domenica, 6 Luglio 2025
Home Blog Pagina 214

Scuola Leonardo da Vinci: la migliore destinazione per un soggiorno linguistico in italiano

0

Per la seconda volta consecutiva è stato assegnato alla Scuola Leonardo da Vinci il prestigioso premio “Star Awards”. E’ un riconoscimento che annualmente viene riconosciuto dalla rivista internazionale Study Travel Magazine per premiare le organizzazioni educative che nel mondo  promuovono soggiorni linguistici e vacanze studio.

“Questo prestigioso premio, se da una parte segna il successo delle nostre scuole – sottolinea Chiara Poggi , fondatrice insieme al marito Hans Gedeon Villiger del gruppo -è altresì un importante risultato per l’Italia intera poiché focalizza sul nostro paese l’attenzione di migliaia di operatori internazionali, ed è un segnale di ripresa per un settore martoriato dalla pandemia e che ora vede finalmente una nuova luce!”.

“In questi 45 anni di attività – aggiunge Hans Gedeon – abbiamo portato in Italia più di 200.000 studenti internazionali interessati ad apprendere la nostra lingua e a conoscere il nostro straordinario patrimonio artistico”. “La nostra forza – continua Chiara – è stata quella di coniugare sin dagli albori lingua e cultura, convinti che una lingua è tanto più viva se integrata dai molteplici aspetti culturali che la contraddistinguono, quali il cinema del neorealismo, il grande repertorio di musica popolare, incontri sulla letteratura italiana, cenni sulla politica e l’immancabile aspetto enogastronomico. Temi che entrarono da subito ad affiancare le lezioni di lingua italiana”.

Star award scuola Leonardo da Vinci

Un po’ di storia

La Scuola Leonardo da Vinci nasce a Firenze nel 1977, e festeggia ora i suoi 45 anni di attività, con l’entusiasmo e la cura al cliente che sempre l’ha contraddistinta. A Firenze, città d’arte e di artigianato non potevano mancare programmi inerenti la storia dell’arte e dell’artigianato. E se in città un’overdose di arte è da sempre assolutamente assicurata, proprio in quegli anni ‘70, anni di disoccupazione intellettuale, Firenze assistette ad un nuovo fenomeno: il rifiorire di botteghe artigiane di là d’Arno in uno dei quartieri più vivaci della città.

E fu così che gli studenti furono indirizzati a frequentarle, fornendo loro la sensazione unica di rivivere un po’ i tempi di quando Giotto frequentava la bottega di Cimabue, una sensazione che li stimolava ancor più nell’apprendimento della nostra bella lingua e consentiva loro di tornare al proprio Paese col valore aggiunto di aver appreso anche un ‘mestiere’.

Questa formula, origine del successo della scuola Leonardo da Vinci fiorentina segnò un incremento delle iscrizioni e  favorì l’allargamento dell’esperienza con la nascita di nuove sedi. Nel 1984 nasce la sede di Roma. Nel 2004 quella di Milano e nel 2021 entrano a far parte del gruppo Leonardo da Vinci la scuola Ciao Italy di Torino ed il Centro Puccini di Viareggio, tutte animate dallo stesso spirito della capostipite.

Ancora nuovi corsi e la “rinascita “ online

L’offerta si è andata così arricchendo, col corso ‘La dolce vita’ che in ogni città coniuga lingua e cultura con programmi pomeridiani attinenti alle specificità della sede frequentata. Il corso ‘Italian Tour’ che offre la possibilità a quanti desiderino prolungare il proprio corso di cambiare destinazione, conoscere un’altra città, con la garanzia di trovare la stessa accoglienza, lo stesso spirito.

Poi è sopraggiunta la pandemia che ha messo a dura prova il settore delle vacanze studio in Italia, ma grazie alla capacità di innovazione e sperimentazione delle nuove generazioni ha permesso al gruppo Scuola Leonardo da Vinci di trasformare la crisi in un’opportunità di crescita. “All’inizio della pandemia- racconta Wolfango Poggi, direttore della sede di Milano – abbiamo temuto il peggio, le frontiere erano chiuse e avevamo grosse responsabilità verso gli oltre 100 dipendenti che lavoravano nelle nostre scuole. Grazie alla creazione di un nuovo format per la didattica online non solo siamo sopravvissuti, ma abbiamo anche realizzato una buona campagna di branding e, non appena è stato possibile, gli studenti sono ritornati a riempire le nostre aule. E adesso la formazione che offriamo è duplice: in sede e online”.

«L’ultima idea – racconta Chiara Avidano – è stata la creazione di “Italiano ON-Air” un podcast sulla lingua italiana, con puntate di pochi minuti dove i nostri studenti possono esercitarsi nell’ascolto, conoscere vocaboli e modi di dire e scoprire sempre qualcosa in più sul nostro bellissimo paese». Prima della pandemia il gruppo Scuola Leonardo da Vinci portava in Italia una media di 5.000 studenti all’anno provenienti da 80 Paesi del mondo. Oggi, grazie proprio all’incremento delle lezioni online, quei numeri sono addirittura cresciuti. Una vera rinascita” dopo il nero periodo del Covid.

E se normalmente uno studente europeo rimane due-quattro settimane, per chi arriva da Paesi extraeuropei il soggiorno può prolungarsi fino a tre-dodici mesi. Segnali di ripresa davvero ci sono perché la voglia di Italia non manca!

Terza vittoria consecutiva per la Fiorentina in campionato

0

Inarrestabile Fiorentina che ottiene il quinto successo consecutivo, il terzo in campionato. Altri tre punti importanti per risalire la classifica. La risolve Jovic nella parte finale di gara. Il serbo, con Saponara, entrati nella ripresa, imprimono un ritmo decisivo alla gara che consente ai viola di ottenere un successo che li porta a 19 punti, soli due in meno rispetto alla passata stagione alla quattordicesima giornata. Italiano prosegue nel cambio tattico che ha portato alle ultime vittorie un 4-2-3-1 con Bonaventura più alto rispetto ad Amrabat e Mandragora a supporto di Cabral. Sugli esterni Ikoné e Kouamé. Nicola schiera l’ex di turno Piatek con Bonazzoli in attacco. Poi toglie proprio Bonazzoli per Dia che segnerà il gol campano.

La partita

La gara parte subito con ritmi alti. Dopo due minuti Kouamè scalda i guantoni di Sepe che devia in angolo un bel tiro. All’8’ ci prova Cabral ma il pallone finisce fuori. Al 15’ Bonaventura recupera un pallone e serve Ikoné che chiude il triangolo proprio con Bonaventura che, in scivolata, segna il vantaggio viola. Al 28’ Ikonè e Kouamè pasticciano su un contropiede e prima Pirola e poi Sepe riescono a salvare la porta della Salernitana. Poi è ancora Cabral a mangiarsi il raddoppio da Milenkovic. La Salernitana si vede con un tiro deviato di Daniliuc. Nel secondo tempo la Salernitana cambia. Decisivo l’ingresso di Dia. Scambio perfetto al 54’ con Piatek e colpo preciso che batte Terracciano. La Fiorentina continua a sprecare ma l’ingresso di Jovic al posto di Cabral è la svolta. All’81’ Saponara serve Jovic sul filo del fuorigioco e segna una rete da grande attaccante. Il Var conferma la bontà della rete. È il 2-1 finale che regale tanto morale in casa viola in vista della sfida di domenica (alle 18) contro il Milan.

L’allenatore

Centesima vittoria in carriera per Vincenzo Italiano (la prima fu in serie D) che si mostra assai soddisfatto a fine gara. “Abbiamo superato un periodo non bello. La soddisfazione per un periodo dove non mi piaceva vedere tutti a testa bassa. Oggi sono scesi in campo con la voglia di vincere e continuare la striscia positiva. In campionato avevamo perso qui al Franchi nelle ultime due partite e abbiamo visto una prestazione di altissimo livello. Penso che il lavoro che si fa in settimana è tattico, strategico e tecnico. Ma in partita serve voglia e serve fame. Questo ti permette di battere gli avversari. Ci mancava quel pizzico di voglia che fa la differenza. L’abbiamo messa in Conference e ora anche in campionato. Non sempre facciamo calcio ragionato ma anche in verticale e veloce. Questo ci ha fatto ottenere le vittorie e sono felice per quel periodo negativo che non ci ha fatto vivere bene. I ragazzi soffrivano per questo periodo in cui non si vinceva. Tutto si complica, anche la serenità. Queste reazioni – aggiunge Italiano – dimostrano che i giocatori ci tengono a venire fuori. Tutti sono coinvolti. Ma ora è vietato abbassare la guardia, il Milan è squadra stellare”.

Incidente per la tramvia di Firenze: fuori dai binari alla stazione

0

La tramvia è deragliata oggi pomeriggio, 9 novembre 2022, vicino alla stazione Santa Maria Novella di Firenze e il servizio è momentaneamente sospeso in questa zona: non si è trattato di un incidente con un altro veicolo, ma di un problema tecnico. Un convoglio è uscito dai binari – ha comunicato Gest sui suoi canali social – all’altezza dello scambio tra la linea 1 e la linea 2, vicino a piazza dell’Unità.

Tramvia deragliata alla stazione di Firenze: serviranno ore per il ripristino dell’incidente

Gest ha fatto sapere che non risultano feriti, ma per il ripristino integrale saranno necessarie alcune ore. Sul posto si trovano infatti i tecnici per rimettere i vagoni sui binari, mentre sono in corso accertamenti sulle cause del deragliamento.

Al momento il servizio sulla linea 1 della tramvia è interrotto a metà del suo percorso: i convogli viaggiano regolarmente tra Villa Costanza (Scandicci) e la fermata Leopolda Porta al Prato e poi nel secondo tratto da Valfonda a Careggi. Per quanto riguarda la linea 2, il tram non raggiunge il capolinea di piazza dell’Unità e via Alamanni, viaggia invece regolarmente tra il capolinea dell’aeroporto di Firenze e la fermata Rosselli. Non sono quindi servite le fermate Alamanni (T1 e T2) e Unità (T2).

Bus sostitutivo

A seguito dell’incidente della tramvia nella zona della stazione di Firenze, è stato attivato un servizio di bus sostitutivo tra le fermate della T1 Leopolda ad Alamanni. Per aggiornamenti è possibile consultare il sito di Gest o i canali social del gestore del servizio tramviario.

Aggiornamento: Le linee 1 e 2 della tramvia di Firenze sono tornate a circolare regolarmente sul loro completo percorso alle ore 20.30 circa

In Toscana arriva lo psicologo di base: cosa prevede la legge

In Toscana arriva lo psicologo di base. Si allarga così l’offerta di servizi sanitari nell’ottica di una presa in carico globale della persona e della sua salute, compresi gli aspetti psicologici. La proposta di legge è stata approvata oggi dal Consiglio regionale. La legge istituisce il servizio di psicologia di base caratterizzato da uno stretto legame con il territorio, con i medici e con i pediatri di base. L’obiettivo è fornire adeguato sostegno psicologico per le persone a rischio come gli anziani, i bambini, il personale sanitario, attraverso la previsione di un primo livello di servizi di cure psicologiche accessibili a tutti indistintamente.

Psicologo di base in Toscana, come funziona: i requisiti saranno definiti dalla giunta

L’atto per l’istituzione dello psicologo di base in Toscana prevede che entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge la Giunta regionale definisca con propria deliberazione le specifiche competenze e titoli dello psicologo di base. E ancora il fabbisogno ottimale di erogazione delle prestazioni da parte degli psicologi di base per ciascuna zona distretto. Infine le eventuali modalità di compartecipazione alla spesa sanitaria da parte dei pazienti. A livello di costi si prevedono oneri pari a 350mila per ciascuno degli anni 2023 e 2024.

Le reazioni

Diverse le reazioni in seguito all’istituzione della figura dello psicologo di base in Toscana. L’atto è stato presentato da numerosi consiglieri del Pd, con primo firmatario Andrea Vannucci che si è detto soddisfatto e ha sottolineato che il benessere psicologico è un diritto e deve essere alla portata di tutti. Per il presidente della Commissione sanità Enrico Sostegni (Pd) l’obiettivo è “fornire un servizio rilevante in più ai cittadini toscani. L’idea è creare un servizio strutturale e integrato in tutto il servizio sanitario regionale”. Secondo il presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino la legge sullo psicologo di base è una conquista per tutti i toscani. Gulino si è detta orgogliosa di “aver contribuito a questo risultato”.

Intanto, anche in Toscana, si attendono le graduatorie per il bonus psicologo, per cui nella nostra regione sono state presentate oltre 23mila domande.

Le nuove stelle Michelin 2023 in Toscana e i ristoranti Bib gourmand

Arrivano nuove stelle della guida Michelin 2023 in Toscana: sui 41 ristoranti stellati, ci sono anche 5 new entry, mentre i Bib gourmand, ossia i locali informali che – pur essendo economici rispetto a quelli dei grandi chef – propongono una piacevole esperienza gastronomica, sono in tutto 25. La 68esima edizione della pubblicazione è stata presentata ufficialmente l’8 novembre in Franciacorta e pone la nostra regione al quarto posto in Italia per numero di riconoscimenti dietro Lombardia, Campania e Piemonte. In Toscana le province dove si mangia meglio secondo la guida Michelin sono Lucca, Firenze e Siena, la prima con 10 locali stellati e le altre due con 9 ristoranti premiati con una o più stelle, mentre Pisa, Prato, Pistoia e Livorno sono quelle con meno riconoscimenti (uno per provincia). Vediamo allora quali sono i ristoranti stellati in Toscana secondo la guida Michelin 2023 e anche la lista dei Bib gourmand.

Quali ristoranti hanno 3 e 2 stelle Michelin in Toscana

In Toscana ai vertici della classifica Michelin 2023 si conferma l’Enoteca Pinchiorri di Firenze, vero tempio dell’enogastronomia d’eccellenza italiana guidato da Annie Féolde e Riccardo Monco, che viene promossa anche stavolta con il massimo dei voti, 3 stelle. Si tratta di uno dei 12 ristoranti italiani che secondo la celebre guida rossa valgono il viaggio.

In Toscana i ristoranti che vantano 2 stelle (ossia quelli che “valgono una deviazione”) sono invece cinque, tutte conferme: a Firenze il Sant’Elisabetta, ristorante dell’Hotel Brunelleschi in pieno centro; nel grossetano Bracali a Ghrilanda (frazione di Massa Marittima) e Caino a Montemerano; in provincia di Lucca Il Piccolo Principe, ristorante del Grand Hotel Principe di Viareggio; nel senese Arnolfo a Colle Val d’Elsa.

Una stella per 35

Più nutrita la lista dei locali che si accontentano (si fa per dire) di un solo “vessillo”. Sono 5 le nuove entrate nella guida Michelin 2023 nella lista dei “mono-stellati” in Toscana: Terramira (Capolona, Arezzo), Chic Nonna locale aperto quest’estate da Vito Mollica in Palazzo Portinari Salviati nel centro di Firenze, il ristorante del nuovo resort di Antonino Cannavacciuolo Vineyard (Casanova di Terricciola, in provincia di Pisa), Paca (Prato), Campo del Drago (Montalcino – Siena). Tra le conferme, il Ristorante Castello di Fighine (San Casciano dei Bagni – Siena) che riceve il riconoscimento Michelin anche dopo il cambio di chef.

Perdono invece la stella Michelin, rispetto alla guida del 2022, La Leggenda dei Frati a Firenze, La Magnolia di Forte dei Marmi, I Salotti a Chiusi, Osteria Perillà a Castiglione d’Orcia e Meo Modo a Chiusdino. Qui sotto la lista completa.

Antonino Cannavacciuolo ristorante Pisa Toscana
Antonino Cannavacciuolo durante l’evento delle stelle Michelin 2023

Guida Michelin 2023: quali sono i ristoranti stellati in Toscana, la lista

Ecco l’elenco completo dei ristoranti premiati dalla guida Michelin 2023:

Ristoranti con 3 stelle Michelin in Toscana

  • Enoteca Pinchiorri – Firenze

Cinque ristoranti con 2 stelle Michelin

  • Sant’Elisabetta – Firenze centro
  • Bracali – Massa Marittima (Grosseto)
  • Caino – Montemerano (Grosseto)
  • Il Piccolo Principe – Viareggio (Lucca)
  • Arnolfo – Colle Val d’Elsa (Siena)

Ristoranti con 1 stella

  • Octavin – Arezzo
  • Terramira – Capolona (Arezzo) nuova entrata
  • Il Falconiere – Cortona (Arezzo)
  • Chic Nonna di Vito Mollica – Firenze nuova entrata
  • Borgo San Jacopo – Firenze
  • Gucci Osteria da Massimo Bottura – Firenze
  • Il Palagio – Firenze
  • Virtuoso, Tenuta le Tre Virtù – Scarperia (Firenze)
  • La Torre – Tavarnelle Val di Pesa (Firenze)
  • Osteria di Passignano – Tavarnelle Val di Pesa (Firenze)
  • La Trattoria Enrico Bartolini – Castiglione della Pescaia (Firenze)
  • Gabbiano 3.0 – Marina di Grosseto
  • Il Pellicano – Porto Ercole (Grosseto)
  • Silene – Seggiano (Grosseto)
  • La Pineta – Marina Di Bibbona (Livorno)
  • Bistrot – Forte dei Marmi (Lucca)
  • Lorenzo – Forte dei Marmi (Lucca)
  • Lux Lucis – Forte dei Marmi (Lucca)
  • Il Parco di Villa Grey – Forte dei Marmi (Lucca)
  • Giglio – Lucca
  • Butterfly – Lucca
  • Franco Mare – Pietrasanta (Lucca)
  • Lunasia – Viareggio (Lucca)
  • Romano – Viareggio (Lucca)
  • Cannavacciuolo Vineyard – Casanova di Terricciola (Pisa) nuova entrata
  • Paca – Prato nuova entrata
  • Atman a Villa Rospigliosi – Lamporecchio (Pistoia)
  • L’Asinello – Castelnuovo Berardenga (Siena)
  • La Bottega del 30 – Castelnuovo Berardenga (Siena)
  • Poggio Rosso – Castelnuovo Berardenga (Siena)
  • Il Pievano – Gaiole in Chianti (Siena)
  • Campo del Drago – Montalcino (Siena) nuova entrata
  • Sala dei Grappoli – Montalcino (Siena)
  • Ristorante Castello di Fighine – San Casciano dei Bagni (Siena)
  • Linfa – San Gimignano (Siena)

L’elenco dei Bib Gourmand 2023 in Toscana

Oltre alle stelle la guida Michelin 2023 comprende anche 25 Bib Gourmand in Toscana, ossia osterie, trattorie e ristoranti più informali che garantiscono un buon rapporto qualità prezzo per un menu completo a un costo più economico e accessibile rispetto alle “stelle”. In questa speciale lista ci sono 4 nuove entrate rispetto all’anno scorso: Nida a Lucca e nel senese l’osteria La solita Zuppa a Chiusi, Da Pode a San Gimignano e Futura Osteria a Monteriggioni. Ecco l’elenco dettagliato

  • Da Alighiero – Anghiari (Arezzo)
  • Il Tirabusciò – Bibbiena (Arezzo)
  • La Bucaccia – Cortona (Arezzo)
  • Il Cedro – Poppi (Arezzo)
  • Da Burde – Firenze
  • Il Latini – Firenze
  • L’Ortone – Firenze
  • Podere 39 – Firenze
  • Zeb – Firenze
  • Trattoria Cibrèo-Cibreino – Firenze
  • Trattoria Bibe – Firenze
  • Antica Trattoria La Toppa – Tavarnelle Val di Pesa (Firenze)
  • Antica Fattoria del Grottaione – Castel del Piano (Grosseto)
  • Il Sottomarino – Follonica (Grosseto)
  • Osteria Magona – Castagneto Carducci (Livorno)
  • Nida – Lucca nuova entrata
  • Trattoria da Fagiolino – Cutigliano (Pistoia)
  • Trattoria da Marino – Serravalle Pistoiese (Pistoia)
  • Osteria La Solita Zuppa – Chiusi (Siena) nuova entrata
  • Taverna del Grappolo Blu – Montalcino (Siena)
  • Futura Osteria – Monteriggioni (Siena) nuova entrata
  • Osteria le Panzanelle – Radda in Chianti (Siena)
  • Da Pode – San Gimignano (Siena) nuova entrata
  • Fonte alla Vena – San Quirico d’Orcia (Siena)
  • Il Conte Matto – Trequanda  (Siena)

Le schede dei ristoranti si trovano sul sito delle Guide Michelin.

Terremoto ora a Firenze e in Toscana? La lista in tempo reale

0

C’è stato un terremoto ora a Firenze e in Toscana, qual è la magnitudo della scossa di pochi minuti fa e dove è localizzato l’epicentro, vicino a me? Sono tante le domande che ci poniamo quando percepiamo una scossa: in queste situazioni è bene mantenere la calma e tenersi aggiornati. Subito dopo un evento sismico, il centro di sorveglianza dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, incrocia i dati che arrivano dai vari sismografi distribuiti sul territorio italiano e calcola un valore medio della magnitudo. La sala operativa che si trova a Roma valuta in pochi minuti l’intensità del terremoto comunicandola alla protezione civile e questa stima viene affinata con il passare del tempo: online è possibile trovare la lista in tempo reale dei terremoti, con tutte le informazioni, anche riguardo a quelli avvenuti a Firenze e in Toscana.

Scossa di terremoto ora a Firenze e in Toscana: dove è stata?

Prima di rispondere a questa domanda dobbiamo chiarire che la prima stima di magnitudo è la meno precisa e in genere riporta un intervallo di valori, perché i calcoli dipendono dalla durata dell’evento. Per capire, pochi minuti dopo una scossa di terremoto, dove è localizzato l’epicentro e un primo, approssimativo, calcolo dell’intensità è possibile controllare sul profilo Twitter dell’Ingv @INGVterremoti (questo il link diretto), che offre un servizio sperimentale con valori misurati quasi in tempo reale: viene indicata la magnitudo locale (ML), l’ora, la data e una localizzazione sommaria dell’epicentro. I primi Tweet vengono poi corretti con i dati rivisti. In genere per la localizzazione automatica, comunicata alla Protezione civile per organizzare eventuali soccorsi, sono necessari dai 2 ai 5 minuti.

Terremoto pochi minuti fa, la lista in tempo reale delle scosse (aggiornata in 10-15 minuti)

Nel caso di un terremoto, a Firenze, in Toscana, come nel resto d’Italia, sono necessari circa 10-15 minuti perché vengano pubblicati i dati della scossa rivisti da un sismologo, all’interno della lista in tempo reale curata dall’Ingv sul sito dedicato (questo il link)., un vero e proprio “elenco sismico italiano”. Nei casi più complessi questa operazione può durare fino a 30 minuti, perché il tempo necessario per una stima precisa varia anche a seconda della durata della scossa. Una volta completate le stime, i valori sono pubblicati online: viene riportata la magnitudo Richter (Ml, ossia magnitudo locale), l’epicentro espresso in chilometri di distanza dal centro abitato più vicino, l’ora e la data dell’evento, le coordinate geografiche, la profondità del sisma. Sono poi pubblicate le informazioni relative alla sismicità e pericolosità sismica della zona, l’impatto (ossia dove è stato avvertito il terremoto), oltre ai dettagli su come è stata fatta la localizzazione.

Cosa fare: le norme di comportamento

La Protezione Civile mette a disposizione dei vademecum sul rischio sismico e sui comportamenti da tenere. Si va da semplici precauzioni (fissare bene i mobili al muro, preparare una borsa con un kit di sopravvivenza, conoscere i piani di emergenza), fino ai consigli pratici su dove trovare riparo. Qui il nostro articolo su cosa fare in caso di terremoto, con la guida della Protezione civile di Firenze.

Contratto sanità e infermieri: le tabelle retributive degli aumenti e degli arretrati

0

Il 2 novembre 2022 è stato firmato il rinnovo del contratto della sanità pubblica, un CCNL con nuove tabelle retributive che riguarda mezzo milione di lavoratori tra infermieri (227 mila in tutto), personale sanitario e amministrativo: da quando entreranno in vigore le nuove regole ci saranno diverse novità come l’aumento di stipendio, il pagamento degli arretrati e nuove indennità per alcuni ruoli.

Il rinnovo 2022 del contratto nazionale della sanità pubblica: l’aumento di stipendio

Dopo il via libera della Corte dei Conti, il contratto collettivo nazionale del comparto sanità per il triennio 2019-2021 è stato siglato presso la sede romana dell’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, dalle sigle sindacali più rappresentative del comparto: Cgil, Cisl, Uil, Fials, Nursind e Nursing up. L’ok è arrivato dopo una lunga trattiva.

Ma andiamo a vedere quali saranno gli aumenti nella busta paga del personale sanitario, amministrativo e degli infermieri: l’incremento tabellare su 13 mensilità, riconosciuto a regime dal primo gennaio 2021, va da un minimo di 54,50 euro a un massimo di 98,10 euro, a seconda del ruolo.

A questa cifra si sommano le nuove indennità previste con il rinnovo del contratto nazionale di lavoro della sanità per alcuni profili professionali specifici, dagli infermieri fino a chi lavora nei pronto soccorso. Secondo le stime l’aumento medio degli stipendi sarà di circa 175 euro al mese, grazie alle risorse che le leggi di bilancio degli ultimi due governi hanno assegnato al settore.

Contratto sanità e infermieri 2022: il pagamento degli arretrati in busta paga e le tabelle retributive

Per quanto riguarda l’aumento degli stipendi del personale sanitario, amministrativo e degli infermieri, il secondo tassello del rinnovo del contratto 2022 riguarda il pagamento degli arretrati in busta paga, secondo una tabella ben precisa a seconda della categoria. Le cifre vengono calcolate a partire dal primo gennaio 2019, al netto dell’indennità IVC già ricevuta dai lavoratori.

In particolare, oltre agli arretrati contrattuali, vengono prese in considerazione diverse indennità (su 12 mesi), a seconda del profilo professionale:

  • Indennità di specificità infermieristica
    viene riconosciuta per i profili di infermiere, infermiere pediatrico, infermiere senior, infermiere pediatrico senior, infermiere generico o psichiatrico con un anno di corso senior, puericultrice senior, infermiere generico, infermiere psichiatrico con un anno di corso, puericultrice;
  • Indennità di tutela del malato
    è pagato a tutto il personale sanitario per cui non viene riconosciuto l’indennità infermieristica, agli OSS, agli assistenti sociali, ai massaggiatori e podologi;
  • Indennità di pronto soccorso
    sarà definita a pieno regime da ogni azienda sanitaria in base alle risorse che arriveranno per questa indennità. I sindacati stimano il pagamento in circa 100 euro al mese.

Il testo completo del nuovo contratto per la sanità pubblica è disponibile in pdf sul sito dell’Aran, qui sotto invece le tabelle retributive con le stime degli arretrati.

contratto sanità infermieri tabelle arretrati

contratto sanità infermieri tabelle arretrati  contratto sanità infermieri tabelle arretrati

Quando il pagamento degli arretrati agli infermieri. Attenzione alla tassazione separata

Ma quando avverrà il pagamento degli arretrati previsti dal rinnovo del contratto collettivo per il personale della sanità e degli infermieri? Secondo quanto reso noto dai sindacati il versamento avverrà già nella busta paga di novembre 2022. In media questa somma si aggirerà intorno ai 4.000 euro per gli infermieri e sui 2.500 euro per gli  OSS.

Bisogna tenere presente che quando sarà fatto il pagamento degli arretrati previsti dal rinnovo del contratto della sanità pubblica e degli infermieri, queste cifre saranno sottoposte a una tassazione separata. Si tratta di un particolare calcolo che viene applicato alle somme riferite ad anni passati che vengono versate tutte insieme ai lavoratori. In questo caso l’aliquota in base alla quale si pagano le tasse viene determinata guardando i redditi dei due anni precedenti a quello in cui si percepiscono gli arretrati.

La Fiorentina cerca continuità con la Salernitana

0

La Fiorentina a caccia di un nuovo successo, per la classifica e per il morale. Dopo le affermazioni in campionato (Spezia e Sampdoria) e Conference League (Rigas e Basaksehir), i viola di Vincenzo Italiano ricevono la Salernitana di Davide Nicola. È la penultima partita della serie a prima del lungo stop dovuto ai Mondiali. Obiettivo dichiarato superare proprio i campani in graduatoria.

Le probabili formazioni

Vincenzo Italiano deve dosare le forze dato che domenica si gioca una partita importante, in trasferta, contro il Milan. In porta nuovamente Terracciano. Confermati, come terzini, Dodò e Biraghi mentre al centro della difesa ad affiancare Milenkovic si dovrebbe rivedere Igor al posto di Martinez Quarta. A centrocampo Mandragora dovrebbe avere più chance di giocare rispetto ad Amrabat. Si punta alla conferma di Barak e Bonaventura e degli esterni Ikoné e Kouame. Al centro si prospetta ancora un ballottaggio tra Jovic e Cabral. Possibile l’innesto di Nico Gonzalez.

Davide Nicola recupera sia Fazio che Lovato in difesa. Si giocheranno il posto con Daniliuc e Radovanovic insieme a Bronn e Priola più Sepe tra i pali. Più incerti i giocatori di centrocampo. Potrebbero giocare Vilhena e Bohinen con uno tra Maggiore e Radovanovic a completare il terzetto centrale e l’accoppiata Mazzocchi-Bradaric ai lati. Occhio all’ex di turno Piatek che potrebbe giocare al centro dell’attacco. In alternativa Dia oppure Bonazzoli.

Due targhe in tribuna stampa per Alessandro Rialti

L’Associazione Stampa Toscana ed il Gruppo toscano giornalisti sportivi-Ussi annunciano, grazie al Comune di Firenze e alla Fiorentina, che mercoledì 9 novembre 2022 saranno poste le targhe su due sedili della tribuna stampa dello stadio Artemio Franchi di Firenze (uno per ogni lato degli spazi riservati ai giornalisti), per ricordare Alessandro Rialti. Che amici e colleghi chiamavamo affettuosamente “Ciccio”. Rialti se n’è andato il 5 aprile 2020, nel silenzio surreale della pandemia, lontano dallo stadio che era la sua casa, lasciando un vuoto incolmabile.

Per ricordarlo, Assostampa Toscana, Gruppo toscano giornalisti sportivi-Ussi, insieme agli amici riuniti nel “Gruppo di Ciccio” che, con il supporto delle Istituzioni, avevano dato vita a varie iniziative (una cerimonia in Palazzo Vecchio, un premio giornalistico, un albero piantato nel giardino del Campo di Marte), compiono ora un altro passo significativo: due targhe nella Tribuna Stampa del Franchi. Una lato Ferrovia, proprio sul sedile dove Alessandro raccontava le partite della Fiorentina, e una lato Fiesole, affinché tutti i colleghi, anche coloro che vengono da fuori Firenze, possano unirsi in un ricordo collettivo.

Sulle targhe ci sarà il suo nome, Alessandro Rialti, con le firme di chi ha voluto rendergli omaggio: Associazione Stampa Toscana, Ussi Toscana, Gruppo Amici di Ciccio, in collaborazione con il Comune di Firenze e l’Acf Fiorentina. Le targhe saranno inaugurate mercoledì 9 novembre, alle 19,45, ossia un’ora prima della partita Fiorentina-Salernitana.

20 anni dal Social Forum di Firenze: evento alla Fortezza

0

A vent’anni di distanza dal Social Forum di Firenze, alcuni eventi ricordano i giorni della manifestazione che animò la città dal 6 al 10 novembre 2002 e che culminò in un grande corteo pacifico che attraversò le vie cittadine. Tra questi, c’è “Il sentiero interrotto. Firenze Social Forum 20 anni dopo”, iniziativa organizzata da Cgil Toscana, Cgil Firenze, Spi Cgil Toscana e Spi Cgil Firenze che si svolgerà mercoledì 9 novembre 2022 alla Fortezza da Basso di Firenze (Teatrino Lorenese) per tutta la giornata.

L’appuntamento si propone di mettere a confronto i protagonisti di allora con voci significative di oggi, grazie a riflessioni che ruoteranno attorno ai temi della memoria, della speranza e del progetto.

“Il sentiero interrotto. Firenze Social Forum 20 anni dopo”

La mattinata del 9 novembre si aprirà con due contributi video: quello del giornalista Aldo Cazzullo e del segretario generale dello Spi Cgil Toscana Alessio Gramolati. A seguire interverranno Achille Passoni, allora Direttore generale Cgil, Achille Serra, allora Prefetto di Firenze, Stefania Ippoliti, allora Presidente Confesercenti Firenze e Sara Nocentini, allora Portavoce FSE 2002. Nel pomeriggio, sono previsti gli interventi di Matteo Maria Zuppi, presidente CEI, Francesca Merz, Presidente Mare Impresa sociale e Sergio Cofferati, allora segretario generale della Cgil, mentre nella sessione successiva prenderanno la parola Sabina Nuti, rettrice Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Marco Tognetti, Ceo Lama Agency, Ermete Realacci, Fondazione Symbola, Anna Pettini, professore economia politica Unifi.

“Ricordare il Social Forum di Firenze, considerare la speranza contenuta in quei passi, riflettere sulle prospettive che si aprono e che tornano negli scenari di oggi, la necessità di dar loro un progetto è l’oggetto e il motivo di queste nostre iniziative – sottolinea la segretaria generale della Cgil Toscana Dalida Angelini – Se quel sentiero è stato interrotto, ora, insieme, dobbiamo trovarne di nuovi, sempre su quei princìpi e quei valori: pace, lavoro, giustizia sociale, ambiente, diritti”. Tutte le informazioni sulle iniziative per i 20 anni dal Social Forum di Firenze sono disponibili sul sito della Cgil Toscana.

I bronzi di San Casciano dei Bagni: “ritrovamento eccezionale”

0

Il ritrovamento di oltre 20 antichi bronzi a San Casciano dei Bagni (Siena) rappresenta una scoperta eccezionale, al pari di quella di Riace: in questa parte di Toscana si trova il più grande deposito di statue bronzee etrusche e romane, mai venuto alla luce nell’Italia antica e uno dei più significativi del Mediterraneo. Le novità sono arrivate dopo la conclusione della sesta campagna di scavi archeologici nel Santuario Ritrovato del Bagno Grande. Il destino ha voluto che questa scoperta straordinaria sia avvenuta a 50 anni dal ritrovamento dei celebri bronzi di Riace, nell’agosto del 1972.

San Casciano dei Bagni come Riace: il ritrovamento di oltre 20 bronzi

Oltre venti statue bronzee, protette per oltre due millenni dal fango e dall’acqua bollente delle vasche sacre, sono state rinvenute durante gli scavi condotti dal Comune di San Casciano dei Bagni su concessione della Direzione Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province del Ministero della Cultura. Le opere raffigurano le divinità venerate nel luogo sacro assieme agli antichi dedicanti.

La particolarità è data proprio dall’ottimo stato di conservazione: sui manufatti sono addirittura visibili le meravigliose iscrizioni in etrusco e latino che furono incise sulle statue prima della loro realizzazione. La gran parte di questi capolavori dell’antichità è stata realizzata tra il secondo e il primo secolo avanti Cristo.

Arrivate fino ai giorni nostri per un rito sacro

Secondo le ricostruzioni degli studiosi, i bronzi di San Casciano dei Bagni erano probabilmente posizionati sul bordo esterno della grande vasca sacra del Bagno grande e ancorate sui blocchi in travertino. A più riprese, nel corso del primo secolo dopo Cristo, le statue furono staccate dalla loro collocazione originaria e depositate sul fondo, una sorta di atto rituale che continuò fino al quarto secolo. Successivamente il santuario venne smantellato e chiuso, mentre questo tesoro di statue fu coperto da grandi tegole e al di sopra vennero calate le colonne del portico sacro.

Lo scavo, coordinato dal professor Jacopo Tabolli dell’Università per Stranieri di Siena e diretto sul campo da Emanuele Mariotti per conto del Comune di San Casciano dei Bagni, ha coinvolto durante le 16 settimane di scavo più di 60 studenti e studentesse provenienti da undici università nazionali e internazionali. Questo eccezionale ritrovamento di bronzi nella cittadina termale di San Casciano dei Bagni ” è un’occasione unica di riscrivere la storia dell’arte antica e con essa la storia del passaggio tra Etruschi e Romani in Toscana – spiega il  professor Jacopo Tabolli –  La geochimica dell’acqua che ha conservato in modo così eccezionale i capolavori toreutici è essa stessa oggetto della nostra ricerca, perché è proprio la centralità dell’acqua ad aver condizionato l’antica scelta di questo luogo sacro”.

Lo studio sui bronzi di San Casciano dei Bagni

Nei prossimi mesi il team di oltre sessanta studiosi continuerà a lavorare per comprendere la natura dell’antico luogo sacro, i tempi e lo spazio della formazione del deposito e i processi produttivi che sono stati dietro alla creazione dei capolavori. La campagna di scavo dell’anno scorso aveva già portato alla luce migliaia di monete e alcuni bronzetti, per cui ora partirà il restauro. L’opera di recupero sarà estesa alle nuove statue emerse dal fango.