lunedì, 28 Aprile 2025
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L’indagine congiunturale 2007 dell’Osservatorio Toscano sull’Artigianato

La crisi non risparmia settori e territori, segnando un’ulteriore flessione del fatturato (-1,4%, il sesto anno consecutivo con il segno meno), anche se il numero di addetti recupera leggermente (+0,4%). Più lieve la perdita sulla quota di imprese che hanno aumentato la spesa per gli investimenti (17,7% nel 2007; 18,4% nel 2006).

Il quadro emerge dall’indagine congiunturale relativa al 2007 dell’Osservatorio Regionale Toscano sull’Artigianato, realizzata da Unioncamere Toscana con la Regione Toscana, le federazioni regionali di CNA e Confartigianato Imprese, le sigle sindacali CGIL, CISL e UIL e con il supporto tecnico di IRPET.

La flessione (-1,4%) del fatturato artigiano nel 2007 interessa quasi tutti i comparti. Solo l’edilizia, grazie alle installazioni (+3,2%), si mostra in lieve crescita (+0,1%) dopo tre anni negativi. All’interno del manifatturiero (-1,6%) tiene la metalmeccanica (+0,4%), in particolare cantieristica (+5,1%) e lavorazione dei metalli (+1,0%).

Arretra il sistema moda (-4,6%), con perdite consistenti nel tessile (-8,8%), nelle calzature (-8,2%) e nell’abbigliamento (-6,8%); mentre continua la leggera crescita della pelletteria (+1,1%).
Non bene le altre manifatture (-0,5%), complici le perdite dell’alimentare (-0,7%) e del legno-mobili (-1,4%).

In leggera flessione il comparto orafo (-0,3%). Tra i macro-comparti, il risultato peggiore tocca ai servizi (-3,0%), con riparazioni (-9,5%) e trasporti (-0,7%) in forte difficoltà.

A livello provinciale spicca soprattutto la discesa sui fatturati di Prato (-9,2%), anche se non sono da meno Grosseto (-2,0%), Pisa (-1,5%), Massa-Carrara (-1,4%), Lucca (-1,3%).
Valori negativi, ma superiori alla media regionale, per Livorno (-0,7%) e Firenze (-0,6%). Relativamente migliori Siena (-0,2%), Arezzo (-0,1%) e Pistoia che, grazie ai servizi, evidenzia una lieve crescita (+0,5%).

Prosegue la fase critica dei distretti manifatturieri toscani con punte molto negative nel tessile-abbigliamento di Prato (-11,9%); pelletteria del Valdarno (-10,4%); calzature della Valdinievole (-9,3%); e abbigliamento Empolese (-5,6%). Recupera l’abbigliamento del Casentino (+5,8%). Rallentano l’orafo aretino (+0,7%) e il legno-mobili di Sinalunga (+0,4%).

Pdl, una campagna ragionata

Nessuna voglia di urlare. I coordinatori regionali di An e Fi, Riccardo Migliori e Denis Verdini, annunciano piuttosto la volontà di portare avanti una campagna elettorale “ragionata”: “Non sarà un campagna elettorale urlata contro la sinistra, ma una campagna elettorale di Governo, per dire ai toscani cosa concretamente ci apprestiamo a fare e con attenzione all’elettorato dinamico che fino a oggi ha votato per inerzia a sinistra”.

Tra le priorità del programma elettorale si fa notare una grande attenzione per le infrastrutture regionali. Per la Tirrenica e per la tramvia. Per il sottoattraversamento ferroviario di Firenze e per la messa in sicurezza del fiume che attraversa la città. “In Toscana –  hanno detto – c’è bisogno di una svolta. Le nostre liste tengono conto delle realtà più significative del territorio ma vedono anche importanti nomi di natura nazionale come Vito, Boaniuti, Bondi e Matteoli oltre a donne e giovani e alle riconferme per gli uscenti”. “Riguardo a Pera – hanno aggiunto Verdini e Migliori – arà invece eletto nel Lazio che è una regione fondamentale per il Senato, questo non è un allontanamento dalla Toscana ma una promozione affinchè la lista abbia la sua massima forza”.

Un momento anche per riflettere e fare delle valutazioni in attesa della campagna elettorale per le amministrative, che comincia tra 9 mesi. “Decideremo subito dopo le elezioni il candidato più idoneo. Il primo atto delle amministrative – hanno chiosato Verdini e Migliori – saranno proprio queste politiche”.

Da oggi Firenze parla arabo

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Un corso di lingua rivolto ai bambini di origine araba che frequentano la scuola pubblica. Piccoli, a partire dai 5 anni, fino ai ragazzi delle scuole superiori. E’ l’iniziativa, la prima in Italia di questo tipo, che nasce grazie ad un accordo tra la comunità islamica, la scuola pubblica e le istituzioni locali.

Si terrà nei locali della scuola Vittorio Veneto, ed è stata presentata stamattina dall’assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri, dal presidente del quartiere 1 Stefano Marmugi, dalla dirigente scolastica del circolo 5 Maria Laura Simonini, dall’insegnante di lingua araba Guendouze Samia e dall’Imam della comunità islamica Izzedin Elzir.

Il progetto, nato da una convenzione tra l’assessorato alla pubblica istruzione, il consiglio del quartiere 1, il circolo didattico 5 e la comunità islamica, ha come obiettivo la promozione del dialogo interculturale e il rafforzamento del ruolo dell’istruzione come mezzo importante per insegnare la diversità e aumentare la comprensione delle altre culture, il tutto secondo le linee generali previste per questo anno, il 2008, quale “Anno Europeo per il dialogo interculturale“.

“Il corso, già partito da qualche settimana con 70 alunni – ha ricordato Daniela Lastri – vuole valorizzare il plurilinguismo, a partire dalla positiva esperienza avuta nei centri di alfabetizzazione, e quindi intende sperimentare questo progetto quale forma “aperta” di integrazione fra le diverse culture”.

Il corso, organizzato da sette insegnanti, si svolge tutti i sabati, dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30, prevede una prima classe preparatoria per i bambini dai 5 ai 6 anni, una seconda classe per i bambini dai 7 agli 8 anni e tre sezioni suddivise per I, II e III livello. Inoltre, altra novità da sottolineare, mentre gli alunni impareranno la propria lingua d’origine le mamme potranno acquisire alcune nozioni fondamentali della lingua italiana.

Un’iniziativa analoga è già stata avviata con il corso di lingua cinese, che conta una presenza molto alta nella nostra comunità scolastica. Segue poi la comunità di lingua araba: 342 bambini, circa l’8% dei bambini stranieri che frequentano le scuole fiorentine. La popolazione scolastica straniera a Firenze è al 17%, e aumenta ogni anno dell’1,5%. Hanno frequentato lo scorso anno i centri di alfabetizzazione 779 bambini e sono già 899 quelli iscritti nel 2008.

Viale Europa, avanti tutta

Il Tar ha respinto il ricorso di un gruppo di cittadini che si opponeva alla realizzazione del piano di recupero che interessa la zona compresa tra viale Europa, via di badia a Ripoli e il viuzzo delle Lame, ovvero le aree Chini e Marfin che si estendono su un territorio di circa 6 ettari.

Il piano di recupero, la cui prima approvazione risale al 1998 e l’ultima è arrivata a fine 2006, prevede la realizzazione di aree verdi, un centro sportivo, un distaccamento del servizio sanitario per la Società della Salute, un centro servizi e un piccolo insediamento residenziale di cui il 20% riservato al Comune per l’affitto.

Il ricorso chiedeva l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione, di tutti gli atti avente per oggetto il piano di recupero e ovviamente del permesso di costruire e dell’autorizzazione della Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici.

Una richiesta che il Tar non ha accolto perché, come si legge nella sentenza, “pur prescindendo dalle eccezioni formulate dalle controparti, dalle articolate e complesse censure formulate nel ricorso e nei motivi aggiunti non emergono comunque, ad un primo esame, apprezzabili profili di illegittimità dei provvedimenti impugnati” e ancora che “d’altra parte, per quanto concerne il profilo relativo al periculum in mora, gli interessi individuali di cui i ricorrenti sono portatori non appaiono prevalenti rispetto a quelli delle controparti pubbliche e private”.

La Provincia lotta contro la precarietà

Il documento impegna la Giunta a presentare un crono-programma operativo per la concreta attuazione degli impegni presi con gli atti sopra richiamati, con particolare riferimento a:

1.a) porre un freno al ricorso alle esternalizzazioni dei servizi, anche attraverso un’analisi di quelli già esternalizzati, al fine di verificare la concreta possibilità e la convenienza di una loro ricollocazione all’interno della struttura dell’Ente;
1.b) limitare la pratica dei subappalti attraverso una puntuale e rigorosa verifica che gli stessi avvengano nel pieno e assoluto rispetto delle disposizioni di legge:
estendendo alle imprese subappaltatrici gli stessi obblighi dell’impresa aggiudicataria, con riguardo alle norme sulla sicurezza e regolarità del lavoro;
richiedendo al contraente l’elenco dei prezzi unitari relativo alle lavorazioni oggetto di subappalto ai fini della verifica degli obblighi di legge, verificando, con report semestrali a cura degli assessorati competenti, lo stato dei subappalti all’interno dei progetti nei valori previsti dal protocollo d’intesa.


1.c) procedere all’affidamento degli appalti secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, privilegiando nell’offerta tecnica tutti gli aspetti relativi alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori;
2. realizzare, nell’ambito delle competenze della Provincia, iniziative legate alla formazione, allo svolgimento di volontariato, al sostegno per la creazione di imprese individuali come aiuto ai lavoratori per i periodi di non lavoro e contro la ricattabilità dei lavoratori costretti ad accettare condizioni umilianti;
3. porre in essere, nell’ambito delle proprie competenze, iniziative a sostegno delle persone che, per un pe-riodo della loro vita, vivono, a causa della perdita del lavoro, una condizione di precarietà;
prevedere iniziative a sostegno di precari e disoccupati, ivi compresi i cittadini immigrati, attraverso l’attività dei CPI;
rendere più incisiva la propria azione in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro, attraverso la formazione professionale, i CPI e la verifica del rispetto degli impegni assunti in materia nel Patto per lo Sviluppo dalla parte datoriale;
dare attuazione alle competenze e alle funzioni, così come saranno definite dalle norme attuative della Legge 123/2007.

Sport e sociale in Palazzo Medici Riccardi

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Mercoledì 12 Marzo alle ore 17.30, presso la sede della Provincia di Firenze si terrà la presentazione del libro scritto da Marco Calamai “Uno sguardo verso l’alto” e del progetto “Over the limits: squadra di pallacanestro con diversamente abili”.

Oltre all’autore, saranno presenti il Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi, il Team Manager della Nazionale italiana di Pallacanestro Dino Meneghin, il Presidente della Fondazione Spazio Reale don Giovanni Momigli ed il Presidente dell’A.S. Fiorentina Basket Luca Giotti.
L’evento, oltre a godere del patrocinio dell’A.S. Fiorentina Basket, è promosso anche da Fortitudo S.G. Bologna, Crabs Rimini e Armani Jeans Milano.

Marco Calamai (in passato allenatore nella serie A di Basket per 12 stagioni, con trascorsi anche sulla panchina di Firenze, sua città di origine) si occupa, fin dal 1995, di handicap psichico nelle sue varie forme (Autismo, Sindrome di Down, Psicosi) ed è fautore del progetto Pallacanestro-Handicap sviluppato in collaborazione con FIP, USL di Bologna e Modena e CIP (Comitato Italiano Paralimpico).
Il basket è usato come tramite e veicolo per l’integrazione dei ragazzi disabili con quelli normodotati.

Everlast, nonostante la vittoria non c’è sereno

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Una vittoria, in un Mandela Forum deserto, contro la Mach 20 Potenza, costruita solo negli ultimi secondi di gioco ed ottenuta soprattutto grazie al vistoso calo fisico dei lucani che, negli ultimi tre minuti, hanno dilapidato un lavoro costruito nel corso di tutta la gara. L’importante era tornare al successo e così è stato. L’Everlast Firenze, che al 37’ perdeva per 72 a 80 ha trovato la forza di piazzare un 9-0 e tornare, così, al successo dopo nove sconfitte consecutive.
Il lavoro di Marco Rota inizia a farsi sentire ma la situazione in classifica resta preoccupante. E ci vorranno tante altre e più convincenti vittorie per cercare la permanenza in serie B1.
E l’Everlast si concentra anche sul mercato. Si cerca un playmaker che possa dare il cambio, in regia, a Nicolas Stanic. La trattativa con Daniele Demartini del Veroli, contattato recentemente, si è arenata, in quanto la società ciociara non pare intenzionata a privarsi del giocatore. Difficile arrivare a Leonardo Zaccariello della Carmatic Pistoia già preso in considerazione da Trapani, Latina e la Virtus Siena, si è ipotizzato il ritorno di Riccardo Santolamazza, attualmente al Biella in A1 ma, anche in questo caso, è difficile un suo arrivo a Firenze.

La Provincia per Ingrid Betancourt

Voto unanime del Consiglio provinciale per la liberazione di Ingrid Betancourt. Approvata la mozione della VII Commissione consiliare dove il Consiglio Provinciale di Firenze esprime la propria solidarietà e vicinanza ai familiari di Ingrid Betancourt e degli altri ostaggi in mano alle FARC. Inoltre rivolge un pressante invito ai parlamentari toscani perché operino per una presa di posizione del Parlamento e del Governo italiano per la liberazione di Ingrid Betancourt e degli altri ostaggi; ai parlamentari italiani e al Parlamento europeo affinché venga intrapresa dall’Unione Europea ogni azione che possa portare al rilascio di Ingrid Betancourt e degli altri ostaggi e alla soluzione negoziata in atto in Colomba.

 

Crivelli in mostra a Fiesole

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L’esposizione, curata dal professor Stefano De Rosa, comprende circa 70 opere, scelte fra paesaggi, nature morte, ritratti, soggetti religiosi.

Fiesole apre alla mostra del Maestro i luoghi fiesolani, in particolare la Basilica di Sant’Alessandro, un’area grande e già di per sé artistica, capace di amplificare e restituire uno “spazio” mentale al racconto artistico di Crivelli.

Fiesole, sempre in linea con la volontà di percorrere un importante dialogo con l’arte contemporanea, inserisce come seconda mostra della stagione espositiva un omaggio al contributo artistico che ha voluto rendere Renzo Crivelli al mondo dell’arte. Un contributo importante, che ha segnato in modo personale una parte rilevante della cultura del Novecento, nella quale la sua voce e i suoi colori sono stati apprezzati e amati per la leggera e silente profondità delle sue opere.

Sabato 15 marzo 2008,  è previsto un sevizio di navette gratuita con partenza dalle ore 16.00 da piazza Mino fino  alla sede espositiva della Basilica di Sant’Alessandro.  Orario 15.00 – 18.00 chiuso martedì e mercoledì. Fino al 30 marzo.

La biografia 

Nato a Sarsina (Forlì) nel 1911, Renzo Crivelli si stabilì a Firenze fin dall’infanzia e fuse la propria vicenda umana e artistica con le sorti del Novecento fiorentino.

Si formò all’Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida di Felice Carena, di cui divenne allievo e amico, e con l’affettuosa amicizia di Ennio Pozzi. Si nutrì della cultura artistica filtrata dalla lettura di Ugo Ometti e dalle visite di Chiese e Musei.

Si affacciò sulla scena artistica verso la fine degli anni ’30 e il suo esordio ricevette il consenso di Roberto Longhi, che acquistò una sua opera. Dopo la Seconda guerra mondiale, nella città ferita, Crivelli svolse un’intensa attività di organizzazione culturale attraverso l’Associazione Il Chiostro Nuovo, dove a fianco di La Pira, Bargellini, Padre Balducci e artisti suoi solidali, come Pietro Parigi, i fratelli Sanzio e Goffredo Trovarelli, Bruno Bramanti e altri ancora, indicò la possibilità di un rinnovamento culturale attraverso il magistero cristiano. Dopo che il suo impegno con l’Associazione terminò, Crivelli proseguì nella sua attività di Pittore, decoratore e architetto. La Chiesa della Madonna della Tosse, a Firenze, reca impresso il suo timbro di artista moderno con un retaggio rinascimentale. Crivelli ha lavorato esprimendosi compiutamente in diversi linguaggi, ma sempre con il peso di una personalità sincera, fresca, autentica. E’ stato pittore da cavalletto e maestro frescante. Come pittore negli anni a ridosso del secondo conflitto mondiale ha lavorato come se ogni sua opera fosse il testo definitivo prima del congedo.

Cartoline dall’Himalaya

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I viaggi lungo la catena dell’Himalaya, compiuti da esploratori scienziati del nostro paese e documentati attraverso diari inediti e oltre quattromila fotografie, sono oggetto della mostra “La dimora delle nevi e le carte ritrovate: Filippo De Filippi e le spedizioni scientifiche italiane in Asia Centrale (1909 e 1913/14)”, che si inaugurerà venerdì 14 marzo, alle 16.30, al Museo di Storia Naturale (Palazzo Pazzi Ammannati, Borgo Albizi, 28).

 

L’esposizione, che sarà visitabile fino al 24 marzo, è organizzata dalla Società di Studi Geografici insieme al Museo di Storia Naturale, al Dipartimento di Astronomia e Scienza dello Spazio e al Dipartimento di Studi Storici e Geografici dell’Università di Firenze e in collaborazione con Gabinetto Vieusseux, Istituto Geografico Militare e Società Geografica Italiana. La mostra illustra gli eventi che videro come protagonista il medico e fisiologo torinese Filippo De Filippi che, dopo aver partecipato alla fortunata impresa del 1909, guidata da Luigi Amedeo Savoia, Duca degli Abruzzi, nel corso della quale fu raggiunta per la prima volta quota 7.500 metri sul Chogolisa, organizzò una spedizione nel 1913 e 1914 sul Karakorum. Durante questo viaggio, che durò un anno e mezzo e altrettanto tempo richiese per la preparazione, furono esplorati ghiacciai e valli ancora poco conosciuti, e fu possibile condurre importanti studi geologici, meteorologici, fisici e topografici.

Le scoperte furono documentate dal De Filippi nelle “Relazioni scientifiche della spedizione italiana: De Filippi nell´Himalaia, Karakorum e Turchestan cinese (1913/1914)”. Nuovi dettagli di quelle spedizioni sono state, però, rese possibili grazie al recente recupero del diario del medico torinese e del giornale di bordo del fotografo ufficiale della spedizione, Cesare Antilli: questi scritti giacevano, senza essere stati catalogati, fra i materiali d´archivio posseduti dalla Società di Studi Geografici e dal Dipartimento di Studi Storici e Geografici (ex Istituto di Geografia dell’Università di Firenze) e saranno esposti per la prima volta nella mostra “La dimora delle nevi e le carte ritrovate”.

Oltre a questi due giornali di bordo, che consentono una ricostruzione più ampia della spedizione del 1913 e 1914, nel corso della mostra sarà possibile apprezzare anche altre testimonianze: ad esempio quella del geografo Giotto Dainelli, autore di un diario pubblicato nel 1924 e del volume “Esploratori e alpinisti del Karakorum”, pubblicato nel 1959, che mette in risalto i legami in divenire fra esplorazioni, scienze e alpinismo. Vi sono poi il diario di Nello Ginori Venturi, di cui si è conservata solo la prima parte presso la biblioteca del Cai di Firenze, e il taccuino di lavoro di Giorgio Abetti, conservato ad Arcetri.

“La Dimora delle nevi e le carte ritrovate” è anche una mostra fotografica: cinque album, rilegati e intitolati “Spedizione asiatica De Filippi 1913-14”, con quasi 4000 immagini, solo in parte già note, ripercorrono le varie tappe dell’impresa e consentono al visitatore di rivivere quella straordinaria esperienza compiuta dal gruppo guidato dal De Filippi a distanza di quasi un secolo. Le foto sono opera principalmente di Cesare Antilli, Giorgio Abetti e Giotto Dainelli. Una parte più ristretta porta la firma di Alfred Spranger e dell’altro geografo della spedizione, Olinto Marinelli. L’apertura della mostra sarà preceduta da un convegno scientifico dallo stesso titolo (giovedì 13 marzo, ore 9, 30/18; venerdì 14 marzo ore 9 – Via del Proncosolo 12), curato dalla Società di Studi Geografici e dedicato al ruolo di quelle spedizioni nella storia scientifica italiana.

GLI ORARI DELLA MOSTRA – 15 e 16 marzo dalle 10 alle 19; 7/18/19/20/21 marzo – dalle 16 alle 19; 2/23/24 marzo dalle 10 alle 19. L’ingresso è gratuito.