lunedì, 15 Settembre 2025
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Amedeo Minghi, Vibrazioni e Nick Cave a Firenze

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Amedeo Minghi dopo aver presentato a Sanremo il suo ultimo cd con il quale festeggia 40 anni di carriera, ha iniziato un tour che lo porterà anche a Firenze (Saschall) il prossimo 29 aprile.

“Quest’anno ho festeggiato le nozze d’argento con il Festival – ha esordito Minghi. – 25 anni fa portavo in gara 1950. Nel nuovo album ci sono anche 4 brani inediti e alcune cover di canzoni che avrei voluto scrivere io come “Stand by me”. Tra le partecipazioni mi piace ricordare quelle di Serena Autieri e Lino Banfi. C’è anche Rossana Casale che ha cantato la sigla di Fantaghirò. Non mancano Mietta e Khorakane che produco. Si tratta di un cd live registrato con l’orchestra sinfonica e coro diretti dal maestro Renato Serio presso l’Auditorium della Conciliazione di Roma il 2 febbraio scorso”. L’album si intitola “40 anni di me con voi” e ha un sottotitolo: “Cuori di pace in Medio Oriente”. 

Per questo concerto sono previsti tre settori numerati: 35,00/28,00/20,00 euro più diritti di prevendita.

Nuovo singolo, cofanetto e tour per Le Vibrazioni. Il nuovo brano è intitolato “Insolita” e parla di spiritualità: il cantante Francesco Sarcina ha voluto definirla, più che una canzone, una “preghiera laica” con la quale esprimere dissenso nei confronti di tutti i sensi di colpa indotti dalla Chiesa.

Il brano fa parte della colonna sonora di “Colpo d’occhio”, il nuovo film di Sergio Rubini, che firma anche la regia del videoclip (ambientato nella Galleria d’arte di Villa Borghese, a Roma).

La canzone sarà contenuta nel cofanetto “En vivo”, composto da un dvd e due cd, documenta gli oltre 400 concerti tenuti dalla band negli ultimi quattro anni e arriverà nei negozi il prossimo 11 aprile.

Lo stesso giorno le Vibrazioni torneranno ad esibirsi dal vivo in un tour che li porterà in diverse città d’Italia, Saranno al Viper di Firenze il 7 maggio. Ingresso a posto unico a 12,00 euro più diritti di prevendita.

Nick Cave: tour in Italia tra maggio e giugno. “Re Inkiostro” tornerà nel nostro Paese, accompagnato dai fidi Bad Seeds, per una serie di date tra i prossimi maggio e giugno: Nick Cave, fresco della pubblicazione del nuovo album “Dig, Lazarus, dig!!!”, sarà di scena il 28 maggio all’Alacatraz di Milano, il 30 a Villa Solaria, a Sesto Fiorentino, il giorno successivo a Villa Fidelia, a Perugia, ed infine il primo giugno al Tendastrisce di Roma. Il compito di aprire tutti gli spettacoli spetterà a Ed Kuepper & Jeffrey Wegner.

Ingresso a posto unico 30,00 euro più diritti di prevendita.

Per tutti e tre questi concerti la prevendita è in corso presso tutti i punti del Circuito Regionale Box Office.

Fattori con il “supersconto”

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Alla Settimana della Cultura che fino al 31 marzo promette 1800 eventi in tutta Italia, la Fondazione Villa Bardini & Peyron di Firenze partecipa con due iniziative straordinarie.

Per tutta la settimana sarà possibile visitare a prezzo ridotto (4 euro) la spettacolare mostra Fattori e il Naturalismo in Toscana, da pochi giorni inaugurata. Il biglietto da accesso anche al Museo Capucci. Per il parco della Villa, invece, ingresso totalmente libero invece dei normali 6 euro (info e prenotazioni Sigma C.S.C., 055.243140).

La mostra su Fattori (www.firenzeperfattori.it, entrata Costa S. Giorgio 2) è la prima di un importante ciclo di eventi promosso e prodotto dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze in occasione del centenario della morte del celebre Macchiaiolo. Curata da Francesca Dini, espone un corpus particolarmente significativo di grandi opere messe a confronto con dieci pittori della generazione successiva (i fratelli Gioli, i cugini Tommasi, Micheli, Panerai, Cannicci, Cecconi, Ferrosi, Sorbi).

Il Museo Capucci raccoglie invece la straordinaria collezione di 400 abiti-sculture del grande stilista. Vi sono inoltre conservati 22mila schizzi, 300 illustrazioni, 20 quaderni di bozzetti, 150 audiovisivi, 40mila fotografie, 50mila articoli di stampa.

Una navetta gratuita sarà disponibile per i visitatori, tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, con partenza da Piazza Poggi per Costa San Giorgio e ritorno.

Quanto al Parco (www.bardinipeyron.it, si entra da via dei Bardi 1 rosso), il biglietto consente di visitare anche il Giardino di Boboli e di accedere in Palazzo Pitti al Museo delle Porcellane, Museo del Costume, Museo degli Argenti e alle esibizioni temporanee lì in programma (info Firenze Musei, 055.294883 – 055.290112).

Avramov su, Santana giù

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SULL ‘ALTARE
AVRAMOV

 

 

Dalle parti di Vicenza e Pescara lo rimpiangono ancora.
Noi non s’era quasi mai visto. E’ vero che davanti ha Frey, ma l’eresia e che per molto tempo ci ha avuto pure Lupatelli…
Entra in campo a freddo, è inoperoso per quasi novanta minuti, ma nell’unica occasione che lo chiamano in causa sa essere decisivo. Bravo Vlada!

 

NELLA POLVERE
SANTANA

 

Per l’andamento caracollante e lo stare là defilato, sulla sua fascia, talvolta mi ricorda Daniel Bertoni, ma poi ho capito che era offensivo pensarlo per il Puntero anni ’80.
E’ irritante talvolta. Giochicchia, aspetta l’uomo addosso per fare il Silvan e se gli riesce una magia riesce poi sempre a farci uno strafalcione dietro per compensare.-
Ci credo che il Corvo stia cercando un uomo di fascia, pazienza ne abbiamo avuta

Tre punti nell’uovo!

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Prandelli non recupera dietro Dainelli e a fare il centrale ci va, il centrale, Ujfalusi che lascia la sua fascia a l’uomo “può tutto” danese. Ma a proposito di virus influenzale, durante il riscaldamento il bacillo che sorvolava sul Franchi, colpisce Frey e così in porta ci va Avramov. Nel centro del campo il sorteggio fra spompati decide che in campo ci va Donadel e in panca Kuz, mentre davanti, il Mister, dopo una settimana di brodino ci manda Bobo Vieri, di mestiere ex centravanti con Santana e Mutu sui fianchi.

L’inizio è incoraggiante. Al 4′ Mutu la da a Vieri, ma l’assit e lungo poi seguono due cross uno buono ed uno sballato di Santana. Su un angolo un colpo di testa di Mutu va sul fondo. Ci si prova anche se siamo cotti, la Lazio sta lì ad aspettarci ordinatina. Noi si costrusice, ma s’arriva poco dalle parti di nonno Ballotta, la Lazio dalle parti di Avramov ci arriva ancora meno. Al 18′ Martino dichiara la resa e al suo posto entra in campo Potenza. L’azione da gol più limpida del primo tempo arriva al minuto 27 quando, su un bel cross di Montolivo, Mutu ci arriva di testa, ma Ballotta la para a terra. Al 37′ il laziale Mutarelli, che pochi minuti prima aveva provato a lasciare l’impronta dei suoi tacchetti sugli stinchi di Gobbi perde la testa per la seconda volta replicando sulle gambe di Liverani e si vede sventolare sotto il naso il cartellino rosso. Fuori. Lazio in dieci. La gara cambia perchè la Fiorentina prende coraggio e comprende che ce la può fare. Forza ragazzi, fuori le ultime riserve di fiato e poi tutti a mangiar uova e colombe. Minuto 39′ gran botta di Mutu che Ballotta respinge, la Fiorentina c’è, ma la prima frazione di gioco ormai se ne andata. Si va a bere il tè sullo 0 – 0.

Nella ripresa al 2′ minuto Vieri fa l’unica cosa decente della sua partita e dire decente è una parola grossa… calciando una punizione da posizione invitante sulla barriera. Anche Prandelli capisce che il fu centravanti di tante battaglie è pronto per uscire dal campo e raggiungere anzitempo la sua Prato entra Pazzini osannato dal pubblico all’ingresso in campo manco fosse Lucatoni. Ma in quel momento è la speranza subito accesa. Il Pazzo è infatti in campo solo da un minuto quando, in un mischione in area laziale, Rosenthal salva la porta sulla linea colpendo il pallone più col braccio che con la spalla e sulla respinta l’incornata di Pazzini si stampiglia sulla traversa. A noi c’è sembrato rigore sacrosanto, ma dato che da anni sappiamo che la Lazio può sempre parare con un altro uomo che non sia il portiere, preferiamo soprassedere. C’è una partita da vincere! Un bel cross di Potenza al 12′ trova Mutu dal limite che ci prova a fotocopiare il gol fatto col Genoa, ma la palla va fuori di un niente. Pochi minuti dopo luccicca alla grande Avramov su l’unica azione degna ti tale nome costruita dalla Lazio in 90′. Pandev tira a colpo sicuro e lui sfodera un paratone alla Frey..Passata la paura si torna tutti avanti. E’ il momento dei cambi: sia viola che laziali e si arriva al fatidico minuto 31′ quando Pazzini raccoglie una bella palla di Liverani incrocia un bel tiro dal limite e la piazza precisa nell’angolino dove nonno Ballotta non ci arriva. Gol! Firenze può esplodere! La Fiorentina stanchissima prova anche a concedere il bis, ma Ballotta al 41′ fa il fenomeno su un tiro di Mutu che poi viene ammonito e salta Udine.
Finisce così 1 – 0 e tre punti d’oro dentro l’uovo di Pasqua!

Le pagelle

Avramov: entra imprevisto al posto di Frey e non lo fa rimpiangere. Pochi interventi in uscita sicuri di pugno e poi salva sullo 0 – 0 la Fiorentina con un paratone a freddo su colpo sicuro di Pandev.
E pensare che per molto tempo ha fatto la riserva di Lupatelli. Voto: 7,5

Jorgensen: aveva inizia bene, ma questa per lui è routine. Esce troppo presto per il riacuttizzarsi dell’infortunio, peccato. Voto: 6,5

Ujfalusi: vederlo giocare al centro ci fa stare bene. Deciso, autoritario, preciso. Qualcuno ha rimpianto Dainelli?
Io no di sicuro! Voto: 7

Kroldrup: il pennellone nordico pare un altro quando non ha accanto l’altro pennellone. Pare acquisti più fiducia. E’ quasi impeccabile. Voto: 6,5

Gobbi: meglio laterale che centrale. I piedi sono buoni, la progressione pure. Spinge, costruisce e crossa. Voto: 6,5

Donadel: ha vinto il ballottaggio degli spompati e ci prova con la sua corsa che inevitabilmente è più specisa di sempre. Voto: 6

Liverani: nel primo tempo pare Zubin Metha, nel secondo cala, ma la palla decisiva sui piedi di Pazzini la mette lui. Voto: 7

Montolivo: non è ai livelli della partita col Genoa ma c’è. A tutto campo, attento e preciso sia nei disimpegni che in costruzione. Voto: 7

Santana: Fa i fiori e poi li calpesta. Sembra che le cose più semplici non gli riescono, ma il problema è quando, come oggi, non gli riescono nemmeno quelle difficili. Voto: 5

Vieri: a vederlo ti viene in mente il fu centravanti e t’intristisci, come lui… Non fa a spallate, non la prende mai, tira da fuori e sballa…Voto: 5

Mutu: non è una delle sue giornate di grande spolvero, ma se le contate, la maggioranza delle azioni gol vengono dai suoi piedi o dalla sua testina. Voto: 6,5

Potenza: entra male in partita, poi per fortuna si riprende finendo in crescendo. Voto: 6

Pazzini: mezz’ora di match: un gol decisivo e una traversa. Che stia diventando un centravanti vero? Voto: 7

Kuzmanovic: spompato 2 entra per dare il cambio a spompato 1. si da da fare ed entra bene in partita voto: 6,5

Prandelli: Doverosamente, come da copione. Anche nell’emergenza le sue scelte sono quasi tutte azzeccate (eccetto Vieri). La Fiorentina non gioca male nemmeno col fiato cortissimo. La vittoria è fondamentale e lui lo sapeva. Voto: 7

 

Fiorentina Waterpolo in finale di Coppa Campioni

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Pubblico delle grandi occasioni alla piscina Nannini di Firenze dove Fiorentina e Kirishi si sono ritrovate per la terza volta nel giro di poco più di un anno in un match valido per la Champion’s Cup di pallanuoto femminile. Striscioni, bandiere e tanto calore per la Fiorentina chiamata a ribaltare l’8 a 7 subito all’andata e staccare il biglietto della Final Four.

Partenza attenta di entrambe le squadre. Si preferisce evitare gli errori più che colpire l’avversario. La Fiorentina riesce, comunque, a passare grazie ad un bel tiro della Lapi a metà del primo periodo. Vantaggio che dura pochi minuti perché il Kirishi riesce a pareggiare con la Pantyukina.

Secondo periodo con  ancora molto equilibrio in acqua. Segna la Gyzina per la squadra russa e pareggia la Stieber per la Fiorentina. Le gigliate riescono a passare avanti (3-2) grazie alla Stieber che, dopo pochi minuti, spreca malamente un rigore, parato dalla Vorontsova. Terzo tempo con la squadra russa molto più agguerrita ma, proprio nel momento di maggior pressione da parte della squadra di Kleimenov arriva la bordata di Casanova, dopo 2’57” di gioco, che porta avanti le fiorentine di 2. La reazione russa s’infrange sulle mani di Elena Gigli mentre uno scambio in velocità Casanova – Lapi permette alla Fiorentina di segnare il quinto gol dopo 3’20”. La partita si mette in discesa per le ragazze di De Magistris. Esce per tre falli la Soboleva e, ad una manciata di secondi dalla sirena di fine terzo tempo, arriva il 6 a 2 a firma di Mercedes Stieber.

Ultimo tempo che si apre con tre reti che rimettono in gara le russe. La Belyaeva inizia la rimonta (6-3), che prosegue con lac Glyzina (6-4) e con ancora la Belyaeva (6-5). La Fiorentina reagisce e si riporta avanti di due grazie alla Stieber ma le russe insistono. Prima un palo, poi la Gigli salva il risultato ma non può nulla sulla velenosa palombella della Pantyukina che fissa il punteggio sul 7 a 6 ad 1’38” dalla sirena finale. Sul fil di sirena arriva l’8 a 6 della Biancardi che vuol dire finale di Coppa dei Campioni. Alla Final Four, probabilmente in Ungheria, oltre all’Orizzonte Catania che ha battuto le greche del Glyfada, a difendere il titolo di Campionesse d’Europa ci sarà anche la Fiorentina Waterpolo.

Artigiani premiati

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L’assessore alle attività produttive ha consegnato stamani, nell’ambito della mostra “Antiquari alla Fortezza da Basso” il premio Bellini (una riproduzione del Fiorino d’oro) a Lando Falciai, creatore e restauratore di tavoli in marmo che opera in via dei Serragli, Caterina Canetti, restauratrice di dipinti e sculture in via Maggio e la famiglia di bronzisti Ugolini (via del Presto di San Martino) che di padre in figlio ha tramandato la lavorazione di anfore in bronzo e rame per una clientela importante: la catena Beker di New York, i negozi Chopard e Dior di tutto il mondo.

Senza targa e contromano. Denunciato

L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di ieri quando una pattuglia in moto della Polizia Municipale di Porta Romana, durante un normale controllo, ha visto transitare in piazza Pitti una persona a bordo di uno scooter privo di targhetta.

Il conducente del veicolo, anziché fermarsi all’alt della pattuglia, si è immesso in via Romana, percorrendola in senso contrario in direzione di piazza Della Calza. Veniva pertanto allertata la centrale operativa di quanto si stava verificando, mentre una pattuglia provvedeva ad interdire il transito di via Romana e contemporaneamente gli agenti si ponevano all’inseguimento dello scooterista che, in prossimità di piazza della Calza, ha abbandonato il veicolo tentando la fuga a piedi, ma è stato subito bloccato dal una pattuglia.

Il conducente, risultato essere minorenne e di origine slava, è stato denunciato per resistenza e guida senza patente, oltre all’addebito degli articoli 97 (guida del ciclomotore privo di targhetta) e 193 (privo di copertura assicurativa) del codice della strada, oltre al transito in senso contrario e sul marciapiede. Lo scooter è stato sequestrato.

 

Il Premio Città di Firenze sulle Scienze Molecolari

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Il “Premio Città di Firenze sulle Scienze Molecolari” vuol essere un tributo della città di Firenze al mondo scientifico e all’impegno profuso dai ricercatori nel rendere migliore il futuro dell’uomo.
E’ un’occasione per sollecitare l’interesse dell’opinione pubblica sull’importanza della ricerca scientifica per la crescita del Paese, a beneficio di tutta l’umanità e un richiamo a politici e amministratori affinché sia alta l’attenzione per l’investimento in ricerca e strutture manageriali adeguate.
L’idea nasce al Polo Scientifico dell’Università degli Studi di Firenze e in particolare al Centro Risonanze Magnetiche, una infrastruttura per la produzione high-throughput di proteine, per la determinazione della loro struttura e per la progettazione di farmaci.
Con il “Premio Città di Firenze sulle Scienze Molecolari”, la città vuol dar vita a un parco tecnologico associato all’Università degli Studi con l’obbiettivo di contribuire al prodotto interno lordo con una nuova imprenditoria altamente qualificata.
L’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la Camera di Commercio di Firenze, e la Banca CR Firenze S.p.A. hanno promosso il “Premio Città di Firenze sulle Scienze Molecolari” che quest’anno è destinato alle ricadute scientifiche e imprenditoriali della rivoluzione genomica di cui il vincitore è stato il protagonista assoluto.

Georges Adéagbo si fa in due a Firenze

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Due le città, come due i luoghi ricchi di storia coinvolti per costruire “l’incontro” di Adéagbo con la cultura occidentale: se nei mesi scorsi Venezia e la Fondazione Querini Stampalia sono state per lui una straordinaria fonte di ispirazione, Firenze e Palazzo Vecchio saranno la nuova occasione che arriverà a coinvolgere addirittura due sedi espositive. La prima installazione è pensata appositamente per le sale del Museo di Palazzo Vecchio, centro politico e simbolo della città, la seconda viene invece presentata nello spazio espositivo della galleria Frittelli arte contemporanea.Progetto per il Museo di Palazzo VecchioPer la prima volta il Museo di Palazzo Vecchio aprirà i Quartieri Monumentali ad una esposizione di arte contemporanea. Georges Adéagbo realizzerà un progetto site specific nato dalla relazione con la storia di Firenze e la visione contemporanea di un artista dell’Africa occidentale: uno sguardo straniante nato dall’incontro di due culture così diverse. I libri e le carte antiche della Biblioteca, i cicli di affreschi, le opere d’arte distribuite nel Museo, ma anche gli antichi strumenti musicali e le raffigurazioni del mondo nei cartigli della Sala delle Mappe, come i suoni e i colori della città, la sua architettura, i monumenti, le persone che la popolano, diventano per l’artista una inesauribile fonte d’ispirazione per costruire il suo “incontro” con Firenze. Nel suo fare arte Adéagbo evidenzia le difficoltà di persone che vivono separate e che cercano un contatto: “…vicini, separati da un alto muro, sentono ciascuno i rumori dell’altro, ma hanno solo un’idea vaga di come gli altri vivano. Alla fine uno di loro costruisce una scala, vi si arrampica e intravede chi sono gli altri e come vivono”.Nelle sale del Museo di Palazzo Vecchio Adéagbo interviene con piccole sculture lignee, libri, oggetti di uso quotidiano, carte e dipinti eseguiti da artisti del Benin, facendoli dialogare e reagire con l’ambiente e le opere cariche di storia e significati. Presenze mai in primo piano, ma piuttosto collocate/nascoste/impegnate a riempire e saturare il vuoto, il non occupato, il bordo, il margine. L’idea del progetto di Adéagbo invita a ripensare alla nostra storia nella convinzione che uno sguardo “altro” possa aiutare non solo a capire il tempo in cui viviamo, ma anche a vedere in modo diverso il nostro passato, intessuto di questa condizione di relatività e di confronto che altrimenti rischiamo di perdere.Uno sguardo scevro dalle sovrastrutture della cultura occidentale fa emergere uno spazio “terzo” in cui prendono forma nuove categorie interpretative che vanno oltre il tradizionale rapporto Africa/Europa. L’agire dell’artista è come un aratro che rimescola le zolle, riporta alla luce ciò che prima era sepolto, addormentato nel tempo.Questo è quello che ci viene chiesto dall’artista per scoprire il passato non solo come memoria, bensì come azione, trasformazione, come materia viva e non come concetto immobile.Esposizione da Frittelli arte contemporanea Negli spazi di Frittelli arte contemporanea di Via Val di Marina approda il lavoro che Georges Adéagbo ha realizzato per la Fondazione Querini Stampalia di Venezia: si compie così l’incontro tra Venezia e Firenze «La rencontre»..!Venise – Florence..! Dalla dimensione particolare propria del progetto di Palazzo Vecchio, lo sguardo si espande qui sull’intera società occidentale rappresentata da una molteplicità di oggetti (stralci di giornale, fotografie, libri usati, dischi in vinile, ombrelli, bottiglie, etc.) che come tracce della nostra cultura dialogano con manufatti provenienti dalla patria di origine dell’artista.

Carlo Testi in mostra a Palazzo Cerretani

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L’eloquente titolo “Dal colore al segno” preannuncia la svolta attuata dal pittore fiorentino, sia dal punto di vista dei contenuti che delle forme. Testi, da sempre definito un “colorista” per i toni cromatici su cui ha sempre fondato la propria esecuzione artistica, propone in questa nuova produzione un ritorno predominante del segno e la predilezione a costringere le sue “vedute” in forme circolari, come fossero tanti oblò da cui guardare il mondo. Mondo che assume connotazioni prettamente familiari, in quanto Testi rende omaggio al paesaggio toscano, alla sua terra. E se i luoghi cari a Testi non esistono più, egli fa ricorso alla memoria dove resistono assolutamente indelebili. È questo il caso del disegno che ritrae Il Fosso Macinante in via dei Vespucci a Peretola che oggi ha lasciato il posto a una spianata di cemento e asfalto. Il disegno (o il dipinto) esercita così un’irrinunciabile funzione di stimolo sui nostri ricordi e sulla necessità di evocare, di portare alla superficie sensazioni sepolte. Questo è uno dei compiti dell’arte di Testi, che ha ricevuto i primi insegnamenti pittorici dal padre Otello, pittore e allievo insieme a Dino Migliorini di Ardengo Soffici.
Dopo le esposizioni personali all’Accademia dei Georgofili di Firenze (Paesaggi Toscani, 2004) e alla Galleria Pio Fedi di Firenze (Ritratti di paesaggi, 2006) questo invito della Regione Toscana a esporre a Palazzo Cerretani è di grande gratificazione per Testi, che nutre da sempre un amore incondizionato per la propria terra.
Tutte le opere in mostra sono raccolte nel catalogo “Carlo Testi. Dal colore al segno / From Colour to Line”, edito da Polistampa, a cura di Stefano De Rosa e con prefazione di Riccardo Nencini e testi in italiano e inglese. Alle riproduzioni delle opere, suddivise nelle sezioni Dipinti e Disegni, è stata fatta seguire una biografia dell’artista e una cronologia delle esposizioni.