lunedì, 18 Agosto 2025
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‘Italians’ in sala dal 23 gennaio

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Eccone in breve la trama, divisa in due parti distinte:

Nella prima  Fortunato è un camionista, disincantato e un po’ cialtrone, che da molti anni trasporta Ferrari rubate negli Emirati Arabi per conto di una ditta romana. Ma quello che sta per compiere – giura – sarà il suo ultimo viaggio. E’ ora di passare il testimone al giovane Marcello, da pochi mesi in prova nella stessa società.

Nel secondo episodio (ma Veronesi non vuole che si chiami così!) Giulio è un dentista che ha da poco passato la cinquantina, con un bell’attico che affaccia sui tetti di Roma, un domestico indiano, un matrimonio fallito che lo ha fatto sprofondare nella depressione più nera e un imminente convegno a San Pietroburgo a cui non ha più nessuna voglia di partecipare. Ma il suo collega e amico Fausto è irremovibile: la Russia è la patria del sesso facile e una settimana lì è meglio di un anno di psicoanalisi. Il resto della storia lo vedrete al cinema…

Il film è nato da una conversazione a tavola tra Veronesi ed Aurelio De Laurentiis, che volevano fare entrambi un film sugli italiani all’estero, solo che il produttore voleva che si trattasse di italiani celebri: poi ha ceduto all’idea del regista, che preferiva i connazionali un po’ “disgraziati”, che lavorano in paesi di frontiera, come appunto la Russia o gli Emirati.

La scena finale dell’Italia fatta di pezza con i bambini intorno dà un tocco di romanticità alla pellicola, mentre tutti i personaggi sono intrisi di grande umanità. Sembra che ci siano troppi luoghi comuni, è stato contestato a Veronesi, ma, come afferma lui stesso, i luoghi comuni possono essere verità pesanti, ad esemio il monologo sul mutuo pronunciato da Castellitti nel film. “Italians” è una commedia, non importa che sia una ricostruzione fedele di fatti accaduti, anche se il regista si è documentato a lungo prima di girarlo.

Scappo col “bottino” o restituisco?

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Nella borsa, oltre ai contanti, c’erano documenti e carte di credito e Vitale ha deciso di riconsegnare tutto all’albergo da dove aveva prelevato i suoi clienti russi, mettendo da parte l’avidità, dimostrando un gran senso di professionalità e guadagnandosi così la stima e i ringraziamenti, oltre che del proprietario, del presidente della So.Co.Ta Massimo Materassi e della direzione dell’albergo in cui pernottavano i signori.

Viene da chiedersi quanti altri, al suo posto, specie in questi tempi di crisi, avrebbero fatto altrettanto…

Masso cade in strada, due feriti

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Un masso che cade sulla carreggiata, due persone ferite, la strada che viene chiusa. E’ accaduto nel comune di Firenzuola, dove attualmente la strada provinciale 610 Sanice-Montanara Imolese è chiusa, in entrambi i sensi di marcia, all’altezza del Km 71+200.

La chiusura si è resa necessaria a seguito della frana che ha comportato la caduta di massi dal versante lato monte: e un masso, finito sulla carreggiata stradale, ha colpito un’auto in transito. Due passeggeri risultano feriti. Una delle due persone a bordo, una donna di 34 anni, ha riportato un grave trauma cranico ed è stata ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Careggi, mentre l’altro occupante, il marito, ha riportato traumi più lievi.

Sono in corso verifiche sulla stabilità del versante da parte dei Vigili del Fuoco e dei tecnici della Viabilità della Provincia di Firenze. Non è consentito il collegamento tra Firenzuola e Imola. Per questo, sono allo studio le azioni da intraprendere per il ripristino della sicurezza ed eventuali percorsi alternativi.

“Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”

Il corso intende fornire ai partecipanti le adeguate conoscenze riguardo a una sana alimentazione, aspetto fondamentale per mantenersi in buona salute fisica, ma anche mentale. Verranno quindi spiegati quali siano i rischi in cui si incorre nutrendosi in maniera sregolata e verranno indicate le diete più appropriate.

Il primo appuntamento del corso è previsto per domani alle 17,30 alla palazzina ExFila con una conferenza su “Alimentazione, additivi, etichette” mentre i prossimi incontri saranno il 21 gennaio su “Sovrappeso e obesità” e il 28 gennaio su “Attività fisica e nutrizione”.

Morte Sandri, udienza senza agente

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Scocca l’ora dell’udienza preliminare nel processo per l’omicidio di Gabriele Sandri, ma Luigi Spaccarotella, l’agente accusato di omicidio volontario, non ci sarà. L’agente, infatti, non parteciperà all’udienza, in programma venerdì prossimo davanti al gup di Arezzo.

Anche all’udienza preliminare dello scorso settembre (che poi era stata annullata per la mancata notifica dell’avviso chiusura indagini all’avvocato Gianpiero Renzo, uno dei difenzori del poliziotto) Spaccarotella non si era presentato.

Ora l’agente ha cambiato avvocato, ma non la decisione di non essere presente. ”Venerdì l’agente non dovrebbe presentarsi – spiega l’avvocato Federico Bagattini, che lo difende – perchè non è previsto che debba rendere dichiarazioni e per evitare l’assalto mediatico“.

La solidarietà al Quartiere 4

Le associazioni che riceveranno le donazioni sono la Pia Società di San Gaetano per le Missioni nell’America Latina, “Mi illumino d’immenso”, Musica per la Salute, Insieme per ricordare Sara e Franco, L.I.D.I. (Laboratorio Invalidi dell’Isolotto), Casa Paterna della Parrocchia di Santa Maria al Pignone e il Fondo di aiuto sociale Essere.

“Siamo soddisfatti per la riuscita dell’iniziativa voluta non solo per allietare le feste natalizie ma anche per sostenere alcune delle tante attività solidali che il sud-ovest fiorentino produce incessantemente – hanno commentato Giuseppe D’Eugenio presidente del Quartiere 4 e Paolo Fancelli presidente della commissione cultura del Quartiere 4 -. Positiva anche la partecipazione delle persone ed un grazie, di cuore, a tutti coloro che si sono impegnati per la riuscita della manifestazione”.

L’accidia, da peccato a malattia

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L’appuntamento, promosso dall’assessorato alla cultura, dalla società editrice Il Mulino, dal Journal of European Psychoanalysis e dall’Istituto di studi avanzati in psicanalisi, è per sabato 17 gennaio alle 16,30 al Palagio di Parte Guelfa con l’autore Sergio Benvenuto e Adalinda Gasparini, entrambi psicoanalisti, don Paolo Giannoni, teologo ed Elena Pulcini, filosofa, docente all’università di Firenze.

Il libro riflette sulla storia dell’accidia, intesa non tanto come semplice pigrizia, ma come la condizione psichica fatta di tristezza, sconforto, dolorosa indifferenza, depressione che nei secoli si è trasformata da peccato nella visione religiosa a malattia psichiatrica nella visione laica; ma non vuole semplicemente catalogare le varie nozioni che hanno dato il nome a questa sindrome affettiva, quanto piuttosto stabilire legami tra umore e affetti nella condizione umana.

Il libro è rivolto a un lettore non necessariamente specialista, spiegando infatti in modo chiaro movimenti e teorie filosofiche complesse, da quella di Schopenhauer, ad Heidegger e Sartre, ma offre anche una riflessione provocante sul nostro tempo.

Il “dietro le quinte” di un abito

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Il progetto “Archivi della moda del ‘900”, che è stato presentato a Palazzo Pitti, è promosso dall’Associazione Archivistica in collaborazione con il Ministero per i Beni culturali e vuole rendere accessibile al pubblico tutta quella “arte” che sta dietro agli abiti, dai primi del Novecento ad oggi.

 

Verranno quindi coinvolti atelier, case di moda, illustratori e artigiani, scuole e riviste specializzate, il cui materiale andrà a formare un unico grande “archivio” fruibile da parte di appassionati e fashion victim.

Pdl, “occupazione” in consiglio

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Il sindaco non c’è, e il Pdl “occupa” i banchi riservati a lui e alla sua giunta in consiglio comunale. E la decisione scatena una serie di reazioni da parte di maggioranza e opposizione.

“Perché abbiamo occupato, insieme a tutti i consiglieri dei gruppi del PdL, i posti del sindaco e della giunta comunale nel Salone dei Duecento? – spiegano con un intervento Bianca Maria Giocoli, capogruppo di Forza Italia-PdL e Riccardo Sarra, capogruppo di AN-PdL – La nostra scelta è stata in primo luogo di riaffermazione della politica e di plateale protesta per evidenziare alla nostra comunità il vuoto del governo della città. C’è un sindaco gravemente inadempiente che ha deciso ormai da tempo di non prendere parte ai lavori del consiglio. La sua non è una scelta ‘possibile’, come andare allo stadio o al cinema: il primo cittadino non può dimenticare il ruolo che ricopre ‘apparendo’ alla città solo via etere e non nel luogo che istituzionalmente rappresenta Firenze, il consiglio comunale. Non possiamo permettere ulteriormente anche che questa città abbia una giunta dove ci sono assessori in lotta gli uni contro gli altri che stanno lavorando solo alla propria immagine personale in vista delle primarie, sfruttando la propria posizione istituzionale. Si dimettano, facciano i loro giochi elettorali e si ponga fine a questa sceneggiata”.

“Abbiamo voluto evidenziare anche l’assenza di dignità di un consiglio comunale che sta cercando di vivacchiare trascinandosi inerte fino alla prossima scadenza elettorale senza affrontare i veri problemi importanti di Firenze, come ad esempio il piano strutturale, e mandando avanti solo atti di nessuna importanza strategica e politica per la città – continuano i due – Questa strategia, in realtà, ha un solo obiettivo: non spaccare la maggioranza. Se ci fossero atti importanti da votare, quest’ultima si scioglierebbe come neve al sole come già accaduto. Di fronte a questa possibilità il Partito Democratico ha cercato e cercherà di evitare ogni possibile conflitto mettendo la testa sotto la sabbia, come gli struzzi. Prendendo simbolicamente posto ai banchi del governo della città, abbiamo voluto riaffermare anche il nostro ruolo e la dignità di consiglieri comunali, facendo quello che i colleghi di maggioranza non hanno avuto il coraggio di fare fino ad oggi, supini come sono ai capricci di qualcuno e ai diktat di qualcun altro. E in questa situazione se gli esponenti dell’opposizione di centrodestra mettono in atto un gesto plateale per riaffermare il proprio ruolo di eletti nelle istituzioni (e dalle parole del consigliere del PD Ugo Caffaz ne abbiamo avuto la conferma) veniamo apostrofati come ‘golpisti’ ed ‘eversivi’. Ci rendiamo conto che le primarie del PD hanno annientato l’attività istituzionale e hanno messo sotto scacco, per interesse di partito, l’intera città?”.

“L’assenza di Domenici in consiglio comunale, costante dell’intera legislatura e diventata cronica negli ultimi due mesi, doveva essere denunciata in maniera forte. Per questo oggi pomeriggio abbiamo occupato i posti riservati al sindaco e alla giunta nel Salone dei Duecento”, ha detto invece Mario Razzanelli, capogruppo dell’Udc. “Durante la conferenza dei capogruppo, convocata prima dell’inizio della seduta consiliare – ha spiegato l’esponente dell’opposizione – ho suggerito che l’unico modo per far tornare Domenici nel Salone dei Duecento è quello di abbandonare, maggioranza e minoranze, l’aula. Solo così il sindaco sarà costretto ad essere presente ed a rispettare il consiglio, ovvero la città. Se poi anche questo metodo non dovesse produrre gli effetti sperati arriveremo, finalmente, al commissariamento. Per quanto riguarda la censura nei nostri confronti – ha concluso Razzanelli – il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini l’ha adottata immediatamente non appena il consigliere del PD Alberto Formigli ne ha fatto richiesta, ‘scandalizzato’ dal nostro comportamento. Forse Formigli farebbe bene a ‘scandalizzarsi’ di qualcos’altro. La censura è immotivata perché i consiglieri del centrodestra hanno terminato volontariamente la loro legittima protesta consentendo la prosecuzione dei lavori del consiglio comunale”.

E la risposta della giunta non si è fatta attendere. “Oggi si è andati oltre la politica, oggi si è arrivati al vilipendio e all’offesa delle istituzioni da parte del centrodestra. Un comportamento tanto più grave, vista l’adesione di due parlamentari della Repubblica. Un comportamento che nei fatti dà sostanza e dimostra la fondatezza delle critiche e delle preoccupazioni del sindaco rispetto al consiglio comunale”. Così il vicesindaco Giuseppe Matulli ha parlato a nome della giunta dopo aver lasciato il Salone dei Dugento insieme agli assessori presenti in aula (Albini, Bevilacqua, De Siervo, Del Lungo, Giani. Lastri e Nencini) ed insieme a loro ha commentato a caldo quanto accaduto nel Salone dei Dugento, dove il Pdl aveva ‘occupato’ i banchi riservati a sindaco e assessori.

“In questa situazione avevamo chiesto, in difesa e per rispetto dello stesso consiglio comunale, che il presidente aprisse la seduta e poi la chiudesse, se fosse perdurata la inqualificabile protesta del centrodestra – ha spiegato Matulli – Così non è accaduto. Il presidente si è preso la responsabilità di far svolgere ugualmente il consiglio, consentendo una manifestazione che non è solo espressione di antipolitica, ma un oltraggio e un vilipendio”. La giunta comunque “per senso di responsabilità e facendo prevalere la preoccupazione di rispondere agli atti” è poi tornata in aula ed ha partecipato alla seduta. Ed ha smentito che “l’attività del consiglio sia paralizzata” poiché, hanno spiegato gli assessori, “i lavori sono sempre andati avanti regolarmente, le delibere sono state discusse e votate, la giunta è sempre stata presente. Sostenere il contrario è falso e strumentale”. Tutti gli assessori hanno poi stigmatizzato il comportamento delle forze di centrodestra: “E’ una vergogna – è stato detto – le istituzioni sono state calpestate. E il livello di gestione del consiglio non è mai sceso così in basso”.

Bartoletti e Monicelli cittadini di Firenze

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Firenze avrà due cittadini in più. E che cittadini: il maestro Bruno Bartoletti e il regista Mario Monicelli. “Il consiglio comunale – ha spiegato il presidente Nardella – nonostante la difficile situazione istituzionale ha dato segno di intelligenza approvando questo pomeriggio all’unanimità la delibera proposta dalla commissione cultura per conferire la cittadinanza onoraria a due illustri personalità della cultura italiana: il regista Mario Monicelli e il maestro Bruno Bartoletti”.

“Monicelli e Bartoletti – ha proseguito – sono due icone della cultura italiana che hanno contribuito con il loro lavoro e le loro opere a dare lustro all’immagine di Firenze nel mondo. Il primo ha diretto film come ‘La grande guerra’ e ‘I soliti ignoti’ e tante altre pellicole che hanno fatto la storia del cinema italiano. In particolare il film ‘Amici miei’ atto primo e atto secondo ha offerto uno spaccato mirabile della fiorentinità e ancora oggi è una delle opere cinematografiche più amate dai fiorentini e dagli italiani”.

“Il maestro Bartoletti – ha sottolineato il presidente della commissione cultura – è ancora oggi uno dei più grandi interpreti della musica operistica e strumentale del ‘900, e ha legato la sua vita e la sua opera a Firenze ed in particolare al Teatro Comunale di Firenze, dove ha ricoperto per molti anni la carica di direttore stabile dell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e poi di direttore artistico dal 1985 al 1991, tornando successivamente a dirigere numerose volte. Con la sua attività di grande interprete e promotore della cultura musicale contemporanea ai più alti livelli europei e mondiali ha dato lustro alla nostra città di Firenze e alla sua tradizione operistica”. “La commissione cultura – ha concluso Nardella – incontrerà nei prossimi giorni il maestro Bruno Bartoletti che si è dichiarato onorato e entusiasta di venire in Palazzo Vecchio per il conferimento della cittadinanza”.