sabato, 10 Maggio 2025
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Covid: autocertificazione di domicilio e cosa fare se lo si vuole cambiare

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“È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. Che si viva in zona gialla, arancione o rossa ci sono comunque forti restrizioni agli spostamenti che si possono compiere. L’unica eccezione prevista da tutti i decreti che si sono succeduti è quella per chi rientra a casa. Sulla residenza ci sono pochi dubbi. Ma in tempi di Covid è bene conoscere anche cos’è il domicilio, come lo si può cambiare e qual è l’autocertificazione di domicilio necessaria.

Differenza tra domicilio e residenza

Domicilio e residenza sono concetti giuridici e la differenza tra i due è stabilita dall’articolo 43 del Codice civile. Recita così:

Il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale.

I due concetti esistono perché, per la legge, le persone devono poter essere rintracciate e il modo per farlo è sapere quali sono i luoghi in cui si trovano abitualmente.

Il domicilio è il luogo dove la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Non è prevista nessuna formalità per registrare il proprio domicilio, e anzi la legge garantisce libertà di domicilio. Non va quindi registrato né all’Agenzia delle entrate né all’ufficio anagrafe del proprio comune.

La residenza è invece il posto in cui si abita abitualmente ed è registrata all’ufficio anagrafe. Residenza e domicilio possono non coincidere. L’esempio più comune è quello di chi ha residenza in una città ma domicilio in una diversa perché è nella seconda che lavora.

Covid, come cambiare domicilio

Il Covid ha involontariamente restituito centralità al domicilio. Basti pensare a chi sta lavorando in modalità a distanza e che per questo è rientrato nella sua città di origine anche se la residenza resta in quella in cui lavora. Oppure, altro caso di questi mesi, le coppie non conviventi che hanno deciso di trasferirsi nella stessa casa per evitare di restare separate per effetto dei limiti agli spostamenti.

Come fare per cambiare il domicilio? Di fatto, basta volerlo e cambiare effettivamente casa. Ed eventualmente compilare un’autocertificazione di elezione di domicilio, in cui si dichiara l’indirizzo del luogo in cui si è scelto di stabilire la sede principale dei propri affari e interessi. Naturalmente la dichiarazione deve corrispondere al vero, altrimenti si incorre nelle sanzioni penali previste.

Autocertificazione di domicilio e di ospitalità

Ci sono casi in cui il proprio domicilio deve essere dichiarato, ad esempio a un controllo delle forze dell’ordine per accertare il rispetto delle norme anti Covid. In quel caso, oltre all’autocertificazione per gli spostamenti, si può facoltativamente presentare anche un’autocertificazione di elezione del domicilio. Alcuni comuni hanno anche redatto un modello di autocertificazione di ospitalità, da far compilare alla persona che temporaneamente ne ospita un’altra nella sua proprietà.

  • Modello autocertificazione di domicilio (pdf): scarica qui
  • Modello autocertificazione di ospitalità (pdf): scarica qui

River to River 2020, torna (in streaming) il festival di cinema indiano

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Torna anche nel 2020 e spegne 20 candeline il festival di cinema indiano River to River, che quest’anno si svolgerà dal 3 all’8 dicembre, tutto in streaming online. E saranno molti gli ospiti di questa edizione virtuale, dal celebre interprete di Sandokan Kabir Bedi al famosissimo attore di Bollywood Amitabh Bachchan fino a Deepa Metha, Rajat Kapoor, Anurag Kashyap.

Insomma, sarà presente il gotha del cinema indiano nel mondo – seppure online – con alcuni interventi per celebrare i primi 20 anni di un festival che, sotto la direzione di Selvaggia Velo, è ponte culturale tra Oriente e Occidente.

River to river, il programma del festival (in streaming)

Ad inaugurare il festival, giovedì 3 dicembre alle ore 20.30, la commedia del pluripremiato regista e attore Rajat Kapoor con il suo “Kadakh”, apprezzato dal pubblico indiano e aggiudicatosi, tra gli altri, anche una menzione speciale ai National Film Awards.

In scena poi il meglio della scena culturale del subcontinente indiano raccontato attraverso lungometraggi, documentari, e cortometraggi in anteprima italiana e europea. Protagoniste di questa edizione numero 20, storie di riscatto, rapporti con intelligenze artificiali e vicende sospese in realtà e ambientazioni inusuali e lontane nel tempo come nel film “Cargo” di Arati Kadav (sabato 5, ore 20.30), ambientato su un’astronave, che tratta la reincarnazione con ironia, o le vite parallete di due sconosciuti, raccontate tra realtà e finzione durante i casting di un reality show in “Without Strings” di Atanu Ghosh (domenica 6, ore 20.30) e ancora, come il mondo distopico di “Manny” pellicola di Dace Puce (venerdì 4, ore 20.30), assistente vocale protagonista dell’omonimo film ambientato in Lettonia.

Il best of in occasione del ventennale di River to River festival

In occasione del ventennale del festival, tornano al River to River due tra i film più apprezzati dal suo pubblico, la commedia romantica “Manmarziyaan” di Anurag Kashyap (sabato 5, ore 15.00) con protagonista la star Abhishek Bachchan, un triangolo amoroso in salsa Bollywood scandito dal ritmo incalzante della musica punjabi  e “Sir – Cenerentola a Mumbai” di Rohena Gera (venerdì 4, ore 22.00), una moderna favola sentimentale che affronta il tabù sociale della differenza di casta.

Il festival indiano in streaming: le proiezioni da non perdere da Gandhi all’Himalaya

Ospite d’onore dell’edizione 2020, la scrittrice e attivista Tara Gandhi Bhattacharjee, nipote del Mahatma Gandhi e presidente del National Gandhi Museum, al festival in collegamento, martedì 8 dicembre alle ore 12.00, per l’incontro “Il khadi come tessuto simbolo dell’eleganza e dell’indipendenza indiana”. La Gandhi Bhattacharjee, portavoce dell’eredità culturale e morale del nonno, dialogherà con il pubblico su l’India di oggi e sul significato culturale e economico che il Khadi, stoffa indiana tessuta a mano diventata grazie a Gandhi emblema della non violenza e della emancipazione indiana dall’Inghilterra, ha per l’India contemporanea.

Per gli appassionati di viaggi, domenica 6 dicembre, River to River propone un percorso simbolico attraverso le vaste montagne dell’Himalaya, con proiezioni ad hoc che accompagnano lo spettatore attraverso le zone più sconosciute e remote del subcontinente, grazie al corto “Indian Himalaya”di Matteo Aghemo (ore 11.00) fino ad arrivare a un remoto monastero di montagna per consegnare una antica statua di bronzo di Buddha, protagonista del documentario “Buddha of the Chadar” di Sean Whitaker (alle ore 11.15). Alle ore 12.00, lo scrittore e viaggiatore Pierpaolo Di Nardo e il giornalista e indologo Marco Restelli, saranno protagonisti dell’incontro di approfondimento In viaggio verso l’Himalaya su uno dei luoghi che ispira viaggiatori di tutto il mondo e leggende ancestrali.

Per gli appassionati di cucina invece, lunedì 7 dicembre, dalle ore 19.00 alle 22.00, la lezione di cucina indiana, presso il  CESCOT, Piazza Pier Vettori  8/10 (Firenze). Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero 055.2705205.

River to river 2020, come partecipare al festival

Sarà possibile seguire l’intera programmazione del Festival online con un abbonamento di 9.90 € acquistabile sul sito di Mymovies. Tutti i contenuti live – tra cui gli incontri con gli ospiti, i registi e le presentazioni dei film – saranno accessibili e sempre disponibili gratuitamente sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del festival.

Spostamenti tra regioni vietati per Natale e Capodanno: Dpcm 3 dicembre verso il divieto

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Si va verso una linea di massimo rigore per quanto riguarda gli spostamenti tra regioni nel periodo di Natale: saranno vietati dal nuovo Dpcm del 3 dicembre sul quale il governo è al lavoro.

Probabilmente ci saranno allentamenti per quanto riguarda le aperture dei negozi e resterà il coprifuoco. Ma la circolazione delle persone dovrà essere limitata il più possibile. I dati invitano ancora alla massima prudenza, secondo le valutazioni del governo su indicazione degli scienziati che collaborano alla stesura delle misure.

Spostamenti per Natale, nuove regole nel Dpcm 3 dicembre

Per la fine di dicembre si prevede (e ci si augura) che tutta Italia rientri in un coefficiente di rischio tale da permettere di avere tutto il territorio nazionale in zona gialla. Ma questo non basta a consentire la ripresa dei viaggi. Il nuovo Dpcm 3 dicembre stabilirà infatti che gli spostamenti tra regioni saranno vietati a Natale, Capodanno e in tutto il periodo delle festività.

Della questione si è discusso anche nel vertice tra il governo e i capi delegazione delle forze di maggioranza, per delineare i contenuti del nuovo Dpcm da adottare entro il 3 dicembre, alla scadenza di quello attualmente in vigore.

Natale, vietati gli spostamenti tra regioni: presto il nuovo Dpcm

Tra i punti che paiono fermi ci sono, appunto, il divieto di spostamenti tra regioni per Natale e l’obbligo di quarantena per chi rientra da viaggi all’estero. Il decreto introdurrà anche nuove norme per evitare assembramenti durante lo shopping.

Ma per quanto riguarda negozi e centri commerciali ci saranno netti allentamenti delle misure contenitive. Gli esercizi potranno restare aperti più a lungo, centri commerciali e grandi magazzini torneranno ad aprire anche nel weekend. Sulla questione del coprifuoco si discute se lasciarlo alle 22, anticiparlo o posticiparlo tra Natale e Capodanno.

Messa di Natale 2020 anticipata prima di mezzanotte con il nuovo Dpcm?

Covid in Toscana: i contagi e il bollettino del 26 novembre

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Dopo due giorni di tregua che vedeva il numero di contagi sotto le mille unità, oggi il numero di positivi al Covid è risalito a 1.351 secondo il bollettino diffuso dalla Regione Toscana. Anche i decessi – che ieri era fermo a 67, oggi sale a 72. Buone notizie invece sul fronte delle guarigioni, che crescono del 5,2% arrivando a 48.742 dall’inizio della pandemia e su quello dei ricoveri, che diminuiscono i 47 unità rispetto alle scorse 24 ore.

Contagi in Toscana oggi, 26 novembre: i nuovi casi di Covid-19

  • Nuovi contagi di Covid-19 rilevati in Toscana il 26 novembre: +1.351 (ieri i nuovi casi positivi comunicati nel bollettino erano +986)
  • Persone al momento affette dal coronavirus: 48.135 (-2,3% rispetto a ieri)
  • Ricoverati negli ospedali toscani: 1.993 (-47 persone persone rispetto a ieri)
  • di questi 281 (-5) sono in terapia intensiva
  • Tamponi fatti: 1.511.997 in totale (16.999 tamponi in più rispetto a ieri)
  • Rapporto positivi – tamponi: 7,9% (ieri 6,6%)
  • Rapporto positivi – numero di tamponi (esclusi i test di controllo): 18,9% (ieri 14,8%)

Bollettino coronavirus in Toscana: l’andamento dell’epidemia

  • Contagi totali di coronavirus in Toscana dall’inizio dell’epidemia a oggi, 26 novembre 2020: 99.327
  • Morti in Toscana: 2.450 (+72 decessi comunicati oggi)
  • Guariti: 48.742 in tutto da febbraio (+2.424 persone guarite nelle ultime 24 ore)
  • Incidenza del virus Covid-19 in Toscana: 2.663 casi ogni 100.000 abitanti (ottava regione in Italia)
  • Tasso grezzo di mortalità per coronavirus in toscana:  65,7 deceduti ogni 100.000 abitanti (decima regione in Italia)

Situazione del Covid in ogni provincia toscana (aggiornamento del 26 novembre)

  • 28.014 casi positivi a Firenze (374 in più rispetto al bollettino di ieri)
  • 8.785 a Prato (+100 persone)
  • 8.619 a Pistoia (+164)
  • 6.186 a Massa (+52)
  • 9.866 a Lucca (+156)
  • 13.557 a Pisa (+187)
  • 6.993 a Livorno (+108)
  • 9.201 ad Arezzo (+123)
  • 4.059 a Siena (+39)
  • 3.492 a Grosseto (+48)
  • Rimangono 555 i casi positivi al Covid notificati in Toscana, ma che si riferiscono a residenti in altre regioni.

Approfondimenti e punto della situazione anche sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità, con i grafici che vengono aggiornati nel tardo pomeriggio. Intorno alle 17.00 sono attesi i dati  sui contagiati di coronavirus tutta in Italia.

Le carte da gioco del Covid, l’idea di 4 amiche “positive”

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Sono nate dal periodo di isolamento di quattro amiche risultate tutte positive al Covid le carte da gioco chiamate “Le recluse”. Le carte, una rivisitazione delle tradizionali napoletane, hanno la particolarità di essere “a tema” coronavirus.

Sì, perché le spade si trasformano in tamponi, i bastoni in termometri, le coppa in mascherine e i denari sono tramutati in germi virali. Nell’anno del coronavirus, l’idea delle quattro amiche calza a pennello. L’ideatrice e illustratrice del curioso progetto è Laura Marianera, dello studio grafico fiorentino Progetto Undici.

Il contagio da Covid e l’idea delle carte “recluse”

“A fine agosto, durante una cena con tre amiche d’infanzia, Elda, Federica e Claudia ho contratto il Covid-19 e insieme a me tutte loro – spiega Laura -. Appena rientrata a Firenze, una volta scoperta la mia positività, mi sono dovuta isolare per evitare di contagiare il mio compagno. Il mio isolamento è durato oltre 40 giorni. Ero bloccata in una stanza, nel solo perimetro della camera da letto, le giornate erano tutte uguali e il tempo non passava più. Decisi che dovevo distrarmi e risollevarmi, occupare la testa con altro e così ho iniziato a pensare a come trasformare queste mie emozioni”.

“Stavo vivendo questa situazione in contemporanea con le mie amiche e ho deciso di fargli un regalo – prosegue Laura – di sviluppare delle illustrazioni, ironizzando su quello che stavamo vivendo, enfatizzando i momenti e i simboli che stavano caratterizzando la nostra positività e il nostro modo di vivere questa nuova e spiacevole situazione. Volevo lasciare qualcosa di bello in un momento decisamente brutto attraverso ciò che mi riesce meglio, il disegno”.

Le carte da gioco del Covid e i nuovi simboli

Nascono così Le recluse, carte da gioco con quattro nuovi simboli: tampone, termometro, virus e mascherina. Briscola, tresette, scopa e rubamazzo, le carte da gioco “Le recluse”, possono essere usate per svariati giochi. Ma attenzione, è bene ricordare che in tempo di Covid è vietato giocare a carte in circoli e bar (che per di più sono attualmente chiusi al pubblico) quindi l’uso delle Recluse va limitato al più ristretto dei contesti casalinghi. Insomma, per un po’ di tempo sarà bene utilizzare le originali carte da gioco del coronavirus (che si possono ordinare online accedendo alla pagina Instagram di Progetto Undici), perfette come idea regalo di Natale, per delle tranquille quanto divertenti partire a “solitario”.

Quarantena per chi torna dai viaggi all’estero a Natale

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Il nodo, ancora una volta, è la settimana bianca. I governi europei stanno lavorando a un accordo per regolamentare l’apertura delle piste da sci ma se alcuni Stati si tireranno indietro, come sembra sicuro, il governo potrebbe per una misura drastica. La quarantena per chi torna da viaggi all’estero durante le vacanze di Natale: è questa l’ipotesi che potrebbe finire nel testo del nuovo Dpcm in arrivo nei prossimi giorni.

Vacanze di Natale all’estero? C’è la quarantena

Una quarantena vera e propria, obbligatoria e lunga 14 giorni, per chi torna dall’estero nel periodo di Natale. Tra i paesi alpini, infatti, un accordo unanime non c’è. Italia e Francia stanno lavorando sulla stessa linea d’onda, quella di vietare l’apertura delle piste da sci. Anche la Germania è a favore di regole restrittive. Ma c’è chi si è già tirato indietro: l’Austria e la Svizzera, con quest’ultima che peraltro non è neanche membro dell’Unione europea e non ha dunque nessun vincolo verso gli altri paesi. Anche se la Svizzera, almeno al momento, permette l’ingresso agli italiani solo per motivi di lavoro.

Viaggi all’estero, nuove restrizioni in arrivo

Se non ci sarà l’accordo, l’Italia potrebbe imporre la quarantena a chi rientra dall’estero nel periodo di Natale. Lo strumento per farlo è già pronto. Basta un’ordinanza del ministro della Salute che aggiorni la tabella dei paesi considerati a rischio. La tabella è divisa in elenchi individuati da una lettera, in ordine di rischio epidemiologico. L’elenco D è quello che consente gli spostamenti senza obbligo di motivarli – dunque anche il turismo – ma obbliga la quarantena di 14 giorni al rientro dall’estero. L’ipotesi è dunque quella di aggiungere all’elenco i paesi alpini probabili mete di vacanze natalizie.

 

Fiorentina avanti in Coppa Italia grazie a Montiel

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Arriva solo ai supplementari la vittoria per la Fiorentina contro l’Udinese in Coppa Italia. Gara molto combattuta che si risolve solo al 113’ grazie alla rete decisiva di Montiel che in area, di sinistro, servito da Cutrone. Ora la Fiorentina si troverà ad affrontare l’Inter a San Siro.

La cronaca

Primo tempo senza grandi emozioni. La Fiorentina palesa i soliti problemi ad arrivare a rete, l’Udinese ci prova maggiormente ma senza successo. Al 16’ Milenkovic riesce a fermare Lasagna lanciato a rete. Al 31’ ci prova Amrabat ma il tiro è da dimenticare. Al 37’ la palla più nitida per passare in vantaggio. Vlahovic da solo davanti al portiere friulano Musso tira alto, sopra la traversa. Nel secondo tempo l’Udinese ci prova con maggiore convinzione. Al 47’ Forestieri impegna Terracciano. Al 55’ è De Paul a sbagliare e calciare la sfera al lato. Al 67’ ci prova Milenkovic con un colpo di testa che viene parato da Musso. Al 90’ De Paul serve Pussetto che ha sui piedi la palla per segnare il gol vittoria ma sbaglia. Si va ai supplementari. Al 113’ Cutrone, spalle alla porta serve l’accorrente Montiel che segna la rete che regala il passaggio del turno ai viola.

Pezzella ricorda Maradona

Mentre la Fiorentina scendeva in campo allo stadio Friuli è arrivata la notizia della morte di Diego Armando Maradona. A fine gara lo ha ricordato il capitano dei viola, l’argentino German Pezzella. “È un giorno duro. Diego ci ha dato senso di appartenenza e unità. L’ho conosciuto ai Mondiali 2010, mi porterò sempre dentro quei momenti. Pensava sempre agli altri e poi a sé stesso. E’ uno shock, l’ho saputo quando sono uscito dal campo e non ci credevo. Rappresentava il popolo argentino. Abbraccio i suoi familiari. Lo guardavamo come un Dio – ha aggiunto Pezzella – e non riuscivamo a dire due parole di seguito con lui”.

Covid in Toscana, i contagi del 25 novembre. Il bollettino sul coronavirus

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Rimangono sotto quota mille ma sono in lieve aumento i contagi da Covid in Toscana secondo i dati diffusi oggi dalla Regione. Il bollettino segnala 986 nuovi contagi, contro i 962 conteggiati ieri. Ben lungi dagli oltre 2mila nuovi positivi al giorno delle scorse settimane, ma di nuovo in lieve aumento, campanello d’allarme che invita ancora una volta a non abbassare la guardia.  Aumenta il numero dei decessi, salito a 67, contro i 47 di ieri ma diminuiscono i ricoveri, che oggi risultano 2.040, 27 in meno rispetto a ieri.

Contagi in Toscana oggi, 25 novembre: i nuovi casi di Covid-19

  • Nuovi contagi di Covid-19 rilevati in Toscana il 25 novembre: +986 (ieri i nuovi casi positivi comunicati nel bollettino erano 962)
  • Persone al momento affette dal coronavirus: 49.280 (-2,8%)
  • Ricoverati negli ospedali toscani: 2040 (-27 persone rispetto a ieri)
  • di questi 286 (-10) sono in terapia intensiva
  • Tamponi fatti: 1.494.998 in totale (14.843 tamponi in più rispetto al precedente bollettino, ieri 11.813 tamponi)
  • Rapporto positivi – tamponi: 6,6% (ieri 8,1%)
  • Rapporto positivi – numero di tamponi (esclusi i test di controllo): 14,8% (ieri 18,9%)

Bollettino coronavirus in Toscana: l’andamento dell’epidemia

  • Contagi totali di coronavirus in Toscana dall’inizio dell’epidemia a oggi, 25 novembre 2020: 97.976
  • Morti in Toscana: 2.378 (+67 decessi comunicati oggi)
  • Guariti: 46.318 in tutto da febbraio (+2.345 persone guarite nelle ultime 24 ore)
  • Incidenza del virus Covid-19 in Toscana: 2.627 casi ogni 100.000 abitanti (settima regione in Italia)
  • Tasso grezzo di mortalità per coronavirus in toscana:  63,8 deceduti ogni 100.000 abitanti (undicesima regione in Italia)

Situazione del Covid in ogni provincia toscana (aggiornamento del 25 novembre)

  • 27.640 casi positivi a Firenze (252 in più rispetto al bollettino di ieri)
  • 8.685 a Prato (+107 persone)
  • 8.455 a Pistoia (+107)
  • 6.134 a Massa (+54)
  • 9.710 a Lucca (+133)
  • 13.370 a Pisa (+91)
  • 6.885 a Livorno (+83)
  • 9.078 ad Arezzo (+78)
  • 4.020 a Siena (+22)
  • 3.444 a Grosseto (+59)
  • Rimangono 555 i casi positivi al Covid notificati in Toscana, ma che si riferiscono a residenti in altre regioni.
Approfondimenti e punto della situazione anche sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità, con i grafici che vengono aggiornati nel tardo pomeriggio. Intorno alle 17.00 sono attesi i dati  sui contagiati di coronavirus tutta in Italia.

I ristoranti stellati di Firenze nella Guida Michelin 2021

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C’è una conferma, la solita: l’Enoteca Pinchiorri che resta al top della ristorazione nazionale. Ma c’è anche una sorprendente e gradita new entry, quella del Santa Elisabetta, il ristorante dell’Hotel Brunelleschi. Ecco quali sono i ristoranti stellati di Firenze inclusi nella Guida Michelin 2021.

Per il mondo della ristorazione è stato un anno diverso da tutti gli altri. La pandemia ha costretto e costringe ancora i locali a chiusure prolungate che stanno determinando una crisi gravissima per tutto il settore. Per questo anche la Guida Michelin 2021 viene presentata con un sacco di interrogativi aperti. “Ci siamo chiesti – scrivono gli organizzatorise quest’anno fosse il caso, visto lo stato delle cose, di uscire con la Guida Michelin, di presentarla al pubblico e di dare le nostre valutazioni sui grandi talenti di questo meraviglioso Paese. Una domanda lecita, che ha una sola risposta: assolutamente sì“. Una scelta che è un segnale di vicinanza verso tutti i professionisti del settore e di rispetto per il loro lavoro e per quello degli ispettori Michelin.

Ristoranti stellati a Firenze: a chi va la stella Michelin 2021

In testa c’è l’Enoteca Pinchiorri, che con le sue tre stelle si conferma miglior ristorante di Firenze secondo la Guida Michelin 2021. Un’eccellenza non solo cittadina, visto che soltanto 11 ristoranti italiani hanno ottenuto il massimo dei voti, le tre stelle, appunto.

È il Santa Elisabetta la sorpresa di questa edizione. Dopo aver debuttato nella Guida Michelin l’anno scorso, quando venne insignito della sua prima stella, nel 2021 compie un altro salto conquistando le due stelle Michelin, riconoscimento che mancava da diversi anni a un ristorante fiorentino.

“Promozione” del Santa Elisabetta a parte, l’elenco dei ristoranti stellati di Firenze resta invariato rispetto all’anno scorso: una stella Michelin per tutti quelli che già l’avevano ottenuta nel 2020. Si tratta di Borgo San Jacopo, Gucci Osteria da Massimo Bottura, Il Palagio, La Bottega del Buon Caffè, La Leggenda dei Frati, Ora d’Aria.

Non solo stelle: i migliori ristoranti di Firenze secondo la Guida Michelin 2021

Altri 15 ristoranti si aggiudicano il Piatto Michelin: non è la stella, ma è comunque un riconoscimento di merito per “una cucina di qualità”. Ci sono poi 5 Bib Gourmand, i migliori ristoranti per rapporto qualità-prezzo. È qui che, restando in città, si può provare la sensazione di una cucina ricercata e di qualità alla portata di tutte le tasche.

Infine, una novità. La Guida Michelin 2021 introduce un nuovo premio per i ristoranti che si dimostrano più attenti alla questione della sostenibilità. Si chiama la Stella verde e tra i 12 premiati ce n’è anche uno del territorio fiorentino: il Virtuoso Gourmet presso la Tenuta le Tre Virtù di San Piero a Sieve.

Ecco l’elenco completo dei ristoranti stellati di Firenze nella Guida Michelin 2021. Tutti i dettagli sul sito ufficiale della Guida Michelin.

Tre Stelle Michelin

  1. Enoteca Pinchiorri, via Ghibellina 87

Due Stelle Michelin

  1. Santa Elisabetta – Hotel Brunelleschi, piazza Sant’Elisabetta 3

Tre Stelle Michelin

  1. Borgo San Jacopo, Borgo San Jacopo 62 rosso
  2. La Bottega del Buon Caffè, lungarno Benvenuto Cellini, 69 rosso
  3. Osteria Gucci Garden, piazza della Signoria 10 new entry 2020
  4. La Leggenda dei Frati, Costa San Giorgio 6/a
  5. Ora d’Aria, via dei Georgofili 11 rosso
  6. Il Palagio – Hotel Four Seasons, Borgo Pinti 99

Piatto Michelin

  1. L’insolita Trattoria Tre Soldi
  2. Osteria Antica Mescita San Niccolò
  3. Ciblèo
  4. Cibrèo
  5. Del Fagioli
  6. Caffè dell’Oro
  7. Il Borro Tuscan Bistro
  8. Il Santo Bevitore
  9. Konnubio
  10. Buca Mario
  11. Se.Sto on Arno
  12. Essenziale
  13. Winter Garden by Caino
  14. Osteria La Pescatoria
  15. Io Osteria Personale

Bib Gourmand

  1. Zeb
  2. Trattoria Cibrèo – Cibreino
  3. Podere 39
  4. Il Latini
  5. Da Burde

Stella Verde

  1. Virtuoso Gourmet, presso Tenuta le Tre Virtù – San Piero a Sieve

 

Toscana arancione o gialla dopo il 3 dicembre: quando il cambio di zona

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“Cauto, ma significativo ottimismo”, per il ritorno della Toscana in arancione o addirittura in zona gialla, subito o dopo il 3 dicembre, quando ci sarà il nuovo Dpcm. Il governatore Eugenio Giani, dati alla mano, spera che presto la sua Toscana possa cambiare colore: “prima rientriamo in zona arancione meglio è – ha detto parlando in Consiglio regionale dell’emergenza Covid – lo vuole anche un sistema economico e sociale: i bambini di seconda e terza media, i negozianti, i ristoranti e i bar per riaprire almeno per l’ora di pranzo”.

Aggiornamento: Giani, “Dal 4 dicembre la Toscana torna zona arancione”

Toscana arancione, quando il cambio di zona

Davanti al “parlamentino” del Pegaso, Giani snocciola i dati e fa il punto della situazione: da due giorni la Toscana è sotto quota 1.000 nuovi contagi, da tre giornate il trend si è invertito in modo deciso. Il picco di fine ottobre, con oltre 16.700 nuovi positivi settimanali e una crescita esponenziale di ricoveri, sembra alle spalle. “Questo è un risultato delle restrizioni avute con la zona gialla e arancione“, spiega il governatore che ora guarda alle decisioni del governo.

I dati degli ultimi giorni, osserva, sono positivi e potrebbero portare a un ritorno della Toscana in zona arancione, anche se è troppo presto per dire quando: “non so se avverrà come sarebbe stato naturale dalla prossima settimana” o se bisognerà attendere il Dpcm con le nuove regole in vigore dopo il 3 dicembre. L’ordinanza che colloca le regioni in uno scenario di rischio maggiore devono durare almeno 15 giorni, quindi la scadenza della zona rossa per la nostra regione è domenica 29 novembre.

Rt toscano oggi da “zona gialla”

Intanto gli uffici regionali stimano l’Rt della Toscana intorno all’1,1, una “cifra addirittura da zona gialla”, ma bisognerà aspettare l’indice ufficiale calcolato dall’Istituto Superiore di Sanità che, per stilare il monitoraggio settimanale, prende in considerazione altri 20 parametri oltre all’Rt. Giani è fiducioso sulla situazione del Covid in Toscana: “Con ragionevolezza, se il governo prende atto dei dati che noi invieremo in questo fine settimana, sarebbe auspicabile che ci possa riportare in zona arancione“.