lunedì, 8 Settembre 2025
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Arrivano i fondi per aprire il tunnel sotto l’Arno a Firenze

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Una sorta di “Corridoio Vasariano” sotterraneo, l’ha già ribattezzato il governatore della Toscana Eugenio Giani, che da anni accarezza l’idea di riaprire il tunnel sotto l’Arno a Firenze, un passaggio va dalla Torre della Zecca a piazza Poggi. Adesso arrivano i fondi per trasformare questa idea in realtà ed è proprio la Regione ad aver individuato le risorse. Per mettere in sicurezza questo “percorso segreto subacqueo” è stato previsto un finanziamento di 7,5 milioni di euro nell’ambito del Fondo di sviluppo e coesione, piano che nei prossimi giorni sarà firmato da Giani con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il progetto per il tunnel sotto l’Arno a Firenze

D’intesa con il Comune di Firenze, il progetto per rendere percorribile questo tunnel, lungo circa 250 metri, riguarderà in particolare una delle due gallerie “gemelle” che corrono vicino alla pescaia di San Niccolò. Un tempo facevano parte della Fabbrica dell’acqua, il vecchio acquedotto cittadino, dismesso nel 1959. Il passaggio, di cui si parla da tempo, è però interessato da infiltrazioni ed è in parte allagato. I fondi serviranno a opere di messa in sicurezza e di impermeabilizzazione.

“Questo intervento ricostruirà il vecchio percorso pedonale dal lungarno della Zecca, in riva destra, fino a Piazza Poggi – ha spiegato Eugenio Giani -. Un percorso affascinante che permetterà ai turisti che arrivano con i bus sui lungarni, di riemergere, facendo pochi passi a piedi, in Oltrarno, visitando così una parte di Firenze meno battuta ma altrettanto importante e suggestiva”. L’obiettivo è di portare i flussi turistici anche alla scoperta di una piccola perla dell’Oltrarno, il Museo Casa Siviero (di proprietà della Regione e ora in fase di restyling). Qui si trova la raccolta d’arte dello “007 dell’arte” Rodolfo Siviero, che contribuì a riportare a Firenze molte delle opere trafugate dai nazisti.

Dove si trova il tunnel sotto l’Arno: un passaggio segreto a Firenze

Il tunnel si trova vicino alla pescaia di San Niccolò, in uno dei punti più suggestivi di Firenze, 5 metri sotto il letto dell’Arno. Il passaggio deriva da un antico camminamento che usavano i soldati per spostarsi dalla Torre della Zecca a quella di San Niccolò e in seguito, ai tempi di Firenze Capitale, è stato adattato a un nuovo e più moderno utilizzo come infrastruttura dell’acquedotto. La galleria, a cui si accede da due pozzi su entrambe le sponde, è formata da due canali uno a monte, che serviva a fare una prima depurazione dell’acqua, l’altro più a valle, che conteneva il tubo dell’acquedotto ed era utile per l’ispezione e la manovre degli operai. È proprio questo secondo cunicolo, largo 2-3 metri, che si pensa di rendere fruibile al pubblico.

Da una ventina di anni si ipotizzava una possibile riapertura del tunnel sotto l’Arno: l’idea fu lanciata dallo stesso Giani quando era assessore del Comune di Firenze e ripresa in seguito anche da Matteo Renzi, quando era sindaco. L’ultimo sopralluogo istituzionale risale allo scorso luglio, quando il governatore insieme al primo cittadino Nardella hanno ispezionato il canale a bordo di un piccolo gommone (qui sotto le foto).

Agorà, l’installazione permanente di Sadi nel Carcere duro delle Murate

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Il sound artist SADI, alias Sam Barreto Cardoso Bertoldi – classe 1978 e nato a Firenze -, è l’autore di Agorà, installazione permanente e site-specific negli spazi del Carcere duro del Murate Art District, centro di ricerca, produzione artistica e scambi internazionali gestito da MUS.E. Ed è proprio il suo il progetto vincitore, nell’ottobre 2023, del bando MAD residenze d’artista. L’inaugurazione dell’opera è fissata a giovedì 1 febbraio, ore 18:00.

Le ricerche preliminari all’opera

L’opera, a cura di Veronica Caciolli e Valentina Gensini e realizzata in collaborazione con BHMF Black History Month Florence, è un’installazione sonora realizzata in 4 mesi di residenza che ha visto l’artista sviluppare le sue ricerche preliminari su un arco temporale compreso tra gli anni Venti e gli anni Settanta del Novecento. Periodo che ha visto reclusi, nel Carcere duro delle Murate, celebri antifascisti come Gaetano Salvemini, Carlo Levi o Alessandro Senigaglia – partigiano perseguitato perché ebreo e figlio di madre nera – , oltre ad una minoranza di afrodiscendenti, ebrei e omosessuali.

Agorà, installazione permanente di Sadi nel Carcere duro delle Murate

E dopo tante ricerche appositamente sviluppate sul Carcere duro e una sfida complessa dal punto di vista installativo, nasce Agorà, vera e propria composizione musicale di 15 minuti che è un continuo crescendo ‘dal minore al maggiore’. Da oggi e grazie a Sadi, muovendosi tra le celle del Carcere duro delle Murate, luogo già molto suggestivo di per sé, sarà possibile vivere un viaggio dal quotidiano spazio di negazione del carcere fino a un potente rintocco delle campane, guida alla libertà di un canto del soprano Letizia Dei e del contralto Marina Mulopulos, tanto potente da spostarci con la mente in altri luoghi lontani.

Il nome dell’opera di Sadi ci riporta alla mente l’Agorà greca, quella piazza al centro dell’antica polis (città), che era il luogo per eccellenza della democrazia, degli incontri religiosi, politici, commerciali e sociali. E in tal senso, anche l’ex carcere duro delle Murate vuole essere uno spazio di riflessione, capace di restituire alle generazioni future uno spaccato del nostro patrimonio culturale.

Gli orari di apertura al pubblico e i contatti

Agorà, l’installazione permanente di Sadi nel Carcere duro delle Murate, sarà visitabile dal martedì al sabato, dalle 14:30 alle 19:30. Per qualsiasi informazione è possibile chiamare il numero 055.2476873 oppure scrivere a [email protected]

Agorà proseguirà mercoledì 27 marzo 2024 alle ore 18 con un’azione performativa presso il Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze, sviluppato grazie alla collaborazione dell’artista Valeria Muledda, al già direttore della Fondazione Michelucci di Firenze Corrado Marcetti e alle fonti scritte ricevute da Archivio di Stato di Firenze, Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea, Villa Romana, le ricercatrici Pamela Giorgi e Elena Gonnelli, e l’archivio raccolto da MAD negli ultimi dieci anni.

Eventi a Firenze nel weekend (3-4 febbraio) tra cibo e carnevale

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Eccoci tornati all’appuntamento settimanale con la rubrica degli eventi del weekend a Firenze: sabato 3 e domenica 4 febbraio sono tanti gli eventi dedicati al Carnevale, mentre si rinnova l’appuntamento con Taste 2024, il salone di Pitti Immagine dedicato al settore del cibo e delle bevande. Si prosegue poi con i mercatini – come quello dello scambio e del dono – e le sagre dedicate alla polenta e alle frittelle.

Taste 2024 alla Fortezza da Basso

Sabato 3, domenica 4 e lunedì 5: tre giorni all’insegna del buon cibo in città con tantissime novità. Sono oltre 100 le nuove realtà a Taste 2024, il salone di Pitti Immagine dedicato al settore food & beverage e ospitato alla Fortezza da Basso di Firenze, che permette a un pubblico di buyer internazionali di approfondire i prodotti Made in Italy, eccellenze artigianali e produzioni innovative. Gli orari: il pubblico appassionato avrà la possibilità di partecipare sabato e domenica (dalle ore 14:30 alle 18:30), mentre lunedì il salone sarà aperto per l’intera giornata. I biglietti d’ingresso a Taste 2024 sono acquistabili al prezzo di 25 euro a persona, all’ingresso della manifestazione oppure online. I bambini sotto i 12 anni non pagano. Per saperne di più è possibile leggere il nostro articolo dedicato a Taste Firenze 2024.

Taste Fortezza da Basso Firenze
Taste alla Fortezza da Basso Firenze (foto della scorsa edizione)

Gli eventi del Carnevale a Firenze il 3 e 4 febbraio 2024

Sono tanti gli eventi di Carnevale in questo fine settimana: sabato 3 e domenica 4 febbraio (dalle 15:00 alle 21:00), coriandoli e iniziative arriveranno anche al villaggio della ruota panoramica di Firenze – allestito in piazza Vittorio Veneto – con musica, animazione e clown. Tra le varie attività, Florence Eye invita tutti quanti a partecipare al concorso per le maschere più belle. La ruota panoramica, la più alta d’Italia con i suoi 55 metri, è aperta tutti i giorni dalle 10:00 a mezzanotte.

Festa anche a San Donato a Novoli, che vede protagonista la sfilata in maschera del Carnevale di pace, in programma il 4 febbraio. L’appuntamento è alle ore 14:30 con la partenza della parata dal parco si Dan Donato accompagnata da musiche e danze. Si prosegue poi nella piazza interna del centro commerciale alle 16:00 con la presentazione e le esibizioni delle diverse associazioni. Un altro evento di Carnevale è quello che si terrà sabato 3 febbraio, a partire dalle ore 15:00, presso i giardini pubblici di Via San Piero a Quaracchi.

Anche nei dintorni fiorentini c’è aria di festa: si rinnova infatti l’appuntamento con il Carnevale di Sesto Fiorentino, che prevede un programma di eventi intitolato Il Paese dei Balocchi. Nel pomeriggio di domenica 4 febbraio è prevista animazione in piazza Vittorio Veneto e, alle ore 16:30, sfilate delle maschere con premiazioni delle più belle. Nella medesima giornata c’è poi il Carnevale di San Mauro a Signa, iniziativa durante la quale si vedranno sfilare (dalle ore 14:30) carri allegorici realizzati dai volontari, maschere e coriandoli. Questo fine settimana continua inoltre il Carnevale di Borgo San Lorenzo in piazza Dante con la parata dei carri allegorici in carta pesta (dalle ore 14.30). E, dalle ore 11:00, aprono anche gli stand gastronomici della Festa del tortello e della ficattola.

Domenica i musei sono gratis a Firenze

Come ogni prima domenica del mese, anche il 4 febbraio 2024, i musei statali di Firenze saranno ad accesso gratuito per tutti. Per l’occasione, non sarà tuttavia possibile prenotarsi. Questo mese c’è però una novità perché, alla lista dei luoghi accessibili a costo zero, si aggiunge il Museo di Orsanmichele, gioiello fiorentino riaperto recentemente dopo lunghi lavori di sistemazione. Ma la prima domenica del mese entrano gratis nei musei civici fiorentini (ossia quelli gestiti direttamente dal Comune) anche i residenti a Firenze e provincia. Questi ultimi potranno partecipare inoltre a visite speciali e attività per famiglie (su prenotazione). Sempre domenica i residenti nella Città metropolitana hanno diritto a uno speciale pass gratuito che dà l’accesso a 3 monumenti collegati al Duomo. Qui i dettagli sui musei gratuiti a Firenze il 4 febbraio 2024.

Chiesa Orsanmichele Firenze apertura
La chiesa di Orsanmichele © Nicola Neri

Mercatini a Firenze il 4 febbraio

Per tutti gli amanti del collezionismo, dell’antiquariato e del vintage, buone notizie. Domenica torna Collezionare in piazza Dalmazia, dalle ore 09:00 alle 19:00. Decine di stand prendono posto su entrambi i lati della piazza fra oggetti curiosi e introvabili altrove. E, tra gli eventi del weekend a Firenze ricordiamo, sempre nella giornata del 4 febbraio, l’imperdibile mercatino dello scambio e del dono al Circolo Arci R. Andreoni in via A. d’Orso n.8. “Quello che non serve a me, può servire a te”, questo lo slogan dell’iniziativa, purché sia pulito, in buono stato e funzionante naturalmente. L’obiettivo è infatti quello di riciclare tutto – dall’abbigliamento ai libri – dando una seconda vita agli oggetti. Entrambi i mercatini sono ad ingresso gratuito.

Eventi del weekend nei dintorni di Firenze: le sagre di sabato 3 e domenica 4 febbraio

Tra gli eventi del weekend nei dintorni di Firenze, non possono mancare le sagre nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 febbraio 2024. In particolare, ce ne sono due dedicate alle frittelle: la prima si trova al Circolo SMS di San Donato in Collina (sabato e domenica, dalle ore 08:30 fino ad esaurimento scorte); mentre la seconda a Le Sieci, presso il Circolo Culturale Ricreativo Primo Maggio, nella frazione del Comune di Pontassieve (sabato 4 dalle ore 16:00 alle 19:00, domenica 5 dalle 10:00 alle 12:00). Invece a Compiobbi, frazione del Comune di Fiesole, c’è la sagra della polenta sia sabato che domenica.

Orari e ospiti del primo corso del Carnevale di Viareggio 2024

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Si avvicina il primo corso del Carnevale di Viareggio 2024, in programma sabato 3 febbraio con la sfilata dei carri allegorici e il gran finale dei fuochi d’artificio. Si tratta della prima delle 6 date di un lungo mese di parate in maschera, tra coriandoli e sorprese. Protagoniste indiscusse le 23 creazioni allegoriche che si metteranno in mostra sui viali a mare: giganti di cartapesta, mascherate di gruppo e singole. Al via anche le feste nei rioni, che animeranno la cittadina versiliese con musica, danze e gli immancabili piatti della tradizione. Negli hotel intanto si registra il tutto esaurito per questa sfilata inaugurale. Vediamo allora gli orari, gli ospiti e i dettagli su dove rivedere in tv il primo corso mascherato del Carnevale di Viareggio (non è prevista infatti una diretta ma solo differite).

Gli eventi che precedono la sfilata

L’apertura del mese del Carnevale porta tanti eventi collaterali a Viareggio come feste rionali e iniziative culturali. Sabato 3 febbraio, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, sarà aperto il Museo del Carnevale di Viareggio e l’Espace Gilbert anche con una visita guidata in programma alle 10.30 (per info e prenotazioni 342 9207959). Qui, sempre sabato alle ore 10.30 verrà inaugurata la mostra dedicata a Sergio Staino che propone studi, bozzetti e vignette del padre di “Bobo”, scomparso lo scorso ottobre. Alle ore 12 invece alla Galleria d’Arte moderna e contemporanea “Lorenzo Viani” sarà consegnato il premio speciale del Carnevale a Myrta Merlino e Marco Tardelli.

Il programma del primo corso di Viareggio 2024 e a che ora sono i fuochi d’artificio?

Il “riscaldamento” partirà fin dalle 13.30 con l’animazione musicale di Radio m2o, emittente che anche quest’anno partecipa alla sfilata con un carro fuori concorso insieme ai suoi speaker e dj. L’orario della cerimonia di apertura è fissato alle 15, mentre il primo corso mascherato del Carnevale di Viareggio 2024 partirà alle 16 dopo il tradizionale alzabandiera e i tre colpi di cannone. Come detto ospiti d’onore saranno Myrta Merlino e Marco Tardelli. Al Carnevale di Viareggio quest’anno ci sarà anche il food truck dell’associazione modenese “Tortellante” che sostiene ragazzi con disturbo dello spettro autistico. A bordo del mezzo, allestito dal mago della cartapesta Jacopo Allegrucci, saliranno anche gli chef Massimo Bottura e Giuseppe Mancino (del ristorante stellato Il Piccolo Principe) per deliziare il pubblico con i loro tortellini.

Al termine della parata, intorno alle 19, sono previsti i fuochi d’artificio: un grande spettacolo pirotecnico a tempo di musica sull’arenile di piazza Mazzini. L’ingresso alla sfilata è a pagamento: in questo articolo i dettagli su tutte le date del Carnevale di Viareggio.

Le feste del rione Vecchia Viareggio

Dopo il primo corso mascherato del Carnevale 2024, la festa continuerà nel rione Vecchia Viareggio, tra via Regia e piazza Santa Maria. Dalle 19.30 cucine aperte per assaporare i piatti della tradizione viareggina all’ombra della Torre Matilde: in piazza Santa Marina stand gastronomici e musica live. E poi balli in strada, con la discoteca all’aperto in piazza Manzoni. L’ingresso è per le feste rionali è libero.

Non ci sarà diretta tv per il primo corso: dove rivedere il Carnevale di Viareggio

Il primo corso mascherato non sarà trasmesso in diretta tv su Rai 3, che invece seguirà con la Tgr la sfilata del martedì grasso (13 febbraio). Per vedere lo spettacolo dei carri di Viareggio non resta che sintonizzarsi sulle emittenti regionali che proporranno i corsi in differita: Noi tv (canale 12 in tutta la Toscana) proporrà la sfilata integrale a partire dalle 21.00, mentre 50 Canale (tasto 18 del telecomando in tutta la Toscana) a partire dalle ore 22.30.

Stadio Padovani di Firenze: capienza fino a 18mila posti

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Prima l’ampliamento per i tifosi del rugby, poi la possibilità di far crescere ancora di più la capienza in chiave calcistica: inizia a delinearsi la strategia per i lavori allo stadio Padovani di Firenze. I cantieri nell’impianto della palla ovale potranno infatti giocare un ruolo fondamentale nella partita del restyling del “fratello maggiore” che si trova dall’altro lato di viale Paoli. La possibilità è che da settembre 2025 lo stadio di rugby possa ospitare i match della Fiorentina.

La partita del trasloco viola

Partiamo dalle certezze. Il sindaco Dario Nardella, con un annuncio a sorpresa, ha comunicato che la Fiorentina nella stagione 2024-2025 potrà giocare al Franchi durante i lavori di ristrutturazione allo stadio di Firenze. La capienza sarà ridotta, da 43mila posti attuali ai 22mila del periodo dei primi interventi alla curva Fiesole e a parte della Maratona e della tribuna, ma pur sempre maggiore di quella prevista da altre opzioni, come il Castellani di Empoli. La questione di dove traslocheranno i viola quando saranno effettuati i lavori più impattanti è quindi spostata di un anno.

La soluzione indicata dal primo cittadino è ancora l’ampliamento della capienza dello stadio Padovani, in modo che i tifosi viola non debbano lasciare Firenze per seguire le partite della squadra.

Quando iniziano i lavori allo stadio Padovani di Firenze per ampliare la capienza

Intanto Palazzo Vecchio va avanti sui lavori per ampliare la capienza del Padovani che ospita le partite di serie A dell’Unione Rugby Firenze: secondo Nardella “sarà lo stadio di rugby più bello d’Italia”. Le offerte per gli interventi sono state presentate ieri, 30 gennaio 2024, e durante il mese di febbraio ci sarà il confronto con le ditte per definire il progetto migliore a livello costruttivo, economico e anche per i tempi di realizzazione. Il Comune conta di ricevere le offerte da parte delle imprese a marzo e di far partire i cantieri a inizio aprile, per concluderli nei primi mesi dell’anno prossimo.

In arrivo, una nuova tribuna che porterà i posti coperti dagli attuali 2mila a 4mila, con la possibilità di un ulteriore incremento a 7mila grazie a una tribuna scoperta. E poi ci saranno nuovi spogliatoi, locali di servizio per l’attività sportiva, servizi igienici e punti di ristoro. Sarà la ditta che si aggiudicherà le opere a definire nel dettaglio il progetto esecutivo.

La Fiorentina allo stadio Padovani?

La possibilità di mettere a disposizione lo stadio Padovani per la serie A di calcio riguarderà la stagione successiva, 2025-2026, ha chiarito Nardella in conferenza stampa, “in questo caso si potrà portare la capienza fino a 18mila posti” grazie a tribune temporanee che si aggiungeranno a quelle già previste dai prossimi lavori all’impianto di rugby. Per questo ulteriore adeguamento in chiave calcistica serviranno 5 milioni di euro in più che Palazzo Vecchio conta di recuperare tramite sponsor e pubblicità sull’area di cantiere e anche tramite la “vendita” del naming del Padovani.

11 casi di vaiolo delle scimmie a Firenze. Quali sono i sintomi?

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Dopo i 11 casi di vaiolo delle scimmie diagnosticati in Toscana e a Firenze, in molti si chiedono cos’è questa infezione, quali sono i sintomi del virus, quali sono le conseguenze dell’infezione e anche come si trasmette. In particolare, dopo le anticipazioni di Repubblica Firenze, è emerso che i focolai sono collegati a due feste, una di Capodanno, l’altra qualche giorno dopo, in altrettanti locali dell’hinterland.

I casi riguardano 11 persone di genere maschile, 9 risiedono in provincia di Firenze, un altro nel territorio dell’Asl Nord Ovest e l’ultimo nella zona dell’Asl Sud Est. Hanno tra i 26 e i 46 anni. “Non c’è motivo di allarme“, ha sottolineato Renzo Berti, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana centro. Questa malattia, ha chiarito l’esperto, “molto di rado dà conseguenze gravi, si risolve spontaneamente in circa quattro settimane. Soltanto rari casi evolvono in modo più grave“.

Che cos’è il vaiolo delle scimmie, i sintomi

Tornato sotto i riflettori per i casi di Firenze, il vaiolo delle scimmie, detto anche Monkeypox o più propriamente Mpox, è conosciuto da decenni ed è causato da un tipo di virus (Orthopoxvirus) molto simile a quello che provoca il vaiolo umano e quello bovino. È stato individuato per la prima volta nelle scimmie a metà degli anni Cinquanta e nel 1970 è stato riscontrato nell’uomo. Attualmente è presente in forma endemica in Africa centrale e occidentale, dove si possono sviluppare focolai.

I sintomi del vaiolo delle scimmie nell’uomo comprendono la comparsa entro 3 giorni di eruzioni cutanee che evolvono in pustole, vescicole e croste: nella stragrande maggioranza dei casi si manifestano prima in faccia per poi estendersi ad altre parti del corpo, come sui palmi delle mani e sui piedi. Gli altri sintomi sono febbre, mal di testa, brividi, stanchezza, ingrandimento di linfonodi e dolori muscolari.

Come si prende e quanto dura il vaiolo delle scimmie

Il contagio può avvenire a causa del contatto con animali infetti, ma da uomo a uomo – chiarisce l’Organizzazione mondiale della Sanità – la trasmissione non è così facile. Quindi come si “prende” il vaiolo delle scimmie? L’Oms chiarisce che è necessario il contatto diretto con materiale infetto proveniente da lesioni cutanee o con oggetti contaminati (come ad esempio lenzuola o vestiti) oppure il contatto stretto e prolungato faccia a faccia con una persona positiva. Questo vuol dire ad esempio parlare e respirare uno vicino all’altro, attività che possono portare al contatto con le piccole goccioline di saliva a corto raggio. Sono a rischio anche baci e rapporti intimi pelle a pelle.

“I dati finora disponibili e la natura delle lesioni in alcuni casi suggeriscono che la trasmissione possa essere avvenuta durante rapporti intimi“, spiega l’Istituto Superiore di Sanità sul suo sito. Il periodo di incubazione del vaiolo delle scimmie, secondo le evidenze scientifiche raccolte finora, può variare da 5 a 21 giorni e i primi sintomi, come le eruzioni cutanee, compaiono entro 3 giorni. Per quanto riguarda i casi del vaiolo delle scimmie diagnosticati a Firenze “verosimilmente l’infezione è stata contratta con una sessualità promiscua – ha spiegato Renzo Berti, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana centro – Ci sono state delle feste che possono aver determinato la trasmissione”. 

Quanto dura, le conseguenze e il vaccino

La durata del vaiolo della scimmie, spiega l’Agenzia regionale di Sanità toscana, per la maggior parte delle persone varia da 2 a 4 settimane dalla comparsa dei sintomi. Bisogna tenere alta la guardia ma non fare allarmismo. Il vaiolo delle scimmie finora, per la stragrande maggioranza dei casi, non è stato mortale, spiega l’Istituto Superiore di Sanità: ha portato sintomi lievi con un decorso benigno, senza lasciare conseguenze, anche se il virus può avere avere conseguenze più gravi per le persone fragili, i bambini, le donne in gravidanza e gli immunodepressi, compreso chi è affetto da Hiv.

Per la prevenzione del vaiolo delle scimmie è disponibile un vaccino di terza generazione contro il vaiolo (il nome commerciale è Imvanex) somministrato in due dose a distanza di 28 giorni. Lo stesso ISS chiarisce che al momento la vaccinazione non è raccomandata alla popolazione generale, ma solo per alcune categorie più a rischio. Secondo le ultime evidenze scientifiche, le persone che si sono vaccinate contro il vaiolo (cosa che in Italia non è più obbligatoria dal 1981) hanno un minor rischio di infezione. Per loro la protezione può raggiungere l’85%.

Casi di vaiolo delle scimmie a Firenze e in Toscana: “Nessun allarmismo”

La Regione Toscana è in stretto contatto con le Asl per i casi di vaiolo diagnosticati a Firenze: la situazione, viene spiegato in una nota, si presenta come stabile e sotto controllo. Per i malati sono scattate le misure individuate dal Ministero della Salute: isolamento e informazione sulle misure igieniche e sui comportamenti da attuare per prevenire la diffusione della malattia. I servizi di igiene pubblica hanno svolto le indagini epidemiologiche per individuare eventuali contatti e hanno proceduto, nei giorni scorsi, a notificare i casi al Ministero della Salute.

Gli esperti invitano quindi alla calma. “Nessun allarmismo sul vaiolo delle scimmie dopo i casi registrati a Firenze, ma è chiaro che la vaccinazione deve essere consigliata alle persone con infezione da Hiv e a quelle persone che appartengono alle categorie a rischio ben individuate dai comunicati del Ministero della salute e dalla Regione”, ha commentato Pierluigi Blanc, infettivologo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Firenze. “Eruzioni cutanee e linfonodi ingrossati: quando ci sono questi sintomi – ha aggiunto Blanc – è bene rivolgersi prontamente ad un medico”.

La Fiorentina giocherà allo stadio Franchi la stagione 2024/2025

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La Fiorentina potrà giocare al Franchi durante i lavori allo stadio per tutta la stagione prossima, 2024-25. Un annuncio importante e molto atteso dai tifosi viola che ormai, da mesi, si chiedevano, dove i viola avrebbero disputato le proprie partite nelle prossime due stagioni che vedranno l’impianto sportivo di Campo di Marte al centro di un profondo restyling.

L’annuncio del sindaco: la Fiorentina giocherà allo stadio nella stagione 2024/2025

“Possiamo garantire una capienza che può arrivare fino a 22mila posti, siamo ben oltre il numero degli abbonati” ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Abbiamo accelerato su questa soluzione una volta che abbiamo provato tutte le altre diverse opzioni – ha aggiunto – ed anche dopo la riunione in prefettura. Questa soluzione è la migliore per tutti. Abbiamo cambiato l’organizzazione dei lavori, senza modificare i tempi previsti dalle norme sui fondi Pnc. Le ditte vincenti hanno fatto un’offerta riducendo di tre mesi i tempi di lavorazione. Lo stadio di rugby sarà pronto per inizio 2025 e i lavori del Padovani cominceranno ad inizio aprile, se si ritiene di usarlo per la serie A di calcio si può portare la capienza a 18mila posti” ha aggiunto Nardella.

Per rendere il Padovani uno stadio in grado di poter ospitare la serie A servirà un extra investimento di 5 milioni (oltre ai 10 già previsti da Palazzo Vecchio) e su questo, ha chiarito Nardella, “abbiamo contatti con soggetti privati esperti di sponsorizzazione e pubblicità. Si può prevedere la copertura di una parte rilevante con la pubblicità sui cantieri e con il naming del Padovani. Abbiamo più di un anno per vedere tutto”.

I contatti con il club viola

“Stamani ho subito chiamato il direttore generale della Fiorentina Joe Barone, l’ho informato delle novità e lui è rimasto soddisfatto. Mi ha detto ‘Siamo contenti’. Poi ridefiniremo gli aspetti tecnici. Non cerchiamo rivincite, facciamo il bene di Firenze: siamo come Sinner e non ci arrendiamo, eravamo sotto di due set e adesso siamo al quinto” ha aggiunto il sindaco Dario Nardella.

I lavori allo stadio di Firenzeinizieranno dalla curva Fiesole – ha chiarito il primo cittadino – Per il 2024-25 la Fiorentina, in caso di qualificazione alle coppe europee, continuerà a giocare al Franchi”. Sui rapporti con la società viola: “Il canone per il Franchi – ha aggiunto Nardella – sarà ulteriormente ridotto, abbiamo previsto un canone che di fatto corrisponde alle sole spese di manutenzione. Si dovrebbe aggirare intorno ai 600mila euro. Non è stato facile arrivare fin qui, noi lo abbiamo fatto per la città, per il quartiere di Campo di Marte, per i tifosi. Firenze e la Fiorentina sono un tutt’uno, non ci saremmo mai potuti perdonare di perdere 150 milioni di euro di soldi pubblici dati dalla nostra città. Rispondiamo con i fatti a tutte le critiche che abbiamo sentito in questi mesi. Pensiamo che la Fiorentina non debba essere usata politicamente ed elettoralmente da nessuno, la Fiorentina è patrimonio di tutti”.

La roadmap dei lavori allo stadio Franchi e gli Europei 2032

La prossima settimana inizierà la demolizione del tabellone del Franchi. Tra fine febbraio e fine marzo inizieranno i lavori di restauro della curva Ferrovia, per poi intensificare le operazioni. Non ci saranno costi aggiuntivi per la rimodulazione dei lavori. Mancano ancora 55 milioni. Ci stiamo lavorando, ogni cosa a suo tempo. Stiamo valutando – aggiunge – una soluzione che può includere anche l’intervento del governo”.

E sugli Europei ha aggiunto, “Ho sentito il presidente della Figc Gravina, lo chiamerò oggi stesso perché Firenze sarà certamente uno degli stadi che si aggiungerà ai tre stadi già confermati per ospitare gli Europei di calcio 2032. Sarà un altro grande successo per la nostra città”.

Tasse e investimenti: il bilancio 2024 del Comune di Firenze

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Tasse ferme, nuovi investimenti che sfiorano i 500 milioni di euro, mentre diminuiscono (di poco) gli introiti delle multe, 114 milioni contro i 115 dell’anno precedente: sono questi i numeri del bilancio di previsione 2024/2026 del Comune di Firenze. Il provvedimento con tutti i “conti” di Palazzo Vecchio è stato approvato il 29 gennaio dal Consiglio Comunale. Nonostante qualche scricchiolio per la maggioranza, non ci sono stati strappi: Italia Viva e Firenze Democratica hanno votato sì. A presentare le cifre in aula è stato l’assessore al bilancio Giovanni Bettarini.

“C’è un aumento della spesa corrente di 27 milioni di euro – ha affermato – Non abbiamo toccato tasse o tariffe ed è un dato di grande rilievo. Inoltre sul recupero dell’evasione fiscale facciamo un record con 32 milioni di euro e un aumento di 2 milioni rispetto all’anno precedente”.

Gli investimenti del bilancio 2024 del Comune di Firenze

Il capitolo più corposo del bilancio 2024 è quello che riguarda gli investimenti, con quasi 500 milioni di euro stanziati per quest’anno: la maggior vanno, 186 milioni, vanno per il trasporto pubblico locale come anche per i lavori della tramvia. 160 milioni sono destinati al settore sportivo, stadio in primis. Ci sono poi più di 18 milioni per l’edilizia residenziale pubblica e oltre 7 milioni in interventi per politiche sociali e famiglia.

“Nel bilancio abbiamo la realizzazione di nuove scuole, nuove linee tranviarie, nuove infrastrutture sportive, nuovi alloggi Erp – ha commentato Bettarini durante il suo intervento di fronte al Consiglio comunale – c’è una forte attenzione al welfare e ai problemi del momento, come la sicurezza, sulla quale investiamo 4 milioni in più”.

Tasse, Irpef e imposta di soggiorno

Nel bilancio 2024 del Comune di Firenze non ci sono modifiche sul fronte delle tasse. Per il dodicesimo anno consecutivo l’aliquota comunale dell’Irpef rimane azzerata per i redditi sotto i 25mila euro e sale allo 0,2% per quelli superiori a questa soglia. Ferme anche le tariffe dei servizi sportivi ed educativi, delle mense scolastiche, il prezzo dei biglietti dei musei civici. Le scuole dell’infanzia restano gratuite. Non ci sono variazioni per il canone suolo pubblico e l’Imu, per cui sono confermate le agevolazioni a cui si somma il rimborso totale per i proprietari di seconde case in area Unesco che rinunciano agli affitti turistici brevi (ad esempio Airbnb) optando per affitti di medio e lungo termine.

Un piccolo tesoretto, nelle previsioni del bilancio del Comune di Firenze, arriverà dalla tassa di soggiorno, che è stata aumentata l’anno scorso: si prevede un gettito di 77 milioni di euro per il 2024, circa 6 milioni in più rispetto a 12 mesi fa. Questa somma sarà investita nel contributo al trasporto pubblico locale (35 milioni), per la manutenzione del verde (8,4 milioni), la manutenzione del patrimonio storico (3,2 milioni), per i servizi museali (1 milione e mezzo) e la parte restante in eventi e cultura. 32 milioni si prevede arriveranno dalla lotta all’evasione fiscale e 114 milioni dalle multe.

La tramvia in piazza della Libertà: come sarà la zona dopo i lavori

I lavori della tramvia stanno ridisegnando piazza della Libertà, un punto cruciale del traffico che in futuro diventerà anche un importante snodo dei binari, dove la linea 2 incrocerà la 3 diretta a Firenze sud. Una volta che saranno conclusi i cantieri, un anello di rotaie circonderà tre quarti della piazza con due fermate, una vicino al Parterre e l’altra di fronte ai portici delle Poste, che fungerà un domani da “capolinea” della T3. Negli interventi in corso per la tratta Fortezza-San Marco (la cosiddetta Vacs, variante al centro storico) sono infatti comprese alcune opere preventive della linea 3, incluse il tracciato all’inizio di viale Don Minzoni.

Come cambia Piazza della Libertà con le nuove linee della tramvia

La rivoluzione del traffico in piazza della Libertà è scattata da tempo, prima per spostare le tubature, poi per i lavori veri e propri della tramvia. Qui i binari arrivano da viale Lavagnini per poi costeggiare la piazza pedonale, passare davanti all’arco di trionfo e infine girare sull’altro lato corto della piazza e in viale Matteotti.

Un braccio ferrato “taglierà” la carreggiata proveniente da viale Lavagnini e diretta su viale Matteotti, per consentire ai convogli della linea Fortezza-piazza San Marco di attraversare il viale dirigendosi in via Cavour, mentre l’altro “ramo” interesserà per ora solo l’inizio di viale Matteotti (dove è scattato il cantiere lo scorso 19 gennaio). Per la variante al centro storico i binari saranno posati fino all’incrocio con via Frà Bartolomeo e via La Marmora. Da quest’ultima strada arriveranno i convogli provenienti da piazza San Marco. In futuro le rotaie dall’inizio di viale Matteotti proseguiranno verso i viali di circonvallazione, ma questo è un altro progetto, quello per la linea 3 della tramvia.

Due fermate della tramvia in piazza della Libertà

Con i lavori in corso vengono create due nuove fermate della tramvia in piazza della Libertà: lo stop “Parterre” della linea Fortezza-San Marco e la fermata “Libertà” per la linea 3. In entrambi i casi dal progetto sono state stralciate le pensiline a seguito del no della Soprintendenza: non ci saranno tettoie per il riparo dei passeggeri.

La fermata Parterre è proprio di fronte all’arco di trionfo dei Lorena e il marciapiede per i passeggeri verrà collocato in mezzo al binario di andata e a quello di ritorno, un po’ come succede per la linea 1 in via dello Statuto. Questo stop sarà servito della linea 2 della tramvia, che una volta conclusi i lavori alla variante al centro storico, da piazza della Libertà proseguirà verso la Fortezza, imboccherà viale Lavagnini, arriverà in piazza della Libertà per dirigersi in via Cavour e piazza San Marco. Poi tornerà indietro da via La Pira e via La Marmora.

La fermata “Libertà” è in via di realizzazione nel mezzo della carreggiata tra la piazza e i portici dove si trovano le Poste (ossia il lato corto della piazza verso il quadrante viale Don Minzoni – viale Matteotti). I marciapiedi per l’attesa sono previsti da un lato e dall’altro dei binari. Questo diventerà inizialmente il capolinea della linea 3 verso Bagno a Ripoli e successivamente sarà una fermata della tracciato esteso che proseguirà in viale Don Minzoni per servire Campo di Marte e Rovezzano.

I binari in viale Don Minzoni

L’altra novità portata dalla variante al centro storico della tramvia riguarda infatti la zona tra piazza della Libertà e viale Don Minzoni. Tra via Antonio Giacomini e viale Don Minzoni sono previsti 2 i binari (uno di andata e uno di ritorno) sul lato della carreggiata che guarda via Pier Capponi e via Leonardo da Vinci. In corrispondenza di quest’ultima viene realizzato uno scambio: i binari serviranno per consentire ai convogli provenienti da piazza della Libertà di modificare il senso di marcia, mentre un domani questo percorso monco si aggancerà alla linea 3.2.2 verso Campo di Marte e Rovezzano.

Cosa cambierà per il traffico

Dunque la linea 3 della tramvia e il tracciato per piazza San Marco impatteranno anche sulla viabilità in piazza della Libertà. Per chi proverrà da viale Lavagnini, diretto verso viale Matteotti, rimarranno due corsie con un doppio semaforo: uno in corrispondenza di via Cavour e l’altro (già esistente) all’incrocio con via La Marmora. Serviranno a far passare i tram diretti e provenienti dal centro.

Nell’altra direzione, in viale Matteotti, ci saranno due corsie dirette in piazza della Libertà, che in corrispondenza della piazza diventeranno tre. Chi arriverà invece da via Lorenzo Il Magnifico (l’attuale percorso per raggiungere piazza della Libertà dalla Fortezza) avrà due corsie in piazza della Libertà (più uno slargo per la fermata dei bus davanti al Parterre) per poi proseguire verso viale Don Minzoni o via Pier Capponi. Inoltre sono previste due corsie, una per le macchine e una preferenziale per i bus, che costeggeranno la piazza dal lato di Porta San Gallo per dirigersi verso l’incrocio con viale Don Minzoni. Il punto nodale per il traffico, in piazza della Libertà, sarà proprio la zona dove i binari della tramvia incroceranno i flussi di traffico provenienti da viale Matteotti e da via Lorenzo Il Magnifico.

Mappa tramvia piazza libertà
La planimetria di piazza San Marco (fonte: documentazione tecnica della linea 3.2.1, qui il pdf)

Per approfondire

Gli altri articoli utili sull’argomento:

Sul sito del Comune si trova tutta la documentazione tecnica.

Quando ci sono le elezioni europee 2024 in Italia e chi può votare

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Le elezioni europee 2024 saranno un test importante proprio quando in Italia si vota anche per altre importanti tornate. Siamo appena entrati in un anno di consultazioni. Tra l’inverno e la primavera si terranno le regionali in 5 territori (Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Sardegna e Umbria). Ci saranno poi le comunali, che riguarderanno tra gli altri sei capoluoghi di regione (Firenze, Bari, Cagliari, Campobasso, Perugia e Potenza). Ma vediamo cosa c’è da sapere sulle elezioni europee 2024: quando sono state fissate, chi può votare, come farlo e quante preferenze si possono dare.

Quando ci sono le elezioni europee in Italia: la data dell’election day

Il Consiglio dell’Ue ha fissato un intervallo di giorni all’interno del quale si posso svolgere le elezioni europee 2024, ma sono i singoli Paesi membri a scegliere esattamente quando si va alle urne. Il periodo, indicato all’unanimità, va dal 6 al 9 giugno. I primi a tracciare una X sulla scheda saranno i cittadini dei Paesi Bassi (6 giugno), seguiti da Repubblica Ceca (7-8 giugno). In Italia si voterà, secondo il decreto approvato dal Consiglio dei ministri il 25 gennaio, per le elezioni europee nel weekend del 9 giugno 2024, quando si andrà alle urne anche per le amministrative in 3.700 Comuni e con la possibilità di accorpamento nell’election day anche delle regionali (non si voterà il lunedì):

  • Elezioni Europee 2024 – si vota sabato 8 giugno dalle ore 14 alle 22 e domenica 9 giugno dalle 7 alle 23;
  • Elezioni comunali 2024 – si vota contemporaneamente alle europee sabato 8 giugno dalle ore 14 alle 22 e domenica 9 giugno dalle 7 alle 23;
  • Elezioni regionali 2024 – le regioni a statuto ordinario in scadenza, Piemonte e Basilicata, potranno decidere l’accorpamento delle consultazioni con le europee e le comunali l’8 e 9 giugno.

Lo spoglio per le europee dovrà iniziare contemporaneamente in tutti i Paesi alle ore 23 di domenica 9 giugno. Per le elezioni europee si vota ogni 5 anni, l’ultima consultazione si è tenuta nel maggio 2019.

Elezioni europee: chi può votare  e cosa si vota

I cittadini italiani (e quelli europei con residenza legale in Italia) che hanno compiuto 18 anni alla data dell’8 giugno 2024 possono votare alle elezioni europee. È necessario presentarsi al seggio con un documento di identità valido e con la tessera elettorale. Anche i cittadini europei residenti in Italia possono votare per il proprio Paese di appartenenza, registrandosi in anticipo con una richiesta al sindaco del Comune di residenza. Durante questa consultazione in Italia saranno scelti i 76 deputati nazionali dell’europarlamento, che conta in tutto 720 membri. Come succede per le politiche nazionali, non si vota direttamente il presidente della Commissione europea, che viene invece eletto dall’Europarlamento a maggioranza assoluta, in base al candidato indicato dagli Stati membri, tenendo conto dei risultati dello spoglio delle schede.

Come votare: quante preferenze si possono dare alle elezioni europee?

Per le europee il sistema elettorale è di tipo proporzionale, ossia i seggi in Parlamento sono assegnati in modo da assicurare alle diverse liste e ai diversi partiti che hanno presentato candidati un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti. La soglia di sbarramento è del 4%: chi non raggiunge questa percentuale, non entra in Parlamento. In Italia le elezioni europee 2024 prevedono la possibilità di dare fino a 3 preferenze per i candidati di una stessa lista/partito, ma con la regola dell’alternanza di genere. Nel caso si esprimano due o tre preferenze, almeno un candidato deve essere di genere diverso (ad esempio si possono votare due uomini e una donna oppure due donne e un uomo o ancora un uomo e una donna). È  possibile esprimere anche una sola preferenza.

L’Italia è divisa in 5 circoscrizioni:

  1. Italia Nord-occidentale (Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria e Lombardia);
  2. Italia nord-orientale (Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna);
  3. Italia centrale (Lazio, Umbria, Marche e Toscana);
  4. Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria);
  5. Isole (Sardegna e Sicilia).

Le liste ufficiali dei candidati per ciascuna circoscrizione saranno pubblicate nei prossimi mesi.

Compenso maggiorato per gli scrutatori alle elezioni europee e amministrative

Nei prossimi mesi i Comuni attiveranno le procedure per nominare gli scrutatori che lavoreranno nei seggi per le elezioni europee dell’8-9 giugno 2024, il cui compenso è fissato a livello nazionale.  Secondo il decreto legge del 25 gennaio, l’onorario sarà maggiorato rispetto al normale del 30%, visto la difficoltà a reclutare i componenti dei seggi. Per le cifre precise bisognerà comunque attendere la circolare del Dipartimento per gli affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno.

Intanto si possono fare delle stime in base al vecchio tariffario, incrementato di un terzo. Per le elezioni europee 2024 ogni scrutatore riceverà un “rimborso” non tassato pari a 124,80 euro per tutte le giornate (quindi anche per i preparativi delle urne, che in genere vengono effettuati nella giornata immediatamente precedente alle votazioni). Ai presidenti di seggio in passato era riconosciuto un gettone di presenza di 120 euro, che quest’anno sale a 156 euro. Nell’eventualità di concomitanza con le elezioni comunali, il compenso cresce a 157,30 euro per gli scrutatori e a 204,10 per i presenti di seggio. Con le circoscrizionali/di quartiere il rimborso raggiungerà i 189,80 euro per i primi e 254,20 per i secondi.

Maggiori informazioni

Tutti i dettagli sono disponibili sul sito del Parlamento europeo, dove saranno pubblicati anche i risultati delle elezioni.