giovedì, 15 Maggio 2025
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Il giro in mongolfiera su Firenze: decollo dalla spiaggetta sull’Arno

Due “giganti” del cielo che spiccano il volo dalla spiaggetta sull’Arno, sotto piazza Poggi, per un giro in mongolfiera con vista su Ponte Vecchio e sul centro di Firenze. La giornata nebbiosa non ha scoraggiato un gruppo di persone che questa mattina è salito su due palloni decollati dal quartiere di San Niccolò, sotto gli occhi di fiorentini e curiosi, intenti a scattarsi selfie davanti a questo spettacolo insolito.

L’inizio del giro in mongolfiera su Firenze

La spiaggia sull’Arno, che si trova a due passi da Torre San Niccolò, è infatti uno degli “aeroporti” da cui partono i viaggi in mongolfiera su Firenze. In genere il decollo è nelle prime ore del mattino (meteo permettendo), quando non è raro scorgere questi colorati colossi nei cieli della città.

Sono soprattutto i turisti stranieri a salire a bordo”, spiegano i due componenti dell’equipaggio a terra, mentre preparano i fuoristrada prima di lasciare il centro di Firenze e seguire a distanza e via radio il tragitto dei palloni, per poi organizzare il recupero dei piloti e dei passeggeri. Sì perché quando si sale su una mongolfiera si conosce il punto di partenza, ma non quello di arrivo: il piano di volo è deciso dai venti e dalle condizioni atmosferiche. “Oggi probabilmente saranno sospinti verso Cerbaia e il Chianti”, si azzarda a prevedere la squadra di recupero.

 

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Quanto costa salire in mongolfiera

Il costo di un giro in mongolfiera su Firenze,  più caro rispetto ad altri luoghi della Toscana come ad esempio il Chianti o Siena, si aggira intorno ai 300-400 euro a persona, che comprendono anche l’assicurazione.

Toscana in cima alla classifica degli Oscar della sanità 2022

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Con sei aziende sanitarie e ospedaliero-sanitarie finaliste è la Toscana la regione italiana capofila al Lean Healthcare Award 2022, gli Oscar della sanità che promuovono le migliori innovazioni nel campo della salute e del servizio al cittadino. Tra i 25 candidati in lizza per la fase finale dei premi figurano anche l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi a Firenze, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Senese, l’Azienda USL Toscana Centro, l’Azienda USL Toscana Nord Ovest e l’Azienda USL Toscana Sud Est.

Dalla televisita oncologica allo studio di un nuovo algoritmo per la pianificazione dei pazienti di oncoematologia, sono stati oltre 200 i progetti presentati da 92 aziende tra pubbliche e private, che hanno partecipato a questa gara con soluzioni d’avanguardia. Obiettivi: efficientamento delle risorse esistenti e riduzione degli sprechi.

Le “finali” degli Oscar della sanità 2022

Il prossimo passo sarà il 27 ottobre, quando i finalisti saranno ulteriormente selezionati per poi venire premiati il 10 novembre al Palazzo Esposizioni di Roma. Diversi i riconoscimenti. Il Lean Healthcare Award 2022 riguarda i progetti degli ultimi due anni che hanno già prodotto risultati misurati attraverso indicatori specifici. La Best Lean Idea 2022 valorizza invece le idee progettuali in fase di realizzazione che non hanno ancora portato a risultati consolidati nel tempo, mentre l’Azienda Lean racconta il percorso di trasformazione dell’azienda verso una maggiore efficienza e con la riduzione degli sprechi.

Due le categorie speciali, fuori concorso: la Value Based Healthcare per i progetti che mirano a massimizzare il rapporto fra l’esito delle cure e la spesa sostenuta e il Lean per l’Integrazione Sociosanitaria, sezione speciale che raccoglie le esperienze di integrazione già in corso o i progetti legati alle Missioni 5 e 6 del PNRR, il piano nazionale di riprese e resilienza, incluse nell’ambito delle attività svolte dall’Osservatorio per l’integrazione sociosanitaria promosse da Agenas, Federsanità e Anci.

Gli organizzatori

Il Lean Healthcare Award, giunto alla quinta edizione, è organizzato da Fiaso, Federsanità, SIMM, Università di Siena, Telos Management Consulting con il patrocinio di Farmindustria, Confindustria Dispositivi Medici, ANMDO, Ispro, Ing.Ge.San, SIFO, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Regione Toscana, Master LHCM, Aris, Cittadinanzattiva, Cris, Regione Veneto, Regione Emilia Romagna, Regione Sardegna e il supporto di Bayer, Takeda, Boston Scientific come Platinum sponsor e Janssen e Bd come Gold sponsor.

Comunità energetiche rinnovabili: cosa sono e cosa accade a Firenze

In Italia si parla insistentemente delle comunità energetiche rinnovabili, ma cosa sono? Si tratta di un modello innovativo per la produzione, la distribuzione e il consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili. Gli obiettivi sono due, collegati tra di loro: la lotta allo spreco energetico e la condivisione di un bene fondamentale ad un prezzo concorrenziale.

La definizione esatta di cosa sono le comunità energetiche rinnovabili è questa: si tratta di un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali o piccole e medie imprese che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.

Comunità energetiche rinnovabili: cosa sono e come partecipare

Dopo aver spiegato cosa sono le comunità energetiche rinnovabili, è bene chiarire quali sono le caratteristiche necessarie per far parte di una energy community. Per essere parte attiva di questa innovazione l’aspetto migliore è avere un impianto fotovoltaico con accumulo: in alternativa si può essere parte del cambiamento energetico da consumer. In questo caso serve ad esempio l’accesso a una piattaforma digitale che gestisce le comunità energetiche. Di certo tale comunità, per antonomasia, è aperta a tutti.

Cosa accade a Firenze per il caro energia

Non è facile capire cosa sono le comunità energetiche rinnovabili e come far parte attivamente di questa associazione. Intanto però, in Toscana qualcosa si muove. Nel corso del Consiglio delle grandi aziende in Palazzo Medici Riccardi, il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella ha proposto di realizzarne una in ogni Comune della Metrocittà.

“La comunità energetica – ha spiegato – è il nuovo modello che consentirebbe di mettere insieme le energie, imprese, istituzioni pubbliche e cittadine, per abbattere il costo dell’energia, per realizzare impianti di energia pulita, come gli impianti fotovoltaici, ed aiutare anche le famiglie”. Nardella ha detto che sarà usato anche il piano di 40 milioni per gli impianti fotovoltaici sulle scuole per lanciare queste comunità energetiche. Massima attenzione ad un problema che fino ad un anno fa sembrava lontanissimo: invece il caro bollette oggi è la drammatica attualità, tant’è che nelle settimane scorse il Comune di Firenze ha ipotizzato di abbassare l’intensità dei lampioni e ricorrere allo smar working per ridurre i costi energetici.

Solo un pareggio per la Fiorentina a Lecce

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La Fiorentina stenta ancora a Lecce esprimendo un brutto gioco nel primo tempo. Meglio la ripresa ma non basta. Dopo 10 giornate i viola hanno 10 punti e la zona Europa League è lontana ben 11 punti. Vincenzo Italiano lascia in panchina Milenkovic. Al centro con Igor c’è Martinez Quarta. Il tridente offensivo è composto da Nico Gonzalez, Jovic e Kouamé. In mezzo Bonaventura, Mandragora e Barak. Jovic si infortuna dopo 6 minuti di gioco e Italiano schiera Cabral che segna due volte ma nel primo gol c’è un fuorigioco mentre nel secondo il passaggio arriva dopo che la palla era uscita dal campo. È suo l’assist per Kouame che pareggia. Marco Baroni conferma Umtiti in difesa con Pongracic e Baschirotto.

La partita

Più Lecce nel primo tempo che al 23’ ci prova con Banda ma Ceesay, che riceva la sfera, schiaccia fuori. Al 43’ Joan Gonzalez vince un duello, prima con Biraghi e poi con Dodo e mette al centro per Ceesay che anticipa Igor e segna la rete del vantaggio dei salentini. Nel secondo tempo la reazione viola già al 48′ con Cabral che serve Kouame che salta bene sopra Baschirotto e pareggia. I viola hanno l’occasione per passare in vantaggio con un gran tiro di Martinez Quarta ma Falcone para e poi devia in angolo. Stessa prodezza su Koaume. Finisce in parità. Due punti persi per i viola che cercano il successo in trasferta.

L’allenatore

Vincenzo Italiano commenta il pareggio allo stadio di via del Mare. “Non abbiamo fatto un bel primo tempo e abbiamo dovuto rimediare al gol preso. Nella ripresa abbiamo calciato di più, con un po’ di concretezza e potevamo portarla a casa. Ci portiamo a casa una bella reazione, comunque. Purtroppo Jovic ha sentito un problemino al bicipite e si è fermato. Kouamè lo abbiamo già schierato al centro. Siamo in ritardo in campionato, alcune partite potevamo sfruttarle meglio. Abbiamo il doppio impegno che qualcosa toglie. Anche se siamo contenti di essere in Conference. Oggi questa reazione era dovuta al fatto che dobbiamo pedalare e crescere ancora. Sabato avremo al Franchi l’Inter – conclude Italiano – ma abbiamo una settimana senza Europa, possiamo prepararla con qualche allenamento in più lavorando su qualche dettaglio, loro sono forti e hanno autostima. In casa dobbiamo dar loro filo da torcere”.

I migliori negozi vintage di Firenze dove trovare vestiti d’altri tempi

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Il gusto rétro è mai passato di moda? A quanto pare no! Lo stile vintage è sempre in voga e anche a Firenze è possibile trovare numerosi negozi che offrono capi unici e originali, perfetti per soddisfare la propria “vintage mania”, anche a prezzi economici. Non solo shop e boutique, anche i mercatini temporanei sono un’ottima occasione per arricchire il proprio armadio, magari comprando qualche capo di seconda mano. Per i nostalgici di altre epoche, abbiamo realizzato una mappa di cinque negozi a Firenze in pieno stile vintage.

2 negozi di Melrose Vintage a Firenze

Cercate un capo di abbigliamento originale e d’altri tempi? Melrose vintage è il posto dove trovarlo. Il negozio ospita una collezione di vestiti davvero vasta e anche con gli accessori è possibile sbizzarrirsi. Occhiali cravatte, cappelli, borse d’epoca, scarpe e tantissimo altro. I capi sono nuovi: Melrose non compra abiti usati. Anche l’arredamento del negozio è il linea con lo stile d’epoca degli indumenti e questa caratteristica fa di Melrose un luogo nostalgico, un angolo della città dove poter curiosare tra le grucce e gli scaffali per trovare il proprio pezzo unico da indossare.

Melrose Vintage ha due negozi, uno appena fuori dalla stazione di Santa Maria Novella in via Largo Alinari 8 e un altro poco dopo piazza San Lorenzo, in via De’ Ginori 18r. Il primo fa solo orario pomeridiano mentre il secondo è aperto dal lunedì al sabato dalle 10 alle 20 e la domenica dalle 14 alle 20.

Camicie, giacche e pantaloni? Con Rewind Vintage non si sbaglia

Nostalgici dello stile anni Ottanta? La vetrina di Rewind Vintage non può non catturarvi. Incantato dai mercati napoletani, Matteo sceglie di aprire il proprio negozio a Firenze, città che raccoglie tutte le espressività artistiche, compresa quella della moda. Il negozio si trova in via San Gallo 23, è una boutique piccola ma ben fornita, specialmente per chi si trova a caccia di camicie, giacche e pantaloni. Tra gli accessori, ci sono tanti occhiali e montature ricercate, in pieno stile vintage.

Rewind è aperto tutti i giorni dalle 10:30 alle 18:30, a eccezione della domenica. Sabato 22 ottobre c’è in programma un evento speciale, un vintage party con il 50% di sconto su tutti i capi, in collaborazione con Sit’in Breakfast, il bar accanto al negozio che dalle ore 18 propone un aperitivo con dj set.

Tra i negozi Desii di Firenze, c’è quello rigorosamente vintage

Il vintage è un evergreen e la famiglia Desii lo capì nel lontano 1947, quando il nonno Umberto aprì il primo negozio in Borgo San Lorenzo. Oggi, a Firenze ci sono tre punti vendita e quello in via dei Conti 17 è esclusivamente dedicato all’abbigliamento d’epoca. Aperto nel 2008, Desii Vintage offre abiti e calzature di seconda mano che portano la firma di vecchi e nuovi marchi di qualità. Dallo stile casual allo streetwear, ogni pezzo è di forte tendenza. Il negozio è aperto dal martedì al sabato in orario 10:30-19:30, lunedì dalle 11:30 e domenica dalle 14:30.

Desii vintage firenze
Foto: pagina Facebook Desii vintage

Incontrare il vintage per caso: Charity shop Croce Rossa

Charity Shop è un piccolo negozio gestito dalla Croce Rossa Italiana, i capi di abbigliamento e gli oggetti provengono da stock e donazioni, per questo motivo non ci sono prezzi. I clienti scelgono la propria offerta libera da devolvere alla CRI per sostenere le attività svolte sul territorio. Non è un negozio vintage a tutti gli effetti, piuttosto un grande armadio della città dove è possibile trovare un po’ di tutto, compreso qualche capo ricercato e nostalgico d’altri tempi. Il negozio di trova in Borgo San Frediano 28r ed è aperto tutte le mattine dalle 10 alle 12:30, tranne la domenica.

Mercatini e fiere: i negozi ‘temporanei’ del vintage a Firenze

Il circuito dell’abbigliamento vintage si attiva spesso per i classici mercatini, organizzati dalla mattina alla sera o per un periodo più lungo in occasione di fiere ed eventi. Alcuni dei più frequenti (e frequentati!) a Firenze sono Only Usato, solitamente ospitato al Conventino Caffè Letterario, Pimp My Vintage (il prossimo è previsto per il 13 novembre allo Student Hotel) e il Visarno Market presso l’Ippodromo. Seguite le pagine social per non perderli.

Don Gnocchi Run, a Firenze la prima edizione della corsa

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Arriva a Firenze la Don Gnocchi Run, la manifestazione ludico-motoria benefica non competitiva e senza barriere aperta a tutti: l’appuntamento con la prima edizione è domenica 23 ottobre 2022 con partenza dal centro di riabilitazione in via di Scandicci 269, vicino all’ospedale di Torregalli. Tre i percorsi previsti, di cui uno senza barriere, da percorrere a passo libero. I fondi raccolti saranno devoluti al reparto di riabilitazione pediatrica del Don Gnocchi fiorentino per l’acquisto di materiale e di strumenti dedicati al supporto scolastico, ludico e assistenziale.

I 3 percorsi

L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Firenze e il contributo del Quartiere 4, è organizzata nell’ambito dei festeggiamenti per i 120 anni della nascita di Don Carlo Gnocchi. Il ritrovo è fissato per le ore 9.00, mentre lo start è previsto 30 minuti dopo. Il primo percorso, ad anello e senza barriere, è lungo un chilometro e si snoda interamente all’interno della struttura del Don Gnocchi, con spettacoli e stand. Il secondo invece è di 3 chilometri, riservato a famiglie e bambini, e presenta un tratto con una lieve salita, mentre il terzo, a passo libero, è per chi è più allenato, con un itinerario di 10 chilometri che tocca le colline vicine al centro di riabilitazione. All’arrivo punto ristoro e intrattenimento per tutti. L’iniziativa è sostenuta da: Phos, Mukki, Hospital Consulting, Croce Rossa Italiana, Puma, Maxismall, Susini Group, Sammontana e Radio Toscana.

Le iscrizioni alla Don Gnocchi run di Firenze

Sarà possibile iscriversi alla Don Gnocchi run di Firenze dalle ore 8.00 alle 9.15 di domenica 23 ottobre 2022, presentandosi sul luogo della manifestazione, oppure online sul sito endu.net. Questi i costi: 8 euro che comprendono anche la maglietta della manifestazione, 3,5 euro senza T-Shirt; soci Fiasp 7,50 con maglietta oppure 3 euro senza; 4 euro peri i minori di 12 anni. La maglietta è garantita ai primi 500 iscritti. Per informazioni telefono 3391386262, mail [email protected].

Ripartono i lavori sulla Fi Pi Li tra Montelupo ed Empoli est

L’estate aveva illuso che tutto fosse rientrato alla normalità e invece dal 19 ottobre ripartono sulla Fi Pi Li i lavori, in particolare nel tratto compreso tra Montelupo Fiorentino e lo svincolo Empoli Est. Dalle ore 22 di mercoledì 19 ottobre  inizia l’allestimento per arrivare al cantiere vero e proprio a partire da giovedì 20 ottobre.

I lavori sulla Fi Pi Li tra Montelupo e Empoli: due zone di intervento

Sono due le zone di intervento per i lavori della Fi Pi Li a Montelupo. La prima durerà fino al 7 dicembre e interessa 1300 metri di strada. L’altra partirà il 9 gennaio e andrà avanti fino al 10 febbraio: in questo caso la durata è 600 metri. In tutto si tratta di lavori che riguardano quasi 2 chilometri di cantiere, dal km 20 + 280 al km 22 + 180.

Dal 20 ottobre al 6 novembre verrà chiusa la corsia di sorpasso in entrambe le direzioni con la chiusura dello svincolo Empoli est in ingresso direzione Firenze. Dal 7 al 23 novembre verranno chiuse le corsie di marcia e sorpasso in direzione Pisa-Livorno. Rimarrà chiuso lo svincolo Empoli est in ingresso direzione Firenze. Dal 24 novembre al 7 dicembre verranno chiuse le corsie e di marcia e sorpasso in direzione Firenze; rimarrà chiuso lo svincolo Empoli est in ingresso direzione Firenze.

Cosa accade dal 9 gennaio

I lavori sulla Fi Pi Li a Montelupo prevedono una nuova fase dal 9 gennaio 2023, su circa 600 metri di strada. Come per le precedenti aree, anche in questo caso si procederà per fasi. I lavorerà prima sulle corsie di sorpasso poi sulla carreggiata in direzione mare e poi in quella Firenze fino al 10 febbraio.

Per tutti i cantieri dei lavori sulla Fi Pi Li a Montelupo l’orario di lavoro sarà sempre articolato in due turni: dalle 8 alle 17 e dalle 22 alle 6. Come chiarito dalla Regione la ripresa dei lavori è necessaria.

Fi Pi Li: informazioni sui lavori tra Montelupo ed Empoli (anche via Whatsapp)

Questa volta l’impegno per l’informazione all’utenza è maggiore. E’ stato anche predisposto un piano di emergenza per aumentare la capacità di veicolazione delle informazioni in caso di blocchi imprevisti. Per l’utenza verranno aggiornate la pagina Facebook dedicata (cantierefipililotto2b), il numero verde dedicato 800 172 546 e un gruppo WhatsApp di sola lettura, oltre al volantinaggio. Tutte le info sul sito dedicato ai cantieri.

Materiale promozionale: sempre più gettonate le etichette personalizzate

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La tendenza alla customizzazione sta spingendo le aziende a ricorrere sempre di più alle etichette personalizzate, uno strumento indispensabile al giorno d’oggi per brandizzare il packaging dei prodotti.

Le etichette adesive sono un articolo economico che offre un ritorno importante in termini di immagine del marchio, per fare branding in modo efficace e sfruttare l’imballaggio dei prodotti per ottimizzare il marketing aziendale.

Le etichette customizzate consentono di rendere unici i prodotti personalizzando la confezione in modo originale, inoltre si tratta di un elemento funzionale in quanto aiuta a chiudere l’imballaggio e rendere subito visibile un’eventuale manomissione.

Indicate per la vendita al dettaglio o il commercio elettronico, le etichette da personalizzare permettono di promuovere il brand in maniera efficace e trasmettere i valori del marchio rafforzando l’identità aziendale.

A chi rivolgersi per la stampa delle etichette personalizzabili?

Per creare materiale grafico customizzato, accattivante e di qualità per la promozione aziendale è possibile utilizzare i servizi di BIZAY, una moderna piattaforma specializzata nelle soluzioni di marketing per le PMI.

In particolare, le etichette personalizzate online sul sito di Bizay vengono realizzate ricorrendo a materiali selezionati e si contraddistinguono per i prezzi competitivi. Il tutto con la possibilità di richiedere la stampa offset, una tecnica che assicura un’elevata qualità grafica, anche per i piccoli ordinativi.

Per quanto riguarda le dimensioni delle etichette, è possibile scegliere tra varie misure, tra cui 50×80 mm, 90×110 mm e 90×130 mm, con differenti tipi di carta disponibili, come l’adesivo in vinile lucido o opaco, oppure nobilitazioni come il vinile oro o argento.

Come personalizzare le etichette dei prodotti in modo ottimale

Personalizzare le etichette adesive dei prodotti permette di brandizzare il packaging, migliorando la notorietà del brand in modo semplice e veloce, senza un investimento considerevole.

Per ottenere un buon risultato bisogna scegliere dei colori adatti al tipo di messaggio da trasmettere, valutando con attenzione il lato emozionale delle cromie per creare una comunicazione visuale efficace e in linea con l’immagine del marchio.

Naturalmente, l’etichetta adesiva deve essere in grado di attirare subito l’attenzione dei consumatori, distinguere il brand dalla concorrenza e incentivare la fidelizzazione dei clienti.

Il materiale dell’etichetta deve essere anche abbinato bene alla confezione, scegliendo texture compatibili per una sensazione touch che non passi inosservata.

Anche la forma dell’etichetta va scelta con attenzione, in base al packaging del prodotto e al tipo di immagine che si vuole trasmettere al pubblico target. Nel complesso, l’etichetta personalizzata deve esprimere al meglio i valori del brand, per esempio trasmettendo autorevolezza nel caso di bottiglie di vino di pregio, oppure suscitando affidabilità e innovazione se i prodotti da vendere sono degli articoli tecnologici.

Le etichette dei prodotti alimentari, invece, devono rispettare le norme specifiche del settore, ad esempio informando i consumatori non solo sul prodotto e l’azienda ma anche sulla data di scadenza o i valori nutrizionali.

Il design dell’etichetta personalizzata deve rispecchiare l’identità aziendale, fornire indicazioni utili e catturare l’attenzione affinché il marchio rimanga impresso nella memoria, risultati che richiedono un design ben studiato o il supporto di professionisti specializzati.

Quanto costa personalizzare le etichette dei prodotti?

Il costo delle etichette personalizzate dipende da molteplici fattori, tra cui le opzioni di stampa, il tipo di customizzazione, il materiale del supporto, le dimensioni e la quantità di pezzi ordinati.

Ad ogni modo, in generale la spesa richiesta è piuttosto contenuta, inoltre con BIZAY è possibile visualizzare sempre il prezzo dell’ordine aggiornato in tempo reale, per trovare la configurazione giusta in base al budget a disposizione, oltre a usufruire del prezzo più vantaggioso garantito.

Per conoscere nel dettaglio il costo delle etichette da personalizzare basta richiedere un preventivo gratuito, valutando le varie soluzioni disponibili per customizzare le etichette dei prodotti e sfruttando questo strumento per migliorare la promozione del brand.

Il Rosa fiorentino, la mostra di Maranghi a Palazzo Vecchio

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Si intitola Il Rosa Fiorentino la mostra dell’artista Giovanni Maranghi che apre i battenti nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, a Firenze, sabato 15 ottobre 2022.

Da Plautilla Nelli a Margherita Hack, da Caterina de’ Medici a Oriana Fallaci, da Clara Calamai fino alla Venere del Botticelli e Anna Maria Luisa de’ Medici: tra le tante mostre aperte al pubblico in questo autunno fiorentino c’è anche il progetto Il Rosa Fiorentino, nel quale Giovanni Maranghi reinterpreta una serie di figure femminili legate a doppio filo con la fiorentinità e declinate nel suo alfabeto pittorico.

Maranghi, a Palazzo Vecchio in mostra le opere dedicate alle donne fiorentine

Mostra giovanni maranghi Palazzo Vecchio Sala d'Arme Firenze

Nei ventidue quadri della mostra – a cura di Luca Beatrice, promossa dal C.R.A. “Centro Raccolta Arte” e dalle gallerie Casa d’Arte San Lorenzo e Kunstgalerie Bech – ogni soggetto è costruito attraverso una serie di segni lineari e trame ornamentali, architetture cromatiche e veloci annotazioni, in cui si condensa tutto il carattere sperimentale della ricerca artistica di Giovanni Maranghi.

La donna come archetipo viene esaltata utilizzando una serie di donne realmente esistite, figure chiave della storia fiorentina, che hanno lasciato una traccia indelebile nelle vicende della città e non solo. Nell’opera dell’artista la donna è figlia, è madre, è amante, è regnante potente e illuminata. Maranghi indaga queste figure attraverso le tracce che hanno lasciato nella storia, non dimenticando l’importanza di restituirci una visione contemporanea del loro essere.

Fibre sintetiche come resina, plexiglass, pvc, kristal ma collage e stampe serigrafiche rendono i dipinti ancora più dinamici, quasi vivi, all’occhio dello spettatore.

La mostra  dell’artista originario di Lastra a Signa è aperta gratuitamente tutti i giorni nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze fino al 12 novembre 2022 dalle 10.00 alle 18.00.

1° Smart Hospital Award, Cooplat vince nella categoria fornitori

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Cooplat ha vinto il 1° Smart Hospital Award. La cooperativa con sede a Firenze ha ottenuto il riconoscimento nell’ambito dell’ultimo Forum Sistema Salute che si è tenuto nei giorni scorsi alla Stazione Leopolda. Cooplat ha ottenuto il premio nella categoria fornitori.
Il premio, nato in collaborazione con la Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere, si rivolgeva alle aziende del sistema sanitario pubblico e privato, nonché alla filiera dei fornitori, con l’obiettivo di valorizzare interventi virtuosi dal punto di vista dell’efficienza energetica e della sostenibilità.

Premiato l’intervento di efficientamento energetico nell’area di San Salvi

Cooplat è stata premiata nella categoria fornitori per l’intervento realizzato presso la Asl Toscana Centro. L’intervento è stato realizzato a Firenze da aprile a ottobre 2018 nell’area San Salvi della Asl ed ha visto la realizzazione di una nuova rete di teleriscaldamento e la riqualificazione ed efficientamento della centrale termica. Un’operazione grazie alla quale sono stati ottenuti significativi benefici: i consumi di combustibile sono stati più che dimezzati mentre si sono notevolmente ridotte le emissioni inquinanti e climalteranti.

“Un riconoscimento al nostro lavoro che ci fa ben sperare per il futuro“

Questo intervento ha consentito di ottenere importanti risparmi energetici e rappresenta un esempio di collaborazione tra pubblico e privato che ha portato a buoni risultati – sottolinea Marco Daissè, responsabile del Settore Energia di Cooplat – È un riconoscimento al nostro lavoro che ci fa ben sperare per il futuro, anche considerando che la nostra divisione è relativamente giovane e ci confrontiamo quotidianamente con competitor più grandi ed esperti”.