mercoledì, 16 Luglio 2025
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Pillola del giorno dopo: l’85% dei dottori dice ”No”

La pillola del giorno dopo? Ottenerla non è affatto semplice. Più della metà di coloro che vorrebbero acquistarla (il 51% dei casi) si vedono arrivare il rifiuto alla richiesta di prescrizione medica, soprattutto dai medici del pronto soccorso (34%), dalla guardia medica (30%), dai consultori (25%) e dai medici di medicina generale (11%).

SOS PILLOLA. Questi i dati che emergono dalle 8000 richieste arrivate in tre anni a “Sos Pillola del giorno dopo”, il servizio telefonico per la contraccezione d’emergenza. ”Oltre la metà degli utenti – spiega Gabriella Pacini, responsabile del servizio – si è rivolta a noi dopo aver visto rifiutata la sua richiesta di prescrizione, mentre nel 49,1% dei casi si sono rivolti direttamente a noi, prima di altri servizi, tramite internet perché più veloce”.

MA PERCHE’ NO? Ma perché tutti questi rifiuti di prescrizione da parte dei medici? La stragrande maggioranza (85% dei casi) per clausola di coscienza e solo un 15% per l’assenza o non disponibilità del medico in quella fascia oraria.

CHI VUOLE LA PILLOLA. Ma “Sos Pillola del giorno dopo” consente anche di individuare l’identikit di chi si rivolge al servizio. Si parla nel 75% di donne, con un’età compresa tra i 19 e i 35 anni (79,5%), lavoratrici (48%), del centro-sud (87,2%), che nell’84% dei casi si dichiarano di religione cattolica.

San Salvi, traversata nel deserto. Dei rifiuti

 

Abbiamo provato a entrare al parco di San Salvi dal lato sbagliato, quello dove le ristrutturazioni non sono ancora arrivate, dove resistono le occupazioni, dove i recinti proliferano come i sacchi della spazzatura. E la strada per arrivarci è disseminata di rifiuti.

CHIAMATELA STRADA. La via d’accesso per l’ingresso “est” dell’ovale di San Salvi è una specie di mulattiera sterrata. Da quando hanno cominciato a passarci i camion del cantiere la superficie stradale è diventata ancor più dissestata, tanto da mettere in difficoltà le auto ed essere pressoché inaffrontabile per i motorini.

RIFIUTI. Lo scorso inverno a causa delle intemperie si era aperta una vera e propria voragine, che qualcuno ha provveduto a rattoppare con una colata d’asfalto, unica macchia nera su un sentiero sterrato. Lungo il quale sorgono sempre più rifiuti: da quelli di cantiere, agli scarti delle occupazioni, ai sacchetti della spazzatura e perfino i sanitari, buttati in mezzo all’erba alta. E lo scenario non migliora granché, una volta fatto ingresso al “parco”.

SGOMBERO. Le occupazioni nella zona est del parco di San Salvi proseguono ormai da anni  e negli ultimi tempi sono andate aumentando. Di sgombero per ora non se ne parla, anche se la ristrutturazione incombe ed è facile presupporre che prima o poi i cantieri daranno lo sfratto agli occupanti, che siano punkabbestia o migranti senza tetto. Nel frattempo dipendenti Asl e residenti della zona hanno dato il via a una raccolta di firme per mettere fine a questa situazione.

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Mezzetta, aree per cani fai da te

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Mancano le aree cani? E i cittadini fanno da soli. Adottando pezzi di verde lasciati incolti e facendone un pascolo per i propri amici a quattro zampe. Succede in zona San Salvi. LEGGI L’ARTICOLO

Guerrilla gardening? No, area cani fai da te

 

Mancano le aree cani? E i cittadini fanno da soli. Adottando pezzi di verde lasciati incolti e facendone un pascolo per i propri amici a quattro zampe. Succede in zona San Salvi.

VERDE INCOLTO. Sono almeno tre o quattro i “rettangoli” verdi recintati, ma lasciati incolti e inutilizzati, tra via del Mezzetta e via del Gignoro. Aree che da anni nessuno frequenta, al massimo vengono ripulite una o due volte l’anno, ma per il resto se ne stanno lì, rinchiuse dalle reti, senza nessuna via d’accesso.

IL VARCO. O almeno così era fino a poco tempo fa. Poi qualcuno ha aperto un varco, prima nel recinto del “giardino” accanto alle Poste di via del Mezzetta, poi in quello di via del Gignoro. E ta-dan, ecco una nuova area per cani, con tanto di viottolo centrale scavato nell’erba alta e deviazioni laterali che vanno a finire all’ombra degli alberi, dove aspettare comodamente che il cucciolo faccia ritorno dopo la scampagnata.

SAN SALVI. Non che le aree per cani manchino nella zona: ce n’è una proprio di fronte, vicino al parco di San Salvi, all’interno dei giardini pubblici. Ma si sa come sono le zone adibite ai cani nei parchi: piccole, spesso desertificate dall’alta concentrazione di cani e padroni. E allora i cittadini si sono ripresi pezzo a pezzo il verde abbandonato. E gli hanno dato un senso e una funzione “sociale”. Altro che guerrilla gardening, stavolta si tratta di un pacifico assalto di beneficenza: verso Fido.

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Figline avrà il suo Central Park

 

C’è addirittura il più grande parco pubblico fra Firenze ed Arezzo, e la creazione di un bosco “periurbano”, nel futuro di Figline. Il comune, “verde” per eccellenza – con i suoi 14 metri quadri di verde procapite, quando la legge ne prevede 9 –  ha in cantiere molti progetti.

40 AREE GIOCO. Partiamo dal presente: la superficie verde di proprietà comunale, 40 ettari in tutto, per un totale di 2.500 alberi, di cui 500 piantati negli ultimi 10 anni, è attrezzata con circa 30 ettari a giardini. Sono 40 le aree-gioco per bambini, con panchine, zone per la sosta e il relax. Ci sono 4 o 5 aree specificamente concepite per il passeggio dei cani,  e una attrezzata a “percorso fitness” per adulti; poco, in proporzione al resto, “ma non scordiamoci che a Figline – afferma Lorenzo Venturi, responsabile dell’Ufficio Ambiente e Protezione civile – abbiamo la grande risorsa degli argini dell’Arno, dove la gente si riversa a correre e camminare. Un vero percorso verde ‘naturale’. In cinque anni – continua – sono stati piantati oltre 400 alberi, dei quali circa 200 come sostituzioni di piante esistenti e circa 200 come nuove piantagioni: solo dal primo gennaio di quest’anno sono stati piantati 48 nuovi alberi, 28 arbusti e 71 fioriture nuove”.

IL GIARDINO DEL SILENZIO. E veniamo al futuro. Nei progetti immediati c’è la ristrutturazione dei danni provocati dalla nevicata eccezionale dello scorso inverno, con sostituzione delle piante, rispristino di buche e ripulitura dai residui; un lavoro più complesso interesserà le aree di via del Puglia, via Galilei e Matassino. Grazie ad un finanziamento da 30mila euro, sarà fatta la manutenzione e la messa in sicurezza di tutti i giochi presenti: sporgenze, viti, catene, fessure. Il giardino di via Cavicchi, inoltre, sarà oggetto di una completa ristrutturazione, con la creazione del “Giardino di quiete” – di cui ci siamo già occupati su queste pagine. Nei progetti più a medio termine c’è anche l’installazione della pavimentazione “antitrauma” in tutti i giardini.

UN BOSCO IN CITTA’. Nel 2011 sarà inoltre realizzato il nuovo bosco periurbano, che separerà le abitazioni di via Don Mazzolari e via Barducci dal tracciato della Variantina: sarà costituito da piante tipiche della zona, un vero e proprio bosco di lecci, cerri, querce. Infine, è già stata annunciata la creazione del  nuovo Parco pubblico di circa 8 ettari, all’interno della cassa di espansione Pizziconi, i cui lavori hanno preso il via da qualche settimana: ci saranno percorsi pedonali e un ciclodromo di 1 km e 400 metri, strutture per il tempo libero, una ippovia. Il parco sarà ovviamente collegato al resto degli argini. “Una ricchezza di cui godere, quella del verde a Figline  afferma il sindaco Nocentini – e che tutti dobbiamo mantenere. I primi manutentori sono i cittadini, che chiamiamo a segnalare episodi di danneggiamento al verde pubblico e anche a proporre idee e progetti”.

Vallombrosa, foresta in supercrescita. Dopata dallo smog

 

E se un giorno scoprissimo che l’inquinamento è un ottimo fertilizzante? La tesi, che ribalta completamente le più comuni teorie sui danni ambientali provocati dall’uomo, è stata sviluppata proprio nel cuore boschivo del Valdarno, a Vallombrosa.

STRETTA OSSERVAZIONE. Il bosco, 1.400 ettari di terreno, “è uno dei più studiati d’Italia – conferma il vicequestore aggiunto del Corpo Forestale Luigi Bartolozzi – e tra i più monitorati d’Europa”. Dal 1980, infatti, gli studiosi tengono d’occhio le evoluzioni di vegetazione e fauna, con particolare riferimento all’abete bianco. “Questa specie arborea – continua Bartolozzi – manifestava già allora i primi danni da inquinamento: chiome meno folte, aghi più sottili e radi”.

CRESCITA ANOMALA. La sorpresa però risale a tempi più recenti. “Questo cambiamento – spiega il comandante della Forestale – ha finito per stabilizzarsi, mentre i ricercatori hanno riscontrato negli ultimi decenni una crescita anomala delle piante”. Insomma mentre gli alberi perdevano gli aghi, crescevano di più, anche quelle che, “per raggiunti limiti di età” non avrebbero più dovuto crescere. La spiegazione è piuttosto semplice. Secondo lo studio condotto in loco da una università australiana, negli ultimi due secoli la temperatura si innalzata, favorendo la crescita anche nella stagione invernale.

FERTILE SMOG. Non solo: i complessi azotati derivanti dall’inquinamento atmosferico si sarebbero depositati sul terreno agendo come una sorta di fertilizzante. Non tutto il male vien per nuocere, dunque, anche se chi bada al parco, preso d’assalto da tutta la valle, Firenze compresa, nei weekend estivi, non la pensa così. E da anni chiede qualche parcheggio di scambio e qualche bus navetta per limitare l’assedio delle auto.

Preservativo? No, grazie siamo toscane

 

In Toscana, il 77% delle donne ha dichiarato di aver avuto un rapporto sessuale nell’ultimo mese. Di queste il 42% ha usato un contraccettivo ormonale (pillola, anello, cerotto), il 17% ha scelto un metodo non ormonale (preservativo, coito interrotto, metodi naturali). Il 13% non ha usato precauzioni perche’ desidera un figlio e il 28% non ha utilizzato precauzioni pur non desiderando una maternità.

PILLOLA: AMORE E ODIO. Chi usa un contraccettivo ormonale ha dichiarato di “amarlo ed odiarlo” allo stesso tempo. Infatti questa tipologia di contraccettivi ha, sì, un impatto positivo sul benessere psicologico (le donne che usano un contraccettivo ormonale nell’80% dei casi si sentono libere di vivere la propria sessualità, sicure e tranquille), ma in molti casi è anche vissuto come un peso, un pensiero sempre presente, un impegno, un problema che crea ansia.

E 8 SU 10 SE LA DIMENTICANO. E’ proprio questa dimensione di peso/impegno, insieme ai disturbi (soprattutto gonfiore, ritenzione idrica) a rappresentare una delle principali cause dell’ “abbandono” della pillola, ma è anche causa di “mal uso”: in Italia, a otto donne che usano la pillola su dieci è capitato di dimenticarla, 1 su 4 l’ha dimenticata in media due volte nell’ultimo mese.

IL CONTRACCETTIVO SOTTOPELLE. Tutto ciò è quanto emerso da un’indagine Gfk Eurisko per il lancio di un nuovo contraccettivo ormonale sottocutaneo. “Lo impianta il ginecologo appena sotto la cute del braccio. Rimane posizionato per tre anni e non ci si deve più occupare della contraccezione. E se si cambia idea, basta rimuoverlo”.

Ancora quattro Titoli italiani Made in Florence

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Ancora una volta straordinaria la Canottieri Comunali Firenze che conquista titoli su titoli nella canoa. Altre vittorie, altri titoli iridati. Chapeau a una società che sembra saper solo vincere!

VELOCITA’ – Susanna Cicali torna a vincere e fa suo l’ennesimo titolo italiano. E’ accaduto all’Idroscalo di Milano, dove ha dominato, dall’inizio alla fine, la prova valida per il Campionato italiano Under 23 di fondo sui 5mila metri. Stefania, per contro, vincerà a sua volta il titolo assoluto per le Fiamme Azzurre.
La notizia è anche che Susanna, il giorno precedente, aveva battuto per la prima volta la sorella Stefania, sia pure su una prova sui 200 metri, distanza non certo tra le più congeniali all’azzurra delle Fiamme Azzurre. E’ accaduto nelle prove valide come selezioni azzurre (sui 200 metri sesta Susanna e settima Stefania). Poi sui 1000 metri la rivincita con Stefania quarta in finale e Susanna che si è fermata alla finale B, anche per un’ondata anomala di un mezzo di soccorso.

NON SOLO SUSANNA, TRICOLORE ANCHE IL K2
Nel campionato italiano di fondo la squadra della Comunali di canoa velocità diretta da Marco Guazzini ha portato a casa anche il titolo italiano Ragazzi nel k2 con Giovanni Tacchi e Cosimo Fratticcioli. Ottimo anche il quinto posto (sui 30 equipaggi complessivi) dei nuovi arrivati in squadra, Francesco Bazzani e Bernardo Malesci. Secondo posto di un soffio nel k2 Under 23 per Ranieri Brandani e Luca Ganci. Quarto Matteo Graziani nel k1 Under 23, così come Sofia Bovo e Elena Fedeli. Ottava Laura Tacconi. Per la squadra di Marco Guazzini l’appuntamento è per fine mese, dal 28 al 1° maggio a Mantova, un lungo fine settimana tra selezioni azzurre e la prova internazionale.

DISCESA  – LA DOPPIETTA DI MARTINO ROGAI. Super risultati per la squadra di discesa allenata da Niccolò Pandolfini: a Vetto d’Enza in provincia di Reggio Emilia nell’International Race, importante selezione per gli imminenti appuntamenti internazionali. E’ sempre Martino Rogai l’uomo di punta del club biancorosso, con la sua canadese monoposto vince nella gara sprint che in 3’27.91 batte Pagani (3’28”08). Rogai poi completerà la sua fantastica doppietta vincendo anche la gara classica, sulla lunga distanza.

COSTANZA BONACCORSDI ED ELIA FIANCHISTI NON SONO DA MENO. La Comunali sbaraglia la concorrenza anche tra le Juniores donne, con la sua promessa Costanza Bonaccorsi prima al traguardo nel K1. Una medaglia, di bronzo, arriva anche dal k1 Senior per Elia Fianchisti, dopo gli azzurri Paolo e Mariano Bifano. Elia si dimostra così sempre più nell’elite della canoa italiana. Nella sprint, dopo un secondo posto in prima manche a soli 16 centesimi dal primo, chiude a poco più di un secondo dal gradino più alto del podio. Nella gara classica si è piazzato quarto, vicinissimo al podio, battendo il portacolori della Marina Militare Mariano Bifano, azzurro che parteciperà domenica alla coppa del mondo a Sort (in Spagna). Si tratta di un risultato senza precedenti che dimostra il grande livello raggiunto dall’atleta e che rende sempre più probabile una sua partecipazione al Campionato europeo in Serbia tra poche settimane.
Nella gara classica la Bonaccorsi sarà poi anche terza assoluta (dietro a Viola Risso e Andrea Merola).

SUPER SQUADRA. Ma il capolavoro la Comunali lo fa anche nella prova a squadre assoluta maschile: Rogai, Fianchisti e Tonini si impongono sul resto dei partecipanti con il podio completato addirittura dalla seconda formazione della Comunali. La Comunali non si aggiudica il memorial De Grandi con un montepremi di 1000 euro, battuta per un solo punto, 44 a 43, dallo squadrone della Marina Militare.

ALTRI QUATTRO SCUDETTI. A corollario di tutto questo dal Campionato italiano di domenica arrivano altri 4 titoli italiani, che si vanno ad aggiungere ai 12 già conquistati dalla squadra fiorentina di discesa: Luca Fianchisti, sesto assoluto, vince il titolo nel K1 senior U23. Martino Rogai si aggiudica il titolo nel C1 Senior U23. Alla squadra fiorentina anche il titolo K1 Senior U23 a squadre con Riccardo Tonini, Luca Fianchisti e Martino Rogai ed il titolo K1 Senior U21 con Lapo Bonaccorsi, Martino Biagini e Lapo Degl’innocenti.
Ci sono anche due medaglie d’argento per Anna Graziella Fianchisti nel C1 Senior U21 ed U23. Argento nel K1 Senior U21 e bronzo nel K1 Senior U23 anche per Costanza Bonaccorsi, atleta ancora al primo anno juniores.

Un Mediterraneo “burrascoso”: se ne parla a Palazzo Giovane

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Prende il via oggi la serie di tre appuntamenti a Palazzo Giovane (vicolo di Santa Maria Maggiore, 1) per discutere e analizzare le recenti e gravi vicende nei paesi dell’Africa settentrionale: sono le ”Giornate del Mediterraneo”, organizzate dall’assessorato alle Politiche Giovanili, il Centro Interuniversitario Machiavelli, il Forum per i Problemi della Pace e della Guerra e il Centro d’eccellenza Jean Monnet dell’Universita’ di Firenze.

“IL NUOVO EGITTO E I SUOI VICINI”. Il primo incontro è previsto per stasera alle 18.15, quando Maria Grazia Enardu e Maria Stella Rognoni interverranno su “Il nuovo Egitto e i suoi vicini: il caso del Sudan”.

“COSI’ VICINE, COSI’ LONTANE”. Il secondo appuntamento sarà invece mercoledì 27 aprile, con Leila El Houssi e Massimiliano Cricco che parleranno sul tema: “Così vicine, così lontane: Tunisia e Libia in transizione”, con a seguire la proiezione del video “Come un Uomo sulla Terra” sul tema dei migranti attraverso la Libia.

“DI FRONTE AL NUOVO MEDITERRANEO”. Infine martedì 3 maggio, Bruna Bagnato e Matteo Gerlini saranno i relatori di “Italia, Europa e Stati Uniti di fronte al nuovo Mediterraneo”, con la proiezione del video “Cairo Downtown” sul tema dei blogger in Egitto.

Aeroporto di Pisa, i passeggeri continuano a crescere

Aerporto di Pisa, continua ad aumentare il numero dei passeggeri.

PASSEGGERI IN CRESCITA. La Sat – Società Aeroporto Toscano Galileo Galilei – S.p.A., che gestisce l’Aeroporto di Pisa, informa che ha chiuso il mese di marzo 2011 con una crescita del traffico passeggeri del 13%, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, per un totale di 287.744 passeggeri trasportati.

L’INCREMENTO. Questo risultato – continua una nota – si inserisce in un trend di crescita del traffico passeggeri dell’Aeroporto Galilei di Pisa che, nel periodo gennaio-febbraio 2011, ha registrato un incremento del +12,7%, decisamente al di sopra della media degli scali nazionali (+7,8% ).

TRIMESTRE. Nel primo trimestre dell’anno i passeggeri complessivi sono stati 729.735, per una crescita del +12,8% sullo stesso periodo del 2010, pari a circa 83mila passeggeri in più transitati dal Galilei.