martedì, 20 Maggio 2025
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La Misericordia di Firenze celebra San Sebastiano

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Giovedì 20 gennaio, in occasione di San Sebastiano, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha ricevuto dalla Misericordia di Firenze il tradizionale pane benedetto.

San Sebastiano, la tradizione dei panelli benedettini

Per la prima volta in 1500 anni tutte le funzioni pubbliche per la celebrazione di San Sebastiano patrono del Sodalizio sono annullate.

Una tradizione secolare che risale al 1581, anno in cui si stanziarono i  fondi “per 150 picce di panellini a Simone fornaio del campanile”. L’obiettivo era distribuirli in segno di carità ai bisognosi e ai sofferenti.

Tra le celebrazioni annullate a causa della situazione pandemica c’è anche la distribuzione dei “panellini benedetti”. I panellini benedetti sono simbolo di fede, di amore verso il prossimo e di vicinanza alla città. I fiorentini, che sentono questa tradizione, negli anni si sono recati in una delle sedi della Misericordia di Firenze, oltre che in piazza Duomo, a ritirare i panellini. Solo nel 2019, ne sono stati distribuiti 20 quintali.

La Misericordia di Firenze e San Sebastiano

“Questi ultimi due anni sono stati estremamente impegnativi e di grande sofferenza per molti dei nostri concittadini e per la stessa Misericordia” – dice Giovangualberto Basetti Sani, Provveditore della Misericordi di Firenze. “Anche a malincuore ci vediamo costretti a cancellare le tradizionali celebrazioni tanto care alla città perché sappiamo che limitare i contatti non essenziali sia l’unico modo per uscire al più presto dalla Pandemia”

Quest’anno, impossibilitata a distribuire i panellini benedetti alla popolazione, la Misericordia di Firenze ha deciso di consegnarne uno al Primo cittadino Dario Nardella. Il panellino, benedetto da S.E. Cardinale Giuseppe Betori, diventa un gesto simbolico nei confronti dei fiorentini affezionati a questa tradizione.

“Il pane benedetto di San Sebastiano che mi è stato consegnato, e che ho ricevuto con grande piacere e onore, è un dono simbolico a tutti i fiorentini” – ha detto il sindaco Dario Nardella – “che oggi, per il secondo anno consecutivo a causa della pandemia, non potranno avere nelle loro case, come da tradizione, i panellini benedetti.

 

 

Die Fledermaus al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

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Al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino torna “Die Fledermaus” l’operetta di Johann Strauss jr, diretta dal maestro Zubin Mehta, con due recite tra il 21 e 23 gennaio 2022. Cancellate invece le prime due date de “Lo sposo di tre e marito di nessuna”.

Al Teatro del Maggio musicale “Die Fledermaus”

L’opera “Die Fledermaus” (“Il Pipistrello”) di Johann Strauss jr. torna dopo anni sul palco del Teatro del Maggio, con la direzione di Zubin Mehta. L’ultima rappresentazione nel teatro fiorentino risale al 2015). L’allestimento è in coproduzione con lo Staatstheater am Gärtnerplatz di Monaco di Baviera.

Die Fledermaus, viene spesso considerata un’operetta, anche se questo termine potrebbe andargli stretto. Il capolavoro di  Johann Strauss jr, uno dei più noti padri del valzer, mette insieme il brio,  la malizia, la leggerezza, le melodie, la parodia dell’opera “seria”, la danza, l’eleganza e l’umorismo.

Zubin Mehta è affiancato dal maestro del coro Lorenzo Fratini in una produzione che vedre il ritorno della Compagnia Nuovo BallettO di ToscanA diretta da Cristina Bozzolini. Alla regia troviamo di Josef Ernst Köpplinger, mentre le scene sono curate da Rainer Sinell.

Die Fledermaus, tutti i protagonisti al Teatro del Maggio

Il fulcro dell’opera in scena al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, ruota attorno alla festa organizzata dal Principe Orlofsky alla quale i protagonisti desiderano partecipare. Per raggiungere i loro scopi tutti devono ricorrere alla menzogna, anche chi non vorrebbe. Ma una festa è pur sempre una festa e dall’obnubilamento dei fiumi dell’alcool risulta chiara una cosa, meglio dimenticare, anche se momentaneamente, piuttosto che accettare l’inevitabile.

Data la difficoltà vocale di quest’opera, è stato chiamato un cast d’eccellenza. Markus Werba veste i panni di Gabriel von Eisentstein, Olga Bezsmertna è Rosalinde, il tenore greco Alex Tsilogiannis è Alfred,  Regula Mühlemann veste i panni di Adele, Reinhard Mayr è invece  Frank.

Die Fledermaus va in scena questo weekend nella sala principale venerdì 21 gennaio ore 20:00 e domenica 23 gennaio ore 15:30. I biglietti sono disponibili sul sito web del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

Cancellate le recite de “Lo sposo di tre e marito di nessuna” l’opera buffa di Luigi Cherubini

Le due recite previste tra il 22 e il 24 gennaio de “Lo sposo di tre, e marito di nessuna“, opera buffa di Luigi Cherubini, sono state cancellate per la presenza di alcuni positivi tra gli artisti della compagnia, ha comunicato il Maggio Musicale Fiorentino. Gli spettacoli in programma il 4 febbraio alle ore 20, il 6 febbraio alle ore 15.30 e l’8 febbraio alle ore 20, nel nuovo auditorium “Zubin Mehta”, al momento sono confermate.

Green pass, da quando serve per andare alle Poste e negli uffici pubblici

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Con il decreto legge approvato il 5 gennaio 2022, cambiano le regole sull’obbligo di green pass per andare agli sportelli di Poste Italiane e per l’accesso agli uffici pubblici e alle filiali delle banche, anche come semplici utenti. Ma le novità sono scattate da subito. Il governo ha previsto un periodo transitorio per permettere ai vari enti di adeguarsi alla nuova normativa e prevedere controlli. Quindi da quando serve il green pass per andare alla Posta, per entrare negli uffici della pubblica amministrazione o per recarsi in banca e quali sono le deroghe?

A gennaio 2022 non serve il green pass per andare alla Posta o in banca

Fino al 31 gennaio 2022 le regole per l’accesso agli uffici pubblici, alle banche e agli sportelli di Poste Italiane restano quelle previste dai precedenti decreti Covid e quindi non è obbligatorio il green pass base, in tutte le fasce di rischio (zona bianca, gialla, arancione, rossa). Si può entrare liberamente, rispettando le norme anti contagio: ingressi contingentati, distanza di sicurezza di almeno un metro dalle altre persone, mascherina obbligatoria dai 6 anni in su.

Fino al 31 gennaio 2022 gli utenti non devono avere il certificato verde per usufruire di questi servizi, mentre per i lavoratori pubblici e privati, compresi quelli degli uffici della pubblica amministrazione, postali e delle banche, resta in vigore l’obbligo del pass base.

Ricordiamo che dal 15 febbraio 2022 per i lavoratori over 50 è prevista un’ulteriore stretta con l’obbligo di super green pass, secondo quanto stabilito dal decreto Covid approvato il 5 gennaio.

Green pass per l’accesso agli uffici pubblici e agli sportelli di Poste Italiane: quando cambia la normativa

Il quadro delle regole cambia nel secondo mese dell’anno. Secondo quanto previsto nel decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri alla vigilia dell’Epifania, dal 1° febbraio 2022 per andare alla sportello postale, accedere negli uffici pubblici, entrare in banca o negli uffici di servizi finanziari sarà obbligatorio il green pass base, che si ottiene facendo un tampone. Il test rapido vale 48 ore, quello molecolare 72 ore. Le norme varranno indipendentemente dal colore della propria regione (zona bianca, gialla, arancione, rossa).

Anche chi ha il super green pass, e quindi è vaccinato o guarito negli ultimi 6 mesi, non sarà soggetto a restrizioni e quindi potrà usufruire dei servizi agli sportelli di Poste Italiane, degli istituti bancari e degli uffici pubblici, dall’anagrafe all’Urp, mostrando il QR code. Per i cittadini non vaccinati o non immunizzati ci sarà l’opzione del tampone oppure si potranno usare i servizi online. Ma si può andare alla Posta per il ritiro della pensione, a febbraio, senza mostrare il green pass base? No, il governo alla fine non ha inserito questa eccezione nel nuovo Dpcm sui negozi e servizi essenziali.

Il green pass per parrucchieri, negozi e supermercati: le regole

Gli uffici pubblici, postali e bancari non sono gli unici interessati dalle nuove restrizioni anti-Covid. In particolare dal 20 gennaio 2022 per andare dal parrucchiere o dall’estetista è necessario il green pass base, mentre dal 1° febbraio il certificato verde che si ottiene con il tampone sarà obbligatorio anche per l’acceso ai negozi.

Faranno eccezione solo quelle attività che vendono beni di prima necessità oppure che offrono servizi essenziali: qui la lista dettagliata. In particolare il green pass non servirà per andare a fare la spesa al supermercato, per accedere a negozi alimentari o per andare in farmacia.

Campo di Marte, via Mannelli diventa più verde con 25 alberi anti-caldo

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A Firenze, l’area di via Mannelli, vicino alla ferrovia di Campo di Marte, diventa più verde  con 25 nuovi alberi per compensare l’isola di calore, migliorare il microclima e creare spazi vivibili dai cittadini con l’incremento del patrimonio arboreo.

La decisione è stata presa dalla Giunta di Palazzo Vecchio, su proposta dell’assessore all’ambiente Cecilia Del Re: è stato approvato il progetto definitivo da 280mila euro, da finanziare attraverso le monetizzazioni dovute dal privato per la trasformazione dell’ex tipografia all’incrocio con via Andrea del Castagno.

L’oasi verde di via Mannelli, a Campo di Marte

L’intervento prevede riqualificazione di questa zona del Quartiere 2, attraverso la sostituzione e l’incremento del patrimonio arboreo, in particolare lungo la tratta ferroviaria Firenze-Roma aumentando l’ombreggiamento e l’accessibilità pedonale, anche nella prospettiva di un adattamento ai cambiamenti climatici in atto.

Saranno messi a dimora alberi di alto fusto di varie specie e varie altezze a maturità, in grado di migliorare il microclima e l’aspetto paesaggistico del contesto. Grande attenzione all’area di piazza Vasari: l’obiettivo è diminuire l’isola di calore dovuta alla mancanza di alberature.

Nuova accessibilità

Come evidenziato dall’assessore Del Re l’intervento è anche un modo per dare nuova accessibilità e opportunità di fruizione ai cittadini mettendo a disposizione aree ombreggiate, passaggi pedonali e punti di sosta verdi con aiuole, siepi e arredi urbani.

Lavoro, Autolinee Toscane assume 200 autisti. Come candidarsi

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Autolinee Toscane, società che gestisce il trasporto pubblico locale in tutta la regione, apre le assunzioni per 200 autisti che andranno a incrementare l’organico nelle varie zone della Toscana. Un problema, quello della carenza di conducenti, presente da novembre e che oggi è aggravato dalla situazione pandemica.

Al momento più di 552 autisti sono impossibilitati a recarsi a lavoro per cause direttamente o indirettamente legate al Covid.

Lavoro: assunzioni in Autolinee Toscane, la piattaforma per le candidature

Dopo l’apertura delle prime 200 assunzioni sono arrivate più di 900 candidature per il ruolo di autista e in molte di queste mancavano gli elementi necessari per stilare la graduatoria definitiva. In numerosi casi, comunica l’azienda, non sono stati presentati i documenti necessari, come patenti e certificati.

Per rendere le assunzioni più veloci, Autolinee Toscane ha aperto un portale (questo il link diretto) dove chiunque, anche chi si è già proposto via mail, può inviare la sua candidatura come autista. L’azienda offre contratti a tempo determinato per un anno, ma che potranno essere stabilizzati in futuro.

Cosa serve per candidarsi come autisti

Le candidature sono aperte senza limiti di età. All’interno del portale si potranno dichiarare tutti i dati anagrafici ed allegare la patente D-D/E insieme al CQC (certificato di qualificazione) necessari per svolgere questo lavoro.

Attraverso i dati forniti e i due test psicoattitudinali, Autolinee Toscane procederà a stilare una prima graduatoria entro una settimana. Anche dopo la pubblicazione dei vincitori la piattaforma per inviare le candidature resterà aperta. Seguiranno i colloqui in presenza, fatti davanti ad una commissione interna all’azienda, e i “promossi” potranno effettuare le ultime prove sul campo, guidando i mezzi.

Autolinee Toscane si impegna ad arrivare a 300 nuovi assunti entro la primavera 2023, partendo dalla selezione di chi si è candidato in questa prima battuta, attraverso il portale.

Mai mute, alla Compagnia la rassegna di cinema e dialoghi femministi

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Cinque appuntamenti, da gennaio a maggio, per parlare di cinema e femminismi in cui ogni appuntamento affronterà un tema diverso, dalla transessualità allo sport fino alle pioniere della musica. Al via a Firenze “Mai Mute” la rassegna ideata da CinematograFica che si terrà al Cinema la Compagnia.

“Indianara”, il primo incontro della rassegna al Cinema la Compagnia

Il primo evento del format “Mai Mute” si svolgerà giovedì 20 gennaio negli spazi del Cinema la Compagnia, con la proiezione di INDIANARA di Aude-Chevalier Beaumel e Marcelo Barbosa. Il documentario, ripreso dalla sezione Acid di Cannes 2019, affronta il tema della lotta politica da parte della comunità trans in Brasile attraverso il cinema.

La protagonista, Indianara Siqueira, lotta per la sopravvivenza della comunità transessuale fondando lei stessa un rifugio, Casa Nem. Questo è solo uno dei luoghi in cui si fa la rivoluzione, le strade e le manifestazioni e la propria casa diventano i palchi prediletti della rivoluzionaria Indianara.

Prima della proiezione ci sarà il talk “Voci contro il sistema: siamo già qua!” dedicato alla comunità trans in Italia. Parteciperanno Kali Swaid, attivista, e le portavoci di Casa Marcella Di Folco”, prima casa rifugio in Italia per persone trans, vittime di discriminazioni e violenze, che fornisce sostegno materiale, aiuto nella ricerca del lavoro e nell’accesso ai servizi sociali e sanitari.

Gli altri incontri della rassegna “Mai Mute”

Questo il programma delle prossime date di “Mai Mute” al cinema la Compagnia di Firenze:

  • 24 febbraio 2022: Se ci ascolti non è solo rumore
  • 24 marzo 2022: Non sul mio corpo
  • 21 aprile 2022: Prendere parola per rifare il mondo
  • 19 maggio 2022: Bravə anche a fischiare

Orari e prezzi

Giovedì 20 gennaio, il talk “Voci contro il sistema: siamo già qua!” inizierà alle ore 19:00 con ingresso libero, mentre la proiezione di INDIANARA è prevista per le ore 21:00, il costo del biglietto è di 5 euro acquistabile sul sito del Cinema la Compagnia.

Per le altre date della rassegna, ancora in fase di definizione, controllare sempre la pagina web del Cinema la Compagnia.

“Seduzione”: agli Uffizi in mostra le creature fantastiche di Vanmechelen

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Arriva alla Galleria degli Uffizi la mostra dell’artista belga Koen Vanmechelen, “Seduzione”: le sue creature fantastiche sono visitabili fino al 20 marzo 2022 all’interno del museo più importante di Firenze.

Le creature fantastiche di Koen Vanmechelen alla Galleria degli Uffizi

“Seduzione” è il titolo dell’evento che inaugura la stagione espositiva 2022 degli Uffizi, 30 creature fantastiche che si rifanno ai temi dell’evoluzione e dell’ibridazione, tutte realizzate specificamente per gli ambienti del museo. Enormi iguana cornute, una tigre rossa nel bel mezzo della sala della Niobe, una Medusa dalla testa costellata di zanne e becchi appuntiti.

La nuova mostra pone le creature fantastiche dell’artista all’interno del percorso espositivo in dialogo con le opere della Galleria delle Statue e delle Pitture. Queste creazioni ruotano sui concetti di ibridazione delle specie animali e vegetali, e sulla contaminazione delle varie forme d’arte, mettendo al centro concetti che sono da sempre il grande punto interrogativo dell’uomo: vita-morte, umano-divino, terreno-spirituale. Allo stesso tempo affrontano temi di attualità come identità, diversità, globalizzazione e diritti umani.

“Le opere di Vanmechelen sembrano inserirsi spontaneamente tra quelle della collezione storica – spiega il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt – creano degli ibridi tra il modello antico e lo sviluppo contemporaneo”.

mostra uffizi creature fantastiche

Le opere in mostra agli Uffizi

Nei corridoi del secondo piano, tra le statue classiche, prende posto la serie Temptation, formata da sculture raffiguranti imperatori, eroi e divinità su cui sono stati innestati oggetti organici, sfidando la razionalità dello spettatore.

Tra le opere di Koen Vanmechelen in mostra agli Uffizi, Domestic Violence raffigura una tigre rossa adagiata su un tappeto di piume di pollo ed è in completo contrasto con la sala dei Niobidi in cui si trova, intitolata al gruppo scultoreo ellenistico. Proprio sul contrasto tra razionale e irrazionale, tra aspettato e inaspettato, gioca l’artista belga nel suo autoritratto Ubuntu, che lo vede nelle vesti di uno sciamano. Concludono la mostra la coppia di Meduse ibride in marmo e vetro, posizionate nella principale delle sala dedicata a Caravaggio.

Orari e prezzi

La mostra “Seduzione” di Koen Vanmechelen è visitabile fino al 20 marzo 2022 negli stessi orari di apertura degli Uffizi, dal martedì alla domenica dalle 8:15 alle 18:30. E’ compresa nel biglietto di ingresso al museo.

Ricordiamo che per entrare all’interno della Galleria, come negli altri luoghi d’arte della città, è richiesto il “Green Pass rafforzato”, ovvero per i vaccinati o i guariti. Qui la nostra guida alle mostre in corso a Firenze nel mese di gennaio.

Sant’Agata, la santa degli incendi (a Firenze)

Il 5 febbraio si ricorda la nascita di Sant’Agata (il cui nome deriva dal greco Agathe, la buona), vergine e martire siciliana del III secolo, e in quell’occasione era consuetudine a Firenze fare due processioni per invocare protezione contro il flagello degli incendi, frequenti nelle città di allora le cui costruzioni erano in gran parte di legno.

Sant’Agata era noto, del resto, essere particolarmente invocata a Catania contro le eruzioni dell’Etna e dal Medioevo, eletta addirittura protettrice di qualsiasi incendio. Infatti era logico pensare che, proteggendo dal fuoco incandescente della lava del vulcano, a maggior ragione poteva farlo per qualsiasi tipo d’incendio.

Il culto di Sant’Agata a Firenze e le due processioni

Museo dell’Opera del Duomo: Immagine processionale di Sant’Agata

Le due processioni fiorentine con le croci benedette portate a spalla, avevano pertanto luogo: la prima con il clero della Cattedrale che percorreva i quartieri soffermandosi brevemente in determinati punti per lasciarvi le croci a protezione, appunto, dal fuoco violento. Sappiamo, ad esempio, che nel quartiere di Santo Spirito la croce veniva collocata sopra l’architrave di una nota spezieria posta subito sceso il Ponte Vecchio, all’inizio di Borgo San Jacopo; in quello di Santa Croce all’angolo dell’attuale Via dei Calzaioli con Piazza della Signoria; in quello di Santa Maria Novella, sull’architrave della bottega di un maniscalco fra l’odierna Piazza Goldoni e l’inizio di Via del Moro; in quello di San Giovanni, infine, veniva posta alla Colonna di San Zanobi in Piazza del Duomo, davanti alla porta nord del Battistero.

La seconda processione, molto più breve, muoveva dal convento delle Suore Benedettine di Sant’Agata, situato in Via San Gallo – a lato dell’ingresso di quello che un tempo era l’Ospedale Militare – e percorreva alcune strade limitrofe lasciando le croci benedette, una alla Porta San Gallo, una allo Spedale di San Giovanni Battista, detto di Bonifazio in Via San Gallo – adesso sede della Questura Centrale – e un’ultima sul muro dell’orto annesso al loro convento.

Sant’Agata, la martire (dimenticata) degli incendi

Superfluo dire che ambedue le processioni richiamavano lungo i rispettivi percorsi, un gran numero di devoti che speravano così, dopo aver invocato la celeste protezione della santa, l’allontanamento dal flagello degli incendi. La devozione dei cittadini verso questa tradizionale cerimonia religiosa andò lentamente affievolendosi finché, sul finire del 1600, fu abolita definitivamente e delle processioni di Sant’Agata si è ora perduto perfino il ricordo!

Vaccini, aperto il nuovo hub di Grassina: dove si trova e come arrivare

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È entrato in funzione il nuovo hub vaccinale di Grassina, negli spazi messi a disposizione dal circolo Acli presente nella frazione di Bagno a Ripoli (Firenze). La struttura si aggiunge agli altri punti per i vaccini attivati nelle ultime settimane dalla Regione Toscana e al camper “Giovanisì vaccinano” che in queste settimana fa tappa davanti alle scuole fiorentine.

Il nuovo hub vaccinale di Grassina, alle porte di Firenze: come fare la prenotazione

Anche i cittadini di Firenze residenti nella zona sud della città hanno a disposizione il nuovo hub vaccinale di Grassina: il centro è aperto 6 giorni su 7 (il giorno di chiusura è il venerdì), e ha a disposizione 700 dosi giornaliere.

Il sabato è dedicato esclusivamente alle vaccinazioni ai bambini in età 5-11 anni con una potenzialità di 350 dosi giornaliere. Per l’organizzazione della struttura sono state coinvolte alcune realtà locali come la Croce Rossa di Bagno a Ripoli, la Fratellanza Popolare di Grassina e la Misericordia di Antella, che si occupano dell’accoglienza dei cittadini. L’Asl, il Comune di Bagno a Ripoli e la Società della Salute fiorentina sud est hanno invece curato l’allestimento e l’organizzazione degli spazi dedicati alle vaccinazioni.

Per fare la prenotazione della prima o terza dose presso l’hub di Grassina è possibile collegarsi al portale regionale “Prenota Vaccino”.

nuovo hub vaccinale Grassina

Fra le 600 persone già prenotate per la prima giornata di somministrazioni, il 17 gennaio, la prima ad inaugurare gli spazi è stata Margherita, under 18, che accompagnata dalla madre ha ricevuto la sua dose di vaccino. “La Toscana non si ferma. Continuiamo ad aprire hub vaccinali per ampliare il più possibile la somministrazione di dosi alla popolazione toscana, dai più piccoli agli adulti”, ha commentato il presidente della Regione Eugenio Giani.

Come arrivare al centro vaccinale

L’Hub vaccinale di Grassina si trova in via San Michele a Tegolaia 1/A.

Come raggiungerlo con i mezzi pubblici: 

  •  Linea 31 del trasporto urbano della città di Firenze alla fermata Chiantigiana 15 direzione Chiantigiana
  • Linea 31, alla fermata Chiantigiana 18 direzione Firenze.
  • Per il trasporto extraurbano utilizzare la Linea 365 A.

Come raggiungerlo in automobile:

Raggiungere il parcheggio di via San Michele a Tegolaia, oppure il parcheggio della Casa del Popolo di Grassina in via Bikila (collegamento attraverso passaggio pedonale lungo percorso ciclabile); piazza Umberto I; parcheggio di via Costa al Rosso.

A Firenze 25 nuove pietre d’inciampo, in ricordo delle vittime della Shoah

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A Firenze 25 pietre d’inciampo, tra oggi e giovedì, per ricordare le vittime delle deportazioni naziste e fasciste nei luoghi dove vissero. Le targhe in ottone sono realizzate dall’artista tedesco Gunter Demnig: sono incastonate su cubetti di cemento che vengono incassati nel selciato di fronte all’ultima abitazione della vittima.

Dove si trovano le 25 nuove pietre d’inciampo

Il programma di oggi è iniziato in via delle Oche 11 con la posa della pietra in ricordo di Diodato Gastone Sadun. Tra gli appuntamenti quelli in via degli Speziali 3 (la pietra dedicata a Angela Todesco Benedetto), piazza Santo Spirito 9 (per commemorare Rudolf Levy), in via Mannelli 25 (Archimede Piani), via Capo di Mondo 50 (in ricordo di Oliviero Della Torre, Anna Lina Fiano, Massimo Della Torre, Manlio Della Torre), via Manin 3 (Annetta Disegni Vogelmann e Sissel Vogelmann). Ultimi due appuntamenti della giornata in via Masaccio 76 (in ricordo di Gina Cave Bondì, Elena Segré, Giulio Segré, Lidia Segré) e in via Duprè 51 (Leone Camerino).

Giovedì 20 gennaio sono in programma sei cerimonie in altrettanti luoghi della città. Si inizia alle 9.30 in via Giampaolo Orsini 51 con la pietra dedicata a Bruno Baldini; alle 10.30 sarà la volta della pietra di Corso Italia 19 (in memoria di Gastone Volterra); alle 11.30 appuntamento in via Fratelli Rosselli 78 (saranno ricordati Alberto Guetta e Pierluigi Guetta) e alle 12.30 in via Alamanni 9 (Piero Viterbo). Alle 14 saranno sistemate le pietre in piazza Vieusseux (dedicate a Enrico Castelli e Olga Renata Castelli) e alle 15 ultima cerimonia in via Trieste 20 (Elena Calò e Ernesto Calò).

L’iniziativa

L’iniziativa fa parte del progetto voluto dalla Comunità ebraica di Firenze e dal Comune e varato nel 2019. In questi giorni saranno presenti i familiari delle vittime, i rappresentanti di Aned, Anni e Museo della Deportazione di Prato. A livello politico prenderanno parte alle varie cerimonie l’assessore comunale alla cultura della memoria e toponomastica Alessandro Martini e l’assessore regionale alla cultura della memoria Alessandra Nardini.