giovedì, 31 Luglio 2025
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Bonus 200 euro: reddito lordo, netto o Isee? Familiare o personale?

Con gli ultimi aggiustamenti del governo Draghi al decreto aiuti 2022 arriva un nuovo bonus da 200 euro in base al reddito lordo per pensionati, lavoratori dipendenti, autonomi e professionisti con partita Iva a cui si aggiungono disoccupati, stagionali, colf e chi percepisce il reddito di cittadinanza. Si tratta di una delle misure messe in campo dall’esecutivo contro la crisi energetica, legata anche alla guerra in Ucraina. Ma come funziona il bonus da 200 euro, qual è il limite di reddito (lordo, netto o Isee? Personale o familiare?), quando arriva il pagamento e come ottenerlo se si è autonomi o si percepisce il reddito di cittadinanza: ecco tutti i dettagli che si conoscono al momento.

A chi spetta: il reddito per il bonus da 200 euro. Lordo o Isee? Personale o familiare?

Partiamo da come funziona e a chi spetta il bonus da 200 euro: sarà una tantum, e quindi pagato una sola volta durante questo 2022, e comporterà un aumento netto della busta paga dei lavoratori dipendenti, del guadagno di quelli autonomi e del cedolino dei pensionati italiani. Secondo le stime rese note dal presidente del Consiglio Mario Draghi interesserà 28 milioni di persone, a cui si aggiungono disoccupati, cassaintegrati a zero ore, stagionali, collaboratori domestici e percettori dell’RDC.

La cifra sarà uguale per tutti e non andrà a scalare a seconda di quanto si guadagna. Quindi o se ne avrà diritto in toto oppure no. Questo sussidio del dl aiuti spetterà a chi ha un reddito lordo fino a 35000 euro l’anno (che corrispondono, al netto delle tasse a circa a 25000 euro): per il bonus da 200 euro non si prenderà in considerazione l’Isee (l’indicatore che valuta la situazione finanziaria familiare) ma il reddito lordo personale, ossia quanto si è guadagnato negli ultimi 12 mesi, escludendo prima casa e l’eventuale Tfr. In questo modo in una sola famiglia il contributo potrà essere percepito da uno o più componenti.

A differenza di quanto previsto nella prima stesura del decreto aiuti, il bonus di 200 euro andrà anche a chi percepisce il reddito di cittadinanza (RDC) e ai lavoratori stagionali, ai collaboratori domestici (colf), ai disoccupati e ai cassaintegrati a zero ore (quelli che nel mese di giugno saranno in queste due situazioni), sempre con un limite di reddito lordo fissato a 35.000 euro (anche in questo caso non si prenderà in considerazione l’Isee).

Bonus 200 euro: come ottenerlo e quando arriva nel 2022 per dipendenti, autonomi, professionisti e pensionati

Per i pensionati e i dipendenti pubblici e privati non si dovrà fare domanda per richiedere il bonus da 200 euro del decreto aiuti, ma sarà pagato in automatico in busta paga o nella pensione con un possibile conguaglio a fine anno se si supereranno i 35000 euro di reddito. Al termine del 2022, se si sarà guadagnato più di questa soglia, il datore di lavoro recupererà i 200 euro. Ma quando arriva il bonus? Il pagamento è atteso nella busta paga e nel cedolino della pensione per il mese di luglio.

Per il bonus da 200 euro destinato agli autonomi e ai professionisti (partite Iva e iscritti alle casse previdenziali autonome o alla gestione separata Inps) sarà creato un fondo ad hoc, un po’ come successo per i sussidi Covid, e probabilmente bisognerà richiederlo. Sarà un decreto del Ministero del Lavoro a stabilire i dettagli. Anche per loro pagamento è previsto probabilmente entro il mese di luglio 2022.

Chi lo paga

Per finanziare il pagamento del bonus da 200 euro, a chi ha un reddito personale lordo annuo fino a 35000 euro, è stata aumentata la tassazione sugli extra profitti degli operatori energetici che passa dal 10 al 25%. Di fatto questo sussidio una tantum sarà versato dall’Inps ai pensionati, per i dipendenti il datore di lavoro (sostituto di imposta) anticiperà i 200 euro in busta paga, e le aziende scaleranno la cifra al successivo pagamento delle tasse, mentre per gli autonomi come detto sarà un fondo istituito presso il Ministero del Lavoro. Adesso si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo del decreto aiuti.

Protocollo Covid sulle mascherine al lavoro (uffici, negozi, bar e ristoranti)

Tutto come prima. Dopo il summit del 4 maggio 2022, il protocollo Covid per i luoghi di lavoro resta quello condiviso con le parti sociali il 6 aprile 2021: nelle aziende private, dagli uffici ai negozi fino a bar e ristoranti, per il personale e i lavoratori restano obbligatorie le mascherine. Regole diverse invece per i luoghi di lavoro pubblici, dove c’è soltanto una raccomandazione all’uso dei dispositivi di sicurezza, come previsto da una circolare del ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta. Vediamo allora in dettaglio le regole.

Mascherine sui luoghi di lavoro privati: il protocollo Covid dopo il 4 maggio 2022

Prima di tutto va chiarito che non c’è alcun nuovo protocollo Covid del 4 maggio 2022 sull’obbligo di mascherine sul posto di lavoro: è stata semplicemente prorogata l’efficacia delle vecchie regole contenute nel protocollo condiviso del 6 aprile 2021. Inail, parti sociali e i rappresentanti dei Ministeri del Lavoro, della Salute e dello Sviluppo Economico hanno deciso di proseguire ad applicare le norme di un anno fa. Entro il 30 giugno 2022 sarà fisata una nuova riunione per valutare un aggiornamento del protocollo in base alla situazione epidemiologica.

Quindi se per i clienti della maggior parte delle attività al chiuso dal 1° maggio 2022 non c’è più l’obbligo di indossare la mascherina, il personale – sul luogo di lavoro – deve continuare a mettere i dispositivi di sicurezza, nel caso si condividano gli ambienti, al chiuso e all’aperto. In questo caso sono sufficienti le chirurgiche.

Il protocollo Covid e le regole per le mascherine sui luoghi di lavoro privati: uffici, negozi, bar e ristoranti

Dunque per i lavoratori degli esercizi pubblici, come negozi, parrucchieri, ristoranti e bar, le mascherine chirurgiche sono obbligatorie anche dopo il 4 maggio, come resta l’obbligo anche negli uffici privati dove si condividono gli spazi con altre persone. Il paradosso che si è venuto a creare però consente allo stesso tempo ai clienti di entrare senza mascherina in questo tipo di attività, ad esempio al supermercato.

Ricordiamo che, secondo quanto previsto da un’ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza, fino al 15 giugno 2022 le Ffp2 sono obbligatorie per tutti, anche per gli utenti, sui mezzi di trasporto pubblici, nei luoghi di spettacolo al chiuso (cinema, teatri, sale da concerto), nei palazzetti dello sport al chiuso. Negli ospedali e nelle strutture sanitarie basta la chirurgica.

Per quanto riguarda le mascherine sui luoghi di lavoro privati, il testo del protocollo anti-Covid del 6 aprile 2021, confermato nella riunione del 4 maggio 2022, è scaricabile in pdf sul sito del Ministero del Lavoro ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 maggio 2021.

Mascherine al lavoro, la differenza tra pubblico e privato

Come detto negli uffici pubblici la situazione è diversa, perché in questo ambito non si applica il protocollo Covid del 6 aprile 2021 (che interessa solo il lavoro privato), bensì si fa riferimento alla circolare del ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta: la mascherina non è obbligatoria, ma è raccomandata in alcuni casi specifici. Ecco quali:

  • negli spazi con il rischio di affollamenti
  • agli sportelli aperti al pubblico, dove non ci sono adeguate barriere di protezione
  • in ascensore
  • nelle stanze in cui ci sono lavoratori fragili, se non sono abbastanza ampie
  • nel corso di riunioni in presenza
  • nel caso che il singolo dipendente abbia sintomi legati a virus delle vie respiratorie (tosse, raffreddore, ecc.)

La mascherina resta obbligatoria per utenti, visitatori e lavoratori delle strutture sanitarie, dagli ospedali alle Rsa fino agli hospice.

Firenze dei Bambini 2022: 3 giorni di eventi gratis dedicati ai più piccoli

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A grande richiesta torna il festival dedicato ai ragazzi: Firenze dei Bambini 2022 porterà tantissimi eventi, attività, laboratori, visite gratuite e molto altro coinvolgendo numerose realtà del capoluogo toscano. Dal 13 al 15 maggio 2022, le strade della città diventeranno un grande parco giochi pronto ad accogliere i più giovani e le loro famiglie.

Firenze dei Bambini, l’edizione 2022

L’edizione di Firenze dei Bambini 2022 mette al centro il ritorno della socialità e delle relazioni. Soprattutto i più piccoli hanno sofferto molto questi due anni di distanziamento sociale. Il titolo per quest’anno è “Qua la mano” ricordando la necessità di stringersi, di aiutarsi e di scambiarsi esperienze. Le attività sono rivolte ai bambini fino ai 12 anni e sono completamente gratuite, alcune prevedono l’accesso solo su prenotazione.

Firenze dei Bambini 2022

I tre giorni di Firenze dei Bambini 2022 partiranno la mattina di venerdì 13 maggio con una serie di appuntamenti rivolti alle scuole, uniti ai progetti educativi “Le Chiavi della città”. Alle ore 18 è previsto l’inizio ufficiale del festival che si terrà nella Sala d’arme di Palazzo Vecchio. Qui sarà proiettato un videomessaggio della medaglia d’oro alle paralimpiadi di Tokyo 2020 Ambra Sabatini. A seguire sarà messo in scena un racconto artistico grazie all’illustratrice Arianna Papini e agli attori della compagnia I Nuovi, seguito da una performance collettiva in Piazza della Signoria.

Gli eventi di sabato e domenica

Nei due giorni successivi, sabato 14 e domenica 15, ci saranno attività gratuite in tutta la città. A Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento verrà ospitato lo spettacolo “Il principe felice”. Nella Sala d’Arme, invece, sarà visibile l’installazione dei ludosofici di Milano il “Bosco delle Utopie”. Per Firenze dei Bambini 2022 tornerà anche l’attesissima Notte al museo, dove i bambini potranno dormire tra le meraviglie del Salone dei Cinquecento. Per quest’attività i posti disponibili sono pochi, per cui la prenotazione è obbligatoria.

In aggiunta, alla Biblioteca delle Oblate si terranno letture, concerti e spettacoli teatrali incentrati sul valore dello scambio e del confronto. Mentre al MAD Murate Art District ci saranno tantissime attività a cura di Portale Ragazzi- Fondazione CR Firenze. E ancora attività teatrali, performance musicali e laboratori negli spazi del complesso delle murate.

Firenze dei Bambini 2022 oblate

Un altro polo del festival sarà l’Istituto degli Innocenti dove si terranno spettacoli, cooking show, le attività di Uga la Tartaruga e i richiestissimi laboratori di artigianato artistico nella Bottega dei Ragazzi a cura di Artex. Una novità di Firenze dei Bambini 2022 è l’apertura della sede Montedomini al pubblico, con installazioni e laboratori circensi destinati agli ospiti della struttura e ai bambini, creando così un legame intergenerazionale. Tra le tantissime le realtà coinvolte anche il Complesso di Santa Maria Novella dove si terranno attività teatrali, di danza e installazioni ad hoc per l’iniziativa.

Firenze dei Bambini 2022

Firenze dei Bambini 2022 si chiuderà domenica pomeriggio con una festa aperta a tutta la città nella Cavea del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Qui il pubblico potrà assistere al concerto dei Musici del Calcio Storico Fiorentino, dei giovani artisti dell’Accademia del Maggio Musicale e del Coro delle Voci Bianche del Maggio Musicale.

Le attività nei musei

Tantissimi musei parteciperanno all’edizione del 2022 di Firenze dei Bambini, partendo dai Musei Civici Fiorentini che saranno gratuiti per i partecipanti del festival. Si aggiungono poi il complesso monumentale di Santa Croce, il Museo dell’Opera del Duomo, il Giardino di Boboli, il Museo di Storia Naturale, l’Osservatorio di Arcetri e molti altri.

Il main sponsor di quest’anno è Autostrade per l’italia, insieme ad altri sponsor che hanno permesso la realizzazione del festival come Toscana Energia, Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella. Le prenotazioni sono effettuabili sul sito di Firenze dei Bambini dove si trova anche il programma completo delle attività in continuo aggiornamento.

Tornano eventi e concerti al Mandela Forum di Firenze

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Dopo un’attesa che sembrava infinita, ben 822 giorni, e dopo essere stato il principale hub vaccinale della Toscana, il Mandela Forum di Firenze torna alla sua vocazione originaria, con grandi concerti ed eventi. È infatti il musical Notre Dame de Paris ad aprile le danze del Festival della Ripartenza. Vediamo quali sono gli eventi che toneranno a riempire gli spazi del Mandela Forum.

I primi eventi 2022 al Mandela Forum di Firenze: i concerti

Notre Dame de Paris, l’opera con la musica di Riccardo Cocciante, compie nel 2022 vent’anni dalla sua prima edizione e quale modo migliore di festeggiare se non quello di un tour nazionale? Infatti, dopo la tappa fiorentina dal 5 al 9 maggio 2022, il musical si sposterà in tutta Italia con esibizioni fino a dicembre. La stagione dei concerti al Mandela forum prende il via il 21 maggio quando è in programma il concerto di Gazelle con il suo terzo album “OK” uscito nel 2021. Il cantante indie non sarà di certo l’unico a far risuonare l’eco degli strumenti sul palco del palazzetto dello sport.

Il 24 maggio è infatti prevista la data del live di Brunori Sas, altro cantautore italiano di grande fama che ha fatto uscire l’album “Cip!” nel 2020. Ed è proprio dal 2020 che il Forum non riapriva i suoi battenti ai grandi eventi, essendosi messo a disposizione i suoi spazi per la campagna vaccinale.

Ad aggiungersi al calendario dei concerti saranno poi i Pinguini Tattici Nucleari che si esibiranno il 22 giugno 2022, seguiti dal campionato nazionale di Jiu Jitsu ultimo evento annunciato (per ora), il 27, 28 e 29 maggio. “Abbiamo voluto scommettere sul futuro – spiega il direttore del Mandela Forum, Giuseppe Malgeri – e continueremo ostinatamente a lavorare in questo senso. Certo, i tragici fatti che si stanno verificando in Ucraina non ci lasciano indifferenti. Speriamo davvero come ha insegnato la testimonianza di Nelson Mandela che la pace alla fine sia più forte di tutto”.

Al Museo Galileo arriva un nuovo telescopio per un maggio spaziale

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Il Museo Galileo di Firenze accoglie nella sua collezione il telescopio riflettore gregoriano di Philippe Claude Le Bas, uno dei primi del suo genere. Questo strumento si aggiunge alla ricca collezione di strumenti che raccontano oltre 3 secoli di storia. Inoltre, durante il mese di maggio il Museo Galileo propone la rassegna “Orbite Musicali” un progetto che unisce scienza, arte e musica.

Il nuovo telescopio del Museo Galileo di Firenze e le esposizioni

Il telescopio riflettore di Le Bas apparteneva all’antiquario milanese Michele Subert ed è stato acquistato dal Ministero della Cultura. In seguito è stato affidato sal Museo Galileo dalla Direzione regionale musei della Toscana che raccoglie ben 46 musei del territorio. Oltre all’incredibile importanza storica dell’oggetto è notevole il suo stato di conservazione. Infatti il telescopio risulta ancora funzionante e tutte le sue parti originali sono integre. Resterà esposto nella sala d’accoglienza dei visitatori prima di essere collocato in una delle sale espositive. Inoltre, sempre durante il mese di maggio al Museo Galileo sarà possibile ammirare due strumenti unici: la cosiddetta “Tromba parlante” del 1670 appartenuta alla collezione Medicea e il fonografo di Thomas Edison con la dedica originale a Egisto Paolo Fabbri.

Museo Galileo Telescopio LeBas

La rassegna “Orbite Musicali”

Le novità del mese di maggio al museo Galileo non finiscono qua. Infatti, in aggiunta all’esposizione del telescopio di Le Bas, il Museo propone la rassegna “Orbite Musicali”: quattro composizioni uniche in prima esecuzione assoluta che interpretano il moto delle comete attraverso gli strumenti musicali. Progetti come questo sottolineano l’importanza di usare l’arte in tutte le sue forme, soprattutto in tempi bui come quello passato. La serie di concerti avrà luogo all’interno del Museo Galileo, nei giorni di domenica 8, 15,22 e 29 maggio sempre alle ore 11:00. Le quattro composizioni interpretano il moto delle comete e dei quattro satelliti di Giove, il dialogo tra un astronomo e un satellite e alcune ricerche di Leonardo da Vinci.

Le esecuzioni saranno introdotte da 4 appuntamenti curati da Natacha Fabbri.
 Il primo, “Dialoghi cosmici” si rifà alla concezione dell’uomo sul, nel e del cosmo, riprendendo opere come Sognum di Victor Hugo o i Cosmonauti di Italo Calvino. Il secondo incontro sarà “Stelle danzanti”, un concetto nato all’interno della tradizione greca e ripreso in seguito da Galileo Galilei nelle lettere Cupernicane. In “Da Firenze alle stelle” si analizzerà il parallelismo tra la polis e il cosmo fino ad arrivare all’ultimo appuntamento “Macchine Sonore”.

Il ciclo di concerti fa parte della manifestazione Amico Museo 2022 promossa dalla Regione Toscana, la partecipazione è gratuita per i possessori del biglietto d’ingresso al Museo Galileo di Firenze. Per maggiori informazioni chiamare il numero 055 265311 oppure visitare il sito web del Museo Galileo.

Fulmini, cipolle e draghi: 3 cose che non sai su Palazzo Strozzi

La Piazza degli Strozzi in antico era denominata delle Cipolle, perché vi si svolgeva il mercato degli ortaggi. Tale slargo nel centro di Firenze prese poi il nome dal palazzo di questa famiglia che Filippo di Matteo Strozzi fece erigere da Benedetto da Maiano e Simone del Pollaiuolo detto il Cronaca, tra il 1489 ed il 1504.

Palazzo Strozzi, nobile casa nel centro di Firenze

L’elegante cubica costruzione simmetrica e lineare, capolavoro dell’architettura civile fiorentina del Rinascimento, ha la fortuna di essere tutta visibile nei suoi quattro lati. Essa si presenta su tre piani, con fronte in grandi bugne di pietra che la rendono salda come una fortezza, con finestre a terreno, eleganti bifore ad arco nei due ordini superiori poggianti su dentellate cornici marcapiano e un’altana, che la cinge all’ultimo piano e dà affaccio all’esterno e, soprattutto all’interno del sobrio cortile con portico a colonne che lo si deve al Cronaca.

Dello stesso artista anche il bellissimo cornicione sottotetto del palazzo, purtroppo incompiuto, decorato con elementi floreali, uno diverso dall’altro che presenta un aggetto sulla piazza di ben due metri e mezzo.

Gli anelli e i draghi del Caparra

Decorano esternamente il palazzo Strozzi aggraziate lanterne in ferro battuto poste agli angoli con i sottostanti portainsegne o portafiaccole modellati a drago e gli anelli per legare i cavalli. Questi pregevoli arredi furono opera dell’onestissimo ma caparbio fabbro Niccolò Grosso detto il Caparra, vissuto negli ultimi anni del Quattrocento a Firenze. Niccolò fu il più famoso “ferraio”, cioè artista del ferro battuto dell’epoca che aveva un’estrema attenzione al dettaglio, degno della migliore oreficeria rinascimentale.

Il soprannome “Caparra” gli derivò dal fatto che egli non iniziava mai nessun lavoro se prima non riceveva un congruo anticipo su quanto commissionato, cioè la “caparra”, qualunque fosse la condizione sociale dei suoi clienti. Il proverbio “Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio”, il Caparra lo doveva avere proprio nel sangue. Infatti usava ripetere: “Io sudo e duro fatica su questa incudine e voglio che qui su mi siano pagati i miei denari!”.

Palazzo Strozzi dettaglio facciata

Il fulmine su Palazzo Strozzi

Dalle Ricordanze del calderaio fiorentino Bartolomeo Masi (Firenze 1480-ivi 1530), veniamo a conoscenza di un eccezionale fulmine caduto, il 3 Settembre 1512, sul tetto del palazzo che ammazzò “Mariotto maestro di murar el quale era capo mastro del palazzo el quale era sul tetto per racconciare in certi luoghi che pioveva in casa. E cascò drento in casa et entrò in più stanze, e scalfisse in più luoghi e di poi uscì fuori e fece el simile, cioè scalfisse in più luoghi senza far danno, ma fece una paura a chiunque v’era drento pel gran tuono che venne, ch’ebbono paura che non rovinasse il palazzo”.

Alla proprietà della famiglia Strozzi, una delle più ricche della città, tradizionalmente ostile alla fazione dei Medici, sono legati personaggi e fatti rilevanti che hanno inciso sulla storia di Firenze.

Scossa di terremoto a Firenze: epicentro a Impruneta

Una scossa di terremoto è stata avvertita durante il pomeriggio del 3 maggio 2022, nella zona sud di Firenze e in buona parte della Toscana centrale ed è stata seguita in nottata e nella mattinata del 4 maggio da altre scosse: l’epicentro è stato localizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) tra Impruneta, Mercatale e San Casciano.

Terremoto a Impruneta (Firenze): la magnitudo della scossa

Secondo quanto reso noto dall’Ingv, con le sue rilevazioni in tempo reale, la scossa di terremoto delle ore 17.50 del 3 maggio con epicentro a 4 chilometri a sud-ovest di Impruneta, nella Città metropolitana di Firenze, ha avuto una magnitudo di 3,7, ad una profondità di 10 chilometri. Nonostante la scossa non sia stata particolarmente forte di per sé, il terremoto è stato avvertito in modo distinto anche intorno a Firenze, da Prato a Pistoia fino a Siena e Arezzo. Questo perché, spiegano gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la struttura geologica dell’area è caratterizzata da depositi alluvionali che “amplificano” i movimenti tellurici.

Le nuove scosse di terremoto a Firenze, tra il 3 e il 4 maggio 202

Nuove scosse di terremoto, ma più lievi, sono state poi avvertite durante la notte del 3 maggio a Firenze (magnitudo 3.4 alle ore 22.14, magnitudo 2.7 alle ore 23.00, oltre una serie di leggere scosse con magnitudo inferiore a 1.7) e nella prima mattinata del 4 maggio (magnitudo 2.4 alle ore 7.05). L’epicentro è stato sempre localizzato a Impruneta. La pericolosità sismica dell’area, si legge nel report dell’Ingv, è considerata media. Nella zona dal 1985 a oggi, in un raggio di 30 chilometri dall’epicentro dei terremoti di questi giorni a Impruneta, si sono verificate altre 39 scosse di magnitudo pari o superiore a 3: la più forte è stata quella del 19 dicembre 2014 di magnitudo 4.1, avvenuta a circa 5 chilometri più a sud rispetto all’epicentro degli eventi del 3 maggio. Qui il vademecum su cosa fare in caso di terremoto.

Le verifiche: “molta paura, ma pochi danni”

A seguito delle scosse di terremoto a Impruneta (Firenze), sono scattate le verifiche della protezione civile della Regione Toscana. Nella mattinata del 4 maggio il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella ha fatto il punto della situazione con i Vigili del Fuoco, la Protezione civile e il primo cittadino di San Casciano Roberto Ciappi. “Molta paura ma per fortuna pochissimi danni, concentrati nella zona dell’epicentro dove tre famiglie sono state trasferite temporaneamente per precauzione – scrive Nardella su Facebook -. A Firenze città nessuna segnalazione di danni a persone o cose. Continuiamo a monitorare la situazione”.

 

Florence Creativity 2022: il festival si sposta a Pistoia

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Dopo 10 anni cambia città. Florence Creativity 2022, il festival dedicato all’hobbistica e alle arti manuali, lascia la Fortezza da Basso di Firenze e per la sua quindicesima edizione approda a Pistoia, con tanti espositori, corsi e dimostrazioni a metà maggio. Diamo un’occhiata più da vicino all’evento, alle attività e a come partecipare.

Florence Creativity 2022 a “La Cattedrale” di Pistoia

Il Florence Creativity si svolge a “La Cattedrale” di Pistoia dal 12 al 14 maggio 2022, un appuntamento perfetto per tutte le persone che abbiano già un hobby o una passione o semplicemente ai curiosi che vogliono avvicinarsi a questo mondo. Infatti durante i 3 giorni della manifestazione sarà possibile partecipare a tantissimi workshop tenuti dagli espositori. L’obiettivo è quello di condividere in maniera attiva la conoscenza e la passione degli esperti e dei professionisti che partecipano alla manifestazione.

florence creativity 2022

Inoltre, l’iniziativa dedicata alle arti manuali diventa un’enorme vetrina dove chi vuole può acquistare i materiali più ricercati e innovativi tra tessuti, filati, cucito creativo, scrapbooking e molto altro. L’evento è fatto in modo da stimolare la creatività di chi lo visita, riscoprendo la propria manualità e la propria fantasia, il tutto guidato dall’entusiasmo e dalla passione che trasportano il Florence Creativity dalla Fortezza da Basso di Firenze fino a La Cattedrale di Pistoia.

Workshop e corsi

Tantissime attività e workshop si terranno nei tre giorni del Florence Creativity 2022 dal 12 al 14 maggio. Dal diamond painting con i prodotti Diamond Dotz al quilling semplificato fino al corso di gioielli tessili all’uncinetto. Tutti gli workshop sono guidati da professionisti che sapranno aiutare e consigliare i partecipanti alle attività. E ancora dimostrazioni sull’uso dei timbri, un corso sulla creazione di fiori in pannolenci, realizzazioni di taglieri, restyiling di mobili e oggettistica, creazioni di ricami partendo da un’immagine e molto altro. Sul sito dell’evento è possibile iscriversi ai corsi gratuiti.

Come partecipare e come arrivare a Florence Creativity 2022: i biglietti

I biglietti per partecipare come visitatori al Florence Creativity 2022 sono disponibili online attraverso il “salta fila” al costo di 10 euro. La riduzione al costo di 6 euro è prevista per i bambini dai 7 ai 12 anni, le persone con oltre 70 anni d’età, gli accompagnatori delle persone con disabilità, i gruppi o per chi si registra online.

Ecco come arrivare: si può utilizzare il treno partendo da Pisa, Prato, Firenze e Viareggio e raggiungere a piedi lo spazio espositivo “La cattedrale”, distante soli 500 metri dalla stazione di Pistoia. Per i partecipanti che volessero raggiungerla in macchina, ci sono vari posteggi limitrofi in cui poter parcheggiare gratuitamente.

Arredo-design: aziende toscane incontrano studi architettura internazionali

Arredi di ville prestigiose, utilizzo dei materiali di riciclo, mobili che diventano veri e propri pezzi d’arte. E poi ancora cucine su misura, soluzioni di illuminazione per ambienti domestici e commerciali, la riscoperta di lavorazioni del passato unite alle moderne tecnologie, passando per il rispetto dell’ambiente e della sostenibilità.

Sono alcune delle proposte delle 21 aziende toscane dell’arredo – design che all’auditorium di Nana Bianca a Firenze incontrano dieci grandi studi di architettura provenienti da Ungheria, Inghilterra, Israele, Svizzera e Francia, grazie al progetto B(u)y Design.

Cos’è il progetto B(u)y Design

B(u)y Design è una piattaforma virtuale nata per la promozione e l’internazionalizzazione del sistema ”arredo-design” toscano ed è abbinata ad un programma di incontri sul territorio con operatori di alto livello selezionati per promuovere il mercato internazionale. Gli investitori sono stati coinvolti con il supporto, tra gli altri, del Ministero degli Esteri, dell’Ice (l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), della Regione Toscana e dell’Università di Firenze.
B(u)y Design porta operatori internazionali di settore nelle aziende toscane con incontri che dureranno tutto l’anno, per prospettive di acquisti e aumentare i contatti internazionali.
La piattaforma permette due accessi: uno di virtual experience, aperto a tutti, l’altro di B2B meetings per operatori e aziende soggetto a login. I prodotti stanze delle 30 aziende, rappresentative dell’eccellenza toscana, sono raccontati in 10 quante sono le province toscane e le novelle del ”Decameron”. Ogni stanza rappresenta una provincia che ospita 3 prodotti di Design collegati da una parola chiave esplicativa dello stretto rapporto che il prodotto ha con il territorio: innovazione, patrimonio, natura, storie, socialità, ritualità, grandezza, equilibrio, lavoro e paesaggio.

Design: il contributo del distretto toscano al sistema Design

Il Disegno diventa così una leva a supporto dell’intero settore “arredo” per ripartire con slancio dopo la pandemia, nonostante la difficile situazione geopolitica.

Nel sistema Design – si ricorda in una nota diffusa dall’organizzazione – che segna un +5,3% nei primi 11 mesi del 2021 rispetto agli stessi mesi del 2019, il distretto toscano ha dato un contributo importante, avendo la Toscana esportato 1 miliardo di euro di valore dei prodotti con 5.500 aziende e 18.000 dipendenti.

 

 

Green pass palestre: serve ancora dopo il 1 maggio? E la mascherina?

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Le regole Covid sono cambiate dal 1 maggio 2022 per quanto riguarda l’obbligo di green pass nelle palestre e per l’uso della mascherina, che non serve più per i clienti. Novità allo stesso modo per le piscine e gli altri luoghi al chiuso dove si si allena. Con il nuovo mese è scattato un ulteriore allentamento delle restrizioni anti-contagio.

Dal 1 maggio 2022 non serve più il green pass per andare nelle palestre

Da ora in avanti non serve più il green pass (né quello base, né quello rafforzato) per andare ad allenarsi in palestra e in piscina oppure per entrare negli spogliatoi. Dopo la scadenza delle regole del vecchio decreto il 30 aprile, il governo non ha rinnovato le restrizioni. Per fare esercizio in luoghi al chiuso non è necessario il certificato verde, né è obbligatorio fare un tampone.

I requisiti per l’accesso a questo tipo di strutture tornano a essere quelli pre-pandemia. Dal 1 maggio 2022 inoltre il green pass base non è più obbligatorio sul posto di lavoro, anche per il personale delle palestre.

La mascherine nelle palestre al chiuso dal 1 maggio 2022

Oltre al green pass arrivano novità anche per la mascherina, che secondo le nuove regole sancite da un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza non è più obbligatoria in molti luoghi al chiuso, tra cui anche in palestra. Fino al 30 aprile, i dispositivi di protezione delle vie aeree erano previsti quando non ci si allenava e negli spogliatori, mentre adesso resta soltanto una raccomandazione all’uso (non un obbligo). Discorso diverso per chi lavora nelle palestre: per il personale l’obbligo di indossare o meno la mascherina dipende dai protocolli di settore e dalle decisioni delle singole aziende.

L’Ffp2 resta obbligatoria fino al 15 giugno 2022 sui mezzi di trasporto pubblici, nei luoghi di spettacolo al chiuso (cinema, teatri, sale da concerto), per assistere a eventi sportivi al chiuso, come i palazzetti. La chirurgica serve inoltre in ospedale e nelle strutture sanitarie, ad esempio quando si va a fare fisioterapia. Dettagli sul sito del governo, nella sezione dedicata alle misure anti-Covid.

Le altre regole in palestra

Chiarito cosa cambia per green pass e mascherina, per quanto riguarda le altre regole restano al momento in vigore le norme dei protocolli Covid per le palestre. Per il 4 maggio è prevista però una riunione al Ministero del Lavoro con le associazioni di categoria dei vari settori economici al fine di aggiornare le linee guida.