che dire…

Conosciamolo dunque un po’ meglio questo parente di Batman. Il pipistrello è l’unico mammifero che sa volare e, grazie ad un sofisticatissimo sistema di radar ad ultrasuoni, riesce a ‘vedere’ anche nella più completa oscurità. Insomma, un vero specialista! Con in più una caratteristica che dovrebbe interessarci molto: è un grande divoratore di insetti. In una notte d’estate un pipistrello può arrivare a ingurgitare fino a 2.000 (sì, duemila, avete capito bene!!) zanzare.

Soffermiamoci su questo punto perché tutti nelle ultime estati abbiamo sofferto gli assalti fastidiosi delle zanzare, reagendovi rabbiosamente armati di insetticidi o invocando le agognate disinfestazioni. Ma così facendo in realtà rischiamo di procurarci un male ancora peggiore perché i piretroidi e gli esteri fosforici alla base degli insetticidi chimici non sono selettivi e pertanto uccidono quasi tutti gli insetti, immunizzando peraltro quelli che riescono a sopravvivergli. Senza contare che alcuni test di questi prodotti sulle cellule umane hanno evidenziato alti livelli di pericolosità per la nostra salute.

Per quanto concerne le disinfestazioni esse sono dannose per l’’ecosistema in generale anche perché colpiscono pure gli insetti utili (basta pensare alle api sempre più decimate dalle irrorazioni chimiche). Quindi la lotta contro le zanzare deve essere – per quanto possibile – condotta con mezzi ‘biologici’ e dunque spazio al predatore ‘numero 1’ degli insetti nocivi: proprio lui, il pipistrello. Ma non dobbiamo dimenticare neppure altri preziosi ‘collaboratori’ come gechi, rondini, rondoni e balestrucci.

Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze ha messo a punto un progetto per tutelare e proteggere i nostri amici ‘chirotteri’ (così si chiamano scientificamente) nell’ambiente urbano. Si deve sapere che il pipistrello non nidifica in proprio ma si serve di rifugi preesistenti (cavità degli alberi, grotte, gallerie, cave etc.). E’’ chiaro che l’attuale sistema di vita delle nostre città si presenta quanto mai inospitale per il mangia-zanzare volante e dunque i ricercatori hanno predisposto per lui dei rifugi speciali: le bat house o bat box. Posizionate sugli alberi o sulle pareti della casa, a circa 4 metri di altezza dal suolo, queste casette offrono al pipistrello un confortevole rifugio.

Insomma, se vogliamo davvero sbarazzarci dalle zanzare senza avvelenare noi stessi e l’ambiente circostante, beh, dovremmo proprio adottare un pipistrello.

Operaio cade dal tetto

L’operaio stava verificando la copertura del tetto del capannone insieme ad un collega, quando una botola ha ceduto e l’uomo è cascato compiendo un volo di sei metri.

È stato il collega a chiamare i soccorsi, che hanno trasportato il ferito in elicottero all’ospedale di Careggi. Il trentasette non è, comunque, in pericolo di vita.

Ora il lavoro è passato in mano ai vigili del fuoco, ai carabinieri e al personale di Medicina del Lavoro della Asl, che devono verificare l’applicazione delle misure di sicurezza.

Scrivere con gli occhi

Gli strumenti permettono a una persona che concentra lo sguardo su uno schermo di “scegliere” con il solo movimento degli occhi ad esempio una sequenza di lettere che formano parole, righe e periodi.

In breve, si tratta di una sorta di “mouse” oculari che una volta tarati sulla singola persona consentono a chi non è in grado di muovere altro se non lo sguardo di comunicare con il mondo.

La Regione Toscana, assessorato per il diritto alla salute, ha deciso di finanziare l’acquisto di questi dispositivi per fornirli in uso a persone affette da gravissime patologie.

La delibera si riferisce a persone affette da gravi patologie neurovegetative (come la Sclerosi laterale amiotrofica), da sindromi post traumatiche per lesioni cervicali alte che comportano una completa tetraparesi (cioè l’impossibilità di muovere tutti gli arti), con dipendenza da ventilatore meccanico e coloro che sono affetti dalla sindrome “locked-in”.

Tutte persone che, pur mantenendo inalterate le capacità cognitive e le funzioni cerebrali superiori, subiscono una alterazione severa della capacità espressiva sia verbale che scritta e perdono progressivamente la facoltà di comunicazione e di relazione, rischiando di vivere nel totale isolamento. Unica risorsa, molto spesso, il movimento degli occhi, ed ecco quindi intervenire l’utilità di questi straordinari strumenti messi a disposizione dalle moderne tecnologie.

La spesa prevista dalla Regione è di 350.000 euro per ausili che hanno ciascuno un costo variabile tra i 13.000 e i 22.000 euro. Obiettivo del finanziamento è quello di agevolare e incentivare la comunicazione interpersonale di questi pazienti e la possibilità di mantenere una certa vita di relazione anche nelle fasi più acute e invalidanti della patologia.

In Toscana esistono esperienze aziendali consolidate nel campo della “assistite technology” presso i Laboratori ausili aziendali istituiti nelle Asl di Prato, Pistoia, Pisa, Livorno, Arezzo e Firenze, che hanno sviluppato specifiche competenze nel settore degli ausili elettronici e informatici per la comunicazione, l’apprendimento e il controllo ambientale. Questi laboratori assicurano, grazie al lavoro di equipes multidisciplinari, una valutazione competente dei bisogni dei pazienti e operano in raccordo con i servizi delle Asl di residenza dei pazienti stessi.

 

Le sculture di Danti al Bargello

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La mostra ha preso occasione dal restauro attualmente in corso delle tre grandi figure in bronzo del Battistero di Firenze, che raffigurano la Decollazione del Battista e sono il capolavoro dello scultore.

Grazie alla disponibilità dell’Opera di Santa Maria del Fiore, questo gruppo monumentale appena restaurato costituirà il fulcro dell’esposizione, che è perciò intitolata: I grandi bronzi del Battistero. L’arte di Vincenzo Danti, discepolo di Michelangelo.

Contemporaneo del Giambologna, ma morto assai giovane, come lui Danti lavorò a lungo al servizio dei Medici.
Gran parte delle opere che realizzò per Cosimo I sono oggi conservate al Museo Nazionale del Bargello, che è dunque la sede privilegiata per richiamare l’attenzione del pubblico su questo straordinario scultore del Cinquecento, particolarmente attento alla lezione di Michelangelo.

Nonostante Danti non sia stato né un allievo né un collaboratore diretto del Buonarroti, ne fu tuttavia tra i più originali e importanti seguaci.

Il suo rapporto con Michelangelo, di cui può ritenersi un ideale “discepolo”, si basò infatti su una libera elezione delle opere del maestro come modelli normativi: studiandole lungamente e da vicino, egli ne condivise in profondità non solo gli ideali formali, ma anche la tecnica e il metodo di lavoro.

Peraltro, il suo ‘michelangiolismo’ è diverso da quello dei seguaci fiorentini del Buonarroti, legati alle opere giovanili del maestro presenti a Firenze.

Danti porta invece nella città dei Medici il linguaggio formale del Michelangelo romano e dei molti suoi discepoli – scultori e pittori – dal 1550 in poi.

La mostra, che intende riunire al gruppo del Battistero e alle opere del Danti già presenti al Bargello gran parte di quelle collocate in altre sedi fiorentine e in raccolte museali in Italia e all’estero, sarà certamente l’occasione per uno studio critico approfondito di questo scultore anche dal punto di vista della sua tecnica magistrale.

L’attuale restauro del gruppo monumentale del Battistero, condotto sotto la supervisione dell’Opificio delle Pietre Dure, offrirà alla mostra e al catalogo un ulteriore fondamentale apporto di conoscenze scientifiche.

La rassegna sarà a cura della Direzione del Museo Nazionale del Bargello e di Charles Davis, noto specialista di scultura del Cinquecento e di Vincenzo Danti in particolare. Altri studiosi e specialisti svilupperanno con loro saggi in catalogo i diversi aspetti dell’arte del Danti, per offrirne un “ritratto” quanto più possibile completo e nella più larga prospettiva della cultura figurativa del suo tempo.

Museo Nazionale del Bargello Firenze
Dal 16 aprile al 7 settembre 2008

Sanitari, anticipo sul contratto

Una bella sorpresa per infermieri e personale del ruolo sanitario, professionale, tecnico e amministrativo. Infatti l’Assessorato per il diritto alla salute, aderendo alla richiesta delle organizzazioni sindacali, ha dato mandato ai direttori generali delle Aziende di mettere subito in pagamento una quota pari al 90% degli incrementi dello stipendio tabellare previsti dalla ipotesi di accordo di Contratto nazionale siglata il 29 febbraio scorso, da calcolare per il 2006, 2007 e primo trimestre 2008.

Da tenere conto che la quasi totalità degli incrementi previsti dall’ipotesi di accordo è concentrata proprio sullo stipendio tabellare.

L’onere finanziario a carico del sistema per questo acconto (salvo conguaglio) ammonta a circa 80 milioni di euro. L’aumento in busta previsto dal contratto per il dipendente si aggirerà a regime mediamente intorno a 103 euro mensili lordi. Usufruiranno dell’anticipo gli oltre 40.000 dipendenti del Servizio sanitario regionale delle categorie del comparto.

L’anticipazione esce di fatto dalle normali procedure in quanto l’ipotesi di contratto siglata da sindacati e Aran non ha ancora superato tutti i passaggi che la trasformeranno in contratto pienamente in vigore.

Ma è stata resa possibile dalle buone condizione finanziarie della sanità toscana, dalla disponibilità delle risorse necessarie per la copertura, che sono state a suo tempo accantonate, e rappresenta un segnale concreto nei confronti di decine di migliaia di lavoratori impegnati ogni giorno nei servizi, a garanzia del buon funzionamento e della qualità della sanità pubblica toscana.