domenica, 27 Aprile 2025
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Eroi a quattro zampe: i premi al valor cinofilo

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In elicottero, in moto o in acquascooter. Dovunque ce ne sia bisogno, in qualsiasi condizione, il loro compito è sempre lo stesso: salvare vite umane in mare. È un duro lavoro quello delle unità cinofile, che per questo meritano un riconoscimento: sono state consegnate a Palazzo Vecchio le benemerenze al valor cinofilo della Scuola italiana cani salvataggi.

Cani con una missione: salvare vite umane

Quasi 100 cani erano presenti alla cerimonia della più grande organizzazione europea per la formazione di cani da salvataggio nautico e dei loro conduttori. Unità che possono operare su ogni tipo di mezzo appartenente ai corpi impegnati nella salvaguardia della vita umana: guardia costiera, marina militare, aeronautica militare, guardia di finanza, carabinieri-forestale, polizia di stato, vigili del fuoco, con i quali collaborano in numerosi programmi di sicurezza balneare insieme a protezione civile, croce rossa italiana, società di salvamento, lega navale, pubbliche assistenze.

Per non parlare di quello che le unità della Sics fanno a terra. La scuola promuove infatti progetti a carattere sociale, iniziative di sensibilizzazione nelle scuole sui temi della sicurezza in mare, dell'educazione ambientale, dell'avvicinamento agli animali, allo sport e alla natura. Alcuni cani addestrati allo scopo hanno preso parte a progetti di pet therapy nel campo della riabilitazione psichica e motoria, per persone portatrici di handicap, anziani, bambini e in tutti i casi in cui è necessario assicurare benessere e miglioramento della qualità della vita.

Tramvia e treno: la ”super fermata” Guidoni

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Tramvia, ma non solo. Arrivare in treno vicino all’aeroporto di Firenze o da qui partire per Empoli, Pisa, Livorno e Siena. Tra due anni e mezzo sarà possibile: il Comune di Firenze e Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, hanno presentato il progetto per creare una nuova “fermata-stazione” all'altezza di viale Guidoni sulla linea ferroviaria esistente che collega Firenze a Pisa.

Questo nuovo stop dei treni sarà connesso, grazie a scale e ascensori, alla vicina fermata “Guidoni” della linea 2 della tramvia. In questo modo sarà possibile scendere dal treno e, dopo pochi passi, prendere il tram (o viceversa). In più, sempre nella stessa zona e a servizio della fermata della tramvia T2, è in via di realizzazione un parcheggio scambiatore per 1500 veicoli (250 posti saranno già disponibili a fine 2018).

Guidoni, “La fermata più integrata”

“Sarà la fermata ferroviaria più integrata di tutta la Toscana che consentirà di collegare quest’area di Firenze con tutte le principali destinazioni tra cui Empoli, Siena, Pisa, Livorno – ha spiegato il sindaco di Firenze Dario Nardella – A questo di aggiunge il fatto che sarà collegata con la nuova linea T2 della tramvia Aeroporto-Stazione grazie alla quale i pendolari potranno arrivare in centro come pure al polo ospedaliero di Careggi utilizzando il trasporto pubblico su ferro grazie all’interscambio ferrovia-tramvia. E l’integrazione sarà resa ancora più efficiente dal nuovo parcheggio scambiatore che entrerà in servizio a fine anno, inizialmente con 250 posti che in prospettiva diventeranno 1.500, ad uso principalmente dei pendolari e anche dei bus turistici come avviene con Villa Costanza”.

Cosa prevede il progetto

La nuova fermata dei treni sarà realizzata con due banchine da 250 metri sul ponte ferroviario di viale Giudoni, quello sotto cui passano i veicoli provenienti da Novoli prima di svoltare a destra su viale XI agosto per andare all’aeroporto e all'autostrada A11. Il progetto prevede la possibilità di creare anche delle passerelle pedonali, una per collegare le due “sponde” di viale Guidoni e la seconda sopra viale XI agosto. Saranno poi creati dei percorsi pedonali che arriveranno fino alla fermata “Guidoni” della linea 2, da una parte, e Montegrappa dall'altra.

I tempi di realizzazione

In due anni e mezzo, comprensivi dei tempi autorizzativi, Firenze si arricchirà di un ulteriore tassello che contribuirà a rendere più conveniente e immediata la preferenza del trasporto pubblico rispetto alle altre modalità”, ha chiarito Maurizio Gentile amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana.

Il futuro si costruisce insieme grazie al bando CoopStartUp Toscana

Quando il lavoro non c'è bisogna inventarselo, da soli non è facile ma in gruppo è meglio!  Legacoop Toscana e Coopfond hanno lanciato la prima edizione di Coop StartUp Toscana, una “call for ideas” pensata per accelerare la nascita e la creazione di nuove cooperative nell'obiettivo di far rivivere il territorio toscano. Dall'agricoltura all'abitare sociale, dallo sviluppo di stampanti 3D al pilotaggio dei droni il pensiero cooperativo non è solo agricolo ma si esprime in mille modi diversi, servono però delle idee innovative sulle quali investire. Per presentare il proprio progetto c'è tempo fino al 28 febbraio 2019 sulla piattaforma online di CoopStartUp attiva dal 7 dicembre 2018.

Il progetto  Coopstartup di Coopfond, il fondo mutualistico della Lega delle Cooperative nazionali, è nato 5 anni fa con l'intento di favorire in tutta Italia la rinascita delle cooperative. L'obiettivo non era solo di investire indistintamente in progetti belli ma non realizzabili. Al contrario Coopfond intendeva e continua a voler investire primariamente nelle idee e poi in un percorso di formazione e di tutoraggio per arrivare a sostenere con un investimento effettivo l'avvio delle nuove attività. Coopfond vuole infatti fornire delle solide basi come primo passo per creare posti di lavoro, incentivare innovazione e soprattutto per costruire un futuro.

Un bando che punta sulle idee

Legacoop Toscana è stata una delle ultime regioni italiane ad aderire al progetto nazionale che ha visto nascere già 16 progetti cooperativi tra realtà imprenditoriali e agricole, suddiviso in 34 nuove cooperative caratterizzate da un gruppo di lavoro qualificato e giovane.
Forti di quest'esperienza nazionale, e dopo il successo i due bandi regionali, Legacoop e Coopfond danno quindi l'opportunità ai giovani di presentare le proprie idee creative e innovative cercando di dare importanza non solo alle capacità tecnologiche e digitale delle nuove generazioni ma anche a nuovi modi di favorire la produzione  e la territorialità delle nuove aziende.

Le 3 migliori idee saranno finanziate con un investimento a fondo perduto di 15.000€ e altri 2 progetti  riceveranno il Premio Speciale reso possibile dalla collaborazione con due grandi realtà del territorio toscano: Grandi Salumifici Italiani – Casa Modena e Flora Toscana.

Percorso del Bando

Dal 7 dicembre 2018 fino alle ore 14.00 del 28 febbraio 2019, tutti i gruppi composti dal almeno 3 persone con in maggioranza partecipanti under 40, potranno presentare la propria proposta sulla piattaforma online : www.coopstartup.it/toscana.
Durante il processo di presentazione, gli aspiranti cooperanti accederanno gratuitamente ad una formazione in 10 passi grazie ad un sistema di e-learning. Questo percorso in 10 passi darà loro la possibilità di ottenere maggiori strumenti teorici e pratici per migliorare il proprio progetto.
Alla scadenza del 28 febbraio 2019 saranno selezionate dieci idee. I giovani cooperanti che avranno superato la selezione accederanno ad un percorso di formazione più diretto con una full-immersion di 4 giorni che toccherà tutti gli aspetti più salienti dell'imprenditorialità cooperativa. Anche in questo caso, grazie alle accresciute conoscenze, sarà possibile riformare o rivedere la propria proposta e sottoporla nuovamente ad una giuria di selezione.
A settembre 2019, dalla nuova selezione emergeranno le 3 idee sulle quali investiranno congiuntamente Legacoop Toscana e Coopfond con un contributo a fondo perduto per l'avviamento dell'impresa di 15.000€ e i 2 premi speciali selezionati da GSI – Casa Modena e Flora Toscana.

I Premi Speciali

I premi speciali saranno assegnati ai progetti che avranno un approccio più spiccatamente territoriale. GSI – Casa Modena darà particolare rilievo alle proposte formulate nell'ambito della produzione, trasformazione e commercializzazione dei salumi e alle proposte che promuovano l'imprenditorialità nella regione del Monte Amiata. Flora Toscana invece ricerca con maggiore attenzione progetti che propongano delle novità nel settore della produzione vivaistica e che vadano a sostegno di pratiche per il passaggio generazionale nelle cooperative agricole già esistenti
Entrambe le realtà, investiranno con un contributo a fondo perduto di 10.000€ e metteranno a disposizione dei vincitori tutta la decennale esperienza che detengono per per permettere ai giovani di ricominciare ad investire nel territorio e nel settore produttivo.

Tutoraggio

Per garantire la buona riuscita del progetto, Legacoop e Coopfond parteciperanno alle nuove aziende  con un capitale di rischio che moltiplicherà fino al 200% rispetto al capitale dei soci cooperanti. Inoltre i nuovi cooperanti avranno l'accesso ai benefici della Convenzione “Coopfond – Banca Etica” che prevede tra l'altro l'erogazione del microcredito e la possibilità di attivare altri prodotti finanziari di CoopFond.

Ai giovani partecipanti  non resta altro che svolgere il compito più facile: proporre l'innovazione per costruire un futuro diverso!

Per maggiori informazioni sul Bando e sugli ambiti previsti per la partecipazione è possibile consultare il sito qui: https://www.coopstartup.it/sperimentazioni/coopstartup-toscana/
 

Cesare Prandelli torna in panchina

E' costata cara l'eliminazione dalla Coppa Italia del Genoa ad Ivan Juric. Esonerato dal presidente Enrico Preziosi che ha chiamato Cesare Prandelli, ex commissario tecnico della Nazionale che tornerà ad allenare in Italia dopo ben 8 anni dalla sua ultima esperienza, che fu a Firenze. Dopo la Nazionale, tre esperienze all’estero: Galatasaray, Valencia e Al-Nasr. Ora Prandelli avrà la possibilità di mettersi (nuovamente) in mostra davanti al pubblico italiano e convincere i suoi nuovi tifosi rossoblù.

Prandelli a Firenze

In tanti ancora lo ricordano in città e Prandelli non ha mai nascosto l'amore per Firenze e per la Fiorentina. Tanto è vero che quest'anno il neo tecnico del Genoa aveva sottoscritto un abbonamento di tribuna allo stadio Artemio Franchi. In tanti lo avevano evocato nelle ultime settimane in caso di una decisione repentina da parte della società viola nei confronti di Stefano Pioli. Niente è stato fatto e Prandelli ha deciso di rimettersi in gioco in Liguria.
A Firenze Cesare Prandelli ha vinto due volte la Panchina d'oro (2005/2006 e 2006/2007). Con lui in panchina la Fiorentina ha disputato la Champions League nella stagione 2008/2009 e raggiunge la semifinale di Coppa UEFA, persa ai rigori col Rangers Glasgow.
Nella stagione 2009/2010 la Fiorentina si qualificò agli ottavi di finale Champions League, dopo aver superato la fase a gironi da prima classificata a 15 punti, battendo due volte il Liverpool (2-0, 1-2). Agli ottavi la Fiorentina fu eliminata dal Bayern Monaco. Cesare Prandelli lascia la Fiorentina al termine della stagione 2009/2010 e diventa CT dell'Italia.

Jovanotti a Viareggio con il suo “Jova Beach Party”

Farà tappa anche a Viareggio, martedì 30 luglio 2019, il Jova Beach Party, tour estivo di Jovanotti. Un tour diverso da tutti gli altri. Non negli stadi, non nelle arene ma sulle spiagge. Non un semplice concerto, ma una vera e propria festa in riva al mare lunga tutto una giornata, con musica dal vivo, dj-set, installazioni, incontri, temporary shop. Ospiti nuovi ogni sera, a sorpresa, e un Jovanotti come alle origini: dietro a una grande console al centro della festa, in veste di dj.

JOVANOTTI, FESTA IN SPIAGGIA PER 15 DATE

Un vero e proprio villaggio sulla spiaggia di 300 metri per 100, più 150 metri di mare per fare il bagno. Si comincia nel pomeriggio e si va avanti fino a notte, per ballare, prendere il sole, giocare a racchettoni e godersi i concerti. Rock, trap, funk, house, disco, musica suonata dal vivo per tutto il giorno con tanto spazio all’improvvisazione. Ospiti rivelati solo al momento, collaborazioni, comparsate del padrone di casa qua e là.

Il tutto con un occhio di riguardo per l’ambiente. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Wwf e nel rispetto di tutte le normative. Con l’obiettivo, condiviso da tutti quelli che parteciperanno, di lasciare la spiaggia in condizioni migliori di come è stata trovata.

Jova Beach Party, tutte le date del tour

Il primo Jova Beach Party sarà il 6 luglio a Lignano Sabbiadoro, poi il 10 a Rimini, il 13 a Castel Volturno, il 16 a Ladispoli, il 20 a Barletta, il 23 a Olbia, il 27 ad Albenga e il 30 luglio a Viareggio. Il tour prosegue poi nel mese di agosto: il 3 a Lido di Fermo, il 7 a Praia a Mare, il 10 a Roccella Jonica, il 17 a Vasto, il 24 con una tappa speciale non in riva al mare ma in cima alle Dolomiti, a Plan de Corones. Ancora da definire le località del 13 agosto in Basilicata e del 20 agosto nel nord Adriatico.

Jovanotti a Viareggio, i biglietti

Biglietto a prezzo unico a 52 euro più diritti di prevendita, gratuito per i bambini al di sotto degli 8 anni. I biglietti per tutte le date annunciate, compresa quella di Viareggio, sono già in vendita su Ticketone.it.

I dieci comandamenti del Jova Beach Party

In vista della grande festa, Jovanotti ha diffuso i suoi dieci comandamenti per condividere lo spirito dei Jova Beach Party e godersela al meglio. Eccoli qua.

Prima di tutto: “Non avrai altro Jova Beach se non quello dove sari tu fisicamente!” Poi:

1. Rispetta e difendi la spiaggia e il mare (raccolta differenziata, no plastica, non cicche in terra, ecc.)

2. Vieni con chi ti pare e vai via con chi ti pare (potrebbero anche cambiare)

3. Balla come se non ti stesse a guardare e giudicare nessuno

4. Ama come se non avessi mai preso tranvate

5. Goditi questa giornata, penserà a tutto il dj. A quasi tutto

6. Idratati molto ma non bere l’acqua del mare

7. Non spingere, c’è spazio

8. Se decidi di bere alcolici non guidare al ritorno, piuttosto dormi sulla spiaggia

9. Sii te stesso/a che sogni di essere per un giorno

10. Canta a squarciagola quando partono le hit

Treno contro piattaforma a Firenze Statuto, gravi tre operai

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Incidente ferroviario all'interno della galleria Pellegrino, tra le stazioni di Firenze Campo Marte e Firenze Statuto, questa notte, quando un treno merci ha urtato una piattaforma su rotaia sulla quale si trovavano tre operai. Rimasti feriti, i tre sono stati trasportati all’ospedale di Careggi dove sono ricoverati in condizioni gravi e in prognosi riservata per politraumi.

L’incidente è avvenuto poco dopo la mezzanotte. Ancora da chiarire le cause della collisione fra il treno e la piattaforma su rotaia sulla quale si trovavano i tre operai per eseguire dei lavori di manutenzione. All’interno della galleria il tracciato ferroviario è composto da due binari e, secondo le prime ricostruzioni, treno e piattaforma si trovavano su binari diversi.

Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco e tre automezzi che, insieme al personale sanitario del 118, hanno soccorso i tre operai, trovati a terra sulla massicciata. Immobilizzati e stabilizzati, i feriti sono stati portati al pronto soccorso.

Nell’incidente sono rimasti feriti anche due macchinisti presenti sul posto insieme ai tre operai. Le loro condizioni non erano gravi, tanto che sono stati dimessi intorno alle 7 di stamani dall’ospedale dove erano stati condotti anche loro.

La circolazione dei treni è stata interrotta sul tratto dell’incidente e i convogli sulla linea di cintura Firenze Rifredi – Statuto – Campo Marte sono stati deviati via Firenze Santa Maria Novella, provocando ritardi nella mattinata.

Gli eventi del Natale a Scandicci

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Riparte più intensa che mai la stagione natalizia scandiccese: fino al 5 gennaio, tante le iniziative per prepararsi al meglio all’arrivo di Babbo Natale (e della Befana).

Accensione degli alberi

In piazza della Resistenza l’accensione dell’albero, alto ben 14 metri, è fissato per il 7 dicembre. L'abete si aggiunge agli altri allestiti nei vari quartieri con la collaborazione delle scuole (centro, Vingone, Casellina, Badia a Settimo, Le Bagnese), mentre il 10 sarà la volta dell’albero della biblioteca.

Dall’1 al 24 Scandicci si illumina anche con il progetto di luminarie che coinvolge più di cento commercianti.

Presepi

L’iniziativa “Scandicci e i suoi presepi” propone un laboratorio per gli alunni delle scuole, che realizzeranno il loro presepe con le tecniche e i materiali più diversi: il 20 dicembre alle ore 11, alla Fabbrica dei Saperi in piazza Matteotti, si inaugura la mostra di tutti i lavori.

A San Vincenzo a Torri invece, grazie alla Pro Loco, i balconi delle case nel periodo natalizio saranno pieni di presepi fatti a mano.

Mercatini di Natale a Scandicci

Atmosfera magica in piazza della Resistenza, con il mercatino natalizio in 25 casette di legno, dall’1 al 24. “Tutto quanto fa Natale” anche in piazza Matteotti, con bancarelle in due fine settimana (8 e 9,
15 e 16). Continuano le vetrine antiquarie tra piazza Matteotti e piazza del mercato: il giorno di Natale e il 30 dicembre.

Musica

Concerto di Natale per pianoforte e violino, il 14 dicembre nella sala del Consiglio Comunale alle ore 21 per gli auguri alla città. Ma sarà già musica da domenica 9, con una street band in movimento da piazza Matteotti a piazza della Resistenza.

Stesso percorso per il coro gospel itinerante dell’Athenaeum il 16, alle ore 15.30. Venerdì 21 alle ore 17.30 in biblioteca, inoltre, l’esibizione del coro L’altrocampo, oltre a letture e scambio di regali, mentre domenica 23 auguri in musica in piazza della Resistenza.

Pista pattinaggio ghiaccio Scandicci Natale 2018

Per bambini (e non)

Fino al 26 gennaio torna la pista di pattinaggio sul ghiaccio tra via Pantin e via Francoforte sull’Oder. I giorni 9, 16 e 23, in piazza Matteotti, via Pascoli e piazza della Resistenza, truccabimbi, bolle di sapone e giochi con artisti di strada.

La biblioteca  dei ragazzi sarà aperta al mattino nei giorni feriali delle vacanze di Natale, e il 5 gennaio, sempre in biblioteca, tutti ad aspettare la Befana con l’animazione degli Asini di Mercadante.

Sul sito del Comune il programma del Natale a Scandicci.

Bowland alla finale di X Factor 2018

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I Bowland sono tra i 4 finalisti di X Factor 2018. Lei, Saeed e Pejman anche stavolta hanno passato il turno e hanno convinto il pubblico durante le due esibizioni del settimo live: “Iron” di Woodkid (prima manche) e “Amandoti” dei CCCP (seconda manche) hanno fatto guadagnare al gruppo un posto per l'atto conclusivo del talent di Sky.

La band non ha fatto passi falsi durante tutta questa dodicesima edizione: non è mai andata al ballottaggio. Entusiasta delle performance il caposquadra Lodo Guenzi. Convinta della qualità della musica dei Bowland anche Mara Maionchi, mentre per Fedez il trio non è solo meritevole della finale “ma anche di far uscire subito un album”. “Siete una cosa nuova in questa trasmissione”, ha commentato Manuel Agnelli.

Gli eliminati

Gli eliminati durante la semifinale sono Martina Attili, durante la prima manche, e Leo Gassman, alla conclusione della puntata, mentre il Manuel Agnelli ha annunciato che lascerà X Factor e non parteciperà in qualità di giudice alla prossima edizione.

Leggi anche: quello che non sai sui Bowland

Bowland  e gli altri finalisti di X Factor 2018

I Bowland, nell’ultimo atto del talent, se la vedranno con gli altri 3 finalisti: Naomi, Anastasio e Luna. Quando? La finale di X Factor 2018 è fissata per giovedì 13 dicembre 2018, in diretta dal Mediolanum Forum di Assago. Una sfida che potrà essere seguita anche in chiaro su Tv8 a partire dalle ore 21.15.

Tutti i concorrenti avranno l’occasione di cantare i loro inediti e sul palco come ospiti saliranno i Muse, The Giornalisti e tornerà a X Factor anche Marco Mengoni, che duetterà con i finalisti.

Firenze Rocks 2019: tutte le novità

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Dopo l’annuncio dei Sum 41 di ieri, ultimo nome svelato in ordine di tempo, l’attesa intorno al programma di Firenze Rocks 2019 non fa che crescere. Tool, Smashing Pumpkins, Ed Sheeran, The Cure e – appunto – Sum 41, resta da scoprire il nome dell’ultimo headliner del festival, quello che chiuderà la giornata del 15 giugno. Intanto uno studio conferma che il rock fa bene anche alle tasche della città: Firenze Rocks 2018 ha generato una ricaduta economica di 33 milioni di euro su Firenze e dintorni.

Firenze Rocks come una grande azienda

“Con l’avvento di Firenze Rocks è come se fosse nata una nuova grande azienda sul territorio e di questo siamo felicissimi”, ha detto Leonardo Bassilichi, presidente di Camera di Commercio di Firenze. “Basta considerare che l’impatto economico ha un valore pari allo 0,1 per cento del PIL della città metropolitana di Firenze”.

A tanto ammonta l’indotto generato dall’ultima edizione del festival secondo uno studio di Camera di Commercio di Firenze, PromoFirenze e Comune di Firenze, insieme al Centro studi turistici e Irpet, condotto su un campione di 2.275 interviste realizzate durante il festival e online

Chi è il “Firenze Rocker”

Il profilo medio del “rocker” arrivato a Firenze è quello di un 32enne, proveniente soprattutto da fuori Toscana (72%), con amici (40,7%) o in coppia (38,3%). Per raggiungere Firenze ha usato l’auto nel 51,3% dei casi, oppure il treno (24,5%) e il pullman (14,9%), mentre fra i 9mila partecipanti giunti da altre Nazioni l’aereo ha prevalso con il 39,1%. Spostarsi in città non è stato un problema, considerando che il 48,8% è andato ai concerti a piedi e la tramvia (23,2%) ha battuto l’auto (13,8%): merito anche della collocazione del festival all’interno del parco delle Cascine, a poca distanza dal centro storico e dalle principali attrazioni cittadine.

Chi è venuto al festival organizzato da Live Nation e Le Nozze di Figaro lo ha fatto anche per poter visitare la città. Firenze è stata considerata luogo ideale dal 60% degli intervistati. Solo il 15% ha giudicato ininfluente la località del festival. Gli spettatori che hanno alloggiato a Firenze o in Toscana sono stati 89mila (il 51%) e la durata media della permanenza è stata di 2,3 notti per 207mila pernottamenti complessivi. Il 28,5% dei turisti ha scelto gli hotel e nella maggior parte dei casi (80%) a tre o quattro stelle. Il 25% si è affidato a bed and breakfast, il 19% ha pernottato in appartamenti affittati.

La spesa media per spettatore, esclusi i costi dei biglietti del concerto e dei viaggi fuori regione è di 236,6 euro per chi arrivava dall’Italia e 387 euro per chi veniva dall’estero. Complessivamente, sono stati spesi 8,7 milioni per il cibo, 8,5 milioni per i pernottamenti, 2,6 milioni in gadget e 2,5 milioni per gli spostamenti all’interno della regione. In 40mila, quasi la metà di coloro che hanno pernottato sul territorio, nei giorni del festival hanno anche visitato un museo cittadino o speso per la cultura, sborsando un totale di 585mila euro.

L'economia di Firenze Rocks

Complessivamente, quindi, l’impatto economico su Firenze e l’hinterland è stato di 33,3 milioni di euro, compreso ciò che è direttamente imputabile all’organizzazione della manifestazione, ma considerando solo i costi per gli acquisti di beni e servizi con ricaduta sul sistema economico locale. Sono stati, per esempio, esclusi i compensi degli artisti e tutte le altre spese che hanno generato produzione o trasferimento di redditi nel resto d’Italia o all’estero. Se poi dall’area fiorentina allarghiamo l’impatto a tutta la Toscana gli effetti benefici sull’economia salgono a 42,1 milioni.

Grazie alle decine di migliaia di lavoratori impiegati direttamente e indirettamente per alcune settimane è come se l’evento avesse fatto lavorare 366 persone per tutto l’anno a Firenze e 444 in tutta la Toscana. Ipotizzando che l’intero indotto legato a Firenze Rocks fosse una sola grande azienda, questa sarebbe già classificata fra le prime cento della città per valore della produzione e numero di occupati. E con la prossima edizione si punta a fare ancora di più.

Firenze Rocks 2019, QUANDO E DOVE

Firenze Rocks si svolge in quattro giornate consecutive, da giovedì 13 a domenica 16 giugno 2019, alla Visarno Arena, una grande area all’aperto ricavata all’interno dell’Ippodromo del Visarno.

Ogni giornata ha in programma diversi concerti di band o artisti di supporto prima del concerto conclusivo dell’headliner, ovvero l’artista di maggior richiamo di quella giornata. Ad oggi si conoscono i nomi di tre dei quattro headliner dell’edizione 2019 e ne resta quindi solo uno da annunciare.

Tool a Firenze, unica data italiana

Il 13 giugno il festival si aprirà con i Tool. La band americana manca dall’Italia da ben 12 anni e quello di Firenze sarà la loro unica data nel nostro paese del tour estivo. Autentica band di culto del panorama del rock alternativo, i Tool sono al lavoro per pubblicare l’atteso seguito di “10.000 Days”, l’ultimo album pubblicato nell’ormai lontano 2006 e che viene da molti considerato il loro miglior lavoro. Il carismatico frontman Maynard James Keenan ha confermato che i lavori per il nuovo disco procedono e che la pubblicazione è attesa proprio per il 2019.

Smashing Pumpkins a Firenze

Una “spalla” di lusso per i Tool: prima di loro suoneranno infatti gli Smashing Pumpkins. Freschi di pubblicazione del loro decimo album in studio, Shiny and Oh So Bright, Vol. 1 / LP: No Past. No Future. No Sun., i “Pumpkins” saranno sul palco di Firenze con tre dei membri fondatori della band: oltre a Billy Corgan, leader e unico componente fisso, i rientrati James Iha, chitarrista, e Jimmy Chamberlain, batterista, affiancati da un altro collaboratore di lunga data come Jeff Schroeder.

Ed Sheeran a Firenze, soldout vicino

Il 14 giugno sarà il giorno di Ed Sheeran, l’artista che con ogni probabilità farà registrare il record di presenze dopo i sold out già annunciati delle altre date estive in Italia, a Roma e Milano. Con più di 38 milioni di album venduti nel mondo e oltre 100 milioni di singoli, il cantautore britannico è uno degli artisti più venduti della storia nonostante una carriera ancora relativamente giovane.

The Cure a Firenze Rocks

Saranno invece i The Cure a chiudere Firenze Rocks 2019. Quarant’anni di carriera, 13 album in studio, due Brit Awards, più di 1.300 concerti in tutto il mondo, quella di Robert Smith è una vera leggenda della storia del rock e una delle band più influenti di tutti i tempi. Da loro ci si aspetta un lungo concerto con tutti i più grandi successi della carriera.

Sum 41 a Firenze

I Sum 41 sono la seconda band in programma per il 16 giugno, al momento l’ultima ad esser stata annunciata. Gruppo simbolo del pop punk dei primi anni Duemila, i Sum 41 potrebbero presentare nel loro tour estivo il nuovo album sul quale stanno lavorando da tempo ma che non ha ancora una data di pubblicazione certa.

L'ultimo headliner di Firenze Rocks 2019

Resta un ultimo headliner da annunciare, quello del 15 giugno 2019, unico giorno di Firenze Rocks del quale ancora non si sa niente. Le ipotesi si sprecano, le indiscrezioni si rincorrono, ma ancora niente di concreto e l’impressione è che si dovranno attendere ancora alcune settimane prima di saperne di più.

I biglietti per Firenze Rocks 2019

I biglietti vanno dai 63,25 euro per l'ingresso unico nei giorni di Tool, Smashing Pumpkins, The Cure e Sum 41, fino ai 69 euro per Ed Sheeran. Disponibili anche biglietti per l'accesso al Pit e pacchetti Vip. Tutti i biglietti sono in vendita sul sito del festival e su Ticketone.it.

Inchiesta Menarini, fratelli Aleotti assolti

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I fratelli Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, proprietari della multinazionale farmaceutica Menarini, sono stati assolti dalla Corte d’appello di Firenze nel processo che li vedeva imputati di riciclaggio, corruzione ed evasione fiscale. Una vittoria piena, come hanno commentato con sollievo i legali dei due fratelli dopo la lettura della decisione che ha completamente ribaltato la sentenza di primo grado.

Menarini, assoluzione piena per gli Aleotti

La Corte ha assolto Lucia Aleotti dall’accusa di riciclaggio “per non aver commesso il fatto” e da quella di aver usato lo scudo fiscale come strumento di riciclaggio “perché il fatto non sussiste”. Alberto Giovanni Aleotti è stato invece assolto dall’accusa di riciclaggio “perché il fatto non sussiste” ed è stato dichiarato non punibile per concorso in reati presupposti di evasione fiscale.

La Corte ha inoltre ordinato la restituzione agli Aleotti di 700 milioni di euro, ciò che oggi resta dell’1,2 miliardi di euro sequestrato all’inizio dell’inchiesta dopo condoni, scudi fiscali e altre sanatorie applicate alla somma negli anni.

Storia dell'inchiesta Aleotti

L’inchiesta a carico di Sergio Aleotti, patron della multinazionale poi deceduto nel 2014, e dei figli inizia nel 2010. Secondo l’accusa, la società avrebbe messo in atto un sistema di società estere fittizie per acquistare i principi attivi dei farmaci a prezzi gonfiati con fatture false, in modo da ottenere poi maggiori rimborsi da parte del sistema sanitario pubblico italiano. Un sistema che sarebbe andato avanti dalla metà degli anni ’80.

 

Nel settembre 2016 il tribunale aveva condannato in primo grado Lucia Aleotti a 10 anni e 6 mesi e Giovanni Alberto a 7 anni e 6 mesi di reclusione.