martedì, 16 Settembre 2025
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Ospedali amici dei bambini

E’ questo il riconoscimento attribuito agli ospedali dall’OMS-Unicef. L’ambito riconoscimento,  16esimo in Italia e il quinto in Toscana, ha un particolare significato perché viene attribuito a un ospedale con un alto numero di nati all’anno (circa 1900), superiore a quello che raggiungono le altre strutture premiate in precedenza, ossia gli ospedali di Montepulciano, del Mugello, di Pistoia e di Poggibonsi.

Le dimensioni dell’Ospedale e la numerosità degli operatori, circa un centinaio tra medici e altro personale sanitario coinvolto nell’assistenza a madri e neonati, hanno comportato un particolare impegno e sforzo organizzativo da parte di tutti per poter raggiungere l’omogeneità assistenziale richiesta.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato l’iniziativa degli Ospedali amici dei bambini nel 1992, per assicurare che tutti gli ospedali accolgano nel miglior modo i bambini e sostengano l’allattamento al seno.

Per raggiungere questo traguardo le strutture sanitarie devono dimostrare di applicare correttamente i “10 passi” Oms Unicef, tra i quali figurano l’impegno a non accettare campioni gratuiti o a buon mercati di latte artificiale, a non usare biberon o tettarelle, a promuovere la formazione del personale e a organizzare il “rooming in”. In questi anni 20.000 ospedali in 140 paesi hanno ottenuto questo riconoscimento.

 

Formazione, novità nel sistema

In particolare viene fatta luce sulle novità legate all’accreditamento delle agenzie formative. Un meccanismo nuovo è stato messo a punto con l’obiettivo di semplificare e valorizzare la qualità delle agenzie accreditate, promovendone la crescita dimensionale.

L’obiettivo, come sottolineato dall’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, nel suo intervento introduttivo, è quello di costruire un sistema che risponda meglio alle esigenze del mercato del lavoro e delle realtà territoriali, pronta a captare le aspettative dei singoli e delle aziende e le novità che si muovono nei vari settori dell’economia toscana.

Questi alcuni dei temi centrali del nuovo sistema regionale della formazione, sulla base della legge 32, il testo unico su istruzione, formazione e lavoro e del nuovo regolamento che la attua. Il documento punta su nuovi meccanismi di accreditamento delle agenzie formative e nuove  modalità di assegnazione dei finanziamenti pubblici.

I soggetti autorizzati a fare formazione saranno individuati i sulla base di nuovi criteri e finanziati prevalentemente mediante procedure di evidenza pubblica. «Il nuovo sistema di accreditamento, che abbiamo fatto passare al vaglio di enti locali e parti sociali, spiega l’assessore, inserisce  elementi di semplificazione per ridurre il numero complessivo delle strutture accreditate. Per garantire la qualità e l’efficacia delle iniziative di formazione viene proposto, fra l’altro, un meccanismo di punteggio che non viene assegnato una volta per tutte, ma deve essere mantenuto, stimolando quindi una ricerca di qualità e un miglioramento continui nei soggetti che fanno formazione.
 

Ma ecco le novità. Innanzitutto il passaggio da un sistema fondato sull’accreditamento delle sedi operative a un sistema che si basa sull’accreditamento dell’organismo (ente, società, associazioni), che può anche avere più sedi operative sul territorio, ma una sola ragione sociale. Vengono modificati e ridotti anche i requisiti, gli indicatori e i parametri richiesti per  essere accreditati. I criteri vengono inoltre ridotti da 9 a 4, e gli indicatori all’interno di ciascun criterio passano complessivamente da 33 a 9, con un generale ridimensionamento delle caratteristiche formali e un maggior peso dato a quelle sostanziali.

Di particolare rilievo è l’obbligo per le agenzie formative di dotarsi in via continuativa ed esclusiva delle funzioni professionali fondamentali, quali quelle della direzione, del coordinamento formativo, della valutazione degli apprendimenti e della gestione amministrativa finanziaria.

Per stimolare la riduzione e spingere all’aggregazione delle agenzie formative, la Regione mette a disposizione 1 milione 600 mila euro di contributi a fondo perduto (pari a 10 mila euro per ogni agenzia che si aggrega. Gli organismi formativi che hanno sedi già accreditate devono presentare una nuova domanda di accreditamento entro il 17 giugno 2008, pena la decadenza dell’accreditamento posseduto.

La giunta di ieri ha approvato gli indirizzi per l’attivazione dei processi di concentrazione. Un processo che dovrà portare ad avere un minor numero di organismi formativi, ma di maggiori e più solide dimensioni.  La domanda può essere presentata da due o più organismi formativi, aventi tutti almeno una sede formativa orientativa accreditata in Toscana.

Ogni organismo formativo deve avere realizzato nel triennio precedente attività formative per un valore totale di almeno 150 mila euro. I processi di concentrazione possono avvenire per fusione o incorporazione. Per ogni organismo formativo che si estingue è previsto un contributo che va da un minimo di 20 mila ad un massimo di 200 mila euro  (per dieci organismi coinvolti nel processo).     

Le sedi operative accreditate al settembre 2006 erano in tutto 1060, di questi il 20% è postituito da istituti scolastici, il 19% da università, il 61% da agenzie formative. Altro cardine del nuovo regolamento è il meccanismo di finanziamento, che cambierà gradualmente da qui al 2010. In particolare entro quella data il 50% delle attività formative sarà messo a gara, il 25% attraverso la formula dei voucher e il restante 25% attraverso avvisi di concessione.

Un ulteriore tassello nel mosaico del sistema è costituito dai nuovi standard regionali per il riconoscimento e la certificazione delle competenze ai quali la Regione sta lavorando dal 2004 e la cui adozione completa è prevista per il 2009 (la complessa e articolata proposta è disponibile sul sito web della Regione).  

L’assessore ha ricordato quindi come il finanziamento delle attività di formazione sia garantito, per gli anni 2007-2013, dalla nuova programmazione del Fondo sociale europeo. Il programma operativo della Regione Toscana prevede un finanziamento complessivo pari a oltre 664 milioni di euro in sette anni. La Regione ha deciso di finanziare la programmazione anche con risorse proprie, recuperando in questo modo lo scarto esistente rispetto alla precedente programmazione. 

Qualche dato sulle attività di formazione in Toscana   
Nel periodo 2004-2006 la Regione ha approvato 29.300 interventi formativi di cui 17.000 finanziati con il Fondo sociale europeo e 2.000 con fondi statali. Accanto a questi i 10.200 corsi che la Regione, tramite le Province, riconosce ma che sono finanziati da altri soggetti. Gli allievi iscritti complessivamente sono 267.700 di cui il 62% frequenta corsi finanziati dal Fse, il 9% corsi finanziati con fondi statali e il 28% corsi riconosciuti. I formati sono oltre 167.200, il 58 % dei quali esce dai corsi finanziati con il Fse, il 6% da corsi finanziati da fondi statali, il 36% da corsi riconosciuti.

Il 61% dei disoccupati che hanno frequentato  corsi di formazione, a dodici mesi dalla conclusione del corso, risultava occupato. L’aumento del tasso di inserimento nel mercato del lavoro cresce con il crescere del titolo di studio dei  destinatari ed è inversamente proporzionale all’età. Infatti, i lavoratori fino a 24 anni che riescono a trovare un’occupazione al termine di un corso sono il 71% del totale dei formati, mentre gli over 55 soltanto l’11%. Resta sempre elevata l’efficacia della formazione superiore che, accompagnata ai corsi di formazione, ottiene risultati decisamente migliori.

Consiglio provinciale di Firenze sulla scuola

Il testo impegna la giunta: “A continuare a stanziare risorse finanziarie adeguate per l’edilizia scolastica; muoversi nella direzione di avere un campus scolastico per ottimizzare servizi educativi, formativi, culturali e ricreativi nell’ottica dell’area metropolitana; incrementare gli stanziamenti di risorse per il diritto allo studio; per le politiche di integrazione ed handicap, lavorare ad un nuovo accordo di programma tra gli enti interessati (Provincia, Regione, Comuni, Asl, Uffici scolastici) per l’integrazione scolastica dei ragazzi portatori di handicap della scuola media superiore;  fare la nostra parte anche per ciò che riguarda la formazione degli insegnanti alle prese con la multietnicità delle classi; sostegno ai progetti che vanno nella direzione di contrastare l’abbandono scolastico”.

Respinta, con 4 sì e 20 no, la mozione della Sinistra Arcobaleno che chiedeva, tra l’altro, di: “Stanziare risorse finanziarie adeguate per l’edilizia scolastica finalizzate a rispondere alle necessità di nuove aule, alla sicurezza delle strutture e delle persone e all’ambiente in relazione all’uso di tecniche bio-architettoniche e al risparmio energetico; progettare nuovi insediamenti scolastici ponendo attenzione al rapporto scuola-territorio soprattutto nelle zone prive di strutture (come ad esempio Campi Bisenzio); intervenire per una definizione territoriale complessiva dei Piani di Offerta Formativa in modo da arginare la competizione tra istituti all’accaparramento degli alunni-utenti e per definire criteri di omogeneità nella diffusione dei singoli indirizzi”.

Respinta anche la mozione di FI, AN, UDC che chiedeva: “Di utilizzare, in modo proficuo, i dati forniti dall’Osservatorio Scolastico Provinciale, le cui mansioni sono state recentemente trasferite dall’Ente a Linea Comune Spa, che trova nella collaborazione con l’Università di Firenze le necessarie sinergie operative ma non ha però ancora ricevuto dall’Ente le indispensabile indicazioni su come riorganizzare, leggere ed interpretare i dati raccolti al fine di una loro lettura che indirizzi proficuamente e tempestivamente le future scelte di edilizia scolastica dell’ Ente, in funzione dell’orientamento delle iscrizioni e dell’aumento/diminuzione delle stesse; portare a termine nei tempi più brevi possibili il programma di realizzazione delle nuove aule necessarie per coprire il fabbisogno, e degli interventi di manutenzione straordinaria attualmente in corso”.

Protesta di Forza Italia in Provincia di Firenze per il Tibet

Il capogruppo Carlo Bevilacqua ed i consiglieri Francesca Avezzano Comes e Leonardo Comucci che, in apertura di seduta, hanno sventolato dagli scranni la bandiera del Tibet ed hanno mostrato cartelli con la scritta “Free Tibet”.

Una protesta, hanno sottolineato i consiglieri, contro il governo cinese che sta uccidendo centinaia di tibetani. “Chiediamo il rispetto dei diritti umani e che s’intervenga per fermare questo genocidio” è quanto hanno ribadito Bevilacqua, Avezzano Comes e Comucci. I consiglieri hanno, inoltre, ricordato che il Consiglio provinciale aveva votato una mozione che invitata il Dalai Lama in Provincia. “Mozione – hanno sottolineato – che non ha avuto seguito”.

Toscani all’estero

Il piano è stato varato dalla giunta regionale che ha approvato un programma complessivo di attività per 805 mila 309 euro.

Alle attività destinate ai giovani sono stati assegnati 432.934 euro, pari al 53,76% del budget complessivo.

Cinque le tipologie di intervento finanziate, quasi tutte di carattere formativo e culturale. L’intervento più importante, pari a 320.865 euro, riguarda infatti corsi di formazione linguistico culturale, della durata di 2-4 settimane (a secondo che la residenza sia in Europa o Oltreoceano) per i quali la Regione paga non solo la frequenza al corso ed il soggiorno in Toscana oltre alla partecipazione alle iniziative in programma, ma copre al 50% anche le spese di viaggio.

Due volte all’anno le domande, da inviare  all’Ufficio dei Toscani all’Estero – Settore Attività internazionali della Regione Toscana (Via Martelli 6 Firenze). Entro il 30 aprile per i corsi da fruire in estate; entro il 31 agosto per quelli invernali. Per il 2008 si stima una presenza nella terra d’origine di circa 100 giovani toscani provenienti  dall’estero che seguiranno questi corsi.

Sempre all’interno delle iniziative culturali per i giovani sono state inoltre stanziate risorse per borse di formazione professionale intitolate a Mario Olla, master post universitari e per le attività del Forum dei Giovani Toscani all’estero che verranno stabilite dagli stessi giovani.

Dopo i giovani ecco anche le iniziative per i “senior” con un totale di finanziamenti pari a 201.166 euro, pari al 24.98% del budget complessivo.  In questo ambito rientrano i contributi per i progetti socio culturali promossi dalle associazioni e le attività delle associazioni stesse. Seguono ancora gli interventi sociali (9,87%) con le attività di supporto per i toscani che dovessero trovarsi in condizioni disagiate all’estero, i contributi per il rientro definitivo degli emigrati e quelli per i soggiorni in Toscana degli anziani.  

Un ulteriore fetta del budget, pari al 9,39% del totale, è infine destinata ad iniziative in campo culturale, della ricerca e della documentazione  che comprendono fra l’altro progetti speciali della giunta regionale, il museo regionale sull’emigrazione “Gente di Toscana” e la celebrazione annuale della Giornata dei Toscani all’estero

Un evento questo che è giunto ormai alla sua quinta candelina e che nel 2008 sarà affiancato dalla ricorrenza del 30° anniversario della Consulta dei Toscani all’estero.  Dopo le quattro edizioni precedenti (2004-2007) tenutesi rispettivamente in Lunigiana, nelle Montagne pistoiesi, in Garfagnana ed in Valtiberina, la 5° giornata dei Toscani  all’estero si terrà  a Capannori, in provincia di Lucca.

La manifestazione, che coinvolge una terra di particolare significato nelle storia dell’emigrazione toscana, si terrà nella prima metà di settembre e coinvolgerà le comunità dei Toscani all’estero, le istituzioni locali della Toscana, le rappresentanze di Università, istituti ed associazioni del settore e naturalmente la cittadinanza interessata.

 

Il Presidente Mattei ha ricevuto l’ambasciatore della Romania

Al centro dell’incontro i rapporti tra la comunità rumena ed i cittadini del territorio di Firenze. L’ambasciatore ha spiegato che sta effettuando un viaggio in tutte le province d’Italia.

“E’ importante l’integrazione dei rumeni nelle comunità locali – ha spiegato l’ambasciatore – ma è altrettanto importante fare in modo che i rumeni rispettino le leggi del paese che li ospita”. Per questo, anche l’incontro con il Presidente del Consiglio provinciale può servire per migliorare i rapporti tra rumeni e cittadini del territorio di Firenze.

Tra l’altro, nel Consiglio provinciale degli Stranieri, siede anche un rappresentante della comunità rumena che promuove i problemi e le necessità della comunità rumena in Provincia di Firenze.

Ricordata Chiara Lubich in Consiglio provinciale

“Chiara Lubich è stata una personalità che tanto ha fatto per il dialogo interreligioso. Chiara – ha detto il Presidente Mattei – è stata una vera testimone del nostro tempo che tanto si è prodigata per la pace e la solidarietà. La sua opera, le sue azioni di comunione fra i popoli, le sue parole rimarranno come punto di riferimento per una società più giusta e solidale.

Con Chiara Lubich perdiamo tutti un grande punto di riferimento per la salvaguardia dei valori. E’ stata una donna straordinaria che ha saputo diffondere nel mondo un Movimento di pace e dialogo ma anche di opere dedicate all’impegno educativo e sociale. Con la passione che la animava, è riuscita ad andare al di là delle frontiere culturali. Ha aperto un dialogo interreligioso molto importante ed ha raggiunto tanti paesi del mondo. Ha indirizzato la sua grande sensibilità nella difesa dei diritti umani, impegnandosi con amore nell’aiuto incondizionato del prossimo.

Chiara Lubich ci lascia, ma il suo insegnamento rimane vivo e il Movimento dei Focolarini che ha guidato saprà proseguire con la stessa cura e con la stessa dedizione l’opera che lei ha iniziato. E’ importante ricordarla in occasione di questo Consiglio che è dedicato all’educazione e alla scuola”.

Acqua. Per capirne il valore

Un incontro per promuovere il consumo responsabile dell’acqua da quella del rubinetto di casa a quella dei fontanelli pubblici coinvolgendo anche insegnanti e studenti di alcune scuole del quartiere 1.

“Il gusto per l’acqua:consumo,risparmio e degustazione” è il titolo dell’appuntamento organizzato dall’assessorato alla partecipazione democratica, nuovi stili di vita e consumo critico in collaborazione con il quartiere 1 in programma domani alle 10.00 nella Sala delle Vetrate di piazza Madonna della Neve ( Ex Murate fra via Ghibellina e via dell’Agnolo).

All’incontro, oltre all’assessore alla partecipazione democratica del Comune di Firenze, parteciperanno anche l’assessore alla difesa del suolo e del servizio idrico della Regione Toscana, il presidente del quartiere 1, il presidente di Publiacqua s.p.a. e i ragazzi e gli insegnati delle scuola Cairoli e Carducci.

Incentivare l’uso dell’acqua del rubinetto consente di ridurre i rifiuti attraverso il minor utilizzo di bottiglie di plastica, di risparmiare risorse e di inquinare meno l’ambiente riducendo il trasporto di acque diverse in tutto il territorio italiano è uno degli obiettivi dell’incontro.

Durante l’appuntamento sarà offerta la possibilità di gustare diversi tipi di acqua, da quella in commercio a quella del rubinetto a quella dei fontanelli di altra qualità per confrontare sapore e caratteristiche.

Sarà inoltre presentata la mappa dei fontanelli presenti sul territorio del quartiere 1. Un lavoro di ricognizione dei fontanelli pubblici che rappresenta la prima tappa di un progetto di riqualificazione e recupero di un materiale simbolico e di un bene comune della città.

Rari Nantes Florentia maschile di scena a Napoli

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E la Rari Nantes Florentia riprende con una partita difficile, alla piscina Scandone di Napoli, contro il Posillipo. “Non sono queste le partite che ci servono per far punti – spiega il tecnico biancorosso Marco Risso alla vigilia di questo test contro la quarta forza del torneo – e siamo consapevoli di giocare contro la squadra forse più in forma del momento. Il Posillipo ha battuto, in trasferta, anche Recco e Brescia. E con questo ho detto tutto. Per noi quella stasera è una partita proibitiva che apre un ciclo difficilissimo, pensiamo solo di fare bella figura e verificare lo stato di forma dopo il periodo di pausa. Da qui alla fine ci sarà modo per raggranellare altri punti in chiave play-off”.

Chiaro che la Rari deve difendere, con i denti, il sesto posto fin qui ottenuto e cercare di tenere a distanza Nervi e Catania cercando di fare punti anche fuori casa. A Napoli (mercoledì 19 marzo alle ore 19.30) arbitreranno Bianco e Salino.

Nessun problema di formazione (a parte un po’ di febbre per Hosnyanszky): spazio per i giovani Barillari, Di Fulvio e Razzi.

La classifica, dopo 21 turni, vede al comando il Recco con 60 punti, Brescia 55, Savona 51, Posillipo 50, Sori 41, Florentia 30, Nervi 29, Catania 26, Bogliasco 22, Padova 21, Cremona 20, Lazio 17, Salerno 10, Chiavari 0.

Una mostra di Bandi medicei ad “Antiquari in Fortezza”

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Si tratta di grandi fogli stampati risalenti ai secoli XVI-XVIII, con testi di leggi che, a causa della scarsa alfabetizzazione dei sudditi, erano destinati più alla recitazione pubblica che alla lettura individuale. Il numero maggiore dei bandi riguarda il regno di Cosimo III de’Medici e quello di GianGastone, fratello di Anna Maria Luisa Elettrice Palatina e ultimo discendente del casato regnante fiorentino, prima dell’avvento dei Lorena. I bandi interessano più argomenti: dalle riserve di caccia e di pesca alla limitazione del taglio della legna e la messa a macero in fiumi e laghi del lino e della canapa destinati alla filatura. L’analisi dei documenti costituisce un interessante spaccato sul paesaggio toscano dei secoli passati. Questi documenti rivestono particolare importanza poiché anche se il governo dei Lorena sarà ricordato fra quelli più liberali e illuminati d’Europa, molti delle leggi medicee furono riconfermate.

Grande successo sto ottenendo l’iniziativa l’Angolo degli esperti, uno spazio a disposizione del pubblico per la valutazione e perizia di oggetti di proprietà. Basterà anche una semplice fotografia o portare in mostra l’oggetto in questione per saperne di più su stato di conservazione, valore, epoca, ecc

In evidenza anche lo spazio dedicato agli artigiani- restauratori fiorentini d’eccellenza che a chiusura della mostra riceveranno il Fiorino d’oro. Si tratta di Lando Falciai, creatore  e restauratore di splendidi tavoli in marmo o scagliola, Caterina Canetti, restauratrice di dipinti e sculture policrome e la famiglia di bronzisti Ugolini che Oltrarno di padre in figlio realizza per un’esigente clientela (la catena Beker di New York, i negozi Chopard e Dior di tutto il mondo) straordinarie anfore in bronzo e rame di varia grandezza e decoro. 

“Il trend dei visitatori ha registrato un aumento del 30% rispetto alla scorsa edizione – dichiara Patrizio Giaconi, Presidente dell’Associazione Antiquari Fiorentini. “Gli affari stanno andando bene malgrado la congiuntura economica negativa di questi mesi. Ciò ci induce ad andare avanti convinti dell’importanza di un evento come questo in città per il mondo dei collezionisti e degli appassionati”.  Tanto che – a detta degli organizzatori – le vendite in questi primi giorni di apertura si sono attestate su una cifra pari a 3 milioni di euro.

La mostra resterà aperta fino a Pasquetta compresa (mercoledì e giovedì: dalle 15 alle 20; venerdi sabato domenica e lunedì: dalle 10,30 alle 20).