mercoledì, 14 Maggio 2025
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L’Arno in rosa con il Dragon Boat Festival di Firenze

Firenze si prepara a vivere, in una festa sportiva che si svolgerà tra il Parco delle Cascine e le acque dell'Arno, la quinta edizione dell' IBCPC Dragon Boat Festival. L'evento, dal carattere sportivo ma soprattutto sociale, avrà come obiettivo primario quello di promuovere e divulgare una cultura della prevenzione e della consapevolezza attraverso la diagnosi precoce e la promozione di corretti stili di vita e la riabilitazione psicofisica dopo il tumore al seno.

Dal 6 all’8 luglio 2018 Firenze e l'Arno si coloreranno di rosa accogliendo più di 4mila atleti, per lo più donne, che stanno superando o hanno superato la difficile prova del cancro e che adesso vivono un  momento di condivisione di grande valore sociale ed emotivo.

La manifestazione, indetta dall’International Breast Cancer Paddler’s Commission, promossa e organizzata dall’associazione Firenze in Rosa svolge ogni quattro anni e costituisce un evento internazionale partecipativo, senza connotazioni di carattere agonistico, rivolto a squadre di donne, ma anche uomini, operati di tumore al seno (Breast Cancer Survivors), che svolgono la pratica del Dragon Boat come attività riabilitativa post-operatoria.

Il Dragon Boat Festival a Firenze

L'idea di ospitare questo importante evento per la prima volta nel continente europeo nasce dall'entusiasmante partecipazione del team fiorentino alla passata edizione svoltasi in Florida nel 2014. Dalla sua istituzione nel 2005, infatti, il Festival Mondiale di Dragon Boat delle Donne in Rosa ha toccato Canada, Australia e USA, e per la prima volta, coinvolgendo l’Italia, avrà luogo nel continente europeo

Per tre giorni Firenze farà da scenario ad una vera e propria “invasione” rosa: l’edizione 2018 vedrà infatti la più alta partecipazione mai avuta nella storia del Festival con la presenza di 120 squadre (circa 4000 persone) in rappresentanza di 18 Paesi e soprattutto di tutti i Continenti.

Una barca come riabilitazione

I partecipanti, per la maggior parte donne fra i 20 e gli 80 anni, insieme ai propri accompagnatori, famiglie ed emaici, si ritroveranno nel cuore del Parco delle Cascine per prendere parte alle avvincenti gare di Dragon Boat, confrontandosi a colpi di pagaia nelle acque dell'Arno. Utilizzata da oltre vent’anni come strumento riabilitativo per le “donne in rosa” in tutto il mondo, l’attività del Dragon Boat, imbarcazione di origine orientale con testa e coda di drago composta da un equipaggio di 22 persone, costituisce una tipologia di riabilitazione alternativa fuori dagli schemi tradizionali che raccomandavano un limitato uso del braccio dopo l’intervento e che ad oggi coinvolge nella sua pratica decine di migliaia di persone in tutto il mondo.

“Firenze fornirà una cornice straordinaria ad un evento di questa portata che arriva per la prima volta in Europa. La precedenza – ha dichiarato Stefania Saccardi, assessore regionale al Diritto alla Salute – è da attribuire non tanto all’aspetto puramente sportivo ma a quello legato alla lotta che tutte queste persone, come tante altre migliaia in tutto il mondo, si sono trovate ad affrontare e che spesso sono riuscite a vincere.  La Toscana sta portando avanti ormai da anni un lavoro sempre più rilevante sugli screening, sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce del tumore, ed i risultati ottenuti sono molto incoraggianti”.

Dragon Boat Festival Firenze


“Finalmente è arrivato il momento di quest'evento così bello ed importante. Sono anni che ne parliamo e adesso siamo al rush finale prima dell'inizio. Con questa manifestazione Firenze si conferma città capace di cose straordinarie – ha detto Andrea Vannucci, assessore allo sport del Comune di Firenze- circondate sempre da enorme calore. Un evento che ha il merito di legare una disciplina simbolo dello sport di squadra a una battaglia dura e difficile da affrontare con la forza e il coraggio della squadra. Un segnale forte per chi si trova ad affrontare un momento difficile”.

Enigma al museo, il ritorno di Mysterion

Nei musei fiorentini si nascondo antichi misteri e segreti ancora da svelare, solo i giovani appassionati di arte, storia e cultura fiorentina li possono scoprire e risolvere. A partire dal 26 maggio 2018 torna Mysterion, tre appuntamenti dedicati ai giovani di età compresa tra i 19 e i 30 anni per vedere e vivere  il Museo Bardini, il museo di Palazzo Vecchio e i Chiostri di Santa Maria Novella come mai prima.

Dopo il successo dell'edizione del 2017, I Musei Civici e MUS.E propongono Mysterion. Il Ritorno, seconda edizione dell'iniziativa nata dalla creatività dello staff Giovani e Musei, in collaborazione con l'Università di Firenze, per conoscere la storia e la storia dell'arte dei musei e dei palazzi nobiliari fiorentini in modo attivo e interattivo. Mysterion è un gioco a squadre durante il quale viene messa in scena una ricostruzione storica di un evento inusuale, magico o misterioso all'interno del quale si cela un enigma che i partecipanti devono svelare.

Il primo appuntamento di Mysterion 2018

Il primo appuntamento sarà sabato 26 maggio dalle 13.00 alle 17.30 nei Chiostri di Santa Maria Novella. Le squadre saranno riportate ai tempi dell'Inquisizione, quando essere curiosi era molto molto pericoloso, per scoprire il mistero dietro l'avvelenamento di un frate. L'obbiettivo è salvare il frate trovando l'antidoto necessario. Alla squadra vincente, sarà offerto un aperitivo al Forte Belvedere per ammirare il tramonto su Firenze.

Partecipare è facile, e la prenotazione è obbligatoria, basta scrivere a [email protected] oppure telefonare al 055/2768224 o  055/2768558 e indicare il nome della squadra. Le squadre possono essere composte da 4/6 persone, di età compresa tra i 19 e 30 anni) e i partecipanti devono versare una quota di 7,50 euro, per gli under 25 la quota è ridotta a 5 euro.

Per chi non avesse il coraggio di affrontare questa prima prova può prenotarsi per le successive. Le prossime date di Mysterion – Il Ritorno toccheranno Palazzo Vecchio e al Museo Bardini. Ma davvero non c'è nessuno di così coraggioso da affrontare l'Inquisizione?

7 studi di architettura da visitare a Firenze (per 2 giorni)

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C’è chi propone una mostra e chi l’aperitivo con dj set. E ancora incontri, visite guidate nei coworking, workshop per scoprire come si progetta un giardino insieme a un drink floreale. È solo un assaggio di cosa potrà fare negli studi di architettura di Firenze che aderiscono alla seconda edizione di Open Studi Aperti.

Venerdì 18 e sabato 19 maggio i luoghi di lavoro degli architetti aprono al pubblico in tutta Italia per iniziative ed eventi: sono oltre 700 le realtà che aderiscono a livello nazionale, 70 in Toscana, 10 nella Città metropolitana di Firenze. L’iniziativa è organizzata dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e dagli Ordini territoriali.

Open Studi Aperti a Firenze

Per quanto riguarda Firenze OKS Architetti (via del Ghirlandaio), aprirà lo studio per due giorni con una mostra dedicata ad alcuni progetti sugli spazi pubblici e privati. Previsto anche un workshop sul tema della città e del quartiere, aperto a studenti e giovani architetti, mentre i residenti del rione potranno fermarsi e discutere sulle problematiche della città e sul valore degli spazi pubblici. Venerdì sera spazio anche ad aperitivo e musica.

Da nEmoGruppo architetti, in via Cecchi, venerdì 18 maggio dalle 18 l’evento dal titolo “1, 2, 3, UAE”, un racconto dell’esperienza negli Emirati Arabi attraverso una carrellata di immagini dei progetti dello studio, con aperitivo e musica durante la serata. A SpazioNova, in via Reginaldo Giuliani, venerdì dalle 15 alle 19 sono in programma la presentazione dello studio e la visita dello Spazio Co-Working, un’occasione per scoprirlo.

Lo Studio di Architettura Maria Chiara Pozzana, in via della Piazzuola, lo stesso giorno dalle 17 alle 19 ospita “Come si progetta un giardino”, una demo sulla progettazione del giardino e un drink floreale, mentre dalle 17 alle 22 lo Studio Funis-Mustur&Partners, in viale Milton, nel Palazzo dei Pittori, presenta “Chi siamo noi, Architetti o Artigiani? ARCHIGIANI”.

E ancora, allo Studio Lauria, in via Masaccio, venerdì dalle 11 alle 22 è propone “Latinoamericana”, un racconto per immagini dei lavori realizzati dallo studio in Europa e Sudamerica, con proiezione di reportage fotografici sulle grandi capitali latinoamericane. Sempre venerdì 18, l’atelier di design e architettura ZPSTUDIO, insieme al fotografo Gildardo Gallo, aprono al pubblico lo spazio di via Fra’ Giovanni Angelico con un aperitivo + DJset dalle 19.

E l'evento alla Palazzina Reale

In più anche la Palazzina Reale della stazione Santa Maria Novella, sede di Ordine e Fondazione Architetti, spalancherà le porte al pubblico per l’incontro “Le città del futuro” (venerdì 18 maggio dalle 15 alle 17.30). Si tratta di un pomeriggio di approfondimento, riflessione e partecipazione sulle tematiche che verranno affrontate nel corso dell’ottavo “Congresso Nazionale degli Architetti Italiani” in programma dal 5 al 7 luglio a Roma.

Tutte le informazioni e il programma sul sito di Open Studi Aperti.

Baby architetti per un giorno

Tanti modellini di edifici anti-sismici, ma anche un “gioco dell'oca” a tema e numerosi lavori fatti durante l’anno. Sono i “progetti” messi a punto da 900 bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di Firenze e Sesto Fiorentino, protagonisti dell’iniziativa “Architetto per un giorno”, organizzata dalla Commissione emergenza sismica dell'Ordine degli Architetti, Gruppo consapevolezza del rischio nell’ambito del progetto delle Chiavi della Città del Comune di Firenze.

Durante la giornata conclusiva del ciclo di incontri dedicato alla formazione dei giovani cittadini sui comportamenti da tenere in caso di terremoto organizzato da Ordine e Fondazione Architetti Firenze, i lavori degli alunni sono stati messi in mostra alla Palazzina Reale di piazza Stazione, mentre ai “piccoli architetti” è andato anche un attestato di partecipazione.

I temi del progetto

Dove ripararsi in caso di scossa e perché? Come funziona un piano di evacuazione? Come comportarsi durante e dopo un terremoto? Sono stati questi i temi affrontati nel corso dell'anno scolastico dagli studenti.

Nel corso della mattinata conclusiva sono stati proiettati filmati ed esposti gli elaborati prodotti dai ragazzi durante il ciclo formativo “Terremoto… diamoci una scossa”, e sono state organizzate alcune attività per gli alunni, che nel corso dell'anno sono stati impegnati in laboratori interattivi per la produzione di disegni e modelli del modo corretto di costruire.

Il progetto di prevenzione sismica nelle scuole va avanti da quattro anni e ha coinvolto finora più di tremila alunni. Durante l’anno scolastico bambini e ragazzi vengono formati sul rischio sismico e sul comportamento da tenere durante e dopo un terremoto, attraverso lezioni ma soprattutto con giochi ed esperimenti interattivi. L’obiettivo è anche quello di rendere i più piccoli “ambasciatori” della sicurezza e delle buone pratiche nelle proprie famiglie.

Open Day all’Istituto degli Innocenti

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Due itinerari nel Museo degli Innocenti uniti da un “filo bianco”, quello del latte, essenziale alla crescita dei bambini di ieri e di oggi. Domenica 20 maggio l’Istituto degli Innocenti di Firenze si apre alla città per l’open day “Abbiamo a cuore…i bambini e le loro famiglie”, realizzato in collaborazione con Mukki.

Una giornata per scoprire il mondo delle balie e dell’accoglienza agli Innocenti, a partire dalle ore 10. Le visite al Museo degli Innocenti vengono proposte per gruppi di 30 persone (massimo 12 bambini ognuno, necessaria la prenotazione) per due diversi percorsi gratuiti.

Le visite al Museo degli Innocenti

L'itinerario “Bambini agli Innocenti” permetterà di conoscere l’accoglienza nei secoli passati, visitando spazi dell’Istituto solitamente chiusi al pubblico. In queste stanze sarà possibile vedere opere d’arte che documentano la cura dei neonati, come la Madonna della Misericordia, i Putti in fasce realizzati in pietra e terracotta invetriata, la Madonna del latte di Cenni di Francesco di ser Cenni.

“Madri, figlie, balie” è invece il percorso che racconta la vita della comunità femminile dell'Istituto con la visita di spazi di vita quotidiana di un tempo, come il refettorio delle bambine e il coretto delle balie, e attraverso le opere d'arte che documentano il lavoro delle donne agli Innocenti come la Madonna col Bambino di Luca della Robbia, la Madonna adorata dalle nocentine del Poppi e i tabernacoli presenti nel Coretto delle Balie.

Merenda e gadget per i piccoli

Ai bambini che parteciperanno sarà offerta una colazione o una merenda Mukki al Caffè del Verone, la terrazza utilizzata nel Quattrocento come stenditoio e a fine Ottocento come luogo di svago di balie e bambini. Riceveranno anche gadget e il kit di “Abbiamo a cuore”, uno zainetto, un minibrick latte e un depliant, i più piccoli avranno in omaggio il prodotto “Mukki Bimbo” specifico per la fascia di età 1-3 anni.

Ecco gli orari delle visite: ore 10.00; ore 11.15; ore 12.30; ore 14.30; ore 15.45; ore 17.00. E' necessaria la prenotazione, contattando la Bottega dei ragazzi: mercoledì e venerdì ore 9.30 – 12.30, al telefono 055 2478386 o alla mail: [email protected]

Cosa c’è al Salone dell’arte e del restauro 2018

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Restauro, le esperienze d'eccellenza dei musei, la formazione, il turismo culturale e ambientale, ma soprattutto tanta tecnologia che sta cambiando profondamente anche la gestione dei beni culturali. C'è tutto questo alla sesta edizione del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze, il principale evento dedicato agli operatori del settore della valorizzazione del patrimonio culturale mondiale.  L'appuntamento si svolge fino al 18 maggio al Palazzo dei Congressi.

Presenti più di 100 espositori che arrivano anche da Cina, Giappone e Guatemala, oltre che dall’Europa. Si va da chi si occupa di restauro e conservazione, alle aziende specializzate nella formazione. E poi le istituzioni, le realtà che offrono servizi ai musi e nuove tecnologie per “vivere” i beni culturali, le aree dedicate al turismo culturale e ambientale.

Tanti eventi in programma

Il Salone offre un programma di alto livello culturale aperto al pubblico per tutta la durata della manifestazione. Saranno organizzati eventi per l’Anno Leonardiano, dedicato ai 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, sulla valorizzazione dei musei, tavole rotonde e giornate di studio dedicate al restauro e alla conservazione, convegni accreditati dagli ordini, corsi di formazione, lectio magistralis, mostre, living lab e molto altro, promossi e realizzati dalle più importanti istituzioni e aziende del settore, a cui prenderanno parte studiosi, ospiti illustri e rappresentanti istituzionali, nazionali e internazionali.

L’evento principale è l’International Conference Florence Heri-Tech: the Future of Heritage Science and Technologies, legato all’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, che accoglie ricercatori e studiosi provenienti da tutto il mondo, chiamati a presentare i loro progetti e ricerche sull’impiego delle con la nuove tecnologie nel campo dei beni culturali e nel restauro. 

Programma completo sul sito del Salone dell’arte e del restauro 2018 di Firenze.

Il mercato dell’antiquariato è in piazza Indipendenza

Il più famoso mercato dell'antiquariato di Firenze trova una nuova ‘casa’ in piazza Indipendenza e cambia nome: da “Fortezza Antiquaria” viene ribattezzata “Indipendenza antiquaria”, in onore della nuova location. Dopo il successo della sperimentazione di aprile, Palazzo Vecchio ha deciso di trasferire questa manifestazione in modo stabile nel grande spazio che si trova a 700 metri dalla Stazione Santa Maria Novella e a 500 dalla Fortezza da Basso.

Quando si svolge

L'appuntamento rimane sempre fissato un weekend ogni trenta giorni: il terzo sabato e la terza domenica del mese. Mobili antichi,oggetti di modernariato, porcellane, accessori vintage, libri, numismatica, opere d'arte, pezzi unici e articoli da collezione. In piazza Indipendenza arrivano oltre 90 operatori da tutta Italia.

Il mercato dell'antiquariato di Firenze: dalle Cascine “all’Indipendenza”

Questa Fiera Antiquaria è nata 18 anni fa con il nome “Fortezza Antiquaria”, perché ospitata nei giardini intorno al lago dei Cigni della Fortezza da Basso. Poi, per effetto dei cantieri per la linea 3 della tramvia, aveva traslocato alle “porte” delle Cascine, in piazza Vittorio Veneto. Ora torna ad avvicinarsi alla Fortezza da Basso e arriva in piazza Indipendenza con il nome di “Indipendenza Antiquaria”.

“Portare le fiere in luoghi in difficoltà è uno strumento che vogliamo promuove sempre di più – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Firenze Cecilia Del Re – Un modo per far vivere le piazze in maniera sana attraverso veri e propri presidi sociali come le fiere di qualità. È il caso di piazza Indipendenza, che presenta difficoltà dal punto di vista della vivibilità e che ci è sembrata il luogo più idoneo per ospitare la fiera dell’antiquariato di Firenze”.

Un crowdfunding per Villa Lorenzi

“Puntiamo sui laboratori manuali perché qui i ragazzi iniziano e finiscono un lavoro e soprattutto comprendono che sono capaci di fare qualcosa di bello nella loro vita”. Zaira Conti trent’anni fa a Firenze ha fondato l’associazione Progetto Villa Lorenzi per prevenire il disagio giovanile e aiutare chi ha problemi di dipendenza.

Oggi chiede l’aiuto di tutti per portare avanti ancora i laboratori artigianali, di falegnameria come di cartotecnica, parte integrante del progetto educativo e riabilitativo dei giovani che ogni giorno frequentano Villa Lorenzi, storico edificio poco distante da Careggi.

C’è tempo fino al 23 giugno per partecipare al crowdfunding solidale promosso dalla Fondazione Il Cuore si scioglie all’interno dei “Progetti pensati con il cuore” e intitolato “Insieme per Villa Lorenzi – Artigiani si diventa”. Tutti possono contribuire, anche con piccole donazioni sulla piattaforma web Eppela o partecipando alle iniziative organizzate dalla Sezione soci Coop Firenze Nord Ovest.

Il progetto di Villa Lorenzi

In trent’anni di attività oltre 1200 ragazzi sono passati da Villa Lorenzi. Se durante i 40 giorni di raccolta fondi, sarà tagliato il traguardo dei 5mila euro raccolti, Il Cuore si scioglie raddoppierà la cifra, finanziando con 10mila euro i laboratori di cartotecnica. Stesso meccanismo se sarà raggiunto il secondo gradino, quello dei 7500 euro: con 15mila euro sarà possibile sostenere il laboratorio di falegnameria.

Villa Lorenzi Firenze laboratori progetti pensati con il cuore

Villa Lorenzi (foto: Il Reporter – GC)

“Villa Lorenzi è uno degli enti presenti sul nostro territorio che si mette a servizio dei ragazzi e delle loro famiglie in maniera eccezionale – commenta Cristiano Balli, presidente del Quartiere 5 di Firenze – è davvero un faro in questo quartiere, che ha tanti problemi, ma ha anche tante risposte”.

Fino ad oggi i i primi 10 progetti del 2018 “Pensati con il Cuore” hanno raccolto 150mila euro a sostegno delle realtà che fanno solidarietà sul territorio. “Questa campagna – spiega Claudio Vanni, consigliere della Fondazione Il Cuore si scioglie – ha l'obiettivo di rispondere in modo concreto alle richieste di sostegno che arrivano dalle realtà che ogni giorno in Toscana si impegnano per il bene della comunità. Lo facciamo con il crowdfunding, una nuova modalità partecipativa che unisce il canale tradizionale con quello digitale, partita nel 2017”.

Itinera, a Scandicci percorsi golosi a ritmo lento

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Su e giù per le colline alla scoperta dei tesori nascosti e delle specialità culinarie del territorio. Torna Itinera, il calendario di iniziative promosso dalla Pro Loco San Vincenzo a Torri insieme al Comune di Scandicci, che da maggio a novembre accompagna i cittadini a esplorare la campagna, attraverso percorsi “golosi” a ritmo lento: agriturismi, frantoi, fattorie didattiche aprono le porte per degustazioni, cene, merende, ma anche balli, concerti e laboratori per bambini. Oltre alle visite nei poderi, ci saranno tre iniziative itineranti, corse e camminate con soste culturali e gastronomiche. 

Via con il Trail del Mulinaccio

Le parole d’ordine sono come sempre conoscere, gustare e muoversi. Si inizia il 20 maggio con la terza edizione del Trail del Mulinaccio: la sfida podistica prevede due corse (di trenta e di quindici chilometri), più un percorso di nordic walking e una passeggiata ludico motoria, con partenza e arrivo al campo sportivo di San Vincenzo a Torri.

Si snoda tra i sentieri delle colline, attraversa i boschi e la sorgente della Roveta, il parco di Poggio Valicaia, la grotta di San Zanobi e il Mulinaccio: la diga-mulino di origine seicentesca, abbandonata nel ‘700 di cui oggi rimangono gli affascinanti resti. La gara, promossa con Il Ponte Scandicci ASD, sarà accompagnata da un pasta party e dalla visita al crocifisso custodito nella chiesa di San Vincenzo
a Torri
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Trail del Mulinaccio - Itinera Scandicci 2018 programma

Il Mulinaccio di Scandicci

Itinera, Scandicci scopre le sue colline

“Il grande valore delle colline scandiccesi sta nell’equilibrio tra la presenza dell’uomo e quella della natura – dicono i promotori -. L’uomo ha plasmato il paesaggio adattandolo alle colture, senza travolgerlo, la natura si è ritirata ma non ha abdicato e tuttora presidia le vette più alte delle colline con una fitta macchia mediterraneae folti boschi”.

Il 26 maggio è in programma invece il primo appuntamento di Scollinando-Assaggi e Paesaggi: una camminata con tappe golose dove riposarsi e gustare le specialità locali. Quest’anno Itinera sarà ancora più green: durante le iniziative verranno utilizzate stoviglie e posate biodegradabili. Al  alendario di eventi è abbinato inoltre un concorso fotografico: “Le colline sono in fiore”.

Il programma completo dell'edizione 2018

Il 3 giugno e il 2 settembre si segue la via del Lupo con il Gruppo cinofilo, il 9 giugno visita alla Fattoria i Sassoli, il 30 giugno al Podere Casaccia. Il 17 giugno e il 14 luglio la Fattoria di Roncigliano ospiterà i viandanti, mentre il 23 giugno e il 26 agosto toccherà al Podere del Leone. Il 21 luglio sosta al lago Le Certane, il 9 settembre a OrtoxMille. Il 7 ottobre secondo appuntamento di Assaggi e Paesaggi, il 28 tappa al Frantoio di Cerbaia e infine il 3 novembre alla Fattoria di San Michele a Torri. Sul sito della Pro loco di San Vincenzo a Torri le informazioni e i costi di Itinera 2018.

Nuova vita per le strutture militari dismesse

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Nell’ormai lontano 1865, Firenze fu individuata come Capitale d’Italia. Da quel momento, la nascita delle strutture militari in città si fece massiccia. Oggi rimangono alcune caserme dismesse: alcune di queste sono quasi degli isolati interi, che devono ritrovare un rapporto con la città e a cui deve essere restituita una nuova funzione.

Per questo motivo, mercoledì 16 maggio, a partire dalle ore 15, si terrà il convegno “Le strutture militari dismesse e il loro riuso” alla Sala Conferenze Info Point, in stazione S. Maria Novella di Firenze.

Questo incontro è organizzato dalla Commissione Urbanistica del Comune di Firenze in collaborazione con Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Firenze, Archivio Storico del Comune di Firenze e Istituto Nazionale di Urbanistica Associazione di protezione ambientale.

Un progetto che è anche una nuova sfida di trasformazione e che soprattutto vuole mettere in chiaro il come e il cosa farne del contesto in cui si inseriscono queste strutture. Una riflessione su come l’urbanistica cambia per “partire dal passato, riferirci al presente e proiettarci al futuro”. Un dialogo per aprire questi spazi ad una rifunzionalizzazione, passando attraverso un’analisi attenta di ogni edificio in base alle sue peculiarità. Il riuso delle strutture militari è un'occasione per far dialogare nuovamente questi spazi con i cittadini in un contesto rinnovato.

Il programma completo del convegno

Le strutture militari dismesse e il loro riuso

Iniziativa promossa dalla 3^ Commissione Consiliare Urbanistica


ore 14:30 – Registrazione partecipanti

ore 15:00 – Interventi:


Leonardo Bieber
Presidente 3^ Commissione Consiliare Urbanistica del Comune di Firenze:
“Saluti ed introduzione”

Giuseppina Carla Romby
Università degli Studi di Firenze
“Firenze in divisa: strutture militari per Firenze capitale”

Marco Dezzi Bardeschi
Politecnico di Milano
“Restauro e recupero: il coraggio di andare avanti”

Giovanni Bettarini
Assessore all’Urbanistica del Comune di Firenze
“La strategia del riuso”

Valerio Tesi
Responsabile patrimonio architettonico Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Firenze e le province di Pistoia e Prato
“Fra tutela, valorizzazione e trasformazione”

Carlo Francini
Ufficio UNESCO del Comune di Firenze
“Quale strategia per i centri storici patrimonio Mondiale UNESCO?”

Serena Biancalani
Presidente Ordine degli Architetti P.P.C. Firenze

e

Silvia Viviani
Presidente INU – Istituto Nazionale di Urbanistica
“Come restaurare il riuso: la relazione con la città”

Emanuela Benedetti
Architetto
“L’esperienza dell’ex Accademia di sanità Militare di Costa San Giorgio”

Fabrizio Rossi Prodi
Architetto
“L’esperienza dell’ex Ospedale Militare di San Gallo”

Paolo Barberis
Fondatore Nana Bianca
“L’esperienza dell’ex Caserma Cavalli di Piazza Cestello”