venerdì, 9 Maggio 2025
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Vacanze di Natale 2020: il calendario di chiusura della scuola

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Chiusura della scuola e feste, anche in un anno complesso come il 2020 non manca il desiderio di pensare alle vacanze di Natale. Sembra il titolo di uno dei film di Carlo Vanzina, e invece quest’anno le “Vacanze di Natale” non avranno il sapore della commedia. Le scuole chiuderanno come di consueto, la didattica a distanza e quella in presenza verrà sospesa e si avrà tempo per trascorrere del tempo con la propria famiglia.

Vacanze di Natale 2020, ecco il calendario di chiusura della scuola

Il calendario scolastico – che comprende tutte le scuole di ordine e grado – prevede che in Toscana le lezioni si interromperanno il 23 dicembre 2020 e ricominceranno giovedì 7 gennaio 2021, subito dopo l’Epifania. E cosa cambierà con il dpcm che entrerà in vigore il 3 dicembre e cosa si potrà fare, a parte passare più tempo con i propri congiunti? Niente feste private, piste da sci chiuse e divieto di spostamento verso le secondo case proprio nei giorni che precedono il 25 dicembre e fino al 6 gennaio compreso, queste alcune delle disposizioni previste per evitare occasioni di eccessivo assembramento e l’arrivo di una terza ondata ad inizio 2021.

Natale 2020, cosa si può fare?

Quindi vacanze sì, ma in tono minore, come si confà ad un anno fuori dall’ordinario come quello che stiamo vivendo. Uno stop ci sarà ma non equivarrà ad una tregua dalle attenzioni tese ad evitare il contagio. L’invito sarà comunque quello di passare in casa il più tempo possibile ed evitare incontri superflui. Un Natale in tono minore dunque, ma non necessariamente peggiore degli altri. Soprattutto per i più piccini che, come spiega la psicologa dell’Ospedale pediatrico Meyer Francesca Mugnai, avranno diritto a trascorrere un Natale sereno e “completo” di tutto, anche dei regali consegnati da Babbo Natale.

Covid in Toscana, il bollettino dei contagi del 30 novembre

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Diminuiscono i contagi da Covid in Toscana: sono 893 i nuovi casi di coronavirus accertati nelle ultime 24 ore secondo il bollettino della Regione.

La curva dei contagi insomma sembra stia rallentando, così come il numero dei decessi (40 le persone che non ce l’hanno fatta, con un’età media di 82,7 anni). Ancora qualche giorno e la Toscana dovrebbe tornare ad essere zona arancione, con conseguente allentamento delle misure restrittive: dal 4 dicembre, ha promesso infatti il governatore della Toscana Eugenio Giani, la Regione “potrà rientrare in una zona che consente di allentare la chiusura agli spostamenti”.

Ecco i dati e gli ultimi aggiornamenti forniti dall’osservatorio della Regione Toscana.

Covid in Toscana oggi, i contagi (30 novembre) e i nuovi casi

  • Nuovi contagi di Covid-19 rilevati in Toscana il 30 novembre: +893 (all’ultimo aggiornamento risultavano 1.117)
  • Tamponi fatti: 1.568.208 in totale (10.383 tamponi molecolari in più rispetto al precedente bollettino)
  • 1.027 test antigenici per il Covid-19 svolti in Toscana il 30 novembre
  • Ricoverati in ospedale: 1.862 (-6 rispetto all’ultimo aggiornamento)
  • di cui in terapia intensiva 278 (numero invariato rispetto all’ultimo aggiornamento)
  • Rapporto positivi – tamponi: 8,6% (ieri 7,4%)
  • Rapporto positivi – tamponi (escludendo i test di controllo): 23,9%

Coronavirus in Toscana: l’andamento dell’epidemia 

  • Contagi totali di coronavirus in Toscana dall’inizio dell’epidemia a oggi, 30 novembre 2020: 103.441
  • Guariti da inizio dell’emergenza: 58.774 (2.371 in più rispetto a ieri)
  • Morti per coronavirus in Toscana: 2.641 in tutto (+40 nell’ultimo giorno, età media 82,7 anni)
  • Incidenza – 2.773 contagi di Covid in Toscana ogni 100.000 abitanti (ottava regione in Italia, al 30 novembre)
  • Tasso di mortalità in Toscana per coronavirus – 70,8 decessi ogni 100.000 residenti (decima regione in Italia per incidenza di decessi)

I casi di Covid provincia per provincia aggiornati al 30 novembre

Qui sotto il totale dei casi di coronavirus nelle province della Toscana e il relativo incremento nell’ultimo giorno. I dati si riferiscono ai residenti nelle varie province.

  • 29.053 a Firenze (247 in più rispetto a ieri)
  • 9.054 a Prato (88 in più)
  • 9.042 a Pistoia (113 in più)
  • 6.516 a Massa (58 in più)
  • 10.407 a Lucca (107 in più)
  • 14.263 a Pisa (129 in più)
  • 7.232 a Livorno (41 in più)
  • 9.492 ad Arezzo (68 in più)
  • 4.196 a Siena (26 in più)
  • 3.631 a Grosseto (16 in più)
  • 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità i grafici e dati su contagi, morti, guariti e andamento del Covid-19 verranno aggiornati alle ore 18.00 di oggi, 30 novembre.

L’archivio digitale di MAD, per visitare le mostre online

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Arriva l’archivio digitale di MAD, Murate Art District, una piattaforma per “visitare” online le mostre del passato e del presente. In tempi di coronavirus, si sa, il web la fa da padrona, ma in realtà MAD aveva pensato alla realizzazione di questo archivio quando ancora il Covid19 non era una realtà. Mad Archival Platform è uno spazio dove fruire di tutti quei contenuti, progetti, idee e esposizioni, che sono passati negli spazi dell’ex carcere fiorentino negli ultimi anni.

“Questo programma – ha spiegato Valentina Gensini, direttrice artistica di MAD – vuole essere una risposta non effimera alla necessità di una nuova progettazione digitale e di una nuova visione della produzione culturale in tempi di chiusura di musei e centri per l’arte a causa del diffondersi dell’epidemia Covid-19. Ma allo stesso tempo, pensato prima di questa situazione straordinaria, esso rappresenta la volontà di rendere sempre più permeabili le istituzioni che si occupano di arte, ed in particolare di arte contemporanea”.

L’archivio digitale di MAD, cosa contiene e come consultarlo

Materiale audio, video, ma anche testi, immagini, interviste a artisti, curatori, performer. L’archivio digitale MAD Archival Platform – progettato da Mallet Studio con la collaborazione di tutto lo staff di MAD – è una vera e propria finestra sulla progettualità di Murate Art District, all’interno della quale trovare contenuti liberamente fruibili. L’archivio – interrogabile per nome artista, curatore, residenze d’artista, aree disciplinari e categorie progettuali – è un progetto permanente e in continua crescita, interamente open source e dinamico.

“La pandemia ci ha dimostrato con estrema forza quanto la digitalizzazione nel nostro modo di vivere, e quindi anche di creare e di concepire l’arte, sia divenuta un aspetto fondamentale – sostiene l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi -: questo nuovo progetto di MAD risponde proprio a queste nuove esigenze di fruizione della cultura e renderà disponibile a tutti un pezzo importante dell’arte contemporanea che è passata e sta passando in città. Le Murate aprono il loro scrigno e ci offrono uno spaccato di quanto gli artisti, in residenza o meno, hanno prodotto, pensato, realizzato in questi anni prendendo spunto dalle ex prigioni di carcere duro fiorentine: un grande archivio digitale che potrà servire come memoria, come studio e come fonte d’ispirazione per tanti giovani artisti, in attesa di poter vedere le performance e le opere dal vivo”.

 

 

Fiorentina sconfitta a Milano, è in piena zona retrocessione

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Allarme Fiorentina che scivola sempre più giù in classifica dopo l’ennesima sconfitta, questa volta al Meazza, contro il Milan capolista. Squadra senza idee e mai pericolosa se si eccettua un palo colpito da Vlahovic. Prandelli nel secondo tempo si rimangia tutte le scelte fatte ad inizio gara rivoluzionando uomini e schemi ma senza ottenere risultati. Il Milan segna con Romagnoli e Kessie su rigore, causato da un fallo di Pezzella, e si permette anche di sbagliare un secondo penalty. Prandelli schiera Cllejon e ci prova ancora con Vlahovic accanto a Ribery in attacco. Nel Milan mancava Ibrahimovic ma non se n’è accorto nessuno. Bonera, che sostituiva Pioli in panchina, sceglie l’ex di turno Rebic senza cambiare molto una squadra ben rodata e che adesso, oltre che capolista, è tra le più serie candidate per la conquista dello scudetto.

Primo Tempo

Il Milan chiude la partita già nel primo tempo di fronte ad una Fiorentina inerme con poca cattiveria e poche idee. Fragile in difesa e con tante difficoltà a concretizzare le azioni in attacco. All’11’ Biaraghi arriva sul fondo e crossa per Vlahovic che viene colpito dal pallone ma non riesce a controllarlo. Al 17’, alla prima vera occasione, il Milan sblocca il punteggio: calcio d’angolo dalla destra, Kessié serve Romagnoli che di testa chiude sul secondo palo per l’1-0. Al 20’ è sempre Vlahovic a provarci di sinistro ma il tiro finisce sul palo. Al 25’ verticalizzazione di Calabria per Saelemaekers con Pezzella che, in grave ritardo, cerca di chiudere sul belga e lo atterra in area di rigore. Il tiro di Kessiè dagli 11 metri spiazza Dragowski per il 2-0 rossonero. Poco prima dell’intervallo l’ivoriano ha la possibilità di chiudere la partita con un altro rigore decretato dall’arbitro Abisso per un contatto tra Caceres e Hernandez. Questa volta Dragowski para tuffandosi alla sua sinistra. Si va al riposo con i padroni di casa avanti di due reti.

© Tiziano Pucci – Agenzia Fotografica Italiana

Secondo Tempo

Prandelli mette subito in campo Bonaventura al posto di Callejon e al 55’ Vlahovic serve Ribery che cerca di scavalcare Donnarumma con un tocco sotto, ma il portiere della Nazionale non si fa sorprendere. Precedentemente il Milan aveva colpito un palo di Calhanoglu. Nella ripresa scarseggiano le azioni d’attacco. Il Milan controlla e la Fiorentina non riesce a segnare. Prandelli rivoluziona la squadra inserendo Lirola per Caceres, Cutrone per Ribery, Kouamé per Vlahovic e Borja Valero per Castrovilli ma la squadra non decolla. Il Milan con i tre punti si porta a cinque lunghezze da Inter e Sassuolo e tenta la prima fuga scudetto. Per Prandelli seconda sconfitta consecutiva in campionato e la sensazione di avere ancora tanto da lavorare per risollevare i viola che adesso sono in piena zona retrocessione.

L’allenatore

Non si perde d’animo Cesare Prandelli. “Abbiamo trovato un Donnarumma che ha salvato due gol fatti. Dobbiamo ripartire da lì, da come siamo riusciti a costruire e entrare in area di rigore. Con le sostituzioni la squadra si esprime sulle individualità e non sulla coralità. Nelle trame del gioco – ha aggiunto il tecnico viola a fine gara – abbiamo fatto dei progressi e non abbiamo mollato. È un cammino lungo e difficile, ma il lavoro non mi spaventa. L’importante è che i ragazzi si rendano conto che questa è una squadra. Questa squadra ha una grande base aerobica, ma manca di intensità”.

Dove vedere Milan Fiorentina in tv: Sky o Dazn?

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La sconfitta con il Benevento non spegne il sogno viola nella prossima sfida contro il Milan. Il match Milan Fiorentina si terrà domenica 29 novembre alle 15.00, allo Stadio Meazza: ma dove vederla in tv, su Sky o Dazn?

Dove vedere Milan Fiorentina in tv: sky o dazn?

La partita tra Milan e Fiorentina sarà trasmessa su Dazn, il servizio di video streaming online dedicato agli eventi sportivi. Dazn è accessibile su smart tv, computer, tablet e smartphone, oltre che console per videogiochi e praticamente tutti i dispositivi in grado di trasmettere. Gli abbonati Sky però non disperino. Grazie all’accordo tra Sky e Dazn, anche i clienti del servizio di pay tv satellitare possono vedere le partite trasmesse su Dazn. Gli abbonati a Sky Q, My Sky HD o Sky HD possono infatti attivare il canale satellitare Dazn 1 che andrà ad aggiungersi alla loro offerta. Maggiori informazioni sul sito di Sky.

Milan Fiorentina in streaming

Milan Fiorentina non sarà invece trasmessa su SkyGo, l’app di streaming di Sky per pc, tablet e smartphone, né su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento. La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Milan Fiorentina in chiaro? 

Non ci sono opzioni per vedere Milan Fiorentina in chiaro.

“Tanti piccoli fuochi” di Celeste Ng, la recensione

Shaker Heights, un utopico sobborgo di Clevaland, Ohio: una comunità nata da un insediamento di religiosi puritani (gli Shakers, appunto) e popolata principalmente da abbienti democratici benintenzionati che, anche se non rigorosamente, conducono le proprie esistenze seguendo le rigide regole stabilite dai loro predecessori.
Dalla lunghezza dell’erba del prato, ai cassonetti della spazzatura tutto deve essere perfetto e in ordine a Shaker Heights. Compresi i suoi abitanti, negli ideali e nei canoni di comportamento.

I protagonisti di “Tanti piccoli fuochi”

Esattamente come Mrs. Richardson, una donna ricca con quattro figli, impegnata in attività benefiche, convinta di essere in grado di migliorare la vita degli altri e di saper distinguere ciò che è bene e ciò che è male.

I figli di Mrs. Richardson sono molto diversi tra loro. Lexie e Trip, i maggiori, sono i classici liceali benestanti e superficiali. Moody, il terzogenito, è un ragazzo sensibile ed educato e Izzy, la più piccola, un’adolescente idealista e ribelle, in continuo contrasto con la madre.

La tranquilla routine familiare subisce però una drastica inversione di rotta quando in città arriva Mia Warren, un’artista che dedica tutta se stessa alla fotografia e che conduce una vita nomade assieme alla figlia Pearl, portandosi dietro la macchina e pochi effetti personali. Mia e Pearl, non potendosi permettere un alloggio a Shaker Heights, vengono ospitate dalla famiglia Richardson in cambio di piccoli lavori domestici.

Pian piano entrano a far parte della famiglia, nonostante siano dimetricamente opposte al modo di pensare del luogo. Nel frattempo, un’amica di Mrs. Richardson adotta la piccola Mirabelle, una neonata cinese abbandonata dalla madre. Quando poi la madre biologica si rivolge allo Stato per riavere la custodia di sua figlia l’opinione di Shaker Eights, e di Mia e Mrs.Richardson, si dividerà.

Come andrà a finire? Una scrittura magnificamente scorrevole, paragonabile alla nostra Elena Ferrante, che racconta la mentalità benpensante americana.

Celeste Ng, “Tanti piccoli fuochi”
Bollati Boringhieri, 18 €

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La Fiorentina sfida la capolista Milan: le probabili formazioni

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La Fiorentina sfida la capolista Milan, a San Siro, domenica alle 15 dopo la vittoria in Coppa Italia contro l’Udinese. Una sfida, per la nona giornata, molto difficile che dovrebbe però vedere in campo Ribéry ed il ritorno di Callejón: ecco le probabili formazioni di Milan – Fiorentina.

Fiorentina a San Siro

Cesare Prandelli è a caccia della prima vittoria in campionato e vuol far dimenticare il debutto, con sconfitta, subito contro il Benevento. Dovrebbero essere impiegati quasi tutti gli interpreti rimasti fuori dalla gara di Udine in Coppa Italia, a cominciare da Franck Ribéry fino a Callejón e Bonaventura. Montiel, l’eroe di Coppa, tornerà in panchina. Caceres giocherà a destra con Milenkovic, Pezzella e Biraghi a difendere Dragowski, a centrocampo tornerà dal primo minuto Pulgar accanto ad Amrabat e Castrovilli mentre una delle ipotesi che si fa strada è l’impiego di Bonaventura alle spalle di Ribéry e Vlahovic. Se dovesse essere, invece, impiegato Callejón dall’inizio, Prandelli potrebbe optare per un tridente con lo spagnolo accanto al francese ed il giovane serbo e Bonaventura che resterebbe in panchina insieme a Cutrone.

Milan – Fiorentina, le probabili formazioni

I rossoneri dovranno fare a meno di Zlatan Ibrahimovic, che dopo essersi infortunato a Napoli dovrà rimanere lontano dai campi per alcune settimane. Per sostituire lo svedese Stefano Pioli dovrebbe inserire, l’ex di turno, Ante Rebic, spostato nel ruolo di prima punta, con l’inserimento di Castillejo e Brahim Diaz sulla trequarti. Sarà a disposizione anche Saelemaekers. In panchina sia il giovane Colombo che Bonera.

“Il guardiano dei coccodrilli” di Katrine Engberg, la recensione

Il guardiano dei coccodrilli” di Katrine Engberg inizia in un mercoledì 8 agosto qualsiasi, dentro un appartamento nel centro storico di Copenaghen, viene rinvenuto un cadavere. A trovarlo è Gregers Hermansen mentre, stanco e sconfortato dalla vita, si avvia ciondolante a gettare la spazzatura scendendo le scale del palazzo. Noiosa routine per una volta interrotta da un clamoroso capitombolo che lo fa ruzzolare davanti alla porta socchiusa delle inquiline del piano terra, dove vede il cadavere. Probabilmente appartiene a una delle studentesse che condividono l’appartamento. Sul viso ha un disegno simile a un origami, inciso con una lama.

A occuparsi del caso è l’investigatore Jeppe Kørner affiancato da Anette Werner. Jeppe è separato, depresso, pessimista e con l’autostima sotto i piedi. Anette è il suo opposto: non più giovanissima ma con la voglia di vivere di un’adolescente, sempre su di giri. Inizia l’indagine. I due protagonisti, assolutamente agli antipodi ma ben caratterizzati e amalgamati, si concentrano sulla padrona di casa che vive nello stesso edificio in cui è stato rinvenuto il cadavere, Esther De Laurenti, nonostante l’assenza di indizi evidenti. La signora Esther è un’insegnante in pensione, con la passione per la scrittura.

È proprio il manoscritto a cui sta lavorando ad attirare l’attenzione dell’eterogenea coppia di investigatori. La storia a cui sta lavorando Esther infatti descrive per filo e per segno l’omicidio avvenuto al piano terra dell’edificio di sua proprietà.

“Il guardiano dei coccodrilli”, un giallo da divorare

Katrine Engberg è una maestra del giallo nordico, “Il guardiano dei coccodrilli” è il suo primo libro tradotto in italiano, ma lei è ben conosciuta oltreconfine. Riesce a bilanciare perfettamente la classica scrittura scandinava, meticolosa e descrittiva, a uno stile frizzante ed ironico, facendo calare il lettore nelle atmosfere di Copenaghen sin dalle prime pagine. Uno di quei libri da divorare, in cui ogni pagina stuzzica la curiosità facendovi andare avanti avidamente e i cui personaggi, alla fine, vi mancheranno.

Katrine Engberg, “Il guardiano dei coccodrilli”
Marsilio, 18 euro

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Covid Toscana, 27 novembre contagi in calo, le news sul coronavirus

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Oggi, 27 novembre, scendono ancora i contagi di Covid in Toscana, a fronte di un numero leggermente inferiore di tamponi rispetto a ieri: il nuovo bollettino della Regione sul coronavirus conferma così l’andamento dei casi rilevato nei giorni scorsi. Sono 1.117 i nuovi positivi al Covid-19, registrati in Toscana nelle ultime 24 ore, a fronte di poco più di 15.000 tamponi: ieri i contagi erano aumentati di oltre 1.300 unità, ma i test erano stati quasi 17.000. Cala anche il rapporto tra positivi e numero di test.

Proprio quando c’è attesa per un possibile cambio di colore della Toscana, da zona rossa ad arancione, la curva epidemiologica sembra rallentare. L’allerta però rimane alta. “Continuiamo a rispettare le regole – scrive su Facebook il governatore Eugenio Giani –  non vanifichiamo il duro lavoro svolto da tutte le donne e gli uomini della sanità”. Resta alto il numero di morti, 66 in un giorno, che derivano dalla situazione delle scorse settimane, mentre scendono i ricoverati e si liberano altri 3 posti in terapia intensiva.

Ecco i principali dati e le news del bollettino sul Covid in Toscana, con l’aggiornamento dei contagi di oggi, 27 novembre 2020.

Covid in Toscana oggi, i contagi (27 novembre) e i nuovi casi

  • Nuovi contagi di Covid-19 rilevati in Toscana il 27 novembre: +1.117 (ieri i nuovi casi positivi sono stati 1.351)
  • Tamponi fatti: 1.510.079 in totale (15.081 tamponi molecolari in più rispetto al precedente bollettino, ieri 16.999 tamponi)
  •  3.263 test antigenici per il Covid-19 svolti in Toscana al 27 novembre
  • Ricoverati in ospedale: 1.925 (-68 rispetto a ieri)
  • di cui in terapia intensiva 278 (3 in meno in 24 ore)
  • Rapporto positivi – tamponi: 7,4% (ieri 7,9%)
  • Rapporto positivi – tamponi (escludendo i test di controllo): 17,9%

Coronavirus in Toscana: l’andamento dell’epidemia al 27 novembre 2020

  • Contagi totali di coronavirus in Toscana dall’inizio dell’epidemia a oggi, 27 novembre 2020: 100.444
  • Guariti da inizio dell’emergenza: 51.397 (+6,4%, 2.655 nell’ultimo giorno)
  • Morti per coronavirus in Toscana:  2.516 in tutto (+66 nell’ultimo giorno, età media 85 anni)
  • Incidenza – 2.693 contagi di Covid in Toscana ogni 100.000 abitanti (ottava regione in Italia, al 27 novembre)
  • Tasso di mortalità in Toscana per coronavirus – 67,5 decessi ogni 100.000 residenti (decima regione in Italia per incidenza di decessi)

I casi di Covid provincia per provincia

Qui sotto il totale dei casi di coronavirus nelle province della Toscana e il relativo incremento nell’ultimo giorno. I dati si riferiscono ai residenti nelle varie province.

  • 28.293 a Firenze (279 in più rispetto a ieri)
  • 8.834 a Prato (49 in più)
  • 8.728 a Pistoia (109 in più)
  • 6.290 a Massa (104 in più)
  • 10.024 a Lucca (158 in più)
  • 13.761 a Pisa (204 in più)
  • 7.068 a Livorno (75 in più)
  • 9.279 ad Arezzo (78 in più)
  • 4.081 a Siena (22 in più)
  • 3.531 a Grosseto (39 in più)
  • 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità i grafici e dati su contagi, morti, guariti e andamento del Covid-19 verranno aggiornati alle ore 18.00 di oggi, 27 novembre.

La Toscana torna arancione, Giani “Dal 4 dicembre fuori dalla zona rossa”

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Ultimi giorni di zona rossa per la Toscana che torna in zona arancione: ma quando, già dal 4 dicembre 2020? E quando potrà diventare zona gialla? Il governatore Eugenio Giani rompe gli indugi e in un video su Facebook dice: “Il 4 dicembre il ministro della Salute Roberto Speranza potrà firmare l’ordinanza che riporta la Toscana in zona arancione. Quindi dobbiamo avere la pazienza di questi pochi giorni. Da venerdì 4 la Toscana potrà rientrare in una zona che consente di allentare la chiusura agli spostamenti” .

Domenica 29 novembre saranno trascorse le due settimane di zona rossa, il tempo minimo in cui una regione deve restare nella fascia di rischio più alta dopo esserci entrata. Poi il Comitato tecnico scientifico si riunirà il 3 dicembre e solo successivamente arriverà l’ordinanza del Ministro della salute che quindi potrebbe promuovere la Toscana nella fascia intermedia, con la possibilità di scendere ancora alla zona gialla prima di Natale.

Toscana torna in zona arancione o gialla: quando, il 4 dicembre?

Il nuovo Dpcm che sarà in vigore dopo il 3 dicembre e sul quale il governo è al lavoro confermerà il sistema a tre fasce per le regioni. Ma i dati attuali confermano uno scenario migliore su tutto il territorio nazionale rispetto a un mese fa. “Mi aspetto un Rt che scenda all’1 e che le regioni rosse passino ad arancioni o gialle“, ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conte.

Proprio entro il 4 dicembre ci sarà la decisione ufficiale sul cambio di colore della Toscana, da rossa ad arancione, ma “se i dati continueranno a essere buoni – ha aggiunto Giani – non escludo che dalla settimana successiva la Toscana possa rientrare in zona gialla e festeggiare il Natale in quella dimensione”. Intanto lo stesso governatore emanerà ora una nuova ordinanza regionale per chiarire alcuni punti delle regole della zona rossa (dove la Toscana rimarrà quindi almeno fino a venerdì prossimo): dall’apertura dei negozi di toelettatura per animali alla caccia, dalla raccolta delle olive alla ricerca dei tartufi.

Covid: indice Rt in Toscana a 1,2

La Toscana torna in zona arancione, dice Giani, perché i dati sull’andamento del Covid sono tali da consentire il cambio di colore. L’indice Rt della Toscana è sceso all’1,2 che è un dato ancora alto ma assai meno allarmante rispetto all’1,8 di quando la regione è entrata in zona rossa.